F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2007-2008) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 10 agosto 2007, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Michele Colucci (Italia), membro Mick McGuire (Inghilterra), membro Mario Gallavotti (Italia), membro Mohamed Mecherara (Algeria), membro del reclamo presentato dal giocatore, X, XX, come “attore” contro il club, Y , YY, come “convenuto” in merito a una controversia contrattuale sorto tra le parti coinvolte. I. Fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2007-2008) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 10 agosto 2007, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Michele Colucci (Italia), membro Mick McGuire (Inghilterra), membro Mario Gallavotti (Italia), membro Mohamed Mecherara (Algeria), membro del reclamo presentato dal giocatore, X, XX, come "attore" contro il club, Y , YY, come "convenuto" in merito a una controversia contrattuale sorto tra le parti coinvolte. I. Fatti della controversia 1. Il 27 maggio 2005, il XX giocatore X (in prosieguo: il Richiedente), nato il 23 aprile 1977, e il club YY, Y (in prosieguo: il Resistente) ha firmato un contratto di lavoro valido dal 1 ° giugno 2005 al 30 maggio 2007. 2. Secondo l'allegato 2 al contratto di lavoro (Nota: copia rimessa), l'attore aveva il diritto di ricevere, oltre al salario mensile di 1'250 USD (giugno 2005 fino al maggio 2006), i seguenti pagamenti: USD 220'000 su firma del contratto, USD 220'000 il 1 ° dicembre 2005, USD 244'000 il 1 ° aprile 2006 e USD 244'000 il 1 ° dicembre 2006. 3. Ai sensi dell'art. 4.1 del contratto, le parti hanno convenuto che lo stipendio mensile del richiedente aumenterebbe dal giugno 2006 in base ad un contratto aggiuntivo. 4. Il 9 agosto 2006, direttamente e il 26 settembre 2006 tramite il suo rappresentante legale, l'attore ha presentato una richiesta formale di fronte alla FIFA e ha sostenuto che il convenuto aveva violato gli obblighi contrattuali, omettendo di pagare gli USD 488'000 (2x USD 244'000, vale a dire le ultime due rate in scadenza il 1 ° e il 1o aprile 2006 dicembre 2006 rispettivamente) in conformità con l'allegato 2 al contratto. 5. Il pagamento Richiedente richieste di USD 488'000 secondo l'allegato 2 del contratto e USD 14'000 per gli stipendi per il resto della durata contrattuale (giugno 2006 fino al maggio 2007). 6. L'attore sosteneva che dopo aver affrontato la Resistente ad adempiere agli obblighi previsti dal contratto, il Resistente risolto unilateralmente il contratto senza alcun preavviso preliminare e senza dare alcuna motivazione. 7. Il 15 novembre 2006, il Resistente fornito FIFA con la sua posizione per mezzo del quale si prevedeva, in particolare, le copie degli ordini di pagamento da cui potrebbero essere rivelato che l'attore ha pagato il 2 giugno 2005 e il 7 febbraio 2006, l'importo di USD 220'000 rispettivamente. A questo proposito, il convenuto ha confermato di aver accettato con l'attore a pagare gli USD 244'000 il 1 ° aprile e il 1 ° dicembre 2006. Dal momento che l'attore aveva bisogno di soldi, lui pagato i pagamenti concordati, dopo la detrazione fiscale, in anticipo sulle date di cui sopra. 8. Il Resistente è quindi del parere di aver adempiuto a tutti gli obblighi previsti dal contratto concluso con il ricorrente. D'altra parte, ha accusato l'attore di avere lasciato il Resistente ingiustificata e successivamente rifiutato di tornare. Inoltre, il convenuto ha sottolineato che il rappresentante del ricorrente, i ZZ Nazionale sindacato "Footballers di ZZ" non è legittimo rappresentare il Richiedente, un cittadino XX, nel presente procedimento. A questo proposito, il Resistente ha fornito una copia di una lettera emessa da parte dell'Unione delle società di calcio "Professional Football League di ZZ". In detta lettera, la Lega calcio professionistico della suddetta ZZ ha informato il convenuto che l'attività della organizzazione non governativa Tutti ZZ nazionali Giocatori di calcio dell'Unione del Commercio di ZZ da ...... (direttore AAAA.) È stata dichiarata illegittima dalla Corte di Appello di ... e così è privato dal suo diritto di rappresentare calciatori professionisti di ZZ. Tale decisione sarebbe stato confermato dalla decisione di ultima istanza, la Corte Suprema del ZZ, il 17 giugno 2004, una decisione è definitiva e non oggetto di impugnazione. 9. L'attore ha risposto che, sebbene quattro pagamenti sono stati concordati in allegato al contratto, il Resistente lo ha pagato solo due volte l'importo di USD 220'000, il 30 maggio 2005 e il 7 febbraio 2006. L'attore ha sottolineato di non aver ricevuto ulteriori pagamenti, come convenuto dal allegato al contratto. 