F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) – controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera il 17 agosto 2006, e comprende: Mr. Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Sig. Rinaldo Martorelli (Brasile), membro Mr. Mick McGuire (Inghilterra), membro Sig. Jean-Marie Philips (Belgio), membro Mr. Zola Majabu (Sud Africa), gli Stati membri è stato informato il reclamo presentato dal club di L prosieguo: la “ricorrente” contro il giocatore in seguito R “convenuto” in relazione alla controversia di lavoro tra le parti.
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) - controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera il 17 agosto 2006, e comprende: Mr. Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Sig. Rinaldo Martorelli (Brasile), membro Mr. Mick McGuire (Inghilterra), membro Sig. Jean-Marie Philips (Belgio), membro Mr. Zola Majabu (Sud Africa), gli Stati membri è stato informato il reclamo presentato dal club di L prosieguo: la "ricorrente" contro il giocatore in seguito R "convenuto" in relazione alla controversia di lavoro tra le parti. I. Atti 1. Il 15 gennaio 2005 il giocatore e il club R L firmato un contratto di lavoro in vigore fino al 14 gennaio 2008 che prevedeva la clausola quinto stipendio mensile di 1.000 USD. 2. Il club di L appello alla FIFA il 6 Settembre 2005 affermando che la R giocatore aveva risolto il contratto di lavoro unilateralmente senza giusta causa e, pertanto, ha chiesto i danni per evidenziare i seguenti fatti: a) che il giocatore ha giocato la sua attività normalmente fino al 23 luglio, 2005. b) che il club ha inviato al giocatore con altri due giocatori in Tunisia nel quadro di un country club che era interessato a loro inserimento. c) che al suo ritorno da Tunisi il giocatore era dovuto al club di L, il 7 agosto 2005, ma invece approfittando del volo di ritorno una sosta in Argentina ha deciso di rimanere in quel paese. Allegata copia del biglietto aereo. d) che il giocatore aveva espresso il desiderio di non continuare a giocare per il club di L. e) che il club ha informato il giocatore che si aspettava e deve rispettare il contratto in contratto di lavoro, conformemente alle disposizioni del regolamento del club. f) che, come il giocatore rientra al club, 20 agosto 2005 ha dato recedere dal contratto senza giusta causa dal giocatore in base alla sua lunga assenza (25 giorni) di formazione e due giochi (20 e 28 agosto , 2005). g) che il fallimento è previsto dal regolamento interno del club, diritto del lavoro boliviana e il contratto stesso. Questo statuto del club prevede che, in caso di 6 giorni di assenza ingiustificata del club ha diritto di recedere dal contratto. h) che in allegato una copia del rapporto dei due partiti ufficiali e il foglio di presenza predisposto dal club. i) che il giocatore restituito l'unico club il 1 ° settembre 2005. j) che in allegato la testimonianza del direttore tecnico del club, che ha detto è stata ospitata nello stesso albergo come la R giocatore in Tunisia e che quest'ultimo gli aveva detto che non aveva alcun desiderio di tornare al club e voleva continuare la sua carriera in una club argentino. Infine, il giocatore lo ha chiamato per telefono al 25/08/05 chiedendogli di intercedere con le autorità di Club L a cedere il club argentino in prestito ad A. k) che la famiglia del giocatore era anche tornato in Argentina prima della chiusura della scuola di registrazione del vostro bambino. l) che il club attaccato due dichiarazioni di due proprietari di immobili in Bolivia, il primo di Mr. (proprietario del palazzo situato sulla strada Inofuentes 220) che ha affermato che non è mai il signor R è stato il suo inquilino e la seconda dal sig ( proprietario di terreni situati nel Inofuentes strada 555) che ha dichiarato che il giocatore è stato il suo inquilino dal 15/4/05 e 25/7/05 di dimostrare a queste due affermazioni che la R giocatore non è stato residente in Bolivia. 3. Per questi motivi, la L squadra chiede FIFA Player per R il pagamento della somma di USD 30.000 a titolo di risarcimento per eventuali danni derivanti sulla base dei seguenti motivi: che il club ha perso l'occasione di qualificarsi per la Copa Libertadores e Copa Sudamericana nel Apertura 2005 e che i rapporti specializzata è stata a causa di problemi nella posizione occupata dalla difesa R giocatore (non ha presentato prove di questo), che il club ha dovuto trovare sostituti per la R player , facendo diversi contratti che costano ingenti somme di denaro (non ha presentato prove di questo), che il club ha avuto due possibilità di individuare il giocatore in R altri club ma per l'atteggiamento del giocatore non poteva farlo (non ha presentato elementi di prova questo), che il club chiamato il giocatore all'inizio del 2006 per addestrare, ma non ha presentato con il club preferisce giocare A. 4. Un giocatore ha mandato il suo reclamo alla FIFA il 20 settembre 2005 senza essere stato notificato ancora del reclamo presentato dal club precedente L. Il giocatore nella sua applicazione e successive posizioni indicate: a) il rapporto con il club venne L si sta sviluppando normalmente finché un giorno l'allenatore negato l'accesso alla formazione dicendogli di ordinare il presidente del club. b) che il 1 ° settembre è stato reintrodotto alla formazione questa volta accompagnato da un ispettore del Ministero del Lavoro di La Paz che ha verificato il divieto di accesso alla formazione. In allegato una copia della relazione dell'ispettore del lavoro. c) che il 2 settembre ha scritto al club dando L entro 10 giorni per il club di esprimere la loro situazione lavorativa ricevendo un'ulteriore cessione del club e lo informava che era la sua compirà il suo contratto. Nel caso in cui il club non risponde