F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) – contributo di solidarietà – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 28 settembre 2006, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Theo van Seggelen (Paesi Bassi), Membro John Didulica (Australia), gli Philippe Diallo (Francia), membro ESSA M. Saleh Al Housani (Emirati Arabi Uniti), gli Stati membri su una questione tra il X club, XX, rappresentata dal sig U , avvocato e il club, Y, YY, e il club, ZZ, XX, ad intervenire per quanto riguarda la parte di contributo di solidarietà connesso al trasferimento dei giocatori AB I. Fatti del caso:
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) - contributo di solidarietà - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 28 settembre 2006, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Theo van Seggelen (Paesi Bassi), Membro John Didulica (Australia), gli Philippe Diallo (Francia), membro ESSA M. Saleh Al Housani (Emirati Arabi Uniti), gli Stati membri su una questione tra il X club, XX, rappresentata dal sig U , avvocato e il club, Y, YY, e il club, ZZ, XX, ad intervenire per quanto riguarda la parte di contributo di solidarietà connesso al trasferimento dei giocatori AB I. Fatti del caso: 1. Secondo una conferma ufficiale da parte del YY Football Federation, l'AB giocatore, nato il 4 giugno 1979, è stato registrato con il YYclub, X, dal 25 settembre 1989 al 4 novembre 1998 e dal 14 luglio 1999 al 18 luglio 2001. Nel mezzo, cioè dal 5 novembre 1998 al 13 luglio 1999, il giocatore è stato registrato con un altro club YY, PP. 2. Il 12 febbraio 2005, ZZ e Y ha concluso un accordo di trasferimento per il trasferimento del giocatore in questione alla società YY per mezzo del quale hanno concordato un indennizzo di trasferimento di 1.000.000 di dollari pagabili in due rate di USD 500'000 ciascuno, il primo ad essere pagato il 16 febbraio 2005 e la seconda da versare il 28 febbraio 2005. Allora, il 18 febbraio 2005, il giocatore ha firmato un contratto di lavoro con il detto YY club, di cui una copia è stata presentata. 3. Il 19 aprile 2005, X contattato FIFA e ha presentato un reclamo contro Y. In un primo momento, X reclamava la quota del contributo di solidarietà pari a EUR 34'202 0,05 sulla base delle informazioni che aveva a quel tempo, vale a dire che il giocatore era stato definitivamente registrato con X dal 25 settembre 1989 al 18 luglio 2001 e un indennità di trasferimento assunto per un importo di EUR 750'000. Nel corso del procedimento, dopo aver preso conoscenza della compensazione effettivo trasferimento, vale a dire USD 1'000'000, X modificato la sua richiesta e rivendicato il pagamento di 0,74 USD 45'602. 4. Il 3 maggio e 30 giugno 2005 Y informato FIFA, facendo riferimento al contratto di cessione che aveva stipulato con ZZ, che aveva pagato l'intero importo della compensazione di trasferimento alla società YY di cui sopra e che non ulteriori obblighi finanziari da parte sua era stato menzionato nel contratto di cessione in questione. Inoltre, il club YY ha affermato di aver ricevuto documenti ufficiali dalla YY Football Federation, che aveva reso impossibile per il club YY di sapere quello che aveva da pagare e ai quali club. 5. FIFA ha quindi informato le parti interessate della giurisprudenza della Camera di risoluzione delle controversie in casi simili, in base alla quale viene istruito nuovo club del giocatore di rimettere la proporzione rilevante (s) del contributo di solidarietà del 5% al club (s) coinvolti nel la formazione del giocatore come contributo di solidarietà e di club di provenienza del giocatore è invitato a rimborsare la stessa proporzione (s) al nuovo club del giocatore. 6. Il 27 settembre 2005, X informed FIFA che è d'accordo alla proposta della FIFA per affrontare la questione, conformemente alla giurisprudenza della Camera di Risoluzione delle Controversie. 7. Il club YY informato FIFA che aveva notato la proposta della FIFA e accettata in linea di principio, ma che stava cercando di risolvere la questione con ZZ direttamente in modo che quest'ultimo avrebbe pagato il contributo di solidarietà di X. A questo proposito, il club ha dichiarato che YY operazioni di pagamento internazionali sempre incorrere in elevati costi aggiuntivi che potrebbero essere evitati se ZZ avrebbe pagato il contributo di solidarietà direttamente a X. 8. Il 10 ottobre 2005, ZZ ha presentato la sua posizione, negando ogni responsabilità per il pagamento del contributo di solidarietà a X. Secondo ZZ, ai sensi delle pertinenti norme applicabili FIFA, tale pagamento è dovere del nuovo club del giocatore, vale a dire 9 Y. . Il 17 ottobre 2005, dopo che era diventato chiaro che nessun accordo può essere raggiunto tra ZZ e Y in questa materia, X ha dichiarato che ora chiede il pagamento del contributo di solidarietà da Y in rigorosa applicazione del Regolamento FIFA. Qualora FIFA sia prescritto di superare una decisione, X ha chiesto un interesse di mora sulla somma dovuta, con effetto a decorrere dal 25 ottobre 2005. Per il periodo prima di questa data, accettato X che Y aveva cercato di risolvere la questione di comune accordo. 