F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 12 gennaio 2007, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Philippe Piat (Francia), membro Rinaldo Martorelli (Brasile), membro Jean-Marie Philips (Belgio), membro Mohamed Mecherara (Algeria), membro sulla domanda presentata da parte del giocatore A, xxx come attore / Counter-Resistente contro il club B, come xxx Resistente / Counter-attore in merito a una controversia contrattuale tra i fatti I. parti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 12 gennaio 2007, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Philippe Piat (Francia), membro Rinaldo Martorelli (Brasile), membro Jean-Marie Philips (Belgio), membro Mohamed Mecherara (Algeria), membro sulla domanda presentata da parte del giocatore A, xxx come attore / Counter-Resistente contro il club B, come xxx Resistente / Counter-attore in merito a una controversia contrattuale tra i fatti I. parti della controversia 1. Il 24 marzo 2006, il giocatore xxx, A (in prosieguo: il Richiedente), e il club xxx, B (in prosieguo: il Resistente), ha firmato un contratto di lavoro, valido dal giorno della firma fino al 23 gennaio 2007, così come sua appendice quanto riguarda la remunerazione del giocatore. Secondo l'appendice ha detto che il giocatore ha diritto a ricevere uno stipendio mensile netto per un importo di 1'500 dollari, una somma forfettaria per un importo di USD 10.000 pagabili in 4 rate mensili il 15 aprile, 15 maggio, 15 giugno e il 15 luglio 2006, un bonus per vittorie e richiama nella Lega xxx secondo regole specifiche e un bonus per un importo di USD 5'000 per accumulare 7 punti bonus, mentre 1 punto bonus è pari a 1 o 2 gol segnato gol assistiti . 2. Il 11 luglio 2006, il convenuto ha comunicato al richiedente che il rapporto di lavoro era stato risolto in conformità al Codice del lavoro della Repubblica di xxx a causa di assenza del ricorrente, vale a dire la sua apparizione non al lavoro. 3. Il 17 luglio 2006, l'attore ha presentato un reclamo contro la FIFA Resistente per la rottura unilaterale del contratto senza giusta causa. In particolare, il ricorrente, sulla base del contratto di lavoro rilevante e le sue appendici, le richieste del convenuto al pagamento degli stipendi mensili da giugno 2006 fino al gennaio 2007 pari a USD 12'000, le quote una tantum dovuti nel mese di giugno e luglio 2006 per un importo a USD 5'000, il bonus per accumulare 7 punti di bonus per un importo di USD 5'000, il bonus per la partita vs xxx il 22 maggio 2006 pari a USD 200, il bonus per il futuro stimato vince e disegna a partire da luglio fino a novembre 2006 pari a USD 4'000 e il risarcimento punitivo per violazione del contratto per un importo di USD 15'000. Le rivendicazioni ricorrente dalla Resistente la quantità totale di USD 41'200. 4. Con riferimento alla violazione del contratto richiesto, l'attore ha dichiarato che il convenuto aveva violato il contratto di lavoro del 24 marzo 2006 non solo unilateralmente la risoluzione del contratto in data 11 luglio 2006, ma anche da non pagare lo stipendio a lui per giugno 2006, il grumo Riassumendo rata di giugno 2006 e il bonus per le vittorie stimati e disegna. 5. Inoltre, l'attore ha chiesto di essere liberato immediatamente dal contratto di lavoro che lo lega al Resistente, senza che quest'ultimo sia il diritto ad un indennizzo per il trasferimento del caso, in modo da continuare la sua carriera calcistica con un altro club. 6. Nella sua risposta, il convenuto sosteneva di aver risolto il rapporto contrattuale con relativa all'attore 11 luglio 2006 a causa del suo comportamento non professionale. A questo proposito, l'interpellato ha dichiarato che il ricorrente era stato in ritardo per la formazione più volte e solo giocato in alcuni giochi. Inoltre, il Resistente ha sostenuto che l'attore era assente tra il 3 e il 9 luglio 2006 per ragioni sconosciute e, in particolare, che il 3, 4 e 9 luglio 2006 non si fece vedere a tutti per sessioni di formazione, rispettivamente, un incontro ufficiale senza il Resistente l' autorizzazione. Di conseguenza, il Resistente / Counter-attore (in prosieguo: il Resistente) è del parere che il comportamento del ricorrente / Counter-Resistente (in prosieguo: il richiedente) deve essere considerato come una violazione unilaterale del contratto senza giusta causa. 7. Inoltre, l'interpellato ha dichiarato che non si opporrebbe al trasferimento del richiedente in un nuovo club a condizione che sia stato indennizzato o dal richiedente o dal suo club di nuove prospettive per i suoi danni asseritamente patiti a causa della presunta violazione del contratto commessa dal Ricorrente. 