F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2004-2005) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico -Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 1 ° giugno 2005, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), presidente Jean Marie Philips (Belgio), membro Philippe Diallo (Francia), membro Michele Colucci (Italia), membro Philippe Piat (Francia), membro sulla domanda presentata dal Player G come attore contro il Club Ch come convenuto in merito a una disputa contrattuale tra il le parti coinvolte Fatti all’origine della controversia:.
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2004-2005) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico -Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 1 ° giugno 2005, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), presidente Jean Marie Philips (Belgio), membro Philippe Diallo (Francia), membro Michele Colucci (Italia), membro Philippe Piat (Francia), membro sulla domanda presentata dal Player G come attore contro il Club Ch come convenuto in merito a una disputa contrattuale tra il le parti coinvolte Fatti all'origine della controversia:. / ... - il 10 settembre 2001, il G giocatore ha firmato un contratto con Ch per due stagioni fino al 30 giugno 2003. - Art. 3 del contratto tra il giocatore e il club stipulato uno stipendio mensile di 400 BGL (Bulgarian Lev). Art. 4 del contratto di cui uno annesso ad essere firmato, in cui la retribuzione e gli altri importi sono stati stipulati. Il giocatore ha inviato una copia di entrambi i documenti all'amministrazione FIFA. La dependance pertinenti sono state datato 1 agosto 2002. - Il 2 giugno 2004, il giocatore ha inviato l'amministrazione FIFA una richiesta formale per USD 20.018 e di interessi, che comprende i seguenti: • Seconda rata del bonus alla firma del contratto USD 5000 • 9 rate di stipendio in più USD 2509 • Rata 10 di olio extra stipendio di 2.509 USD • I Premi USD 10.000 Totale: 20.018 USD - L'amministrazione FIFA ha trasmesso l'affermazione del giocatore di Ch club, invitandolo a commentare. - Il club ha risposto a FIFA come segue: 1) il club aveva soddisfatto tutti gli obblighi verso il giocatore nel rispetto del contratto firmato il 10 settembre 2001, 2) il giocatore aveva dato solo una parte FIFA del contratto di lavoro che aveva concluso con il club, 3) il club in allegato una copia completa del contratto in questione e ha sottolineato che l'art. 3 stipulato stipendio mensile del giocatore come BGL 400; 4) non c'era né alcuna verità o prova richiesta del giocatore che la remunerazione altro era stato previsto in un allegato al contratto e lui non riusciva a provare in modo definitivo, 5) art. 4 del contratto era chiaro, la traduzione in inglese delle quali era: "... (2) L'Accordo aggiuntivo (allegato) sotto il par. 2, che è tenuto a sopportare il numero e la data del presente contratto di lavoro, devono essere depositate presso la BFU [Bulgarian Football Union], sigillato in una busta, che deve essere timbrata con i timbri del relativo PFC [Club] e BFU, e aperto dinanzi al Collegio arbitrale BFU solo in caso sorgono controversie tra il PFC e il dipendente [giocatore di football] ... ", 6) il club ha dovuto pagare solo il giocatore lo stipendio mensile di cui all'articolo 3 del contratto di lavoro e di non versare alcuna remunerazione extra, la prova di questo essere che gli spazi da riempire con figure del contratto erano vuote; 7) non vi era annesso al contratto di lavoro firmato il 10 settembre 2001 e non fosse stato presentato al BFU di registrazione; 8) ha ammesso che il club aveva firmato un progetto per un annesso il 10 settembre 2001, ma non era valido e nessuna delle parti era alcun obbligo in quanto non era stata presentata o registrato con il BFU. Una copia di questo presunto progetto allegato, con un contenuto completamente diverso da quello presentato dal giocatore, è stato deferito dal club per l'Amministrazione FIFA. Inoltre, il club ha osservato che un contratto di lavoro con un calciatore straniero deve essere registrato e approvato dall'Ufficio Nazionale del Lavoro, come potrebbe essere visto in il timbro sul contratto di lavoro firmato il 10 settembre 2001, 9), l'argomento che l'allegato in questione era solo una bozza e non un contratto definitivo riflette il fatto che era stato firmato a Sofia il giorno stesso del contratto di lavoro, che a sua volta era stato firmato a Varna, che è di sei ore di distanza da Sofia. 