F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, l’8 giugno 2007, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Philippe Diallo (Francia), membro Zola Malvern Percival Majavu (Sud Africa), membro Theo van Seggelen (Paesi Bassi), membro John Didulica (Australia), membro sulla domanda presentata da parte del giocatore A, X, come attore nei confronti del club B, Y, come convenuto in merito delle retribuzioni arretrate, sulla base di un contratto di lavoro. I. Fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, l'8 giugno 2007, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Philippe Diallo (Francia), membro Zola Malvern Percival Majavu (Sud Africa), membro Theo van Seggelen (Paesi Bassi), membro John Didulica (Australia), membro sulla domanda presentata da parte del giocatore A, X, come attore nei confronti del club B, Y, come convenuto in merito delle retribuzioni arretrate, sulla base di un contratto di lavoro. I. Fatti della controversia 1. Il giocatore A (in prosieguo: il Richiedente) da X e B il club da Y (in prosieguo: il Resistente) ha firmato un contratto di lavoro valido dal 10 agosto 2005 al 31 giugno 2006. Una copia del contratto di lavoro sono state presentate alla FIFA insieme con l'affermazione del ricorrente. 2. Secondo il contratto di lavoro, l'attore aveva diritto a ricevere uno stipendio mensile di 2.000 USD. 3. L'attore ha firmato un ulteriore contratto di lavoro con il club C valida dal 10 febbraio 2006 fino al 30 giugno 2007. Una copia del contratto di lavoro ha detto è stata presentata alla FIFA in occasione della richiesta seguente del calcio X associazione. 4. Il 3 aprile 2006, il X calcistica FIFA contattato chiedendo la sua assistenza per ottenere il certificato internazionale di trasferimento (ITC) dal calcio Y associazione per l'attore. La X Football Association ha affermato che l'attore è libero di registrare con C, dato che la sua ex squadra, il Resistente, ha confermato in una lettera datata 20 gennaio 2006, che l'attore è libero di firmare con un altro club S ua scelta senza alcun onere finanziario nei confronti del Resistente, vale a dire che il suo contratto era scaduto il 31 dicembre 2005. Una copia della conferma ha detto è stata presentata alla FIFA. 5. Y La Football Association ha rifiutato di rilasciare il CTI richiesto con la spiegazione che l'attore ha ancora un contratto di lavoro valido con il suo club affiliato, il convenuto, fino al 31 giugno 2006. Inoltre, tale associazione ha ribadito che il ricorrente abbia violato il contratto di cui sopra per non aver aderito la sua affiliata il 5 gennaio 2006 contro il loro accordo. Pertanto, e per il rilascio del ITC rilevante, l'attore avrebbe dovuto pagare un risarcimento prima di USD 10.000. 6. FIFA ha chiesto alla Y Football Association e il Resistente per spiegare la discrepanza tra la suddetta conferma del convenuto, secondo cui contratto Richiedente scaduto il 31 dicembre 2005, e la pretesa affermato nella risposta alla richiesta ITC, secondo la quale l'attore ha un contratto valido fino al 31 giugno 2006 con il Convenuto. Inoltre, la FIFA ha chiesto alla Federcalcio Y di presentare una copia del contratto di lavoro ha validità fino al 31 giugno 2006. La Y Football Association e la sua affiliata, il Resistente, non ha mai risposto alle richieste di cui sopra. 7. Il 9 maggio 2006 il Giudice unico del Comitato per lo Status dei Calciatori ha autorizzato l'X federazione calcio per registrare provvisoriamente l'attore con il suo socio del club, C, dal momento che nessun contratto di lavoro in corso di validità scritto concluso tra le parti suddette è stato presentato, né il convenuto era chiedere il ritorno del richiedente, ma sembrava essere piuttosto interessato a ricevere un risarcimento. In realtà, il rilascio della ITC è stata subordinata al pagamento di 10.000 USD. 8. Il 24 aprile 2006, l'attore ha presentato un reclamo contro il Convenuto. Secondo la ricorrente, il convenuto non gli pagano gli stipendi per il mese settembre fino a dicembre 2005 in relazione al contratto di lavoro sottoscritto dalle parti interessate. Di conseguenza, le richieste ricorrente dalla Resistente l'importo di USD 8.000 (4 stipendi di USD 2.000 ciascuno). 9. Il Resistente ha sostenuto che la lettera di conferma della Resistente avanzata dalla ricorrente e secondo la quale il ricorrente dovrebbe essere libero di firmare con un altro club S ua scelta senza alcun onere finanziario nei confronti del convenuto, vale a dire che il suo contratto era scaduto il 31 dicembre 2005 , è stata falsificata dal Richiedente. 