F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2007-2008) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 2 novembre 2007, nella seguente composizione: ALOULOU Slim (Tunisia), Presidente Didulica John (Australia), membro Movilla Gerardo (Spagna), membro MECHERARA Mohamed (Algeria), membro Saleh Al HOUSANI ESSA M. (Emirati Arabi Uniti), membro sulla domanda presentata dalla Xxx giocatore, Xxx, rappresentata dal Sig. Xxx , Avvocato, come querelanti nei confronti del Xxx club, Xxx, come convenuto in merito a una controversia contrattuale tra i fatti I. parti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2007-2008) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 2 novembre 2007, nella seguente composizione: ALOULOU Slim (Tunisia), Presidente Didulica John (Australia), membro Movilla Gerardo (Spagna), membro MECHERARA Mohamed (Algeria), membro Saleh Al HOUSANI ESSA M. (Emirati Arabi Uniti), membro sulla domanda presentata dalla Xxx giocatore, Xxx, rappresentata dal Sig. Xxx , Avvocato, come querelanti nei confronti del Xxx club, Xxx, come convenuto in merito a una controversia contrattuale tra i fatti I. parti della controversia 1. Il 17 agosto 2005, il giocatore xxx, xxx (in prosieguo: il Richiedente), e il club xxx, xxx (in prosieguo: il Resistente), ha firmato un contratto di lavoro valido dal giorno della firma fino al 30 giugno 2008. 2. Secondo il contratto di lavoro relativo l'attore aveva diritto a uno stipendio mensile di base di EUR 660, indennità di Natale per un importo di EUR 660, indennità di Pasqua per un importo di EUR 330, indennità di vacanza per un importo di EUR 330, i benefici come l'aria tariffe e di accoglienza nonché ulteriori pagamenti per la firma del contratto per un importo di 260.000 euro pagabili in 2 rate di 25.000 euro e 7 rate di 30.000 euro ciascuno. L'ultima rata di ogni anno, vale a dire, tra l'altro, la rata da pagare il 12 dicembre 2006, è subordinata alla condizione che l'attore completato 22 partite per il Resistente all'anno. 3. Il 10 gennaio 2007, l'attore ha presentato un reclamo alla Fifa contro il convenuto per violazione del contratto. A questo proposito, l'attore ha sostenuto che il convenuto aveva imposto misure disciplinari su di lui, è venuta meno ai suoi obblighi finanziari derivanti dal contratto di lavoro rilevante per più di 3 mesi, cioè dall'inizio del settembre 2006 e, infine, aveva risolto unilateralmente il rapporto contrattuale senza giusta causa. 4. Pertanto, l'attore ha affermato retribuzioni presumibilmente eccezionale per un importo complessivo di euro 24.989. In particolare, ha sostenuto i seguenti pagamenti: - indennità di Pasqua 2006 per un importo di EUR 340 - indennità di Natale 2006 per un importo di EUR 680 - indennità di vacanza 2006 per un importo di EUR 340 - gli stipendi di luglio e novembre 2006, la quantità di 680 EUR ciascuno, ossia complessivamente l'importo di EUR 1.360 - quota della rata dei pagamenti ulteriori dovuti il 12 dicembre 2006 per un importo di 20.000 euro - aumento salariale per un importo di EUR 769 - costi scoperti in affitto per un importo di EUR 1500 5. Inoltre, l'attore ha chiesto un risarcimento per un importo di euro 165.763 presumibilmente corrispondente al valore resto del contratto. In particolare, ha sostenuto i seguenti pagamenti: - rate di ulteriori pagamenti dovuti il 10 aprile 2007, 31 maggio 2007, 12 dicembre 2007, 10 aprile 2008 e 30 maggio 2008 per un importo di 30.000 euro ciascuna, vale a dire l'importo complessivo di euro 150000 - Pasqua 2007 assegno per un importo di EUR 384 - estate 2007 di quote per un importo di EUR 384 - indennità di Natale 2007 per un importo di EUR 769 - indennità di Pasqua 2008 per un importo di EUR 384 - gli stipendi per i mesi di gennaio 2007 al giugno 2008, l'importo di euro 769 ciascuna, vale a dire complessivamente l'importo di euro 13.842 6. Complessivamente, l'attore ha chiesto da parte del Resistente il pagamento di 190.752 euro più le spese asseritamente sostenute per i biglietti aerei da Xxx a Xxx. 7. Nella sua risposta, il convenuto, in primo luogo, ha dichiarato che la FIFA non dovrebbero prendere in considerazione la questione di specie, poiché era già stato affrontato nel merito dal Comitato Primo Grado per la risoluzione delle Controversie finanziarie del Football Federation Xxx. A questo proposito, il convenuto ha sostenuto che, il 29 dicembre 2006, aveva presentato una petizione per l'esecuzione della risoluzione del contratto relativo al suddetto Comitato del Football Federation Xxx. Inoltre, l'interpellato ha dichiarato che, il 17 gennaio 2007, il suddetto comitato del Football Federation Xxx aveva approvato una decisione non solo per quanto riguarda la legittimità della risoluzione del relativo contratto, ma anche per quanto riguarda la competenza a trattare la questione . La decisione è stata in favore del ricorrente e ha dichiarato in particolare che la richiesta della controparte per la cessazione del contratto con giusta causa era stata respinta. 8. A questo proposito, il convenuto ha sottolineato che, il 12 dicembre 2006, aveva deciso di risolvere il rapporto contrattuale con l'attore e, quindi, di portare il caso davanti al Comitato primo grado per la risoluzione delle Controversie finanziarie del Football Federation Xxx dovuta per scarso rendimento del ricorrente, il suo comportamento poco professionale e, in particolare, il suo rifiuto di accettare la sua, del Resistente, l'invito del 4 dicembre 2006 di risolvere il contratto di comune accordo. A questo proposito, il Resistente ha affermato che l'attore ha rifiutato di firmare un accordo di recesso in conformità con l'accordo firmato da privati e tra questi il 12 agosto 2005. Questo accordo privato stabilisce che "... Xxx ... durante il contratto di collaborazione, cioè dal 17/08/2005 al 30/06/2008, ha il diritto di violare il contratto senza il giocatore di football avere alcuna pretesa economica per le rate rimanenti del contratto o per qualsiasi altro credito finanziario it ... ". 