F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2007-2008) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 2 novembre 2007, nella seguente composizione: ALOULOU Slim (Tunisia), Presidente Didulica John (Australia), membro Movilla Gerardo (Spagna), membro MECHERARA Mohamed (Algeria), membro Saleh Al HOUSANI ESSA M. (Emirati Arabi Uniti), membro sulla domanda presentata dalla Xxx giocatore, Xxx, come querelanti nei confronti del club X xx, xxx, come convenuto in merito a una controversia contrattuale tra i fatti I. parti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2007-2008) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 2 novembre 2007, nella seguente composizione: ALOULOU Slim (Tunisia), Presidente Didulica John (Australia), membro Movilla Gerardo (Spagna), membro MECHERARA Mohamed (Algeria), membro Saleh Al HOUSANI ESSA M. (Emirati Arabi Uniti), membro sulla domanda presentata dalla Xxx giocatore, Xxx, come querelanti nei confronti del club X xx, xxx, come convenuto in merito a una controversia contrattuale tra i fatti I. parti della controversia 1. Il giocatore xxx, xxx (in prosieguo: il Richiedente), e il club xxx, xxx (in prosieguo: il Resistente), ha concluso un primo contratto di lavoro del 19 luglio 2006, scritto in inglese, e valido dal 1 ° luglio 2006 al 30 giugno 2008. In base a questo contratto il lavoratore è stato autorizzato, per il primo anno del contratto, per uno stipendio annuo per un importo totale pari a circa 8.000 euro, i pagamenti supplementari per la firma del contratto per un importo di 62.000 euro pagabili in 1 rata di euro 6.200 e 5 rate di 11.600 euro, nonché i benefici, quali le tariffe aeree e alloggi. Inoltre, in questo contratto è stato stabilito che per il secondo anno del contratto, i termini di pagamento del primo anno si dovrebbe applicare. 2. Inoltre, le parti hanno firmato un secondo contratto di lavoro del 25 luglio 2006 per lo stesso periodo di tempo, scritto in Xxx. In questo contratto è stato stipulato che l'attore aveva diritto a uno stipendio mensile di base di EUR 680, indennità di Natale per un importo di EUR 680, indennità di Pasqua per un importo di EUR 340, i benefici, come tariffe aeree e alloggio, nonché ulteriori pagamenti della firma del contratto per un importo di 62.000 euro pagabili in 1 rata di euro 6.200 e 5 rate di Euro 11.600. 3. Il 28 dicembre 2006, l'attore ha presentato un reclamo alla Fifa contro il convenuto per violazione del contratto. In particolare, l'attore ha sostenuto che il convenuto aveva imposto misure disciplinari su di lui, non era riuscito, dal 1 ° settembre 2006, di adempiere ai suoi obblighi finanziari derivanti dai suddetti contratti di lavoro e, infine, aveva risolto unilateralmente il rapporto contrattuale senza giusta causa . Inoltre, l'attore ha dichiarato di aver firmato il secondo contratto, scritto in Xxx, una lingua che apparentemente non ha capito, in buona fede per quanto riguarda i termini di remunerazione. 4. Pertanto, l'attore ha affermato retribuzioni presumibilmente eccezionale per un importo di euro 16.436. In particolare, ha sostenuto i seguenti pagamenti: - quota dello stipendio di settembre 2006 per un importo di EUR 89 - quota dello stipendio di ottobre 2006 per un importo di EUR 69 - gli stipendi per i mesi di novembre e dicembre 2006 per un importo di euro 769 ciascuna, vale a dire l'importo complessivo di euro 1.538 - indennità di Natale 2006 per un importo di EUR 380 - quota della rata dei pagamenti ulteriori dovuti al 30 settembre 2006 per un importo di EUR 1.600 - rata dei pagamenti dovuti per ulteriori 30 novembre 2006 per un importo di EUR 11.160 - costi scoperti in affitto a dicembre 2006 per un importo di EUR 1.600 5. Inoltre, l'attore ha chiesto un risarcimento per un importo di EUR 95.271 presumibilmente corrispondente al valore resto del contratto. In particolare, ha sostenuto i seguenti pagamenti: - le retribuzioni per i mesi di gennaio fino a luglio 2007 per un importo totale di EUR 5.991 - rate dei pagamenti dovuti per ulteriori 30 gennaio 2007, 30 marzo 2007, 30 giugno 2007, 30 settembre 2007 30 novembre 2007, 30 gennaio 2008, 30 marzo 2008 e 30 giugno 2008 in un importo di EUR 11.160 ciascuno, ossia complessivamente l'importo di euro 89.280 6. Complessivamente, l'attore ha chiesto da parte del Resistente il pagamento di EUR 111.707. 7. Nella sua risposta, il convenuto, in primo luogo, ha dichiarato che la FIFA non dovrebbero prendere in considerazione la questione di specie, poiché era già stato affrontato nel merito dal Comitato Primo Grado per la risoluzione delle Controversie finanziarie del Football Federation Xxx. A questo proposito, il convenuto ha sostenuto che, il 21 dicembre 2006, aveva presentato una petizione per l'esecuzione della risoluzione del contratto relativo al suddetto Comitato del Football Federation Xxx. Inoltre, l'interpellato ha dichiarato che, il 29 gennaio 2007, tale comitato del Football Federation Xxx aveva approvato una decisione non solo per quanto riguarda la legittimità della risoluzione del relativo contratto, ma anche per quanto riguarda la competenza a trattare la questione . La decisione è stata a favore della Resistente e ha dichiarato in particolare che la richiesta della controparte per la cessazione del contratto con giusta causa era stata accettata. 8. A questo proposito, il convenuto ha sottolineato che, il 4 dicembre 2006, aveva deciso di risolvere il rapporto contrattuale con l'attore e, quindi, di portare il caso davanti al Comitato primo grado per la risoluzione delle Controversie finanziarie del Football Federation Xxx dovuta per comportamento non professionale del ricorrente. A questo proposito, il Resistente di cui un incidente in una sessione di formazione il 14 novembre 2006. In particolare, il convenuto ha sostenuto che l'attore aveva aggredito fisicamente e verbalmente un compagno di squadra. 