10. Inoltre, l'attore sostiene che essa non era stato contrattualmente pattuito che il convenuto può effettuare detrazione fiscale sugli importi concordati da pagare e che quindi il Resistente ha dovuto pagare tutte le tasse da solo e pagare a lui l'intero importo, come indicato nell'allegato alla del contratto. Il Richiedente ha richiamato l'attenzione sul fatto che gli importi dell'ordine di pagamento da parte del Resistente corrispondono esattamente alle somme di cui all'allegato del contratto relativo alla prima rata e la seconda. 11. Per quanto riguarda la sua partenza ingiustificata, come sostenuto dal convenuto, l'attore ha ribadito che si trattava in realtà il convenuto che risolto unilateralmente il contratto. A tal proposito, ha fornito una copia del suo "registro occupazione". Secondo una traduzione del documento in questione, il 1 ° giugno 2006, è stata fatta una voce che recita: "Licenziato su base volontaria a norma dell'articolo 68 (2 bis)". 12. Inoltre, la traduzione del detto documento afferma che il sigillo del Resistente è stato messo sotto questa voce nel registro. 13. Per quanto riguarda il diritto di rappresentare la ricorrente, il Nazionale ZZ sindacato "Footballers di ZZ" (.....) ha informato che agisce sulla base della Costituzione del ZZ ..... e la sua Carta. Dal 2000 ...... è stato un membro della FIFPro, in tal modo si ha il diritto di rappresentare calciatori. Inoltre, ....... ha presentato un ricorso contro tutte le decisioni dei tribunali ZZ alla Corte europea dei diritti dell'uomo, Strasburgo. In questo modo, tutte queste decisioni sono presumibilmente sospeso. 14. L'interpellato ha dichiarato che l'attore non ha fornito alcuna prova per le sue dichiarazioni. Inoltre, il Resistente si riferisce alle informazioni che precedentemente presentate, in modo presumibilmente dimostrando che tutti i pagamenti sono stati effettuati all'attore. 15. Infine, la Resistente ha ribadito che il rappresentante del richiedente non è autorizzato a rappresentare quest'ultima. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera ha analizzato se era competente a trattare la questione in gioco. A questo proposito, si fa riferimento all'arte. 18 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie. La questione attuale è stato presentato alla FIFA il 9 agosto 2006, come conseguenza della Camera ha concluso che le regole rivedute concernenti le procedure (edizione 2005) sulle questioni pendenti dinanzi gli organi decisionali della FIFA sono applicabili alla questione a portata di mano. 2. Per quanto riguarda la competenza della Camera, art. 3 par. 1 dei suddetti regolamento precisa che la Camera di Risoluzione delle Controversie esamina la propria giurisdizione alla luce degli articoli da 22 a 24 della versione attuale del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005). Ai sensi dell'art. 24 par. 1 in combinazione con l'art. 22 (b) del Regolamento di cui sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie decide in merito alle relative all'occupazione controversie tra un club e un giocatore che ha una dimensione internazionale. 3. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Controversie è l'organo competente a decidere sul contenzioso in esame, che coinvolge un giocatore da un club XXand YYi riguardante presunti pagamenti in sospeso in relazione alla loro contratto di lavoro. 4. Successivamente, i membri della Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento per lo Status ed il trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, la sezione di cui, da un lato, all'arte. 26 par. 1 e 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) e, dall'altro, al fatto che il relativo contratto alla base della presente controversia è stato firmato il 27 maggio 2005 e la richiesta è stata depositata presso FIFA il 9 agosto 2006. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha concluso che gli attuali regolamenti FIFA per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005, in seguito, i regolamenti) sono applicabili al caso in esame nel merito. 5. In continuazione, ed entrando nel merito della questione, i membri della Camera ha iniziato riconoscendo i suddetti fatti e documenti contenuti nel file e ha preso atto che il richiedente e il Resistente firmato il 27 maggio 2005 un contratto di lavoro che è stato per essere valida fino al 30 maggio 2007. Le condizioni finanziarie del contratto di lavoro, in particolare l'allegato 2, stabiliva che il richiedente è stato, tra l'altro, ha diritto a ricevere uno stipendio mensile di USD 1'250 dal giugno 2005 fino al maggio del 2006, uno stipendio che doveva essere aumentato dal giugno 2006 sulla base di un contratto aggiuntivo. Inoltre, l'attore aveva il diritto di ricevere USD 220'000 al momento della firma del contratto, USD 220'000 il 1 ° dicembre 2005, USD 244'000 il 1 ° aprile 2006 e USD 244'000 il 1 ° dicembre 2006. 