F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2007-2008) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 28 settembre 2007, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Carlos Soto (Cile), membro Philippe Diallo (Francia), membro Zola Malvern Percival Majavu (Sud Africa), membro Philippe Piat (Francia), membro sulla domanda presentata da parte del giocatore A, X, come querelanti nei confronti del club di B, Y, come convenuto in merito a una controversia contrattuale. I. Fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2007-2008) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 28 settembre 2007, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Carlos Soto (Cile), membro Philippe Diallo (Francia), membro Zola Malvern Percival Majavu (Sud Africa), membro Philippe Piat (Francia), membro sulla domanda presentata da parte del giocatore A, X, come querelanti nei confronti del club di B, Y, come convenuto in merito a una controversia contrattuale. I. Fatti della controversia 1. L'8 gennaio 2007, il giocatore A dal paese X, l'attore, e la squadra B del paese Y, il Resistente, ha firmato un contratto di lavoro valido fino al 30 novembre 2007. 2. Secondo una clausola) di "Pianifica I" e "modificato Schedule 1" al contratto di lavoro, lo stipendio netto mensile del richiedente era di 5.100. 3. Secondo punto b) del "modificato Schedule 1", il Resistente deve fornire l'attore con una Y / X biglietto di ritorno aria per ogni anno fino al massimo di 2.000 all'anno. 4. Il 13 giugno 2007, l'attore contattato FIFA chiedendo la quantità totale di 36.930 da parte del Resistente in seguito a licenziamento ingiustificato di quest'ultimo contratto. 5. In particolare, le richieste ricorrente dalla Resistente: - 5.100 per il presunto eccezionale giugno 2007 lo stipendio, - 25.500 a titolo di risarcimento per presunta violazione del Resistente del contratto, - 4500 per il risarcimento l'attore afferma di aver pagato alla sua ex squadra al fine di aderire al Resistente e - 1.830 per il rimborso delle spese del suo biglietto aereo Totale 36.930 6. Secondo la ricorrente, il Resistente lo autorizzò a soli 10 giorni invece dei 14 giorni richiesti per la sua ferie annuali di vedere il suo figlio di 6 anni anni in X. Inoltre, l'attore ha spiegato che, di conseguenza, stabilito in precedenza, ha avuto un'accesa disputa verbale con il manager del Resistente il 5 giugno 2007. Come risultato, l'attore ha sostenuto che il convenuto lo aveva sospeso dal allenamenti e le partite giochi a partire dal 6 giugno 2007. 7. Inoltre, l'attore ha dichiarato che, il 12 giugno 2007, il Resistente gli diede una lettera per la risoluzione del suo contratto di lavoro in particolare l'istruzione di liberare suo alloggio entro il 14 giugno 2007 a causa della sua "esplosione", anche se rimpiangendo quello che era accadere mandò il Resistente una lettera di scuse il 6 giugno 2007. 8. Il Resistente ha affermato la risoluzione del contratto di lavoro mediante la lettera di cui sopra. Inoltre, il Resistente è convinto che il richiedente non ha diritto ad alcun pagamento di un indennizzo, in quanto aveva una giusta causa di revoca del Richiedente immediatamente per una grave violazione del contratto. In particolare, il convenuto ha sostenuto che il ricorrente abbia violato il contratto di lavoro e violazione dell'art. 2 del "Codice di Comportamento Player ..." della Y Football Association ("Il giocatore è atteso a comportarsi in modo professionale, sia dentro che fuori il campo. Egli si asterranno da qualsiasi comportamento o linguaggio minaccioso, offensivo, osceno o provocatorio. "). 9. Inoltre, il convenuto ha sottolineato che ha risolto il rapporto di lavoro per due motivi: in primo luogo, a causa della sfuriata del ricorrente contro il Resistente alla presenza dei suoi membri e del personale e degli altri giocatori e per insubordinazione contro la dirigenza, sia ripetutamente pronunciando le parole "club Fxxking, le regole fxxking e club schifo". In secondo luogo, perché al momento stesso dello sfogo, l'attore ha annunciato che voleva risolvere il suo contratto con la controparte e che stava tornando a scrivere la sua lettera di dimissioni. 10. Inoltre, il convenuto ha spiegato che dal momento dello scoppio si è verificato in presenza di altri giocatori non aveva altra alternativa che di respingere il richiedente al fine di prevenire potenziali danni irreparabili. 11. Per quanto riguarda l'istruzione per liberare l'appartamento, il convenuto ha sostenuto che tale termine è stato prorogato a 7 giorni, vale a dire più di tempo sufficiente per preparare il suo ritorno alla X. 12. Infine, per quanto riguarda il rimborso richiesto dei costi di andata e ritorno del richiedente aria, il convenuto ha spiegato che, secondo la domanda del richiedente, la data per il ritorno di quest'ultimo di X è stata fissata per il 1 dicembre 2007. Si era capito che eventuali modifiche sarebbero a carico del Richiedente personalmente. Di conseguenza, il Resistente abbia respinto la richiesta del ricorrente. 