9. Per quanto riguarda gli importi presumibilmente sospeso la Resistente ha sostenuto che eventuali ritardi nei pagamenti non rientravano dietro i termini stabiliti dalla legge Xxx sport, secondo la quale una società ha il diritto di depositare rate contrattuali e stipendi fino ad un mese oltre la data indicato in un contratto. 10. Inoltre, il convenuto ha sostenuto che solo il secondo contratto stipulato tra le parti il 25 luglio 2006 era valido, a causa del fatto che il primo stipulato tra le parti il 19 luglio 2006 era stata sostituita di comune accordo al momento della conclusione del secondo . 11. Nella sua replica, l'attore ha sostenuto che si era rifiutato di riconoscere la giurisdizione di primo grado del Comitato per la risoluzione delle Controversie finanziarie del Football Federation Xxx. A questo proposito, l'attore ha dichiarato che il suddetto Comitato delle Xxx Football Federation non costituisse un tribunale arbitrale indipendente che garantisce un processo equo e pari rappresentanza di giocatori e club a livello nazionale ai sensi dell'art. 22 b) del Regolamento FIFA sullo status e sui trasferimenti dei calciatori. Inoltre, l'attore ha sostenuto che non era stato invitato personalmente a partecipare alla fissazione dell'udienza di merito di tale comitato del Xxx Football Federation e, di conseguenza, la decisione in questione era stato passato in sua assenza. Di conseguenza, l'attore era del parere che egli aveva il diritto di presentare una denuncia nei confronti del convenuto al FIFA. 12. Inoltre, l'attore ha sostenuto che non aveva mai comportato in modo non professionale, in particolare, l'incidente di formazione in questione era solo un minore, vale a dire una disputa verbale tra lui e uno dei suoi compagni di squadra. 13. Nella sua duplicazione, il Resistente FIFA fornito con la documentazione a sostegno della sua dichiarazione precedente. Inoltre, ha fornito FIFA con una dichiarazione, per mezzo del quale è stato confermato che nessun ricorso era stato presentato contro la decisione del Comitato di primo grado per la risoluzione delle Controversie finanziarie del Football Federation Xxx. 14. Infine, la Xxx FIFA Football Federation informato che il comitato di primo grado per la risoluzione delle Controversie finanziarie era ugualmente composto da rappresentanti di club e giocatori e, quindi, costituito un corpo di decidere in linea con il regolamento FIFA (cfr. pagina 45 punto 5. dello Statuto della Xxx Football Federation). II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera di Risoluzione delle Controversie dovuto analizzare se fosse competente a trattare la questione in gioco. A questo proposito, si fa riferimento all'arte. 18 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie. La questione attuale è stato presentato alla FIFA il 28 dicembre 2006, come conseguenza della Camera ha concluso che le regole rivedute concernenti le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie (edizione 2005, in prosieguo: le norme procedurali) le questioni pendenti dinanzi gli organi decisionali della FIFA sono applicabili alla questione a portata di mano. 2. Per quanto riguarda la competenza della Camera, art. 3 par. Uno degli stati norme procedurali che la Camera di Risoluzione delle Controversie esamina la propria competenza alla luce degli articoli 22 e 24 dell'edizione 2005 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori. Ai sensi dell'art. 24 par. 1 in combinazione con l'art. 22 b) del Regolamento di cui sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie decide in merito alle relative all'occupazione controversie tra un club e un giocatore che ha una dimensione internazionale. 3. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Controversie sarebbe, in linea di principio, essere l'organo competente a decidere sul contenzioso in esame, che coinvolge un giocatore e un club X xx Xxx per quanto riguarda la presunta violazione di un contratto di lavoro. 4. Tuttavia, la Camera ha riconosciuto che il Resistente ha contestato la competenza della FIFA per affrontare la questione attuale dovuto al fatto che quest'ultimo era già stato affrontato nel merito dal Comitato di primo grado per la risoluzione delle Controversie finanziarie del Football Xxx Federazione. 5. A questo proposito, la Camera ha osservato che il ricorrente ha sostenuto che il suddetto organo deliberativo del Football Federation Xxx non costituisce un tribunale arbitrale indipendente che garantisce un processo equo e pari rappresentanza di giocatori e club a livello nazionale ai sensi dell'art. 22 b), della edizione 2005 del Regolamento FIFA sullo status e sul trasferimento dei giocatori, per cui, non ha riconosciuto la propria giurisdizione per trattare la questione presente e lui aveva il diritto di sottoporre la questione alla FIFA. In particolare, la Camera ha osservato che il ricorrente non era entrato un aspetto prima che il suddetto Comitato prima elementare, ma aveva deciso di deferire la questione alla FIFA prima che l'organismo nazionale che passa la sua decisione. In realtà, la decisione pertinente era stata approvata in assenza del ricorrente. 