10. Il club di YY poi espresso la sua preoccupazione che ZZ potrebbe non riuscire a restituire la quota rilevante del 5% della indennità di trasferimento, anche se sarebbe rinviare il relativo contributo di solidarietà per X. In questo senso, il club YY ha chiesto la garanzia che ZZ would rimborsare il 5% della indennità di trasferimento. Infine, il club YY ha sottolineato che sarebbe incorrere 27,5% delle spese, il pagamento di 0,74 euro 45'602, ovvero la quantità rilevante nella controversia, e quindi ha chiesto che ZZ è tenuto a rimborsare queste accuse pure. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie: 1. Prima di tutto, la Camera ha analizzato se era competente a trattare la questione in gioco. A questo proposito, si riferiva a art.18 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie. La questione attuale è stato presentato alla FIFA il 19 aprile 2005, come conseguenza della Camera ha concluso che le precedenti regole procedurali (edizione 2001) sulle questioni pendenti dinanzi gli organi decisionali della FIFA sono applicabili alla questione a portata di mano. 2. Per quanto riguarda la competenza della Camera, art. 25 par. 2 del Regolamento FIFA sullo status e trasferimento dei calciatori (edizione 2001) stabilisce che esso rientra nella competenza della Camera di Risoluzione delle Controversie di esaminare le controversie relative alla distribuzione del contributo di solidarietà. 3. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Controversie è l'organo competente a decidere sul contenzioso in esame, concernente la distribuzione del contributo di solidarietà sostenuto dalla società YY, X, in connessione con il trasferimento del giocatore AB professionista al club YY, Y, nel corso di un contratto. 4. Successivamente, i membri della Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento per lo Status ed il trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, la sezione di cui all'art. 26 par. 1 e 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) nella versione modificata secondo la FIFA non circolare. 995 del 23 settembre 2005. Inoltre, ha riconosciuto che il giocatore professionista in questione era stato registrato per il suo nuovo club nel febbraio 2005. Allo stesso modo la Camera ha preso atto che la richiesta è stata depositata presso la FIFA il 19 aprile 2005. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha concluso che i precedenti regolamenti FIFA per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2001, qui di seguito: il Regolamento) sono applicabili al caso in esame nel merito. 5. In continuazione, ed entrando nel merito della questione, i membri della Camera studiato attentamente i fatti esposti, che mostrano che il giocatore in questione è stato trasferito nel febbraio 2005 da ZZ a Y su una base definita. 6. La Camera ha preso atto che, a tal fine, un accordo di trasferimento era stato firmato tra ZZ e Y per il trasferimento definitivo del giocatore AB al club YY di cui sopra. 7. A questo punto, la Camera ha ricordato che, come stabilito dall'art. 25 del Regolamento in combinazione con l'art. 11 par. 1 del Regolamento d'Applicazione del Regolamento (di seguito: il Regolamento di applicazione), il nuovo club a cui è trasferito un giocatore, è il club responsabile per la distribuzione del 5% di alcun compenso essa ha pagato alla sua ex squadra, il Club (s) coinvolti nella formazione ed educazione del giocatore età compresa tra i 12 e 23. 8. A questo proposito, i membri della Camera ha tenuto conto del fatto che Y, dopo che la FIFA aveva informato le parti coinvolte riguardo la giurisprudenza della Camera di risoluzione delle controversie in casi simili, non ha contestato diritto di apparente X a una quota del contributo di solidarietà. E 'stato anche rilevato dalla Camera che le parti hanno fatto sforzi per risolvere amichevolmente la vicenda presente senza successo. 9. La Camera ha preso atto in particolare del fatto che ZZ è intervenuta in materia presente e che ha mantenuto avere alcuna responsabilità per quanto riguarda il pagamento del contributo di solidarietà a causa di X, poiché, secondo i regolamenti, il nuovo club versa l'importo grazie come contributo di solidarietà. 