F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2007-2008) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 30 novembre 2007, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Mario Gallavotti (Italia), gli Zola Majavu (Sud Africa), membro Michele Colucci (Italia), membro Rinaldo Martorelli (Brasile), membro per il reclamo presentato dal club Futsal, X, Xx, come “attore” contro il futsal giocatore, Y, YY, come “convenuto” in merito a una controversia contrattuale sorto tra le parti coinvolte. I. Fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2007-2008) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 30 novembre 2007, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Mario Gallavotti (Italia), gli Zola Majavu (Sud Africa), membro Michele Colucci (Italia), membro Rinaldo Martorelli (Brasile), membro per il reclamo presentato dal club Futsal, X, Xx, come "attore" contro il futsal giocatore, Y, YY, come "convenuto" in merito a una controversia contrattuale sorto tra le parti coinvolte. I. Fatti della controversia 1. Il 6 giugno 2004, il Xx futsal club, X, l'attore, e il giocatore di futsal Y, il Resistente, ha firmato un contratto di lavoro valido per tre anni, ossia dal 1 ° luglio 2004 al 30 giugno 2007. Secondo i termini del suddetto contratto, il Resistente aveva diritto a ricevere 40.000 euro come stipendio annuale per la prima stagione, 45.000 euro per la seconda stagione e 50.000 euro per la terza stagione. Ai sensi dell'art. 15 del contratto di lavoro, il convenuto è stato quello di versare l'importo di 70.000 euro a titolo di risarcimento, se si disdice il contratto in una fase precoce. 2. Secondo la ricorrente, il convenuto non si è presentato presso le strutture di formazione del richiedente per l'inizio della stagione 2005/2006, ma invece ha firmato un contratto di lavoro con il club Yy, O. data 11 gennaio 2006, l'attore ha scritto al Resistente alla richiedere il pagamento della clausola penale, cioè la quantità di 70.000 euro, stipulato nel contratto di lavoro le due parti hanno firmato. 3. Non avendo ricevuto alcuna risposta dal Resistente alla citata lettera, il 6 marzo 2006, l'attore contattato FIFA e ha presentato il suo reclamo contro il convenuto per il pagamento dell'importo di 70.000 euro più interessi e spese legali. L'attore ha sostenuto che il convenuto ha avuto, dopo la prima stagione solo a seguito di rescissione del contratto di lavoro stipulato tra le parti il 6 giugno 2004 senza giusta causa. 4. Il 3 ottobre 2006, il convenuto ha presentato la sua risposta alla domanda del ricorrente e del tutto respinto le accuse formulate dal ricorrente. Secondo la convenuta, l'attore aveva chiesto lui di cercare un nuovo club al termine della prima stagione (2004/2005) e, con lettera del 6 giugno 2005, lo aveva liberato da ogni impegno. Il contenuto della lettera citata afferma che il Resistente è libero da ogni impegno nei confronti dell'attore. Inoltre, il Resistente ha informato che la Yy Football Federation ha avuto per mezzo della sua lettera del 7 settembre 2005 ha autorizzato la sua registrazione per il suo nuovo club, O. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera ha analizzato se era competente a trattare la questione in gioco. A questo proposito, si fa riferimento all'arte. 18 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie. La questione attuale è stato presentato alla FIFA il 6 marzo 2006, come conseguenza della Camera ha concluso che le regole rivedute concernenti le procedure (edizione 2005) sulle questioni pendenti dinanzi gli organi decisionali della FIFA sono applicabili alla questione a portata di mano. 2. Per quanto riguarda la competenza della Camera, art. 3 par. 1 dei suddetti regolamento precisa che la Camera di Risoluzione delle Controversie esamina la propria giurisdizione alla luce degli articoli 22 e 24 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005). Ai sensi dell'art. 24 par. 1 in combinazione con l'art. 22 (b) del Regolamento di cui sopra e l'arte. 11 par. 1 in combinazione con l'art. 11 par. 3 dell'allegato 6 del Regolamento, la Camera di Risoluzione delle Controversie decide in merito alle relative all'occupazione controversie tra un club e un giocatore di futsal futsal che hanno una dimensione internazionale. 3. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Controversie è l'organo competente a decidere sul contenzioso in esame, che coinvolge un club Xx futsal e un giocatore Yy futsal in materia di compensazione avrebbe sospeso per violazione del contratto in relazione ad un contratto di lavoro. 4. Successivamente, i membri della Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento per lo Status ed il trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, la sezione di cui, da un lato, all'arte. 26 par. 1 e 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) e, dall'altro, al fatto che il relativo contratto alla base della presente controversia è stato firmato il 6 giugno 2004 e la richiesta è stata depositata presso FIFA il 6 marzo 2006. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha concluso che il Regolamento FIFA sullo status e trasferimento dei calciatori (edizione 2005, di seguito, i regolamenti) sono applicabili al caso in esame nel merito. 5. Entrando nel merito della questione i membri della Camera ha riconosciuto la documentazione contenuta nel file, e in considerazione delle circostanze della materia in gioco, ha concentrato le sue considerazioni sulla questione se una violazione ingiustificata del contratto di lavoro stipulato tra il Richiedente e il Resistente si è verificato e, in caso affermativo, quale partito è responsabile per violazione di contratto e per verificare e decidere in merito alle conseguenze finanziarie della possibile violazione ingiustificata del contratto di lavoro. 