TAS-CAS – Tribunale Arbitrale dello Sport – Corte arbitrale dello Sport (2008-2009) – Versione non ufficiale by dirittocalcistico – CAS arbitrale 2008/A/1631 Athletic Association Raed Chabab di Kouba (RCK) c. Algerino Football Federation (FAF), Premio del 29 settembre 2008 Formazione: François Klein (Francia), Presidente; Me Quentin Byrne-Sutton (Svizzera); Me Dey Rafik Daly (Tunisia) Calcio Giocatore che gioca sotto falsa identità Esaurimento dei ricorsi Distinzione tra occultamento di identità e frodi di identità Sanzione

TAS-CAS - Tribunale Arbitrale dello Sport - Corte arbitrale dello Sport (2008-2009) - Versione non ufficiale by dirittocalcistico - CAS arbitrale 2008/A/1631 Athletic Association Raed Chabab di Kouba (RCK) c. Algerino Football Federation (FAF), Premio del 29 settembre 2008 Formazione: François Klein (Francia), Presidente; Me Quentin Byrne-Sutton (Svizzera); Me Dey Rafik Daly (Tunisia) Calcio Giocatore che gioca sotto falsa identità Esaurimento dei ricorsi Distinzione tra occultamento di identità e frodi di identità Sanzione 1. Una federazione nazionale non può privare un club la possibilità di presentare ad un sistema giudiziario indipendente e neutrale negli oggetti delle controversie a quella federazione sulla base del fatto che l'autorità dovrebbe decidere nel merito rifiutando di farlo e si limita a rinviare il club dinanzi ad un'autorità giudiziaria di seguito. Non è ragionevole esigere un club di sottoporsi a diversi "round trip" tra le autorità sportive nazionali e rimane così bloccato in fase di procedura interna. Questo principio vale a maggior ragione quando il chiamante si può aspettare che questi "viaggi di andata" sono sterili in quanto non decide la questione sostanziale, da un lato, e d'altra parte, quando lo stato di cose conosciuti dall'autorità suppone decidere il caso è identico a quello noto all'autorità di sotto del quale viene rinviato il caso inutilmente. 2. Quando un giocatore ha sempre giocato a calcio con l'identità che appare sui documenti d'identità ufficiali e foto utilizzato dalla Federazione per il rilascio permesso di quel giocatore, e la stessa federazione non ha potuto di emettere ogni dubbio circa l'identità del giocatore, il fatto che il giocatore abbia effettivamente svolto la sua attività con l'identità di suo fratello non è un occultamento di identità attraverso una registrazione fuorviante sul referto di gara la sanzione, punibile ai sensi dell'articolo 97 del Codice disciplinare della FAF e causando uno sport contro il club è una frode sull'identità, rispettivamente, l'inganno il lettore Vital , punibile ai sensi dell'articolo 107 del codice di disciplina e tenuto contro lo stesso giocatore, ma non il suo club. Il Raed Chabab Kouba (RCK e la ricorrente) è una società sportiva la cui prima squadra ha partecipato al gioco del calcio algerino seconda divisione lega durante la stagione 2007-2008. L'algerino Football Federation (FAF, il convenuto) è la federazione nazionale di calcio in Algeria e ha sede ad Algeri. Secondo le disposizioni applicabili delle squadre di calcio algerini secondo in campionato i primi tre posti nella seconda divisione vengono promossi in Prima Divisione. Dopo la giornata 36 del campionato seconda divisione algerina, Giovedi, May 15, 2008, il RCK si è classificata terza, prima che il club di USM El Harrash. 22 Maggio 2008, in occasione della giornata 37 del campionato seconda divisione algerina, ha incontrato il RCK USM El Harrash. Il punteggio al termine della riunione era (0-0). Alla fine della giornata, il RCK stato classificato quarto e quinto USM El Harrash. L'USM El Harrasch presentata "da riserve che evocano" contro l'esito di questo match, citando il fatto che un giocatore di RCK indicato a referto, Samir Khelidi, evoluto sotto una falsa identità. Con decisione del 29 maggio 2008, dei regolamenti della Commissione e la qualificazione della nazionale algerina Football League (il Comitato della Lega Nazionale) ha fatto la seguente sentenza contro il RCK: "partita persa con la pena; Stringete sei ( 06) punti di sospensione, un anno del giocatore colpevole Samir KHELIDI identificato come Rabah KHELIDI; quindici (15) divieto di partita dalla panchina per sostituire il segretario; Quindici (15) corrisponde a vietare panchina allenatore sostituzione ". A sostegno della sua decisione, il Comitato della Lega Nazionale teneva, in sostanza, che la foto di licenza del giocatore di RCK Samir Khelidi era identica alla foto sulla patente del conducente e suo fratello Rabah Khelidi questo circostanze ha stabilito l'esistenza di una violazione dell'articolo 97 B del Codice disciplinare della FAF (Codice Disciplinare). Secondo il verbale della sede della Lega Nazionale del 14 giugno 2008, il presidente di tale commissione ha detto che la decisione è stata presa "sotto minaccia e costrizione". Così, nonostante la sua vittoria al giorno 38 e ultimo giorno della stagione, vista la decisione presa il 29 maggio 2008, il RCK si è trovato 5 ° posto nella classifica finale della seconda divisione. Se il RCK non fosse stato sanzionato, sarebbe stato classificato a pari punti con l'USM Club El Harrash - che ha anche vinto il suo match al giorno 38 del campionato. Questo legame avrebbe consentito l'accesso RCK alla prima divisione. Il RCK-appello contro la decisione del 29 maggio 2008 Comitato della Lega Nazionale dinanzi alla commissione ricorso FAF. In una decisione del 30 giugno 2008, ha confermato la decisione della commissione per la Lega Nazionale. Il RCK quindi adito il Tribunale Dispute Resolution algerino Sports (TARLS) mediante l'applicazione del 1 ° luglio 2008 con cui ha chiamato "reverse apertamente la decisione della commissione di ricorso del FAF il 30/06/2008 ha confermato che appena e la decisione del NFL nel Kouba RC / USMH e dichiarare la partita RC Kouba / USMH del 23/05/2008 ad approvare nel suo risultato ". Il 17 luglio 2008, le TARLS fatto la seguente frase: "Poiché si tratta di un caso unico di furto di identità con i documenti amministrativi ufficiali, non previsto dallo statuto del FAF, il Tribunale en banc e dopo un attento esame degli argomenti delle parti, esprime incompetente in questa materia, così come chiedere al presidente della FAF, ai sensi dell'articolo 199 del regolamento generale, prendere l'iniziativa per trovare una giusta e coerente con giusta ". Con decisione del 26 luglio 2008, il presidente della FAF ha indicato di aver sentito la commissione di ricorso del FAF, confermando la decisione della National Football League 29 maggio 2008, aveva "una fiera e sana esecuzione ". Il 27 luglio 2008, il RCK poi di nuovo prima che i TARLS a "chiedere un risarcimento del risentimento", che si considerava la vittima. Con decisione del 30 luglio 2008, i TARLS ribadito i termini della sua frase originale e ha chiesto al presidente della FAF per conformarsi alla sentenza del 17 luglio 2008, o "giustificazione, in termini di legge" la sua decisione del 26 luglio nel 2008. Il 3 agosto 2008, il presidente della FAF ha inviato una lettera al Presidente TARLS in cui ha preso posizione sul merito delle decisioni del Comitato della Lega Nazionale e la commissione di ricorso del FAF. Questa lettera non è mai stato notificato alla RCK. All'inizio di agosto 2008 la FAF ha emesso un programma preliminare della divisione del primo campionato Algeria dal 2008 al 2009, che indica una "X" invece tornare a RCK o USM El Harrash. Il calendario del campionato prima divisione in Algeria 2008-2009, pubblicato 12 Agosto 2008 su internet, dice il club USM El Harrash invece di marcare "X". Il campionato di prima divisione algerina iniziata 7 agosto 2008, senza la RCK è chiamato a partecipare. Il RCK non è stato chiamato a partecipare al campionato di seconda divisione. In data 11 agosto 2008, il primo RCK ha presentato un ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport (CAS) contro la decisione della Commissione di Appello della FAF e contro la "non-self-referral" del presidente della FAF. Il 12 agosto 2008, il RCK ha proposto un secondo ricorso al CAS contro la decisione della TARLS del 30 luglio 2008 e contro il presidente della FAF 26 luglio 2008. Il 13 agosto 2008, il RCK presentato una mozione di misure provvisorie urgenti per CAS non prendere le seguenti conclusioni: "RCK è permesso di evolvere verso la prima divisione del campionato nazionale di calcio algerina, il calendario della prima divisione essere adattato di conseguenza. " Il 17 agosto 2008, il FAF ha depositato la sua risposta al CAS. 20 agosto 2008, il CAS ha fatto un ordine di provvedimenti provvisori con la quale ha autorizzato l'RCK ad evolvere in prima divisione dal giorno successivo alla prima divisione conosciuta fino in fondo. Egli ha anche ordinato l'immediato inserimento del RCK FAF, come club più, audit campionato e di conseguenza regolare la pianificazione questo campionato. Nel procedimento di merito, le parti sono state invitate dal CAS, con lettera datata agosto 29, 2008, per rispondere a varie domande di fatto e di vari documenti riguardanti le indagini del caso. Le risposte ed i documenti presentati al CAS dalle parti, in particolare una dichiarazione resa sotto giuramento e autenticata da un notaio, 8 settembre 2008, da Samir Khelidi giocatore, la sua vera identità è Khelidi Rabah, nato il 18 Gen 1977 . Rabah Khelidi ha infatti spiegato di aver usato l'identità di suo fratello, Samir Khelidi, nato il 1 