10) Inoltre, la dependance progetto era valido per due anni e la moneta è stata espressa in marchi tedeschi e non dollari; 11), infine, il club ha criticato le dichiarazioni del legale rappresentante Mr G, sostenendo che in base alla legge bulgara un rappresentante legale deve essere un avvocato e che abbiano superato gli esami necessari per praticare in quanto tale. - Il 21 ottobre 2004, il giocatore ha risposto alle dichiarazioni del club, categoricamente loro rifiuto e sottolineando: 1) che l'allegato firmato da entrambe le parti, accettando di remunerazione extra, è stato firmato il 1 ° agosto 2002, cioè dodici mesi dopo il contratto di lavoro , e lui è stato dato un aumento di stipendio, per tener conto della buona prestazione G, 2) che il club era in genere rispettato gli accordi raggiunti, ma non aveva pagato alcune somme che erano parte della retribuzione del giocatore, come detto sopra, nonostante ripetuti solleciti al club, questi importi non sono stati versati, 3) che il contratto inviato all'amministrazione FIFA era l'intero documento e non parte di esso, come il club ha sostenuto, 4) che i suoi guadagni superato BGL 400 e che un calciatore professionista come G avrebbe mai chiaramente hanno firmato un contratto per tale importo, come prova, lo stipendio era attualmente a guadagnare con un club russo pari a uno stipendio a sei cifre in dollari USA, 5) che, per alcuni mesi, il club aveva pagato il supplemento compensi di cui al dependance la cui validità delle controversie e che era molto di più di 400 BGL, 6) che per quanto riguarda l'affermazione che era solo una dependance progetto, il club è stato completamente confuso e si è contraddetto affermando che il club e il giocatore aveva firmato la dependance e poi che era stato firmato a Sofia, che è di sei ore di distanza da Varna, come se fosse fisicamente impossibile essere in entrambi i luoghi allo stesso tempo. 7) che il club aveva firmato e timbrato ufficialmente il contratto e la dependance, 8) che, sebbene la dependance non era stato presentato e registrato con il BFU, non esenta il club dai suoi obblighi di pagamento secondo una perfettamente valida contratto firmato dalle parti interessate; 9) che era compito del club per registrare i contratti e allegati e non il dovere del giocatore per andare alla associazione per svolgere un lavoro amministrativo, in particolare nel caso di un calciatore straniero che ha fatto non padronanza della lingua locale; 10) Il giocatore ha inviato l'amministrazione FIFA una dichiarazione ufficiale il signor D, Vice Presidente di K club. Il signor D aveva personalmente assistito alla firma del contratto di lavoro il 10 settembre 2001 e la dependance il 1 ° agosto 2002. Inoltre, il sig D co-firmato il documento quest'ultimo. 11) Nella sua dichiarazione ufficiale del 19 ottobre 2004, ha dichiarato Mr. D: • che era stato vicepresidente del club di K dal gennaio 2000, • che prima di giocare per Ch club, il giocatore, G, aveva giocato per K; • che il 6 settembre 2001, il giocatore era stato trasferito dal suo club a Ch; • che entrambe le squadre hanno quindi stipulato contratti in connessione con il trasferimento e la K aveva acquisito alcuni diritti producendo reddito futuro per il suo club, • che aveva assistito alla firma di il contratto di lavoro tra Ch e il giocatore il 10 settembre 2001; • che, come il contratto di trasferimento tra i club obblighi contenuti in attesa da parte di Ch, K club aveva bisogno di tenere d'occhio il giocatore con il club Ch; • che nel corso i primi dodici mesi, il giocatore aveva svolto bene con il club, diventando uno dei membri principali del team. Verso la fine della stagione 2001-2002, il giocatore aveva avuto trattative con Ch club per organizzare un aumento di retribuzione. K aveva supervisionato i negoziati; • che, di conseguenza, il signor D era andato in Bulgaria nel mese di agosto 2002 e ha partecipato alla firma della dependance, che comprendeva termini e le condizioni concordate da entrambe le parti. La dependance firmato il 1 ° agosto 2002 era stata dichiarata parte integrante del contratto di lavoro del 10 settembre 2001 da parte delle parti. Il signor D è stato un testimone alla firma di tale accordo e, come tale, ha firmato tutte le pagine del relativo annesso. In effetti, il documento originale contiene Mr firma D. • che Ch club era venuta meno ai suoi obblighi con la K non pagando rate in scadenza dal contratto di trasferimento, prova che si possono vedere nella denuncia formale che il suo club era stato richiesto di far FIFA e per il quale il procedimento sia già stato avviato Che il riferimento 04-T0349. - Il club ha risposto alle argomentazioni del giocatore sostenendo: a. che, per corroborare le sue argomentazioni, si è allegando una dichiarazione del BFU firmata dal suo segretario generale, affermando che l'unico documento registrato l'associazione è stato il contratto firmato tra le parti nel settembre 2001 per il quale non era stato annesso allegato; b. che le dichiarazioni del giocatore erano infondate e confusa e che la dichiarazione ufficiale era irricevibile; c. che i documenti presentati dal giocatore erano incomplete e non è chiaro; d. che il club aveva pagato il giocatore uno stipendio di 400 BGL oltre a vitto e alloggio e le indennità per le prestazioni, che è pratica comune nei club bulgari, oltre che Ch non poteva permettersi stipendi più alti per i giocatori. e. che, finalmente, ai sensi dell'art. 16 dello statuto upi, ogni contratto deve indicare le firme certificate dal notaio, ma che, nel caso di specie, il contratto di lavoro in questione non ha rispettato questa condizione. - Il giocatore chiede l'aiuto della Camera di Risoluzione delle controversie al fine