6. Tenendo conto di quanto precede, la Camera sottolineato che ai sensi dell'art. 22 b), della edizione 2005 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori è competente a trattare una questione come quella a portata di mano a meno che un tribunale arbitrale indipendente, garantire un procedimento equo e nel rispetto del principio della pari rappresentanza di giocatori e club, è stato istituito a livello nazionale nel quadro della Associazione e / o un contratto collettivo. Per quanto riguarda le norme da imporre un tribunale arbitrale indipendente che garantisce un processo equo, la sezione di cui non FIFA Circolare. Datata 20 dicembre 2005 1010. 7. A questo proposito, la Camera ha riconosciuto che, anche se in base alla documentazione presentata dalla Football Federation Xxx sembra apparire che i competenti organi nazionali competenti a pronunciarsi formalmente può essere composta da un numero uguale di giocatori e rappresentanti dei club, il Resistente era in grado di dimostrare che, in realtà, il Primo e Secondo Grado del Comitato per la risoluzione delle Controversie finanziarie del Football Federation Xxx che si occupano della materia presente aveva incontrato delle norme procedurali minime per i tribunali arbitrali indipendenti, come previsto dall'art. 22 b), della edizione 2005 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori e in nessun FIFA Circolare. 1010. 8. Inoltre, la Camera era ansioso di sottolineare che il contratto di lavoro alla base della controversia in esame non contiene alcuna clausola compromissoria a favore di arbitrato nazionale. Né si fanno esplicito riferimento ad alcun contratto collettivo o regolamenti che prevedono ad esempio una clausola compromissoria. Allo stesso modo, la Camera ha ribadito ancora una volta che l'attore non era comparso davanti al Comitato primo grado del Football Federation Xxx. Il Richiedente esplicitamente contestato la competenza del corpo nazionale. Come risultato, e seguendo un principio giuridico generale delle procedure arbitrali, la Camera ha concluso che senza un accordo arbitrale valido, la competenza di un organismo di arbitrato specifico per sé non può essere stabilita. 9. Di conseguenza, tenendo conto delle circostanze di cui sopra, la Camera ha concluso che l'argomento del principio giuridico generale di cosa giudicata invocato dal convenuto non può essere applicato alla materia a portata di mano. 10. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha stabilito che l'obiezione del Resistente alla competenza della FIFA per affrontare la questione attuale deve essere respinta e che la Camera di Risoluzione delle controversie è competente, sulla base dell'art. 22 b), della edizione 2005 del Regolamento per lo Status ed il trasferimento dei giocatori, da considerare la questione presente come alla sostanza. 11. Successivamente, i membri della Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento per lo Status ed il trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, la sezione di cui, da un lato, all'arte. 26 par. 1 e 2 della edizione 2005 del Regolamento per lo Status ed il trasferimento dei calciatori e, dall'altro, al fatto che i contratti di lavoro relativi alla base della presente controversia sono stati firmati nel luglio 2006 e la richiesta è stata depositata presso FIFA il 28 dicembre 2006. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha concluso che l'edizione 2005 del Regolamento per lo Status ed i trasferimenti di giocatori (in prosieguo: il Regolamento) è applicabile al caso in questione nel merito. 12. In continuazione, ed entrando nel merito della questione, la Camera ha riconosciuto che l'attore e il convenuto aveva firmato due contratti di lavoro per lo stesso periodo di tempo, vale a dire sia valido dal 1 luglio 2006 al 30 giugno 2008. 13. A questo proposito, la Camera ha osservato che il Resistente ha sostenuto che solo il secondo contratto stipulato tra le parti il 25 luglio 2006 era valido, a causa del fatto che il primo stipulato tra le parti il 19 luglio 2006 era stata sostituita di comune accordo al momento la conclusione della seconda. 14. Pertanto, al fine di determinare le condizioni contrattuali applicabili alla base della domanda del ricorrente, la Camera ha continuato a esaminare il contenuto dei due contratti di lavoro in questione. 15. A questo proposito, la Camera ha riconosciuto che nel contratto di lavoro del 19 luglio 2006 è stato concordato che per il secondo anno del contratto, i termini di remunerazione del primo anno del contratto si applica, mentre nel secondo contratto di lavoro del 25 luglio 2006 nessun riferimento è stato fatto per i termini di remunerazione per il secondo anno del contratto. 16. In considerazione di quanto sopra, e in vista di questa mancanza di sostanziali condizioni contrattuali del secondo contratto, la Camera ha deciso che il primo contratto non può essere considerato come sostituito, ma solo completato dal secondo contratto. Pertanto, la Camera ha stabilito che la domanda del Richiedente è basato sul primo contratto in relazione alle condizioni retributive contenute nel secondo contratto. A questo proposito, la Camera ha sottolineato che i termini di remunerazione contenute nel secondo contratto, non si deve applicare solo la prima ma anche per il secondo anno del rapporto contrattuale. 17. Di conseguenza, la Camera ha confermato che secondo i termini rilevanti del contratto di lavoro secondo l'attore aveva il diritto di ricevere, per ogni anno di contratto, uno stipendio mensile per un importo di EUR 680, indennità di Natale per un importo di EUR 680, la Pasqua indennità per un importo di EUR 340, i benefici, come tariffe aeree e alloggio, nonché ulteriori pagamenti per la firma del contratto per un importo di 62.000 euro pagabili in 1 rata di euro 6.200 e 5 rate di Euro 11.600. 