giugno 1979, e dal 1995 si era già evoluta e sotto questa falsa identità per tutta la sua carriera sportiva, dal 1995 al 2008. Ha ammesso di aver partecipato alla riunione del 22 maggio 2008 tra RCK e USM El Harrash anche sotto la falsa identità. Egli ha infine spiegato che non aveva mai ottenuto una licenza professionale sport sotto il suo vero nome e lui potesse ottenere, tramite il suo passaporto a nome di Samir Khelidi, un visto ufficiale, che gli permette di viaggiare in Polonia. Rabah Khelidi ha iniziato la sua carriera calcistica come RCK juniores nel 1995 sotto il nome di Samir Khelidi. Nel 2002 è stato trasferito sotto la stessa identità OMR El Anasser club, prima di tornare RCK per la stagione 2007-2008. Per la patente del giocatore, compreso il RCK doveva produrre una domanda di licenza con la firma legalizzata del presidente del club e del giocatore stesso. In questo contesto, il club si basa sulla carta d'identità e il passaporto giocatore, che aveva ricevuto competenti autorità algerine e ha dichiarato che l'identità di Samir Khelidi. I dati personali di Samir Khelidi, utilizzato da Rabah Khelidi, e l'immagine, che appaiono sulla licenza rilasciata dal FAF per la stagione 2007-2008, sono identici ai dati e le immagini che appaiono sulla carta d'identità del giocatore, e sul suo passaporto. Inoltre, l'identità di Samir Khelidi è menzionato più volte e coerente su tutti i documenti relativi al suo sport, specialmente il calcio sulla sua licenza e foglie di partite a cui ha partecipato. Pertanto, l'identità che appare sul referto di gara il 22 maggio 2008 corrisponde anche a quello mostrato nella identificazione del giocatore e la licenza del calcio. Il fratello Khelidi Rabah, è il vero Khelidi Samir, è, nel frattempo, non un giocatore di calcio respinto. La dichiarazione dei fatti durante l'audizione, ha anche dimostrato che il campionato di prima divisione algerino squadre di football erano diciannove nel 2007, dopo il ripescaggio. L'udienza si è tenuta presso CAS di Losanna, 26 settembre 2008. DESTRA Competenza del CAS 1. La giurisdizione CAS di sentire questo arbitrato è contestata dalla resistente. E 'quindi necessario esaminare la questione prima di qualsiasi altro incidente di sostanza. A. Competenza TARLS 2. La ricorrente conclude incluso l'annullamento della decisione resa 30 luglio 2008 da TARLS e adottata una decisione il 26 luglio dal presidente precedente del FAF. Il suo primo avviso di ricorso è stato diretto anche contro la decisione del 30 giugno 2008 dal Consiglio d'appello del FAF. La resistente, a sua volta, trova anche l'annullamento delle decisioni adottate il 17 e il 30 luglio 2008 dai TARLS. Le parti convengono e sono, almeno tacitamente, al fatto che la questione sostanziale che il CAS sarebbe, se chiamato a decidere affonda le sue radici nella decisione della commissione di ricorso del FAF, a da un lato, e che è stata discussa ultima lug 30, 2008 da TARLS, dall'altro. Questa volontà delle parti per risolvere la loro controversia in modo permanente, a prescindere dal fatto che il record del caso è stato più "round trip" tra TARLS e il presidente della FAF, è correlato con effetto devolutivo duplice appello dal RCK. Infatti, come l'autorità suprema dello sport in Algeria, in particolare riconosciuto come tale nello statuto del FAF (articolo 69 in particolare), i TARLS è chiamato ad entrare ricorsi contro le decisioni degli organi giudiziari abbassare. In tali casi, l'effetto devolutivo ha introdotto per le TARLS dà i suoi premi un effetto di sostituzione rispetto alle decisioni precedenti, perché inserirli in una sola frase, che stabilisce definitivamente la controversia. 3. In questo caso 30 luglio 2008, i TARLS deciso che la decisione del presidente della FAF "non era presa in conformità al Regolamento Generale della FAF" e ha rilevato "la mancanza di fondamento giuridico di aver servito decisione giuridica del FAF ". Le TARLS quindi ritenuto opportuno richiedere al Presidente del autosaisisse FAF una seconda volta il file. E 'qui che la competenza del presidente della FAF di "prendere l'iniziativa l'ingiunzione TARLS" è discutibile viste le disposizioni della sezione 199 del Regolamento Generale della FAF, anche se non è necessario per risolvere il problema nel caso. E in realtà apparteneva alla TARLS per occuparsi del caso tra il RCK al FAF, istruire - soprattutto sentite le parti e il giocatore - e decidere la controversia se stesso, ai sensi della sezione 129 Disciplinare codice e all'articolo 69, comma 1, numero 1 di Statuto della FAF. La questione della giurisdizione di TARLS per risolvere definitivamente la controversia è stata discussa tra le parti, una udienza dinanzi al FAF riconoscono formalmente che il rinvio alle TARLS era valido nel caso. 4. In queste circostanze, si deve ammettere l'effetto decentrato del ricorso a favore dei TARLS RCK e, pertanto, ritengono che l'attribuzione del 30 luglio 2008 prende la decisione del presidente della FAF discutibile. Pertanto, l'appello del RCK contro la decisione presa il 26 luglio 2008, il presidente della FAF diventa anche discutibile. La formazione è per questo motivo che, nella sua comunicazione del ricorso del 12 agosto 2008 (p. 4), afferma RCK che "questa chiamata è diretta, per tutti gli scopi pratici [enfasi aggiunta da ed.], Contro il decisione del presidente della FAF (...) ". Ciò rafforza la sensazione che l'intenzione del chiamante è infatti quello di decidere la controversia in via definitiva, indipendentemente dall'autorità inferiore che ha emesso la decisione impugnata. 5. La competenza della TARLS essere convalidati, si determina se il CAS è dato anche ad esaminare il ricorso contro la sentenza del 30 luglio 2008 TARLS. B. Competenza del CAS 6. L'articolo 67, paragrafo 2 della Costituzione della FAF richiede club contestare le decisioni delle agenzie federali "di esaurire tutti i mezzi di giustizia che esistono all'interno della FAF". Inoltre, l'articolo 69 comma 2 punto 1 dello statuto del FAF prevede che "qualsiasi ricorso contro una decisione definitiva e vincolante sarà probabilmente presentata al CAS di Losanna (Svizzera) nel rispetto delle condizioni per il rinvio di tale competenza" . Analogamente, l'articolo R47 del Codice CAS impone al ricorrente di esaurire i rimedi prima di fare appello al CAS a sua disposizione secondo le regole ei regolamenti della federazione sportiva. 7. A prima vista, secondo il trasferimento della questione il presidente della FAF TARLS dal 30 luglio 2008, suggerisce che il RCK non ha esaurito i mezzi a sua disposizione. Tuttavia, una federazione nazionale non può privare un club la possibilità di presentare ad un sistema giudiziario indipendente e neutrale negli oggetti delle controversie a quella federazione sulla base del fatto che l'autorità dovrebbe decidere nel merito rifiutando di farlo e solo per riportare il club prima di un organo giurisdizionale di seguito. In questo senso, il CAS ha già avuto occasione di ricordare che non è ragionevole esigere un club di sottoporsi a diversi "round trip" tra le autorità sportive nazionali e rimane così bloccato nella fase del procedimento interno: "Se, tuttavia, il contenuto sostanziale della decisione da parte della AB UEFA è una questione di priorità Appare quindi chiaro che la tutela giuridica delle persone non può essere influenzata al ribasso dal modo in cui il contenuto sostanziale è Formalmente espresse. Se la conduite della AB UEFA viene valutata nel suo complesso, che equivale ad un diniego di giustizia in relazione ai ricorrenti (si veda in proposito aussi CAS 2005/A/899 Aris Thessaloniki FC v / FIFA & New Panionios NFC, No. . 62). Dovuto al fatto che la questione "dovrebbe rimanere UEFA Within" - come affermato dal convenuto nella prima udienza - (esterno) la tutela giuridica da parte del CAS non è fatto e la (dell'associazione) la protezione legale interno è ritardata e prolungata. Tuttavia, in tesi non è ragionevole termini 'aspettarsi che i ricorrenti (ancora una volta) go-through processo interno dell'Associazione legale. Infatti, solo se l'dell'Associazione organi interni sono in grado e disposto garantire un'efficace tutela giuridica a fare i richiedenti devono accettare una restrizione avere nel proprio diritto, il ricorso ai tribunali (o tribunali arbitrali). Inoltre, la prosecuzione del procedimento di ricorso interni appaiono To Be nitpicking pure nel caso di specie, perché in udienza il Resistente ha precisato, quando richiesto dal gruppo, che 'anche dopo una decisione è-stata pronunciata dal PFF CJ sarebbe ancora che assume Non c'era decisione finale e vincolante (...) "(CAS 2008/A/1583; CAS 2008/A/1584, § 5.3.2.4). Questo vale ancora di più quando, come il RCK, il chiamante può aspettare che i "viaggi andata e ritorno" sono sterili al di sopra nel senso che non si decide la questione sfondo, da un lato, e, in secondo luogo, quando lo stato di cose conosciuti dall'autorità suppone decidere il caso è identico a quello noto all'autorità di sotto del quale viene rinviato il caso inutilmente: "Tuttavia , dal momento che le circostanze di fatto Prima della CDB UEFA non è diversa dalle circostanze di fatto che l'AB UEFA, il problema è il motivo per cui si pone è la questione alle parti principali CBD UEFA nonostante il fatto che la materia è pronto per essere deciso. Si applica tutto questo ancora più io sono il suo, anche nel caso di una decisione da parte della AB UEFA, che porta un procedimento al termine, la UEFA non sarebbe stato impedito il procedimento di riprendere When The decisione del PFF CJ è stato rilasciato più tardi. "(Idem , § 5.3.2.2). 