F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 22 giugno 2007, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente ESSA M. Saleh Al-Housani (Uniated Emirati Arabi), membro Philippe Diallo (Francia), membro Joaquim Evangelista (Portogallo), membro Philippe Piat (Francia), membro sulla domanda presentata dalla X player, xxxxx come querelanti nei confronti del Club Y, xxxx, come convenuto sulla base di un contratto di lavoro concluso tra le parti. I. Fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 22 giugno 2007, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente ESSA M. Saleh Al-Housani (Uniated Emirati Arabi), membro Philippe Diallo (Francia), membro Joaquim Evangelista (Portogallo), membro Philippe Piat (Francia), membro sulla domanda presentata dalla X player, xxxxx come querelanti nei confronti del Club Y, xxxx, come convenuto sulla base di un contratto di lavoro concluso tra le parti. I. Fatti della controversia 1. Il giocatore X, l'attore, e la Club Y, il Resistente, ha firmato un contratto ufficiale di lavoro valido a decorrere dal 7 luglio 2005 al 31 maggio 2007 (salario minimo mensile di stipendio non specificato e la quantità di xxx 50.000), nonché un contratto di diritto privato datato 1 settembre valida per il 2005/2006 e 2006/2007 stagione 2005. 2. Per la stagione 2005/2006 il contratto privato, prevede che il convenuto pagherà l'importo netto di USD 350.000 all'attore come segue: 150.000 dollari in avanzato (nessuna data specificata), USD 100.000 in dieci rate di USD 10.000 ciascuno e USD 100.000 per corrispondere suddiviso in 34 partite, vale a dire USD 2.941 a partita. 3. Per la stagione 2006/2007 il contratto privato prevede che il convenuto pagherà l'importo netto di USD 400.000 all'attore come segue: 175.000 USD in avanzato (nessuna data specificata), USD 125.000 in dieci rate di USD 12.500 ciascuno e USD 100.000 per corrispondere suddiviso in 34 partite, vale a dire USD 2.941 a partita. 4. Il 22 maggio 2006, l'attore ha notificato la risoluzione del contratto di lavoro del xxxx Federcalcio. Poco dopo l'attore ha presentato un reclamo alla FIFA. 5. Il 19 giugno 2006, l'attore inizialmente contattato FIFA presentazione di una richiesta finanziaria nei confronti del Resistente ed esprimendo le sue intenzioni di continuare la sua carriera con un altro club S ua scelta. 6. Il 12 luglio 2006, la Resistente ha informato FIFA che, secondo il contratto di lavoro privato, l'attore aveva il diritto di ricevere l'importo di USD 350.000 per la stagione 2005/2006. A questo proposito, il convenuto ha affermato che già versato l'importo di USD 324.183 per l'attore e, pertanto, a parere del Resistente l'attore ha ricevuto il 90% del valore del contratto. A questo proposito, il Resistente previsto ricevute di pagamento diversi così come ricevute di transazioni bancarie così come le copie di due ammende inflitte alla ricorrente per un importo di USD 3.700 e USD 7.400. 7. Inoltre, il Resistente ha sottolineato che l'attore ha un contratto valido per la stagione 2006/2007 e, pertanto, avrebbe dovuto ripristinare dazi. Di conseguenza, il Resistente è del parere che la domanda del ricorrente deve essere respinta, in quanto volontà del richiedente di lasciare il club sono del tutto ingiustificati. 8. Il 24 luglio 2006, l'attore ha sottolineato che il Resistente ha ammesso che non ha adempiuto agli obblighi contrattuali. Inoltre, l'attore ha sottolineato che il Resistente insiste per continuare con il rapporto di lavoro per la stagione 2006/2007, tuttavia, senza adempiere il suo obbligo contrattuale, come pagare l'anticipo per la stagione 2006/2007 pari a USD 175.000. 9. In particolare, la Richiedente ha sottolineato che in conformità con le entrate forniti dal Resistente è possibile stabilire che mai quest'ultimo la remunerazione nel tempo. Inoltre, l'attore ha sottolineato che la quantità di xxx 50.000 (pagamento tramite bonifico da effettuare al richiedente conformemente al contratto ufficiale) elencati nella ripartizione fornita dal Resistente non è mai stato versato. 10. Inoltre, l'attore sostiene che la sua firma sulla ricevuta datata 25.08.05 pari a 40.000 USD è falso e non può quindi essere preso in considerazione. Inoltre, l'attore ha spiegato che le ammende non sono mai state notificate a lui e non ha mai avuto la possibilità di difendersi in questo senso. 11. Infine, l'attore ancora una volta sottolineato che in primo luogo vuole risolvere il contratto di lavoro. 