9. Per quanto riguarda gli importi presumibilmente in sospeso il convenuto ha omesso di esprimersi. 10. Nella sua replica, l'attore ha sostenuto che si era rifiutato di riconoscere la competenza sia del Primo e Secondo Grado del Comitato per la risoluzione delle Controversie finanziarie del Football Federation Xxx. A questo proposito, l'attore ha dichiarato che i corpi detto che decidono della Football Federation Xxx non lo garantire l'imparzialità e obiettività e, quindi, la causa della giustizia, aveva diritto di presentare una denuncia nei confronti del convenuto al FIFA. 11. Inoltre, l'attore ha sostenuto che la scrittura privata del 12 agosto 2005 non era valida e, di conseguenza, non applicabile alla materia a portata di mano. In particolare, l'attore ha sottolineato che l'accordo ha fornito il Resistente con il diritto di rescindere unilateralmente il contratto di lavoro senza giusta causa e che era stato firmato prima della conclusione incondizionata del contratto di lavoro in questione. 12. Nella sua duplicazione, il Resistente fornito FIFA con la decisione del 6 marzo 2007 approvata dal Comitato di secondo grado per la risoluzione delle Controversie finanziarie del Football Xxx Federazione, in assenza del giocatore, in merito alla sua, il Resistente, il ricorso contro la decisione del il Comitato Primo Grado per la risoluzione delle Controversie finanziarie del Football Federation Xxx. 13. Infine, la Xxx FIFA Football Federation informato che il comitato di primo grado per la risoluzione delle Controversie finanziarie era ugualmente composto da rappresentanti di club e giocatori e, quindi, ha costituito un corpo di decidere in linea con il regolamento FIFA (cfr. pagina 45, punto 5 . dello Statuto della Xxx Football Federation). Inoltre, la Xxx FIFA Football Federation fornito con un estratto del suo statuto per quanto riguarda la composizione della Divisione d'Appello Arbitrale della sua Corte suprema di arbitrato (Seconda Comitato Grade per la risoluzione delle Controversie finanziari). In particolare, la Xxx FIFA Football Federation fornito con le pagine 44 e 45 del suo Statuto, che stabiliscono al punto G. 1 che la Corte suprema di arbitrato è composto da tre membri composto dal presidente e due membri, cioè ogni uno nominato da ciascuna delle parti . II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera di Risoluzione delle Controversie dovuto analizzare se fosse competente a trattare la questione in gioco. A questo proposito, si fa riferimento all'arte. 18 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie. La questione attuale è stato presentato alla FIFA il 10 gennaio 2007, come conseguenza della Camera ha concluso che le regole rivedute concernenti le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie (edizione 2005, in prosieguo: le norme procedurali) le questioni pendenti dinanzi gli organi decisionali della FIFA sono applicabili alla questione a portata di mano. 2. Per quanto riguarda la competenza della Camera, art. 3 par. Uno degli stati norme procedurali che la Camera di Risoluzione delle Controversie esamina la propria competenza alla luce degli articoli 22 e 24 dell'edizione 2005 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori. Ai sensi dell'art. 24 par. 1 in combinazione con l'art. 22 b) del Regolamento di cui sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie decide in merito alle relative all'occupazione controversie tra un club e un giocatore che ha una dimensione internazionale. 3. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Controversie sarebbe, in linea di principio, essere l'organo competente a decidere sul contenzioso in esame, che coinvolge un giocatore e un club X xx Xxx per quanto riguarda la presunta violazione di un contratto di lavoro. 4. Tuttavia, la Camera ha riconosciuto che il Resistente ha contestato la competenza della FIFA per affrontare la questione attuale dovuto al fatto che quest'ultimo era già stato affrontato nel merito il Primo e Secondo Grado del Comitato per la risoluzione delle controversie finanziari Xxx la Federcalcio. 5. A questo proposito, la Camera ha osservato che il ricorrente ha sostenuto che gli organi che decidono di cui sopra della Football Federation Xxx non lo garantire l'imparzialità e obiettività, per cui, non riconoscere la loro competenza a trattare la questione a portata di mano e, per la causa della giustizia, egli aveva il diritto di sottoporre la questione alla FIFA. In particolare, la Camera ha osservato che il ricorrente non era entrato un aspetto prima che il suddetto Comitato prima elementare, ma aveva deciso di deferire la questione alla FIFA prima che l'organismo nazionale che passa la sua decisione. Allo stesso modo, non aveva accettato la competenza del comitato competente secondo grado. In realtà, la decisione pertinente era stata approvata in assenza del ricorrente. 6. Tenendo conto di quanto precede, la Camera sottolineato che ai sensi dell'art. 22 b), della edizione 2005 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori è competente a trattare una questione come quella a portata di mano a meno che un tribunale arbitrale indipendente, garantire un procedimento equo e nel rispetto del principio della pari rappresentanza di giocatori e club, è stato istituito a livello nazionale nel quadro della Associazione e / o un contratto collettivo. Per quanto riguarda le norme da imporre un tribunale arbitrale indipendente che garantisce un processo equo, la sezione di cui non FIFA Circolare. Datata 20 dicembre 2005 1010. 