F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2007-2008) – controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie ha servito 14 settembre 2007, a Zurigo, in Svizzera, la seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), il presidente Theo van Seggelen (Paesi Bassi), membro Gerardo Movilla (Spagna), membro Rinaldo Martorelli (Brasile), membro Joaquim Evangelista (Portogallo), membro Philippe Diallo (Francia), Ivan Gazidis membro (gli Stati Uniti d’America), membro Majavu Percival (Sud Africa), membro ESSA Saleh Al-Housani (UAE), un membro di una denuncia presentata da X Player qui di seguito, “l’attore / domanda riconvenzionale convenuto “Club e la Y di seguito,” l’interveniente “contro il Club Z di seguito,” il convenuto / attore dalla domanda riconvenzionale “in merito a una controversia contrattuale sorto tra l’attore / riconvenzionale convenuto e il convenuto / attore dalla domanda riconvenzionale.

F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2007-2008) - controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie ha servito 14 settembre 2007, a Zurigo, in Svizzera, la seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), il presidente Theo van Seggelen (Paesi Bassi), membro Gerardo Movilla (Spagna), membro Rinaldo Martorelli (Brasile), membro Joaquim Evangelista (Portogallo), membro Philippe Diallo (Francia), Ivan Gazidis membro (gli Stati Uniti d'America), membro Majavu Percival (Sud Africa), membro ESSA Saleh Al-Housani (UAE), un membro di una denuncia presentata da X Player qui di seguito, "l'attore / domanda riconvenzionale convenuto "Club e la Y di seguito," l'interveniente "contro il Club Z di seguito," il convenuto / attore dalla domanda riconvenzionale "in merito a una controversia contrattuale sorto tra l'attore / riconvenzionale convenuto e il convenuto / attore dalla domanda riconvenzionale. I. Infatti 1. 10 Giugno 2005, Player X (di seguito: l'attore o convenuto alla domanda riconvenzionale), una nazionale brasiliana, e Z Futsal Club (attore o convenuto in seguito dalla domanda riconvenzionale) hanno firmato un contratto di lavoro entrato in vigore il 1o agosto 2005 e doveva concludersi il 1 ° giugno 2009. 2. Questo contratto di lavoro a condizione che il seguente compenso: Per la stagione 2005/2006: EUR 16.200 (in nove rate mensili di 1800 euro 1 ° agosto 2005 1 ° giugno 2006) Per la stagione 2006/2007: EUR 18.000 (in nove pagamenti mensili di £ 2000, del 1o agosto 2006 al 1 giugno 2007) Per la stagione 2007/2008: euro 19.800 (in nove rate mensili di 2200 EUR 1 Agosto 2007 1 giugno 2008) Per la stagione 2008/2009: EUR 21.600 (in nove rate mensili di EUR 2400 1 agosto 2008 1 ° giugno 2009). 3. Nel dicembre 2005, Z Club ha depositato una domanda di FIFA contro il giocatore X per ottenere il ritorno alla squadra di quel giocatore, che era scomparso. Tuttavia, questa richiesta non poteva continuare a causa del fatto che il Club Z non era in grado di fornire FIFA giocatore del X coordinate per contattare lui e quindi in grado di avviare le indagini del caso. 4. 21 Agosto 2006, Player X ha chiesto di FIFA. Nel suo ricorso, il giocatore afferma che, fatta eccezione per giugno e luglio 2005, il club deve ancora Z dei salari dal mese di agosto 2005 perché si dice che ha ricevuto in tutto e per tutto durante Questo anno 2005 la somma di EUR 3.600. 5. Inoltre, il ricorrente afferma che nel mese di ottobre 2005, la convenuta ha fatto tornare il giocatore nel suo paese a spese di quest'ultimo e si astenne dal fare i documenti necessari per il richiedente di esercitare la sua professione, cioè il permesso di soggiorno e permesso di lavoro. 6. Secondo la ricorrente, l'attore ha cercato per oltre un anno per entrare in contatto con l'imputato gestione del club. Inoltre, il ricorrente afferma di aver giocato solo tre partite amichevoli durante il mese di settembre 2005 per il convenuto. 7. Il ricorrente deduce una violazione del contratto di lavoro per giusta causa ai sensi dell'articolo 14 del Regolamento FIFA sullo status e sul trasferimento dei giocatori, e anche la ripartizione del contratto di lavoro per giusta causa sportiva ai sensi dell'art. 15 di tale regolamento. 8. L'attore sostiene che il pagamento da parte del convenuto della somma di EUR 43 200: a. EUR 18.000 come arretrati per la stagione 2005/2006 per i mesi di agosto 2005 a giugno 2006 b. 3.600 euro come arretrati per la stagione 2006/2007 per i mesi di luglio e agosto 2006, c. Vale la pena EUR 21 600 per il risarcimento per violazione del contratto di lavoro del convenuto in difetto, in un anno di contratto, secondo le parole del richiedente. 9. 31 Ott 2006, il Giudice unico del Comitato per lo Status dei Calciatori ha approvato la registrazione provvisoria del giocatore per la squadra X Y Futsal (in prosieguo: l 'interveniente). 10. Nella sua posizione, la convenuta che il giocatore è iscritto al club il 1 ° agosto 2005, settembre 2, 2005, il convenuto, allegando documenti bancari, ha pagato 1.500 euro per lo stipendio mensile e 8 settembre 2005 dovuto al fatto che l'attore aveva lasciato il suo visto è scaduto al fine di giocare come un alieno, l'imputato ha dovuto assumere un avvocato al fine di ottenere permessi di soggiorno e di lavoro. 11. Il Resistente aggiunge che la ricorrente ha dovuto visitare il suo paese per ottenere l'ultimo documento richiesto (visto) per fare il suo debutto con la squadra Z. Così il convenuto avrebbe fornito alla ricorrente un biglietto aereo andata e ritorno e EUR 800 per spese varie e, successivamente, il ricorrente non ha mai visto di legalizzazione e non ha mai usato il suo biglietto di ritorno. 12. Secondo la convenuta, dopo aver constatato che la ricorrente non ha contatto con loro, ha denunciato il caso alla Lega Nazionale di Footsal con una scritta, del 14 novembre 2005, dichiarando la ribellione giocatore. L'allegato convenuto questa lettera del 14 novembre 2005. 