8. In queste circostanze, la decisione entro il 30 luglio 2008 TARLS deve essere considerato definitivo e vincolante per la RCK. Questo ha infatti cercato invano di entrare nei TARLS, due, per una decisione di merito. Ma in un primo momento (17 luglio 2008), i TARLS espresso male, semplicemente incompetente e di cui il chiamante al presidente della FAF. In una seconda fase (30 luglio 2008), ha preso il caso, ma finora non ha deciso il caso, solo per tornare di nuovo il file al presidente della FAF. Per quanto riguarda quest'ultima, ha confermato, nella sua prima decisione del 26 luglio 2008, l'assegnazione di un commissione di ricorso del 30 giugno 2008. Nella sua seconda decisione del 3 agosto 2008 - che non deve solo essere considerato piuttosto come una posizione semplice che una decisione, ma non è mai stato notificato al chiamante - ha ribadito la sua convinzione che decisioni del comitato della Lega Nazionale e la commissione di ricorso del FAF sono state prese correttamente. 9. Pertanto, solo il modo di un ricorso al CAS è offerto a RCK, che aveva effettivamente esaurito tutti i rimedi disponibili all'interno della FAF, ai sensi dell'articolo 67, paragrafo 2 della Costituzione della FAF , ed è stato di fronte a una decisione definitiva e vincolante ai sensi dell'articolo 69, comma 2 numero 1. 10. L'argomento del convenuto che l'articolo 69, punto 2 dello statuto del FAF consentirebbe soltanto a questi ultimi di utilizzare il CAS deve essere respinto. Infatti, tale disposizione deve essere intesa come un privilegio che è stato concesso il FAF per tutte le cause, che sia parte o meno. Questo privilegio è così aggiunto alla possibilità offerta a tutte le parti di impugnare le decisioni definitive e vincolanti ai sensi dell'articolo 69 comma 2 punto 1 dello statuto del FAF, ma non lo esclude. 11. Non possiamo tenere il mezzo del convenuto che la sezione 69 comma 1 numero 2 della Costituzione della FAF si applicherebbe soltanto alle decisioni definitive e vincolanti adottate dalla Camera di Risoluzione delle Controversie, istituito dall'articolo 68, e non quelle di TARLS. Infatti, una lettura sistematica di tali disposizioni rende chiaro che gli autori della Costituzione della FAF hanno recepito l'articolo 69 comma 2 numero 1 nella sezione 68 se avessero davvero voluto limitare il ricorso alla CAS alle decisioni della Camera di Risoluzione delle Controversie. 12. In considerazione di quanto precede, il CAS è competente a conoscere del ricorso presentato dalla RCK contro la decisione del 30 luglio 2008 dalle TARLS. Il ricorso contro la decisione del 26 luglio 2008, il presidente della FAF è, a sua volta, diventa discutibile. 13. La questione della applicazione degli articoli 63 dello Statuto della FIFA e Regolamento 39 del Comitato Olimpico algerino può quindi essere lasciata aperta senza la necessità di formazione per esaminarla. Sulla ricevibilità del ricorso 14. Ai sensi dell'art R49 del Codice di Arbitrato per lo Sport (CAS Codice), il tempo per il ricorso è di ventuno giorni dal ricevimento della decisione impugnata, in assenza di ritardo ambientato negli statuti e le leggi della federazione, associazione o l'organismo sportivo competente o da un accordo precedente. 15. Qui, in assenza di ogni altra disposizione nello statuto del FAF, il termine per il ricorso di ventuno giorni previsti dal Codice CAS è applicabile. Essa corrisponde anche al termine previsto all'articolo 63 paragrafo 1 dello Statuto FIFA. 16. In considerazione di quanto precede, il ricorso presentato 12 agosto 2008 da TARLS RCK contro l'assegnazione del il 30 luglio 2008 è ricevibile. Legge 17. CAS con sede a Losanna e gli intervistati sono domiciliati al di fuori della Svizzera, il presente arbitrato è disciplinato dal capitolo 12 della legge federale sul diritto internazionale privato (PILA). 18. Inoltre, l'arbitrato sportivo è disciplinata dal Codice CAS, in particolare gli articoli da R27 a R37 e R47 e seguenti. 19. Ai sensi dell'articolo 187 comma 1 PILA, un tribunale arbitrale decide secondo le norme di legge scelta dalle parti o, in mancanza di scelta, secondo le norme di legge con cui il caso ha il legame più stretto. 20. Ai sensi dell'articolo R58 del Codice CAS, un gruppo di esperti decide secondo i regolamenti e alle norme di legge scelta dalle parti, o in mancanza di scelta in base alla legge del paese in cui l'organizzazione federazione, associazione o sport poiché altre preso la decisione impugnata è domiciliato o secondo le norme di diritto che considera la formazione l'applicazione appropriata. In quest'ultimo caso, la decisione della formazione deve essere motivato. 21. In questo caso, la FAF è dotato di un regolatore che comprende testi estesi quali lo Statuto, il Codice Disciplinare della FIFA, regolamenti generali, Regolamento di arbitrato, ecc. Inoltre, la legge contiene un algerino legge sull'educazione fisica e lo sport. È opportuno applicare le regole della FAF e, inoltre, la legge algerina in questo arbitrato. Potere di controllo 22. Il potere di revisione della formazione nell'ambito di un procedimento arbitrale, questa invocazione è disciplinato dalle disposizioni degli articoli R47 e segg del CAS. In particolare, l'articolo R57 sovvenzioni a discrezione CAS completo in fatto e di diritto sotto l'istruzione del caso. 23. L'ammissione di un potere di revisione che non è limitato è supportata anche dalla documentazione prodotta, che la formazione completa è autorizzato a disporre, ai sensi del paragrafo 2 dell'articolo R44.3 del Codice CAS " Il pannello può in qualsiasi momento se lo ritiene utile per integrare le presentazioni delle parti, richiedano la presentazione di ulteriori documenti, ordinare l'audizione di testimoni, e ascoltare gli esperti commettere o fare qualsiasi altra azione investigativa (. ..) ". Questa capacità di formazione ampia dimostra l'esistenza di un full-power esame del caso, con particolare riguardo ai fatti. 24. E 'sotto questa disposizione che la formazione ha richiesto alle parti di produrre diversi documenti aggiuntivi e prendere decisioni su varie questioni di fatto specifica indagine sul caso. Rassegna di argomentazioni giuridiche A. Distinzione tra gli articoli 97 e 107 del codice disciplinare 25. La vista delle parti divergono sulla portata giuridica dell'articolo 97 B del codice disciplinare. Secondo la ricorrente, gli atti in questione non costituiscono un caso di occultamento di identità, di cui in tale disposizione, ma un caso di frode ai sensi della sezione 107 del Codice Disciplinare, mentre la resistente sostiene il contrario. E 'quindi necessario distinguere tra queste due disposizioni. 26. In termini di codice sistematica, l'articolo 97 del Codice disciplinare della FAF si trova nella sezione 5 "Violazione dei regolamenti amministrativi," comma 1 "Reati che comporta la perdita della partita guadagno" del Codice. Il reato ai sensi della presente disposizione è "l'iscrizione a referto con un giocatore sospeso o nascondere la propria identità a una scoperta da una riunione del club dopo le riserve". Nella lettera dell'articolo 97, si intitola "Lascia a referto con un giocatore sospeso". La lettera B si intitola "Lascia a referto di un giocatore nascondere la sua identità", e prevede le seguenti sanzioni: "partita persa dal club pena Stringete sei (06) punti, sospensione di capitano fino identificazione del giocatore colpevole; Un anno di sospensione offendere giocatore identificato; quindici (15) divieto di partita dalla panchina per sostituire il segretario, quindici (15) divieto di partita dalla panchina per sostituire Coach, A Fine: cento mila dinari (DA 100000) club fini di divisioni nazionali Uno e Due (...) ". 27. Per quanto riguarda l'articolo 107 del codice disciplinare, si trova nella Sezione 6 "Violazione dei regolamenti sportivi e amministrativa", "Frode sulla identità o stato civile" paragrafo 1, del Codice. Questa disposizione prevede che "qualsiasi frode, l'inganno di identità o di stato civile scoperto da leghe esporre i loro autori le seguenti sanzioni: (...) A (01) anni di sospensione in prossimità junior e senior; A ( 01) anni di sospensione farm segretario del club; multato cinquanta mila dinari (DA 50.000 clubs in Divisioni uno e due nazionali (...) ". 28. In termini di interpretazione teleologica, l'articolo 97 B del principale obiettivo del codice disciplinare è quello di sanzionare un club che si sono evolute un giocatore piuttosto che un altro, nascondendo la sua identità per mezzo di una iscrizione fuorviante sulla scheda di valutazione, a priori per ricavare un vantaggio sportivo del concorso di cui trattasi, dalla presentazione di una licenza e / o un ID non corrisponde a quella del giocatore. 29. Inoltre, il ruolo repressivo B dell'articolo 97 del codice disciplinare è - oltre che del giocatore stesso - il club e dei suoi organi (segretario e allenatore), o che possono essere a conoscenza del occultamento di da un lato, e che potrebbe prevenire la commissione del reato, dall'altro. Questa disposizione tende ad evitare che il lettore e / o il suo club falsare il risultato di un incontro con un inganno sulle qualità di concorrenti del giocatore. Essa prevede a tal fine una sanzione sportiva nei confronti del giocatore (sospensione) e il club (partita persa, sottraendo punti). 