8. Oltre alla suddetta condizione, il Resistente ha chiesto la sospensione del ricorrente per 6 mesi. 9. Infine, il convenuto ha riconosciuto i suoi debiti in essere nei confronti del richiedente per il periodo di tempo che questi ultimi lavorarono al club, ovvero alla data di cessazione del rapporto contrattuale in data 11 luglio 2006. A questo proposito, il Resistente ha confermato la sua disponibilità a pagare al ricorrente la retribuzione di giugno 2006 (l'importo di USD 1'500), una parte dello stipendio di luglio 2006 (l'importo di USD 527) e le quote una tantum per giugno e luglio 2006 (l'importo di USD 5'000), ossia la quantità totale di USD 7'027. 10. Nella sua replica, l'attore sosteneva che era stato assente dal lavoro a causa di un infortunio e, in particolare, che gli era stato dato il permesso di recarsi a xxx dal 3 luglio fino al 10 luglio 2006 dal capo allenatore del Resistente. A questo proposito, l'attore ha sostenuto di non essere in grado di presentare la dichiarazione del capo allenatore che autorizza a lasciare il club tra il 3 e il 10 luglio 2006, in quanto la controparte avrebbe rifiutato di dargli una copia del suddetto documento. Infine, l'attore ha dichiarato che il 4 luglio 2006 si era sottoposto ad un esame medico in xxx. 11. Nella sua duplicazione, l'interpellato ha dichiarato che il ricorrente non abbia subito danni che potrebbero non gli hanno consentito di adempiere i suoi doveri contrattuali durante allenamenti e partite. Inoltre, il Resistente ha ribadito la sua richiesta di riconoscimento del suo diritto al risarcimento nel caso in cui l'attore deve trovare un nuovo club. 12. Il 23 novembre e 12 dicembre 2006, l'attore FIFA informato che non era ancora entrato in un rapporto contrattuale con un nuovo club, dovuta al fatto che i club non erano disposti a fare alcun impegno finché il problema, se avrebbero dovuto pagare compensazione al Resistente, è stato risolto. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera di Risoluzione delle Controversie dovuto analizzare se fosse competente a trattare la questione in gioco. A questo proposito, si fa riferimento all'arte. 18 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie. La questione attuale è stato presentato alla FIFA il 17 luglio 2006, come conseguenza della Camera ha concluso che le regole rivedute concernenti le procedure (edizione 2005) alle questioni pendenti dinanzi gli organi decisionali della FIFA sono applicabili alla questione a portata di mano. 2. Per quanto riguarda la competenza della Camera, art. 3 par. 1 dei suddetti regolamento precisa che la Camera di Risoluzione delle Controversie esamina la propria giurisdizione alla luce degli articoli da 22 a 24 della versione attuale del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005). Ai sensi dell'art. 24 par. 1 in combinazione con l'art. 22 b) del Regolamento di cui sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie decide in merito alle relative all'occupazione controversie tra un club e un giocatore che ha una dimensione internazionale. 3. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Controversie è l'organo competente a decidere sul contenzioso in esame, che coinvolge un giocatore e un club xxx xxx in merito a una controversia in relazione con un contratto di lavoro. 4. Successivamente, i membri della Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento per lo Status ed il trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, la sezione di cui, da un lato, all'arte. 26 par. 1 e 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) e, dall'altro, al fatto che il relativo contratto alla base della presente controversia è stato firmato il 24 marzo 2006 e la richiesta è stata depositata presso FIFA il 17 luglio 2006. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha concluso che gli attuali regolamenti FIFA per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005, qui di seguito: il Regolamento) sono applicabili al caso in esame nel merito. 5. In continuazione, ed entrando nel merito della questione, i membri della Camera ha iniziato riconoscendo che il 24 marzo 2006 il richiedente e il convenuto ha firmato un contratto di lavoro valido fino al 23 gennaio 2007, così come la sua appendice per quanto riguarda la remunerazione del giocatore. 6. In continuazione, la Camera ha preso atto che è pacifico tra le parti che il contratto di lavoro è stato terminato anticipatamente dal Resistente in data 11 luglio 2006. 