7. A questo proposito, la Camera ha riconosciuto che, anche se in base alla documentazione presentata dalla Football Federation Xxx sembra apparire che i competenti organi nazionali competenti a pronunciarsi formalmente può essere composta da un numero uguale di giocatori e rappresentanti dei club, il Resistente era in grado di dimostrare che, in realtà, il Primo e Secondo Grado del Comitato per la risoluzione delle Controversie finanziarie del Football Federation Xxx che si occupano della materia presente aveva incontrato delle norme procedurali minime per i tribunali arbitrali indipendenti, come previsto dall'art. 22 b), della edizione 2005 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori e in nessun FIFA Circolare. 1010. 8. Inoltre, la Camera era ansioso di sottolineare che il contratto di lavoro alla base della controversia in esame non contiene alcuna clausola compromissoria a favore di arbitrato nazionale. Né si fanno esplicito riferimento ad alcun contratto collettivo o regolamenti che prevedono ad esempio una clausola compromissoria. Allo stesso modo, la Camera ha ribadito ancora una volta che l'attore non era stato inserito un aspetto né di fronte alla commissione prima elementare né la commissione di secondo grado della Football Federation Xxx. Il Richiedente esplicitamente contestato la competenza degli organismi nazionali. Come risultato, e seguendo un principio giuridico generale delle procedure arbitrali, la Camera ha concluso che senza un accordo arbitrale valido, la competenza di un organismo di arbitrato specifico per sé non può essere stabilita. 9. Di conseguenza, tenendo conto delle circostanze di cui sopra, la Camera ha concluso che l'argomento del principio giuridico generale di cosa giudicata invocato dal convenuto non può essere applicato alla materia a portata di mano. 10. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha stabilito che l'obiezione del Resistente alla competenza della FIFA per affrontare la questione attuale deve essere respinta e che la Camera di Risoluzione delle controversie è competente, sulla base dell'art. 22 b), della edizione 2005 del Regolamento per lo Status ed il trasferimento dei giocatori, da considerare la questione presente come alla sostanza. 11. Successivamente, i membri della Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento per lo Status ed il trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, la sezione di cui, da un lato, all'arte. 26 par. 1 e 2 della edizione 2005 del Regolamento per lo Status ed il trasferimento dei calciatori e, dall'altro, al fatto che il contratto di lavoro relativo alla base della presente controversia è stato firmato il 17 agosto 2005 e la richiesta è stata depositata presso FIFA il 10 gennaio 2007. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha concluso che l'edizione 2005 del Regolamento per lo Status ed i trasferimenti di giocatori (in prosieguo: il Regolamento) è applicabile al caso in questione nel merito. 12. In continuazione, ed entrando nel merito della questione, la Camera ha riconosciuto che, il 17 agosto 2005, l'attore e il convenuto aveva firmato un contratto di lavoro, valido dal giorno della firma fino al 30 giugno 2008. In particolare, la Camera ha osservato che in base al contratto di lavoro relativo l'attore aveva diritto a uno stipendio mensile di base di EUR 660, indennità di Natale per un importo di EUR 660, indennità di Pasqua per un importo di EUR 330, indennità di vacanza per un importo di EUR 330, i benefici, come tariffe aeree e alloggio, nonché ulteriori pagamenti per la firma del contratto per un importo di 260.000 euro pagabili in 2 rate di 25.000 euro e 7 rate di 30.000 euro ciascuno. 13. A questo proposito, la Camera ha osservato che il ricorrente ha sostenuto dalla remunerazione Resistente avrebbe sospeso per un importo di euro 24.989 e il risarcimento per violazione del contratto per un importo di euro 165.763, vale a dire complessivamente l'importo di EUR 190.752. 14. In continuazione, la Camera ha preso atto che è pacifico tra le parti coinvolte che il contratto di lavoro dichiarato, era stata conclusa il 29 dicembre 2006, nel momento in cui il Resistente aveva presentato una petizione per l'esecuzione della risoluzione del contratto relativo al Primo Grado Comitato per la risoluzione delle Controversie finanziarie del Football Federation Xxx. 15. A questo proposito, la Camera ha preso atto che, da un lato, l'attore ha sostenuto che il convenuto aveva risolto unilateralmente il rapporto contrattuale senza giusta causa e, dall'altro, il Resistente era del parere che il contratto di lavoro di pertinenza abbia avuto stato risolto per giusta causa, in particolare, a causa scarse prestazioni del ricorrente, il suo comportamento poco professionale e il suo rifiuto di accettare la sua, del Resistente, l'invito del 4 dicembre 2006 di risolvere il contratto di comune accordo, secondo la scrittura privata firmata da e tra le parti contrattuali in data 12 agosto 2005. 16. Di conseguenza, e al fine di decidere se il contratto di lavoro doveva essere considerato come risolto unilateralmente dal Resistente, con o senza giusta causa, la Camera, prima di tutto, è andato ad analizzare il contenuto della scrittura privata, in base al quale il Resistente sarebbe stato il diritto di recedere dal contratto. 