13. La convenuta aggiunge che il club ha messo Y Z telefonicamente contattare il Club, e quindi l'interveniente e la convenuta hanno raggiunto un accordo sul trasferimento del giocatore fino al 30 maggio 2007 Y club, e che 'Y in cambio per il club era quello di pagare la somma di 3.000 euro. Il Resistente aggiunge che l'interveniente non ha mai pagato così tanti soldi ma non hanno mai posto ostacoli a tale concedendo il certificato internazionale di trasferimento attraverso la Federazione. L'accordo allegato convenuto firmato con il club e Y dell'8 settembre 2006. Questo documento è firmato dai due club in questione. 14. Nella sua posizione, il convenuto allegato un certificato dall'agenzia di viaggi senza data "Viajes SA Tours PEPE" in cui essa venga menzionata che, all'inizio di settembre, l'imputato è stato prenotato e acquistato i biglietti per il richiedente, al fine di disporre le misure necessarie al suo contratto di lavoro e che il biglietto era una partenza per 9 Settembre 2005 e un ritorno aperta. Questo documento aggiunge inoltre che il richiedente abbia avuto un inizio, ma non il ritorno. 15. La convenuta afferma che il visto potrebbero essere ottenuti in città nel lettore, e questo dal richiedente in persona. La convenuta ha inoltre allegato un documento di richiesta di permesso di lavoro e di soggiorno rilasciato dalle autorità in cui possiamo vedere che questa applicazione è stato realizzato dal club in questione convenuto. Club Z anche allegato un documento di autorità in cui è consentito il giocatore per un anno, ma in cui si è detto che il giocatore deve ottenere un visto e poi andare alla polizia per finalizzare la procedura. 16. Il Resistente aggiunge che la ricorrente ha visitato il suo paese, finanziato dalla convenuta, e scomparve senza avvertimento o avviso, nonostante gli sforzi del club ad aderire Z di nuovo. 17. Inoltre, la convenuta afferma che la reale motivazione del richiedente di non tornare è una procedura legale che avrebbe condannata a pagare 30 000 euro ad un altro club, dove non è stata presentata. La convenuta ha allegato una decisione giudiziaria relativa ad una controversia tra un club e il giocatore in questione. In tale decisione del 28 settembre 2005, si è constatato come prova che il giocatore aveva risolto il contratto di lavoro senza giusta causa per la mancata esecuzione degli obblighi contrattuali e nel quale è stata condannata a pagare £ 30.000 come risarcimento per la violazione in questione. 18. La convenuta sostiene di aver pagato £ 17.000 per una terza società per il trasferimento del richiedente, danno rifugio a questi ultimi, alla gestione di tutta la documentazione necessaria, pagare lo stipendio del primo mese e l'alloggio e pagare per il viaggio, oltre a EUR 800 per le spese e la somma totale di EUR 22 000. Inoltre, la convenuta ha affermato che la ricorrente non ha giocato un solo minuto in una partita ufficiale. 19. Infine, la convenuta, diventando riconvenzionale, alla ricerca di una. considerare cessazione del contratto di lavoro compilato dal candidato senza giusta causa di respingere la richiesta e ha respinto la sua domanda in domanda b salari. risarcimento di 21.600 euro in conformità con l'art. 14 del Regolamento FIFA c. dichiarare l'obbligo del giocatore di rimborsare le spese effettuate dal club in sede di assunzione del giocatore, d. Y condannare il club a pagare £ 3000 e nell'ambito dell'accordo di cessione indicato in precedenza. 20. Il 25 giugno 2007, l'interveniente ha presentato la sua posizione nel presente procedimento. In quest'ultimo caso, l'interveniente che la ricorrente ha segnalato al club affermando che non vi era libero da qualsiasi impegno con qualsiasi club, in particolare con il suo ex datore di lavoro Club Z. 21. Sull'accordo tra la convenuta e l'interveniente, quest'ultima afferma che, per qualche motivo, la società Y non ha ricevuto il certificato internazionale di trasferimento (ITC) in questione in modo che il club ha fatto per Y scelta che continuare davanti al giudice unico da Commissione per lo Status dei Calciatori della FIFA. 22. L'interveniente aggiunge che poteva contare su delle affermazioni del ricorrente durante il suo impegno nel mese di luglio e agosto 2006, in modo che detta club in buona fede, ignari del contesto fattuale della partenza del giocatore a quello stabiliti in base ai documenti prodotti dal club di Z. 23. E così l'accordo tra i due club rilevanti, l'interveniente aggiunge che questo è, se il club sembra Z imputare alcuna colpa alla sua organizzazione amministrativa, il club sottolinea che il giocatore Y prestito non può essere onorato se il club Z stava eseguendo tutti i passi necessari per il rilascio del ILC. 24. L'interveniente afferma che la sua posizione è la seguente. Da un lato, se la Camera di Risoluzione delle Controversie della FIFA ritiene che il signor X ha terminato il contratto di lavoro che la vincola al club Z per giusta causa o giusta causa sportiva, l'interveniente ha acquisito i diritti del lettore e non può essere accusato di alcuna sanzione finanziaria o sport di qualsiasi tipo. D'altra parte, al contrario, se la Camera di Risoluzione delle Controversie rileva che la ricorrente non ha, senza giusta causa, contratto di lavoro con la convenuta, l'interveniente si impegna a pagare la somma di 3.000 euro Club Z Grazie alla disponibilità del giocatore per la stagione 2006/2007 e per invitare il giocatore a tornare al club, mentre Z-legge del contratto di lavoro che la vincola il giocatore. 25. 