F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico -Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 21 novembre 2006, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Amoretty Souza Paulo (Brasile), membro Ivan Gazidis (USA), membro Carlos Soto (Cile), membro John Didulica (Australia), membro sulla domanda presentata dalla X Player rappresentata dal signor xxxxxxxx come attore / Counter-Resistente contro il club Y rappresentata dal Sig. xxxxxxxx come Resistente / Counter Richiedente merito delle retribuzioni arretrate, sulla base di un lavoro fatti I. contrattuali del caso
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico -Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 21 novembre 2006, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Amoretty Souza Paulo (Brasile), membro Ivan Gazidis (USA), membro Carlos Soto (Cile), membro John Didulica (Australia), membro sulla domanda presentata dalla X Player rappresentata dal signor xxxxxxxx come attore / Counter-Resistente contro il club Y rappresentata dal Sig. xxxxxxxx come Resistente / Counter Richiedente merito delle retribuzioni arretrate, sulla base di un lavoro fatti I. contrattuali del caso 1. Il 31 luglio 2004, il giocatore X, l'attore, e la Club Y Resistente, ha firmato un contratto di lavoro valido fino al 30 giugno 2005. Le parti hanno concordato un compenso pari a 300.000 euro da versare in sei rate mensili di 50.000 euro ciascuna a partire dal 1 agosto 2004 al 1 ° gennaio 2005 e uno stipendio mensile pari a 605. 2. Il 28 ottobre 2005, l'attore contattato FIFA sostenendo che il Resistente lo ha pagato la prima rata di 50.000 euro soltanto. Inoltre, l'attore ha spiegato che egli considerava il contratto risolto per il fallimento del Resistente di adempiere ai propri obblighi contrattuali. Come risultato, l'attore ha lasciato il 22 dicembre 2004, quando il campionato nazionale era stata interrotta per la pausa natalizia. In particolare, l'attore ha spiegato che il convenuto aveva violato il contratto, omettendo di pagargli tutte le rate a partire dal settembre 2004 e da lui non contattare, al fine di risolvere la questione. 3. Inoltre, l'attore ha sostenuto che è rimasto senza lavoro fino all'inizio della stagione 2005/06. 4. In considerazione di quanto precede, il richiedente domandi che i cinque rate in sospeso per un importo complessivo di 250.000 euro più il 5% di interessi su ogni singola rata a decorrere dalla data in cui la rata maturata. Inoltre, l'attore richieste di indennizzo supplementare per la rottura improvvisa del contratto in una quantità equivalente di 6 mesi di salario. Infine, il richiedente domandi sanzioni sportive ai sensi dell'art. 17 par. 4 del Regolamento FIFA per il trasferimento e lo stato dei giocatori a causa della violazione del contratto durante il periodo protetto. 5. Il 27 marzo 2006, il Resistente / contro-attore (di seguito: il Resistente) fornito FIFA con la sua posizione come la sua domanda riconvenzionale. In particolare, il convenuto ha sostenuto che essa ha pagato le prime due rate pari a 50.000 euro ciascuna (agosto e settembre 2004). Il Resistente ha spiegato che il pagamento della prima rata al Richiedente / Counter-Resistente (di seguito: l'attore) al momento l'accordo è stato concluso oralmente quando i rappresentanti del club ha incontrato l'attore in Italia il 31 luglio 2004 e la seconda rata è stata versato nel mese di ottobre 2004. A questo proposito, il Resistente fornito da un lato conferma scritta del 31 luglio, 2004, debitamente firmata dal ricorrente riconoscendo la ricevuta di 50.000 euro, un'altra ricevuta datata 4 Ottobre 2004 per un importo di 50.000 euro, non firmata dal ricorrente e un altro ricevimento del 20 ottobre 2004 pari a 50.000 euro debitamente firmata dal richiedente. 6. Inoltre, il convenuto ha sostenuto che l'allenatore non era soddisfatto condizione fisica del ricorrente e le prestazioni, e quindi quest'ultimo non stava giocando molto spesso. A parere del Resistente l'attore ha lasciato il club arbitrariamente perché non stava giocando tutte le corrispondenze. Pertanto, l'attore ha violato il contratto. Per quanto riguarda il mancato pagamento delle rate successive il club ha spiegato che si è di fronte ad una temporanea difficoltà economica, di solito molti club in Europa. Tuttavia, il ritardo non è mai superato il periodo di tre mesi ed è stato causato dal ritardo del pagamento dei diritti televisivi per il club. Inoltre, il Resistente ha affermato che la situazione di cui sopra è stato spiegato al richiedente e che il convenuto ha confermato ed ha assicurato all'attore che tutte le rate rimanenti sarebbero stati pagati entro il gennaio 2005. 