10. A questo proposito, tenendo in particolare conto della posizione del partito intervenire, la sezione di cui alla sua consolidata giurisprudenza applicata in casi analoghi, in base alla quale nuovo club del giocatore viene ordinato di rimettere la proporzione rilevante (s) del contributo di solidarietà del 5% al club (s) coinvolti nella formazione del giocatore in applicazione rigorosa dell'art. 11 del Regolamento di applicazione. Allo stesso tempo, società di provenienza del giocatore è condannata a rimborsare la stessa proporzione (s) del 5% del compenso che ha ricevuto dal nuovo club del giocatore. 11. La giurisprudenza ha detto si basa sul fatto che non esiste alcun legame contrattuale tra la società di formazione rivendicando per contributo di solidarietà e di club di provenienza del giocatore. Pertanto, una simile affermazione non avrebbe trovato alcuna base contrattuale. Tuttavia, i regolamenti stabiliscono chiaramente che la distribuzione del contributo di solidarietà è compito del nuovo club. Di conseguenza, i regolamenti prevedono una base giuridica per la richiesta della società di formazione contro il nuovo club, ma non per un credito nei confronti club di provenienza del giocatore. Infine, il nuovo club e il club precedente sono vincolati da un accordo contrattuale, che deve essere rispettato. 12. Inoltre, i membri della Camera ha sottolineato che la FIFA circolare nr. 826 del 31 ottobre 2002, che si occupa con l'interpretazione del Regolamento FIFA sullo status e trasferimento dei calciatori (edizione settembre 2001), chiarisce che il contributo di solidarietà del 5% deve essere detratti dall'importo da pagare al club l'ex giocatore. 13. Alla luce di quanto sopra, in particolare il suddetto consolidata giurisprudenza della Camera, i membri hanno confermato che è responsabilità del nuovo club, Y, a pagare la relativa quota del contributo di solidarietà a X, che è stato coinvolto nella la formazione del giocatore e l'istruzione. 14. In considerazione di quanto sopra e con riferimento all'obiezione sollevata dal club YY relativa agli oneri aggiuntivi che sostiene presumibilmente in caso di operazioni di pagamento internazionali, i membri della Camera ha concluso all'unanimità che questi fatti di cui non si scaricano un club dal suo obbligo di pagare la quota rilevante del contributo di solidarietà ai club coinvolti nella formazione e l'istruzione di un giocatore. 15. Inoltre, tenendo conto di tutto quanto sopra e, in particolare, il suddetto consolidata giurisprudenza della Camera, i membri della Camera ha ritenuto che gli argomenti addotti dalla parte interveniente, ZZ, non può essere accolta. 16. Pertanto, ZZ, dopo aver indebitamente percepito la somma di denaro relative al contributo di solidarietà, deve essere ritenuto responsabile per il rimborso a Y della quota rilevante (s) del contributo di solidarietà a carico Y al club precedente formazione del giocatore, 17 X. . La Camera ha poi deliberare sul calcolo corretto della proporzione detto a causa di X. 18. A tal proposito, i membri della sezione di cui all'art. 10 del regolamento di applicazione, che fornisce i dati relativi alla distribuzione del contributo di solidarietà, in base al periodo di tempo che il giocatore è stato addestrato da un club specifico. 19. Nel caso di specie, la Camera sottolineato che, secondo il passaporto presentato dal giocatore YY Football Federation, il periodo da prendere in considerazione è andato dalla stagione sportiva 1991/1992, quando il giocatore aveva 12 anni, fino al 4 novembre 1998 con rispetto al primo periodo di tempo che il giocatore è stato registrato con X e dal 14 luglio 1999 al 18 luglio 2001 per il secondo periodo di tempo che il giocatore è stato registrato con X. A tal proposito, la Camera ha sottolineato che ai sensi dell'art. 25 del Regolamento e l'arte. 10 del regolamento di applicazione, il periodo di tempo durante il quale il giocatore era stato registrato con la X prima dell'età del giocatore di 12 anni non può essere presa in considerazione. 20. In considerazione di quanto sopra, tenendo conto in particolare che il giocatore AB, nato il 4 giugno 1979, è stato registrato per il club, X, per il periodo di tempo indicato sopra, la sezione ha deciso che il 83,33% del 5% dei il contributo di solidarietà deve essere interamente attribuito al X. 21. La Camera ha osservato che in base al contratto di trasferimento rimesso il file, il lettore AB è stato trasferito da ZZ a Y per un importo di USD 1'000'000. 