F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 22 giugno 2007, nella seguente composizione: Mr. Slim Aloulou (Tunisia ), presidente Mr. Philippe Diallo (Francia), membro ESSA Mr. M. Saleh Al-Housani (UAE), gli Mr. Michele Colucci (Italia), membro Mr. Mick Mc Guire (Inghilterra), gli Stati membri sulla domanda presentata da Player N come querelanti nei confronti del club come D Resistente riguardante un conflitto sulla base di un contratto di lavoro stipulato tra le parti I. I fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 22 giugno 2007, nella seguente composizione: Mr. Slim Aloulou (Tunisia ), presidente Mr. Philippe Diallo (Francia), membro ESSA Mr. M. Saleh Al-Housani (UAE), gli Mr. Michele Colucci (Italia), membro Mr. Mick Mc Guire (Inghilterra), gli Stati membri sulla domanda presentata da Player N come querelanti nei confronti del club come D Resistente riguardante un conflitto sulla base di un contratto di lavoro stipulato tra le parti I. I fatti della controversia 1. Il 22 marzo 2006, il giocatore N, l'attore, e il D club, Resistente, ha firmato un contratto di lavoro valido fino al 22 marzo 2009. Nella stessa data entrambe le parti hanno firmato un allegato 1 che ha istituito uno stipendio mensile di 2.700 USD, nonché l'obbligo del convenuto di pagare alloggio e altre indennità. 2. Il 9 febbraio 2007, il giocatore ha presentato la sua domanda di fronte alla FIFA. Il giocatore ha dichiarato che il club lo relegato a giocare nella C-team e si offrì di pagargli il 70% dello stipendio concordato (USD 2.700) solo a causa di "non buono". 3. Inoltre, il giocatore ha dichiarato che il club non gli pagano gli stipendi per intero mese di ottobre e novembre 2006, perché è tornato due settimane più tardi del previsto dalle sue vacanze in S a causa di un grave incidente d'auto che ha sofferto il 19 ottobre 2006. Il giocatore ha presentato alcuni documenti in tal senso da parte della polizia, l'ospedale e le relazioni della società di assicurazioni. 4. In particolare, il giocatore chiede la seguente: • salari dovuti, gli importi parziali, da ottobre 2006 fino al gennaio 2007 pari a USD 3.900; • salari dovuti, gli importi complessivi a partire dal febbraio 2007 fino a maggio 2007 pari a USD 10.800 (4 mesi x 2700 USD ), • Compensazione, equivalente al valore residuo del contratto (dal giugno 2007 fino al marzo 2009) pari a USD 56.700 (21 mesi x USD 2700) • Importo totale: USD 71.400 e • avere il diritto di firmare un contratto con un altro club S ua scelta. 5. Le richieste del club che la richiesta finanziaria devono essere respinti e in particolare ha spiegato quanto segue: a. che dopo la fine della stagione calcistica 2006, il giocatore è andato in vacanza e dovrebbe tornare il 22 ottobre 2006. Tuttavia, è tornato il 17 novembre 2006 solo, senza autorizzazione. Pertanto, è stato sanzionato con una multa di 500 dollari e non è stato pagato alcun compenso durante i giorni di assenza, b. che il giocatore li ha notificato l'incidente d'auto, solo quando è tornato, ma non ha fornito alcuna prova al riguardo, c. in considerazione del basso rendimento del giocatore l'allenatore del club lo ha informato che non può giocare nella stagione 2007 per la squadra; d. Pertanto, il club ha iniziato a cercare una nuova squadra potenzialmente in grado di trasferire il giocatore in prestito, ma il giocatore ha rifiutato l'offerta anche se lui avrebbe ricevuto uno stipendio migliore (USD 3.000 offerto dal club di B); e. alla luce di quanto precede e causa di basse prestazioni del giocatore e cattive maniere il club ha deciso di mandarlo ad allenarsi con la seconda squadra del club omonimo "ND" e ridotto il suo stipendio in un 30%; f. inoltre, il club ha sottolineato che il 19 gennaio 2007 il giocatore è andato a formare senza autorizzazione, il 3 febbraio 2007 è stato assente per la formazione e il 10 febbraio aveva 15 minuti di ritardo per la formazione, pertanto, il giocatore avrebbe violato il contratto; g. Infine, il club ha spiegato che il giocatore non sta partecipando alle sessioni di formazione, ma vive ancora nel club. 6. Il 5 marzo 2007, il club è stato specificamente richiesto di chiarire la sua posizione per quanto riguarda i servizi del giocatore, ovvero il futuro del rapporto di lavoro con il giocatore. 