12. Il 18 agosto 2006, le parti hanno firmato un nuovo accordo concordando sul fatto che tutti i possibili valori precedenti in sospeso sono state pagate. Inoltre, le parti hanno convenuto che per la stagione 2006/2007 l'attore aveva diritto a ricevere l'importo di USD 75.000, quando è concesso in licenza dal xxxx, l'importo di 75.000 USD 20 giorni dopo, 10 rate di USD 7.500 e l'importo di USD 75.000 diviso in 34 partite. Clausola due di detto accordo prevede che l'accordo è valido solo se viene approvata dal xxx altrimenti l'attore avrebbe il diritto di sottoporre la sua domanda iniziale alla FIFA. 13. Inoltre il 18 agosto 2006, l'attore ha informato la FIFA e l'xxx che ritira la sua pretesa nei confronti del convenuto e confermato che il club non gli devi qualsiasi importo a tutti per la stagione 2005/2006 e che ha firmato un nuovo contratto di lavoro con il Resistente per la stagione 2006/2007. 14. Il 3 ottobre 2006, l'attore ancora una volta contattato FIFA chiedendo un intervento in modo da essere liberi di firmare un contratto con qualsiasi società di sua scelta e di raccogliere gli importi presumibilmente in sospeso in quanto il xxx non ha approvato l'accordo datato 18 agosto 2006. 15. Il 17 gennaio 2007, l'attore particolarmente richiesti i seguenti importi: • USD 87.780 come bonus match per la stagione 2005/2006 • 12 rate di USD 238,09 per la stagione 2006/2007, • 400.000 USD a titolo di risarcimento corrispondente al valore residuo per la stagione 2006/2007 e • le spese legali. 16. Il 16 dicembre 2006, il convenuto ha spiegato che l'attore unilateralmente e dal proprio sarà risolto il rapporto contrattuale già nel maggio 2006. Inoltre, il convenuto ha sottolineato di voler continuare il rapporto con l'attore, ma ha annullato il contratto e il xxx non ha accettato il nuovo contratto datato 18 agosto 2006. Per quanto riguarda la pretesa economica del Resistente di cui la sua dichiarazione precedente. Infine, il convenuto ha affermato di aver sempre agito in conformità al Regolamento FIFA. 17. Il 18 dicembre 2006, il xxx ha informato FIFA che lo ha rilasciato il relativo Certificato di trasferimento internazionale alla Football Association xxx il 6 ottobre 2006. Inoltre, il xxx ha fornito una copia della sua decisione, non approva l'accordo datato 18 agosto 2006, basata sul fatto che "Anche l'accordo delle parti in una fase successiva non abroga la nuova situazione si è verificato con l'abrogazione e non può fornire la validità del contratto abrogata ". 18. Su richiesta della FIFA ha confermato che l'attore ha reso i suoi servizi al Resistente fino al 14 maggio 2006. 19. L'attore ha firmato un contratto di lavoro con il club xxx xxx il 25 ottobre 2006. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera ha analizzato se era competente a trattare la questione in gioco. A questo proposito, si fa riferimento all'arte. 18 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie. La questione attuale è stato presentato alla FIFA il 19 giugno 2006, come conseguenza della Camera ha concluso che le regole rivedute concernenti le procedure (edizione 2005) sulle questioni pendenti dinanzi gli organi decisionali della FIFA sono applicabili in materia a portata di mano. 2. Per quanto riguarda la competenza della Camera, art. 3 par. 1 dei suddetti regolamento precisa che la Camera di Risoluzione delle Controversie esamina la propria giurisdizione alla luce di articoli da 22 a 24 della versione attuale del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Richiedenti (edizione 2005). Ai sensi dell'art. 24 par. 1, in connessione con l'arte. 22 (b) del Regolamento di cui sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie decide in merito alle relative all'occupazione controversie tra un club e un giocatore che ha una dimensione internazionale. 3. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Controversie è l'organo competente a decidere sul contenzioso in esame, che coinvolge un giocatore e un club xxx xxx in merito a una domanda in collegamento con un contratto di lavoro. 4. Successivamente, i membri della Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Richiedenti dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, la sezione di cui, da un lato, all'arte. 26 par. 1 e 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Richiedenti (edizione 2005) e, dall'altro, al fatto che il relativo contratto alla base della presente controversia è stato firmato nel luglio 2005 e la richiesta è stata depositata presso FIFA il 19 giugno 2006. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha concluso che gli attuali regolamenti FIFA sullo status e il trasferimento dei calciatori (edizione 2005, qui di seguito: il Regolamento) sono applicabili al caso in esame nel merito. 