30. Al contrario, la sezione 107 è in primo luogo il comportamento del giocatore stesso (per inciso la responsabilità del segretario di club) di aver influito sulla sua vera identità e non include sanzione sportiva (partita persa, sottraendo punti) contro il club. In questo caso è meno inganno nel campo, in connessione con le qualità di un concorrente, che è direttamente riferimento al fatto che, per un giocatore di agire illegittimamente una prospettiva amministrativa. 31. Questa distinzione tra le due disposizioni è evidenziata anche dalle disposizioni del Regolamento Generale della FAF, comprese le sezioni 161 e 169. Sezione 161 del Regolamento Generale per quanto riguarda i casi di "frodi sull'identità e lo stato civile di un giocatore" e si riferisce alla sezione 107 del Codice Disciplinare. Tuttavia, l'articolo 169 si occupa di casi di "ingresso sul foglio di arbitraggio di un giocatore sospeso o la cui identità è nascosta" e di cui agli articoli 96 e 97 del codice disciplinare. Inoltre, solo l'articolo 161 prevede espressamente che la sfida per la partecipazione di un giocatore deve fare un "reclamo in forma di evocazione". B. Portata giuridica di questa distinzione 32. In questo caso, i dati personali di Samir Khelidi e l'immagine, che appaiono sulla licenza rilasciata dal FAF per la stagione 2007-2008, sono identici ai dati e le immagini che appaiono sulla carta d'identità e il passaporto il giocatore che ha effettivamente evoluto in campo, 22 maggio 2008. L'identità di Samir Khelidi è menzionato più volte e coerente su tutti i documenti relativi al suo sport, in particolare sulla sua licenza e foglie di partite a cui ha partecipato, questo da quando ha vinto la sua prima licenza nel 1995 . Pertanto, è chiaro che il giocatore ha sempre giocato a calcio sotto la falsa identità e che, di conseguenza, non era stato effettivamente entrato al posto di un altro giocatore a referto durante la partita in questione. Inoltre, utilizzando questa falsa identità non è stato ottenuto, l'RCK, un vantaggio sportivo. 33. In altre parole, l'identità del giocatore a referto il 22 maggio 2008 corrisponda a quella indicata sui documenti di identità e licenza del giocatore che ha partecipato alla riunione. Gli elementi costitutivi del reato di cui alla sezione B 97 del codice disciplinare non corrispondono alla situazione che è stato stabilito in questo caso. 34. Inoltre, nulla nel record per sostenere la tesi che gli organi di RCK aveva motivo di dubitare della validità di identificazione di Samir Khelidi o anche fisicamente possibile trovare le differenze tra identità del giocatore e identità contenute nella licenza. Va ricordato qui che quest'ultima è stata rilasciata dalla stessa FAF, che è stato fatto di nuovo in questa occasione documenti di identità del giocatore e foto, e non stato in grado di emettere alcun dubbio circa l'identità del giocatore. In queste condizioni, sarebbe annullare l'obiettivo di fondo della sezione 97 B di sanzionare i corpi in quanto nessuno di RCK nel record per mostrare che erano a conoscenza della dissimulazione e avrebbero potuto evitare la commissione del reato. 35. In realtà, i comportamenti censurati costituiscono una frode sull'identità, rispettivamente, l'inganno il lettore Vital, entrambi coperti dall'articolo 107 del codice disciplinare. Il modulo di domanda suggestiva depositata in tal caso dal El USM Harrasch corrisponde anche la procedura in caso di realizzazione del reato ai sensi della sezione 107 del codice disciplinare, con riferimento alla sezione 161, piuttosto che ai sensi dell'articolo 97. 36. Dal momento che il reato di occultamento di identità non può essere considerata contro la RCK, non c'è nessun posto dove andare in sulla questione di una possibile responsabilità causale del club in tal caso, rispettivamente una sanzione automatica, anche se non per colpa del club. 37. In considerazione di quanto precede, la decisione del 30 luglio 2008 dalle TARLS è stata presa in violazione delle norme applicabili del FAF. Si dovrebbe pertanto essere riformato dal CAS, il premio può essere sostituito per la decisione impugnata, ai sensi dell'articolo R57 del Codice CAS. 38. Dopo l'udienza, la ricorrente ha cercato di chiarire le conclusioni adottate per la sua comunicazione del ricorso del 12 agosto 2008, che è autorizzato a giocare subito in prima divisione del campionato di calcio nazionale algerina . Si riferiva alle conclusioni adottate per la sua comunicazione prima commissione di ricorso 11 agosto 2008, da un lato, e quelle promosse nell'ambito della sua richiesta di misure cautelari di emergenza 13 agosto 2008, dall'altro parte. Il convenuto ha contestato questa precisione, considerando in relazione ad una conclusione ulteriore inammissibile nei dibattiti. 39. Nelle sue conclusioni del 12 agosto 2008, il RCK chiede la restituzione di oggetti che erano stati rimossi e il cambiamento nella classifica della stagione 2007-2008 della seconda divisione della Lega nazionale di calcio algerino. Non ha però trovato specificamente di essere reintegrato all'interno di questa divisione. Allo stesso modo, a suo parere dell'11 agosto 2008, il ricorrente ha suggerito che avrebbe potuto chiedere i danni "perché ha subito notevoli disagi (morale, finanziaria) che lo privano della sua ascesa nella divisione nazionale 1 (. ..) ", senza specificare tale affermazione. Non si può dedurre una conclusione di questa formulazione specificamente progettato per ripristinare il club in una divisione superiore. Per quanto riguarda le conclusioni fatte nel contesto dell'applicazione delle misure di emergenza provvisorie del 13 agosto 2008, hanno portata limitata ai provvedimenti cautelari e non deve essere utilizzato per completare un ricorso. La formazione deve quindi attenersi alle conclusioni del RCK per la sua comunicazione del ricorso del 12 agosto 2008. 40. E 'pertanto necessario annullare l'aggiudicazione di TARLS del 30 luglio 2008, ha rilevato che la RCK non ha violato le disposizioni dell'articolo 97 B del Codice disciplinare della FAF, di approvare il risultato dell'incontro del 22 maggio 2008 con la RCK contro USM El Harrach, di ordinare il ritorno dei punti RCK FAF rimosso con decisione del 30 giugno 2008 e di modificare la classificazione della stagione 2007-2008 di Seconda Divisione algerino National Football League. 41. Tuttavia, vale la pena ricordare che è stata concessa la richiesta di misure provvisorie presentate dai RCK, il cui scopo era proprio quello di permettere ad evolvere nella prima divisione della Lega Nazionale calcio algerina Già nell'agosto 2008, in previsione di questo premio verso il basso. L'attenzione delle parti è stato redatto in questa occasione, il fatto che il RCK sarebbe irrimediabilmente danneggiato, sia sul piano tecnico e finanziario, se è stato indebitamente negato partecipazione immediata alla prima divisione. Inoltre, è stato chiarito che lo scopo di queste misure provvisorie non era un'altra squadra retrocessa in seconda divisione. A questo proposito si ricorda che il CAS non ha sentito il destino del USM El Harrach, che non ha mai preso parte al presente procedimento. Pertanto, l'adesione RCK alla prima divisione dovrebbe essere l'unica conseguenza che il campionato 2008-2009 con una squadra ancora una volta, come è avvenuto nel 2007, dopo il ripescaggio. Il Tribunale Arbitrale dello Sport: 1. Dichiara ricevibile chiamata Athletic Association Raed Kouba Chabab contro l'assegnazione del Dispute Resolution Tribunal algerino Sport del 30 luglio 2008. 2. Dichiara discutibile l'appello del Chabab Athletic Association Kouba Raed contro la decisione del presidente della Federazione algerina di calcio del 26 luglio 2008. 3. Si dichiara competente a pronunciarsi sul ricorso del Chabab Athletic Association Kouba Raed contro l'assegnazione di risoluzione delle controversie tribunale algerino Sport del 30 luglio 2008. 4. Annullare l'assegnazione di risoluzione delle controversie tribunale algerino Sport del 30 luglio 2008. 5. Athletic Association ha detto Raed Chabab Kouba non ha violato le disposizioni di cui all'articolo 97-B del Codice Disciplinare della Federcalcio algerina e, di conseguenza, ha detto che il risultato dell'incontro del 22 maggio 2008 hanno opposto il RCK al USM El Harrach è approvato. 6. Ordini della Federcalcio algerina per tornare alla Athletic Association Raed Chabab punti Kouba rimossi con decisione del 30 giugno 2008 e di modificare la classificazione della stagione 2007-2008 della seconda divisione della National Football League in Algeria di conseguenza. (...) 