entro tale termine (2005/12/09) sarebbe risolvere il contratto unilateralmente dal club senza giusta causa. d) che rifiuta tutti i termini della risposta data dal club il 9 settembre 2005 da lettera, datato 23 agosto 2005, in cui egli afferma che ha risolto il contratto per il mancato lavoro da parte vostra (giocatore). e) è sempre adempiuto ai propri obblighi contrattuali e che non è mai stato formalmente notificato dal club a lui intimato di aderire al roster in una qualsiasi data. Di conseguenza, non hanno mai risolto il contratto che lega lui al club di L unilateralmente. f) che nega l'autenticità della testimonianza dei proprietari per mancanza di notarile. g) che nega la veridicità della testimonianza di essere dipendente dal club (Direttore Tecnico) e quindi parziale in suo punto di vista. Essa ha inoltre respinto la dichiarazione fallace. h) che nega la verità delle forme d'intervento da parte del club consapevoli che questo è un documento redatto unilateralmente dalla L. Club i) con riferimento al viaggio in Tunisia, il giocatore dice che il club lo ha mandato sulla base di un accordo favorevole per il giocatore con un club di quel paese. Tuttavia, all'arrivo in Tunisia condizioni contrattuali erano totalmente diversi da quelli riportati dal L. Club Di fronte a questa delusione il giocatore ha deciso di non accettare le condizioni imposte arbitrariamente dal Presidente Club L istruirlo per tornare immediatamente nel loro paese (Argentina) e lo informava che il club stava per comunicare quando dovrebbe verificarsi di nuovo. j) che successivamente ricevuto alcuna notifica ufficiale che ripetutamente telefonato al presidente del soggetto che riceve la stessa risposta che stavate andando a riferire. k) che quanto sopra ha deciso di recarsi in Bolivia e riferire alla formazione propria. l) che è stato il club che ha deciso di rescindere unilateralmente il contratto che li legava, come fallace sostenendo la sua incapacità di seguire una formazione e ha ribadito che non è mai stato informato o intimato di adempiere in modo affidabile il contratto. 5. Per questi motivi, la R giocatore FIFA chiede di risolvere il contratto unilateralmente da parte del club richiedente L senza giusta causa dichiararlo un agente libero e condannare la L del club a pagare la somma di USD 30,467 composto come segue: diritti salariali (luglio e agosto 2005) 2.000 dollari tempo rimanente del contratto 2005 (4 mesi) $ 4,000 Anno 2006 - (12 mesi) USD 12.000 Anno 2007 (12 mesi) USD 12.000 Anno 2008 (14 giorni) USD 467 6. Il 12 dicembre 2005, la Federazione FIFA ha inviato una comunicazione (del 10 dicembre 2005) allegando una comunicazione dalla L club (datate 8 dicembre 2005) affermando che il club ha chiesto il trasferimento per il giocatore R e che l'ordine fornisce la prova potente delle dichiarazioni di cui sopra da L club e confermato anche dalla testimonianza del signor collega ad un determinato presentazione di una copia di tale dichiarazione. 7. Il 21 Dicembre 2005 Major League invia lettera al FIFA Club allegando una comunicazione dalla L alla stessa data. In questa comunicazione la società chiede alla R giocatore sotto contratto che lega, è presente nella formazione dal 23 gennaio 2006 per partecipare alla chiusura del campionato in Bolivia. 8. Player R rispose che era la stessa squadra che ha rescisso il contratto che li legava unilateralmente e arbitrariamente e quindi non erano più sotto contratto. 9. In data 11 gennaio 2006, la Federazione invia una reiterazione della sua comunicazione del 10 dicembre 2005 allegando la nota del club di L datato 8 dicembre 2005, la testimonianza di cui sopra e anche allegare una nuova comunicazione dal club di L datato 3 dicembre 2005. Su questo L 'ultima nota esprime il club rifiuta di trasferire al lettore R club argentino sulla base di tale contratto in vigore fino al gennaio 2008 e hanno anche una disputa contrattuale in corso con la FIFA. 10. Il 19 gennaio 2006 la Federazione (FBF) ha inviato una denuncia alla FIFA per l'annullamento della registrazione provvisoria del Romero fatta dal giocatore argentino Football Association (AFA) per la squadra A, sulla base dell'articolo 2, par . 5 dell'allegato 3 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori. Il FBF ha fondato la sua richiesta che gli uffici della FBF era rimasta chiusa per le vacanze di Capodanno e ha avuto una disputa contrattuale in corso tra le parti. 11. La FIFA FAA informato che aveva richiesto il certificato di trasferimento internazionale (ITC) del R al giocatore FBF il 28 novembre 2005 e che, in assenza di risposta aveva provvisoriamente registrato giocatore ha detto del 3 gennaio 2006 per Un membro del loro club in conformità alla normativa FIFA. Allegata copia della domanda di ITC al FBF e l'avviso di ricevimento del fax. 12. FIFA ha presentato la richiesta di cancellazione di iscrizione provvisoria per un solo giudice della Commissione per lo Status dei Calciatori che ha emesso una decisione il 21 febbraio 2006, confermando la registrazione provvisoria del giocatore A da parte della FAA basata su: che, secondo la documentazione disponibile non c'è alternativa a dubitare della reale esistenza di un rapporto contrattuale. che le giustificazioni del FBF a che il personale era in vacanza FBF non sono stati sufficientemente giustificato. 13. Il 16 marzo 2006 il FBF ha inviato una lettera al club FIFA affiliato di reporting L che il Giudice unico non aveva visto la sua richiesta di ripristino della R giocatore ha fatto il 21 dicembre 2005 e il fatto che ci fosse una disputa contrattuale intendere che c'era ancora un contratto valido tra le parti. 14. Sulla base di quanto sopra esposto le richieste del giocatore Controversie Resolution House R (CRD) condannare la L del club a pagare l'importo di $ 30,467 in materia di salari non pagati e risarcimento danni. 