22. Sulla base delle considerazioni che precedono, la Camera di Risoluzione delle Controversie deciso che Y ha a versare l'importo di USD 41'665 a X come contributo di solidarietà per l'AB giocatore. 23. Infine, i membri della Camera ha fatto riferimento all'art. 11 par. 1 del Regolamento di applicazione, che recita che l'importo dovuto a titolo di contributo di solidarietà deve essere pagato dal nuovo club ai club di formazione ai sensi delle disposizioni di cui sopra al più tardi entro 30 giorni dalla registrazione nuova del giocatore. 24. A questo proposito, i membri hanno constatato, tuttavia, che X sta chiedendo un pagamento di interessi di mora solo a partire dal 25 ottobre 2005. 25. Di conseguenza, alla luce del fatto che il pagamento del contributo di solidarietà è dovuto dal momento che il trentunesimo giorno dopo la registrazione del giocatore AB con l'associazione del suo nuovo club e tenendo conto nella dichiarazione di X, la Camera ha stabilito che un interesse predefinito pagamento del 5% pa partire dal 25 ottobre 2005 deve essere applicato l'importo dovuto di EUR 41'665. 26. Inoltre, in linea con quanto sopra, la parte interveniente, ZZ, è tenuto a rimborsare a Y l'importo di EUR 41'665. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. L'affermazione della X è parzialmente accettata. 2. Il club, Y, deve pagare l'importo di USD 41'665 a X entro 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione. 3. Sulla somma di cui sopra, un interesse predefinito pagamento del 5% pa viene applicato a decorrere dal 25 ottobre 2005 al giorno di esecuzione della presente decisione. 4. Eventuali ulteriori rivendicazioni presentate dalla X sono respinti. 5. Nel caso in cui il suddetto importo non viene pagata entro il termine indicato, la questione attuale è presentata alla Commissione Disciplinare della FIFA, in modo che le necessarie sanzioni disciplinari possono essere imposte. 6. X è diretta ad informare Y direttamente ed immediatamente il numero di conto a cui il versamento deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. 7. L'interveniente, ZZ, è tenuto a rimborsare a Y l'importo di USD 41'665 entro 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione. 8. Se la somma di cui sopra non viene pagata entro il termine suddetto, un tasso di interesse del 5% all'anno vigore al momento della scadenza del termine stabilito e la questione attuale è presentata alla Commissione Disciplinare della FIFA, in modo che le necessarie sanzioni disciplinari possono essere imposto. 9. Y è diretta ad informare la parte interveniente, ZZ, direttamente e immediatamente il numero di conto a cui il versamento deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. 10. Ai sensi dell'art. 61 par. 1 dello Statuto della FIFA che tale decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi di cui al punto 2 delle direttive impartite dal CAS, copia della quale si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve depositare presso la CAS una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno origine al ricorso (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di risoluzione delle controversie: Urs Linsi Segretario Generale
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F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2006-2007) - solidarity contribution – official version by www.fifa.com - Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 28 September 2006, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Theo van Seggelen (Netherlands), Member John Didulica (Australia), Member Philippe Diallo (France), Member Essa M. Saleh Al Housani (United Arab Emirates), Member on a matter between the club X, XX, represented by Mr U, attorney at law and the club, Y, YY, and the club, ZZ, XX, as Intervening party regarding the solidarity contribution related to the transfer of the player AB I. Facts of the case: 1. According to an official confirmation from the YY Football Federation, the player AB, born on 4 June 1979, was registered with the YYclub, X, from 25 September 1989 to 4 November 1998 and from 14 July 1999 to 18 July 2001. In between, i.e. from 5 November 1998 to 13 July 1999, the player was registered with another YY club, PP. 2. On 12 February 2005, ZZ and Y concluded a transfer agreement for the transfer of the player in question to the YY club by means of which they agreed on a transfer compensation of USD 1’000’000 payable in two instalments of USD 500’000 each, the first to be paid on 16 February 2005 and the second to be paid on 28 February 2005. Thereupon, on 18 February 2005, the player signed an employment contract with the said YY club, a copy of which has been presented. 