5. In continuazione, ed entrando nel merito della questione, i membri della Camera ha iniziato riconoscendo che l'attore e il convenuto ha firmato un contratto ufficiale di lavoro valido a decorrere dal 7 luglio 2005 al 31 maggio 2007 (salario minimo mensile di stipendio non specificato e l' quantità di xxx 50,00), nonché un contratto di diritto privato del 1 settembre 2005 valida per il 2005/2006 e 2006/2007 stagioni. Per la stagione 2005/2006 il contratto privato, prevede che il convenuto pagherà l'importo netto di USD 350.000 all'attore come segue: 150.000 dollari in avanzato (nessuna data specificata), USD 100.000 in dieci rate di USD 10.000 ciascuno e USD 100.000 per corrispondere suddiviso in 34 partite, vale a dire USD 2.941 a partita. Per la stagione 2006/2007 il contratto privato prevede che il convenuto pagherà l'importo netto di USD 400.000 all'attore come segue: 175.000 USD in avanzato (nessuna data specificata), USD 125.000 in dieci rate di USD 12.500 ciascuno e USD 100.000 per corrispondere suddiviso in 34 partite, vale a dire USD 2.941 a partita. 6. Allo stesso modo, la Camera ha osservato che l'attore risolto il contratto di lavoro il 22 maggio 2006, ma che le parti hanno firmato ancora una volta un nuovo contratto di lavoro il 18 agosto 2006. 7. A questo proposito, la Camera preso atto che, l'attore ha spiegato che, poiché la xxx non ha approvato l'accordo datato 18 agosto 2006 si insiste nella sua pretesa originariamente presentate. 8. In questo contesto, la Camera ha ritenuto che l'attore fa valere in relazione al contratto privato firmato il 1 ° settembre 2005, match bonus presumibilmente in sospeso per un importo di USD 87.780 per la stagione 2005/2006, nonché 12 rate di USD 238,09 per la stagione 2006/2007 e l'importo di USD 400.000 a titolo di risarcimento corrispondente al valore contrattuale residua per la stagione 2006/2007 e le spese legali. 9. Rivolgendo la propria attenzione al Resistente, la Camera ha preso atto dovuto, che il Resistente respinge l'affermazione del ricorrente sottolineando che dal momento in cui il richiedente unilateralmente e con la sua propria volontà risolto il contratto di lavoro, nel maggio 2006, aveva versato l'importo di USD 324.183 all'attore e, pertanto, a parere del Resistente l'attore ha ricevuto il 90% del valore del contratto. Inoltre, il convenuto ha sottolineato di voler continuare il rapporto con l'attore, ma ha annullato il contratto e il xxx non ha accettato il nuovo contratto di lavoro del 18 agosto 2006. 10. Di conseguenza, il convenuto ritiene di aver sempre agito in conformità al Regolamento FIFA. 11. La Camera ha iniziato le sue deliberazioni sottolineando che è pacifico che l'attore reso i suoi servizi al Resistente fino al 14 maggio 2006 e che ha deciso di risolvere il contratto di lavoro il 22 maggio 2006, in modo da poter continuare la sua carriera con il club S ua scelta. In questo contesto, la Camera ha sottolineato che, come principio generale, un club è tenuto a remunerare un giocatore, come concordato tra le parti, per il periodo di tempo durante il quale ha reso i suoi servigi al club. 12. Inoltre, la Camera ha riconosciuto che l'attore pretende match bonus presumibilmente in sospeso per la stagione 2005/2006 per un importo di USD 87.780 e che in base alla scrittura privata per la stagione 2005/2006 del 1 ° settembre 2005, l'attore aveva diritto a ricevere il importo di USD 150.000 in avanzato (nessuna data specificata), USD 100.000 in dieci rate di USD 10.000 ciascuno e USD 100.000 a partita divisa in 34 partite, vale a dire USD 2.941 a partita. 13. Di conseguenza, e tenendo conto delle considerazioni di cui sopra di cui ai punti II. 11. e 12., la Camera ha concluso che il convenuto avrebbe dovuto pagare al ricorrente l'importo di USD 335.000 in relazione al contratto privato datato 1 settembre 2005 per la stagione 2005/2006 in conformità con il tempo durante il quale l'attore reso i suoi servizi Resistente. 14. In continuazione, la Camera esaminato le ricevute di pagamento rimessi così come le ricevute bancarie di transazione, in modo da stabilire se il Resistente rispettato i suoi obblighi finanziari nei confronti del richiedente, come previsto dal contratto privato datato 1 settembre 2005 per la stagione 2005/2006 fino al giorno l'attore reso i suoi servigi al Resistente. 15. In questo contesto, la Camera ha respinto la posizione del ricorrente con riguardo, che la firma sulla ricevuta datata 25.08.05 pari a 40.000 USD è falso e quindi la ricevuta di pagamento ha detto non può essere presa in considerazione. A questo proposito, la Camera ha sottolineato che in base al principio giuridico l'onere della prova, che è un principio giuridico di base in ogni sistema giuridico, una festa di un diritto derivante da un fatto asserito ha l'obbligo di dimostrare il fatto rilevante (cf .. Art. 12 par 3 del regolamento che disciplinano le procedure di Commissione per lo Status dei Calciatori e la Camera di Risoluzione delle Controversie, qui di seguito:. le norme relative alle procedure). 