1 ago 2007, la ricorrente e l'interveniente ha informato la Camera di Risoluzione delle Controversie che, nonostante i tentativi di accordo amichevole non era stato raggiunto con l'imputato, e, pertanto, hanno chiesto che il caso sia sottoposto la Camera di Risoluzione delle Controversie per una decisione formale. II. Considerando della Casa di risoluzione delle controversie 1. In primo luogo, la Camera di Risoluzione delle Controversie analizzato se era competente a trattare questo problema è stato dato. A questo proposito, la sezione di cui all'articolo 18, paragrafi 2 e 3 del regolamento di Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di risoluzione delle controversie. La questione è stata sottoposta alla FIFA il 21 agosto 2006. Di conseguenza, e ai sensi del presente regolamento, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha concluso che il regolamento di Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie (edizione 2005), modifica delle norme procedurali, è applicabile a questo caso. 2. In relazione alla competenza della Camera di Risoluzione delle Controversie, all'articolo 3, paragrafo 1 del Regolamento di cui sopra prevede che la Casa verifica la propria competenza ai sensi delle sezioni 22 e 24 del vigente Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) (in prosieguo: il Regolamento). Ai sensi dell'articolo 24 paragrafo 1 del regolamento, in combinato disposto con l'articolo 22 b dello stesso regolamento letteratura, la Camera di Risoluzione delle Controversie decide le controversie relative al rapporto contrattuale tra un club e un giocatore che hanno una dimensione internazionale. 3. Pertanto, la Camera di Risoluzione delle Controversie concluso che è l'organo di governo competente a pronunciarsi su questo caso tra un giocatore e il suo nuovo club X Y Z ad un club di una disputa sul rapporto contrattuale lavoro tra le parti. 4. Successivamente, la Camera ha analizzato quale edizione dello status e trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili per quanto riguarda il materiale. A questo proposito, la sezione di cui, da un lato, l'articolo 26, paragrafo 1 e 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) e, in secondo luogo sul fatto che il contratto lavoro in contestazione è stato firmato 10 giugno 2005 e la denuncia è stata depositata presso FIFA 21 agosto 2006. In considerazione di quanto precede, la Camera ha concluso che i regolamenti attuali per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) è applicabile al caso di specie per quanto riguarda la sostanza. 5. La Camera di Risoluzione delle Controversie è attentamente considerati e analizzati gli argomenti e tutti i documenti presentati al processo di questo caso, sia del ricorrente da parte del convenuto e l'interveniente. 6. Una continuazione dei membri della Camera hanno osservato che un contratto di lavoro è stato firmato tra l'attore ed il convenuto 10 giugno 2005, e che il contratto di lavoro era scaduto il 1 ° giugno 2009. 7. Successivamente, la Camera di Risoluzione delle Controversie analizzato l'argomento del giocatore e X rilevato che la ricorrente dichiara di non essere stato pagato a partire dal mese di agosto 2005, e hanno appena pagato il salario del mese di giugno e luglio 2005, per un totale di EUR 3.600. Allo stesso modo, i membri della Camera ha osservato che la ricorrente sostiene che la convenuta si sarebbe tornati a casa e l'imputato non era riuscito a fare i documenti necessari che permettono al giocatore di esercitare la sua professione. 8. A questo proposito, la Camera ritenuto le prove documentali presentate dalla convenuta e considerato nella sua presa di posizione corretta da parte dell'agenzia di viaggi dove è menzionato che la convenuta aveva acquistato un biglietto aereo per l' giocatore al suo paese, con partenza prevista alle 9 settembre 2005 e di ritorno aperta. Così la Camera ha ritenuto che questa data del 9 settembre 2005, che non è stata contestata dal ricorrente deve essere considerata la data di inizio del X Player Club Z. 9. Con la stessa analisi e dopo di documenti bancari presentati dalla convenuta, Camera di Risoluzione ha concluso che è stato dimostrato che la convenuta aveva pagato il salario dovuto per il giocatore fino alla sua partenza, vale a dire il 9 settembre 2005, per un importo di EUR 1.500. 10. A proposito del viaggio, i membri della Camera di Risoluzione delle Controversie analizzato il documento da parte delle autorità su una domanda di permessi di lavoro e residenza, se la Camera ha rilevato che questa applicazione è stato realizzato dalla società convenuta . In continuazione, la Camera ha preso atto dei contenuti del documento di autorità in cui è consentito al giocatore di risiedere per un anno nel club paese dove Z, ma è menzionato che il giocatore deve ottenere un visto e poi andare alla polizia per finalizzare questa procedura. Allo stesso modo, la Camera ha osservato che era stato dimostrato che la convenuta aveva versato un importo supplementare di 800 euro al giocatore. 11. Pertanto, la Camera ha concluso che il giocatore doveva visitare il suo Paese per rinnovare il suo visto e che a tal fine, l'imputato aveva preso tutte le misure necessarie per la fede piena e lavori in modo che il richiedente può adempiere ai propri obblighi contrattuali. 12. Successivamente, la Camera ha osservato che il giocatore X è in grado di dimostrare la conformità con il principio dell'onere della prova ai sensi dell'articolo 12, paragrafo 3, del regolamento di Commissione per lo status dei giocatori e House Resolution contenzioso, aveva cercato di entrare in contatto con la direzione Z del club durante il suo soggiorno nel suo paese. Inoltre, la Camera ha preso in considerazione la lettera del 14 novembre 2005 la convenuta ha inviato alla Lega Nazionale di Footsal in cui il convenuto esposto il caso del giocatore X a causa della sua assenza non autorizzata. 