7. Tuttavia, la Camera debitamente sottolineato che, da un lato, l'attore è del parere che il Resistente violato il relativo contratto di lavoro, rispettivamente la sua appendice, senza giusta causa unilateralmente la risoluzione del contratto in data 11 luglio 2006, nonché dal non pagando lui il stipendio di giugno 2006, la rata somma forfettaria per il giugno 2006 e il bonus per le vittorie stimati e disegna. D'altra parte, la Camera ha preso atto dovuto, che il Resistente ha sostenuto che il ricorrente abbia violato il contratto di lavoro a causa della sua assenza ingiustificata dal lavoro tra il 3 e il 9 luglio 2006 e che, pertanto, è stato il diritto di risolvere il relativo contratto di lavoro. 8. A questo proposito, la Camera ha osservato che l'attore ha sostenuto che era assente dal lavoro tra il 3 e il 10 luglio 2006 a causa di un infortunio e, in particolare, con l'autorizzazione rilasciata dal capo allenatore del Resistente. Tuttavia, la Camera ha riconosciuto che l'attore non ha a corroborare questa affermazione con prove documentali sufficienti. 9. Inoltre, la Camera ha riconosciuto che il Resistente ha riconosciuto i suoi debiti in essere nei confronti del richiedente per il periodo di tempo che questi ultimi lavorarono al club, in altre parole, alla data di cessazione del rapporto contrattuale in data 11 luglio 2006. 10. Rivolgendo la propria attenzione alla questione se il Resistente abbia commesso una violazione unilaterale del contratto di lavoro senza giusta causa, la Camera ha confermato che la ragione per la rescissione anticipata del contratto di lavoro è stata l'assenza non autorizzata dal lavoro durante i 7 giorni, per motivi sconosciuti. 11. In continuazione, la Camera ha continuato a deliberare se questo fosse una giusta causa per il convenuto di risolvere anticipatamente il contratto di lavoro. 12. In questo senso, la Camera ha ritenuto che, nel caso di specie, non è possibile stabilire se il lavoratore è stato ferito e ha dovuto essere trattati in xxx o meno. Tuttavia, la Camera ha osservato che si può affermare che l'attore ha lasciato il Resistente per 7 giorni, a quanto pare, senza l'autorizzazione del Resistente e che, di conseguenza, il Resistente risolto il contratto di lavoro il 11 luglio 2006. 13. A questo proposito, la Camera riferendosi alla sua giurisprudenza ha affermato che se tale termine sarebbe stato accettato come una terminazione con giusta causa, si creerebbe una ripartizione sproporzionata dei diritti delle parti ad un contratto di lavoro, a scapito forte del giocatore . 14. Alla luce di quanto sopra, la Camera è giunta alla conclusione che il Resistente violato il relativo contratto di lavoro senza giusta causa. 15. Di conseguenza, la Camera ha dovuto verificare e decidere se il Resistente è responsabile per i pagamenti in sospeso e / o risarcimento nei confronti dell'attore. 16. In continuazione, la Camera ha concluso che il Resistente è responsabile per annullare tutte le pretese derivanti dal contratto di lavoro, rispettivamente la sua appendice fino alla data in cui il rapporto di lavoro è stato terminato, vale a dire fino al 11 luglio 2006. 17. Come risultato, la Camera ha concluso che il Resistente deve pagare l'importo di USD 2'027 (1'500 USD + 527 USD) corrispondente alla retribuzione per il periodo dal 1 ° giugno fino all'11 luglio 2006, nonché la quantità di USD 5'000 corrispondente alle rate una tantum dovute il 15 giugno e il 15 luglio 2006. Confermando la sua decisione, la Camera ha ricordato a questo proposito che il convenuto ha accettato di pagare l'ultima rata somma forfettaria all'attore. 18. Inoltre, la Camera ha stabilito che il Resistente ai sensi dell'art. 17 par. 1 del Regolamento è inoltre tenuto a corrispondere un risarcimento al richiedente, per la sua commessa del contratto. Tuttavia, la Camera ha sottolineato che il concorso di colpa grave del ricorrente che ha portato alla risoluzione anticipata del contratto di lavoro alla base della presente controversia deve essere preso in considerazione. 19. A questo proposito, e dopo lunghe deliberazioni, tenendo conto di tutte le osservazioni presentate da entrambe le parti, la Camera è giunta alla conclusione che il comportamento del ricorrente, in particolare, il fatto che ha lasciato il Resistente senza l'autorizzazione di quest'ultimo deve essere preso in considerazione per il il calcolo della compensazione (cf. art. 17 par. 1 del Regolamento). 20. La Camera ha sottolineato che, nonostante le circostanze che l'attore possa aver avuto motivi validi per lasciare il convenuto per xxx, vale a dire per il trattamento medico, dovrebbero aver acquisito il consenso scritto del Resistente a farlo prima di aver lasciato la Resistente. 21. Di conseguenza, la Camera abbia respinto la richiesta del ricorrente per quanto riguarda la compensazione richiesta punitiva per un importo di USD 15'000 e il bonus per la vittoria rivendicata futuri stimati e disegna a partire da luglio fino a novembre 2006 per un importo di USD 4'000. La Camera ha concluso che il Resistente deve pagare un risarcimento per la violazione del contratto per un importo di USD 5'000 al Richiedente. 