16. Come risultato, la Camera ha sottolineato che sulla base dei documenti forniti e per mancanza di prove del contrario si deve concludere che l'attore ha ricevuto anche l'importo di USD 40.000 da parte del Resistente. 17. Inoltre, e per quanto riguarda le ammende inflitte alla ricorrente per un importo di USD 3.700, il 25 ottobre 2005, in connessione con un cartellino rosso e per un importo di USD 7.400, anche il 25 ottobre 2005, a causa dei risultati fallimentari di una partita, la Camera ha riconosciuto che l'attore ha spiegato che le ammende non sono mai state notificate a lui e che lui non hanno mai avuto la possibilità di difendersi in questo senso. 18. In questo contesto, la Camera ha tenuto conto del fatto che il convenuto non ha fornito alcuna prova documentale, così da stabilire la legittimità della sanzione per quanto riguarda il cartellino rosso. Allo stesso modo, la Camera ha ritenuto che l'imposizione di un'ammenda corrispondente a quasi l'80% dello stipendio mensile di un giocatore a causa dei risultati non riusciti di una partita, non può essere approvato. 19. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha concluso che sulla base della documentazione rimesso e contrariamente alle affermazioni della resistente che può essere stabilito che il Resistente pagato al richiedente per la stagione 2005/2006 la quantità di xxx 78.355 (USD 61.015), nonché USD 218.000, ossia l'importo di USD 279.015 in connessione con la trattativa privata del 1 ° settembre 2005. 20. In considerazione di tutto quanto sopra, la Camera ha concluso all'unanimità che il Resistente deve pagare al ricorrente la differenza tra l'importo di USD 335.000, come contrattualmente previsto per la stagione 2005/2006 e l'importo di USD 279.015 già versato al richiedente per la stagione 2005/2006 e confermato con prove documentali, cioè il convenuto deve ancora al ricorrente l'importo di USD 55.985 in relazione alla trattativa privata del 1 ° settembre 2005 per la stagione 2005/2006. 21. Successivamente, la Camera ha ritenuto che l'attore risolto il contratto di lavoro a maggio 2006, che ha ripetutamente insistito nel continuare la sua carriera con un altro club S ua scelta e che ha già firmato un nuovo contratto di lavoro con un altro club nel mese di ottobre 2006. 22. Dopo lunghe discussioni e tenendo conto di quanto precede, nonché tutte le osservazioni presentate da entrambe le parti a tale riguardo, la Camera è giunta alla conclusione che il comportamento di entrambe le parti portano alla cessazione anticipata del rapporto di lavoro pertinente e che nessuna delle due parti può essere detenute esclusivamente responsabile per i suddetti cessazione anticipata. 23. Come risultato, la Camera ha deciso all'unanimità che il contratto di lavoro alla base della controversia è giunto a scadenza nel maggio 2006 e che nessuna parte può essere tenuta a pagare alcun indennizzo ai sensi dell'art. 17 del Regolamento. 24. Alla luce di quanto sopra, la Camera abbia respinto la richiesta del ricorrente nei confronti di qualsiasi remunerazione che sarebbe dovuto dopo la data in cui il rapporto di lavoro in questione è giunta al termine. Così, la Camera abbia respinto la richiesta del ricorrente in relazione ai 12 rate di USD 238,09 per la stagione 2006/2007 nonché l'importo di USD 400.000 corrispondente al valore residuo per la stagione 2006/2007. 25. Infine, la sezione di cui la consolidata giurisprudenza nonché all'arte. 15 par. 3 del Regolamento che disciplinano le procedure in base al quale nessun risarcimento legale viene assegnato e ha respinto la richiesta del ricorrente a tale riguardo. 26. In considerazione di tutto quanto sopra, i membri della Camera ha deciso che il Resistente deve pagare al ricorrente l'importo di USD 55.985. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La richiesta presentata dal Richiedente viene parzialmente accettata. 2. Il Resistente deve pagare al ricorrente l'importo complessivo di USD 55.985 entro 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione. 3. Eventuali ulteriori richieste presentate dal Richiedente vengono respinte. 4. Se la somma di cui sopra non viene pagata entro il termine di cui sopra un tasso di interesse del 5% all'anno vigore al momento della scadenza del termine fisso e la questione attuale è presentata alla Commissione Disciplinare della FIFA, in modo che le necessarie sanzioni disciplinari possono essere inflitte . 