15. Il club ha chiesto alla L CRD dichiarare risolto il contratto da parte del giocatore senza giusta causa e quindi il giocatore è condannata R USD 30.000 a titolo di risarcimento. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. In primo luogo, la Camera di Risoluzione delle Controversie analizzato se era competente a trattare la questione. A questo proposito, ha fatto riferimento all'art. 18 par. 2 e 3 del regolamento di procedura della Commissione per lo Status dei Calciatori e la Camera di Risoluzione delle Controversie della FIFA. La questione è stata sottoposta alla FIFA il 6 settembre 2005 la Camera ha quindi concluso che le regole delle procedure (edizione 2005) in materia pendenti dinanzi ai organi decisionali della FIFA sono applicabili a questo caso. 2. Di conseguenza la competenza della Camera, art. 3 par. 1 del Regolamento di cui sopra procedura indica che la Camera di Risoluzione delle Controversie esamina la sua competenza ai sensi delle disposizioni degli articoli da 22 a 24 della versione attuale del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005). Ai sensi dell'art. 24 coppia. 1, in connessione con l'arte. 22 (b) del regolamento e di cui la Camera di Risoluzione delle Controversie decide legate all'occupazione controversie tra un club e un giocatore che ha una dimensione internazionale. 3. Se il contratto viene violato da una parte, la risoluzione delle controversie Casa è anche responsabile di verificare se un partito deve corrispondere la retribuzione dovuta e / o indennizzo. 4. Pertanto, la Camera di Risoluzione delle Controversie (DRC) è l'organo competente a decidere sulla controversia in esame tra un club e un giocatore concernente la violazione di un contratto di lavoro. 5. Successivamente, la Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei giocatori deve essere applicato fino in fondo questo caso. A questo proposito, la camera di cui alla tecnica. 26 coppia. 1 e 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) nella versione riveduta secondo con la FIFA Circolare n ° 995 datata 23 settembre, 2005. Inoltre, la Camera ha tenuto conto del relativo contratto è stato stipulato tra le parti il 15 gennaio 2005 e che la domanda è stata presentata alla FIFA il 6 settembre 2005. Dato quanto sopra, la Camera ha concluso che i regolamenti attuali per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005, qui di seguito: Regolamento) è applicabile alla sostanza di questo caso. 6. Poi, andando al merito, la Camera ha iniziato l'analisi deliberare gli estremi invocati da entrambe le parti. 7. In primo luogo, i membri della Camera ha osservato che sia club e giocatore di R L riconosciuto l'esistenza e la validità del contratto firmato il 15 gennaio 2005. 8. CRD anche messo la spalla per l'analisi del caso è emerso che il rapporto di lavoro tra le due parti avevano sviluppato normalmente fino a luglio 2005 e successivo viaggio in Tunisia ai problemi sorti tra il club e il giocatore. 9. I membri della RDC ha ritenuto che da quel momento, entrambe le parti avevano commesso atti che si configurano prove pertinenti di mancanza di interesse di entrambe le parti a continuare il rapporto di lavoro. 10. Sul lato del giocatore, il DRC ha detto che era dovuto nel club L dopo il suo viaggio in Tunisia solo considerando di avere un contratto in corso con il club, ma che appena fatto del 31 agosto 2005. La Camera ha rilevato che se il club o di non convocare il dovere di agire con diligenza avrebbe dovuto essere presentato di propria iniziativa prima. 11. D'altra parte L DRC club ha detto che nonostante l'assenza del giocatore, il provvedimento adottato il 20 agosto 2005 per porre fine al contratto di lavoro che li legava in base a regolamenti interni del club, la legislazione nazionale, nonché clausole contrattuali sorto inizialmente come eccessivo. CRD ha anche sottolineato che il club non aveva fornito la copia delle regole della FIFA costituiscono questa uno degli elementi chiave sui quali ha fondato la sua decisione di rescindere il contratto in questione. Inoltre, la Camera ha osservato che la norma a cui si riferisce il club è facoltativo, vale a dire, consegnato e utilizzato solo da una parte del rapporto contrattuale il club. 12. Anche i membri della Camera ha sottolineato che il processo del caso di specie l'attore non aveva provato che aveva chiamato il acabadamente R giocatore di eseguire di nuovo a giocare per questa squadra, una volta tornato dalla Tunisia (6 agosto 2005), ma più bene sono stati semplici affermazioni da parte del club di L. Oltre a ciò, secondo il proprietario di Club, il giocatore era dovuto il 7 agosto 2005 e in realtà ha fatto il 1 ° settembre di quell'anno. 13. Di conseguenza la Camera ha concluso che la decisione del club di risolvere il contratto di lavoro in questione, il 20 agosto 2005 è stata motivata dall'assenza del giocatore per 12 giorni e che tale decisione si presenta come irragionevole e sproporzionata dal richiedente. 14. Poi la casa ha proceduto a considerare le dichiarazioni e le prove presentate da entrambe le parti e ha sottolineato che è emerso chiaramente dall'analisi di coloro che avevano poco interesse a continuare l'occupazione per entrambe le parti. Con il club ha preso in considerazione che il 15 gennaio 2005 ha firmato un contratto con la R giocatore e 6 mesi più tardi ha organizzato un viaggio in Tunisia per cercare di mettere in un altro club e l'insoddisfazione espressa del giocatore con le autorità del club dopo il viaggio in Tunisia e, inoltre, che in così poco tempo dopo non poteva allenarsi con il club ha già un nuovo club L interessato i suoi servizi. 