10. Il Resistente ha inoltre spiegato che essa ha concluso un contratto di lavoro con l'attore valida dal 10 agosto 2005 al 31 giugno 2006. Inoltre, il Resistente ha affermato che il richiedente non abbia violato il contratto ha detto, perché non ha restituito dopo il Capodanno feste Eve 2005. Pertanto, ha chiesto al ricorrente il pagamento di USD 10.000. 11. Infine, il Resistente mantenuto aver adempiuto tutti gli obblighi contrattuali nei confronti dell'attore. 12. Il Richiedente ha presentato una comunicazione che spiega che lui non ha ricevuto i premi partita per un importo di USD 2500 nessuno dei due. Di conseguenza, l'attore chiede la quantità totale di USD 10.500 da parte del Resistente. 13. L'11 agosto 2006, il convenuto ha presentato alcune ricevute di pagamento in parte in uno e in parte in un'altra lingua. 14. Come le ricevute di pagamento presentate dalla Resistente non erano chiaramente assegnabili e solo alcune parti di essi sono stati redatti in una delle quattro lingue ufficiali della FIFA, la FIFA ha chiesto il Resistente di presentare le ricevute ancora una volta, così come una loro traduzione. 15. Nel presente risposta, il convenuto ha sottolineato che lo ha inviato le ricevute di pagamento originali per il calcio Y associazione. 16. L'attore ha affermato che le ricevute di pagamento avanzate dal convenuto erano tutti falsi e che lui non ha mai ricevuto tali importi. 17. Il Resistente non ha presentato ulteriori comunicazioni. 18. Su richiesta della FIFA di presentare le copie delle suddette ricevute di pagamento originali, la Y di calcio associazione non ha fornito alcuna risposta fino ad oggi. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera di Risoluzione delle Controversie analizzato se era competente a trattare la questione in gioco. A questo proposito, si fa riferimento all'arte. 18 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie. La questione attuale è stato presentato alla FIFA il 24 aprile 2006, come conseguenza della Camera ha concluso che le regole rivedute concernenti le procedure (edizione 2005) sulle questioni pendenti dinanzi gli organi decisionali della FIFA sono applicabili alla questione a portata di mano. 2. Per quanto riguarda la competenza della Camera, art. 3 par. 1 dei suddetti regolamento precisa che la Camera di Risoluzione delle Controversie esamina la propria giurisdizione alla luce degli articoli da 22 a 24 della versione attuale del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005). Ai sensi dell'art. 24 par. 1 in combinazione con l'art. 22 (b) del Regolamento di cui sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie decide in merito alle relative all'occupazione controversie tra un club e un giocatore che ha una dimensione internazionale. 3. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Controversie è l'organo competente a decidere sul contenzioso in esame, che coinvolge un giocatore X e Y di un club in merito a una controversia in relazione con un contratto di lavoro. 4. Successivamente, i membri della Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento per lo Status ed il trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, la sezione di cui, da un lato, all'arte. 26 par. 1 e 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) e, dall'altro, al fatto che il relativo contratto alla base della presente controversia è stato firmato il 10 agosto 2005 e la richiesta è stata depositata presso FIFA il 24 aprile 2006. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha concluso che gli attuali regolamenti FIFA per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005, qui di seguito: il Regolamento) sono applicabili al caso in esame nel merito. 5. In continuazione, i membri della Camera ha riconosciuto i fatti di cui sopra, nonché tutta la documentazione, contenuto nel file. 6. A questo proposito, i membri della Camera ha preso atto che, da un lato, l'attore chiede stipendi e bonus in sospeso la quantità totale di USD 10.500 da parte del Resistente, che quest'ultimo ha omesso di versare lui alla fine del relativo contratto di lavoro presumibilmente il 31 dicembre 2005. 7. D'altra parte, la Camera notato che il Resistente è, in particolare, convinto che l'attore ha violato il contratto di cui sopra per non aver aderito al club il 5 gennaio 2006, dopo le feste di Capodanno Eve 2005. Pertanto, il Resistente afferma USD 10.000 rispetto al ricorrente. Inoltre, la Camera ha preso atto che il Resistente asserisce di aver assolto tutti i suoi obblighi contrattuali nei confronti dell'attore. 8. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha rivolto la sua attenzione alla questione se il contratto di lavoro alla base della presente controversia sono stati violati da qualsiasi partito e, in caso affermativo, a considerare le conseguenze rilevanti della rottura unilaterale del contratto di lavoro senza giusta causa. 9. In considerazione di quanto precede, i membri della Camera di Risoluzione delle Controversie riconosciuto che le parti hanno firmato un contratto di lavoro nel mese di agosto 2005 che era dovuto a correre fino al 31 giugno 2006 e istituito in favore del ricorrente una firma di tassa di USD 10.000 e un mensile stipendio di 2.000 USD. Inoltre, la Camera ha preso atto del fatto che il Resistente ha firmato un ulteriore documento datato 20 gennaio 2006 indirizzata al club D per mezzo del quale ha confermato che l'attore è libero di uscire senza alcun onere finanziario nei confronti del convenuto e che il suo contratto ha scaduto il 31 dicembre 2005. A tal proposito, la Camera ha preso atto che questa conferma è stato firmato dal presidente del Resistente e contiene il timbro del club del Resistente. 10. In questo contesto, la Camera ha rivolto la sua attenzione alla affermazione del convenuto secondo cui la suddetta conferma è stata falsificata. A tal proposito, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha sottolineato che la FIFA non è competente a decidere su questioni di diritto penale, come falsificazione di documenti. Di conseguenza, la Camera ha deciso di rinviare il Resistente alle autorità nazionali competenti al fine di ottenere una decisione vincolante per quanto riguarda la presunta falsificazione della relativa conferma. 11. Come risultato, la Camera ha concluso che non può prendere in considerazione l'affermazione di cui sopra Resistente per le ragioni dette, e, pertanto, stabilito che il contratto di lavoro relativo concluso tra le parti è scaduto il 31 dicembre 2005. 12. In considerazione di quanto sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie ritenuto che il ricorrente non era tenuta ad aderire al Resistente dopo il 1 ° gennaio 2006 e di conseguenza che il ricorrente non ha violato il contratto di lavoro alla base della presente controversia. Pertanto, la Camera ha deciso di respingere la Resistente per USD 10.000. 13. Successivamente, la Camera ha rivolto la sua attenzione alla domanda del ricorrente per i salari dovuti per i mesi di settembre a dicembre 2005 per un importo complessivo di USD 8.000. A questo proposito, la Camera ha affermato che non è contestata dal convenuto che l'attore reso i suoi servizi fino al 31 dicembre 2005, ossia la fine del contratto di lavoro in questione. 14. Come risultato, la Camera ha sottolineato che, in linea di principio, l'attore avrebbe dovuto ricevere per il periodo dal 10 agosto 2005 al 31 giugno 2006, a parte la firma-sul prezzo di 10.000 USD, uno stipendio mensile di 2.000 USD stabilito dal le parti nel contratto di lavoro pertinenti. In particolare, la Camera ha affermato che per i mesi di settembre a dicembre 2005, il richiedente abbia ricevuto l'importo complessivo di USD 8.000 in base al contratto di lavoro detto e sostenuto dal ricorrente. 15. Inoltre, la Camera ha preso atto che il Resistente asserisce di aver assolto tutti i suoi obblighi contrattuali. 16. In questo contesto, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha sottolineato che in base al principio giuridico l'onere della prova, che è un principio fondamentale in ogni sistema giuridico, una parte affermando un dato di fatto ha l'obbligo di provare la stessa (cfr. art 12. par. 3 del Regolamento FIFA che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle controversie). 17. A tal proposito, la Camera ha analizzato le ricevute di pagamento presentate dal Resistente e determinato che non sono chiaramente assegnabili e quindi non può essere considerato come prova sufficiente, per corroborare le accuse del Resistente di aver adempiuto ai propri obblighi contrattuali nei confronti dell'attore. Ancor più, dal momento che il Resistente non ha fornito né una traduzione di tale ricevute di pagamento in una delle quattro lingue ufficiali della FIFA (inglese, spagnolo, francese o tedesco), né una copia delle ricevute di pagamento originali (anche se non attraverso il gioco del calcio Y associazione), anche se Y e la Football Association sono stati invitati a farlo dalla FIFA in diverse occasioni (cfr. punti 13-15 e 17-18 dei fatti). 