5. Il Richiedente è diretta ad informare il Resistente direttamente e immediatamente il numero di conto sul quale l'rimessa deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. 6. Ai sensi dell'art. 61 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Tribunale Arbitrale dello Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie: Jérôme Valcke Segretario Generale All.. CAS direttive______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2006-2007) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 22 June 2007, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), President Essa M. Saleh Al-Housani (Uniated Arab Emirates), member Philippe Diallo (France), member Joaquim Evangelista (Portugal), member Philippe Piat (France), member on the claim presented by the player X, xxxxx as Claimant against the club Y, xxxx, as Respondent on the basis of an employment contract concluded between the parties. I. Facts of the case 1. The player X, the Claimant, and the club Y, the Respondent, signed an official employment contract valid as from 7 July 2005 until 31 May 2007 (monthly salary minimum wage not specified and the amount of xxx 50,000) as well as a private contract dated 1 September 2005 valid for the 2005/2006 and 2006/2007 seasons. 2. For the season 2005/2006 the private contract stipulates that the Respondent will pay the net amount of USD 350,000 to the Claimant as follows: USD 150,000 in advanced (no date specified), USD 100,000 in ten instalments of USD 10,000 each and USD 100,000 per match divided into 34 matches, i.e. USD 2,941 per match. 3. For the season 2006/2007 the private contract stipulates that the Respondent will pay the net amount of USD 400,000 to the Claimant as follows: USD 175,000 in advanced (no date specified), USD 125,000 in ten instalments of USD 12,500 each and USD 100,000 per match divided into 34 matches, i.e. USD 2,941 per match. 4. On 22 May 2006, the Claimant notified the termination of the employment agreement the xxxx Football Federation. Shortly after the Claimant lodged a claim with FIFA. 5. On 19 June 2006, the Claimant initially contacted FIFA lodging a financial claim against the Respondent and expressing his intentions to continue his career with another club of his choice. 6. On 12 July 2006, the Respondent informed FIFA that according to the private employment contract the Claimant was entitled to receive the amount of USD 350,000 for the season 2005/2006. In this respect, the Respondent affirmed that it already paid the amount of USD 324,183 to the Claimant and therefore in the Respondent’s opinion the Claimant received 90% of the value of the contract. In this respect, the Respondent provided several payment receipts as well as bank transaction receipts as well as copies of two fines imposed on the Claimant in the amount of USD 3,700 and USD 7,400. 7. Moreover, the Respondent stressed that the Claimant has a valid contract for the season 2006/2007 and therefore he should resume duties. Consequently, the Respondent is of the opinion that the Claimant’s claim should be rejected since the Claimant’s wishes to leave the club are totally unjustified. 8. On 24 July 2006, the Claimant stressed that the Respondent admitted that it did not fulfil its contractual obligations. Furthermore, the Claimant underlined that the Respondent insists to continue with the employment relation for the season 2006/2007, however, without fulfilling its contractual obligation as paying the advance payment for the season 2006/2007 amounting to USD 175,000. 9. In particular, the Claimant underlined that in accordance with the receipts provided by the Respondent it can be established that the latter never paid the remuneration in time. Moreover, the Claimant underlined that the amount of xxx 50,000 (transfer payment to be made to the Claimant in accordance with the official contract) listed up in the breakdown provided by the Respondent was never paid to him. 10. In addition, the Claimant claims that his signature on the receipt dated 25.08.05 amounting to USD 40,000 is fake and can therefore not be taken into consideration. Also, the Claimant explained that the fines were never notified to him and he never had a chance to defend himself in this respect. 11. Finally, the Claimant once again stressed that primarily he wants to resolve the employment contract. 