15. Il DRC ha osservato che anche se il giocatore è stato presentato in ritardo al club per addestrare il 1 settembre 2005 accompagnato da un ispettore del Ministero del Lavoro e il club ha recentemente inviato la denuncia alla FIFA il 6 settembre 2005, 17 giorni dopo avevano risolto il contratto. 16. La Casa ha esaminato la relazione del Ministero del Lavoro ispettore attaccato dal giocatore A e una richiesta di informazioni supplementari richieste dalla L club e ha avvertito che l'ispettore ha dichiarato che il giocatore R sono presentati in unità del Ministero del Lavoro il 31 agosto 2005 per chiedere un'ispezione per verificare il divieto di accesso alla formazione, la diligenza, che ha avuto luogo il 1 ° settembre 2005. 17. Allo stesso modo, la Camera ha ritenuto opportuno notare che coincide pienamente con la decisione del giudice unico della Commissione per lo Status dei Calciatori nella sua risoluzione del 21 febbraio 2006, che aveva messo in dubbio l'esistenza di un vincolo contrattuale tra le parti e anche dove R Player registrazione effettuata dalla Football Association Argentina il 2 gennaio 2006 per club di A era valido ai sensi del regolamento e quindi il giocatore era in grado di fornire i loro servizi gratuitamente al club. 18. In questo stato dei membri della RDC hanno sottolineato che la richiesta per la restituzione del giocatore di un club presentata dalla ricorrente il 21 dicembre 2005 era chiaramente inopportuna e contraddittoria. In conclusione, il 20 Ago 2005 era formalmente la data che aveva completato il rapporto contrattuale tra le parti. 19. Di conseguenza, i membri della Camera ha ritenuto che il club ha rescisso il contratto senza preavviso e senza motivo il 20 agosto 2005 e quindi la sua richiesta per il presunto danno causato dal giocatore non è stato correttamente sostenuto e deve essere respinto. 20. Sotto tutto quanto sopra, il DRB ha concluso all'unanimità che, tenendo conto che il club L il recesso senza giusta causa il 20 agosto 2005 deve pagargli il compenso R player per i danni causati ai sensi dell'articolo 17 par 1 del regolamento. 21. In questo stato, la Casa si fermò per determinare l'importo che il club ha dovuto pagare la R giocatore a titolo di risarcimento tenendo conto delle particolarità del caso e il comportamento del giocatore. 22. I seguenti membri della Camera ha analizzato gli importi richiesti dal giocatore concludendo che la data di scadenza del contratto il 20 agosto 2005 fino alla data di scadenza del 14 gennaio 2008 sottratto 2 anni e 4 mesi di vita circa . Inoltre, la RDC ha osservato che la R giocatore ha riferito che il club lo ha pagato gli stipendi di luglio e agosto 2005 e afferma, pertanto, la quantità totale di 30,467 dollari in salari e indennità dovute. 23. La Camera ha inoltre tenuto conto che lo stipendio mensile del giocatore sotto contratto con il club ricorrente è stato di $ 1.000. Camera ha inoltre ritenuto che la R giocatore gioca con il suo nuovo club come giocatore dilettante. 24. Tenendo conto di tutti i fatti e le circostanze di cui sopra e l'articolo 17, comma 1, del regolamento, i membri della RDC ha concluso all'unanimità che la L club è responsabile del pagamento della R giocatore la somma di 16.000 dollari a titolo di risarcimento derivante rescissione unilaterale del contratto senza giusta causa. 25. In conclusione, sotto tutto quanto sopra RDC ha dichiarato che il club avrebbe dovuto pagargli il giocatore L R la somma complessiva di USD 16.000. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Totalmente respingere la richiesta del club di L, 2. Parzialmente accettare l'affermazione da parte del giocatore R 3. Richiedi il club a pagare il giocatore L R la somma di 16.000 USD entro 30 giorni dalla notifica della presente decisione; 4. Avvisa L club, per il mancato rispetto del termine stabilito al punto 3, i quantitativi ivi indicati si applicano interessi di mora del 5% annuo dalla scadenza del periodo sopra indicato. Inoltre, l'amministrazione FIFA è autorizzata a trasferire il caso al Comitato Disciplinare FIFA, 5. Player R si impegna a informare il numero di club di L conto da pagare in via posticipata, e di informare la Camera di Risoluzione delle Controversie sui pagamenti effettuati dal club 6. In conformità con le disposizioni di cui all'articolo 61, comma 1, dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS, il suo acronimo in francese). Il ricorso deve essere presentato direttamente al CAS entro 21 giorni dalla notifica della presente decisione, e deve contenere tutti gli elementi di cui al punto 2 delle norme di procedura emessi dal CAS, una copia allegata alla presente . Il richiedente ha 10 giorni aggiuntivi dal termine di appello, di presentare ricorso con la descrizione dei fatti e gli argomenti giuridici sui quali si basa il suo appello alla CAS (vedi punto 4 delle norme procedurali inerenti). Per contattare il CAS sono i seguenti: Tribunale Arbitrale dello Sport Avenue de Beaumont 2 CH-1012 Lausanne, Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 E-mail: info @ tas-cas . org-cas.org www.tas 's Camera di Risoluzione delle Controversie Segretario Generale Urs Linsi Adj. (Direttive CAS)