18. In considerazione di quanto sopra, e in conformità con il principio detto del dell'onere della prova, i membri della Camera ha concluso all'unanimità che il Resistente non ha rispettato i termini contrattuali, per quanto riguarda lo stipendio da settembre a dicembre 2005 è interessato, che costituisce una violazione del contratto senza giusta causa. 19. In continuazione, la Camera ha rivolto la sua attenzione sulle conseguenze della violazione ingiustificata del contratto ai sensi dell'art. 17 del Regolamento. In questo contesto, la Camera ha concluso che il convenuto è tenuto a pagare tutte le retribuzioni dovute al Richiedente, in conformità del contratto di lavoro relativo alla base della presente controversia nonché basata sulla rivendicazione del richiedente, fino al 31 dicembre 2005. 20. Per quanto riguarda l'importo richiesto di USD 2.500 per i premi delle partite in sospeso, la Camera ha ritenuto che non possono rilasciare questa affermazione, dal momento che i premi partita o qualsiasi altri bonus non erano contenute nel contratto di lavoro rilevante e poiché il ricorrente non ha specificato gli importi richiesti, né, portare l'onere della prova, ha presentato alcuna prova documentale a riguardo. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha deciso di respingere le conclusioni del ricorrente a tale riguardo. 21. In considerazione di tutto quanto sopra, i membri della Camera di Risoluzione delle Controversie quindi deciso che il Resistente deve pagare salari dovuti all'attore a causa della violazione del contratto senza giusta causa per un importo di USD 8.000. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La richiesta presentata dal richiedente è parzialmente accettata. 2. Il Resistente deve pagare l'importo di USD 8.000 al Richiedente, entro 30 giorni dalla notifica della presente decisione. 3. Se l'importo di cui sopra non viene pagata entro la scadenza indicata, un tasso di interesse del 5% all'anno, si applicano a decorrere dalla scadenza del termine ultimo. Nel caso in cui il Resistente non conformi alla presente decisione, la questione sarà sottoposta al Comitato Disciplinare della FIFA, in modo che le necessarie sanzioni disciplinari possono essere imposte. 4. Il Richiedente è diretta ad informare il Resistente direttamente e immediatamente il numero di conto sul quale l'rimessa deve essere fatta, e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di qualsiasi ricevimento del pagamento. 5. Eventuali ulteriori richieste del ricorrente vengono respinte. 6. Ai sensi dell'art. 61 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Tribunale Arbitrale dello Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie: Jérôme Valcke Segretario Generale allegato: CAS direttive______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2006-2007) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 8 June 2007, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Philippe Diallo (France), member Zola Malvern Percival Majavu (South Africa), member Theo van Seggelen (the Netherlands), member John Didulica (Australia), member on the claim presented by the player A, X, as Claimant against the club B, Y, as Respondent regarding outstanding remuneration on the basis of an employment contract. I. Facts of the case 1. The player A (hereinafter: the Claimant) from X and the club B from Y (hereinafter: the Respondent) signed an employment contract valid from 10 August 2005 until 31 June 2006. A copy of the relevant employment contract was submitted to FIFA along with the Claimant’s claim. 2. According to the employment contract, the Claimant was entitled to receive a monthly salary of USD 2,000. 3. The Claimant signed a further employment contract with the club C valid from 10 February 2006 until 30 June 2007. A copy of the said employment contract was submitted to FIFA on the occasion of the following request of the X football association. 4. On 3 April 2006, the X football association contacted FIFA asking for its assistance in obtaining the international transfer certificate (ITC) from the Y football association for the Claimant. The X football association affirmed that the Claimant is free to register with C, since his former club, the Respondent, confirmed in a letter dated 20 January 2006 that the Claimant is free to sign with another club of his choice without any financial charge towards the Respondent, i.e. that his contract had expired on 31 December 2005. A copy of the said confirmation was submitted to FIFA. 5. The Y football association refused to issue the requested ITC with the explanation that the Claimant still has a valid employment contract with its affiliated club, the Respondent, until 31 June 2006. Furthermore, the said association maintained that the Claimant breached the aforementioned contract by not having joined its affiliate on 5 January 2006 against their agreement. Therefore, and for the issuance of the relevant ITC, the Claimant would have to pay first compensation of USD 10,000. 