12. On 18 August 2006, the parties signed a new agreement agreeing that all possible earlier outstanding amounts have been paid. Furthermore, the parties agreed that for the season 2006/2007 the Claimant was entitled to receive the amount of USD 75,000 when he is licensed by the xxxx, the amount of USD 75,000 20 days later, 10 instalments of USD 7,500 and the amount of USD 75,000 divided in 34 games. Clause two of the said agreement stipulates that the agreement is only valid if it is approved by the xxx otherwise the Claimant would be entitled to refer his initial claim to FIFA. 13. Also on 18 August 2006, the Claimant informed FIFA and the xxx that he withdraws his claim against the Respondent and confirmed that the club does not owe him any amount at all for the season 2005/2006 and that he signed a new employment contract with the Respondent for the season 2006/2007. 14. On 3 October 2006, the Claimant again contacted FIFA asking for intervention in order to be free to sign a contract with any club of his choice and to collect the allegedly outstanding amounts since the xxx did not approve the agreement dated 18 August 2006. 15. On 17 January 2007, the Claimant particularly requested the following amounts: • USD 87,780 as match bonuses for the season 2005/2006, • 12 instalments of USD 238.09 for the season 2006/2007, • USD 400,000 as compensation corresponding to the remaining value for the season 2006/2007 and • legal costs. 16. On 16 December 2006, the Respondent explained that the Claimant unilaterally and by its own will terminated the contract relationship already in May 2006. Moreover, the Respondent emphasised that it wished to continue the relationship with the Claimant, but he cancelled the contract and the xxx did not accept the new contract dated 18 August 2006. With regard to the financial claim the Respondent referred to its previous statement. Finally, the Respondent affirmed that it always acted in accordance with the FIFA Regulations. 17. On 18 December 2006, the xxx informed FIFA that it issued the relevant International Transfer Certificate to the xxx Football Association on 6 October 2006. Moreover, the xxx provided a copy of its decision not approving the agreement dated 18 August 2006 based on the fact that “ Even the agreement of the parties in a later stage does not abrogate the new situation occurred by the repeal and can not provide the validity of the repealed contract”. 18. Upon FIFA’s request the Claimant confirmed that he rendered his services to the Respondent until 14 May 2006. 19. The Claimant signed an employment contract with the xxx club xxx on 25 October 2006. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Chamber analysed whether it was competent to deal with the matter at stake. In this respect, it referred to art. 18 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber. The present matter was submitted to FIFA on 19 June 2006, as a consequence the Chamber concluded that the revised Rules Governing Procedures (edition 2005) on matters pending before the decision making bodies of FIFA are applicable on the matter at hand. 2. With regard to the competence of the Chamber, art. 3 par. 1 of the above- mentioned Rules states that the Dispute Resolution Chamber shall examine its jurisdiction in the light of articles 22 to 24 of the current version of the Regulations for the Status and Transfer of Claimants (edition 2005). In accordance with art. 24 par. 1 in connection with art. 22 (b) of the aforementioned Regulations, the Dispute Resolution Chamber shall adjudicate on employment- related disputes between a club and a player that have an international dimension. 3. As a consequence, the Dispute Resolution Chamber is the competent body to decide on the present litigation involving an xxx player and a xxx club regarding a claim in connection with an employment contract. 4. Subsequently, the members of the Chamber analyzed which edition of the Regulations for the Status and Transfer of Claimants should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the Chamber referred, on the one hand, to art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations for the Status and Transfer of Claimants (edition 2005) and, on the other hand, to the fact that the relevant contract at the basis of the present dispute was signed in July 2005 and the claim was lodged at FIFA on 19 June 2006. In view of the aforementioned, the Chamber concluded that the current FIFA Regulations for the Status and the Transfer of Players (edition 2005, hereafter: the Regulations) are applicable to the case at hand as to the substance. 