17. A questo proposito, la Camera ha riconosciuto che il detto accordo privato stabilisce che "... Xxx ... durante il contratto di collaborazione, cioè dal 17/08/2005 al 30/06/2008, ha il diritto di violare il contratto senza il giocatore di football avere alcuna pretesa economica per le rate rimanenti del contratto o per qualsiasi altro credito finanziario it ... ". 18. Pertanto, la Camera ha ritenuto che l'accordo in questione non aveva tutti i criteri oggettivi per la cessazione del rapporto contrattuale. In particolare, la Camera ha sottolineato che il relativo accordo privata fornita solo la controparte, ma l'attore non per il diritto di recedere dal contratto in qualsiasi momento. 19. Inoltre, la Camera ha sottolineato che, secondo l'accordo ha detto che la risoluzione del contratto sulla base di criteri non oggettivi porterebbe anche ad un aggravio ingiustificato del richiedente, in termini dei suoi diritti finanziari. 20. Di conseguenza, la Camera, riferendosi alla sua giurisprudenza, ha dichiarato che se tale accordo dovrebbe essere accettata, creerebbe una ripartizione sproporzionata dei diritti delle parti ad un contratto di lavoro, a scapito forte del richiedente. 21. Alla luce di quanto sopra, i membri della sezione unanimemente concluso che una clausola potestativa dovevano essere considerati validi. 22. Di conseguenza, e tenendo in considerazione la nullità stabilita del relativo accordo privata, la Camera è giunta alla conclusione che il ricorrente aveva il diritto di rifiutare l'invito della controparte di risolvere il contratto secondo i termini di tale accordo privato. 23. Pertanto, la Camera ha deciso che tutti i motivi addotti dal resistente per la risoluzione unilaterale del contratto di lavoro, in particolare, le accuse infondate di scarse prestazioni del ricorrente e del suo comportamento poco professionale e il suo rifiuto di risolvere il contratto di comune accordo, non può essere accettata come giusta causa di risoluzione del contratto di lavoro e, di conseguenza, il contratto deve essere considerato estinto dal Resistente senza giusta causa. 24. Alla luce delle considerazioni che precedono, la Camera ha deciso che il convenuto è tenuto a pagare tutte le somme in sospeso dovuti ai sensi del contratto di lavoro fino alla data in cui è considerato il rapporto di lavoro estinto, vale a dire fino al 29 dicembre 2006. 25. A questo proposito, la Camera ha osservato che la Resistente non esplicitamente sostenuto che tutti gli importi dovuti fino alla scadenza del contratto era stato compiuto. Di conseguenza, la Camera ha sottolineato che in questo modo il Resistente ha rinunciato al suo diritto di difesa e, quindi, ha accettato le accuse del ricorrente in relazione ai pagamenti in sospeso fino alla risoluzione del contratto. 26. Come risultato, la Camera ha concluso che l'attore aveva il diritto di ricevere dal Resistente gli stipendi per i mesi di luglio e novembre 2006 per un importo di euro 1.320 (2 x EUR 660), l'indennità di Natale 2006 per un importo di EUR 660 , l'indennità di Pasqua 2006 per un importo di EUR 330, l'indennità di vacanza 2006 per un importo di EUR 330, la quota della rata dei pagamenti ulteriori dovuti il 12 dicembre 2006 per un importo di 20.000 euro, ossia complessivamente retribuzione arretrata nel importo di € 22.640. 27. Inoltre, la Camera ha stabilito che il Resistente ai sensi dell'art. 17 par. 1 del Regolamento è inoltre tenuto a versare un risarcimento per la risoluzione del contratto senza giusta causa. 28. A questo proposito, e tenendo in considerazione il valore restante del contratto di lavoro così come il fatto che il ricorrente era stato a giocare con il Resistente durante circa la metà della durata del contratto originariamente concordata la Camera ha stabilito che era sufficiente per assegnare la compensazione Richiedente per violazione di contratto per un importo di 100.000 euro. 29. Infine, per quanto riguarda le spese dichiarate per i biglietti aerei e noleggiare la sezione di cui all'art. 12 par. 3 del Regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di risoluzione delle controversie, in base alle quali una parte un diritto derivante da un fatto presunto recano l'onere della prova. A questo proposito, la Camera ha riconosciuto che il richiedente non ha presentato alcuna prova documentale riguardante le spese per i biglietti aerei e noleggio. Di conseguenza, la Camera ha concluso che la ricorrente non era in grado di dimostrare l'esistenza di tali spese. In considerazione di quanto precede, la Camera ha deciso che il richiedente non ha diritto a ricevere alcun pagamento per le spese asseritamente sostenute per biglietti aerei e noleggio, anche se il convenuto non ha contestato l'esistenza di tali passività nei confronti dell'attore. 30. In conclusione, la Camera di Risoluzione delle Controversie deciso che il Resistente deve pagare per la remunerazione Richiedente straordinaria per un importo di euro 22.640 e il risarcimento per violazione del contratto per un importo di 100.000 euro, vale a dire l'importo totale di euro 122.640, e che, pertanto, pretesa del ricorrente è parzialmente accolta. A questo proposito, la Camera ha stabilito che ulteriori pretese del ricorrente vengono respinte. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La pretesa del ricorrente, Xxx, è parzialmente accolta. 2. Il Resistente, Xxx, deve pagare l'importo lordo di EUR 122.640 all'attore, Xxx, entro 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione. 3. Nel caso in cui il suddetto importo totale non viene pagata entro la scadenza fissata, un tasso di interesse del 5% all'anno vigore al momento della scadenza del termine di cui sopra e la questione attuale è presentata alla Commissione Disciplinare della FIFA, in modo che le necessarie sanzioni disciplinari possono essere imposte. 4. Il Richiedente, Xxx, è diretta ad informare la controparte, Xxx, direttamente e immediatamente il numero di conto a cui il versamento deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. 5. Eventuali ulteriori richieste del ricorrente, Xxx, vengono respinti. 6. Ai sensi dell'art. 61 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Tribunale Arbitrale dello Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie : Markus Kattner Vice Segretario Generale All.. CAS direttive