13. L'attore ha risposto che egli insiste sul fatto che il convenuto aveva ingiustamente risolto il suo contratto e, pertanto, aderito alla sua richiesta. Inoltre, l'attore ha ammesso di aver alzato la voce e giurò, ma non era in faccia a nessuno né è stata finalizzata alla Resistente. Secondo la ricorrente, giurando fa parte della cultura calcistica ed era frustrazione pura a suo nome, perché tutto quello che voleva era un extra di 4 giorni da trascorrere insieme è di 6 anni, figlio dall'altra parte del mondo. Infine, l'attore informato che non ha trovato un nuovo club dopo la sua partenza. 14. La convenuta nella relativa risposta, ha aderito alla sua posizione. Essa ha aggiunto che su base pro-rata temporis, l'attore è stato solo il diritto di prendere 5 giorni di riposo. Tuttavia, aveva accettato di liberarlo per 10 giorni. Quindi, in realtà lo facilitato e non ostacolare lo affatto. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera di Risoluzione delle Controversie analizzato se era competente a trattare la questione in gioco. A questo proposito, si fa riferimento all'arte. 18 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie. La questione attuale è stato presentato alla FIFA il 13 giugno 2007, come conseguenza della Camera ha concluso che le regole rivedute concernenti le procedure (edizione 2005) sulle questioni pendenti dinanzi gli organi decisionali della FIFA sono applicabili alla questione a portata di mano. 2. Per quanto riguarda la competenza della Camera, art. 3 par. 1 dei suddetti regolamento precisa che la Camera di Risoluzione delle Controversie esamina la propria giurisdizione alla luce degli articoli da 22 a 24 della versione attuale del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005). Ai sensi dell'art. 24 par. 1 in combinazione con l'art. 22 (b) del Regolamento di cui sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie decide in merito alle relative all'occupazione controversie tra un giocatore e un club che hanno una dimensione internazionale. 3. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Controversie è l'organo competente a decidere sul contenzioso in esame, che coinvolge un giocatore X e Y di un club in merito a una controversia in relazione con un contratto di lavoro. 4. Successivamente, i membri della Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento per lo Status ed il trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, la sezione di cui, da un lato, all'arte. 26 par. 1 e 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) e, dall'altro, al fatto che il relativo contratto alla base della presente controversia è stato firmato l'8 gennaio 2007 e la richiesta è stata depositata presso FIFA il 13 giugno 2007. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha concluso che gli attuali regolamenti FIFA per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005, qui di seguito: il Regolamento) sono applicabili al caso in esame nel merito. 5. In continuazione, i membri della Camera ha riconosciuto i fatti di cui sopra, nonché tutta la documentazione, contenuto nel file. 6. A tal proposito, i membri della Camera ha riconosciuto che le parti hanno firmato un contratto di lavoro l'8 gennaio 2007 fino al 30 novembre 2007, che istituisce un salario mensile in favore del giocatore del 5100. 7. Inoltre, la Camera ha preso atto che, da un lato, l'attore chiede salari dovuti, il rimborso delle spese per il biglietto aereo e risarcimento per un importo totale di 17.384 da parte del Resistente, a causa del fatto che quest'ultimo avrebbe terminato il contratto di lavoro senza giusta causa il 12 giugno 2007. 8. D'altra parte, la Camera notato che il Resistente è, in particolare, convinto che ha risolto il contratto di lavoro con giusta causa, a causa di sfogo del ricorrente contro il Resistente alla presenza dei suoi membri e del personale e degli altri giocatori e grazie alla insubordinazione contro la dirigenza, sia ripetutamente pronunciando le parole "club Fxxking, le regole fxxking e club schifo". In secondo luogo, perché al momento stesso dello sfogo, l'attore ha annunciato che voleva risolvere il suo contratto con la controparte e che stava tornando a scrivere la sua lettera di dimissioni. 9. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha rivolto la sua attenzione alla questione se il contratto di lavoro alla base della presente controversia sono stati violati da qualsiasi partito e, in caso affermativo, a considerare le conseguenze rilevanti della rottura unilaterale del contratto di lavoro senza giusta causa. 10. A questo proposito, la Camera rimprovera il comportamento del ricorrente. Essa ha sottolineato che l'attore avrebbe dovuto sapere che in Y le suddette parole (cfr. punto II.8.) Sono più offensive che nel suo paese d'origine, ancor più quando sono espressi in pubblico. Ma, la Camera ha inoltre ritenuto che è del tutto umano che ad un certo punto tutti possono ottenere nervi. Allo stesso modo, la Camera ha fatto piacere notare che non contestato da entrambe le parti che l'attore si scusò il suo comportamento per iscritto al Resistente. 