5. In continuation, and entering into the substance of the matter, the members of the Chamber started by acknowledging that the Claimant and the Respondent signed an official employment contract valid as from 7 July 2005 until 31 May 2007 (monthly salary minimum wage not specified and the amount of xxx 50,00) as well as a private contract dated 1 September 2005 valid for the 2005/2006 and 2006/2007 seasons. For the season 2005/2006 the private contract stipulates that the Respondent will pay the net amount of USD 350,000 to the Claimant as follows: USD 150,000 in advanced (no date specified), USD 100,000 in ten instalments of USD 10,000 each and USD 100,000 per match divided into 34 matches, i.e. USD 2941 per match. For the season 2006/2007 the private contract stipulates that the Respondent will pay the net amount of USD 400,000 to the Claimant as follows: USD 175,000 in advanced (no date specified), USD 125,000 in ten instalments of USD 12,500 each and USD 100,000 per match divided into 34 matches, i.e. USD 2941 per match. 6. Equally, the Chamber noted that the Claimant terminated the employment contract on 22 May 2006, but that the parties signed again a new employment contract on 18 August 2006. 7. In this respect, the Chamber duly noted that, the Claimant explained that since the xxx did not approve the agreement dated 18 August 2006 he insists in his originally lodged claim. 8. In this context, the Chamber considered that the Claimant is claiming in connection with the private contract signed on 1 September 2005 allegedly outstanding match bonuses in the amount of USD 87,780 for the season 2005/2006 as well as 12 instalments of USD 238.09 for the season 2006/2007 and the amount of USD 400,000 as compensation corresponding to the remaining contractual value for the season 2006/2007 and legal costs. 9. Turning its attention to the Respondent, the Chamber took due note, that the Respondent rejects the Claimant’s claim emphasizing that by the time the Claimant unilaterally and by his own will terminated the employment contract, in May 2006, it had paid the amount of USD 324,183 to the Claimant and therefore in the Respondent’s opinion the Claimant received 90% of the value of the contract. Moreover, the Respondent emphasised that it wished to continue the relationship with the Claimant, but he cancelled the contract and the xxx did not accept the new employment contract dated 18 August 2006. 10. Consequently, the Respondent is of the opinion that it always acted in accordance with the FIFA Regulations. 11. The Chamber started its deliberations by emphasising that it is undisputed that the Claimant rendered his services to the Respondent until 14 May 2006 and that he decided to terminate the employment contract on 22 May 2006 so as to be able to continue with his career with the club of his choice. In this context, the Chamber underlined that, as a general principle, a club is obliged to remunerate a player, as agreed between the parties, for the period of time during which he has rendered his services to the club. 12. Moreover, the Chamber acknowledged that the Claimant is claiming allegedly outstanding match bonuses for the season 2005/2006 in the amount of USD 87,780 and that based on the private agreement for the season 2005/2006 dated 1 September 2005 the Claimant was entitled to receive the amount of USD 150,000 in advanced (no date specified), USD 100,000 in ten instalments of USD 10,000 each and USD 100,000 per match divided into 34 matches, i.e. USD 2,941 per match. 13. As a result, and bearing in mind the above considerations under points II. 11. and 12., the Chamber concluded that the Respondent should have paid to the Claimant the amount of USD 335,000 in connection with the private contract dated 1 September 2005 for the season 2005/2006 in accordance with the time during which the Claimant rendered his services to the Respondent. 14. In continuation, the Chamber scrutinized the remitted payment receipts as well as the bank transaction receipts, so as to establish whether the Respondent complied with its financial obligations towards the Claimant as provided for in the private contract dated 1 September 2005 for the season 2005/2006 until the day the Claimant rendered his services to the Respondent. 15. In this context, the Chamber rejected the Claimant’s position with regard that the signature on the receipt dated 25.08.05 amounting to USD 40,000 is fake and therefore the said payment receipt cannot be taken into consideration. In this respect, the Chamber emphasized that in accordance with the legal principle of the burden of proof, which is a basic legal principle in every legal system, a party deriving a right from an asserted fact has the obligation to prove the relevant fact (cf. art. 12 par. 