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F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2007-2008) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 2 November 2007, in the following composition: ALOULOU Slim (Tunisia), Chairman DIDULICA John (Australia), member MOVILLA Gerardo (Spain), member MECHERARA Mohamed (Algeria), member SALEH AL HOUSANI Essa M. (United Arab Emirates), member on the claim presented by the player Xxx, Xxx, represented by Mr Xxx, Attorney at law, as Claimant against the club Xxx, Xxx, as Respondent regarding a contractual dispute between the parties I. Facts of the case 1. On 17 August 2005, the Xxx player, Xxx (hereinafter: the Claimant), and the Xxx club, Xxx (hereinafter: the Respondent), signed an employment contract valid from the day of the signature until 30 June 2008. 2. According to the relevant employment contract the Claimant was entitled to a monthly basic salary of EUR 660, Christmas allowance in the amount of EUR 660, Easter allowance in the amount of EUR 330, vacation allowance in the amount of EUR 330, benefits such as air fares and accommodation as well as further payments for signing the contract in the amount of EUR 260,000 payable in 2 instalments of EUR 25,000 and 7 instalments of EUR 30,000 each. The last instalment of every year, i.e., inter alia, the instalment payable on 12 December 2006, is subject to the condition that the Claimant completed 22 matches for the Respondent per year. 3. On 10 January 2007, the Claimant submitted a claim at FIFA against the Respondent for breach of contract. In this regard, the Claimant argued that the Respondent had imposed disciplinary measures on him, had failed to fulfil its financial obligations deriving from the relevant employment contract for more than 3 months, i.e. since the beginning of September 2006 and, finally, had unilaterally terminated the contractual relationship without just cause. 4. Therefore, the Claimant claimed allegedly outstanding remuneration in the total amount of EUR 24,989. In particular, he claimed the following payments: - Easter allowance 2006 in the amount of EUR 340 - Christmas allowance 2006 in the amount of EUR 680 - vacation allowance 2006 in the amount of EUR 340 - salaries for July and November 2006 in the amount of EUR 680 each, i.e. overall the amount of EUR 1,360 - share of the instalment of the further payments due on 12 December 2006 in the amount of EUR 20,000 - salary increase in the amount of EUR 769 - uncovered costs for rent in the amount of EUR 1,500 5. Furthermore, the Claimant claimed compensation in the amount of EUR 165,763 allegedly corresponding to the rest value of the contract. In particular, he claimed the following payments: - instalments of the further payments due on 10 April 2007, 31 May 2007, 12 December 2007, 10 April 2008 and 30 May 2008 in the amount of EUR 30,000 each, i.e. overall the amount of EUR 150,000 - Easter allowance 2007 in the amount of EUR 384 - summer allowance 2007 in the amount of EUR 384 - Christmas allowance 2007 in the amount of EUR 769 - Easter allowance 2008 in the amount of EUR 384 - salaries for the months of January 2007 until June 2008 in the amount of EUR 769 each, i.e. overall the amount of EUR 13,842 6. Altogether, the Claimant requested from the Respondent the payment of EUR 190,752 plus expenses allegedly incurred for flight tickets from Xxx to Xxx. 7. In its response, the Respondent, first and foremost, stated that FIFA should not consider the present matter, since it had already been dealt with as to the substance by the First Grade Committee for the Resolution of Financial Disputes of the Xxx Football Federation. In this regard, the Respondent argued that, on 29 December 2006, it had submitted a petition for execution of the termination of the relevant contract at the above-mentioned Committee of the Xxx Football Federation. Furthermore, the Respondent stated that, on 17 January 2007, the said Committee of the Xxx Football Federation had passed a decision not only with regard to the lawfulness of the termination of the relevant contract but also with regard to its competence to deal with the matter. The decision was in favour of the Claimant and stated in particular that the request of the Respondent for the termination of the contract with just cause had been rejected. 8. In this regard, the Respondent emphasised that, on 12 December 2006, it had decided to terminate the contractual relationship with the Claimant and, thus, to bring the affair before the First Grade Committee for the Resolution of Financial Disputes of the Xxx Football Federation due to the Claimant’s poor performance, his unprofessional behaviour and, in particular, his refusal to accept its, the Respondent’s, invitation of 4 December 2006 to terminate the contract by mutual agreement. In this respect, the Respondent affirmed that the Claimant refused to sign a termination agreement in accordance with the private agreement signed by and between them on 12 August 2005. This private agreement states that “ … Xxx ... during the contract of collaboration, that is from 17/08/2005 to 30/06/2008, has the right to breach the contract without the football player having any financial claim for the remaining instalments of the contract or for any other financial claim from it … “. 