7. Il 13 marzo 2007, il club FIFA ha risposto che: "è interessato al servizio del giocatore N. Ora è la formazione e il soggiorno nel nostro club. Il club del nostro meglio per contatto con club locali per aiutare a farlo tornare giocare in campionato ufficiale sul secondo round della stagione 2007 di calcio qui, al fine di aiutarlo a giocare a calcio ufficialmente e ottenere reddito più elevato ". 8. Il giocatore ha respinto categoricamente la posizione del club e ha aggiunto: a. che ha telefonato il giorno dopo l'incidente d'auto (20 ottobre 2006) del club manager Mr. M. Di conseguenza, il club era ben informato del suo incidente. Per quanto riguarda il suo ritorno presunto ritardo è interessato, il giocatore ha affermato che il 17 novembre 2006 ha rappresentato l'unico giorno disponibile per viaggio; b. appena arrivato a V ha presentato il rapporto della polizia, l'ospedale e l'assicurazione a dimostrare il suo incidente e si recò al consolato S per dimostrare la validità dei documenti, perché sono scritti in S. Tuttavia le autorità del club ha rifiutato di accettare i documenti come prova e si rifiutò di pagargli per i giorni che era assente la carica anche una multa disciplinare di USD 500, c. in considerazione di quanto precede ha informato il club che non poteva più giocare se non ha ricevuto i relativi importi in sospeso. Tuttavia, il club ha suggerito che lo avrebbero prestito ad un'altra squadra, che ha accettato con riserva ad un aumento degli stipendi; d. manager del club lo ha minacciato e ha proposto di mandarlo ad un C-team cioè N D. Il giocatore ha informato che la V FIFA Football Federazione regolamenti non permettono ai giocatori stranieri di giocare nel club T erza divisione, e. che il club non aveva alcun motivo valido per mandarlo a giocare con un'altra squadra e il club avrebbe dovuto pagare gli stipendi relativi completi. Pertanto, si è rifiutato di allenarsi in C-team e iniziato ad allenarsi con la sua propria; f. poiché egli non ha l'obbligo contrattuale con ND egli non è tenuto ad allenarsi con il suddetto team; g. a questo punto che non viene pagato i suoi stipendi e non ha nessuna squadra per giocare. 9. Il V Football Federation (VF) ha chiarito che ND e D sono entrambi di proprietà della Società Sport D, ma che ND è nella divisione 2, sono stati solo i giocatori nazionali possono giocare. Inoltre, il VF FIFA ha informato che nel marzo 2006 il richiedente è stato registrato per il suo club affiliato D. 10. Su richiesta della FIFA Club ha presentato un elenco dei salari avrebbe pagato al giocatore, tuttavia, firmata solo da parte delle autorità del club. 11. Il 21 maggio 2007, il giocatore a sinistra V. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera ha analizzato se era competente a trattare la questione in gioco. A questo proposito, si fa riferimento all'arte. 18 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie. La questione attuale è stato presentato alla FIFA il 9 febbraio 2007, come conseguenza della Camera ha concluso che le regole rivedute concernenti le procedure (edizione 2005) sulle questioni pendenti dinanzi gli organi decisionali della FIFA sono applicabili alla questione a portata di mano. 2. Per quanto riguarda la competenza della Camera, art. 3 par. 1 dei suddetti regolamento precisa che la Camera di Risoluzione delle Controversie esamina la propria giurisdizione alla luce degli articoli da 22 a 24 della versione attuale del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005). Ai sensi dell'art. 24 par. 1 in combinazione con l'art. 22 (b) del Regolamento di cui sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie decide in merito alle relative all'occupazione controversie tra un club e un giocatore che ha una dimensione internazionale. 3. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Controversie è l'organo competente a decidere sul contenzioso in esame, che coinvolge un giocatore e un club per quanto riguarda un reclamo in relazione a un contratto di lavoro. 4. Successivamente, i membri della Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento per lo Status ed il trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, la sezione di cui da un lato, all'arte. 26 par. 1 e 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) e, dall'altro, al fatto che il relativo contratto alla base della presente controversia è stato firmato il 22 marzo 2006 e la richiesta è stata depositata presso FIFA il 9 febbraio 2007. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha concluso che gli attuali regolamenti FIFA per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005, qui di seguito: il Regolamento) sono applicabili al caso in esame nel merito. 