9. Rifiuta ogni altro ordine o successivamente raccolto. ______________________________ TAS-CAS - Tribunal Arbitral du Sport - Court of Arbitration for Sport (2008-2009) - official version by www.tas-cas.org - Arbitrage TAS 2008/A/1631 Association sportive Raed Chabab de Kouba (RCK) c. Fédération Algérienne de Football (FAF), sentence du 29 septembre 2008 Formation: Me François Klein (France), Président; Me Quentin Byrne-Sutton (Suisse); Me Rafik Dey Daly (Tunisie) Football Joueur évoluant sous une fausse identité Epuisement des voies de recours internes Distinction entre dissimulation d'identité et fraude sur l'identité Sanction 1. Une fédération nationale ne saurait priver un club de la possibilité de soumettre à une institution judiciaire neutre et indépendante le litige qui l’oppose à ladite fédération au motif que l’autorité supposée trancher le litige au fond refuse de le faire et se contente de renvoyer le club devant un organe juridictionnel inférieur. Il n’est pas raisonnable d’exiger d’un club qu’il subisse plusieurs “allers et retours” entre les autorités sportives nationales et qu’il demeure ainsi bloqué au stade de la procédure interne. Ce principe s’applique à plus forte raison lorsque l’appelant peut s’attendre à ce que ces “allers et retours” soient stériles en ce sens qu’ils ne permettent pas de trancher la question de fond, d’une part, et, d’autre part, lorsque l’état de fait connu de l’autorité censée trancher le litige est identique à celui connu de l’autorité inférieure à laquelle la cause est inutilement renvoyée. 2. Lorsqu'un joueur a toujours pratiqué le football sous l'identité figurant sur les pièces officielles d'identité et les photos utilisées par la fédération pour délivrer la licence à ce joueur, et que la fédération elle-même n'a pas été en mesure d’émettre le moindre doute quant à l’identité du joueur, le fait pour ce joueur d'avoir en réalité pratiqué son activité sous l'identité de son frère ne constitue pas une dissimulation d'identité par le biais d’une inscription trompeuse sur la feuille de match, sanctionnée par l'article 97 du Code disciplinaire de la FAF et entraînant une sanction sportive contre le club; il s'agit d'une fraude sur l’identité, respectivement une tromperie sur l’état civil du joueur, sanctionnée par l’article 107 du Code disciplinaire et retenue à l'encontre du joueur lui-même, mais pas de son club. Le Raed Chabab Kouba (RCK; l’appelant) est une association sportive dont la première équipe concourrait en deuxième division du championnat algérien de football au cours de la saison 2007-2008. La Fédération Algérienne de Football (FAF; l’intimée) est la fédération nationale de football en Algérie; elle a son siège à Alger. Conformément aux dispositions applicables au championnat algérien de football, les équipes classées aux trois premières places de la deuxième division sont promues en première division. A l'issue de la 36ème journée du championnat algérien de deuxième division, le jeudi 15 mai 2008, le RCK était classé 3ème, devant le club USM El Harrash. Le 22 mai 2008, à l'occasion de la 37ème journée du championnat algérien de deuxième division, le RCK a rencontré l’USM El Harrash. Le score à l'issue de la rencontre était nul (0-0). A l'issue de cette journée, le RCK était classé 4ème et l’USM El Harrash 5ème. L’USM El Harrasch a déposé des “réserves par évocation” contre le résultat de ce match, invoquant le fait qu'un joueur du RCK inscrit sur la feuille de match, Samir Khelidi, évoluait sous une fausse identité. Par décision du 29 mai 2008, la commission des règlements et qualification de la ligue nationale de football algérienne (la commission de la ligue nationale) a rendu la décision suivante à l’encontre du RCK: “Match perdu par pénalité; Défalcation de six (06) points; Un an de suspension au joueur fautif KHELIDI Samir identifié comme étant KHELIDI Rabah; Quinze (15) matches d'interdiction du banc de remplacement du secrétaire; Quinze (15) matches d'interdiction du banc de remplacement de l'entraîneur”. A l’appui de sa décision, la commission de la ligue nationale retenait, en substance, que la photo de la licence du joueur du RCK Samir Khelidi était identique à la photo figurant sur le permis de conduire de son frère Rabah Khelidi et que cette circonstance établissait l’existence d’une violation des dispositions de l'article 97 lettre B du Code disciplinaire de la FAF (le Code disciplinaire). Selon le procès-verbal du bureau de la ligue nationale du 14 juin 2008, le président de ladite commission a déclaré que cette décision aurait été prise “sous la menace et la contrainte”. Ainsi, malgré sa victoire lors de la 38ème journée et dernière journée du championnat, compte tenu de la décision prise le 29 mai 2008, le RCK s'est trouvé classé à la 5ème place du classement final de deuxième division. Si le RCK n'avait pas été sanctionné, il aurait été classé à égalité de points avec le club USM El Harrash – qui avait également gagné son match lors de la 38ème journée du championnat. Cette égalité de points aurait alors permis au RCK d'accéder à la première division. Le RCK a déposé un appel contre la décision du 29 mai 2008 de la commission de la ligue nationale devant la Commission de recours de la FAF. Dans une décision du 30 juin 2008, celle-ci a confirmé la décision de la commission de la ligue nationale. Le RCK a alors saisi le Tribunal Algérien de Règlement des Litiges Sportifs (TARLS) par requête du 1er juillet 2008 par laquelle il demandait “d'infirmer purement et simplement la décision prise par la Commission de recours de la FAF le 30/06/2008 qui a confirmé uniquement et simplement la décision prise par la LNF dans l'affaire RC Kouba / USMH et de déclarer le match RC Kouba / USMH du 23/05/2008 à homologuer en son résultat”. Le 17 juillet 2008, le TARLS a rendu la sentence suivante: “S'agissant d'un cas inédit d'usurpation d'identité avec des documents administratifs officiels, non prévu par les règlements généraux de la FAF, le Tribunal en formation plénière et après étude approfondie des arguments des parties; Se déclare incompétent sur cette affaire, en l'état, Demande au Président de la FAF, conformément à l'article 199 des règlements généraux, de s'autosaisir afin de trouver une solution juste et conforme au droit”. Par décision du 26 juillet 2008, le Président de la FAF a indiqué qu'il considérait que la Commission de recours de la FAF, en confirmant la décision rendue par la ligue nationale de football le 29 mai 2008, avait fait “une juste et saine application des règlements”. Le 27 juillet 2008, le RCK a alors à nouveau saisi le TARLS pour “demander la réparation d’une injustice” dont il s’estimait la victime. Par décision du 30 juillet 2008, le TARLS a réitéré les termes de sa première sentence et demandé au Président de la FAF de se conformer à la sentence du 17 juillet 2008 ou de “justifier, sur le plan du droit” sa décision du 26 juillet 2008. Le 3 août 2008, le Président de la FAF a adressé une lettre au Président du TARLS dans laquelle il prenait position sur le bien-fondé des décisions de la commission de la ligue nationale et de la Commission de recours de la FAF. Cette lettre n’a jamais été notifiée au RCK. Au début du mois d’août 2008, la FAF a émis un premier calendrier du championnat d'Algérie de première division 2008-2009, en y indiquant d’un “X” la place revenant au RCK ou au USM El Harrash. Le calendrier de la première division du championnat d'Algérie 2008-2009, publié le 12 août 2008 sur internet, mentionne le club USM El Harrash en lieu et place de l'indication “X”. Le championnat d'Algérie de première division a commencé le 7 août 2008, sans que le RCK ne soit appelé à y participer. Le RCK n’a pas non plus été appelé à participer au championnat de deuxième division. Le 11 août 2008, le RCK a déposé une première déclaration d’appel au Tribunal Arbitral du Sport (TAS) dirigée contre la décision de la Commission de recours de la FAF et contre “la non autosaisine” du Président de la FAF. Le 12 août 2008, le RCK a déposé une seconde déclaration d’appel au TAS dirigée contre la décision du TARLS du 30 juillet 2008 et contre celle du Président de la FAF du 26 juillet 2008. Le 13 août 2008, le RCK a déposé une requête de mesures provisionnelles urgentes au TAS en y prenant les conclusions suivantes: “RCK est autorisé à évoluer en première division du championnat national de football algérien, le calendrier du championnat de première division devant être adapté en conséquence”. Le 17 août 2008, la FAF a déposé son mémoire de réponse au TAS. Le 20 août 2008, le TAS a rendu une ordonnance de mesures provisionnelles par laquelle il autorisait le RCK à évoluer en première division dès la journée suivante de championnat de première division jusqu’à droit connu sur le fond. Il ordonnait en outre à la FAF d’intégrer immédiatement le RCK, en tant que club supplémentaire, audit championnat et d’adapter le calendrier de ce championnat en conséquence. Dans l’instance au fond, les parties ont été invitée par le TAS, par courrier du 29 août 2008, à répondre à diverses questions de fait et à produire diverses pièces relatives à l’instruction de la cause. Il ressort des réponses et pièces adressées au TAS par les parties, en particulier d’une déclaration faite sous serment et devant notaire, le 8 septembre 2008, par le joueur Samir Khelidi, que son identité réelle est Rabah Khelidi, né le 18 janvier 1977. Rabah Khelidi a en effet expliqué qu’il utilisait l’identité de son frère, Samir Khelidi, né le 1er juin 1979, depuis 1995 déjà et qu’il avait ainsi évolué sous cette fausse identité tout au long de sa carrière sportive, de 1995 à 2008. Il a reconnu avoir participé à la rencontre du 22 mai 2008 entre le RCK et l’USM El Harrash sous cette fausse identité également. Il a finalement expliqué qu’il n’avait jamais obtenu de licence sportive professionnelle sous son véritable nom et qu’il avait pu obtenir, au moyen de son passeport au nom de Samir Khelidi, un visa officiel lui permettant de se rendre en Pologne. Rabah Khelidi a ainsi débuté sa carrière footballistique en qualité de junior au RCK, en 1995, sous le nom de Samir Khelidi. En 2002, il a