7. Inoltre, e per quanto riguarda la domanda riconvenzionale, il convenuto ha spiegato che a causa della partenza del ricorrente ha dovuto firmare due giocatori nuovi nel gennaio 2005 per un anno per l'importo complessivo di 100.000 euro. 8. In considerazione di quanto sopra, la compensazione Resistente richieste dal Richiedente pari a EUR 100.000, più 50.000 euro (la metà della somma investita per sostituire all'attore), vale a dire l'importo totale di 150.000 euro. 9. Il 14 aprile 2006, l'attore contestato le affermazioni della Resistente. Prima di tutto, ha di nuovo sottolineato che ha solo ricevuto la prima rata come stabilito dalla ricevuta firmata datata 4 ottobre 2004. Per quanto riguarda il secondo nonsigned ricevuta datata 20 ottobre 2004, l'attore ancora una volta sottolineato che non ha ricevuto alcun importo. 10. Inoltre, l'attore ha sottolineato che è dovere del Resistente a tutte le indagini necessarie al fine di assicurarsi che il giocatore bersaglio corrisponde alle esigenze dell'economia e della sua squadra prima della firma del relativo contratto di lavoro. Se il convenuto non era in grado di permettersi finanziariamente l'adempimento del contratto del ricorrente, non dovrebbe averlo firmato. Inoltre, l'attore ha aggiunto che non ha mai ricevuto lo stipendio mensile di 605 euro e che il suo presunto scarso rendimento è in alcun modo un motivo per un club V iolare un contratto di lavoro. 11. In considerazione di quanto sopra, l'attore ha chiesto alla Camera di Risoluzione delle Controversie di respingere la domanda riconvenzionale presentata dal Resistente. 12. L'11 maggio 2006, la Resistente ha sottolineato che il ricorrente non ha contestato la ricevuta del versamento del 31 luglio 2004 e che il giocatore ha anche confermato di aver ricevuto la rata di 50.000 euro in base alla ricevuta datata 4 ottobre 2004. Per quanto riguarda il pagamento effettuato al Richiedente il 31 luglio 2004 la Resistente ha spiegato che per ragioni puramente logistiche l'ufficio del cassiere rilasciata una ricevuta ufficiale il 20 ottobre 2004, che doveva non essere firmato dal giocatore. Come risultato, il Resistente ha sottolineato che l'attore ha ricevuto due rate di 50.000 euro ciascuno. 13. Per quanto riguarda lo stipendio mensile la Resistente ha sottolineato che l'attore aveva convenuto che tali importi mensili sarebbe di partire con le spese comuni della casa concessi a lui. Tuttavia, e nel caso in cui gli organi che decidono giunge alla conclusione che il ricorrente abbia violato il contratto alla base della presente controversia, quando, senza preavviso, abbandonato il gruppo nel dicembre 2004, il Resistente sarebbe disposto a pagare al ricorrente la retribuzione fino al dicembre 2004. 14. Infine, la Resistente ha sottolineato che il breve lasso di tempo di pagamento, non superare il termine di tre mesi, non può essere considerato, secondo il principio di buona fede e la giurisprudenza FIFA, come una violazione del contratto al suo fianco. 15. L'attore ha chiesto alla Camera di Risoluzione delle Controversie concludere che egli ha diritto a ricevere un risarcimento per un importo di 250.000 euro, più interessi del 5% su ogni singola rata a decorrere dalla data della rata maturata, oltre a un risarcimento complementare per un importo equivalente di sei mensilità . 16. Il Resistente riferimento alla sua precedente corrispondenza e il risarcimento richiesto ammonta a 150.000 euro a causa della violazione del ricorrente del contratto. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera ha analizzato se era competente a trattare la questione in gioco. A questo proposito, si fa riferimento all'arte. 18 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie. La questione attuale è stato presentato alla FIFA il 28 ottobre 2005, come conseguenza della Camera ha concluso che le regole rivedute concernenti le procedure (edizione 2005) sulle questioni pendenti dinanzi gli organi decisionali della FIFA sono applicabili alla questione a portata di mano. 2. Per quanto riguarda la competenza della Camera, art. 3 par. 1 dei suddetti regolamento precisa che la Camera di Risoluzione delle Controversie esamina la propria giurisdizione alla luce degli articoli da 22 a 24 della versione attuale del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005). Ai sensi dell'art. 24 par. 1 in combinazione con l'art. 22 (b) del Regolamento di cui sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie decide in merito alle relative all'occupazione controversie tra un club e un giocatore che ha una dimensione internazionale. 3. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Controversie è l'organo competente a decidere sul contenzioso in esame, che coinvolge un giocatore e club xxxxx xxxxx riguardante le retribuzioni asseritamente eccezionale in relazione ad un contratto di lavoro. 