5. In continuazione, ed entrando nel merito della questione, i membri della Camera ha iniziato riconoscendo che entrambe le parti hanno firmato un contratto di lavoro il 22 marzo 2006 valida fino al 22 marzo 2009. Secondo il contratto di lavoro ha detto l'attore aveva diritto a ricevere una retribuzione mensile pari a USD 2.700 da parte del Resistente. 6. Prima di tutto, i membri della Camera ha preso debitamente notare che il Resistente ha riconosciuto espressamente che a causa del basso rendimento del ricorrente hanno deciso di mandarlo in seconda divisione Club N D. 7. A questo proposito, la Camera ha ritenuto importante ribadire che l'attore ha firmato il relativo contratto di lavoro con la controparte e non con il club S econda divisione N D. Di conseguenza, la Camera ha sottolineato che, anche se entrambe le squadre sembrava essere di proprietà della stessa parte, questo fatto non autorizza la controparte di decidere unilateralmente di cambiare datore di lavoro del ricorrente. 8. Inoltre, i membri della Camera ha osservato che, sulla base delle informazioni presentate dal VF, i giocatori stranieri non possono partecipare a concorsi seconda divisione. Pertanto, la Camera ha ritenuto che il Resistente inoltre di porre termine al contratto di lavoro unilateralmente cambiare datore di lavoro del richiedente, anche agito contro le disposizioni del regolamento della VF. 9. In secondo luogo, l'autorità di decisione ha ritenuto che il Resistente ha basato la sua decisione di rescindere il contratto di lavoro, obbligano cioè l'attore di giocare per un altro club, a causa del suo basso rendimento sostengono. 10. A questo proposito, la sezione di cui alla sua giurisprudenza consolidata secondo cui basso rendimento di un giocatore non costituisce un motivo valido per rescindere unilateralmente un contratto di lavoro. Inoltre, la Camera ha sottolineato la mancanza di criteri oggettivi per stabilire prestazioni possibili bassa di un giocatore e, quindi, per il bene della certezza del diritto della Camera ha ribadito che questa particolare ragione invocata dal Resistente di recedere dal contratto non può essere approvato e non costituisce una giusta causa per rescindere un contratto di lavoro. 11. In questa fase, i membri della Camera focalizzato la loro attenzione a quanto affermato dal ricorrente e non contestata dal convenuto circa la riduzione del 30% dei salari del richiedente. A questo proposito, i membri della Camera ha analizzato con attenzione le dichiarazioni e le testimonianze presentate dal Resistente e ha concluso che quest'ultimo effettivamente ridotto unilateralmente gli stipendi del richiedente. 12. A questo proposito, la Camera ha osservato che sulla base della documentazione a disposizione il Resistente non ha fornito alcuna motivazione a tutti per corroborare la legittimità della riduzione di salario in questione. Pertanto, la Camera ha concluso che la riduzione degli stipendi da parte della Resistente non è valido e quindi abusive e di conseguenza l'importo di USD 3.900 rivendicato dalla ricorrente in questo senso deve essere pagato. 13. In considerazione di quanto sopra, i membri della Camera ha concluso che è pacifico che l'attore reso i suoi servigi al Resistente e la seconda a seguito di rescissione del relativo contratto di lavoro senza giusta causa dal cambiare datore di lavoro del ricorrente per un club S econda divisione e riducendo 30% del suo stipendio. 14. Come risultato, la Camera ha concluso all'unanimità che il Resistente è responsabile per annullare tutti gli importi presumibilmente in essere contrattualmente concordati dalle parti fino al 21 maggio 2007 data in cui il ricorrente a sinistra V. 15. Di conseguenza, e tenendo presente che il Resistente non ha fornito alcuna prova documentale di confermare di aver rispettato gli obblighi finanziari nei confronti dell'attore, la Camera ha concluso che il Resistente deve pagare in aggiunta alla quantità di USD 3900 l'ammontare di 10.800 USD al Ricorrente. 16. In continuazione, la Camera ha rivolto la sua attenzione alle conseguenze della cessazione anticipata del contratto di lavoro da parte del Resistente. 17. A questo proposito, i membri della Camera ha ribadito che le parti hanno firmato un contratto di lavoro il 22 marzo 2006 valida fino al 22 marzo 2009, che è stato regolarmente registrato dall'Associazione pertinenti e in base al quale l'attore aveva il diritto di ricevere l'importo di USD 2700 come stipendio mensile. 