22. Inoltre, per quanto riguarda il bonus richiesto per accumulare 7 punti bonus pari a USD 5000 e il bonus per la partita vs xxx il 22 maggio 2006 per un importo di USD 200 la Camera ha sottolineato che in base al principio giuridico dell 'onere della prova, che è un principio fondamentale in ogni sistema giuridico, una parte affermando un dato di fatto ha l'obbligo di provare la stessa. Pertanto, a causa della mancanza di prove delle accuse del ricorrente a tale riguardo, in applicazione del principio di cui sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie deciso che il richiedente non ha diritto di ricevere i bonus di cui sopra. 23. Tenuto conto di quanto sopra, la Camera ha deciso che il Resistente deve pagare l'importo complessivo di USD 12'027 (7'027 USD per gli stipendi in sospeso e rate a forfait così come 5'000 USD a titolo di risarcimento per violazione del contratto ) al Richiedente. 24. Infine, per quanto riguarda il Resistente domanda riconvenzionale per il riconoscimento del diritto di ricevere una compensazione per il successivo trasferimento del ricorrente ad un nuovo club e per la sospensione del ricorrente per 6 mesi, la sezione di cui alla summenzionata conclusione che il Resistente si trova in violazione del contratto senza giusta causa (cfr. punto II. 14). Di conseguenza, in considerazione del fatto che il Resistente è responsabile per la risoluzione anticipata del contratto di lavoro rilevante, la Camera ha deciso che il Resistente non è né il diritto di chiedere un risarcimento per il successivo trasferimento del ricorrente, né per richiedere una sospensione del Ricorrente. La Camera di conseguenza, ha respinto la domanda riconvenzionale. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La richiesta presentata dal Richiedente, A, è parzialmente accolta. 2. Il Resistente, B, deve pagare l'importo complessivo di USD 12'027 all'attore, A, entro 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione. 3. La domanda riconvenzionale presentata dal Resistente, B, è respinta. 4. Se la somma di cui sopra non viene pagata entro la scadenza indicata un tasso di interesse del 5% all'anno, si applicano a decorrere dalla scadenza del termine ultimo. 5. Nel caso in cui il Resistente, B, non è conforme alla presente decisione, la questione deve essere presentata alla commissione disciplinare della Fifa, in modo che le necessarie sanzioni disciplinari possono essere imposte. 6. Eventuali ulteriori richieste presentate dal ricorrente, A, vengono respinte. 7. Il Richiedente, A, è diretta ad informare la controparte, B, direttamente e immediatamente il numero di conto a cui il versamento deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. 8. Ai sensi dell'art. 61 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Tribunale Arbitrale dello Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie : Urs Linsi Segretario Generale All.. CAS direttive______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2006-2007) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 12 January 2007, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Philippe Piat (France), member Rinaldo Martorelli (Brazil), member Jean-Marie Philips (Belgium), member Mohamed Mecherara (Algeria), member on the claim presented by the player A, xxx as Claimant/Counter-Respondent against the club B, xxx as Respondent/Counter-Claimant regarding a contractual dispute between the parties I. Facts of the case 1. On 24 March 2006, the xxx player, A (hereinafter: the Claimant), and the xxx club, B (hereinafter: the Respondent), signed an employment contract, valid from the day of the signature until 23 January 2007, as well as its appendix regarding the remuneration of the player. According to the said appendix the player is entitled to receive a monthly net salary in the amount of USD 1’500, a lump sum in the amount of USD 10’000 payable in 4 equal monthly instalments on 15 April, 15 May, 15 June and 15 July 2006, a bonus for wins and draws in the xxx League according to specific rules and a bonus in the amount of USD 5’000 for accumulating 7 bonus points, whereas 1 bonus point is equal to 1 goal scored or 2 goals assisted. 