di stabilire un interesse applicabile il importo di USD 20.018 dovuto dal Ch Club. - Inoltre, il G giocatore sta chiedendo che il Ch squadra lo ripaga le spese legali che ha dovuto sostenere per presentare la presente domanda. - Infine il giocatore ha inviato un fax all'amministrazione FIFA il 12 gennaio 2005, affermando che il club aveva fatto affermazioni completamente confusi e contraddittori per quanto riguarda il fatto che essa aveva fornito il giocatore con alloggio. L'obbligo di fornire alloggio era in realtà, non previsto nel contratto del 10 settembre 2001, ma solo nella dependance, che il club stesso aveva dichiarato non valido. Si era, dunque, indirettamente ammesso l'esistenza e la validità della dependance. - Il giocatore chiede la Camera di Risoluzione delle Controversie per chiedere che Ch club V ersare l'importo di USD 20.018, come salari, bonus e compensi in aggiunta agli interessi dovuti. - Il club chiede la Camera di Risoluzione delle Controversie di respingere la sua giocatore completamente. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie: I membri della Camera di Risoluzione delle Controversie sono stati convocati per passare una decisione su tale questione dal presidente ai sensi dell'art. 1 punto 6) del Regolamento prassi e procedure della Camera di Risoluzione delle Controversie. La Camera di Risoluzione delle Controversie devono esaminare le controversie rientranti nella propria giurisdizione ai sensi dell'art. 42 del Regolamento FIFA sullo status e sul trasferimento dei giocatori, edizione settembre 2001 (di seguito: Regolamento FIFA) su richiesta di una delle parti della controversia. Ai sensi dell'art. 42, paragrafo 1 (b) (i) del Regolamento FIFA, gli elementi scatenanti della controversia (cioè se il contratto è stato violato, con o senza giusta causa o giusta causa sportiva), sarà decisa dalla Camera di Risoluzione delle Controversie. Se il contratto di lavoro è stato violato da una parte, la Camera di Risoluzione delle Controversie è responsabile di verificare se questo partito è responsabile per i pagamenti di compensazione ed eccezionale. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Controversie è l'organo competente a decidere sul contenzioso in esame, concernente il presunto mancato rispetto del contratto. Successivamente, ed entrando nel merito della questione, la Camera ha iniziato le sue deliberazioni, analizzando le accuse del richiedente. Per cominciare, la Camera di Risoluzione delle Controversie notare che il G giocatore ha dichiarato chiaramente tutti i fatti e le circostanze su cui ha basato la sua pretesa e fornì le prove per giustificarli. La Camera ha sottolineato che il giocatore è stato rivendicare un importo di USD 20.018 come stipendio, bonus e compensi maggiorati di un interesse rilevante. Tutti questi elementi sono stati stabiliti in un edificio annesso al contratto di lavoro firmato dal G giocatore e il Ch Club il 1 ° agosto 2002. G Il giocatore aveva fornito una copia della dependance in questione. A questo proposito, la Camera ha riconosciuto in particolare che, per quanto riguarda l'affermazione del giocatore il suddetto documento ha affermato: • Seconda rata del bonus alla firma del contratto, a causa il 15 gennaio 2003 USD 5000 • rateale 9 di stipendio extra, prevista per il 5 Aprile 2003 • 2.509 USD rateale 10 dello stipendio extra, prevista per il 5 maggio 2003 USD 2509 • I premi, prevista per la fine della stagione giugno-luglio 2003 USD 10.000, inoltre, la Camera ha preso atto del fatto rilevante dichiarato dal giocatore in G sua affermazione che Ch ha rispettato completamente con i suoi obblighi contrattuali verso di lui, comprese quelle previste nella dependance rilevante, fatta eccezione per l'importo di USD 20.018 maggiorato degli interessi dovuti che sta sostenendo. D'altra parte, il club C h respinto la richiesta del giocatore basando le loro obiezioni sul fatto che non vi era stato alcun accordo scritto per pagare le altre retribuzioni fatta eccezione per il BGL 400 stabilito nel contratto di lavoro ha celebrato tra le parti nella città di Varna il 10 settembre 2001. La Camera ha sottolineato che le parti coinvolte nella vicenda presente accordo totalmente i termini del contratto di lavoro firmato da loro il 10 settembre 2001 nella città di Varna. Tuttavia, che hanno completamente in disaccordo circa l'esistenza legale e il contenuto dell'edificio annesso al contratto di cui sopra su cui si basavano le richieste del giocatore. In continuazione, la Camera ha ritenuto opportuno fare una approfondita analisi delle affermazioni del Resistente. In questo senso, il corpo decide sottolineato che il Ch club non era coerente e abbastanza chiaro nelle sue accuse nella vicenda attuale. In realtà la Camera ha fatto presente che ogni volta che il club era Ch avuto la possibilità di esercitare il suo diritto di difesa e di esprimere la sua posizione e commenti, questi non era stata uniforme e aveva sempre fatti nuovi contenuti aggiuntivi ed elementi senza essere fondato. In questo senso, la sezione ha osservato che la difesa principale presentato