4. Successivamente, i membri della Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento per lo Status ed il trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, la sezione di cui, da un lato, all'arte. 26 par. 1 e 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) e, dall'altro, al fatto che il relativo contratto alla base della presente controversia è stato firmato il 31 luglio 2004 e la richiesta è stata depositata presso FIFA il 28 ottobre 2005. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha concluso che gli attuali regolamenti FIFA per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005, qui di seguito: il Regolamento) sono applicabili al caso in esame nel merito. 5. In continuazione, ed entrando nel merito della questione, i membri della Camera ha iniziato riconoscendo che il 31 luglio 2004 il ricorrente ed il convenuto ha firmato un contratto di lavoro valido fino al 30 giugno 2005. Secondo il contratto di lavoro ha, in particolare in conformità con la sua clausola di 3 e 6 (b) l'attore aveva il diritto di ricevere i seguenti importi dal 1 ° agosto 2004 fino al 1 gennaio 2005: 50.605 euro il 1 ° agosto 2004, 50.605 euro il 1 ° settembre 2004, 50.605 euro il 1 ° ottobre 2004, 50.605 euro il 1 ° novembre 2004, 50.605 euro il 1 ° dicembre 2004 e 50.605 euro il 1 ° gennaio 2005. 6. In continuazione, la Camera ha preso atto che è pacifico tra le parti che il contratto di lavoro è stato terminato anticipatamente entro la fine di dicembre 2004 e che l'attore ha lasciato entro la fine di dicembre 2004. 7. Tuttavia, la Camera debitamente sottolineato che, da un lato, l'attore è del parere che il Resistente ha violato il contratto di lavoro e chiede quindi un risarcimento di 250.000 euro, più interessi del 5% su ogni singola rata a decorrere dalla data della rata maturata , più un risarcimento complementare per un importo equivalente di sei mesi di salario. 8. D'altra parte, la Camera ha preso atto che il convenuto ha sostenuto che il ricorrente abbia violato il contratto di lavoro lasciando il club non autorizzata e, pertanto, la compensazione Resistente richieste per un importo di 150.000 euro. 9. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha rivolto la sua attenzione alla questione se il contratto di lavoro alla base della presente controversia è stato violato da qualsiasi partito e, in caso affermativo, a considerare le conseguenze rilevanti della rottura unilaterale del contratto di lavoro senza giusta causa. 10. In questo contesto, la Camera ha preso atto che, secondo il relativo contratto di lavoro le parti hanno concordato un compenso pari a 300.000 euro da versare in sei rate mensili di 50.000 euro ciascuna a partire dal 1 agosto 2004 al 1 ° gennaio 2005 nonché una stipendio mensile pari a 605. 11. Inoltre, la Camera ha ritenuto che è pacifico che l'attore ha lasciato il Resistente entro la fine di dicembre 2004. Come risultato, la Camera ha sottolineato che, in linea di principio, l'attore avrebbe dovuto ricevere per il periodo dal 31 luglio 2004 fino alla fine di dicembre 2004 cinque (5) rate di 50.000 euro come segue: 50.000 euro per il mese di agosto 2004, 50.000 euro per il mese di settembre 2004, 50.000 euro per il mese di ottobre 2004, 50.000 euro per il mese di novembre 2004 e 50.000 euro per il mese di dicembre 2004, nonché l'importo di EUR 605 durante i suddetti cinque mesi , vale a dire 3.025 euro in totale. 12. Sulla base della documentazione a sua disposizione, la Camera ha sottolineato che il Resistente rimesso, in particolare, due ricevute di pagamento, sia debitamente sottoscritta dal richiedente e ciascuno del valore di 50.000 euro. Una mano ricevuta di pagamento scritta afferma quanto segue: "Il sottoscritto calciatore xxxxxxx ricevuto l'importo di 50.000 euro in contanti per il pagamento della prima rata del suo contratto a partire dal 31/7/2004." La ricevuta di altri metodi di pagamento datato 4 ottobre 2004 conferma che l'attore ha ricevuto un assegno per l'importo di 50.000 euro per la rata di settembre 2004. In questo contesto, la Camera ha concluso che sulla base della documentazione a sua disposizione è possibile affermare che l'attore ha ricevuto due rate di 50.000 euro ciascuna, vale a dire l'importo di 100.000 euro. 13. Rivolgendo la propria attenzione ai rimanenti tre rate fino alla data in cui il contratto di lavoro è stato terminato anticipatamente, vale a dire entro la fine del dicembre 2004, la Camera ha osservato che non viene contestata dal Resistente che dette rate, così come lo stipendio mensile pari di euro 3.025 in totale non sono mai stati versati al Richiedente. 