13. In considerazione di punti precedenti, la Camera ha concluso che la malafede di X giocatore e stabilire che aveva rotto il suo comportamento in modo unilaterale e senza giusta causa contratto di lavoro a lui il legame alla Z club, e quindi si vide in deve respingere il ricorso nella sua interezza Player X. 14. Successivamente, i membri della Camera di risoluzione delle controversie si è concentrata sul l'attore riconvenzionale dalla domanda riconvenzionale, in cui egli ha cercato di condannare il convenuto alla domanda riconvenzionale da pagare un risarcimento di 21.600 euro, e di condannare la convenuta alla domanda riconvenzionale di restituire le spese effettuate dall'attore per riconvenzionale all'assunzione del giocatore (senza specificare la parte del ricorso) e, infine, condannare l'interveniente a pagare la somma di £ 3000 e ai sensi del presente accordo Assegnazione datato 8 settembre 2006 e sottoscritto tra il club e il club Y Z 15. In primo luogo, per quanto riguarda la domanda riconvenzionale per un importo di EUR 3 000 contro l'interveniente, i membri della Camera ha sottolineato che ai sensi dell'articolo 22 legge. e, in combinato disposto con l'articolo 23 paragrafo 1, del Regolamento, era di competenza del Comitato per lo Status dei Calciatori per intrattenere l'applicazione. Pertanto, la Camera di Risoluzione delle Controversie è dichiarata incompetente per affrontare questa specifica richiesta. 16. In continuazione, la Camera ha esaminato il risarcimento di 21.600 euro sostenuto dal convenuto / attore dalla domanda riconvenzionale nei confronti del giocatore X. A questo proposito, come menzionato al considerando 13, la Camera ha concluso che la domanda riconvenzionale aveva il diritto di ricevere un risarcimento e che a causa del comportamento illecito del convenuto alla domanda riconvenzionale, quest'ultimo dopo aver rotto unilateralmente e senza giusta causa il contratto di lavoro da legare l'attore riconvenzionale. 17. I membri della Camera incentrata sulla importo del risarcimento a carico del convenuto alla domanda riconvenzionale. In particolare, la Camera ha analizzato i criteri non esaustivi di cui all'articolo 17, paragrafo 1, del Regolamento il quale prevede che "risarcimento per violazione del contratto è calcolato in conformità alla legge applicabile nel paese in questione, la specificità dello sport e tenendo conto di tutti i criteri oggettivi inerenti il caso. Questi criteri includono la remunerazione ed altri benefici dovuti al giocatore ai sensi del contratto esistente e / o del nuovo contratto, la durata residua del contratto sia fino a cinque anni, l'importo di tutti i costi e le spese sostenute o pagato dal club di provenienza così come se la violazione rientra in un periodo protetto ". 18. In considerazione di quanto precede e tenuto conto delle circostanze del caso di specie, i membri della Camera di Risoluzione delle Controversie è giunto alla conclusione unanime che l'importo di euro 21.600 deve essere assegnato al ricorrente da parte riconvenzionale. 19. La Camera di Risoluzione delle Controversie, in considerazione del fatto che il convenuto alla domanda riconvenzionale deve soddisfare la compensazione pecuniaria pari a EUR 21 600, ha deciso che, ai sensi dell'articolo 17, paragrafo 2 del Regolamento, l'interveniente essere considerato co-responsabile e individualmente responsabile per il risarcimento. 20. Pertanto, la Camera ha deciso che l'attore / riconvenzionale convenuto, Player X, è stato quello di pagare un indennizzo di 21.600 euro al convenuto / attore di domanda riconvenzionale, Club Z, e che l'interveniente, la Y club dovrebbe essere considerato responsabile in solido il pagamento di tale indennizzo. III. Decisione della Camera di risoluzione delle controversie 1. La richiesta del richiedente / imputato alla domanda riconvenzionale è respinta. 2. La domanda riconvenzionale del convenuto / attore dalla domanda riconvenzionale è consentito in parte. 3. L'attore / riconvenzionale convenuto deve pagare la somma di euro 21.600 al convenuto / attore dalla domanda riconvenzionale. 4. Qualsiasi altra richiesta del convenuto / attore dalla domanda riconvenzionale è respinta. 5. L'importo dovuto dovrà essere versato dal ricorrente / riconvenzionale convenuto, X Player, nei prossimi 30 giorni consecutivi dalla data di notifica della presente decisione. Nel caso in cui l'importo dovuto non viene pagata entro il termine, gli interessi al 5% annuo sarà applicata fin dalla scadenza fissata in precedenza. 6. Se l'importo dovuto non viene pagata entro il tempo prima, il caso sarà trasmesso alla Commissione Disciplinare della FIFA, che prenderà provvedimenti disciplinari necessarie. 7. L'interveniente, Y Club, responsabile in solido e individualmente responsabili per il pagamento di EUR 21 600 per pagare il convenuto / attore dalla domanda riconvenzionale, il club di Z. 8. Il convenuto / attore di domanda riconvenzionale, Club Z, si impegna a comunicare al richiedente / imputato alla domanda riconvenzionale, Player X, il numero di conto bancario sul quale il giocatore deve pagare l'importo assegnato. Allo stesso modo, il club Z impegna ad informare la Camera di risoluzione delle controversie sui pagamenti effettuati dal club. 9. Ai sensi dell'articolo 61 paragrafo 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può ricorrere alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). Il ricorso deve essere presentato entro 21 giorni dalla notifica della decisione e deve includere tutti gli elementi elencati nel paragrafo 2 delle direttive impartite dal CAS, una copia di cui si allega. Il chiamante ha 10 giorni aggiuntivi dalla scadenza del termine di ricorso, la sua breve appello che contiene una descrizione dei fatti e delle argomentazioni giuridiche fondate sul ricorso (cfr. la