dalla Ch può essere riassunta come segue: 1. non vi era annesso al contratto di lavoro firmato il 10 settembre 2001, né aveva ad un annesso stata presentata al BFU di registrazione; 2. il club aveva firmato la bozza di un annesso il 10 settembre 2001, ma questo non era legalmente vincolante tra le parti in quanto non era stata presentata o registrata presso il BFU, 3. la dependance in questione era solo una bozza e non un contratto definitivo e la prova di questo è che era stato firmato a Sofia il giorno stesso del contratto di lavoro era stato firmato a Varna, che è di sei ore di distanza da Sofia, 4. ai sensi dell'art 16 dello statuto della BFU ogni contratto deve indicare le firme certificate dal notaio, ma che, in questo caso, il contratto di lavoro non ha rispettato questa condizione; 5. il club non riconosce l'esistenza o almeno la validità della dependance del 1 ° agosto 2002, che è stato presentato dal giocatore. In prosecuzione, il corpo di decidere ha sottolineato che la dependance del 1o agosto 2002 rimesso dal giocatore contenente la firma di entrambe le parti interessate ovvero la G giocatore così come il Ch club. Pertanto, la Camera ha affermato che come regola generale la dependance stessa deve essere considerato come valido e giuridicamente vincolante tra le parti. Eppure, il Resistente sembra contestare la validità per motivi formali. La Camera ha osservato che le argomentazioni della resistente nei confronti della mancanza di registrazione della dependance con la Federazione e quindi con l'osservazione delle regole interne upi non sono valide ragioni dal momento che essi non possono giustificare inadempienza Ch di suoi impegni finanziari nei confronti del G. giocatore A questo proposito, il corpo decide spiegato che, generalmente, i giocatori non conoscono le pratiche amministrative. Inoltre ha ricordato che, come regola generale, è ragionevolezza del club Depositare il contratto e delle eventuali eventuali allegati alla competente Federazione. Pertanto, se questi requisiti formali non erano state rispettate, questo rientra nella responsabilità del club e il giocatore non può soffrire svantaggi o essere negati i suoi diritti a causa della decadenza del club. Inoltre, la Camera preso atto che il club C h tacitamente ammesso l'esistenza della dependance datato 1 agosto 2002, quando ha affermato di aver pagato il giocatore lo stipendio di 400 BGL (concordato nel contratto di lavoro) più vitto, alloggio e bonus per prestazioni. Infatti, come sottolineato nella risposta del G giocatore, questi elementi (vitto, alloggio e indennità per le prestazioni) obblighi non sono stati stabiliti nel contratto di lavoro, ma nella dependance, che la società stessa aveva dichiarato nullo. Allo stesso modo, secondo il giocatore, il club aveva rispettato gli obblighi finanziari previsti nella dependance rilevanti per un certo periodo di tempo, in particolare prestando: • la prima rata e il 70% (circa) della seconda rata del premio alla firma del contratto e • i primi otto rate dello stipendio extra. In considerazione di quanto sopra, la Camera preso atto che il Resistente non era stata in grado di giustificare tale atteggiamento. In continuazione, la Camera ha concentrato la sua attenzione sulla dichiarazione del testimone presentato dal giocatore G. In questa testimonianza, il signor D, Vice Presidente del giocatore ex squadra, K, ha confermato in modo inequivocabile la celebrazione e la firma della dependance il 1 ° agosto 2002 tra G giocatore e il Ch club. A questo proposito, la Camera ha osservato che lo scopo di assistenza Mr. D's nella celebrazione del contratto di lavoro e la sua dependance era stata chiara, ragionevole e giustificabile. In sintesi, la Camera ha concluso dagli scambi di corrispondenza, documenti e testimonianze presentati dalle parti per l'Amministrazione FIFA che le parti coinvolte in questo caso ha firmato un contratto di lavoro il 10 settembre 2001 e dopo quasi un anno, il giocatore e il rappresentante del il Ch club aveva firmato un annesso il 1 ° agosto 2002, è stato formalmente dichiarato di essere parte integrante del contratto di lavoro. Pertanto, il contenuto della dependance firmato dalle parti il 1 ° agosto 2002 è giuridicamente vincolante tra il giocatore e il G Ch club. In considerazione di quanto sopra, la Camera riconosce che i motivi indicati dal Richiedente sono validi e giustificati. Per quanto riguarda gli interessi dichiarati da parte del giocatore G, la Camera ha preso atto che nessuna clausola di interessi di mora era stata inclusa nella dependance in questione. Di conseguenza, il corpo decidere respinto il relativo a tale riguardo. Infine, e in riferimento alla giurisprudenza consolidata, la Camera non aveva assegnato alcuna somma a titolo di contributo per le spese legali al giocatore. Alla luce di tutto quanto precede, la Camera ha deciso che in considerazione dei fatti e le circostanze di cui il Ch club è tenuto a versare l'importo complessivo di USD 20.018 per la decisione del giocatore G. Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La richiesta presentata dal Richiedente viene parzialmente accettata. 