2. On 11 July 2006, the Respondent gave notice to the Claimant that the labour relationship had been terminated in accordance with the Labour Code of the Republic of xxx due to the Claimant’s absence, i.e. his non appearance at work. 3. On 17 July 2006, the Claimant lodged a claim with FIFA against the Respondent for unilateral breach of contract without just cause. In particular, the Claimant, based on the relevant employment contract and its appendix, requests from the Respondent the payment of the monthly salaries from June 2006 until January 2007 amounting to USD 12’000, the lump sum instalments due in June and July 2006 amounting to USD 5’000, the bonus for accumulating 7 bonus points amounting to USD 5’000, the bonus for the match vs. xxx on 22 May 2006 amounting to USD 200, the bonus for estimated future wins and draws as of July until November 2006 amounting to USD 4’000 and punitive compensation for breach of contract in the amount of USD 15’000. The Claimant claims from the Respondent the total amount of USD 41’200. 4. With regard to the claimed breach of contract, the Claimant stated that the Respondent had violated the employment contract of 24 March 2006 not only by unilaterally terminating the contract on 11 July 2006, but also by not paying him the salary for June 2006, the lump sum instalment for June 2006 and the bonus for estimated wins and draws. 5. Furthermore, the Claimant requested to be released immediately from the employment contract binding him to the Respondent, without the latter being entitled to receive any compensation for the relevant transfer, so as to continue his football career with another club. 6. In its reply, the Respondent argued to have terminated the relevant contractual relationship with the Claimant on 11 July 2006 due to his unprofessional behaviour. In this respect, the Respondent stated that the Claimant had been late for training several times and only played in a few games. Furthermore, the Respondent maintained that the Claimant was absent between 3 and 9 July 2006 for unknown reasons and, in particular, that on 3, 4 and 9 July 2006 he did not show up at all for training sessions respectively an official match without the Respondent’s authorization. As a consequence, the Respondent/Counter-Claimant (hereinafter: the Respondent) is of the opinion that the behaviour of the Claimant/Counter-Respondent (hereinafter: the Claimant) should be considered as unilateral breach of contract without just cause. 7. Moreover, the Respondent stated that it would not object to the transfer of the Claimant to a new club provided that it was indemnified either by the Claimant or by his prospective new club for its damages allegedly incurred due to the alleged breach of contract committed by the Claimant. 8. In addition to the aforementioned condition, the Respondent demanded the Claimant’s suspension for 6 months. 9. Finally, the Respondent recognised its outstanding liabilities towards the Claimant for the period of time the latter worked at the club, i.e. to the date of the termination of the contractual relationship on 11 July 2006. In this respect, the Respondent confirmed its willingness to pay to the Claimant the salary for June 2006 (the amount of USD 1’500), a part of the salary for July 2006 (the amount of USD 527) and the lump sum instalments for June and July 2006 (the amount of USD 5’000), i.e. the total amount of USD 7’027. 10. In his replica, the Claimant maintained that he had been absent from work due to an injury and, in particular, that he had been given permission to travel to xxx as from 3 July until 10 July 2006 by the head coach of the Respondent. In this respect, the Claimant argued not being in a position to present the head coach’s declaration authorizing him to leave the club between 3 and 10 July 2006 since the Respondent allegedly refused to give him a copy of the said document. Finally, the Claimant stated that on 4 July 2006 he had undergone a medical examination in xxx. 11. In its duplica, the Respondent stated that the Claimant had not suffered any injuries that could have prevented him from fulfilling his contractual duties during trainings and matches. Moreover, the Respondent reiterated its request for recognition of its entitlement to compensation in case that the Claimant should find a new club. 12. On 23 November and 12 December 2006, the Claimant informed FIFA that he had still not entered into a contractual relationship with a new club, due to the fact that clubs were not prepared to make any commitment until the issue, whether they would have to pay compensation to the Respondent, was resolved. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Dispute Resolution Chamber had to analyze whether it was competent to deal with the matter at stake. In this respect, it referred to art. 18 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber. The present matter was submitted to FIFA on 17 July 2006, as a consequence the Chamber concluded that the revised Rules Governing Procedures (edition 2005) to matters pending before the decision making bodies of FIFA are applicable to the matter at hand. 2. With regard to the competence of the Chamber, art. 3 par. 1 of the above- mentioned Rules states that the Dispute Resolution Chamber shall examine its jurisdiction in the light of articles 22 to 24 of the current version of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005). In accordance with art. 24 par. 1 in combination with art. 22 b) of the aforementioned Regulations, the Dispute Resolution Chamber shall adjudicate on employment- related disputes between a club and a player that have an international dimension. 