sezione 4 delle direttive). L'indirizzo completo del CAS è: Tribunale Arbitrale dello Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 email: www info@tas-cas.org. heap-cas.org Per la Camera di risoluzione delle controversie: il segretario generale Jerome Valcke Appendice: Linee guida del CAS______________________________ F.I.F.A. - Chambre de Résolution de Litiges (2007-2008) - conflits de travail – version officielle par www.fifa.com – Décision de la Chambre de Résolution des Litiges ayant siégé le 14 septembre 2007, à Zurich, Suisse dans la composition suivante: Slim Aloulou (Tunisie), Président Theo van Seggelen (Pays-Bas), membre Gerardo Movilla (Espagne), membre Rinaldo Martorelli (Brésil), membre Joaquim Evangelista (Portugal), membre Philippe Diallo (France), membre Ivan Gazidis (Etats-Unis d’Amérique), membre Percival Majavu (Afrique du Sud), membre Essa M. Saleh Al-Housani (Emirats Arabes Unis), membre au sujet d’une plainte soumise par le Joueur X ci-après, «le demandeur / défendeur reconventionnel» et le Club Y ci-après, «la partie intervenante» à l’encontre du Club Z ci-après, «le défendeur / demandeur reconventionnel» concernant un litige contractuel survenu entre le demandeur/défendeur reconventionnel et le défendeur/demandeur reconventionnel. I. En fait 1. Le 10 juin 2005, le joueur X (ci-après: demandeur ou défendeur reconventionnel), de nationalité brésilienne, et le club Z de Futsal (ci-après: défendeur ou demandeur reconventionnel) ont signé un contrat de travail qui entrait en vigueur le 1er août 2005 et devait se terminer le 1er juin 2009. 2. Ce contrat de travail prévoyait les rémunérations suivantes: Pour la saison 2005/2006: EUR 16 200 (en neuf mensualités de EUR 1 800 du 1er août 2005 au 1er juin 2006); Pour la saison 2006/2007: EUR 18 000 (en neuf mensualités de EUR 2 000 du 1er août 2006 au 1er juin 2007); Pour la saison 2007/2008: EUR 19 800 (en neuf mensualités de EUR 2 200 du 1er août 2007 au 1er juin 2008); Pour la saison 2008/2009: EUR 21 600 (en neuf mensualités de EUR 2 400 du 1er août 2008 au 1er juin 2009). 3. En décembre 2005, le club Z avait déposé une demande auprès de la FIFA à l’encontre du joueur X en vue d’obtenir le retour au sein de l’équipe de ce joueur, qui avait disparu. Cependant, cette demande n’a pu être poursuivie en raison du fait que le club Z n’était pas capable de fournir à la FIFA les coordonnées du joueur X afin de contacter ce dernier et pouvoir ainsi initier l’instruction du dossier. 4. Le 21 août 2006, le joueur X a déposé une demande auprès de la FIFA. Dans sa demande, le joueur mentionne que, exceptés les mois de juin et juillet 2005, le club Z reste redevable des salaires dus depuis le mois d’août 2005, car il affirme qu’il a reçu en tout et pour tout au cours de cette année 2005 la somme de EUR 3 600. 5. De plus, le demandeur mentionne qu’au mois d’octobre 2005, le défendeur a fait retourner le joueur dans son pays aux propres frais de ce dernier et qu’il s’est abstenu de faire les documents indispensables permettant au demandeur d’exercer sa profession, à savoir le permis de séjour ainsi que le permis de travail. 6. Selon le demandeur, ce dernier a essayé pendant plus d’une année de rentrer en contact avec la direction du club défendeur. De plus, le demandeur mentionne qu’il n’a joué que 3 matches amicaux durant le mois de septembre 2005 pour le défendeur. 7. Le demandeur invoque une rupture du contrat de travail pour juste cause selon l’article 14 du Règlement FIFA du Statut et du Transfert des Joueurs, et également la rupture du contrat de travail pour juste cause sportive selon l’art. 15 de ce même Règlement. 8. Le demandeur réclame le paiement par le défendeur de la somme de EUR 43 200: a. EUR 18 000 à titre d’arriérés de rémunération pour la saison 2005/2006 correspondant aux mois d’août 2005 à juin 2006; b. EUR 3 600 à titre d’arriérés de rémunération pour la saison 2006/2007 correspondant aux mois de juillet et août 2006; c. EUR 21 600 valant pour indemnité de rupture de contrat de travail aux torts du défendeur, à une année contractuelle, selon les termes du demandeur. 9. Le 31 octobre 2006, le Juge Unique de la Commission du Statut du Joueur a autorisé l’enregistrement provisoire du joueur X en faveur du club Y de Futsal (ci-après: la partie intervenante). 10. Dans sa position, le défendeur mentionne que le joueur est entré au club le 1er août 2005, que le 2 septembre 2005, le défendeur, annexant de documents bancaires, lui a payé EUR 1 500 au titre de salaire mensuel et que le 8 septembre 2005 en raison du fait que le demandeur avait laissé expirer son visa afin de jouer comme étranger, le défendeur a dû engager un avocat afin de pouvoir obtenir le permis de résidence et de travail. 11. Le défendeur ajoute que le demandeur devait se rendre dans son pays afin d’obtenir le dernier document nécessaire (le visa) pour pouvoir débuter avec le club Z. Ainsi le défendeur aurait fourni au demandeur un billet d’avion allerretour ainsi que EUR 800 pour divers frais et par la suite le demandeur n’a jamais légaliser le visa et n’a jamais fait usage de son billet retour. 12. Selon le défendeur, après avoir constaté que le demandeur ne prenait pas contact avec eux, il a dénoncé le cas à la Ligue Nationale de Footsal avec un écrit daté du 14 novembre 2005, déclarant le joueur en rébellion. Le défendeur annexe cette lettre du 14 novembre 2005. 13. Le défendeur ajoute que le club Y s’est mis téléphoniquement en contact avec le club Z et qu’ainsi la partie intervenante et le défendeur sont arrivés à un accord sur la cession du joueur jusqu’au 30 mai 2007 au club Y, et qu’en échange le club Y devait verser la somme de EUR 3 000. Le défendeur ajoute que la partie intervenante n’a jamais versé cette quantité d’argent mais que eux n’ont jamais mis d’obstacles à ceci en octroyant le Certificat International de Transfert à travers la Fédération. Le défendeur annexe cet accord passé avec le club Y et daté du 8 septembre 2006. Ce document est signé par les deux clubs en question. 