été transféré sous la même identité au club OMR El Anasser, avant de revenir au RCK pour la saison 2007-2008. Pour obtenir la licence du joueur, le RCK a dû notamment produire une demande de licence portant les signatures légalisées du président du club et du joueur lui-même. Dans ce contexte, le club s’est fondé sur la carte d’identité et le passeport du joueur, que celui-ci avait obtenu des autorités publiques algériennes compétentes et qui mentionnait l’identité de Samir Khelidi. Les données personnelles de Samir Khelidi, utilisées par Rabah Khelidi, ainsi que la photo, qui apparaissent sur la licence délivrée par la FAF pour la saison 2007-2008, sont identiques aux données et photos qui figurent sur la carte d'identité du joueur, ainsi que sur son passeport. En outre, l’identité de Samir Khelidi est mentionnée de façon récurrente et concordante sur tous les documents liés à son activité sportive, en particulier sur sa licence de football et les feuilles des matches auxquels il a participé. Par conséquent, l’identité figurant sur la feuille de match du 22 mai 2008 correspond également à celle mentionnée dans les pièces d’identité du joueur et dans sa licence de football. Le frère de Rabah Khelidi, soit le véritable Samir Khelidi, n’est, quant à lui, pas un joueur de football licencié. L’instruction des faits, durant l’audience, a en outre permis d’établir que le championnat de première division de la ligue nationale de football algérienne comptait dix-neuf équipes en 2007, après les repêchages. Une audience a été tenue au TAS, à Lausanne, le 26 septembre 2008. DROIT Compétence du TAS 1. La compétence du TAS pour connaître du présent arbitrage est contestée par l’intimée. Il convient donc d’examiner cette question incidente avant tout autre question de fond. A. Compétence du TARLS 2. L’appelant conclut notamment à l’annulation de la décision rendue le 30 juillet 2008 par le TARLS et de celle rendue le 26 juillet précédent par le Président de la FAF. Sa première déclaration d’appel était en outre dirigée contre la décision rendue le 30 juin 2008 par la Commission de recours de la FAF. L’intimée, quant à elle, conclut notamment à l’annulation des décisions rendues les 17 et 30 juillet 2008 par le TARLS. Les parties sont ainsi d’accord, du moins tacitement, sur le fait que la question de fond que le TAS serait, le cas échéant, appelé à trancher tire son origine de la décision prise par la Commission de recours de la FAF, d’une part, et que celle-ci a été examinée en dernier lieu le 30 juillet 2008 par le TARLS, d’autre part. Cette volonté des parties de faire trancher de façon définitive leur litige, ceci indépendamment du fait que le dossier de la cause ait fait l’objet de plusieurs “allers et retours” entre le TARLS et le Président de la FAF, est en corrélation avec l’effet dévolutif du double appel interjeté par le RCK. En effet, en sa qualité d’autorité suprême en matière de sport algérien, reconnue comme telle notamment dans les Statuts de la FAF (art. 69 en particulier), le TARLS est appelé à se saisir des appels dirigés contre les décisions des organes juridictionnels inférieurs. Dans un tel cas, l’effet dévolutif instauré en faveur du TARLS confère à ses sentences un effet de substitution à l’égard des décisions antérieures, puisqu’elles les englobent dans une seule et même sentence, qui tranche définitivement le litige. 3. En l’espèce, le 30 juillet 2008, le TARLS a décidé que la décision du Président de la FAF n’avait “pas été prise conformément aux Règlements généraux de la FAF” et constaté “l’absence de références juridiques ayant servies de fondement juridique à la décision de la FAF”. Le TARLS a alors estimé qu’il convenait d’exiger du Président de la FAF qu’il s’autosaisisse une seconde fois du dossier. On relève ici que la compétence du Président de la FAF pour “s’autosaisir sur injonction du TARLS” est sujette à caution au vu du contenu de l’article 199 des Règlements généraux de la FAF, même s’il n’est pas nécessaire de résoudre cette question dans le cas d’espèce. Il appartenait en réalité au TARLS de se saisir de l’affaire opposant le RCK à la FAF, de l’instruire – notamment en entendant les parties et le joueur – et de trancher lui-même le litige, en vertu de l’article 129 du Code disciplinaire et de l’article 69 chiffre 1 alinéa 1 des Statuts de la FAF. La question de la compétence du TARLS pour trancher définitivement ce litige a été débattue entre les parties, en audience, avant que la FAF reconnaisse formellement que la saisine du TARLS était valable dans le cas d’espèce. 4. Dans ces circonstances, il convient d’admettre l’effet dévolutif de l’appel du RCK en faveur du TARLS et de considérer dès lors que la sentence du 30 juillet 2008 rend la décision du Président de la FAF sans objet. Par conséquent, l’appel du RCK dirigé contre la décision prise le 26 juillet 2008 par le Président de la FAF devient également sans objet. La Formation relève à ce titre que, dans sa déclaration d’appel du 12 août 2008 (p. 4), le RCK précise que “le présent appel est également dirigé, à toutes fins utiles [souligné par le réd.], contre la décision du Président de la FAF (...)”. Cela conforte le sentiment que l’intention de l’appelant est bel et bien de faire trancher ce litige de façon définitive, quelque soit l’autorité inférieure dont émane la décision litigieuse. 5. La compétence du TARLS étant validée, il s’agit de déterminer si celle du TAS est également donnée pour connaître d’un appel contre la sentence du 30 juillet 2008 du TARLS. B. Compétence du TAS 6. L’article 67 alinéa 2 des Statuts de la FAF impose aux clubs qui contestent les décisions d’organes fédéraux “d’épuiser tous les moyens de justice existant au sein de la FAF”. En outre, l’article 69 chiffre 1 alinéa 2 des Statuts de la FAF prévoit que “tout appel interjeté contre une décision définitive et contraignante est susceptible d’être soumis au TAS Lausanne (Suisse) en respectant les conditions de saisine de cette juridiction”. De même, l’article R47 du Code TAS impose à l’appelant d’épuiser les voies de droit préalables à l’appel au TAS dont il dispose en vertu des statuts et règlements de sa fédération sportive. 7. A première vue, le second renvoi de la cause au Président de la FAF par le TARLS, le 30 juillet 2008, laisse à penser que le RCK n’a pas épuisé les voies de droit à sa disposition. Cependant, une fédération nationale ne saurait priver un club de la possibilité de soumettre à une institution judiciaire neutre et indépendante le litige qui l’oppose à ladite fédération au motif que l’autorité supposée trancher le litige au fond refuse de le faire et se contente de renvoyer le club devant un organe juridictionnel inférieur. En ce sens, le TAS a déjà eu l’occasion de rappeler qu’il n’est pas raisonnable d’exiger d’un club qu’il subisse plusieurs “allers et retours” entre les autorités sportives nationales et qu’il demeure ainsi bloqué au stade de la procédure interne: “If, however, the substantive content of the decision by the UEFA AB is clearly a matter of priority then the legal protection of the persons affected may not be curtailed by the way in which the substantive content is formally couched. If the conduct of the UEFA AB is assessed as a whole, it is tantamount to a denial of justice in relation to the Appellants (in this regard see also CAS 2005/A/899 FC Aris Thessaloniki v/ FIFA & New Panionios NFC, no. 62). Due to the fact that the matter “should remain within UEFA” - as stated by the First Respondent in the oral hearing - (external) legal protection by the CAS is made impossible and the (association's) internal legal protection is protracted and delayed. However, under these conditions it is not reasonable to expect the Appellants to (once again) go through the association's internal legal process. For, only if the association's internal instances are willing and in a position to grant effective legal protection do the Appellants have to accept a restriction in their right to have recourse to the courts (or arbitral tribunals). Furthermore, the continuation of the internal appeal proceedings appear to be pure nitpicking in the present case, for in the oral hearing the First Respondent stated, when asked by the Panel, that even after a decision has been pronounced by the CJ PFF it would still assume that there was no final and binding decision (...)” (CAS 2008/A/1583; CAS 2008/A/1584, § 5.3.2.4). Ce principe s’applique à plus forte raison lorsque, à l’instar du RCK, l’appelant peut s’attendre à ce que les “allers et retours” précités soient stériles en ce sens qu’ils ne permettent pas de trancher la question de fond, d’une part, et, d’autre part, lorsque l’état de fait connu de l’autorité censée trancher le litige est identique à celui connu de l’autorité inférieure à laquelle la cause est inutilement renvoyée: “However, since the factual situation before the UEFA CDB is no different from the factual situation before the UEFA AB, the question is posed as to why the matter is referred back to the UEFA CDB despite the fact that the matter is ready to be decided. This applies all the more in that, even in the case of a decision by the UEFA AB which brings proceedings to a close, UEFA would not have been prevented from resuming the proceedings when the decision by the CJ PFF was later issued.” (idem, § 5.3.2.2). 