11. La Camera poi analizzato la reazione del Resistente al suddetto sfogo e scuse scritte del ricorrente e ha ritenuto che la risoluzione unilaterale del contratto di lavoro era chiaramente una misura sproporzionata assunta dalla Resistente. In questo contesto, la sezione di cui alla sua giurisprudenza consolidata e del principio giuridico di proporzionalità, secondo il quale ogni sanzione a seguito di un'azione deve essere proporzionata alla gravità dell'azione stessa. Inoltre, la Camera ha ricordato che la risoluzione unilaterale del contratto di lavoro essendo la penalizzazione più grave nei rapporti contrattuali deve essere applicato solo come ultima ratio. Di conseguenza, e poiché lievi sanzioni, come ad esempio una multa, potrebbero sono state applicate, la sezione ritiene che il recesso unilaterale non possono essere considerati in conformità al principio detta legale di proporzionalità. 12. Inoltre, la Camera ha preso atto che il Resistente deriva il suo diritto di rescissione dal contratto di lavoro e il "Codice di Comportamento Player ..." della Y Football Association. La Camera analizzato i documenti di cui sopra con attenzione e ha dichiarato che non contengono alcun fondamento giuridico che autorizza esplicitamente la controparte di rescindere unilateralmente il contratto di lavoro in caso di un comportamento "minaccioso, offensivo, osceno o provocatorio" o lingua del richiedente. Pertanto, la Camera ha concluso che il Resistente non aveva né una base giuridica per la risoluzione unilaterale del presente contratto di lavoro in questione. 13. Come risultato, i membri della Camera ha concluso che il Resistente risolto il contratto di lavoro senza giusta causa e ha deciso che il Resistente è tenuto a versare delle retribuzioni arretrate, nonché il risarcimento. 14. Successivamente, la Camera ha preso atto che non è contestato dal Resistente che lo stipendio del mese di giugno 2007 è stato in essere al momento ha risolto il contratto anticipatamente. Pertanto, e tenendo conto del fatto che l'attore reso e si offrì di prestare il proprio servizio fino alla data di detta risoluzione unilaterale, ossia il 12 giugno 2007, la Camera ha deciso che il Resistente deve pagare al ricorrente la retribuzione straordinaria per la prima metà di giugno 2007 per un importo di 2.550. 15. Per quanto riguarda il rimborso richiesto dei costi di biglietto del richiedente la Camera ha affermato che non può prendere in considerazione l'argomento della Resistente che l'attore aveva diritto a un biglietto di data per il 1 dicembre 2007, solo, poiché le parti stipulato nel B clausola) del "modificato Schedule 1" per l'impiego competente che il richiedente ha diritto a ricevere un "biglietto aereo di ritorno per ciascun anno" fino a un massimo di 2.000. Come risultato, la Camera ha deciso di premiare la richiesta del ricorrente per il rimborso delle spese del suo biglietto aereo per un importo dichiarato di 1.830. 16. La Camera passa poi ad analizzare la richiesta del ricorrente per un risarcimento di 4.500 in connessione con il pagamento egli avrebbe fatto alla sua ex squadra al fine di aderire al Resistente. A questo proposito, la Camera ha sottolineato che l'attore, portando l'onere della prova (cfr. art. 12 par. 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie), non era in grado di fornire FIFA con prove documentali che avvalorano l'obbligo del convenuto di prendere in consegna questo pagamento. Pertanto, in considerazione della mancanza di cui sopra di una base giuridica di tale ricorso, la Camera ha deciso di respingere la richiesta del ricorrente a tale riguardo. 17. In continuazione, la Camera ha rivolto la sua attenzione sulle conseguenze della violazione ingiustificata del contratto commessa da parte del Resistente ai sensi dell'art. 17 del Regolamento. In questo contesto, e tenendo conto dei criteri oggettivi di cui all'art. 17 par. 1 del Regolamento, in particolare, il compenso spettante al richiedente ai sensi del contratto esistente e il fatto che l'attore sembra non firmare un nuovo contratto di lavoro dopo aver lasciato il Resistente così come il fatto che il comportamento del ricorrente è stato trovato riprovevole, il membri della Camera ha concluso all'unanimità che la quantità di 13.004 è da considerarsi ragionevole e giustificata a titolo di risarcimento per violazione del contratto. 18. In considerazione di tutto quanto sopra, i membri della Camera di Risoluzione delle Controversie riprese che il Resistente deve pagare retribuzioni arretrate al richiedente per un importo di 4.380 (2.550 per la metà dello stipendio di giugno 2007 e 1830 per il biglietto aereo) e la compensazione del per la violazione del contratto senza giusta causa 13.004. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La richiesta presentata dal richiedente è parzialmente accettata. 2. Il Resistente deve pagare l'importo di 17.384 al richiedente, entro 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione. 3. Se l'importo di cui sopra non viene pagata entro la scadenza indicata, un tasso di interesse del 5% all'anno, si applicano a decorrere dalla scadenza del termine indicato e la questione sarà sottoposta al Comitato Disciplinare della FIFA, in modo che le necessarie sanzioni disciplinari possono essere imposte . 4. Eventuali ulteriori pretese di A sono respinte. 5. Il Richiedente è diretta ad informare il Resistente direttamente e immediatamente il numero di conto sul quale l'rimessa deve essere fatta, e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di qualsiasi ricevimento del pagamento. 6. Ai sensi dell'art. 61 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Tribunale Arbitrale dello Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie : Markus Kattner Vice Segretario Generale allegato: CAS direttive