6. Inoltre, la Camera di Risoluzione delle controversie riconosciuto che l'attore ha sostenuto che il convenuto aveva risolto unilateralmente il contratto di lavoro senza preavviso preliminare e non era riuscito a pagargli l'importo di USD 488'000, vale a dire le ultime due rate concordate in allegato 2 al del contratto. Inoltre, l'attore ha chiesto il pagamento degli stipendi in sospeso da giugno 2006 fino al maggio 2007. 7. Successivamente, e rivolgendo la sua attenzione alla posizione del convenuto, la Camera notato presentazione di quest'ultimo secondo la quale era regolarmente adempiuti gli obblighi finanziari nei confronti dell'attore. Al fine di corroborare la sua posizione, il Resistente ha presentato due ordini di pagamento conformi pagamenti che apportate al richiedente per un importo di USD 220'000 ciascuna, per un totale ad un importo di USD 440'000. Inoltre, il convenuto ha sottolineato che era in realtà l'attore che ha ingiustificatamente lasciato il Resistente e successivamente rifiutato di tornare, violando così il contratto stipulato tra le due parti. 8. A questo proposito, per quanto riguarda la domanda che delle parti della controversia deve essere ritenuto responsabile per la risoluzione del contratto, i membri della Camera di cui al documento presentato dal Richiedente titolo come "l'occupazione registrare". La Camera ha ritenuto che il Resistente, infatti, non ha contestato l'accuratezza della traduzione allegata al documento originale, ha detto. Come la Camera potuto constatare durante la ricerca sul documento detto, il 1 ° giugno 2006, un articolo è stato inserito nel detto "l'occupazione registra" del ricorrente che indica "Licenziato volontariamente ...". Inoltre, la Camera ha rivelato che il sigillo del club e la firma di un rappresentante del club sono stati messi sul documento detto. 9. Prendendo in considerazione quanto sopra, la Camera ha ritenuto che, ovviamente, è stato reso tale iscrizione nel "registro occupazione" da parte del Resistente di propria autorità senza il coinvolgimento del ricorrente dal momento che non erano a portata di mano indicazioni che quest'ultimo era a conoscenza o è stato coinvolto nel corso di tale ingresso. La Camera di Risoluzione delle Controversie ha dichiarato che non aveva altra alternativa, ma di ritenere che il Resistente corso d'azione alla fine ha portato alla risoluzione del contratto sottoscritto da e tra l'attore e il convenuto. Tale ipotesi sembra essere giustificata poiché, come sostenuto dal ricorrente, accuse che non erano state contestate dal Resistente, il Resistente smesso di pagare gli stipendi del ricorrente a partire dal giugno 2006. 10. Avendo stabilito che l'azione del Resistente ha causato la risoluzione del contratto e che la data di riferimento da considerare come data di scadenza del contratto era di 1 giugno 2006, i membri della Camera ha deliberato o meno il Resistente aveva giusta causa per terminare il contratto di lavoro è stipulato con l'attore. 11. A tale riguardo, in primo luogo, la Camera ha preso atto che il Resistente non era in grado di corroborare con prove documentali che era l'attore che ha lasciato senza autorizzazione e, quindi, risolvere il contratto prima della sua data di scadenza. Inoltre, la Camera ha inoltre ritenuto che il Resistente non poteva altresì dimostrare, sulla base di documenti pertinenti che la corrispondente iscrizione nel "registro occupazione" del ricorrente è stato causato o avviati dal Richiedente. 12. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha sottolineato che in base al principio giuridico l'onere della prova, che è un principio fondamentale in ogni sistema giuridico, una festa di un diritto derivante da un fatto asserito ha l'obbligo di dimostrare il fatto rilevante ( cf. Art. 12 par. 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie (DRC)). Pertanto, a causa della mancanza di prove per quanto riguarda le affermazioni della Resistente relativi alla partenza non autorizzata del ricorrente, la Camera di Risoluzione delle Controversie respinto tale argomento sollevato dalla Resistente. 13. In continuazione, la sezione di cui alle affermazioni del ricorrente secondo la quale il Resistente non era riuscito a fargli pagamenti concordati contrattualmente, ovvero le due rate per un importo di USD 244'000 ciascuna e devono essere pagati il 1 ° aprile e 1 ° dicembre 2006 rispettivamente. 