2. Il convenuto deve versare al ricorrente l'importo complessivo di USD 20.018, entro 30 giorni dalla data di comunicazione della presente decisione. 3. Qualsiasi altra richiesta del ricorrente è respinta. 4. Nel caso in cui i debiti della parte avversa non vengono pagate entro il termine indicato, un tasso di interesse del 5% all'anno si applica. Inoltre, l'Amministrazione FIFA avrà diritto ad inviare il file alla Commissione Disciplinare. 5. Il Richiedente è diretta ad informare il Resistente immediatamente il numero di conto a cui il versamento deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. 6. Ai sensi dell'art. 60 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 10 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di risoluzione delle controversie: Urs Linsi Segretario Generale All.. ______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2004-2005) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 1 June 2005, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), chairman Jean Marie Philips (Belgium), member Philippe Diallo (France), member Michele Colucci (Italy), member Philippe Piat (France), member on the claim presented by Player G as Claimant against Club Ch as Respondent regarding a contractual dispute between the parties involved Facts of the case: ./… - On 10 September 2001, the player G signed a contract with Ch for two seasons until 30 June 2003. - Art. 3 of the contract between the player and the club stipulated a monthly salary of BGL 400 (Bulgarian Leva). Art. 4 of the contract provided for an annexe to be signed in which remuneration and other amounts were stipulated. The player sent a copy of both documents to the FIFA administration. The relevant annexe was dated 1 August 2002. - On 2 June 2004, the player sent the FIFA administration a formal claim for USD 20,018 plus interest, comprising the following: • Second instalment of the bonus upon signing the contract USD 5,000 • Instalment 9 of extra salary USD 2,509 • Instalment 10 of extra salary USD 2,509 • Rewards USD 10,000 Total: USD 20,018 - The FIFA administration forwarded the player’s claim to Ch club, requesting it to comment. - The club replied to FIFA as follows: 1) the club had fulfilled all of its obligations towards the player in compliance with the contract signed on 10 September 2001; 2) the player had given FIFA only part of the employment contract he had concluded with the club; 3) the club attached a full copy of the contract in question and pointed out that art. 3 stipulated the player's monthly salary as BGL 400; 4) there was neither any truth or proof to the player’s claim that other remuneration had been provided for in an annexe to the contract and he could not prove it conclusively; 5) art. 4 of the contract was clear, the English translation of which was: “… (2) The additional agreement (the annex) under par. 2, which is bound to bear the number and the date of this employment contract, shall be deposited at the BFU [Bulgarian Football Union], sealed in an envelope, which is to be stamped with the stamps of the relevant PFC [club] and BFU, and opened before the BFU Arbitration Committee only in case disputes arise between the PFC and the EMPLOYEE [football player] …“; 6) the club was obliged only to pay the player the monthly salary described in article 3 of the employment contract and not to pay any extra remuneration, the proof of this being that the spaces to be filled in with figures in the contract were empty; 7) there was no annexe to the employment contract signed on 10 September 2001 and neither had it been submitted to the BFU for registration; 8) it admitted that the club had signed a project for an annexe on 10 September 2001 but it was invalid and neither party was under any obligation as it had not been submitted or registered with the BFU. A copy of this alleged draft annexe, with a complete different content than the one submitted by the player, was remitted by the club to the FIFA Administration. Moreover, the club remarked that an employment contract with a foreign footballer must be registered and endorsed by the National Labour Office, as could be seen in the stamp on the employment contract signed on 10 September 2001; 9) the argument that the annexe in question was only a draft and not a final contract reflects the fact that it had been signed in Sofia on the same day of the employment contract, which itself had been signed in Varna, which is six hours away from Sofia. 