______________________________ F.I.F.A. - Cámara de Resolución de Disputas (2006-2007) - los conflictos laborales – la versión oficial www.fifa.com – Decisión de la Cámara de Resolución de Disputas reunida en Zurich, Suiza, el 17 de agosto de 2006, e integrada por: Sr. Slim Aloulou (Túnez), Presidente Sr. Rinaldo Martorelli (Brasil), Miembro Sr. Mick McGuire (Inglaterra), Miembro Sr. Jean-Marie Philips (Bélgica), Miembro Sr. Zola Majabu (Sudáfrica), Miembro tomó conocimiento de la controversia planteada por el club L en adelante, “el demandante” contra el jugador R en adelante, “el demandado” en relación con el conflicto laboral surgido entre las partes. I. Hechos 1. El 15 de enero de 2005 el jugador R y el club L firmaron un contrato de trabajo con vigencia hasta el 14 de enero de 2008 el cual preveía en su claúsula quinta un salario mensual de USD 1,000. 2. El club L recurrió a la FIFA el 6 de septiembre de 2005 informando que el jugador R había rescindido unilateralmente el contrato laboral sin justa causa y que en consecuencia solicitaban una indemnización por daños destacando los siguientes hechos: a) que el jugador desempeño su actividad normalmente hasta el 23 de julio de 2005. b) que el club envió al jugador junto a otros dos jugadores a Túnez en virtud que un club de dicho país estaba interesado a incorporarlos. c) que a su retorno de Túnez el jugador debía haberse presentado en el club L el 7 de agosto de 2005 pero que en cambio aprovechando que el vuelo de regreso hacia una escala técnica en Argentina decidió quedarse en dicho país. Adjuntaron copia del ticket aéreo. d) asimismo que el jugador había expresado su deseo de no continuar jugando para el club L. e) que el club le informó al jugador que lo estaban esperando y que debía cumplir con lo pactado en el contrato de trabajo de conformidad con lo establecido por los reglamentos del club. f) que como el jugador no retornó al club, el 20 de agosto de 2005 dieron por rescindido el contrato sin justa causa por parte del jugador basándose en su larga inasistencia (25 días) a entrenamiento y a dos partidos oficiales (20 y 28 de agosto de 2005). g) que dicho incumplimiento es previsto por los reglamentos internos del club, por la legislación laboral boliviana y por el propio contrato. Que el reglamento del club establece que en caso de 6 días de inasistencia injustificada el club tiene derecho a resolver el contrato. h) que adjuntó copia de informe de los dos partidos oficiales y de la planilla de asistencia elaborada por el club. i) que el jugador retornó al club recién el 1 de septiembre de 2005. j) que adjuntaron el testimonio del Gerente Técnico del club, quien manifestó que estuvo alojado en el mismo hotel que el jugador R en Túnez y que este ultimo le había manifestado que no tenia deseos de volver al club y que quería continuar su carrera en un club argentino. Por ultimo que el jugador lo llamo por teléfono el 25/08/05 solicitándole que intercediera ante las autoridades del club L para que lo cedan a préstamo al club argentino A. k) que la familia del jugador también había retornado a Argentina previo al cierre de la inscripción escolar de su hijo. l) que el club adjuntó dos declaraciones de dos propietarios de inmuebles en Bolivia, la primera del Sr. (propietario del inmueble sito en la calle Inofuentes 220) quien manifestó que el Sr. R nunca fué su inquilino y la segunda del Sr. (propietario del inmueble sito en la calle Inofuentes 555) quien manifestó que el jugador fué su inquilino desde el 15/4/05 y hasta el 25/7/05 a fin de demostrar con estas dos declaraciones que el jugador R no se encontraba residiendo en Bolivia. 3. En virtud de todo lo expuesto el club L le solicita a la FIFA condene al jugador R al pago de la suma de USD 30,000 en concepto de indemnización por los perjuicios ocasionados basados en las siguientes razones: que el club perdió la oportunidad de clasificar para la Copa Libertadores de América o Copa Sudamericana en el Torneo Apertura 2005 y que conforme informes especializados se debió a problemas en la defensa posición que ocupaba el jugador R (no se presentaron evidencias al respecto); que el club tuvo que buscar reemplazantes para el jugador R, haciendo varias contrataciones que costaron importantes sumas de dinero (no se presentaron evidencias al respecto); que el club tuvo dos oportunidades de ubicar al jugador R en otros clubes pero que por la actitud asumida por el jugador no pudieron hacerlo (no se presentaron evidencias al respecto); que el club convocó al jugador a comienzos del año 2006 a entrenar pero que no se presento prefiriendo jugar con el club A. 4. El jugador R envió su reclamo a la FIFA el 20 de septiembre de 2005 sin haber sido notificado aún del reclamo presentado anteriormente por parte del club L. El jugador en su demanda y posteriores posiciones manifestó: a) que la relación con el club L se venia desarrollando de forma normal hasta que un día el entrenador del equipo le negó la entrada a entrenamiento informándole que lo hacia por orden del Presidente del club. b) que el día 1 de septiembre se volvió a presentar a entrenamiento esta vez acompañado de un inspector de Ministerio de Trabajo de La Paz quien verificó la prohibición de entrada a entrenamiento. Adjuntó una copia del informe del inspector laboral. c) que el día 2 de septiembre envió una comunicación al club L dándole un plazo de 10 días para que el club se exprese sobre su situación laboral poniéndose además a entera disposición del club e informándole que era su voluntad cumplir con su contrato. Para el caso que el club no le respondiera en ese plazo (12/09/2005) daría por terminado el contrato unilateralmente por el club sin justa causa. d) que rechaza en todos sus términos la respuesta dada por el club el 9 de septiembre de 2005 mediante comunicación fechada 23 de agosto de 2005 en la cual le manifiesta que resolvió el contrato por incumplimiento laboral de su parte ( jugador). e) que siempre cumplió con sus obligaciones contractuales y que nunca fué intimado fehacientemente por el club a que se incorporara al plantel en alguna fecha determinada. En consecuencia que nunca rescindió el contrato que lo vinculaba con el club L en forma unilateral. f) que niega la autenticidad de las declaraciones testimoniales de los propietarios de inmuebles por carecer de certificación notarial. g) que niega la veracidad de la declaración testimonial del por ser dependiente