14. Dans sa position, le défendeur annexe une attestation non datée émanant de l’agence de voyages «Viajes PEPE Tours SA» dans laquelle il est mentionné que, au début de septembre, le défendeur a réservé et acheté un billet pour le demandeur afin d’arranger les démarches nécessaires pour son contrat de travail et que le billet avait un départ pour le 9 septembre 2005 et un retour ouvert. Ce document ajoute également que le demandeur a réalisé le départ mais non le retour. 15. Le défendeur mentionne que le visa pouvait s’obtenir à la ville du pays du joueur, et ce par le demandeur en personne. Le défendeur annexe aussi un document de demande d’autorisation de travail et de résidence émis par les autorités dans lequel on peut constater que cette demande d’autorisation a été accomplie par le club défendeur en question. Le club Z annexe aussi un document des autorités dans lequel le joueur est autorisé pour une année mais dans lequel il est mentionné que le joueur doit obtenir un visa et ensuite se rendre au commissariat afin de finaliser la procédure. 16. Le défendeur ajoute que le demandeur s’est rendu dans son pays, financé par le défendeur, et qu’il a disparu, sans avertissement ni communication, et ce malgré les efforts du club Z de le joindre à nouveau. 17. De plus, le défendeur ajoute que la réelle motivation du demandeur pour ne pas revenir est une procédure judiciaire qui l’aurait condamné au versement de EUR 30 000 à un autre club, où il ne s’est pas non plus présenté. Le défendeur annexe une décision de la justice concernant un litige entre un club et le joueur en question. Dans cette décision du 28 septembre 2005, il est constaté comme prouvé que le joueur avait résilié le contrat de travail sans juste cause pour non accomplissement de ses obligations contractuelles et dans laquelle ce dernier a été condamné au versement de EUR 30 000 à titre d’indemnisation pour la rupture en question. 18. Le défendeur affirme avoir payé EUR 17 000 à un club tiers pour le transfert du demandeur, donner logement à ce dernier, faire la gestion de toute la documentation nécessaire, payer le salaire du premier mois et le logement et payer le voyage, plus EUR 800 pour dépenses, ainsi au total une somme de EUR 22 000. De plus, le défendeur mentionne que le demandeur n’a pas joué une seule minute dans un match officiel. 19. Finalement, le défendeur, devenant demandeur reconventionnel, sollicite: a. considérer la résiliation du contrat de travail accomplie par le demandeur sans juste cause, de rejeter la demande d’indemnisation et de rejeter sa demande concernant la réclamation des salaires; b. une indemnisation de EUR 21 600 en conformité avec l’art. 14 du Règlement de la FIFA; c. déclarer l’obligation du joueur à restituer les dépenses accomplies par le club lors de l’embauche du joueur; d. condamner le club Y à verser EUR 3 000 et ce conformément à l’accord de cession mentionné précédemment. 20. Le 25 juin 2007, la partie intervenante a transmis sa position à la présente procédure. Dans cette dernière, la partie intervenante mentionne que le demandeur s’est présenté au club Y en exposant qu’il était libre de tout engagement avec quelque club, notamment avec son ancien employeur le club Z. 21. Concernant l’accord entre le défendeur et la partie intervenante, cette dernière mentionne que, pour une raison inconnue, le club Y n’a pas reçu le Certificat International de Transfert (CIT) en question de sorte que le club Y n’eut d’autre choix que de poursuivre par devant le Juge Unique de la Commission du Statut du Joueur de la FIFA. 22. La partie intervenante ajoute qu’elle n’a pu s’appuyer que sur les affirmations du demandeur lors de son engagement en juillet et août 2006, de sorte que ledit club ignorait en toute bonne foi le contexte factuel du départ du joueur tel qu’établi selon les documents produits par le club Z. 23. Ainsi et concernant l’accord entre les deux relevants clubs, la partie intervenante ajoute que ceci étant, si le club Z semble imputer quelque faute administrative à son association, le club Y souligne que le prêt de joueur ne pouvait être honoré que si le club Z effectuait toutes les démarches nécessaires à la délivrance du CIT. 24. La partie intervenante affirme que sa position s’établit comme suit. D’une part, si la Chambre de Résolution des Litiges de la FIFA considère que Monsieur X a résilié le contrat de travail le liant au club Z pour juste cause voire pour juste cause sportive, la partie intervenante a acquis les droits du joueur et il ne peut lui être fait grief de quelque sanction sportive ou financière de quelque nature. D’autre part, a contrario, si la Chambre de Résolution des Litiges estime que le demandeur a rompu sans juste cause le contrat de travail avec le défendeur, la partie intervenante s’engage à verser la somme de EUR 3 000 au club Z en raison de la mise à disposition du joueur pour la saison 2006/2007 et à inviter le joueur à retourner au club Z tout en faisant règlement interne du contrat de travail le liant au joueur. 25. Le 1er août 2007, le demandeur et la partie intervenante ont informé la Chambre de Résolution des Litiges que malgré des tentatives aucun accord à l’amiable n’avait pu être trouvé avec le défendeur, et par conséquent ils demandaient que le cas soit soumis à la Chambre de Résolution des Litiges pour une décision formelle. II. Considérants de la Chambre de Résolution des Litiges 1. En premier lieu, la Chambre de Résolution des Litiges a analysé si sa compétence à traiter le présent litige était donnée. A cet égard, la Chambre s’est référée à l’article 18 alinéa 2 et 3 du Règlement de la Commission du Statut du Joueur et de la Chambre de Résolution des Litiges. Le présent litige a été soumis à la FIFA le 21 août 2006. Par conséquent et en application de ce Règlement, la Chambre de Résolution des Litiges a conclu que le Règlement de la Commission du Statut du Joueur et de la Chambre de Résolution des Litiges (édition 2005), réglementation procédurale révisée, est applicable au présent litige. 