14. In questo senso, la Camera ha tenuto conto che il Resistente ha spiegato che mai il ritardo, sempre secondo gli standard di molti club europei, superato il periodo di tre mesi ed è stato causato dal ritardo del pagamento dei diritti televisivi per il club. Inoltre, il Resistente ha affermato che la situazione di cui sopra è stato spiegato al richiedente e che il convenuto ha confermato ed ha assicurato all'attore che tutte le rate rimanenti sarebbero stati pagati entro il gennaio 2005. In questo contesto, la Camera ha sottolineato che in base al principio giuridico l'onere della prova, che è un principio fondamentale in ogni sistema giuridico, una parte affermando un dato di fatto ha l'obbligo di provare la stessa. 15. La Camera ha sottolineato che il Resistente non ha fornito alcuna prova documentale al fine di corroborare i motivi che possa aver avuto per non aver pagato la remunerazione del giocatore in conformità con i termini contrattuali né per quanto riguarda le rate per un importo di 50.000 euro ciascuna, né per quanto riguarda la stipendio mensile del giocatore. Inoltre, la Camera ha affermato che il convenuto non era in grado di presentare alcuna prova documentale al fine di corroborare la sua affermazione di aver messo fuori lo stipendio mensile con le spese di soggiorno. 16. In questo senso, la Camera ha sottolineato che sulla base della documentazione a sua disposizione è possibile stabilire che il richiedente ha reso i suoi servizi al Resistente per cinque mesi e, come già evidenziato al punto II.11, per il suddetto periodo di tempo il richiedente abbia ricevuto l'importo di euro 253.025, che non è stato senza dubbio pagato dal Resistente. 17. In considerazione di tutto quanto sopra, i membri della Camera ha concluso all'unanimità che il comportamento del Resistente rispetto alla persistente incapacità di rispettare i termini contrattuali per diversi mesi, rispettivamente, a partire dall'inizio del rapporto contrattuale per quanto riguarda lo stipendio è interessato, costituisce una violazione del contratto senza giusta causa. 18. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha respinto la domanda riconvenzionale del convenuto e rivolto la sua attenzione alle conseguenze della violazione ingiustificata del contratto ai sensi dell'art. 17 del Regolamento. 19. In questo contesto, la Camera ha concluso che il convenuto è tenuto a pagare tutte le retribuzioni arretrate a causa del Richiedente, in conformità del contratto di lavoro alla base della presente controversia nonché basata sulla rivendicazione del richiedente, fino al dicembre 2004. 20. In continuazione, la Camera ha sottolineato che l'art. 17 del Regolamento prevede che le violazioni contrattuali, sia all'interno che fuori del periodo protetto, danno luogo a pagamento di un indennizzo (cfr. art. 17 par. 1 del Regolamento). Il valore di compensazione è calcolato, in particolare, con la dovuta considerazione della legge del paese in questione, la specificità dello sport, la remunerazione ed altri benefici per il giocatore sotto contratto esistente e / o nuovo contratto così come il tempo rimanente il contratto esistente fino ad un massimo di cinque anni. 21. La Camera ha inoltre affermato che, in linea di principio, per quanto riguarda il calcolo della compensazione da versare ad un giocatore per una violazione di un contratto commesso da un club, il risarcimento dovuto per il giocatore potrebbe corrispondere, come regola generale, al salario per la restante durata del relativo contratto, tenendo conto l'obbligo del giocatore per mitigare i danni. I danni causati dalla violazione del contratto anche consistere, in linea di principio, alla perdita di tutti i benefici, a condizione che siano previste nel contratto di lavoro. 22. In questo senso, nel calcolo del risarcimento dovuto all'attore la Camera ha preso in considerazione la remunerazione del Richiedente e di altri benefici, secondo il contratto vigente, vale a dire sei rate di 50.000 euro così come uno stipendio mensile di EUR 605, il tempo rimanente sul contratto, vale a dire 6 mesi così come il fatto che il ricorrente ha sostenuto che è rimasto senza lavoro fino all'inizio della stagione 2005/06. 23. In considerazione di tutto quanto sopra, i membri della Camera di Risoluzione delle Controversie ha deciso all'unanimità che il convenuto deve risarcire all'attore a causa della violazione del contratto senza giusta causa per un importo di EUR 203.025. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Il reclamo presentato dal ricorrente, il signor X è parzialmente accettata. 2. Il contro-ricorso presentato dal club Resistente, Y, è stata respinta. 3. Il Resistente deve pagare l'importo complessivo di euro 203.025 al richiedente entro 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione. 4. Eventuali ulteriori richieste presentate dal Richiedente vengono respinte. 