3. On 19 April 2005, X contacted FIFA and lodged a claim against Y. At first, X was claiming the proportion of the solidarity contribution amounting to EUR 34’202.05 based on the information it had at that time, i.e. that the player had been permanently registered with X from 25 September 1989 to 18 July 2001 and an assumed transfer compensation amounting to EUR 750’000. During the course of the proceedings, after having taken knowledge of the actual transfer compensation, i.e. USD 1’000’000, X amended its claim and claimed the payment of USD 45’602.74. 4. On 3 May and 30 June 2005 Y informed FIFA, by referring to the transfer agreement it had entered into with ZZ, that it had paid the entire transfer compensation amount to the aforementioned YY club and that no further financial obligations on its part had been mentioned in the relevant transfer agreement. In addition, the YY club stated that it had received no official documents from the YY Football Federation, which had made it impossible for the YY club to know what it had to pay and to which club. 5. FIFA then informed the parties involved of the jurisprudence of the Dispute Resolution Chamber in similar cases, in accordance with which the player’s new club is instructed to remit the relevant proportion(s) of the 5% solidarity contribution to the club(s) involved in the player’s training as solidarity contribution and the player’s former club is invited to reimburse the same proportion(s) to the player’s new club. 6. On 27 September 2005, X informed FIFA that it agrees to FIFA's proposal for dealing with the matter in accordance with the jurisprudence of the Dispute Resolution Chamber. 7. The YY club informed FIFA that it had noted FIFA's proposal and accepted it in principle, but that it was attempting to resolve the matter with ZZ directly so that the latter would pay the solidarity contribution to X. In this respect, the YY club stated that international payment transactions always incur high additional charges that could be avoided if ZZ would pay the solidarity contribution straight to X. 8. On 10 October 2005, ZZ submitted its position, denying all responsibility for the payment of the solidarity contribution to X. According to ZZ, pursuant to the relevant applicable FIFA Regulations, such payment is the duty of the player's new club, i.e. Y. 9. On 17 October 2005, after it had become clear that no mutual agreement could be reached between ZZ and Y in this matter, X stated that it is now demanding payment of the solidarity contribution by Y in strict application of the FIFA Regulations. Should FIFA be required to pass a decision, X demanded a default interest on the due amount with effect as from 25 October 2005. For the period before this date, X accepted that Y had tried to resolve the matter by mutual agreement. 10. The YY club then expressed its concern that ZZ might fail to return the relevant proportion of the 5% of the transfer compensation, even if it would remit the relevant solidarity contribution to X. In this respect, the YY club demanded a guarantee that ZZ would reimburse the 5% of the transfer compensation. Finally, the YY club pointed out that it would incur 27,5% charges on the payment of the EUR 45’602.74, i.e. the relevant amount in dispute, and therefore asked that ZZ has to reimburse these charges as well. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber: 1. First of all, the Chamber analysed whether it was competent to deal with the matter at stake. In this respect, it referred to art.18 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber. The present matter was submitted to FIFA on 19 April 2005, as a consequence the Chamber concluded that the previous Procedural Rules (edition 2001) on matters pending before the decision making bodies of FIFA are applicable to the matter at hand. 2. With regard to the competence of the Chamber, art. 25 par. 2 of the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2001) establishes that it falls within the purview of the Dispute Resolution Chamber to review disputes concerning the distribution of the solidarity contribution. 3. As a consequence, the Dispute Resolution Chamber is the competent body to decide on the present litigation concerning the distribution of the solidarity contribution claimed by the YY club, X, in connection with the transfer of the professional player AB to the YY club, Y, during the course of a contract. 