14. Concentrando la propria attenzione sulle dichiarazioni del relativo Resistente, la Camera ha osservato che quest'ultimo ha sottolineato di aver adempiuto a tutti i suoi obblighi finanziari nei confronti dell'attore. In particolare, il Resistente rimesso copie di due ordini di pagamento che confermano di aver versato al ricorrente due volte l'importo di USD 220'000 il 2 giugno 2005 e il 7 febbraio 2006. 15. I membri della Camera ha rivelato a tal fine che questi due pagamenti effettuati dal Resistente al richiedente, il cui beneficio sono stati confermati dalla parte attrice, corrispondeva ai pagamenti concordati contrattualmente legati al pagamento prima e la seconda per un importo di USD 220 '000, ognuna delle quali sono stati concordati da effettuare da parte del Resistente all'attore. Tuttavia, i membri della Camera ha concluso che il Resistente non ha potuto confermare con prove documentali che versato al ricorrente anche il relativo pagamento richiesto nella procedura in questione, che è l'importo di USD 244'000 da versare 1 ° aprile 2006 . 16. Tenendo conto di quanto precede, la Camera è giunta alla conclusione che il Resistente non ha rispettato i suoi obblighi derivanti dal contratto di lavoro firmato con il Richiedente. In particolare, il convenuto non ha adempiuto agli obblighi nei confronti del ricorrente da non pagare l'importo di USD 244'000 alla data di riferimento a causa concordato, ossia il 1 ° aprile 2006. 17. In considerazione di quanto sopra, l'autorità di decisione ha concluso che il convenuto ha violato il contratto di lavoro concluso con l'attore senza giusta causa. 18. In vista della conclusione di cui sopra, la Camera ha continuato a deliberare in merito alle conseguenze che dovrebbero essere applicate al convenuto. 19. A questo proposito, in un primo momento, i membri della Camera ha affermato che il Resistente è costretto a cancellare tutti i pagamenti che erano in sospeso a causa del richiedente fino al termine del contratto di lavoro. Pertanto, il Resistente deve pagare al ricorrente l'importo di USD 244'000, come retribuzione arretrata fino alla data di violazione del contratto si è verificato. 20. Inoltre, i membri della Camera ha inoltre ritenuto che il Resistente non era solo a pagare la retribuzione arretrata ai attrice, ma anche un risarcimento per violazione del contratto in conformità con l'art. 17 par. 1 del Regolamento. 21. Per quanto riguarda la determinazione dell'importo del risarcimento applicabile, la sezione di cui alla citata disposizione del Regolamento, in particolare alla non esaustivo dei criteri oggettivi che devono essere presi in considerazione. 22. A questo proposito, e considerando i criteri oggettivi pertinenti elencati in detta disposizione, la Camera ha deciso che un risarcimento di USD 258'000 è adeguata, tenendo in particolare considerazione il comportamento del convenuto nel corso della presente procedura, nonché il compenso spettante al il richiedente fino alla data di scadenza inizialmente concordata del contratto. 23. Alla luce di quanto sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie deciso che il Resistente deve pagare al ricorrente l'importo di USD 244'000, come importo residuo contrattualmente dovuta e USD 258'000 a titolo di risarcimento per violazione del contratto senza giusta causa. In totale, il Resistente deve pagare al ricorrente l'importo di USD 502'000. 24. Infine, per il buon ordine delle cose, la Camera ha affrontato la denuncia della controparte circa il rappresentante del Richiedente nel presente procedimento. 25. A questo proposito, la Camera ha sottolineato che non vede alcun motivo per cui il richiedente non deve essere rappresentata da chiunque lo desidera. Infatti, le regole procedurali della Commissione per lo Status dei Calciatori e la Camera di Risoluzione delle Controversie (DRC) prevede espressamente che le parti possono nominare un rappresentante senza la necessità di tale rappresentante per soddisfare tutte le condizioni. 26. Pertanto, la Camera ha respinto tale argomento sollevato dalla Resistente. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La pretesa del ricorrente, il giocatore X, è stata accettata. 2. Il Resistente, Y, deve pagare l'importo di USD 502'000 all'attore, il giocatore X, entro 30 giorni dalla notifica della presente decisione. 3. Se la somma di cui sopra non viene pagata entro il termine di cui sopra un tasso di interesse del 5% all'anno vigore al momento della scadenza del termine stabilito e la questione attuale è presentata alla Commissione Disciplinare della FIFA, in modo che le necessarie sanzioni disciplinari possono essere inflitte . 