6. FIFA asked the Y football association and the Respondent to explain the discrepancy between the above-mentioned confirmation of the Respondent, according to which the Claimant’s contract expired on 31 December 2005, and the pretension stated in the answer to the ITC request, according to which the Claimant has a valid contract until 31 June 2006 with the Respondent. Furthermore, FIFA asked the Y football association to present a copy of the said employment contract valid until 31 June 2006. The Y football association and its affiliate, the Respondent, never answered to the aforementioned requests. 7. On 9 May 2006, the Single Judge of the Players’ Status Committee authorized the X football association to provisionally register the Claimant with its member club, C, since no currently valid written employment contract concluded between the said parties was presented, nor the Respondent was asking for the return of the Claimant but appeared to be rather interested in receiving compensation. In fact, the issuance of the ITC was made subject to the payment of USD 10,000. 8. On 24 April 2006, the Claimant lodged a claim against the Respondent. According to the Claimant, the Respondent did not pay him the salaries for the months September until December 2005 in connection with the employment contract signed by the parties concerned. Consequently, the Claimant demands from the Respondent the amount of USD 8,000 (4 salaries of USD 2,000 each). 9. The Respondent argued that the confirmation letter of the Respondent put forward by the Claimant and according to which the Claimant would be free to sign with another club of his choice without any financial charge towards the Respondent, i.e. that his contract had expired on 31 December 2005, was falsified by the Claimant. 10. The Respondent further explained that it concluded an employment contract with the Claimant valid from 10 August 2005 until 31 June 2006. Furthermore, the Respondent affirmed that the Claimant has breached the said contract, since he did not return after New Years Eve feasts 2005. Therefore, it requested from the Claimant the payment of USD 10,000. 11. Finally, the Respondent maintained having fulfilled all its contractual obligations towards the Claimant. 12. The Claimant presented a further communication explaining that he did not receive match premiums in the amount of USD 2,500 neither. Consequently, the Claimant demands the total amount of USD 10,500 from the Respondent. 13. On 11 August 2006, the Respondent presented some payment receipts in partly one and partly in another language. 14. As the payment receipts presented by the Respondent were not clearly assignable and only parts of them were drafted in one of the four official FIFA languages, FIFA asked the Respondent to present the receipts once again as well as a translation of them. 15. In reply hereto, the Respondent underlined that it sent the original payment receipts to the Y football association. 16. The Claimant affirmed that the payment receipts put forward by the Respondent were all forged and that he never received these amounts. 17. The Respondent did not present any further communications. 18. Upon FIFA’s requests to present copies of the above-mentioned original payment receipts, the Y football association did not provide any answer up to today. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Dispute Resolution Chamber analysed whether it was competent to deal with the matter at stake. In this respect, it referred to art. 18 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber. The present matter was submitted to FIFA on 24 April 2006, as a consequence the Chamber concluded that the revised Rules Governing Procedures (edition 2005) on matters pending before the decision making bodies of FIFA are applicable to the matter at hand. 2. With regard to the competence of the Chamber, art. 3 par. 1 of the above- mentioned Rules states that the Dispute Resolution Chamber shall examine its jurisdiction in the light of articles 22 to 24 of the current version of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005). In accordance with art. 24 par. 1 in combination with art. 22 (b) of the aforementioned Regulations, the Dispute Resolution Chamber shall adjudicate on employment- related disputes between a club and a player that have an international dimension. 