5. Se la somma di cui sopra non viene pagata entro il termine di cui sopra un tasso di interesse del 5% all'anno a partire dalla scadenza del termine fissato si applica e la questione presente da sottoporre al Comitato Disciplinare della FIFA, in modo che le necessarie sanzioni disciplinari possono essere imposte. 6. Il Richiedente è diretta ad informare il Resistente direttamente e immediatamente il numero di conto sul quale l'rimessa deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. 7. Ai sensi dell'art. 61 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Corte di Arbitrato per lo Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie : Urs Linsi Segretario Generale All.. CAS direttive______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2006-2007) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 21 November 2006, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Paulo Amoretty Souza (Brazil), member Ivan Gazidis (USA), member Carlos Soto (Chile), member John Didulica (Australia), member on the claim presented by the Player X Represented by Mr xxxxxxxx as Claimant/Counter-Respondent against the Club Y Represented by Mr xxxxxxxx as Respondent/Counter Claimant regarding outstanding remuneration on the basis of an employment contract I. Facts of the case 1. On 31 July 2004, the player X, the Claimant, and the club Y the Respondent, signed an employment contract valid until 30 June 2005. The parties agreed on a remuneration amounting to EUR 300,000 to be paid in six monthly instalments of EUR 50,000 each as from 1 August 2004 until 1 January 2005 as well as a monthly salary amounting to EUR 605. 2. On 28 October 2005, the Claimant contacted FIFA arguing that the Respondent paid him the first instalment of EUR 50,000 only. Moreover, the Claimant explained that he considered the contract as terminated due to the Respondent’s failure to fulfil its contractual obligations. As a result, the Claimant left on 22 December 2004, when the national championship had been interrupted for the Christmas break. In particular, the Claimant explained that the Respondent had breached the contract by failing to pay him all instalments as from September 2004 and by not contacting him in order to settle the matter. 3. Moreover, the Claimant argued that he remained without employment until the beginning of the 2005/06 season. 4. In view of the above, the Claimant requests the five outstanding instalments in the total amount of EUR 250,000 plus 5% interest on every single instalment as from the date the instalment concerned matured. Furthermore, the Claimant requests supplementary compensation for the abrupt breach of contract in an equivalent amount of 6 months salary. Finally, the Claimant requests sporting sanctions in accordance with art. 17 par. 4 of the FIFA Regulations for the Transfer and Status of Players due to the breach of contract during the protected period. 5. On 27 March 2006, the Respondent/counter-Claimant (hereafter: the Respondent) provided FIFA with its position as its counterclaim. In particular, the Respondent argued that it paid the first two instalments amounting to EUR 50,000 each (August and September 2004). The Respondent explained that the first instalment was paid to the Claimant/Counter-Respondent (hereafter: the Claimant) at the time the agreement was orally concluded when the representatives of the club met the Claimant in Italy on 31 July 2004 and the second instalment was paid in October 2004. In this respect, the Respondent provided one hand written confirmation dated 31 July 2004 duly signed by the Claimant acknowledging the receipt of EUR 50,000, another receipt dated 4 October 2004 amounting to EUR 50,000 not signed by the Claimant and another receipt dated 20 October 2004 amounting to EUR 50,000 duly signed by the Claimant. 6. Moreover, the Respondent argued that the coach was not satisfied with the Claimant’s physical condition and performance and therefore the latter was not playing very often. In the Respondent’s opinion the Claimant left the club arbitrarily because he was not playing any matches. Therefore, the Claimant breached the contract. With regard to the non-payment of the further instalments the club explained that it was facing a temporary economic difficulty, usual to many clubs in Europe. However, the delay never exceeded the period of three months and was caused by the delay of the payment of TV rights to the club. Furthermore, the Respondent affirmed that the aforementioned situation was explained to the Claimant and that the Respondent confirmed and assured to the Claimant that all remaining instalments would be paid by January 2005. 