4. Subsequently, the members of the Chamber analyzed which edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the Chamber referred to art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005) in the modified version in accordance with the FIFA Circular no. 995 dated 23 September 2005. Furthermore, it acknowledged that the professional player in question had been registered for his new club in February 2005. Equally the Chamber took note that the claim was lodged at FIFA on 19 April 2005. In view of the aforementioned, the Chamber concluded that the former FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2001, hereafter: the Regulations) are applicable to the case at hand as to the substance. 5. In continuation, and entering into the substance of the matter, the members of the Chamber carefully studied the facts outlined above, which show that the player in question was transferred in February 2005 from ZZ to Y on a definite basis. 6. The Chamber took note that, to this end, a transfer agreement had been signed between ZZ and Y for the definitive transfer of the player AB to the aforementioned YY club. 7. At this point, the Chamber recalled that, as established in art. 25 of the Regulations in combination with art. 11 par. 1 of the Regulations governing the Application of the Regulations (hereafter: the Application Regulations), the new club to which a player is transferred, is the club responsible for the distribution of 5% of any compensation it paid to his former club, to the club(s) involved in the training and education of the player between the ages of 12 and 23. 8. In this respect, the members of the Chamber took into account that Y, after FIFA had informed the parties involved about the jurisprudence of the Dispute Resolution Chamber in similar cases, did not dispute X’s apparent right to a proportion of the solidarity contribution. It was even noted by the Chamber that the parties made efforts to amicably settle the present affair without success. 9. The Chamber took particular note of the fact that ZZ has intervened in the present matter and that it maintained having no responsibility with regard to the payment of the solidarity contribution due to X, since, according to the Regulations, the new club shall pay the amount due as solidarity contribution. 10. In this respect, taking in particular into account the position of the intervening party, the Chamber referred to its well-established jurisprudence applied in similar cases, in accordance with which the player’s new club is ordered to remit the relevant proportion(s) of the 5% solidarity contribution to the club(s) involved in the player’s training in strict application of art. 11 of the Application Regulations. At the same time, the player’s former club is ordered to reimburse the same proportion(s) of the 5% of the compensation that it received from the player’s new club. 11. The said jurisprudence is based on the fact that there is no contractual link between the training club claiming for solidarity contribution and the player’s former club. Therefore, such a claim would not find any contractual basis. Yet, the Regulations clearly establish that the distribution of the solidarity contribution is incumbent on the new club. As a consequence, the Regulations provide for a legal basis for the claim of the training club against the new club, yet not for a claim against the player’s former club. Finally, the new club and the previous club are bound by a contractual agreement, which needs to be respected. 12. In addition, the members of the Chamber stressed that FIFA circular nr. 826 dated 31 October 2002, which deals with the interpretation of the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition September 2001), elucidates that the 5% solidarity contribution is to be deducted from the amount payable to the player’s former club. 13. In light of the above, in particular the aforementioned well-established jurisprudence of the Chamber, the members confirmed that it is the responsibility of the new club, Y, to pay the relevant proportion of the solidarity contribution to X, which was involved in the player’s training and education. 14. In view of the above and referring to the objection raised by the YY club concerning additional charges that it allegedly incurs in case of international payment transactions, the members of the Chamber unanimously concluded that these alleged facts do not discharge a club from its obligation to pay the relevant proportion of the solidarity contribution to the clubs involved in the training and education of a player. 15. In addition, taking into account all of the above and, in particular, the aforementioned well-established jurisprudence of the Chamber, the members of the Chamber deemed that the arguments put forward by the intervening party, ZZ, cannot be accepted. 