10) moreover, the draft annexe was valid for two years and the currency was expressed in German marks and not dollars; 11) finally, the club criticised the statements of Mr G’s legal representative, arguing that according to Bulgarian law a legal representative must be a lawyer and have passed the examinations necessary to practise as such. - On 21 October 2004, the player replied to the club’s statements, categorically rejecting them and pointing out: 1) that the annexe signed by both parties, agreeing to extra remuneration, was signed on 1 August 2002, i.e. twelve months after the employment contract, and he was given a pay rise, to take account of G's good performance; 2) that the club had generally complied with the agreements reached but had not paid some amounts which were part of the player's remuneration, as mentioned above; despite repeated reminders to the club, these amounts were not paid; 3) that the contract sent to the FIFA administration was the entire document and not part of it, as the club claimed; 4) that his earnings exceeded BGL 400 and that a professional player such as G would clearly never have signed a contract for that amount; as evidence, the salary he was currently earning with a Russian club amounted to a six-figure salary in US dollars; 5) that, for some months, the club had paid the extra remuneration mentioned in the annexe whose validity they dispute and that it was much more than BGL 400; 6) that with regard to the claim that it was only a draft annexe, the club was completely confused and contradicted itself in stating that the club and the player had signed the annexe and then that it had been signed in Sofia, which is six hours away from Varna, as though it was physically impossible to be in both places at the same time. 7) that the club had signed and officially stamped the contract and the annexe; 8) that although the annexe had not been submitted to and registered with the BFU, it did not exempt the club from its obligations to pay in accordance with a perfectly valid contract signed by the parties concerned; 9) that it was incumbent upon the club to register contracts and annexes and not the duty of the player to go to the association to carry out such administrative work, especially in the case of a foreign footballer who did not master the local language; 10) The player sent the FIFA administration an official declaration from Mr D, deputy chairman of K club. Mr D had personally attended the signing of the employment contract on 10 September 2001 and the annexe on 1 August 2002. Moreover, Mr D co-signed the latter document. 11) In his official statement dated 19 October 2004, Mr. D declared: • that he had been deputy chairman of K club since January 2000, • that before playing for Ch club, the player, G, had played for K; • that on 6 September 2001, the player had been transferred from his club to Ch; • that both clubs had therefore concluded contracts in connection with the transfer and K had acquired some rights yielding future income for his club; • that he had attended the signing of the employment contract between Ch and the player on 10 September 2001; • that as the transfer contract between the clubs contained pending obligations on the part of Ch, K club had needed to keep an eye on the player with the Ch club; • that during the first twelve months, the player had performed well with the club, becoming one of the top members of the team. Towards the end of the 2001-2002 season, the player had had negotiations with Ch club to arrange for an increase of remuneration. K had supervised the negotiations; • that as a result, Mr. D had gone to Bulgaria in August 2002 and attended the signing of the annexe, which included terms and conditions agreed upon by both parties. The annexe signed on 1 August 2002 had been declared an integral part of the employment contract dated 10 September 2001 by the parties. Mr D was a witness to the signing of that agreement and, as such, signed each page of the relevant annexe. In fact the original document contains Mr D signature. • that Ch club had failed to fulfil its obligations with K by not paying instalments due from the transfer contract, proof of which can be seen in the formal complaint that his club had been required to make to FIFA and for which proceedings have already been initiated under reference che 04-T0349. - The club replied to the player’s arguments claiming: a. that to corroborate its claims, it was attaching a declaration from the BFU signed by its General Secretary, stating that the only document registered in the association was the contract signed between the parties in September 2001 to which no annexe had been attached; b. that the player's statements were unfounded and confused and that the official declaration was inadmissible; c. that the documents submitted by the player were incomplete and not clear; d. that the club had paid the player a salary of BGL 400 in addition to food and accommodation and bonuses for performance, which is common practice in Bulgarian clubs, besides which Ch could not afford higher salaries for players. e. that, finally, according to art. 16 of the BFU statutes, every contract must show signatures certified by a notary but that, in the case at hand, the relevant employment contract did not comply with this condition. - The player is requesting the assistance of the Dispute Resolution Chamber in order to establish an interest applicable on the amount of USD 20,018 owed by the Club Ch. - Besides, the player G is demanding that the club Ch repays him the legal costs that he had to incur in order to lodge the present claim. - Finally