______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2007-2008) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 28 September 2007, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Carlos Soto (Chile), member Philippe Diallo (France), member Zola Malvern Percival Majavu (South Africa), member Philippe Piat (France), member on the claim presented by the player A, X, as Claimant against the club B, Y, as Respondent regarding a contractual dispute. I. Facts of the case 1. On 8 January 2007, the player A from the country X, the Claimant, and the club B from the country Y, the Respondent, signed an employment contract valid until 30 November 2007. 2. According to clause a) of “Schedule I” and the “amended Schedule 1” to the employment contract, the Claimant’s monthly net salary was of 5,100. 3. According to clause b) of the “amended Schedule 1”, the Respondent shall provide the Claimant with a Y/X return air ticket for each year up to a maximum of 2,000 per year. 4. On 13 June 2007, the Claimant contacted FIFA demanding the total amount of 36,930 from the Respondent due to the latter’s unjustified termination of contract. 5. In particular, the Claimant demands from the Respondent: - 5,100 for the allegedly outstanding June 2007 salary, - 25,500 as compensation for the Respondent’s alleged breach of contract, - 4,500 for the compensation the Claimant allegedly paid to his former club in order to join the Respondent and - 1,830 for the reimbursement of the costs of his flight ticket Total 36,930 6. According to the Claimant, the Respondent authorised him only 10 days instead of the requested 14 days for his annual leave to see his 6 year old son in X. Furthermore, the Claimant explained that, consequently to the aforementioned, he had a heated verbal dispute with the Respondent’s manager on 5 June 2007. As a result, the Claimant argued that the Respondent suspended him from training and match games as of 6 June 2007. 7. In addition, the Claimant stated that, on 12 June 2007, the Respondent gave him a letter for termination of his employment contract including the instruction to vacate his accommodation by 14 June 2007 due to his “outburst”, although regretting what had happen he sent the Respondent a letter of apology on 6 June 2007. 8. The Respondent affirmed having terminated the employment contract by means of the above-mentioned letter. Furthermore, the Respondent is convinced that the Claimant is not entitled to any payment of compensation, since it had a just cause to dismiss the Claimant immediately for a serious breach of contract. In particular, the Respondent argued that the Claimant breached the employment contract and violated art. 2 of the “Player Code of Conduct…” of the Y Football Association (“The Player is expected to conduct himself in a professional manner, both on and off the field. He will refrain from any behaviour or language that is threatening, abusive, obscene or provocative.”). 9. In addition, the Respondent underlined that it terminated the employment relationship for two reasons: Firstly, due to the Claimant’s outburst against the Respondent in the presence of its members and staff and of other players and due to insubordination against the senior management, both by repeatedly saying the words “Fxxking club, fxxking rules and lousy club”. Secondly, because at the same time of the outburst, the Claimant announced that he wanted to terminate his contract with the Respondent and that he was going back to type out his letter of resignation. 10. Moreover, the Respondent explained that since the outburst occurred in the presence of other players it had no alternative than to dismiss the Claimant in order to prevent potential, irreparable damage. 11. Regarding the instruction to vacate the apartment, the Respondent argued that this deadline was extended to 7 days, i.e. more than sufficient time to prepare his return to the X. 12. Finally, and with regard to the claimed reimbursement of the costs of the Claimant’s return air ticket, the Respondent explained that pursuant to the request of the Claimant, the date for the latter’s return to X was fixed for 1 December 2007. It had been understood that any changes would be borne by the Claimant personally. Consequently, the Respondent rejected the Claimant’s claim. 