8. Dans ces circonstances, la décision prise le 30 juillet 2008 par TARLS doit être considérée comme définitive et contraignante pour le RCK. Celui-ci a en effet vainement tenté de saisir le TARLS, à deux reprises, pour obtenir une décision de fond. Or, dans un premier temps (le 17 juillet 2008), le TARLS s’est déclaré, à tort, incompétent et s’est contenté de renvoyer l’appelant auprès du Président de la FAF. Dans un second temps (le 30 juillet 2008), il s’est saisi de l’affaire mais n’a pas pour autant tranché le litige, se contentant de renvoyer une nouvelle fois le dossier au Président de la FAF. Quant à ce dernier, il a confirmé, dans sa première décision du 26 juillet 2008, la sentence de la Commission de recours du 30 juin 2008. Dans sa seconde décision du 3 août 2008 – qui doit non seulement être considérée plutôt comme une simple prise de position que comme une décision, mais qui n’a en outre jamais été notifiée à l’appelant – il a réitéré son avis selon lequel les décisions de la commission de la ligue nationale et de la Commission de recours de la FAF ont été prises à bon droit. 9. Dès lors, seule la voie d’un appel au TAS s’offrait au RCK, qui avait bel et bien épuisé toutes les voies de droit existant au sein de la FAF, au sens de l’article 67 alinéa 2 des Statuts de la FAF, et qui se trouvait confronté à une décision définitive et contraignante, au sens de l’article 69 chiffre 1 alinéa 2. 10. L’argument de l’intimée selon lequel l’article 69 chiffre 2 des Statuts de la FAF n’autoriserait que cette dernière à recourir au TAS doit être écarté. En effet, cette disposition doit être comprise comme un privilège que s’est accordée la FAF pour toutes les causes, qu’elle y soit ou non partie. Ce privilège s’ajoute donc à la faculté offerte à toutes les parties de faire appel des décisions définitives et contraignantes prévues à l’article 69 chiffre 1 alinéa 2 des Statuts de la FAF, mais ne l’exclut pas. 11. On ne peut pas non plus retenir le moyen de l’intimée selon lequel l’article 69 chiffre 1 alinéa 2 des Statuts de la FAF ne viserait que les décisions définitives et contraignantes prises par la Chambre de Résolution des Litiges, instaurée à l’article 68, et non celles du TARLS. En effet, une interprétation systématique de ces deux dispositions fait clairement apparaître que les auteurs des Statuts de la FAF auraient incorporé l’article 69 chiffre 1 alinéa 2 dans l’article 68 s’ils avaient réellement voulu limiter l’appel au TAS aux seules décisions de la Chambre de Résolution des Litiges. 12. Au vu de ce qui précède, le TAS est compétent pour se saisir de l’appel interjeté par le RCK contre la décision prise le 30 juillet 2008 par le TARLS. L’appel dirigé contre la décision prise le 26 juillet 2008 par le Président de la FAF est, quant à lui, devenu sans objet. 13. La question de l’application des articles 63 des Statuts de la FIFA et 39 des Statuts du Comité Olympique Algérien peut dès lors être laissée ouverte sans qu’il soit nécessaire à la formation de l’examiner. Recevabilité de l’appel 14. Aux termes de l'article R49 du Code de l’arbitrage en matière de sport (le Code TAS), le délai d'appel est de vingt-et-un jours dès la réception de la décision contestée, en l'absence de délai fixé par les statuts et règlements de la fédération, de l'association ou de l'organisme sportif concerné ou par une convention particulière préalablement conclue. 15. En l'espèce, en l’absence de toute autre disposition dans les règlements de la FAF, le délai d’appel de vingt-et-un jours prévu par le Code TAS est applicable. Il correspond par ailleurs au délai prévu par l’article 63 alinéa 1 des Statuts de la FIFA. 16. Au vu de ce qui précède, l’appel déposé le 12 août 2008 par le RCK contre la sentence du TARLS du 30 juillet 2008 est recevable. Droit applicable 17. Le TAS ayant son siège à Lausanne et les parties intimées étant domiciliées en dehors de la Suisse, le présent arbitrage est régi par le chapitre 12 de la Loi fédérale sur le droit international privé (LDIP). 18. En outre, l’arbitrage sportif est régi par le Code du TAS, plus spécifiquement par ses articles R27 à R37 et R47 et suivants. 19. Selon l’article 187 alinéa 1 LDIP, un tribunal arbitral statue selon les règles de droit choisies par les parties ou, à défaut de choix, selon les règles de droit avec lesquelles la cause présente les liens les plus étroits. 20. Selon l’article R58 du Code du TAS, une Formation statue selon les règlements applicables et selon les règles de droit choisies par les parties, ou à défaut de choix, selon le droit du pays dans lequel la fédération, association ou autre organisme sportif ayant rendu la décision attaquée a son domicile ou selon les règles de droit dont la Formation estime l’application appropriée. Dans ce dernier cas, la décision de la Formation doit être motivée. 21. En l’espèce, la FAF est pourvue d’une réglementation étoffée qui comprend notamment des textes tels que les Statuts, le Code disciplinaire, les Règlements généraux, le Règlement d’arbitrage, etc. En outre, le droit interne algérien contient une loi relative à l’éducation physique et aux sports. Il convient donc d’appliquer les règlements de la FAF et, à titre supplétif, le droit interne algérien au présent arbitrage. Pouvoir d'examen 22. Le pouvoir d’examen de la Formation dans la présente procédure arbitrale d’appel est régi par les dispositions des articles R47 et suivants du Code du TAS. En particulier, l’article R57 octroie au TAS un pouvoir d'appréciation complet en fait et en droit dans le cadre de l’instruction de la cause. 23. L'admission d'un pouvoir d'examen qui ne soit pas restreint est en outre confortée par les mesures d'instruction étendues que la Formation est autorisée à ordonner aux termes de l'article R44.3 alinéa 2 du Code du TAS: “La Formation peut en tout temps, si elle l’estime utile pour compléter les présentations des parties, requérir la production de pièces supplémentaires, ordonner l’audition de témoins, commettre et entendre des experts ou procéder à tout autre acte d’instruction (...)”. Cette large capacité d’instruction démontre l'existence d'un plein pouvoir d'examen de l’affaire, notamment en ce qui concerne les faits. 24. C’est dans le cadre de cette disposition que la Formation a requis des parties la production de plusieurs pièces complémentaires et leurs déterminations sur différentes questions de fait propres à l’instruction de la cause. Examen des moyens de droit A. Distinction entre les articles 97 et 107 du Code disciplinaire 25. Le point de vue des parties diverge sur la portée juridique de l’article 97 lettre B du Code disciplinaire. Selon l’appelant, les actes incriminés ne constituent pas un cas de dissimulation d’identité visé par cette disposition, mais un cas de fraude au sens de l’article 107 du Code disciplinaire, alors que l’intimée soutient le contraire. Il convient donc de faire la distinction entre ces deux dispositions. 26. Sous l’angle de la systématique du code, l'article 97 du Code disciplinaire de la FAF se trouve à la section 5 “Violation de la règlementation administrative”, paragraphe 1 “Infractions entraînant la perte du gain de match” dudit code. L’infraction visée par cette disposition est “l’inscription sur la feuille de match d'un joueur suspendu ou dissimulant son identité à une rencontre découverte par un club suite à des réserves”. La lettre A de l’article 97 porte le titre “Inscription sur la feuille de match d'un joueur suspendu”. La lettre B porte le titre “Inscription sur la feuille de match d'un joueur dissimulant son identité” et prévoit les sanctions suivantes: “Match perdu par pénalité au club; Défalcation de six (06) points; Suspension du capitaine jusqu’à identification du joueur fautif; Une année de suspension du joueur fautif identifié; Quinze (15) matches d'interdiction du banc de remplacement du secrétaire; Quinze (15) matches d'interdiction du banc de remplacement de l'entraîneur; Une Amende: cent mille dinars (100.000 DA) d'amende aux clubs des Divisions Nationales Une et Deux (...)”. 27. Quant à l’article 107 du Code disciplinaire, il se trouve à la section 6 “Infraction à la règlementation sportive et administrative”, paragraphe 1 “Fraude sur l’identité ou l’état civil” dudit code. Cette disposition prévoit que “toute fraude, tromperie sur l’identité ou l’état civil découvert par les ligues exposent leurs auteurs aux sanctions suivantes: (...) Un (01) an de suspension ferme aux joueurs juniors et seniors; Un (01) an de suspension ferme au secrétaire du club; Amende de cinquante mille dinars (50.000 DA aux clubs des Divisions Nationales Une et Deux (...)”. 28. Sous l’angle de l’interprétation téléologique, l’article 97 lettre B du Code disciplinaire a pour but principal de sanctionner un club qui aurait fait évoluer un joueur à la place d’un autre, en dissimulant son identité par le biais d’une inscription trompeuse sur la feuille de match, a priori pour en tirer un avantage sportif dans la compétition concernée, par la présentation d’une licence et/ou d’une pièce d’identité ne correspondant pas à celle du joueur. 29. Par ailleurs, la vocation répressive de l’article 97 lettre B du Code disciplinaire vise – outre le joueur lui-même – le club et ses organes (secrétaire et entraîneur), soit les personnes susceptibles d’être conscientes de la dissimulation, d’une part, et qui pourraient empêcher la commission de l’infraction, d’autre part. Cette disposition tend donc à éviter que le joueur et/ou son club faussent le résultat d’une rencontre par une tromperie sur les qualités de compétiteur du joueur. Elle prévoit à cet effet une sanction sportive contre le joueur (suspension) et le club (match perdu, défalcation des points). 