3. As a consequence, the Dispute Resolution Chamber is the competent body to decide on the present litigation involving a xxx player and a xxx club regarding a dispute in connection with an employment contract. 4. Subsequently, the members of the Chamber analyzed which edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the Chamber referred, on the one hand, to art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005) and, on the other hand, to the fact that the relevant contract at the basis of the present dispute was signed on 24 March 2006 and the claim was lodged at FIFA on 17 July 2006. In view of the aforementioned, the Chamber concluded that the current FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005, hereafter: the Regulations) are applicable to the case at hand as to the substance. 5. In continuation, and entering into the substance of the matter, the members of the Chamber started by acknowledging that on 24 March 2006 the Claimant and the Respondent signed an employment contract valid until 23 January 2007, as well as its appendix regarding the remuneration of the player. 6. In continuation, the Chamber took note that it is undisputed by the parties that the employment contract was prematurely terminated by the Respondent on 11 July 2006. 7. Nevertheless, the Chamber duly noted that, on the one hand, the Claimant is of the opinion that the Respondent breached the relevant employment contract respectively its appendix without just cause by unilaterally terminating the contract on 11 July 2006 as well as by not paying him the salary for June 2006, the lump sum instalment for June 2006 and the bonus for estimated wins and draws. On the other hand, the Chamber took due note, that the Respondent argued that the Claimant breached the employment contract due to his unauthorized absence from work between 3 and 9 July 2006 and that, therefore, it was entitled to terminate the relevant employment contract. 8. In this respect, the Chamber noted that the Claimant maintained that he was absent from work between 3 and 10 July 2006 due to an injury and, in particular, with the authorization issued by the Respondent’s head coach. However, the Chamber acknowledged that the Claimant has failed to corroborate this assertion with adequate documentary evidence. 9. Moreover, the Chamber acknowledged that the Respondent recognised his outstanding liabilities towards the Claimant for the period of time the latter worked at the club, in other words, to the date of the termination of the contractual relationship on 11 July 2006. 10. Turning its attention to the question whether the Respondent has committed a unilateral breach of the employment contract without just cause, the Chamber confirmed that the reason for the early termination of the employment contract was the unauthorized absence from work during 7 days for unknown reasons. 11. In continuation, the Chamber went on to deliberate whether this was a just cause for the Respondent to prematurely terminate the employment contract. 12. In this sense, the Chamber considered that, in the present case, it cannot be established whether the Claimant was injured and had to be treated in xxx or not. However, the Chamber noted that it can be established that the Claimant left the Respondent for 7 days, apparently, without the Respondent’s authorization and that, as a consequence, the Respondent terminated the employment contract on 11 July 2006. 13. In this regard, the Chamber referring to its jurisprudence stated that if such a termination would be accepted as a termination with just cause, this would create a disproportionate repartition of the rights of the parties to an employment contract, to the strong detriment of the player. 14. In the light of the above, the Chamber reached the conclusion that the Respondent breached the relevant employment contract without just cause. 15. As a consequence, the Chamber had to verify and decide whether the Respondent is accountable for outstanding payments and/or compensation towards the Claimant. 16. In continuation, the Chamber concluded that the Respondent is liable to cancel all outstanding amounts under the employment contract respectively its appendix until the date when the employment relation was terminated, i.e. until 11 July 2006. 