7. Furthermore and with regard to its counterclaim, the Respondent explained that due to the Claimant’s departure it had to sign two new players in January 2005 for one year for the total amount of EUR 100,000. 8. In view of the above, the Respondent requests compensation from the Claimant amounting to EUR 100,000 plus EUR 50,000 (half of the invested sum in order to replace the Claimant), i.e. the total amount of EUR 150,000. 9. On 14 April 2006, the Claimant contested the Respondent’s allegations. First of all, he again pointed out that he only received the first instalment as established by the signed receipt dated 4 October 2004. With regard to the second nonsigned receipt dated 20 October 2004, the Claimant again stressed that he did not receive any amount. 10. Moreover, the Claimant pointed out that it is the Respondent’s duty to make all necessary investigations in order to make sure that the target player corresponds to the needs and economy of its team before signing the relevant employment contract. If the Respondent was not in a position to financially afford the fulfilment of the Claimant’s contract, it should have not signed him on. Furthermore, the Claimant added that he never received the monthly salary of EUR 605 and that his alleged poor performance is in no way a reason for a club to breach an employment contract. 11. In view of the above, the Claimant requested the Dispute Resolution Chamber to reject the counterclaim lodged by the Respondent. 12. On 11 May 2006, the Respondent stressed that the Claimant did not contest the payment receipt dated 31 July 2004 and that the player also confirmed that he received the instalment of EUR 50,000 according to the receipt dated 4 October 2004. With regard to the payment made to the Claimant on 31 July 2004 the Respondent explained that for purely logistic reasons the cashier’s office issued an official receipt on 20 October 2004, which needed not to be signed by the player. As a result, the Respondent emphasised that the Claimant did receive two instalments of EUR 50,000 each. 13. With regard to the monthly salary the Respondent pointed out that the Claimant had agreed that these monthly amounts would be set off with the common expenses of the house granted to him. However, and in case that the deciding bodies reaches the conclusion that the Claimant breached the contract at the basis of the present dispute when he, without notice, deserted the team in December 2004, the Respondent would be willing to pay to the Claimant the salary until December 2004. 14. Finally, the Respondent stressed that the short delay of payment, not exceeding the period of three months, cannot be considered, according to the principle of good faith and the FIFA jurisprudence, as a breach of contract by its side. 15. The Claimant asked the Dispute Resolution Chamber to conclude that he is entitled to receive compensation in the amount of EUR 250,000 plus 5% interest on every single instalment as from the date the instalment concerned matured, plus supplementary compensation in an equivalent amount of 6 months salary. 16. The Respondent referred to its previous correspondence and requested compensation amounting to EUR 150,000 due to the Claimant’s breach of contract. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Chamber analysed whether it was competent to deal with the matter at stake. In this respect, it referred to art. 18 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber. The present matter was submitted to FIFA on 28 October 2005, as a consequence the Chamber concluded that the revised Rules Governing Procedures (edition 2005) on matters pending before the decision making bodies of FIFA are applicable to the matter at hand. 2. With regard to the competence of the Chamber, art. 3 par. 1 of the above- mentioned Rules states that the Dispute Resolution Chamber shall examine its jurisdiction in the light of articles 22 to 24 of the current version of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005). In accordance with art. 24 par. 1 in combination with art. 22 (b) of the aforementioned Regulations, the Dispute Resolution Chamber shall adjudicate on employment- related disputes between a club and a player that have an international dimension. 3. As a consequence, the Dispute Resolution Chamber is the competent body to decide on the present litigation involving a xxxxx player and xxxxx club regarding allegedly outstanding remuneration in connection with an employment contract. 