4. Il Richiedente, il giocatore X, è diretta ad informare la controparte, Y, direttamente e immediatamente il numero di conto sul quale l'rimessa deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. 5. Ai sensi dell'art. 61 par. 1 dello Statuto della FIFA che tale decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi di cui al punto 2 delle direttive impartite dal CAS, copia della quale si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve depositare presso la CAS una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno origine al ricorso (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie: Jérôme Valcke Segretario Generale All.: CAS direttive
______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2007-2008) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 10 August 2007, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Michele Colucci (Italy), member Mick McGuire (England), member Mario Gallavotti (Italy), member Mohamed Mecherara (Algeria), member on the claim presented by the player, X, XX, as “Claimant” against the club, Y, YY, as “Respondent” regarding a contractual dispute arisen between the parties involved. I. Facts of the case 1. On 27 May 2005, the XX player X (hereinafter: the Claimant), born on 23 April 1977, and the YY club, Y (hereinafter: the Respondent) signed an employment contract valid as from 1 June 2005 until 30 May 2007. 2. According to the Annex 2 to the employment contract (Note: copy remitted), the Claimant was entitled to receive, apart from the monthly salary of USD 1’250 (June 2005 until May 2006), the following payments: USD 220’000 upon signature of the contract, USD 220’000 on 1 December 2005, USD 244’000 on 1 April 2006 and USD 244’000 on 1 December 2006. 3. According to art. 4.1 of the contract, the parties agreed that the monthly salary of the Claimant would increase as from June 2006 in accordance with an additional agreement. 4. On 9 August 2006 directly and on 26 September 2006 via his legal representative, the Claimant lodged a formal claim in front of FIFA and alleged that the Respondent had breached contractual obligations by failing to pay him USD 488’000 (2x USD 244’000, i.e. the last two instalments due on 1 April 2006 and 1 December 2006 respectively) in compliance with the Annex 2 to the contract. 5. The Claimant requests payment of USD 488’000 according to the Annex 2 of the contract and USD 14’000 for salaries for the rest of the contractual duration (June 2006 until May 2007). 6. The Claimant maintained that after he addressed the Respondent to fulfil the obligations stipulated by the contract, the Respondent unilaterally terminated the contract without any preliminary notice and giving no reasons. 7. On 15 November 2006, the Respondent provided FIFA with its position by means of which it provided, inter alia, copies of payment orders from which it could be revealed that it paid the Claimant on 2 June 2005 and on 7 February 2006 the amount of USD 220’000 respectively. In this respect, the Respondent confirmed that it agreed with the Claimant to pay him USD 244’000 on 1 April and 1 December 2006 respectively. Since the Claimant was in need of money, it paid him the agreed payments, after tax deduction, in advance on the above-mentioned dates. 8. The Respondent is thus of the opinion having fulfilled all its obligations as per the contract concluded with the Claimant. On the other hand, it accused the Claimant of having unwarranted left the Respondent and subsequently refused to return. Moreover, the Respondent stressed that the Claimant’s representative, the Nationwide ZZ Trade Union “Footballers of ZZ” is not legitimate to represent the Claimant, a XX citizen, in the present procedure. In this respect, the Respondent provided a copy of a letter issued by the Union of Football Clubs “Professional Football League of ZZ”. In the said letter, the aforementioned Professional Football League of ZZ informed the Respondent that the activity of the non- government organization All ZZ national Trade Union Football Players of ZZ from ……(director AAAA.) was declared invalid by the court of appeals of …and thus is deprived from its right to represent professional football players of ZZ. Such decision was allegedly upheld by the decision of the last instance, the Supreme Court of ZZ, on 17 June 2004, a decision which is final and not subject of appeal. 