18. In continuazione, la Camera ha preso atto che è pacifico tra le parti coinvolte che il rapporto contrattuale era stato terminato il 21 dicembre 2006, nel momento in cui il Resistente aveva presentato una petizione per l'esecuzione della risoluzione del contratto relativo alla prima Comitato Grade per la risoluzione delle Controversie finanziarie del Football Federation Xxx. 19. A questo proposito, la Camera ha osservato che il ricorrente ha sostenuto dalla remunerazione Resistente avrebbe sospeso per un importo di euro 16.436 e il risarcimento per violazione del contratto per un importo di euro 95.271, vale a dire complessivamente l'importo di EUR 111.707. 20. A questo proposito, la Camera ha preso atto che, da un lato, l'attore ha sostenuto che il convenuto aveva risolto unilateralmente il rapporto contrattuale senza giusta causa e, dall'altro, il Resistente era del parere che il contratto di lavoro di pertinenza abbia avuto stato risolto per giusta causa, in particolare, a causa del fatto che l'attore fisicamente e verbalmente aggredito un compagno di squadra in occasione di una sessione di allenamento. 21. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha continuato a deliberare se assalto del ricorrente nei confronti di un compagno di squadra in una sola occasione può essere considerato come una giusta causa per il convenuto di interrompere anticipatamente il rapporto di lavoro. 22. A questo proposito, la Camera ha sottolineato che un giocatore di una volta assalto contro un compagno di squadra, non importa se verbalmente o fisicamente, non avrebbe potuto costituire, di per sé, una ragione valida per la cessazione di un rapporto di lavoro. In particolare, la Camera ha sottolineato che, in relazione a violazioni delle norme disciplinari, come quella in materia a portata di mano, l'interessato deve solo avere il diritto di recedere dal rapporto contrattuale come ultima ratio, vale a dire in caso di ripetuti incidenti di tale genere. In tali circostanze, un giocatore che commette tali infrazioni disciplinari dovranno inoltre essere avvertiti in anticipo delle eventuali conseguenze delle sue azioni se dovessero essere ripetuta. 23. Di conseguenza, tenendo conto che l'argomento invocato dal convenuto non può essere accettato come una giusta causa per rescindere un contratto di lavoro, la Camera ha concluso che il rapporto contrattuale tra l'attore e il convenuto deve essere considerato risolto unilateralmente dal Resistente senza giusta causa. 24. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha deciso che il convenuto è tenuto a pagare tutte le somme dovute in sospeso ai sensi del contratto di collocamento competente fino alla data in cui è considerato il rapporto di lavoro estinto, vale a dire fino al 21 dicembre 2006. 25. A questo proposito, la Camera ha riconosciuto che il interpellato ha dichiarato che eventuali ritardi nei pagamenti non sono stati in ritardo i termini stabiliti dalla legge Xxx sport, ma che non ha particolarmente sostengono che tutti i pagamenti dovuti fino alla scadenza del contratto era stata compiuto. 26. Di conseguenza, la Camera ha sottolineato che in questo modo il convenuto ha accettato le accuse del ricorrente in relazione ai pagamenti in sospeso dovute fino alla risoluzione del contratto. A questo proposito, la Camera anche ritenuto opportuno precisare che, non avendo a pagare gli importi dovuti al richiedente che era in parte già goduto nel settembre 2006, il Resistente aveva infatti si è violato il contratto di lavoro concluso con il ricorrente. 27. Come risultato, la Camera ha concluso che l'attore aveva il diritto di ricevere dal Resistente la quota dello stipendio di settembre 2006 per un importo di EUR 89, la quota dello stipendio ottobre 2006 l'importo di EUR 69, gli stipendi per il mesi di novembre e dicembre 2006 per un importo di 680 EUR ciascuno, l'indennità di Natale 2006 per un importo di EUR 380, la quota della rata dei pagamenti ulteriori dovuti al 30 settembre 2006 per un importo di 1.600 euro, la rata del ulteriori pagamenti dovuti il 30 novembre 2006 per un importo di euro 11.160 e costi scoperti in affitto a dicembre 2006 per un importo di euro 1.600, vale a dire retribuzione complessiva straordinaria per un importo di EUR 16.258. 28. Inoltre, la Camera ha stabilito che il Resistente ai sensi dell'art. 17 par. 1 del Regolamento è inoltre tenuto a versare un risarcimento per la risoluzione del contratto senza giusta causa. 29. A questo proposito, e tenendo in considerazione il valore restante del contratto di lavoro in oggetto nonché il fatto che il ricorrente era stato a giocare con il Resistente in circa un quarto della durata del contratto originariamente concordata la Camera ha stabilito che era sufficiente per assegnare il compensazione richiedente per violazione del contratto per un importo di euro 60.000. 30. In conclusione, la Camera di Risoluzione delle Controversie deciso che il Resistente deve pagare per la remunerazione Richiedente straordinaria per un importo di euro 16.258 e il risarcimento per violazione del contratto per un importo di 60.000 euro, vale a dire l'importo totale di euro 76.258 e che, pertanto, il Richiedente affermazione è parzialmente accolta. A questo proposito, la Camera ha stabilito che ulteriori pretese del ricorrente vengono respinte. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La pretesa del ricorrente, Xxx, è parzialmente accolta. 