4. Subsequently, the members of the Chamber analyzed which edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the Chamber referred, on the one hand, to art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005) and, on the other hand, to the fact that the relevant contract at the basis of the present dispute was signed on 31 July 2004 and the claim was lodged at FIFA on 28 October 2005. In view of the aforementioned, the Chamber concluded that the current FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005, hereafter: the Regulations) are applicable to the case at hand as to the substance. 5. In continuation, and entering into the substance of the matter, the members of the Chamber started by acknowledging that on 31 July 2004 the Claimant and the Respondent signed an employment contract valid until 30 June 2005. According to the said employment contract, in particular in accordance with its clause 3 and 6 (b) the Claimant was entitled to receive the following amounts as from 1 August 2004 until 1 January 2005: EUR 50,605 on 1 August 2004, EUR 50,605 on 1 September 2004, EUR 50,605 on 1 October 2004, EUR 50,605 on 1 November 2004, EUR 50,605 on 1 December 2004 and EUR 50,605 on 1 January 2005. 6. In continuation, the Chamber took note that it is undisputed by the parties that the employment contract was prematurely terminated by the end of December 2004 and that the Claimant left by the end of December 2004. 7. Nevertheless, the Chamber duly noted that, on the one hand, the Claimant is of the opinion that the Respondent breached the employment contract and is therefore requesting compensation of EUR 250,000 plus 5% interest on every single instalment as from the date the instalment concerned matured, plus supplementary compensation in an equivalent amount of 6 months salary. 8. On the other hand, the Chamber took due note that the Respondent argued that the Claimant breached the employment contract by leaving the club unauthorised and therefore the Respondent requests compensation amounting to EUR 150,000. 9. In view of the above, the Chamber turned its attention to the question whether the employment contract at the basis of the present dispute was breached by any party and, in the affirmative, to consider the relevant consequences of the unilateral breach of the employment contract without just cause. 10. In this context, the Chamber took due note that according to the relevant employment contract the parties agreed on a remuneration amounting to EUR 300,000 to be paid in six monthly instalments of EUR 50,000 each as from 1 August 2004 until 1 January 2005 as well as a monthly salary amounting to EUR 605. 11. Furthermore, the Chamber considered that it is undisputed that the Claimant left the Respondent by the end of December 2004. As a result, the Chamber emphasised that, in principle, the Claimant should have received for the time period as from 31 July 2004 until the end of December 2004 five (5) instalments of EUR 50,000 as follows: EUR 50,000 for the month of August 2004, EUR 50,000 for the month of September 2004, EUR 50,000 for the month of October 2004, EUR 50,000 for the month of November 2004 and EUR 50,000 for the month of December 2004 as well as the amount of EUR 605 during the aforementioned five months, i.e. EUR 3,025 in total. 12. Based on the documentation at its disposal, the Chamber emphasised that the Respondent remitted, in particular, two payment receipts, both duly signed by the Claimant and each in the amount of EUR 50,000. One hand written payment receipt states the following: “I the undersigned football player xxxxxxx received the amount of 50,000 euros in cash for the payment of the 1st installment of his as from 31/7/2004 contract.” The other payment receipt dated 4 October 2004 confirms that the Claimant received a cheque in the amount of EUR 50,000 for the September 2004 instalment. In this context, the Chamber concluded that based on the documentation at its disposal it can be established that the Claimant received two instalments of EUR 50,000 each, i.e. the amount of EUR 100,000. 13. Turning its attention to the remaining three instalments until the date when the employment contract was prematurely terminated, i.e. by the end of December 2004, the Chamber noted that it is not being contested by the Respondent that the said instalments as well as the monthly salary amounting to EUR 3,025 in total were never paid to the Claimant. 