3. As a consequence, the Dispute Resolution Chamber is the competent body to decide on the present litigation involving a X player and a Y club regarding a dispute in connection with an employment contract. 4. Subsequently, the members of the Chamber analyzed which edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the Chamber referred, on the one hand, to art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005) and, on the other hand, to the fact that the relevant contract at the basis of the present dispute was signed on 10 August 2005 and the claim was lodged at FIFA on 24 April 2006. In view of the aforementioned, the Chamber concluded that the current FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005, hereafter: the Regulations) are applicable to the case at hand as to the substance. 5. In continuation, the members of the Chamber acknowledged the above- mentioned facts as well as all the further documentation contained in the file. 6. In this respect, the members of the Chamber took due note that, on the one hand, the Claimant demands outstanding salaries and bonuses in the total amount of USD 10,500 from the Respondent, which the latter omitted to pay him at the end of the relevant employment contract allegedly on 31 December 2005. 7. On the other hand, the Chamber noticed that the Respondent is, in particular, convinced that the Claimant breached the aforementioned contract by not having joined the club on 5 January 2006 after the New Years Eve feasts 2005. Therefore, the Respondent claims USD 10,000 from the Claimant. Furthermore, the Chamber took note that the Respondent asserts having fulfilled all its contractual obligations towards the Claimant. 8. In view of the above, the Chamber turned its attention to the question whether the employment contract at the basis of the present dispute were breached by any party and, in the affirmative, to consider the relevant consequences of the unilateral breach of the employment contract without just cause. 9. In view of the above, the members of the Dispute Resolution Chamber acknowledged that the parties signed an employment contract in August 2005 that was due to run until 31 June 2006 and established in favour of the Claimant a signing of fee of USD 10,000 and a monthly salary of USD 2,000. Furthermore, the Chamber took note of the fact that the Respondent signed a further document dated 20 January 2006 addressed to the club D by means of which it confirmed that the Claimant is free to leave without any financial charge towards the Respondent and that his contract has expired on 31 December 2005. To that regard, the Chamber took note that this confirmation was signed by the president of the Respondent and contains the Respondent’s club stamp. 10. In this context, the Chamber turned its attention to the Respondent’s allegation according to which the above-mentioned confirmation was falsified. To that regard, the Dispute Resolution Chamber emphasised that FIFA is not competent to decide upon matters of criminal law, such as document forgery. Consequently, the Chamber decided to refer the Respondent to the competent national authorities in order to obtain a binding decision regarding the alleged forgery of the relevant confirmation. 11. As a result, the Chamber concluded that it cannot take into consideration the Respondent’s aforementioned allegation for the said reasons, and therefore established that the relevant employment contract concluded between the parties terminated on 31 December 2005. 12. On account of the above, the Dispute Resolution Chamber considered that the Claimant was not obliged to join the Respondent after 1 January 2006 and consequently that the Claimant did not breach the employment contract at the basis of the present dispute. Therefore, the Chamber decided to reject the Respondent’s claim for USD 10,000. 13. Subsequently, the Chamber turned its attention to the Claimant’s demand for outstanding salaries for the months of September to December 2005 in the total amount of USD 8,000. In this respect, the Chamber stated that it is not contested by the Respondent that the Claimant rendered his services until 31 December 2005, i.e. the end of the relevant employment contract. 