2. En relation avec la compétence de la Chambre de Résolution des Litiges, l’article 3 alinéa 1 du Règlement susmentionné dispose que cette Chambre vérifie sa compétence en vertu des articles 22 à 24 de l’actuel Règlement du Statut et du Transfert des Joueurs (édition 2005) (ci-après: le Règlement). En application de l’article 24 alinéa 1 du Règlement, en relation avec l’article 22 litera b de ce même Règlement, la Chambre de Résolution des Litiges tranchera des litiges relatifs à la relation contractuelle de travail entre un club et un joueur, qui présentent des éléments internationaux. 3. Par conséquent, la Chambre de Résolution des Litiges conclut qu’elle est l’organe décisionnel compétent pour trancher sur le présent cas opposant un joueur X et son nouveau club Y à un club Z au sujet d’un litige relatif à la relation contractuelle de travail entre les parties. 4. Par la suite, la Chambre a analysé quelle édition du Règlement du Statut et du Transfert des Joueurs devrait être appliquée quant au droit matériel. A cet égard, la Chambre s’est référée, d’une part, à l’article 26 alinéa 1 et 2 du Règlement du Statut et du Transfert des Joueurs (édition 2005) et, d’autre part sur le fait que le contrat de travail objet du litige a été signé le 10 juin 2005 et que la plainte a été déposée auprès de la FIFA le 21 août 2006. Au vu de ce qui précède, la Chambre a conclu que l’actuel Règlement du Statut et du Transfert des Joueurs (édition 2005) est applicable au présent litige quant au droit matériel. 5. La Chambre de Résolution des Litiges a soigneusement pris en considération et analysé les arguments ainsi que tous les documents présentés lors de l’instruction du présent dossier, tant par le demandeur que par le défendeur ainsi que par la partie intervenante. 6. A continuation, les membres de la Chambre ont pris note du fait qu’un contrat de travail a été signé entre le demandeur et le défendeur le 10 juin 2005, et que ce contrat de travail devait arriver à terme le 1er juin 2009. 7. Par la suite, la Chambre de Résolution des Litiges a analysé l’argumentation du joueur X et a pris note du fait que le demandeur déclare ne plus avoir été payé à partir du mois d’août 2005, et avoir juste perçu les salaires de juin et juillet 2005, donc une somme totale de EUR 3 600. De même, les membres de la Chambre ont pris note que le demandeur prétend que le défendeur l’aurait fait retourné dans son pays et que le défendeur se serait abstenu de faire les documents nécessaires permettant au joueur d’exercer sa profession. 8. A ce sujet, la Chambre a pris connaissance des documents probatoires transmis par le défendeur et a considéré dans sa juste mesure l’attestation émanant de l’agence de voyages dans laquelle il est mentionné que le défendeur avait acheté un billet d’avion pour le joueur à destination de son pays, avec un départ prévu au 9 septembre 2005 et un retour ouvert. Ainsi la Chambre a considéré que cette date du 9 septembre 2005, qui n’a pas été contestée par le demandeur doit être considérée comme la date de départ du joueur X du club Z. 9. Par la même et après analyse des documents bancaires transmis par le défendeur, la Chambre de Résolution a conclu qu’il était prouvé que le défendeur avait versé le salaire dû au joueur jusqu’à son départ, c’est-à-dire le 9 septembre 2005, pour une somme de EUR 1 500. 10. Concernant le voyage, les membres de la Chambre de Résolution des Litiges ont analysé le document émanant des autorités concernant une demande d’autorisation de travail et de résidence dans lequel la Chambre a noté que cette demande d’autorisation a été accomplie par le club défendeur. A continuation, la Chambre a pris note du contenu du document des autorités dans lequel le joueur est autorisé pour une année à résider dans le pays du club Z mais dans lequel il est mentionné que le joueur doit obtenir un visa et ensuite se rendre au commissariat afin de finaliser cette procédure. De même, la Chambre a noté qu’il avait été démontré que le défendeur avait versé un montant de EUR 800 additionnel au joueur. 11. Par conséquent, la Chambre a conclu que le joueur devait se rendre dans son pays afin de renouveler son visa et qu’à cet effet, le défendeur avait pris toutes les mesures exigées par la bonne foi et le contrat de travail et ce afin que le demandeur puisse remplir ses obligations contractuelles. 12. Par la suite, la Chambre a souligné que le joueur X n’a pu démontrer, conformément au principe du fardeau de la preuve prévu à l’article 12 alinéa 3 du Règlement de la Commission du Statut du Joueur et de la Chambre de Résolution des Litiges, qu’il avait essayé de rentrer en contact avec la direction du club Z lors de son séjour dans son pays. De plus, la Chambre a tenu en compte la lettre du 14 novembre 2005 du défendeur transmise à la Ligue Nationale de Footsal dans laquelle le défendeur dénonçait le cas du joueur X en raison de son absence injustifiée. 