14. In this sense, the Chamber took into account that the Respondent explained that the delay, usual according to the standards of many European clubs, never exceeded the period of three months and was caused by the delay of the payment of TV rights to the club. Furthermore, the Respondent affirmed that the aforementioned situation was explained to the Claimant and that the Respondent confirmed and assured to the Claimant that all remaining instalments would be paid by January 2005. In this context, the Chamber emphasized that in accordance with the legal principle of the burden of proof, which is a basic principle in every legal system, a party asserting a fact has the obligation to prove the same. 15. The Chamber emphasised that the Respondent did not provide any documentary evidence in order to corroborate the reasons he might have had for not paying the player’s remuneration in accordance with the contractual terms neither with regard to the instalments amounting to EUR 50,000 each nor with regard to the player’s monthly salary. Moreover, the Chamber stated that the Respondent was not able to present any documentary evidence in order to corroborate its allegation of having set off the monthly salary with the accommodation expenses. 16. In this sense, the Chamber pointed out that based on the documentation at its disposal it can be established that the Claimant rendered his services to the Respondent for five months and, as already pointed out under point II.11, for the said period of time the Claimant should have received the amount of EUR 253,025, which was undoubtedly not paid by the Respondent. 17. In view of all of the above, the members of the Chamber unanimously concluded that the Respondent’s behaviour in respect to the persistent failure to comply with the contractual terms during several months, respectively as from the beginning of the contractual relationship as far as the salary is concerned, constitutes a breach of contract without just cause. 18. In view of the above, the Chamber rejected the counterclaim of the Respondent and turned its attention to the consequences of the unjustified breach of contract in accordance with art. 17 of the Regulations. 19. In this context, the Chamber concluded that the Respondent is obliged to pay all outstanding remuneration due to the Claimant, in accordance with the employment contract at the basis of the present dispute as well as based on the Claimant’s claim, until December 2004. 20. In continuation, the Chamber emphasised that art. 17 of the Regulations stipulates that contractual breaches, whether inside or outside the protected period, give rise to payment of compensation (cf. art. 17 par. 1 of the Regulations). The compensation amount shall be calculated, in particular, with due consideration of the law of the country concerned, the specificity of sport, the remuneration and other benefits due to the player under the existing contract and/or new contract as well as the time remaining on the existing contract up to a maximum of five years. 21. The Chamber further stated that, as a principle, with respect to the calculation of compensation payable to a player for a breach of a contract committed by a club, the compensation due to the player might correspond, as a general rule, to the salary for the remaining duration of the relevant contract, taking into account the player’s obligation to mitigate the damages. The damages caused by the breach of contract also consist, as a matter of principle, to the loss of all benefits, provided they are stipulated in the employment contract. 22. In this sense, when calculating the compensation due to the Claimant the Chamber took into consideration the Claimant’s remuneration and other benefits, under the existing contract, i.e. six instalments of EUR 50,000 as well as a monthly salary of EUR 605, the time remaining on the contract, i.e. 6 months as well as the fact that the Claimant argued that he remained without employment until the beginning of the 2005/06 season. 23. In view of all of the above, the members of the Dispute Resolution Chamber unanimously decided that the Respondent must pay compensation to the Claimant due to the breach of contract without just cause in the amount of EUR 203,025. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim lodged by the Claimant, Mr X is partially accepted. 2. The counter-claim lodged by the Respondent, club Y, is rejected. 3. The Respondent must pay the total amount of EUR 203,025 to the Claimant within 30 days as from the date of notification of this decision. 4. Any further claims lodged by the Claimant are rejected. 5. If the aforementioned sum is not paid within the aforementioned deadline an interest rate of 5% per year as from expiry of the fixed deadline will apply and the present matter will be submitted to FIFA’s Disciplinary Committee, so that the necessary disciplinary sanctions can be imposed. 6. The Claimant is directed to inform the Respondent directly and immediately of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. 7. According to art. 61 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Court of Arbitration for Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Urs Linsi General Secretary Encl. CAS directives
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