6. A questo proposito, i membri della Camera ha iniziato prendendo atto che l'attore accusa il Resistente di aver risolto anticipatamente il contratto di lavoro le due parti hanno firmato, non si presenta alla strutture di formazione del richiedente per l'inizio della stagione 2005/2006. Il Richiedente ritiene che il Resistente in tal modo violato il contratto di lavoro senza giusta causa ed è tenuto a versare indennizzi ai sensi della clausola penale stabilita nel contratto per un importo di 70.000 euro. 7. D'altra parte, i membri della Camera notato obiezioni del Resistente verso le affermazioni del ricorrente, pur sostenendo che era in realtà l'attore che lo consigliò di cercare un nuovo club al termine della prima stagione. Inoltre, il Resistente sostiene che l'attore lo aveva liberato da ogni impegno e anche rinunciato a pretendere una compensazione finanziaria in futuro. Al fine di corroborare le sue affermazioni, il Resistente ha presentato un documento alla Camera di Risoluzione delle Controversie recante la data 6 giugno 2005 e le firme del presidente del ricorrente e segretario. 8. A tale riguardo, in conformità con il contenuto della lettera diceva, è stato osservato dalla Camera, che l'attore letteralmente alleanza che il Resistente è esente da obblighi contrattuali nei confronti dell'attore. 9. Dopo aver attentamente studiato questo documento, il corpo di decidere è giunta alla conclusione che questo documento deve essere considerato come una rinuncia debitamente sottoscritta dal richiedente. Cioè, firmando la dichiarazione dice, che si riferisce al rapporto contrattuale le parti hanno concluso, l'attore ha rinunciato tutti i diritti che esso può avere nei confronti del Resistente sulla base del contratto di lavoro rilevante in futuro. 10. La Camera non ha potuto capire come l'attore avrebbe firmato la presente dichiarazione deve si sono convinti del fatto presunto che il Resistente aveva violato il contratto di lavoro stipulato tra le parti. 11. Inoltre, l'autorità di decisione sentito rafforzare nel suo apprezzamento delle circostanze alla base della controversia in esame dal fatto che l'attore, dopo essere stati forniti con la posizione del rispondente e, in particolare relativo documento datato 6 giugno 2005, non aveva presentato alcun ulteriore comunicazione in questa vicenda. 12. In considerazione di quanto precede, i membri della Camera ha concluso all'unanimità che il contratto di lavoro firmato tra l'attore e il convenuto è stato interrotto di comune accordo in occasione della firma della lettera del 6 giugno 2005. 13. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha deciso che la pretesa avanzata dalla parte attrice deve essere respinta. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La pretesa del ricorrente, futsal club X, è stata respinta. 2. Ai sensi dell'art. 61 par. 1 dello Statuto della FIFA che tale decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi di cui al punto 2 delle direttive impartite dal CAS, copia della quale si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve depositare presso la CAS una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno origine al ricorso (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie: Jérôme Valcke Segretario Generale All.: CAS direttive
______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2007-2008) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 30 November 2007, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Mario Gallavotti (Italy), Member Zola Majavu (South Africa), Member Michele Colucci (Italy), Member Rinaldo Martorelli (Brazil), Member on the claim presented by the futsal club, X, Xx, as “Claimant” against the futsal player, Y, Yy, as “Respondent” regarding a contractual dispute arisen between the parties involved. I. Facts of the case 1. On 6 June 2004, the Xx futsal club, X, the Claimant, and the futsal player Y, the Respondent, signed an employment contract valid for three years, i.e. from 1 July 2004 until 30 June 2007. According to the terms of the said contract, the Respondent was entitled to receive EUR 40,000 as a yearly salary for the first season, EUR 45,000 for the second season and EUR 50,000 for the third season. According to art. 15 of the employment contract, the Respondent was to pay the amount of EUR 70,000 by way of compensation if he terminates the contract at an early stage. 2. According to the Claimant, the Respondent did not present himself at the Claimant’s training facilities for the start of the season 2005/2006 but instead signed an employment contract with the Yy club, O. On 11 January 2006, the Claimant wrote to the Respondent to claim the payment of the penalty clause, i.e. the amount of EUR 70,000, stipulated in the employment contract the two parties signed. 