del club (Gerente Técnico) y en consecuencia parcial en sus apreciaciones. Además rechaza lo manifestado por falaces. h) que niega la veracidad de las planillas de asistencia aportadas por el club atento que se trata de un documento confeccionado unilateralmente por el club L. i) que con respecto al viaje a Túnez el jugador manifiesta que el club lo envió en base a un acuerdo favorable para el jugador con un club del citado país. Sin embargo, a su arribo en Túnez las condiciones contractuales eran totalmente distintas de las informadas por el club L. Ante semejante decepción el jugador decidió no aceptar las condiciones arbitrariamente impuestas por el Presidente del club L dándole instrucciones de que regresara de inmediato a su país (Argentina) e informándole que el club le iba a comunicar cuando debía presentarse nuevamente. j) que a posteriori no recibió ninguna notificación oficial, que se comunicó telefónicamente en reiteradas oportunidades con el Presidente de la entidad recibiendo siempre la misma respuesta que ya la iban a informar. k) que por lo antes expuesto decidió viajar a Bolivia y presentarse a entrenamiento espontáneamente. l) que fué el club quien decidió en forma unilateral rescindir el contrato que los vinculaba argumentando en forma falaz su inasistencia a entrenamientos y reiteró que nunca se le informó ni intimó fehacientemente a cumplir con dicho contrato. 5. En virtud de todo lo expuesto el jugador R le solicita a la FIFA se de por terminado el contrato laboral en forma unilateral por parte del club L sin justa causa solicitando se lo declare jugador libre y se condene al club L al pago de la suma de USD 30,467 compuesta de la siguiente manera: Salarios adeudados (julio y agosto 2005) USD 2,000 Tiempo remanente del contrato 2005 (4 meses) USD 4,000 Año 2006-(12 meses) USD 12,000 Año 2007 (12 meses) USD 12,000 Año 2008 (14 días) USD 467 6. El 12 de diciembre de 2005, la Federación envió a la FIFA una comunicación (de fecha 10 de diciembre de 2005) adjuntando una comunicación de su club L (de fecha 8 de diciembre de 2005) manifestando que el club A solicitó la transferencia del jugador R y que dicho pedido constituye una prueba contundente de todo lo antes expresado por el club L y además ratificado por la declaración testimonial del Sr. adjuntando a dicha presentación una copia de la referida declaración. 7. El 21 de diciembre de 2005 la Liga Profesional envía carta a la FIFA adjuntando una comunicación de club L de la misma fecha. En dicha comunicación el club solicita al jugador R que en virtud del contrato que los vincula, se presente en los entrenamientos a partir del 23 de enero de 2006 a fin de participar en el campeonato clausura de la liga boliviana. 8. El jugador R respondió que fué el mismo club el que rescindió el contrato que los vinculaba de manera unilateral y arbitraria y que en consecuencia ya no tenían contrato vigente. 9. El 11 de enero de 2006, la Federación envía una reiteración de su comunicación fechada 10 de diciembre de 2005 adjuntando la nota del club L de fecha 8 de diciembre de 2005, la declaración testimonial antes referida y además adjuntan una nueva comunicación del club L de fecha 3 de diciembre de 2005. En esta última nota el club L manifiesta su negativa a la transferencia del jugador R al club argentino basándose en que tienen contrato vigente hasta enero de 2008 y que además tienen pendiente una disputa contractual ante la FIFA. 10. El 19 de enero de 2006 la Federación (FBF) envió a la FIFA un reclamo a fin de que se anulara la inscripción provisional del jugador Romero efectuada por la Asociación del Fútbol Argentino (AFA) para su club A sobre la base del articulo 2 par. 5 del Anexo 3 del Reglamento sobre el estatuto y la transferencia de jugadores. La FBF fundó su petición en que las oficinas de la FBF habían permanecido cerradas por vacaciones de fin de año y que había pendiente una disputa contractual entre las partes. 11. La AFA informó a la FIFA que habían solicitado el certificado de transferencia internacional (CTI) del jugador R a la FBF el 28 de noviembre de 2005 y que ante la falta de respuesta habían inscripto provisionalmente al citado jugador el 3 de enero de 2006 a favor de su club afiliado A de conformidad con los reglamentos de la FIFA. Adjuntaron copia de la solicitud de CTI a la FBF y de la constancia de recepción del fax . 12. La FIFA sometió el pedido de anulación de la inscripción provisional al Juez Unico de la Comisión del Estatuto del Jugador quien emitió una decisión el 21 de febrero de 2006 confirmando la inscripción provisional del jugador R efectuada por la AFA basándose principalmente en: que de acuerdo a la documentación a su disposición no queda otra alternativa que dudar acerca de la existencia actual de una relación contractual. que las justificaciones de la FBF en cuanto a que el personal de la FBF estaba de vacaciones no eran lo suficientemente justificadas. 13. El 16 de marzo de 2006 la FBF envió una comunicación a la FIFA de su club afiliado L informando que el Juez Único no había contemplado su pedido de reincorporación del jugador R efectuado el 21 de diciembre de 2005 y que el hecho que existiera una disputa contractual implicaba que seguía existiendo un contrato vigente entre las partes. 14. En función de todo lo expuesto el jugador R solicita a la Cámara de Resolución de Disputas (CRD) se condene al club L a pagar el monto de USD 30,467 en concepto de salarios adeudados e indemnización por daños. 