9. With regard to the allegedly outstanding amounts the Respondent omitted to express itself. 10. In his replica, the Claimant argued that he refused to acknowledge the jurisdiction of both the First and the Second Grade Committee for the Resolution of Financial Disputes of the Xxx Football Federation. In this respect, the Claimant stated that the said deciding bodies of the Xxx Football Federation did not guarantee him impartiality and objectivity and, therefore, in the cause of justice, he was entitled to lodge a complaint against the Respondent at FIFA. 11. Furthermore, the Claimant argued that the private agreement dated 12 August 2005 was not valid and, consequently, not applicable to the matter at hand. In particular, the Claimant stressed that the said agreement provided the Respondent with the right to unilaterally terminate the employment contract without just cause and had been signed before the unconditioned conclusion of the relevant employment contract. 12. In its duplica, the Respondent provided FIFA with the decision dated 6 March 2007 passed by the Second Grade Committee for the Resolution of Financial Disputes of the Xxx Football Federation, in absence of the player, regarding its, the Respondent’s, appeal against the decision of the First Grade Committee for the Resolution of Financial Disputes of the Xxx Football Federation. 13. Finally, the Xxx Football Federation informed FIFA that the First Grade Committee for the Resolution of Financial Disputes was equally composed of representatives of clubs and players and, therefore, it constituted a deciding body in line with the FIFA Regulations (cf. page 45 point 5. of the Statutes of the Xxx Football Federation). Furthermore, the Xxx Football Federation provided FIFA with an excerpt of its Statutes regarding the composition of the Appeals Arbitration Division of its Supreme Court of Arbitration (Second Grade Committee for the Resolution of Financial Disputes). In particular, the Xxx Football Federation provided FIFA with the pages 44 and 45 of its Statutes, which establish under point G. 1 that the Supreme Court of Arbitration comprises three members consisting of its president and two members, i.e. each one appointed by each party. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Dispute Resolution Chamber had to analyze whether it was competent to deal with the matter at stake. In this respect, it referred to art. 18 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber. The present matter was submitted to FIFA on 10 January 2007, as a consequence the Chamber concluded that the revised Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (edition 2005, hereinafter: the Procedural Rules) to matters pending before the decision making bodies of FIFA are applicable to the matter at hand. 2. With regard to the competence of the Chamber, art. 3 par. 1 of the Procedural Rules states that the Dispute Resolution Chamber shall examine its jurisdiction in the light of articles 22 to 24 of the 2005 edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players. In accordance with art. 24 par. 1 in combination with art. 22 b) of the aforementioned Regulations, the Dispute Resolution Chamber shall adjudicate on employment-related disputes between a club and a player that have an international dimension. 3. As a consequence, the Dispute Resolution Chamber would, in principle, be the competent body to decide on the present litigation involving a Xxx player and a Xxx club regarding the alleged breach of an employment contract. 4. However, the Chamber acknowledged that the Respondent contested the competence of FIFA to deal with the present matter due to the fact that the latter had already been dealt with as to the substance by the First and the Second Grade Committee for the Resolution of Financial Disputes of the Xxx Football Federation. 5. In this regard, the Chamber observed that the Claimant argued that the above- mentioned deciding bodies of the Xxx Football Federation did not guarantee him impartiality and objectivity, for which reason, he did not recognise their jurisdiction to deal with the matter at hand and, in the cause of justice, he was entitled to refer the matter to FIFA. In particular, the Chamber noted that the Claimant had not entered an appearance before the aforementioned First Grade Committee but had chosen to refer the matter to FIFA prior to the national body passing its decision. Equally, he had not accepted the jurisdiction of the relevant Second Grade Committee. In fact, the pertinent decision had been passed in absence of the Claimant. 6. Taking into account the above, the Chamber emphasised that in accordance with art. 22 b) of the 2005 edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players it is competent to deal with a matter such as the one at hand unless an independent arbitration tribunal, guaranteeing fair proceedings and respecting the principle of equal representation of players and clubs, has been established at national level within the framework of the Association and/or a collective bargaining agreement. With regard to the standards to be imposed on an independent arbitration tribunal guaranteeing fair proceedings, the Chamber referred to FIFA Circular no. 1010 dated 20 December 2005. 