the player sent a fax to the FIFA administration on 12 January 2005, stating that the club had made completely confused and contradictory allegations with regard to the fact that it had provided the player with accommodation. This obligation to provide accommodation was actually, not provided for in the contract of 10 September 2001 but in the annexe only, which the very same club had declared invalid. It had therefore indirectly admitted the existence and validity of the annexe. - The player is requesting the Dispute Resolution Chamber to demand that Ch club pay the amount of USD 20,018 as salary, bonuses and remuneration in addition to interest due. - The club is requesting the Dispute Resolution Chamber to reject the player’s claim entirely. Considerations of the Dispute Resolution Chamber: The members of the Dispute Resolution Chamber were summoned to pass a decision on this matter by the Chairman pursuant to Art. 1 point 6) of the Rules Governing the Practice and Procedures of the Dispute Resolution Chamber. The Dispute Resolution Chamber shall review disputes coming under its jurisdiction pursuant to Art. 42 of the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players, edition September 2001(hereafter: FIFA Regulations) at the request of one of the parties to the dispute. According to Art. 42, paragraph 1 (b) (i) of the FIFA Regulations, the triggering elements of the dispute (i.e. whether a contract was breached, with or without just cause, or sporting just cause), will be decided by the Dispute Resolution Chamber. If the employment contract was breached by a party, the Dispute Resolution Chamber is responsible to verify whether this party is accountable for compensation and outstanding payments. Consequently, the Dispute Resolution Chamber is the competent body to decide on the present litigation concerning the alleged non respect of the contract. Subsequently, and entering into the substance of the matter, the Chamber began its deliberations by analyzing the allegations of the Claimant. To begin with, the Dispute Resolution Chamber noted that the player G stated clearly all the facts and circumstances on which he based his claim and gave evidence to justify them. The Chamber pointed out that the player was claiming an amount of USD 20,018 as salary, bonuses and remuneration plus the relevant interest. All these items were established in an annexe to the employment contract signed by the player G and the Club Ch on 1 August 2002. The player G had provided a copy of the relevant annexe. In this respect, the Chamber acknowledged in particular that, with regard to the player’s claim the said document stated: • Second instalment of the bonus upon signing the contract, due on 15 January 2003 USD 5,000 • Instalment 9 of extra salary, due on 5 April 2003 USD 2,509 • Instalment 10 of extra salary, due on 5 May 2003 USD 2,509 • Rewards, due at the end of the season June- July 2003 USD 10,000 Furthermore, the Chamber took note of the relevant fact stated by the player G in his claim that Ch had complied completely with its contractual obligations towards him including those stipulated in the relevant annexe, except for this amount of USD 20,018 plus due interest that he is claiming. On the other hand, the club Ch rejected the claim of the player basing their objections on the fact that there had been no written agreement to pay other remunerations except for the BGL 400 established in the employment contract celebrated between the parties in the city of Varna on 10 September 2001. The Chamber underlined that the parties involved in the present affair agreed totally on the terms of the employment contract signed by them on 10 September 2001 in the city of Varna. However that they totally disagreed about the legal existence and contents of the annexe to the aforementioned contract on which the player’s demands were based. In continuation, the Chamber deemed it appropriate to make an in-depth analysis of the allegations of the Respondent. In this sense, the deciding body pointed out that the club Ch was not consistent and clear enough in its allegations in the present affair. In fact the Chamber outlined that each time that the club Ch had had the possibility to exercise its right of defence and express its position and comments, these had not been uniform and had always contained additional new facts and elements without being well founded. In this sense, the Chamber noted that the main defence presented by Ch could be summarized as follows: 1. there was no annexe to the employment contract signed on 10 September 2001, nor had such an annexe been submitted to the BFU for registration; 2. the club had signed the draft of an annexe on 10 September 2001 but this was not legally binding between the parties as it had not been submitted or registered with the BFU; 3. the annexe in question was only a draft and not a final contract and proof of this was that it had been signed in Sofia on the same day as the employment contract had been signed in Varna, which is six hours away from Sofia; 4. according to art 16 of