15. El club L solicita a la CRD declare rescindido el contrato por parte del jugador sin justa causa y en consecuencia se condene al jugador R al pago de USD 30,000 en concepto de indemnización por daños. II. Consideraciones de la Cámara de Resolución de Disputas 1. En primer lugar, la Cámara de Resolución de Disputas analizó si era competente para tratar el presente asunto. A este respecto, hizo referencia al art. 18 par. 2 y 3 del Reglamento de procedimiento de la Comisión del Estatuto del Jugador y de la Cámara de Resolución de Disputas de la FIFA. El presente asunto fue sometido a la FIFA el 6 de septiembre de 2005 por lo tanto la Cámara concluyó que las reglas de procedimiento revisadas (edición 2005) en cuestiones pendientes ante los órganos decisorios de la FIFA son aplicables al presente asunto. 2. En consecuencia y analizando la competencia de la Cámara, el art. 3 par. 1 del Reglamento de procedimiento arriba mencionado indica que la Cámara de Resolución de Disputas deberá examinar su competencia jurisdiccional en virtud de lo estipulado en los artículos 22 a 24 de la versión actual del Reglamento sobre el estatuto y la transferencia de jugadores (edición 2005). De acuerdo con el art. 24 par. 1 en conexión con el art. 22 (b) del Reglamento ya mencionado la Cámara de Resolución de Disputas decidirá sobre disputas relacionadas con el empleo entre un club y un jugador que cobren una dimensión internacional. 3. Si un contrato laboral es incumplido por una de las partes, la Cámara de Resolución de Diputas también es competente para verificar si una parte deberá pagar remuneración adeudada y/o una indemnización. 4. Por consiguiente, la Cámara de Resolución de Disputas (CRD) es el órgano competente para decidir sobre la presente disputa entre un club y un jugador referente al incumplimiento de un contrato laboral. 5. Posteriormente, La Cámara analizó cual es la edición del Reglamento sobre el estatuto y la transferencia de jugadores que debe ser aplicando al fondo del presente asunto. A este respecto, la Cámara hizo referencia al art. 26 par. 1 y 2 del Reglamento sobre el estatuto y la transferencia de jugadores (edición 2005) en su versión revisada en conformidad con la circular FIFA N° 995 con fecha del 23 de septiembre de 2005. Además, la Cámara tomó en cuenta que el relevante contrato laboral fue celebrado entre las partes el 15 de enero de 2005 y que la demanda fue sometida a FIFA el 6 de septiembre de 2005. En vista de lo antedicho la Cámara concluyó que el actual Reglamento FIFA sobre el estatuto y la transferencia de jugadores (edición 2005, en adelante: el Reglamento) es aplicable al fondo del presente caso. 6. A continuación, y entrando al fondo del caso, la Cámara comenzó a deliberar analizando los extremos alegados por ambas partes. 7. En primer lugar, los miembros de la Cámara destacaron que tanto el club L como el jugador R reconocían la existencia y validez del contrato laboral celebrado el 15 de enero de 2005. 8. Asimismo la CRD ponía de resalto que del análisis del expediente surgía que la relación laboral entre ambas partes se había desarrollado con normalidad hasta el mes de julio de 2005 y que a posteriori del viaje a Túnez surgieron los inconvenientes entre el club y el jugador. 9. Los miembros de la CRD consideraron que a partir de ese momento, ambas partes habían cometido actos que constituían indicios relevantes de falta de interés de ambas partes de continuar con la relación laboral. 10. Por el lado del jugador, la CRD destacó que debía haberse presentado en el club L luego de su viaje a Túnez simplemente tomando en consideración que tenía un contrato vigente con el club pero que recién lo hizo el 31 de agosto de 2005. La Cámara consideró que independientemente de que el club lo convocara o no por el deber de obrar con diligencia debía haberse presentado por su propia iniciativa con anterioridad. 11. Por el lado del club L la CRD manifestó que pese a la inasistencia del jugador, la medida adoptada el 20 de agosto de 2005 de rescindir el contrato laboral que los vinculaba basándose en disposiciones reglamentarias internas del club, legislación nacional así como también de claúsulas contractuales surgía en principio como excesiva. Asimismo la CRD destacó que el club no había remitido a la FIFA copia de su reglamento interno constituyendo éste uno de los elementos fundamentales en los cuales basaba su decisión de rescindir el contrato en cuestión. Además, la Cámara destacó que la normativa a la cual se refiere el club es potestativa, es decir, dictada y aplicada sólo por una de las partes de la relación contractual, el club. 12. Asimismo los miembros de la Cámara destacaron que en el proceso del presente caso el demandante no había probado acabadamente que había convocado al jugador R a presentarse nuevamente a jugar para dicho club una vez retornado de Túnez (6 de agosto de 2005), sino que más bien constituían simples afirmaciones por parte del club L. Además que según los propios dichos del club, el jugador debía haberse presentado el 7 de agosto de 2005 y que en realidad lo hizo el 1 de septiembre del mismo año. 13. En consecuencia la Cámara concluyó que la decisión del club de rescindir el contrato de trabajo en cuestión el 20 de agosto de 2005 fué motivada por la inasistencia del jugador durante 12 días y que dicha decisión surge como poco razonable y desproporcionada por parte del demandante. 14. A continuación la Cámara pasó a analizar los dichos y pruebas aportadas por ambas partes y destacó que surgía claramente del análisis de los mismos que había poco interés en continuar la relación laboral por ambos lados. Por parte del club tomaban en consideración que el 15 de enero de 2005 firmaron un contrato laboral con el jugador R y 6 meses después organizaron un viaje a Túnez para tratar de ubicarlo en otro club y por parte del jugador la disconformidad manifestada con las autoridades del club luego del viaje a Túnez y además que en tan corto tiempo después que no pudo entrenar con el club L ya tuviera un nuevo club interesado en sus servicios. 