9. The Claimant replied that, although four payments were agreed in the Annex to the contract, the Respondent paid him only twice the amount of USD 220’000 on 30 May 2005 and on 7 February 2006 respectively. The Claimant stressed that he had not received any further payments as agreed for by the Annex to the contract. 10. Furthermore, the Claimant maintains that it was not contractually agreed that the Respondent can make tax deduction on the agreed amounts to be paid and that thus the Respondent had to pay all the taxes by itself and pay him the entire amount as indicated in the Annex to the contract. The Claimant drew the attention to the fact that the amounts in the payment order from the Respondent exactly correspond to the sums as stipulated in the Annex to the contract relating to the first and second instalment. 11. With regard to his unwarranted departure, as alleged by the Respondent, the Claimant reiterated that it was in fact the Respondent who unilaterally terminated the contract. To that regard, he provided a copy of his “Employment Register”. According to a translation of the relevant document, on 1 June 2006, an entry was made which reads as follows: “Dismissed voluntarily in accordance with Article 68 (2a)”. 12. Furthermore, the translation of the said document mentions that the Respondent’s seal was put under this entry on the register. 13. As regards the right to represent the Claimant, the Nationwide ZZ Trade Union “Footballers of ZZ” (…..) informed that it acts on the basis of the Constitution of ZZ and its …..Charter. Since 2000 ……has been a member of FIFPro, thus is has the right to represent football players. Moreover, …….submitted an appeal against all the decisions of ZZ courts to the European Court of Human Rights, Strasbourg. Thus, all these decisions are allegedly suspended. 14. The Respondent stated that the Claimant did not provide any proof for his statements. Moreover, the Respondent refers to the information that it previously submitted, thereby allegedly demonstrating that all payments were made to the Claimant. 15. Finally, the Respondent reiterated that the representative of the Claimant is not authorized to represent the latter. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Chamber analysed whether it was competent to deal with the matter at stake. In this respect, it referred to art. 18 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber. The present matter was submitted to FIFA on 9 August 2006, as a consequence the Chamber concluded that the revised Rules Governing Procedures (edition 2005) on matters pending before the decision making bodies of FIFA are applicable to the matter at hand. 2. With regard to the competence of the Chamber, art. 3 par. 1 of the above- mentioned Rules states that the Dispute Resolution Chamber shall examine its jurisdiction in the light of articles 22 to 24 of the current version of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005). In accordance with art. 24 par. 1 in combination with art. 22 (b) of the aforementioned Regulations, the Dispute Resolution Chamber shall adjudicate on employment- related disputes between a club and a player that have an international dimension. 3. As a consequence, the Dispute Resolution Chamber is the competent body to decide on the present litigation involving a player from XXand a YYi club regarding allegedly outstanding payments in connection with their employment contract. 4. Subsequently, the members of the Chamber analyzed which edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the Chamber referred, on the one hand, to art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005) and, on the other hand, to the fact that the relevant contract at the basis of the present dispute was signed on 27 May 2005 and the claim was lodged at FIFA on 9 August 2006. In view of the aforementioned, the Chamber concluded that the current FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005, hereafter; the Regulations) are applicable to the case at hand as to the substance. 5. In continuation, and entering into the substance of the matter, the members of the Chamber started by acknowledging the above-mentioned facts and documentation contained in the file and took note that the Claimant and the Respondent signed on 27 May 2005 an employment contract which was to be valid until 30 May 2007. The relevant financial terms of the employment contract, in particular its Annex 2, stipulated that the Claimant was, inter alia, entitled to receive a monthly salary of USD 1’250 from June 2005 until May 2006, a salary which was to be increased as from June 2006 based on an additional agreement. Moreover, the Claimant was entitled to receive USD 220’000 upon signature of the contract, USD 220’000 on 1 December 2005, USD 244’000 on 1 April 2006 and USD 244’000 on 1 December 2006. 