the BFU´s statutes every contract must show signatures certified by a notary but that, in this case, the employment contract did not comply with this condition; 5. the club does not recognize the existence or at least the validity of the annexe dated 1 August 2002, which was submitted by the player. In continuation, the deciding body pointed out that the annexe dated 1 August 2002 remitted by the player contains the signature of both parties concerned i.e. the player G as well as the club Ch. Therefore, the Chamber stated that as a general rule the relevant annexe has to be considered as valid and legally binding between the parties. Yet, the Respondent appears to be contesting its validity for formal reasons. The Chamber remarked that the Respondent’s arguments in respect of the lack of registration of the annexe with the respective Federation and the observation of the BFU internal rules are not valid reasons since they do not justify Ch’s non fulfilment of its financial commitments towards the player G. In this respect, the deciding body explained that, generally, players are not acquainted with administrative practices. Also it recalled that, as a general rule, it is the club´s reasonability to deposit the contract and any possible annexes at the relevant association. Therefore, if these formal requisites had not been complied with, this falls into the responsibility of the club and the player cannot suffer disadvantages or be denied his rights because of the lapse of the club. In addition, the Chamber duly noted that the club Ch tacitly admitted the existence of the annexe dated 1 August 2002 when it stated that it had paid the player the salary of BGL 400 (agreed in the employment contract) plus food; accommodation and bonuses for performance. In fact, as emphasized in the response of the player G, these items (food, accommodation and bonuses for performance) were obligations not established in the employment contract but in the annexe, which the very same club had declared invalid. Equally, according to the player, the club had complied with the financial obligations stipulated in the relevant annexe over a certain period of time, in particular by paying: • the first instalment and 70 % (approx.) of the second instalment of the bonus upon signing the contract and • the first eight instalments of the extra salary. In view of the aforementioned, the Chamber duly noted that the Respondent had not been able to justify such stance. In continuation, the Chamber focused its attention on the witness’s statement presented by the player G. In this testimony, Mr. D, Deputy Chairman of the player’s former club K, unambiguously confirmed the celebration and the signature of the annexe on 1 August 2002 between the player G and the club Ch. In this respect, the Chamber remarked that the purpose of Mr. D´s assistance in the celebration of the employment contract and its annexe had been clear, reasonable and justifiable. In summary, the Chamber concluded from the exchanges of correspondence, documents and evidences submitted by the parties to the FIFA Administration that the parties involved in this case signed an employment contract on 10 September 2001 and after almost one year, the player and the representative of the club Ch had signed an annexe on 1 August 2002 which was formally declared to be an integral part of the employment contract. Therefore the content of the annexe signed by the parties on 1 August 2002 is legally binding between the player G and the club Ch. In view of all the above, the Chamber acknowledges that the reasons stated by the Claimant are valid and justified. Concerning the claimed interests by the player G, the Chamber took note that no default interest clause had been included in the relevant annexe. As a consequence, the deciding body rejected the relevant claim to that regard. Finally, and referring to its well established jurisprudence, the Chamber did not award any amount as contribution for his legal expenses to the player. In light of all of the foregoing, the Chamber decided that under consideration of the referred facts and circumstances the club Ch is liable to pay the total amount of USD 20,018 to the player G. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim lodged by the Claimant is partially accepted. 2. The Respondent shall pay to the Claimant the total amount of USD 20,018, within 30 days following the date of the communication of the present decision. 3. Any other claim of the Claimant is rejected. 4. In the event that the debts of the Respondent are not paid within the stated deadline, an interest rate of 5% per year will apply. Furthermore, the FIFA Administration will be entitled to submit the file to the Disciplinary Committee. 5. The Claimant is directed to inform the Respondent immediately of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. 6. According to art. 60 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 10 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Urs Linsi General Secretary Encl.
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