13. Au vu des considérants précédents, la Chambre a conclu à la mauvaise foi du joueur X et déterminer que ce dernier avait par son comportement rompu de façon unilatérale et sans juste cause le contrat de travail le liant au club Z, et par conséquent se voyait dans l’obligation de rejeter dans sa totalité la demande du joueur X. 14. Par la suite, les membres de la Chambre de Résolution des Litiges se sont concentrés sur la demande reconventionnelle du demandeur reconventionnel, dans laquelle ce dernier sollicitait de condamner le défendeur reconventionnel au versement d’une indemnisation de EUR 21 600, ainsi que de condamner le défendeur reconventionnel à restituer les dépenses accomplies par le demandeur reconventionnel lors de l’embauche du joueur (sans préciser cette partie de la demande) et finalement de condamner la partie intervenante à verser la somme de EUR 3 000 et ce conformément à l’accord de cession daté du 8 septembre 2006 et signé entre le club Z et le club Y. 15. En premier lieu et concernant la demande reconventionnelle s’élevant à EUR 3 000 à l’encontre de la partie intervenante, les membres de la Chambre ont souligné qu’en application de l’article 22 lit. e en conjonction avec l’article 23 alinéa 1 du Règlement, il relevait de la compétence de la Commission du Statut du Joueur de connaître de cette demande. Par conséquent, la Chambre de Résolution des Litiges s’est déclarée incompétente à traiter cette demande spécifique. 16. A continuation, la Chambre s’est penchée sur la compensation d’un montant de EUR 21 600 réclamée par le défendeur/demandeur reconventionnel à l’encontre du joueur X. A cet égard et comme mentionné dans le considérant n°13, la Chambre a conclu que le demandeur reconventionnel était en droit de percevoir une compensation et ce en raison du comportement fautif du défendeur reconventionnel, ce dernier ayant rompu de façon unilatérale et sans juste cause le contrat de travail le liant au demandeur reconventionnel. 17. Les membres de la Chambre se sont penchés sur le montant de la compensation à verser par le défendeur reconventionnel. En particulier, la Chambre a analysé les critères non exhaustifs prévus par l’article 17 alinéa 1 du Règlement qui dispose que «l’indemnité pour rupture de contrat est calculée conformément au droit en vigueur dans le pays concerné, aux spécificités du sport et en tenant compte de tout critère objectif inhérent au cas. Ces critères comprennent notamment la rémunération et autres avantages dus au joueur en vertu du contrat en cours et/ou du nouveau contrat, la durée restante du contrat en cours jusqu’à cinq ans au plus, le montant de tous les frais et dépenses occasionnés ou payés par l’ancien club de même que la question de savoir si la rupture intervient pendant les périodes protégées». 18. Au vu de ce qui précède et considérant les circonstances du présent cas, les membres de la Chambre de Résolution des Litiges sont arrivés à la conclusion unanime que le montant de EUR 21 600 devait être accordé au demandeur reconventionnel. 19. La Chambre de Résolution des Litiges, au vu du fait que le défendeur reconventionnel doit s’acquitter de cette compensation s’élevant à EUR 21 600, a décidé qu’en application de l’article 17 alinéa 2 du Règlement, la partie intervenante devait être considérée co-responsable et individuellement redevable de l’indemnité à payer. 20. Par conséquent, la Chambre a décidé que le demandeur/défendeur reconventionnel, le joueur X, devait verser une indemnité de EUR 21 600 au défendeur/demandeur reconventionnel, le club Z, et que la partie intervenante, le club Y devait être considérée solidairement responsable du paiement de cette indemnité. III. Décision de la Chambre de Résolution des Litiges 1. La demande du demandeur/défendeur reconventionnel est rejetée. 2. La demande reconventionnelle du défendeur/demandeur reconventionnel est partiellement admise. 3. Le demandeur/défendeur reconventionnel doit payer la somme de EUR 21 600 au défendeur/demandeur reconventionnel. 4. Tout autre demande du défendeur/demandeur reconventionnel est rejetée. 5. La somme due doit être payée par le demandeur/défendeur reconventionnel, le joueur X, dans les prochains 30 jours courants à compter de la date de notification de la présente décision. Dans le cas où la somme due n’est pas payée dans le délai imparti, des intérêts à hauteur de 5% par année seront appliqués et ce dès l’échéance du délai mentionné précédemment. 6. Si la somme due n’est pas payée dans le délai imparti antérieurement, le cas sera transmis à la Commission de Discipline de la FIFA, qui pourra infliger les sanctions disciplinaires nécessaires. 7. La partie intervenante, le club Y, est tenu co-responsable et individuellement redevable de l’indemnité de EUR 21 600 à payer au défendeur/demandeur reconventionnel, le club Z. 8. Le défendeur/demandeur reconventionnel, le club Z, s’engage à communiquer au demandeur/défendeur reconventionnel, le joueur X, le numéro de compte bancaire auquel le joueur devra verser la somme allouée. De même, le club Z s’engage à informer la Chambre de Résolution des Litiges sur les paiements effectués par le club. 9. Conformément à l’article 61 alinéa 1 des Statuts de la FIFA, cette décision est susceptible d’un appel au Tribunal Arbitral du Sport (TAS). L’appel devra être interjeté dans un délai de 21 jours à compter de la notification de la décision et devra comprendre tous les éléments figurant au point 2 des directives émanant du TAS, dont copie est jointe à la présente. L’appelant dispose de 10 jours supplémentaires à compter de l’expiration du délai de recours pour déposer son mémoire d’appel contenant une description des faits et des arguments légaux fondant le recours (cf. point 4 des directives annexées). L'adresse complète du TAS est la suivante : Tribunal Arbitral du Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Suisse Tél : +41 21 613 50 00 Fax : +41 21 613 50 01 e-mail : info@tas-cas.org www.tas-cas.org Au nom de la Chambre de Résolution des Litiges : Jérôme Valcke Secrétaire Général Annexe: Directives du TAS ___________________________
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