18. Inoltre, e tenendo conto delle considerazioni di cui sopra punti II. 7-13 la Camera ha ribadito che il Resistente non ha avuto una giusta causa di interrompere prematuramente il rapporto di lavoro e, quindi, ha violato il contratto di lavoro. 19. Come risultato, la sezione concluso che ai sensi dell'art. 17 par. 1 del Regolamento del Resistente è tenuto a risarcire il giocatore per la violazione del contratto. 20. A questo proposito, la sezione di cui all'art. 17 par. 1 del Regolamento, in particolare alla non esaustivo di criteri oggettivi, e ha tenuto conto del compenso spettante al richiedente ai sensi del contratto di lavoro bruciati tra le parti della presente controversia, ovvero la quantità di USD 2.700, il tempo residuo sul contratto di lavoro ha detto, così come il fatto che la domanda del ricorrente è rimasto incontrastato dal Resistente e che i motivi spiegati da quest'ultima sono state considerate irragionevoli e non validi. 21. In considerazione di quanto sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha ritenuto che l'importo di USD 40.000 costituisce un importo ragionevole e giustificato a carico del Resistente al richiedente a titolo di risarcimento per la violazione del contratto. 22. Di conseguenza, la Camera ha deciso che il Resistente deve pagare al ricorrente l'importo complessivo di USD 54.700. 23. Infine, e per il buon ordine delle cose della Camera ha sottolineato che il rapporto contrattuale tra le parti della presente controversia è giunta al termine e, pertanto, l'attore è libero di continuare la sua carriera professionale. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La pretesa del ricorrente, il N giocatore, è parzialmente accolta. 2. Il Resistente, D, deve pagare l'importo di USD 54.700 all'attore. 3. Qualsiasi reclamo presentato dal ricorrente è respinta. 4. L'importo di USD 54.700 per l'attore deve essere pagato dal convenuto entro 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione. 5. Nel caso in cui il suddetto importo non viene pagato dal convenuto nei termini ivi indicati un tasso di interesse del 5% all'anno vigore al momento della scadenza del termine detto e il file verrà presentato alla Commissione Disciplinare. 6. Il Richiedente è diretta ad informare il Resistente immediatamente e direttamente il numero di conto a cui il versamento deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. 7. Ai sensi dell'art. 61 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie : Jerome Valcke segretario generale All.:. CAS direttive______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2006-2007) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 22 June 2007, in the following composition: Mr. Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Mr. Philippe Diallo (France), Member Mr. Essa M. Saleh Al-Housani (U.A.E.), Member Mr. Michele Colucci (Italy), Member Mr. Mick Mc Guire (England), Member on the claim presented by the Player N as Claimant against the club D as Respondent regarding a conflict on the basis of an employment contract concluded between the parties I. Facts of the case 1. On 22 March 2006, the player N, the Claimant, and the club D, Respondent, signed an employment contract valid until 22 March 2009. On the same date both parties signed an Annex 1 which established a monthly salary of USD 2,700 as well as the Respondent’s obligation to pay accommodation and other allowances. 2. On 9 February 2007, the player lodged his claim in front of FIFA. The player stated that the club relegated him to play in the C-team and offered to pay him 70 % of the agreed salary (USD 2,700) only, due to “no good condition”. 3. Furthermore, the player stated that the club did not pay him the full salaries for the months October and November 2006 because he returned two weeks later than expected from his holidays in S due to a severe car accident that he suffered on 19 October 2006. The player submitted some documents in this respect from the police, the hospital and insurance company reports. 4. In particular, the player requests the following: • outstanding salaries, partial amounts as from October 2006 until January 2007 amounting to USD 3,900; • outstanding salaries, total amounts as from February 2007 until May 2007 amounting to USD 10,800 (4 months x USD 2,700); • compensation, equivalent to the remaining value of the contract (from June 2007 until March 2009) amounting to USD 56,700 ( 21 months x USD 2,700) • Total amount: USD 71,400 and • to be entitled to sign a contract with another club of his choice. 