15. La CRD remarcó que el jugador aunque demorado se había presentado al club para entrenar el 1 de septiembre de 2005 acompañado por un inspector del Ministerio de Trabajo y que el club recién envió el reclamo a la FIFA el 6 de septiembre de 2005, 17 días después que habían rescindido el contrato. 16. La Cámara analizó el informe del inspector del Ministerio de Trabajo adjuntado por el jugador R y un pedido de información adicional solicitado por el club L y advirtió que el inspector manifiesta que el jugador R se presento en dependencias del Ministerio de Trabajo el 31 de agosto de 2005 para solicitar se realice una inspección a fin de constatar la prohibición de entrada a entrenamiento, diligencia que se efectuó el 1 de septiembre de 2005. 17. Asimismo la Cámara consideró oportuno destacar que coincidía plenamente con lo resuelto por el Juez Único de la Comisión del Estatuto del Jugador en su resolución del 21 de febrero de 2006 en cuanto a que debía dudarse de la existencia de un vinculo contractual entre las partes y además en que la registración del jugador R efectuada por la Asociación del Fútbol Argentino el 2 de enero de 2006 para su club A era válida y conforme al Reglamento y por lo tanto el jugador se encontraba en posición de prestar sus servicios libremente a dicho club. 18. En este estado los miembros de la CRD remarcaron que el pedido de retorno del jugador R efectuado por el club demandante el 21 de diciembre de 2005 era a todas luces extemporáneo y contradictorio. En conclusión, que el 20 de agosto de 2005 era formalmente la fecha en que había finalizado la vinculación contractual entre las partes. 19. En consecuencia, los miembros de la Cámara consideraron que el club rescindió el contrato sin preaviso y sin justa causa el 20 de agosto de 2005 y por lo tanto su reclamo por el supuesto perjuicio ocasionado por el jugador no fué debidamente sustentado y debe ser rechazado. 20. En virtud de todo lo antes expuesto, la CRD concluyó unánimemente que teniendo en cuenta que el club L rescindió el contrato sin justa causa el 20 de agosto de 2005 debía abonarle al jugador R una indemnización por los perjuicios ocasionados de conformidad con el articulo 17 par.1 del Reglamento. 21. En este estado, la Cámara se detuvo a determinar cuál era el monto que el club le debía abonar al jugador R en concepto de indemnización teniendo en cuenta las particularidades del caso y la conducta del jugador. 22. A continuación los miembros de la Cámara analizaron los montos reclamados por el jugador concluyendo que desde la fecha de rescisión del contrato el 20 de agosto de 2005 hasta la fecha de expiración del mismo 14 de enero de 2008 restaban 2 años y 4 meses de vigencia aproximadamente. Asimismo, la CRD destacó que el jugador R informó que el club no le abonó los salarios de los meses de julio y agosto de 2005 y en consecuencia reclama el monto total de USD 30,467 en concepto de salarios adeudados e indemnización. 23. La Cámara también tomó en consideración que el sueldo mensual del jugador conforme el contrato celebrado con el club demandante era de USD 1,000. Asimismo la Cámara consideró que el jugador R se desempeña con su nuevo club A como jugador aficionado. 24. Tomando en consideración todos los hechos y circunstancias anteriormente expuestos y el articulo 17, párrafo 1 del Reglamento, los miembros de la CRD concluyeron de manera unánime que el club L es responsable de abonar al jugador R la suma de USD 16,000 en concepto de indemnización derivada de la rescisión unilateral del contrato sin justa causa. 25. En conclusión y en virtud de todo lo antes expuesto la CRD estableció que el club L debe abonarle al jugador R la suma total de USD 16,000. III. Decisión de la Cámara de Resolución de Disputas 1. Rechazar totalmente la demanda del club L; 2. Aceptar parcialmente la reclamación del jugador R; 3. Requerir al club L que abone al jugador R la suma de USD 16,000 dentro de los 30 días siguientes a la notificación de la presente decisión; 4. Advertir al club L que, en caso de no respetar el plazo establecido en el punto 3, a las cantidades allí indicadas se le aplicarán intereses moratorios del 5% per annum a partir del vencimiento del plazo más arriba mencionado. Además, la administración de la FIFA estará autorizada para trasladar el caso a la Comisión Disciplinaria de la FIFA; 5. El jugador R se compromete a comunicar al club L el número de cuenta en la que deberán abonarse las sumas adeudadas, así como informar a la Cámara de Resolución de Disputas sobre los pagos efectuados por el club; 6. De acuerdo con lo previsto por el artículo 61, apartado 1, de los Estatutos de la FIFA, esta decisión podrá recurrirse ante el Tribunal Arbitral del Deporte (TAS, en sus siglas en francés). El recurso deberá interponerse directamente ante el TAS en un plazo de 21 días contados desde la notificación de esta decisión, y deberá contener todos los elementos de conformidad con el punto nº 2 de las normas de procedimiento emanadas del TAS, cuya copia adjuntamos a la presente. El demandante dispone de 10 días adicionales, a partir del vencimiento del plazo para recurrir, para presentar su escrito de apelación con la descripción de los hechos y los argumentos legales sobre los cuales basa su recurso de apelación ante el TAS (véase el punto nº 4 de las normas de procedimiento adjuntas). Para ponerse en contacto con el TAS deberán dirigirse a: Tribunal Arbitral del Deporte Avenue de Beaumont 2 CH-1012 Lausana, Suiza Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 Dirección electrónica: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Por la Cámara de Resolución de Disputas Urs Linsi Secretario General Adj. (Reglas procesales del TAS)
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