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber, hereafter: the Rules Governing the Procedures). 16. As a result, the Chamber emphasised that based on the documents provided and for lack of evidence of the contrary it has to be concluded that the Claimant also received the amount of USD 40,000 from the Respondent. 17. Moreover, and with regard to the fines imposed on the Claimant in the amount of USD 3,700, on 25 October 2005, in connection with a red card and in the amount of USD 7,400, also on 25 October 2005, due to the unsuccessful results of a match, the Chamber acknowledged that the Claimant explained that the fines were never notified to him and that he never have had a chance to defend himself in this respect. 18. In this context, the Chamber took into account that the Respondent failed to provide any documentary evidence so as to establish the legitimacy of the fine with regard to the red card. Equally, the Chamber deemed that the imposition of a fine corresponding to almost 80% of the monthly salary of a player due to unsuccessful results of a match, cannot be endorsed. 19. In view of the above, the Chamber concluded that based on the remitted documentation and contrary to the Respondent’s affirmations it can be established that the Respondent paid to the Claimant for the season 2005/2006 the amount of xxx 78,355 (USD 61,015) as well as USD 218,000, i.e. the amount of USD 279,015 in connection with the private agreement dated 1 September 2005. 20. In view of all of the above, the Chamber unanimously concluded that the Respondent has to pay to the Claimant the difference between the amount of USD 335,000 as contractually agreed for the season 2005/2006 and the amount of USD 279,015 already paid to the Claimant for the season 2005/2006 and corroborated with documentary evidence, i.e. the Respondent still owes to the Claimant the amount of USD 55,985 in connection with the private agreement dated 1 September 2005 for the season 2005/2006. 21. Subsequently, the Chamber considered that the Claimant terminated the employment contract in May 2006, that he repeatedly insisted in continuing his career with another club of his choice and that he already signed a new employment contract with another club in October 2006. 22. After long deliberations and taking into account the above as well as all submissions made by both parties in this respect, the Chamber came to the conclusion that the conduct of both parties lead to the premature termination of the relevant employment relation and that neither party can be held exclusively responsible for the said premature termination. 23. As a result, the Chamber unanimously decided that the employment contract at the basis of the dispute has come to an end in May 2006 and that neither party can be held liable to pay any compensation in accordance with art. 17 of the Regulations. 24. In light of the above, the Chamber rejected the Claimant’s claim with regard to any remuneration which would be due after the date on which the relevant employment relationship has come to an end. Thus, the Chamber rejected the Claimant’s claim in connection with the 12 instalments of USD 238.09 for the season 2006/2007 as well as the amount of USD 400,000 corresponding to the remaining value for the season 2006/2007. 25. Finally, the Chamber referred to its well-established jurisprudence as well as to art. 15 par. 3 of the Rules Governing the Procedures according to which no procedural compensation shall be awarded and rejected the Claimant’s request in this respect. 26. In view of all of the above, the members of the Chamber decided that the Respondent has to pay to the Claimant the amount of USD 55,985. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim lodged by the Claimant is partially accepted. 2. The Respondent must pay to the Claimant the total amount of USD 55,985 within 30 days as from the date of notification of this decision. 3. Any further claims lodged by the Claimant are rejected. 4. If the aforementioned sum is not paid within the aforementioned deadline an interest rate of 5% per year will apply as of expiring of the fixed time limit and the present matter shall be submitted to FIFA’s Disciplinary Committee, so that the necessary disciplinary sanctions may be imposed. 5. The Claimant is directed to inform the Respondent directly and immediately of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. 6. According to art. 61 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Court of Arbitration for Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Jérôme Valcke General Secretary Encl. CAS directives
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