14. As a result, the Chamber emphasised that, in principle, the Claimant should have received for the time period from 10 August 2005 until 31 June 2006, a part from the signing-on fee of USD 10,000, a monthly salary of USD 2,000 established by the parties in the relevant employment contract. In particular, the Chamber stated that for the months of September to December 2005, the Claimant should have received the total amount of USD 8,000 according to the said employment contract and claimed by the Claimant. 15. Furthermore, the Chamber took note that the Respondent asserts having fulfilled all its contractual obligations. 16. In this context, the Dispute Resolution Chamber emphasized that in accordance with the legal principle of the burden of proof, which is a basic principle in every legal system, a party asserting a fact has the obligation to prove the same (cf. art. 12 par. 3 of the FIFA Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber). 17. To that regard, the Chamber analysed the payment receipts presented by the Respondent and determined that they are not clearly assignable and therefore cannot be considered as sufficient evidence in order to corroborate the allegations of the Respondent of having fulfilled its contractual obligations towards the Claimant. Even more, since the Respondent did not provide neither a translation of the said payment receipts into one of the four official FIFA languages (English, Spanish, French or German), nor a copy of the original payment receipts (even not via the Y football association), although it and the Y football association were invited to do so by FIFA on several occasions (cf. points 13-15 and 17-18 of the facts). 18. On account of the above, and in accordance with the said principle of the burden of proof, the members of the Chamber unanimously concluded that the Respondent failed to comply with the contractual terms, as far as the salary from September to December 2005 is concerned, which constitutes a breach of contract without just cause. 19. In continuation, the Chamber turned its attention to the consequences of the unjustified breach of contract in accordance with art. 17 of the Regulations. In this context, the Chamber concluded that the Respondent is obliged to pay all outstanding salaries due to the Claimant, in accordance with the relevant employment contract at the basis of the present dispute as well as based on the Claimant’s claim, until 31 December 2005. 20. As regards the claimed amount of USD 2,500 for outstanding match premiums, the Chamber considered that it cannot award this claim, since match premiums or any other bonuses were not contained in the relevant employment contract and since the Claimant did not specify the claimed amounts nor, carrying the burden of proof, presented any documentary evidence to that regard. Consequently, the Dispute Resolution Chamber decided to reject the Claimant’s claim to that regard. 21. In view of all of the above, the members of the Dispute Resolution Chamber therefore decided that the Respondent must pay outstanding salaries to the Claimant due to the breach of contract without just cause in the amount of USD 8,000. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim submitted by the Claimant is partially accepted. 2. The Respondent has to pay the amount of USD 8,000 to the Claimant, within 30 days as of notification of the present decision. 3. If the aforementioned amount is not paid within the stated deadline, an interest rate of 5% per year will apply, as from expiry of the stated deadline. In the event that the Respondent does not comply with the present decision, the matter will be submitted to FIFA’s Disciplinary Committee, so that the necessary disciplinary sanctions can be imposed. 4. The Claimant is directed to inform the Respondent directly and immediately of the account number to which the remittance is to be made, and to notify the Dispute Resolution Chamber about any receipt of the payment. 5. Any further claims of the Claimant are rejected. 6. According to art. 61 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Court of Arbitration for Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Jérôme Valcke General Secretary Enclosed: CAS directives
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Share the post "F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, l’8 giugno 2007, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Philippe Diallo (Francia), membro Zola Malvern Percival Majavu (Sud Africa), membro Theo van Seggelen (Paesi Bassi), membro John Didulica (Australia), membro sulla domanda presentata da parte del giocatore A, X, come attore nei confronti del club B, Y, come convenuto in merito delle retribuzioni arretrate, sulla base di un contratto di lavoro. I. Fatti della controversia"