7. In this respect, the Chamber acknowledged that, even though according to the documentation presented by the Xxx Football Federation it seems to appear that the relevant national deciding bodies may formally be composed of an equal number of player and club representatives, the Respondent was unable to prove that, in fact, the First and the Second Grade Committee for the Resolution of Financial Disputes of the Xxx Football Federation dealing with the present matter had met the minimum procedural standards for independent arbitration tribunals as laid down in art. 22 b) of the 2005 edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players and in FIFA Circular no. 1010. 8. Furthermore, the Chamber was eager to emphasise that the employment contract at the basis of the present dispute does not contain any arbitration agreement in favour of national arbitration. Neither does it make explicit reference to any collective agreement or regulations that would provide for such an arbitration clause. Equally, the Chamber reiterated once again that the Claimant had not entered an appearance neither before the First Grade Committee nor the Second Grade Committee of the Xxx Football Federation. The Claimant explicitly contested the competence of the national bodies. As a result, and following a general legal principle of arbitration procedures, the Chamber concluded that without valid arbitration agreement, the competence of a specific arbitration body can per se not be established. 9. Consequently, taking into consideration the above circumstances, the Chamber concluded that the argument of the general legal principle of res iudicata invoked by the Respondent cannot be applied to the matter at hand. 10. In view of all the above, the Chamber established that the Respondent’s objection to the competence of FIFA to deal with the present matter has to be rejected and that the Dispute Resolution Chamber is competent, on the basis of art. 22 b) of the 2005 edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players, to consider the present matter as to the substance. 11. Subsequently, the members of the Chamber analyzed which edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the Chamber referred, on the one hand, to art. 26 par. 1 and 2 of the 2005 edition of Regulations for the Status and Transfer of Players and, on the other hand, to the fact that the relevant employment contract at the basis of the present dispute was signed on 17 August 2005 and the claim was lodged at FIFA on 10 January 2007. In view of the aforementioned, the Chamber concluded that the 2005 edition of the Regulations for the Status and Transfers of Players (hereinafter: the Regulations) is applicable to the case at hand as to the substance. 12. In continuation, and entering into the substance of the matter, the Chamber acknowledged that, on 17 August 2005, the Claimant and the Respondent had signed an employment contract, valid from the day of the signature until 30 June 2008. In particular, the Chamber noted that according to the relevant employment contract the Claimant was entitled to a monthly basic salary of EUR 660, Christmas allowance in the amount of EUR 660, Easter allowance in the amount of EUR 330, vacation allowance in the amount of EUR 330, benefits such as air fares and accommodation as well as further payments for signing the contract in the amount of EUR 260,000 payable in 2 instalments of EUR 25,000 and 7 instalments of EUR 30,000 each. 13. In this respect, the Chamber observed that the Claimant claimed from the Respondent allegedly outstanding remuneration in the amount of EUR 24,989 and compensation for breach of contract in the amount of EUR 165,763, i.e. altogether the amount of EUR 190,752. 14. In continuation, the Chamber took note that it is undisputed by the parties involved that the said employment contract had been terminated on 29 December 2006, at the moment when the Respondent had submitted a petition for the execution of the termination of the relevant contract at the First Grade Committee for the Resolution of Financial Disputes of the Xxx Football Federation. 15. In this regard, the Chamber took due note that, on the one hand, the Claimant argued that the Respondent had unilaterally terminated the contractual relationship without just cause and, on the other hand, the Respondent was of the opinion that the relevant employment contract had been terminated with just cause, in particular, due to the Claimant’s poor performance, his unprofessional behaviour and his refusal to accept its, the Respondent’s, invitation of 4 December 2006 to terminate the contract by mutual agreement in accordance with the private agreement signed by and between the contractual parties on 12 August 2005. 16. Consequently, and in order to decide whether the employment contract had to be considered as unilaterally terminated by the Respondent with or without just cause, the Chamber, first of all, went on to analyse the contents of the private agreement, based on which the Respondent was allegedly entitled to terminate the contract. 17. In this respect, the Chamber acknowledged that the said private agreement stipulates that “ … Xxx ... during the contract of collaboration, that is from 17/08/2005 to 30/06/2008, has the right to breach the contract without the football player having any financial claim for the remaining instalments of the contract or for any other financial claim from it … “. 