5. The club requests that the financial claim should be rejected and particularly explained the following: a. that after the end of the football season 2006, the player went on holidays and should have returned on 22 October 2006. However, he returned on 17 November 2006 only, without authorization. Therefore, he was sanctioned with a fine of USD 500 and he was not paid any remuneration during the days of absence; b. that the player notified them the car accident, only when he returned, but he did not provide any evidence in this respect; c. in view of the player’s low performance the coach of the club informed him that he cannot play in the season 2007 for the team; d. therefore, the club started to look for a new potential team to transfer the player on loan, but the player refused the offer although he would be receiving a better salary (USD 3,000 offered by the club B); e. in view of the above and due to the player’s low performance and bad manners the club decided to send him to train with the second team of the same club named “N D” and reduced his salary in a 30 %; f. moreover, the club emphasised that on 19 January 2007 the player went to train without authorization, on 3 February 2007 he was absent for training and on 10 February he was 15 minutes late for training, therefore the player breached the contract; g. finally, the club explained that the player is not attending the training sessions but is still living in the club. 6. On 5 March 2007, the club was specifically requested to clarify its position with regard to the services of the player, i.e. the future of the employment relationship with the player. 7. On 13 March 2007, the club answered FIFA that it: “is interested in the service of the player N. Now he is training and staying in our club. Our club will try our best to contact with local clubs to help him back play in the official league on the second round of the season football 2007 here, in order to help him playing football officially and get higher income”. 8. The player rejected categorically the club’s position and added: a. that he phoned the day after the car accident (20 October 2006) the club’s manager Mr. M. Therefore, the club was well informed about his accident. As far as his alleged late return is concerned, the player affirmed that 17 November 2006 was the only available day to travel; b. as soon as he arrived in V he presented the police, hospital and insurance report to prove his accident and he went to the S consulate to prove the validity of the documents because they are written in S. However the club’s authorities refused to accept the documents as proof and refused to pay him for the days that he was absent charging as well a disciplinary fine of USD 500; c. in view of the above he informed the club that he could not play anymore unless he received the relevant outstanding amounts. However, the club suggested that they would loan him to another team, which he accepted subject to an increase of salaries; d. the club’s managers threatened him and proposed to send him to a C- team i.e. N D. The player informed FIFA that the V Football Federation’s regulations do not allow foreign players to play in third division clubs; e. that the club had no valid reason to send him to play with another team and the club should have paid him the relevant full salaries. Therefore, he refused to train in the C-team and started to train by his own; f. since he has no contractual obligation with N D he is no obliged to train with the aforementioned team; g. at this point he is not being paid his salaries and he has no team to play. 9. The V Football Federation (VF) clarified that N D and D are both owned by D Sport Company, but that N D is in the 2nd division, were only national players can play. Besides, the VF informed FIFA that in March 2006 the Claimant was registered for its affiliated club D. 10. Upon FIFA’s request he club submitted a list of salaries allegedly paid to the player, however, signed only by the club’s authorities. 11. On 21 May 2007, the player left V. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Chamber analysed whether it was competent to deal with the matter at stake. In this respect, it referred to art. 18 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber. The present matter was submitted to FIFA on 9 February 2007, as a consequence the Chamber concluded that the revised Rules Governing Procedures (edition 2005) on matters pending before the decision making bodies of FIFA are applicable to the matter at hand. 2. With regard to the competence of the Chamber, art. 3 par. 1 of the above- mentioned Rules states that the Dispute Resolution Chamber shall examine its jurisdiction in the light of articles 22 to 24 of the current version of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005). In accordance with art. 24 par. 1 in combination with art. 22 (b) of the aforementioned Regulations, the Dispute Resolution Chamber shall adjudicate on employment- related disputes between a club and a player that have an international dimension. 3. As a consequence, the Dispute Resolution Chamber is the competent body to decide on the present litigation involving a player and a club regarding a claim in connection with an employment contract. 4. Subsequently, the members of the Chamber analyzed which edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the Chamber referred on the one hand, to art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005) and, on the other hand, to the fact that the relevant contract at the basis of the present dispute was signed on 22 March 2006 and the claim was lodged at FIFA on 9 February 2007. In view of the aforementioned, the Chamber concluded that the current FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005, hereinafter: the Regulations) are applicable to the case at hand as to the substance. 5. In continuation, and entering into the substance of the matter, the members of the Chamber started by acknowledging that both parties signed an employment contract on 22 March 2006 valid until 22 March 2009. According to the said employment contract the Claimant was entitled to receive a monthly salary amounting to USD 2,700 from the Respondent. 6. First of all, the members of the Chamber took duly note that the Respondent recognized expressly that due to the low performance of the Claimant they decided to send him to the second division club N D. 7. In this respect, the Chamber deemed it important to reiterate that the Claimant signed the relevant employment contract with the Respondent and not with the second division club N D. Consequently, the Chamber pointed out that even though both clubs seemed to be owned by the same party, this fact does not authorizes the Respondent to unilaterally decide to change the Claimant’s employer. 8. In addition, the members of the Chamber remarked that, based on the information submitted by the VF, foreign players cannot participate in second division competitions. Therefore, the Chamber deemed that the Respondent in addition of terminating the employment contract by unilaterally changing the Claimant’s employer, also acted against the provisions of the VF´s regulations. 9. Secondly, the deciding authority considered that the Respondent based its decision to terminate the employment contract, i.e. oblige the Claimant to play for another club, due to his allege low performance. 10. In this respect, the Chamber referred to its established jurisprudence according to which a player’s low performance does not constitute a valid reason to terminate unilaterally an employment contract. Moreover, the Chamber underlined the lack of objective criteria when establishing a player’s possible low performance and, hence, for the sake of the legal security the Chamber reiterated that this particular reason invoked by the Respondent to terminate the contract cannot be endorsed and does not constitute a just cause to terminate an employment contract. 11. At this stage, the members of the Chamber focused their attention to the allegation made by the Claimant and not contested by the Respondent about the reduction of 30 % of the salaries of the Claimant. In this respect, the members of the Chamber analyzed carefully the statements and evidences submitted by the Respondent and concluded that the latter indeed unilaterally reduced the salaries of the Claimant. 