2. Il Resistente, Xxx, deve pagare l'importo lordo di euro 76.258 all'attore, Xxx, entro 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione. 3. Nel caso in cui il suddetto importo totale non viene pagata entro la scadenza fissata, un tasso di interesse del 5% all'anno vigore al momento della scadenza del termine di cui sopra e la questione attuale è presentata alla Commissione Disciplinare della FIFA, in modo che le necessarie sanzioni disciplinari possono essere imposte. 4. Il Richiedente, Xxx, è diretta ad informare la controparte, Xxx, direttamente e immediatamente il numero di conto a cui il versamento deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. 5. Eventuali ulteriori richieste del ricorrente, Xxx, vengono respinti. 6. Ai sensi dell'art. 61 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Tribunale Arbitrale dello Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie : Markus Kattner Vice Segretario Generale All.. CAS direttive______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2007-2008) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 2 November 2007, in the following composition: ALOULOU Slim (Tunisia), Chairman DIDULICA John (Australia), member MOVILLA Gerardo (Spain), member MECHERARA Mohamed (Algeria), member SALEH AL HOUSANI Essa M. (United Arab Emirates), member on the claim presented by the player Xxx, Xxx, as Claimant against the club Xxx, Xxx, as Respondent regarding a contractual dispute between the parties I. Facts of the case 1. The Xxx player, Xxx (hereinafter: the Claimant), and the Xxx club, Xxx (hereinafter: the Respondent), concluded a first employment contract dated 19 July 2006, written in English, and valid from 1 July 2006 until 30 June 2008. According to this contract the Claimant was entitled, for the first year of the contract, to an annual salary in the total amount of approximately EUR 8,000, further payments for signing the contract in the amount of EUR 62,000 payable in 1 instalment of EUR 6,200 and 5 instalments of EUR 11,600 as well as benefits such as air fares and accommodation. Furthermore, in this contract it was stipulated that for the second year of the contract the payment terms of the first year should apply. 2. Moreover, the parties signed a second employment contract dated 25 July 2006 for the same period of time, written in Xxx. In this contract it was stipulated that the Claimant was entitled to a monthly basic salary of EUR 680, Christmas allowance in the amount of EUR 680, Easter allowance in the amount of EUR 340, benefits such as air fares and accommodation as well as further payments for signing the contract in the amount of EUR 62,000 payable in 1 instalment of EUR 6,200 and 5 instalments of EUR 11,600. 3. On 28 December 2006, the Claimant lodged a claim at FIFA against the Respondent for breach of contract. In particular, the Claimant argued that the Respondent had imposed disciplinary measures on him, had failed, since 1 September 2006, to fulfil its financial obligations deriving from the above- mentioned employment contracts and, finally, had unilaterally terminated the contractual relationship without just cause. Moreover, the Claimant stated that he had signed the second contract, written in Xxx, a language he apparently did not understand, in good faith regarding the remuneration terms. 4. Therefore, the Claimant claimed allegedly outstanding remuneration in the amount of EUR 16,436. In particular, he claimed the following payments: - share of the salary for September 2006 in the amount of EUR 89 - share of the salary for October 2006 in the amount of EUR 69 - salaries for the months of November and December 2006 in the amount of EUR 769 each, i.e. the overall amount of EUR 1,538 - Christmas allowance 2006 in the amount of EUR 380 - share of the instalment of the further payments due on 30 September 2006 in the amount of EUR 1,600 - instalment of the further payments due on 30 November 2006 in the amount of EUR 11,160 - uncovered costs for rent until December 2006 in the amount of EUR 1,600 5. Furthermore, the Claimant claimed compensation in the amount of EUR 95,271 allegedly corresponding to the rest value of the contract. In particular, he claimed the following payments: - remuneration for the months of January until July 2007 in the total amount of EUR 5,991 - instalments of the further payments due on 30 January 2007, 30 March 2007, 30 June 2007, 30 September 2007, 30 November 2007, 30 January 2008, 30 March 2008 and 30 June 2008 in the amount of EUR 11,160 each, i.e. overall the amount of EUR 89,280 6. Altogether, the Claimant requested from the Respondent the payment of EUR 111,707. 7. In its response, the Respondent, first and foremost, stated that FIFA should not consider the present matter, since it had already been dealt with as to the substance by the First Grade Committee for the Resolution of Financial Disputes of the Xxx Football Federation. In this regard, the Respondent argued that, on 21 December 2006, it had submitted a petition for execution of the termination of the relevant contract at the above-mentioned Committee of the Xxx Football Federation. Furthermore, the Respondent stated that, on 29 January 2007, the said Committee of the Xxx Football Federation had passed a decision not only with regard to the lawfulness of the termination of the relevant contract but also with regard to its competence to deal with the matter. The decision was in favour of the Respondent and stated in particular that the request of the Respondent for the termination of the contract with just cause had been accepted. 