6. Furthermore, the Dispute Resolution Chamber acknowledged that the Claimant maintained that the Respondent had unilaterally terminated the employment contract without any preliminary notice and had failed to pay him the amount of USD 488’000, i.e. the last two installments agreed upon in the Annex 2 to the contract. Furthermore, the Claimant requested payment of outstanding salaries from June 2006 until the May 2007. 7. Subsequently, and turning its attention to the position of the Respondent, the Chamber noted the latter’s submission according to which it had duly fulfilled all its financial obligations towards the Claimant. In order to corroborate its position, the Respondent submitted payment orders conforming two payments it made to the Claimant in the amount of USD 220’000 each, totalling to an amount of USD 440’000. Moreover, the Respondent pointed out that it was in fact the Claimant who unwarrantedly left the Respondent and subsequently refused to return, thereby breaching the contract signed between the two parties. 8. In this respect, with regard to the question which of the parties to the dispute is to be deemed responsible for the termination of the contract, the members of the Chamber referred to the document submitted by the Claimant entitled as “employment register”. The Chamber held that the Respondent in fact did not contest the accuracy of the translation attached to the said original document. As the Chamber could note while looking over the said document, on 1 June 2006 an entry was put into the said “employment register” of the Claimant indicating “Dismissed voluntarily…”. Moreover, the Chamber revealed that the club’s seal and the signature of a club’s representative were put on the said document. 9. Taking into consideration the above, the Chamber took the view that, obviously, such an entry into the “employment register” was made by the Respondent on its own authority without the involvement of the Claimant since no indications were on hand that the latter was aware or was involved in the course of such entry. The Dispute Resolution Chamber held that it had no alternative but to assume that the Respondent’s course of action eventually led to the termination of the contract signed by and between the Claimant and the Respondent. Such assumption appears to be justified since, as alleged by the Claimant, allegations which were not contested by the Respondent, the Respondent stopped paying the Claimant’s salaries as from June 2006. 10. Having established that the Respondent’s action caused the termination of the contract and that the relevant date to be considered as the date of termination of the contract was 1 June 2006, the members of the Chamber deliberated whether or not the Respondent had just cause to terminate the employment contract it entered into with the Claimant. 11. In this respect, first of all, the Chamber took note that the Respondent was unable to corroborate with documentary evidence that it was the Claimant who left without authorization and thereby terminating the contract prior to its expiry date. Moreover, the Chamber also held that the Respondent could likewise not demonstrate on the basis of pertinent documents that the relevant entry into the “employment register” of the Claimant was caused or initiated by the Claimant. 12. In view of the above, the Chamber emphasized that in accordance with the legal principle of the burden of proof, which is a basic principle in every legal system, a party deriving a right from an asserted fact has the obligation to prove the relevant fact (cf. art. 12 par. 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (DRC)). Therefore, due to the lack of proof with regard the Respondent’s allegations related to the Claimant’s unauthorized departure, the Dispute Resolution Chamber rejected such argument raised by the Respondent. 13. In continuation, the Chamber referred to the allegations of the Claimant according to which the Respondent had failed to pay him contractually agreed payments, i.e. the two instalments in the amount of USD 244’000 each and due to be paid on 1 April and 1 December 2006 respectively. 14. Focussing its attention to the statements of the Respondent thereto, the Chamber noted that the latter emphasized having fulfilled all its financial obligations towards the Claimant. Most notably, the Respondent remitted copies of two payment orders confirming that it had paid the Claimant twice the amount of USD 220’000 on 2 June 2005 and 7 February 2006 respectively. 