12. To this regard, the Chamber remarked that based on the documentation at disposal the Respondent did not provide any reasons at all to corroborate the legality of the relevant salary reduction. Therefore, the Chamber concluded that the reduction of salaries made by the Respondent is not valid and thus abusive and consequently the amount of USD 3,900 claimed by the Claimant in this respect has to be paid. 13. In view of the aforementioned, the members of the Chamber concluded that it is undisputed that the Claimant rendered his services to the Respondent and the latter prematurely terminated the relevant employment contract without just cause by changing the Claimant’s employer for a second division club and by reducing 30% of his salary. 14. As a result, the Chamber unanimously concluded that the Respondent is liable to cancel all allegedly outstanding amounts contractually agreed upon by the parties until 21 May 2007 date in which the claimant left V. 15. Consequently and bearing in mind that the Respondent did not provide any documentary evidence to corroborate that it fulfilled the financial obligations towards the Claimant, the Chamber concluded that the Respondent must pay in addition to the amount of USD 3,900 the outstanding amount of USD 10,800 to the Claimant. 16. In continuation, the Chamber turned its attention to the consequences of the premature termination of the employment contract by the Respondent. 17. In this respect, the members of the Chamber reiterated that the parties signed an employment contract on 22 March 2006 valid until 22 March 2009, which it was duly registered by the relevant Association and according to which the Claimant was entitled to receive the amount of USD 2,700 as monthly salary. 18. Furthermore and bearing in mind the considerations of the above points II. 7-13 the Chamber reiterated that the Respondent had no just cause to prematurely terminate the labour relationship and thus, breached the employment contract. 19. As a result, the Chamber concluded that in accordance with art. 17 par. 1 of the Regulations the Respondent is liable to pay compensation to the player for the breach of contract. 20. To this regard, the Chamber referred to art. 17 par. 1 of the Regulations, in particular to the non-exhaustive enumeration of objective criteria, and took into account the remuneration due to the Claimant under the employment contract singed between the parties to the present dispute, i.e. the amount of USD 2,700, the time remaining on the said employment contract, as well as the fact that Claimant’s demand has remained uncontested by the Respondent and that the reasons explained by the latter have been considered unreasonable and invalid. 21. In view of all the above, the Dispute Resolution Chamber deemed that the amount of USD 40,000 is a reasonable and justified amount to be paid by the Respondent to the Claimant as compensation for the breach of contract. 22. Consequently, the Chamber decided that the Respondent has to pay to the Claimant the total amount of USD 54,700. 23. Finally and for the sake of good order the Chamber emphasised that the contractual relationship between the parties to the present dispute has come to an end and therefore the Claimant is free to continue his professional career. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the Claimant, the player N, is partially accepted. 2. The Respondent, D, has to pay the amount of USD 54,700 to the Claimant. 3. Any further claim lodged by the Claimant is rejected. 4. The amount of USD 54,700 due to the Claimant has to be paid by the Respondent within 30 days as from the date of notification of this decision. 5. In the event that the above-mentioned amount is not paid by the Respondent within the stated deadline an interest rate of 5% per year will apply as of expiry of the said time limit and the file will be submitted to the Disciplinary Committee. 6. The Claimant is directed to inform the Respondent immediately and directly of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. 7. According to art. 61 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Jerome Valcke General Secretary Encl.: CAS directives
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Share the post "F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 22 giugno 2007, nella seguente composizione: Mr. Slim Aloulou (Tunisia ), presidente Mr. Philippe Diallo (Francia), membro ESSA Mr. M. Saleh Al-Housani (UAE), gli Mr. Michele Colucci (Italia), membro Mr. Mick Mc Guire (Inghilterra), gli Stati membri sulla domanda presentata da Player N come querelanti nei confronti del club come D Resistente riguardante un conflitto sulla base di un contratto di lavoro stipulato tra le parti I. I fatti della controversia"