13. The Claimant responded that he insists that the Respondent had unfairly terminated his contract and therefore adhered to his claim. Furthermore, the Claimant admitted that he raised his voice and swore but it was not in anyone’s face nor was it aimed at the Respondent. According to the Claimant, swearing is part of the football culture and it was pure frustration on his behalf because all he wanted was an extra 4 days to spend with is 6 year old son on the other side of the world. Finally, the Claimant informed that he did not find a new club since his departure. 14. The Respondent in reply thereto, adhered to its position. It added that on a pro-rated basis, the Claimant was only entitled to take 5 days off. However, it had agreed to release him for 10 days. Thus, it actually facilitated him and did not obstruct him at all. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Dispute Resolution Chamber analysed whether it was competent to deal with the matter at stake. In this respect, it referred to art. 18 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber. The present matter was submitted to FIFA on 13 June 2007, as a consequence the Chamber concluded that the revised Rules Governing Procedures (edition 2005) on matters pending before the decision making bodies of FIFA are applicable to the matter at hand. 2. With regard to the competence of the Chamber, art. 3 par. 1 of the above-mentioned Rules states that the Dispute Resolution Chamber shall examine its jurisdiction in the light of articles 22 to 24 of the current version of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005). In accordance with art. 24 par. 1 in combination with art. 22 (b) of the aforementioned Regulations, the Dispute Resolution Chamber shall adjudicate on employment-related disputes between a player and a club that have an international dimension. 3. As a consequence, the Dispute Resolution Chamber is the competent body to decide on the present litigation involving a X player and a Y club regarding a dispute in connection with an employment contract. 4. Subsequently, the members of the Chamber analyzed which edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the Chamber referred, on the one hand, to art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005) and, on the other hand, to the fact that the relevant contract at the basis of the present dispute was signed on 8 January 2007 and the claim was lodged at FIFA on 13 June 2007. In view of the aforementioned, the Chamber concluded that the current FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005, hereafter: the Regulations) are applicable to the case at hand as to the substance. 5. In continuation, the members of the Chamber acknowledged the above-mentioned facts as well as all the further documentation contained in the file. 6. To that regard, the members of the Chamber acknowledged that the parties signed an employment contract on 8 January 2007 valid until 30 November 2007 establishing a monthly salary in favour of the player of 5,100. 7. Furthermore, the Chamber took due note that, on the one hand, the Claimant demands outstanding salaries, the reimbursement of the costs for the flight ticket and compensation in the total amount of 17,384 from the Respondent, due to the fact that the latter allegedly terminated the employment contract without just cause on 12 June 2007. 8. On the other hand, the Chamber noticed that the Respondent is, in particular, convinced that it terminated the employment contract with just cause, due to the Claimant’s outburst against the Respondent in the presence of its members and staff and of other players and due to insubordination against the senior management, both by repeatedly saying the words “Fxxking club, fxxking rules and lousy club”. Secondly, because at the same time of the outburst, the Claimant announced that he wanted to terminate his contract with the Respondent and that he was going back to type out his letter of resignation. 9. In view of the above, the Chamber turned its attention to the question whether the employment contract at the basis of the present dispute were breached by any party and, in the affirmative, to consider the relevant consequences of the unilateral breach of the employment contract without just cause. 10. In this regard, the Chamber reproached the behaviour of the Claimant. It pointed out that the Claimant should have known that in Y the above-mentioned words (cf. point II.8.) are more offensive than in his home country, even more when they are expressed in the public. But, the Chamber also deemed that it is quite human that at some point everyone can get nerved. Equally, the Chamber was pleased to note that it is uncontested by both parties that the Claimant apologized his behaviour in writing to the Respondent. 11. The Chamber then analysed the reaction of the Respondent to the above-mentioned outburst and written apology of the Claimant and considered that the unilateral termination of the employment contract was clearly a disproportionate measure taken by the Respondent. In this context, the Chamber referred to its established jurisprudence and to the legal principle of proportionality, according to which every sanction following an action should be in proportion to the severity of the action itself. Furthermore, the Chamber recalled that the unilateral termination of an employment contract being the most severe penalisation in contractual relationships should be applied as ultima ratio only. Consequently, and since milder sanctions, such as for example a fine, could have been applied, the Chamber deemed that the unilateral termination cannot be considered as in conformity with the said legal principle of proportionality. 