16. Therefore, ZZ, having unduly received the amount of money pertaining to solidarity contribution, is to be held liable for the reimbursement to Y of the relevant proportion(s) of the solidarity contribution payable by Y to the player’s former training club, X. 17. The Chamber then went on to deliberate on the proper calculation of the said proportion due to X. 18. To that regard, the members of the Chamber referred to art. 10 of the Application Regulations, which provides the figures for the distribution of the solidarity contribution, according to the period of time that the player was trained by a specific club. 19. In the present case, the Chamber outlined that according to the player passport submitted by the YY Football Federation, the period to be taken into consideration went from the sporting season 1991/1992, when the player was 12 years old, until 4 November 1998 with respect to the first period of time that the player was registered with X and from 14 July 1999 until 18 July 2001 for the second period of time that the player was registered with X. To that regard, the Chamber underlined that in accordance with art. 25 of the Regulations and art. 10 of the Application Regulations, the period of time during which the player had been registered with X before the player’s age of 12 years cannot be taken into account. 20. In view of the above, taking in particular into account that the player AB, born on 4 June 1979, was registered for the club, X, for the period of times indicated above, the Chamber decided that 83,33% of 5% of the solidarity contribution shall be apportioned to X. 21. The Chamber noted that according to the transfer contract remitted to the file, the player AB was transferred from ZZ to Y for the amount of USD 1’000’000. 22. Based on all the foregoing considerations, the Dispute Resolution Chamber decided that Y has to pay the amount of USD 41’665 to X as solidarity contribution for the player AB. 23. Finally, the members of the Chamber made reference to art. 11 par. 1 of the Application Regulations, which reads that the amount due as a solidarity contribution shall be paid by the new club to the training clubs pursuant to the above provisions at the latest within 30 days of the player’s new registration. 24. In this respect, the members noted, however, that X is asking a default interest payment only as from 25 October 2005. 25. Consequently, in light of the fact that the payment of the solidarity contribution is due since the thirty-first day after the registration of the player AB with the association of his new club and taking into account the relevant statement of X, the Chamber established that a default interest payment of 5% p.a. as from 25 October 2005 must be applied to the due amount of EUR 41’665. 26. Furthermore, in line with the above, the intervening party, ZZ, is liable to reimburse to Y the amount of EUR 41’665. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of X is partially accepted. 2. The club, Y, has to pay the amount of USD 41’665 to X within 30 days as from the date of notification of this decision. 3. On the aforementioned amount, a default interest payment of 5% p.a. is applied as from 25 October 2005 until the day of execution of the present decision. 4. Any further claims lodged by X are rejected. 5. In the event that the above-mentioned amount is not paid within the stated deadline, the present matter shall be submitted to FIFA’s Disciplinary Committee, so that the necessary disciplinary sanctions may be imposed. 6. X is directed to inform Y directly and immediately of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. 7. The intervening party, ZZ, has to reimburse to Y the amount of USD 41’665 within 30 days as from the date of notification of this decision. 8. If the aforementioned sum is not paid within the aforementioned deadline, an interest rate of 5% per year will apply as of expiry of the fixed time limit and the present matter shall be submitted to FIFA’s Disciplinary Committee, so that the necessary disciplinary sanctions may be imposed. 9. Y is directed to inform the intervening party, ZZ, directly and immediately of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. 10. According to art. 61 par. 1 of the FIFA Statutes this decision may be appealed before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receiving notification of this decision and has to contain all elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for the filing of the statement of appeal, the appellant shall file with the CAS a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Urs Linsi General Secretary
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