15. The members of the Chamber revealed to this effect that those two payments made by the Respondent to the Claimant, the receipt of which were confirmed by the Claimant, corresponded to the contractually agreed payments related to the first and second payment in the amount of USD 220’000 each that were agreed to be made by the Respondent to the Claimant. Yet, the members of the Chamber concluded that the Respondent could not corroborate with documentary evidence that it paid the Claimant also the relevant payment claimed in the procedure at stake, which is the amount of USD 244’000 due to be paid on 1 April 2006. 16. Taking into account the above, the Chamber reached the conclusion that the Respondent failed to meet its obligations arising from the employment contract signed with the Claimant. In particular, the Respondent did not fulfil its obligations towards the Claimant by not paying the amount of USD 244’000 on the relevant due date agreed upon, i.e. 1 April 2006. 17. In view of all the above, the deciding authority concluded that the Respondent breached the employment contract it concluded with the Claimant without just cause. 18. In view of the aforementioned conclusion, the Chamber went on to deliberate on the consequences which should apply on the Respondent. 19. In this respect, at first, the members of the Chamber stated that the Respondent has to cancel all outstanding payments that were due to the Claimant until the termination of the employment contract. Therefore, the Respondent must pay the Claimant the amount of USD 244’000 as outstanding remuneration until the date of breach of contract occurred. 20. Moreover, the members of the Chamber also held that the Respondent was not only to pay the outstanding remuneration to the Claimant, but also compensation for breach of contract in conformity with art. 17 par. 1 of the Regulations. 21. With regard to the determination of the applicable amount of compensation, the Chamber referred to the aforementioned provision of the Regulations, in particular to the non-exhaustive enumeration of the objective criteria which need to be taken into account. 22. In this respect and considering the relevant objective criteria listed in the said provision, the Chamber decided that a compensation of USD 258’000 is adequate, taking in particular into consideration the behaviour of the Respondent during the present procedure as well as the remuneration due to the Claimant until the initially agreed expiry date of the contract. 23. In light of the above, the Dispute Resolution Chamber decided that the Respondent has to pay the Claimant the amount of USD 244’000 as outstanding amount contractually due and USD 258’000 as compensation for breach of contract without just cause. In total, the Respondent has to pay to the Claimant the amount of USD 502’000. 24. Finally, for the sake of good order, the Chamber addressed the complaint of the Respondent about the Claimant’s representative in the present procedure. 25. In this regard, the Chamber underlined that it can see no reason why the Claimant should not be represented by whomsoever he wishes. In fact, the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (DRC) expressly provides that parties may appoint a representative without the need for such representative to meet any conditions. 26. Therefore, the Chamber rejected such argument raised by the Respondent. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the Claimant, player X, is accepted. 2. The Respondent, Y, has to pay the amount of USD 502’000 to the Claimant, player X, within 30 days of notification of the present decision. 3. If the aforementioned sum is not paid within the aforementioned deadline an interest rate of 5% per year will apply as of expiry of the fixed time limit and the present matter shall be submitted to FIFA’s Disciplinary Committee, so that the necessary disciplinary sanctions may be imposed. 4. The Claimant, player X, is directed to inform the Respondent, Y, directly and immediately of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. 5. According to art. 61 par. 1 of the FIFA Statutes this decision may be appealed before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receiving notification of this decision and has to contain all elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for the filing of the statement of appeal, the appellant shall file with the CAS a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Jérôme Valcke General Secretary Encl: CAS directives
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