8. In this regard, the Respondent emphasised that, on 4 December 2006, it had decided to terminate the contractual relationship with the Claimant and, thus, to bring the affair before the First Grade Committee for the Resolution of Financial Disputes of the Xxx Football Federation due to the Claimant’s unprofessional behaviour. In this respect, the Respondent referred to an incident in a training session on 14 November 2006. In particular, the Respondent argued that the Claimant had physically and verbally attacked a team-mate. 9. With regard to the allegedly outstanding amounts the Respondent argued that any delays in the payments did not fall behind the deadlines established by the Xxx sports law, according to which a club has the right to deposit contractual instalments and salaries until one month later than the date indicated in a contract. 10. Moreover, the Respondent argued that only the second contract signed between the parties on 25 July 2006 was valid, due to the fact that the first one signed between the parties on 19 July 2006 had been replaced by mutual agreement upon the conclusion of the second one. 11. In his replica, the Claimant argued that he refused to acknowledge the jurisdiction of the First Grade Committee for the Resolution of Financial Disputes of the Xxx Football Federation. In this respect, the Claimant declared that the above-mentioned Committee of the Xxx Football Federation did not constitute an independent arbitration tribunal guaranteeing fair proceedings and equal representation of players and clubs at national level in accordance with art. 22 b) of the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players. Furthermore, the Claimant argued that he had not been personally invited to attend the relevant hearing of the said Committee of the Xxx Football Federation and, therefore, the decision in question had been passed in his absence. As a consequence, the Claimant was of the opinion that he was entitled to lodge a complaint against the Respondent at FIFA. 12. Moreover, the Claimant argued that he had never behaved in an unprofessional manner, in particular, the relevant training incident was only a minor one, i.e. a verbal dispute between him and one of his team-mates. 13. In its duplica, the Respondent provided FIFA with the documentation in support of its previous statement. Furthermore, it provided FIFA with a declaration, by means of which it was confirmed that no appeal had been lodged against the decision of the First Grade Committee for the Resolution of Financial Disputes of the Xxx Football Federation. 14. Finally, the Xxx Football Federation informed FIFA that the First Grade Committee for the Resolution of Financial Disputes was equally composed of representatives of clubs and players and, therefore, constituted a deciding body in line with the FIFA Regulations (cf. page 45 point 5. of the Statutes of the Xxx Football Federation). II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Dispute Resolution Chamber had to analyze whether it was competent to deal with the matter at stake. In this respect, it referred to art. 18 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber. The present matter was submitted to FIFA on 28 December 2006, as a consequence the Chamber concluded that the revised Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (edition 2005, hereinafter: the Procedural Rules) to matters pending before the decision making bodies of FIFA are applicable to the matter at hand. 2. With regard to the competence of the Chamber, art. 3 par. 1 of the Procedural Rules states that the Dispute Resolution Chamber shall examine its jurisdiction in the light of articles 22 to 24 of the 2005 edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players. In accordance with art. 24 par. 1 in combination with art. 22 b) of the aforementioned Regulations, the Dispute Resolution Chamber shall adjudicate on employment-related disputes between a club and a player that have an international dimension. 3. As a consequence, the Dispute Resolution Chamber would, in principle, be the competent body to decide on the present litigation involving a Xxx player and a Xxx club regarding the alleged breach of an employment contract. 4. However, the Chamber acknowledged that the Respondent contested the competence of FIFA to deal with the present matter due to the fact that the latter had already been dealt with as to the substance by the First Grade Committee for the Resolution of Financial Disputes of the Xxx Football Federation. 5. In this regard, the Chamber observed that the Claimant argued that the above- mentioned deciding body of the Xxx Football Federation did not constitute an independent arbitration tribunal guaranteeing fair proceedings and equal representation of players and clubs at national level in accordance with art. 22 b) of the 2005 edition of the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players, for which reason, he did not recognise its jurisdiction to deal with the present matter and he was entitled to refer the matter to FIFA. In particular, the Chamber noted that the Claimant had not entered an appearance before the aforementioned First Grade Committee but had chosen to refer the matter to FIFA prior to the national body passing its decision. In fact, the pertinent decision had been passed in absence of the Claimant. 6. Taking into account the above, the Chamber emphasised that in accordance with art. 22 b) of the 2005 edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players it is competent to deal with a matter such as the one at hand unless an independent arbitration tribunal, guaranteeing fair proceedings and respecting the principle of equal representation of players and clubs, has been established at national level within the framework of the Association and/or a collective bargaining agreement. With regard to the standards to be imposed on an independent arbitration tribunal guaranteeing fair proceedings, the Chamber referred to FIFA Circular no. 1010 dated 20 December 2005. 