30. A l’inverse, l’article 107 vise principalement le comportement du joueur lui-même (accessoirement la responsabilité du secrétaire du club) pour avoir faussé son identité civile et ne prévoit pas de sanction sportive (match perdu, défalcation des points) contre le club. Dans ce cas c’est moins la tromperie sur le terrain, en rapport avec les qualités de compétiteur, qui est directement visée que le fait, pour un joueur, d’agir de manière illégitime d’un point de vue administratif. 31. Cette distinction entre les deux dispositions est également mise en lumière par les dispositions des Règlements généraux de la FAF, notamment les articles 161 et 169. L’article 161 des Règlements généraux concerne les cas de “fraude sur l’identité et l’état civil d’un joueur” et renvoie à l’article 107 du Code disciplinaire. En revanche, l’article 169 concerne les cas d’“inscription sur la feuille d’arbitrage d’une joueur suspendu ou dont l’identité est dissimulée” et renvoie aux articles 96 et 97 du Code disciplinaire. De plus, seul l’article 161 prévoit expressément que la contestation de la participation d’un joueur doit se faire par une “réclamation sous forme d’évocation”. B. Portée juridique de cette distinction 32. En l’espèce, les données personnelles de Samir Khelidi, ainsi que la photo, qui apparaissent sur la licence délivrée par la FAF pour la saison 2007-2008, sont identiques aux données et photos qui figurent sur la carte d'identité et le passeport du joueur qui a effectivement évolué sur le terrain, le 22 mai 2008. L’identité de Samir Khelidi est mentionnée de façon récurrente et concordante sur tous les documents liés à son activité sportive, en particulier sur sa licence et les feuilles des matches auxquels il a participé, ceci depuis l’obtention de sa première licence, en 1995. Dès lors, force est de constater que le joueur a toujours pratiqué le football sous cette fausse identité et que, par voie de conséquence, il n’avait pas à proprement parler été inscrit à la place d’un autre joueur sur la feuille de match, lors du match litigieux. En outre, l’utilisation de cette fausse identité ne visait pas l’obtention, par le RCK, d’un avantage sportif. 33. En d’autres termes, l’identité du joueur figurant sur la feuille de match du 22 mai 2008 correspond à celle mentionnée sur les pièces d’identité et sur la licence du joueur ayant participé à la rencontre. Les éléments constitutifs de l’infraction visée par l’article 97 lettre B du Code disciplinaire ne correspondent donc pas à l’état de fait qui a pu être établi dans le cas d’espèce. 34. De surcroit, rien dans le dossier ne permet de considérer que les organes du RCK avaient des raisons de mettre en doute la validité des pièces d’identité de Samir Khelidi, voire même la possibilité matérielle de trouver des divergences entre l’identité du joueur et l’identité figurant sur sa licence. Il convient de rappeler ici que cette dernière a été délivrée par la FAF elle-même, que celle-ci se faisait remettre à cette occasion les pièces d’identité du joueur ainsi que ses photos, et qu’elle n’a pas non plus été en mesure d’émettre le moindre doute quant à l’identité du joueur. Dans ces conditions, il serait contraire à la ratio legis de l’article 97 lettre B de sanctionner les organes du RCK puisqu’aucun élément du dossier ne démontre que ceux-ci étaient conscients de la dissimulation et qu’ils auraient pu éviter la commission de l’infraction. 35. En réalité, les actes incriminés constituent une fraude sur l’identité, respectivement une tromperie sur l’état civil du joueur, toutes deux visées par l’article 107 du Code disciplinaire. La réclamation sous forme d’évocation déposée en l’espèce par l’USM El Harrasch correspond d’ailleurs à la procédure prévue en cas de réalisation de l’infraction visée par l’article 107 du Code disciplinaire, par renvoi de l’article 161, et non à celle prévue par l’article 97. 36. Dès lors que l’infraction de dissimulation d’identité ne peut pas être retenu à l’encontre du RCK, il n’y a pas lieu d’entrer en matière sur la question d’une éventuelle responsabilité causale du club dans un tel cas, respectivement d’une sanction automatique même en cas d’absence de faute du club. 37. Au vu de ce qui précède, la décision prise le 30 juillet 2008 par le TARLS a été prise en violation des dispositions réglementaires applicables de la FAF. Elle doit donc être réformée par le TAS, dont la sentence peut se substituer à la décision attaquée, conformément à l’article R57 du Code TAS. 38. A l’issue de l’audience, l’appelant a souhaité préciser les conclusions prises aux fins de sa déclaration d’appel du 12 août 2008 en ce sens qu’il soit autorisé à évoluer immédiatement en première division du championnat national de football algérien. Il faisait ainsi référence aux conclusions prises aux fins de sa première déclaration d’appel du 11 août 2008, d’une part, et à celles prises dans le cadre de sa requête de mesures provisionnelles d’urgence du 13 août 2008, d’autre part. L’intimée s’est opposée à cette précision, estimant qu’il s’agissant d’une conclusion additionnelle irrecevable au stade des débats. 39. Dans ses conclusions du 12 août 2008, le RCK réclame la restitution des points qui lui avait été retirés et la modification du classement de la saison 2007-2008 de la deuxième division de la ligue nationale de football algérienne. Il n’a en revanche pas conclu expressément à sa réintégration au sein de cette division. De même, dans ses conclusions du 11 août 2008, l’appelant laissait entendre qu’il pourrait réclamer des dommages-intérêts “car il a subi de gros désagréments (moraux, financiers) qui le privent de son accession en Division Nationale 1 (...)”, sans toutefois préciser cette prétention. On ne saurait déduire de cette formulation une conclusion tendant spécifiquement à la réintégration du club en division supérieure. Quant aux conclusions prise dans le cadre de la requête de mesures provisionnelles d’urgence du 13 août 2008, elles ont une portée limitée aux mesures provisionnelles et ne sauraient être utilisées pour compléter une déclaration d’appel. La Formation doit dès lors s’en tenir aux conclusions formulées par le RCK aux fins de sa déclaration d’appel du 12 août 2008. 40. Il convient ainsi d’annuler la sentence du TARLS du 30 juillet 2008, de constater que le RCK n’a pas violé les dispositions de l’article 97 lettre B du Code disciplinaire de la FAF, d’homologuer le résultat du match du 22 mai 2008 ayant opposé le RCK à l’USM Harrach, d’ordonner à la FAF de restituer au RCK les points retirés par décision du 30 juin 2008 et de modifier en conséquence le classement de la saison 2007-2008 de la deuxième division de la ligue nationale de football algérienne. 41. Cela étant, il n’est pas inutile de rappeler qu’il a été fait droit à la requête de mesures provisionnelles déposée par le RCK, dont le but était précisément de permettre à celui-ci d'évoluer en première division de la ligue nationale de football algérienne dès le mois d’août 2008, dans l’attente de la présente sentence arbitrale au fond. L’attention des parties a été attirée, à cette occasion, sur le fait que le RCK subirait un dommage irréparable, tant sur le plan sportif que financier s’il était indûment privé de participation immédiate à la première division. En outre, il a été précisé que le but de ces mesures provisionnelles n’était pas de reléguer une autre équipe en deuxième division. A ce propos, il s’agit de rappeler que le TAS n’a pas été saisi du sort de l’USM Harrach, lequel n’a jamais été partie à la présente procédure. Dès lors, l'accession du RCK à la première division devrait avoir pour seule conséquence que le championnat 2008-2009 compte une équipe de plus, comme ce fut le cas en 2007, après les repêchages. Le Tribunal Arbitral du Sport: 1. Déclare recevable l’appel de l’Association sportive Raed Chabab de Kouba contre la sentence du Tribunal Algérien de Règlement des Litiges Sportifs du 30 juillet 2008. 2. Déclare sans objet l’appel de l’Association sportive Raed Chabab de Kouba contre la décision du Président de la Fédération Algérienne de Football du 26 juillet 2008. 3. Se déclare compétent pour statuer sur l’appel interjeté par l’Association sportive Raed Chabab de Kouba contre la sentence du Tribunal Algérien de Règlement des Litiges Sportifs du 30 juillet 2008. 4. Annule la sentence du Tribunal Algérien de Règlement des Litiges Sportifs du 30 juillet 2008. 5. Dit que l’Association sportive Raed Chabab de Kouba n’a pas violé les dispositions de l’article 97-B du Code disciplinaire de la Fédération Algérienne de Football et, en conséquence, dit que le résultat du match du 22 mai 2008 ayant opposé le RCK à l’USM Harrach est homologué. 6. Ordonne à la Fédération Algérienne de Football de restituer à l’Association sportive Raed Chabab de Kouba les points retirés par décision du 30 juin 2008 et de modifier le classement de la saison 2007-2008 de la deuxième division de la ligue nationale de football algérienne en conséquence. (…) 9. Rejette toutes autres ou plus amples conclusions des parties. _______________________________
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