17. As a result, the Chamber concluded that the Respondent has to pay the amount of USD 2’027 (USD 1’500 + USD 527) corresponding to the salaries for the period as from 1 June until 11 July 2006 as well as the amount of USD 5’000 corresponding to the lump sum instalments due on 15 June and 15 July 2006. Confirming its decision, the Chamber recalled in this respect that the Respondent agreed to pay the last lump sum instalment to the Claimant. 18. Furthermore, the Chamber established that the Respondent in accordance with art. 17 par. 1 of the Regulations is also liable to pay compensation to the Claimant, for its committed breach of the contract. However, the Chamber emphasised that the severe contributory negligence of the Claimant which led to the early termination of the employment contract at the basis of the present dispute has to be taken into consideration. 19. In this respect, and after long deliberations taking into account all submissions made by both parties, the Chamber came to the conclusion that the Claimant’s behaviour, in particular, the fact that he left the Respondent without the latter’s authorization must be taken into account for the calculation of the compensation (cf. art. 17 par. 1 of the Regulations). 20. The Chamber pointed out that in spite the circumstances that the Claimant may have had valid reasons to leave the Respondent for xxx, i.e. for medical treatment, he should have acquired the Respondent’s written consent to do so prior to having left the Respondent. 21. As a consequence, the Chamber rejected the Claimant’s claim with regard to the requested punitive compensation in the amount of USD 15’000 and the claimed bonus for estimated future wins and draws as of July until November 2006 amounting to USD 4’000. The Chamber concluded that the Respondent must pay compensation for the breach of contract in the amount of USD 5’000 to the Claimant. 22. Furthermore, with regard to the claimed bonus for accumulating 7 bonus points amounting to USD 5’000 and the bonus for the match vs. xxx on 22 May 2006 amounting to USD 200 the Chamber emphasized that in accordance with the legal principle of the burden of proof, which is a basic principle in every legal system, a party asserting a fact has the obligation to prove the same. Therefore, due to the lack of proof of the Claimant’s allegations in this respect, and in application of the aforementioned principle, the Dispute Resolution Chamber decided that the Claimant is not entitled to receive the aforementioned bonuses. 23. Taking into account all of the above, the Chamber decided that the Respondent has to pay the total amount of USD 12’027 (USD 7’027 for outstanding salaries and lump sum instalments as well as USD 5’000 as compensation for breach of contract) to the Claimant. 24. Finally, with regard to the Respondent’s counter-claim for recognition of its entitlement to receive compensation for the subsequent transfer of the Claimant to a new club and for the Claimant’s suspension for 6 months, the Chamber referred to its above-mentioned conclusion that the Respondent is found in breach of contract without just cause (cf. point II. 14). As a consequence, in view of the fact that the Respondent is responsible for the early termination of the relevant employment contract, the Chamber decided that the Respondent is neither entitled to claim compensation for the subsequent transfer of the Claimant nor to request a suspension of the Claimant. The Chamber consequently rejected the counter-claim. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim lodged by the Claimant, A, is partially accepted. 2. The Respondent, B, must pay the total amount of USD 12’027 to the Claimant, A, within 30 days as from the date of notification of this decision. 3. The counter-claim lodged by the Respondent, B, is rejected. 4. If the aforementioned sum is not paid within the stated deadline an interest rate of 5% per year will apply, as from expiry of the stated deadline. 5. In the event that the Respondent, B, does not comply with the present decision, the matter shall be submitted to FIFA’s Disciplinary Committee, so that the necessary disciplinary sanctions may be imposed. 6. Any further claims lodged by the Claimant, A, are rejected. 7. The Claimant, A, is directed to inform the Respondent, B, directly and immediately of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. 8. According to art. 61 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Court of Arbitration for Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Urs Linsi General Secretary Encl. CAS directives
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