18. Therefore, the Chamber deemed that the agreement in question lacked any objective criteria for the termination of the contractual relationship. In particular, the Chamber emphasised that the relevant private agreement provided only the Respondent but not the Claimant for the right to terminate the contract at any time. 19. Furthermore, the Chamber pointed out that according to the said agreement the termination of the contract on the basis of non-objective criteria would also lead to an unjustified disadvantage of the Claimant in terms of his financial rights. 20. As a consequence, the Chamber, referring to its jurisprudence, stated that if such an agreement would be accepted, this would create a disproportionate repartition of the rights of the parties to an employment contract, to the strong detriment of the Claimant. 21. In the light of the above, the members of the Chamber unanimously concluded that such a potestative clause had to be considered as invalid. 22. Consequently, and taking into consideration the established invalidity of the relevant private agreement, the Chamber reached the conclusion that the Claimant had the right to refuse the invitation of the Respondent to terminate the contract under the terms of the said private agreement. 23. Therefore, the Chamber decided that all the reasons invoked by the Respondent for the unilateral termination of the employment contract, in particular, the unproven allegations of the Claimant’s poor performance and his unprofessional behaviour and his refusal to terminate the contract by mutual agreement, cannot be accepted as a just cause to terminate the employment contract and, therefore, the contract must be considered as terminated by the Respondent without just cause. 24. In view of the above considerations, the Chamber decided that the Respondent is liable to pay all outstanding monies due under the employment contract until the date on which the labour relationship is considered as terminated, i.e. until 29 December 2006. 25. In this respect, the Chamber observed that the Respondent never explicitly argued that all the due amounts until the termination of the contract had been accomplished. Consequently, the Chamber underlined that in this way the Respondent renounced to its right to defense and, thus, accepted the allegations of the Claimant with regard to the outstanding payments until the termination of the contract. 26. As a result, the Chamber concluded that the Claimant was entitled to receive from the Respondent the salaries for the months of July and November 2006 in the amount of EUR 1,320 (2 x EUR 660), the Christmas allowance 2006 in the amount of EUR 660, the Easter allowance 2006 in the amount of EUR 330, the vacation allowance 2006 in the amount of EUR 330, the share of the instalment of the further payments due on 12 December 2006 in the amount of EUR 20,000, i.e. overall outstanding remuneration in the amount of EUR 22,640. 27. Moreover, the Chamber established that the Respondent in accordance with art. 17 par. 1 of the Regulations is also liable to pay compensation for the termination of the contract without just cause. 28. In this regard, and taking into consideration the rest value of the employment contract as well as the fact that the Claimant had been playing with the Respondent during approximately half of the originally agreed contract period the Chamber established that it was adequate to award the Claimant compensation for breach of contract in the amount of EUR 100,000. 29. Finally, with regard to the claimed expenses for flight tickets and rent the Chamber referred to art. 12 par. 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber, in accordance with which a party deriving a right from an alleged fact shall carry the burden of proof. In this respect, the Chamber acknowledged that the Claimant has not presented any documentary evidence regarding his expenses for flight tickets and rent. As a consequence, the Chamber concluded that the Claimant was not able to prove the existence of such expenses. In view of the aforesaid, the Chamber decided that the Claimant is not entitled to receive any payment for the costs allegedly incurred in connection with flight tickets and rent, although the Respondent has not disputed the existence of such liabilities towards the Claimant. 30. In conclusion, the Dispute Resolution Chamber decided that the Respondent must pay to the Claimant outstanding remuneration in the amount of EUR 22,640 and compensation for breach of contract in the amount of EUR 100,000, i.e. the total amount of EUR 122,640, and that, therefore, the Claimant’s claim is partially accepted. In this respect, the Chamber determined that any further claims of the Claimant are rejected. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the Claimant, Xxx, is partially accepted. 2. The Respondent, Xxx, must pay the gross amount of EUR 122,640 to the Claimant, Xxx, within 30 days as from the date of notification of this decision. 3. In the event that the above-mentioned total amount is not paid within the stated deadline, an interest rate of 5% per year will apply as of expiry of the aforementioned time limit and the present matter shall be submitted to FIFA’s Disciplinary Committee, so that the necessary disciplinary sanctions may be imposed. 4. The Claimant, Xxx, is directed to inform the Respondent, Xxx, directly and immediately of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. 5. Any further claims of the Claimant, Xxx, are rejected. 6. According to art. 61 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Court of Arbitration for Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Markus Kattner Deputy General Secretary Encl. CAS directives
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