7. In this respect, the Chamber acknowledged that, even though according to the documentation presented by the Xxx Football Federation it seems to appear that the relevant national deciding bodies may formally be composed of an equal number of player and club representatives, the Respondent was unable to prove that, in fact, the First and the Second Grade Committee for the Resolution of Financial Disputes of the Xxx Football Federation dealing with the present matter had met the minimum procedural standards for independent arbitration tribunals as laid down in art. 22 b) of the 2005 edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players and in FIFA Circular no. 1010. 8. Furthermore, the Chamber was eager to emphasise that the employment contract at the basis of the present dispute does not contain any arbitration agreement in favour of national arbitration. Neither does it make explicit reference to any collective agreement or regulations that would provide for such an arbitration clause. Equally, the Chamber reiterated once again that the Claimant had not entered an appearance before the First Grade Committee of the Xxx Football Federation. The Claimant explicitly contested the competence of the national body. As a result, and following a general legal principle of arbitration procedures, the Chamber concluded that without valid arbitration agreement, the competence of a specific arbitration body can per se not be established. 9. Consequently, taking into consideration the above circumstances, the Chamber concluded that the argument of the general legal principle of res iudicata invoked by the Respondent cannot be applied to the matter at hand. 10. In view of all the above, the Chamber established that the Respondent’s objection to the competence of FIFA to deal with the present matter has to be rejected and that the Dispute Resolution Chamber is competent, on the basis of art. 22 b) of the 2005 edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players, to consider the present matter as to the substance. 11. Subsequently, the members of the Chamber analyzed which edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the Chamber referred, on the one hand, to art. 26 par. 1 and 2 of the 2005 edition of Regulations for the Status and Transfer of Players and, on the other hand, to the fact that the relevant employment contracts at the basis of the present dispute were signed in July 2006 and the claim was lodged at FIFA on 28 December 2006. In view of the aforementioned, the Chamber concluded that the 2005 edition of the Regulations for the Status and Transfers of Players (hereinafter: the Regulations) is applicable to the case at hand as to the substance. 12. In continuation, and entering into the substance of the matter, the Chamber acknowledged that the Claimant and the Respondent had signed two employment contracts for the same period of time, i.e. both valid from 1 July 2006 until 30 June 2008. 13. In this respect, the Chamber observed that the Respondent argued that only the second contract signed between the parties on 25 July 2006 was valid, due to the fact that the first one signed between the parties on 19 July 2006 had been replaced by mutual agreement upon the conclusion of the second one. 14. Therefore, and in order to determine the applicable contractual terms at the basis of the Claimant’s claim, the Chamber went on to examine the contents of the two employment contracts in question. 15. In this regard, the Chamber acknowledged that in the employment contract dated 19 July 2006 it was agreed that for the second year of the contract the remuneration terms of the first year of the contract should apply, whereas in the second employment contract dated 25 July 2006 no reference was made to the remuneration terms for the second year of the contract. 16. On account of the above, and in view of this lack of substantial contractual terms in the second contract, the Chamber decided that the first contract could not be considered as replaced but only completed by the second contract. Therefore, the Chamber determined that the Claimant’s claim is based on the first contract in connection with the remuneration terms contained in the second contract. In this respect, the Chamber emphasised that the remuneration terms contained in the second contract should not only apply for the first but also for the second year of the contractual relationship. 17. Consequently, the Chamber confirmed that according to the relevant terms of the second employment contract the Claimant was entitled to receive, for each year of the contract, a monthly salary in the amount of EUR 680, Christmas allowance in the amount of EUR 680, Easter allowance in the amount of EUR 340, benefits such as air fares and accommodation as well as further payments for signing the contract in the amount of EUR 62,000 payable in 1 instalment of EUR 6,200 and 5 instalments of EUR 11,600. 18. In continuation, the Chamber took note that it is undisputed by the parties involved that the contractual relationship had been terminated on 21 December 2006, at the moment when the Respondent had submitted a petition for the execution of the termination of the relevant contract at the First Grade Committee for the Resolution of Financial Disputes of the Xxx Football Federation. 19. In this respect, the Chamber observed that the Claimant claimed from the Respondent allegedly outstanding remuneration in the amount of EUR 16,436 and compensation for breach of contract in the amount of EUR 95,271, i.e. altogether the amount of EUR 111,707. 