12. Furthermore, the Chamber took note that the Respondent derived its termination right from the employment contract and the “Player Code of Conduct…” of the Y Football Association. The Chamber analysed the aforementioned documents carefully and stated that they do not contain any legal basis which would explicitly entitle the Respondent to unilaterally terminate the employment contract in case of a “threatening, abusive, obscene or provocative” behaviour or language of the Claimant. Therefore, the Chamber concluded that the Respondent had neither a legal basis for the present unilateral termination of the relevant employment contract. 13. As a result, the members of the Chamber concluded that the Respondent terminated the employment contract without just cause and decided that the Respondent is liable to pay outstanding remuneration as well as compensation. 14. Thereafter, the Chamber took note that it is undisputed by the Respondent that the salary of June 2007 was outstanding at the time it terminated the contract prematurely. Therefore, and taking into account that the Claimant rendered and offered to render his services until the date of the said unilateral termination, i.e. 12 June 2007, the Chamber decided that the Respondent must pay to the Claimant the outstanding salary for the first half of June 2007 in the amount of 2,550. 15. As regards the claimed reimbursement of the costs of the Claimant’s flight ticket the Chamber stated that it cannot take into consideration the Respondent’s argument that the Claimant was entitled to a ticket dated for 1 December 2007 only, since the parties stipulated in clause b) of the “amended Schedule 1” to the relevant employment that the Claimant is entitled to receive a “return air ticket for each year” up to a maximum of 2,000. As a result, the Chamber decided to award the Claimant’s request for the reimbursement of the costs of his flight ticket in the claimed amount of 1,830. 16. The Chamber passed then to analyze the Claimant’s request for compensation of 4,500 in connection with the payment he allegedly made to his former club in order to join the Respondent. In this respect, the Chamber emphasised that the Claimant, carrying the burden of proof (cf. art. 12 par. 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber), was not able to provide FIFA with documentary evidence corroborating the obligation of the Respondent to take over this payment. Therefore, in view of the aforementioned lack of legal basis of the said claim, the Chamber decided to reject the Claimant’s request to that regard. 17. In continuation, the Chamber turned its attention to the consequences of the unjustified breach of contract committed by the Respondent in accordance with art. 17 of the Regulations. In this context, and taking into consideration the objective criteria listed in art. 17 par. 1 of the Regulations, in particular, the remuneration due to the Claimant under the existing contract and the fact that the Claimant apparently did not sign a new employment contract after leaving the Respondent as well as the fact that the Claimant’s behaviour was found reproachable, the members of the Chamber unanimously concluded that the amount of 13,004 is to be considered reasonable and justified as compensation for breach of contract. 18. In view of all of the above, the members of the Dispute Resolution Chamber resumed that the Respondent must pay outstanding remuneration to the Claimant in the amount of 4,380 (2,550 for half of the June 2007 salary and 1,830 for the flight ticket) and compensation of 13,004 due to the breach of contract without just cause. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim submitted by the Claimant is partially accepted. 2. The Respondent has to pay the amount of 17,384 to the Claimant, within 30 days as from the date of notification of this decision. 3. If the aforementioned amount is not paid within the stated deadline, an interest rate of 5% per year will apply, as from expiry of the stated deadline and the matter will be submitted to FIFA’s Disciplinary Committee, so that the necessary disciplinary sanctions can be imposed. 4. Any further claims of A are rejected. 5. The Claimant is directed to inform the Respondent directly and immediately of the account number to which the remittance is to be made, and to notify the Dispute Resolution Chamber about any receipt of the payment. 6. According to art. 61 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Court of Arbitration for Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Markus Kattner Deputy General Secretary Enclosed: CAS directives
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