20. In this regard, the Chamber took due note that, on the one hand, the Claimant argued that the Respondent had unilaterally terminated the contractual relationship without just cause and, on the other hand, the Respondent was of the opinion that the relevant employment contract had been terminated with just cause, in particular, due to the fact that the Claimant physically and verbally assaulted a team-mate on the occasion of a training session. 21. In view of the above, the Chamber went on to deliberate as to whether the Claimant’s assault against a team-mate on one occasion can be considered as a just cause for the Respondent to prematurely terminate the employment relationship. 22. In this respect, the Chamber pointed out that a player’s one-time assault against a team-mate, no matter if verbally or physically, could not constitute, per se, a valid reason for the termination of a labour relationship. In particular, the Chamber emphasised that, in connection with infringements of disciplinary standards such as the one in the matter at hand, the party concerned should only have the right to terminate the contractual relationship as ultima ratio, i.e. in case of repeated incidents of such kind. Under such circumstances, a player committing such disciplinary infractions would also have to be warned beforehand of the eventual consequences of his actions if they were to be repeated. 23. As a consequence, taking into consideration that the argument invoked by the Respondent cannot be accepted as a just cause to terminate an employment contract, the Chamber concluded that the contractual relationship between the Claimant and the Respondent must be considered as unilaterally terminated by the Respondent without just cause. 24. In view of the above, the Chamber decided that the Respondent is liable to pay all outstanding monies due under the relevant employment contract until the date on which the labour relationship is considered as terminated, i.e. until 21 December 2006. 25. In this respect, the Chamber acknowledged that the Respondent stated that any delays in the payments were not falling behind the deadlines established by the Xxx sports law, but that it did not particularly argue that all the due payments until the termination of the contract had been accomplished. 26. Consequently, the Chamber underlined that in this way the Respondent accepted the allegations of the Claimant with regard to the outstanding payments due until the termination of the contract. In this respect, the Chamber also deemed appropriate to point out that, by failing to pay due amounts to the Claimant which had partially already been payable in September 2006, the Respondent had in fact itself breached the employment contract concluded with the Claimant. 27. As a result, the Chamber concluded that the Claimant was entitled to receive from the Respondent the share of the salary for September 2006 in the amount of EUR 89, the share of the salary October 2006 in the amount of EUR 69, the salaries for the months of November and December 2006 in the amount of EUR 680 each, the Christmas allowance 2006 in the amount of EUR 380, the share of the instalment of the further payments due on 30 September 2006 in the amount of EUR 1,600, the instalment of the further payments due on 30 November 2006 in the amount of EUR 11,160 and uncovered costs for rent until December 2006 in the amount of EUR 1,600, i.e. overall outstanding remuneration in the amount of EUR 16,258. 28. Moreover, the Chamber established that the Respondent in accordance with art. 17 par. 1 of the Regulations is also liable to pay compensation for the termination of the contract without just cause. 29. In this regard, and taking into consideration the rest value of the relevant employment contract as well as the fact that the Claimant had been playing with the Respondent during approximately a quarter of the originally agreed contract period the Chamber established that it was adequate to award the Claimant compensation for breach of contract in the amount of EUR 60,000. 30. In conclusion, the Dispute Resolution Chamber decided that the Respondent must pay to the Claimant outstanding remuneration in the amount of EUR 16,258 and compensation for breach of contract in the amount of EUR 60,000, i.e. the total amount of EUR 76,258 and that, therefore, the Claimant’s claim is partially accepted. In this respect, the Chamber determined that any further claims of the Claimant are rejected. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the Claimant, Xxx, is partially accepted. 2. The Respondent, Xxx, must pay the gross amount of EUR 76,258 to the Claimant, Xxx, within 30 days as from the date of notification of this decision. 3. In the event that the above-mentioned total amount is not paid within the stated deadline, an interest rate of 5% per year will apply as of expiry of the aforementioned time limit and the present matter shall be submitted to FIFA’s Disciplinary Committee, so that the necessary disciplinary sanctions may be imposed. 4. The Claimant, Xxx, is directed to inform the Respondent, Xxx, directly and immediately of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. 5. Any further claims of the Claimant, Xxx, are rejected. 6. According to art. 61 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Court of Arbitration for Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Markus Kattner Deputy General Secretary Encl. CAS directives
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