3. Having not received any answer from the Respondent to its aforementioned letter, on 6 March 2006, the Claimant contacted FIFA and submitted its claim against the Respondent for the payment of the amount of EUR 70,000 plus legal interests and expenses. The Claimant alleged that the Respondent had, after the first season only, prematurely terminated the employment contract signed between the parties on 6 June 2004 without just case. 4. On 3 October 2006, the Respondent submitted its reply to the claim of the Claimant and entirely rejected the allegations made by the Claimant. According to the Respondent, the Claimant had requested him to seek a new club at the end of the first season (2004/2005) and, by letter dated 6 June 2005, had released him from any engagement. The contents of the aforementioned letter mentions that the Respondent is free of any engagement towards the Claimant. Moreover, the Respondent informed that the Yy Football Federation had by means of its letter dated 7 September 2005 authorized his registration for his new club, O. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Chamber analysed whether it was competent to deal with the matter at stake. In this respect, it referred to art. 18 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber. The present matter was submitted to FIFA on 6 March 2006, as a consequence the Chamber concluded that the revised Rules Governing Procedures (edition 2005) on matters pending before the decision making bodies of FIFA are applicable to the matter at hand. 2. With regard to the competence of the Chamber, art. 3 par. 1 of the above- mentioned Rules states that the Dispute Resolution Chamber shall examine its jurisdiction in the light of articles 22 to 24 of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005). In accordance with art. 24 par. 1 in combination with art. 22 (b) of the aforementioned Regulations and art. 11 par. 1 in combination with art. 11 par. 3 of the Annex 6 of the Regulations, the Dispute Resolution Chamber shall adjudicate on employment-related disputes between a futsal club and a futsal player that have an international dimension. 3. As a consequence, the Dispute Resolution Chamber is the competent body to decide on the present litigation involving a Xx futsal club and an Yy futsal player regarding allegedly outstanding compensation for breach of contract in connection with an employment contract. 4. Subsequently, the members of the Chamber analyzed which edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the Chamber referred, on the one hand, to art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005) and, on the other hand, to the fact that the relevant contract at the basis of the present dispute was signed on 6 June 2004 and the claim was lodged at FIFA on 6 March 2006. In view of the aforementioned, the Chamber concluded that the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005, hereinafter; the Regulations) are applicable on the case at hand as to the substance. 5. Entering into the substance of the matter the members of the Chamber acknowledged the documentation contained in the file, and in view of the circumstances of the matter at stake, focused its considerations on the question whether an unjustified breach of the employment contract signed between the Claimant and the Respondent occurred and, in the affirmative, which party is responsible for such breach of contract and to verify and decide concerning the financial consequences of the possible unjustified breach of the employment contract. 6. In this regard, the members of the Chamber started by taking note that the Claimant accuses the Respondent of having prematurely terminated the employment contract the two parties signed by not presenting himself at the Claimant’s training facilities for the start of the season 2005/2006. The Claimant deems that the Respondent thereby breached the employment contract without just cause and is liable to pay compensation as per the penalty clause stipulated in the relevant contract in the amount of EUR 70,000. 7. On the other hand, the members of the Chamber noted the Respondent’s objections towards the allegations of the Claimant, while maintaining that it was in fact the Claimant that advised him to seek a new club at the end of the first season. Moreover, the Respondent maintains that the Claimant had released him from any engagement and also renounced to claim any financial compensation in future. In order to corroborate his statements, the Respondent submitted a document to the Dispute Resolution Chamber bearing the date 6 June 2005 and the signatures of the Claimant’s president and secretary. 8. In this respect, in accordance with the contents of the said letter, it was observed by the Chamber that the Claimant literally covenanted that the Respondent is free from any contractual obligations towards the Claimant. 9. Having duly studied this document, the deciding body reached the conclusion that this document must be considered as a waiver duly signed by the Claimant. That is, by signing the said Declaration, which refers to the contractual relationship the parties entered into, the Claimant waived all rights that it may have towards the Respondent on the basis of the relevant employment contract in future. 10. The Chamber could not grasp how the Claimant could have signed this Declaration should it have been convinced of the alleged fact that the Respondent had breached the employment contract signed between the parties. 11. Furthermore, the deciding authority felt strengthen in its appreciation of the circumstances at the basis of the present dispute by the fact that the Claimant, after having been provided with the Respondent’s position and in particular the pertinent document dated 6 June 2005, failed to submit any further communication in this affair. 12. On account of all the above, the members of the Chamber unanimously concluded that the employment contract signed between the Claimant and the Respondent was terminated by mutual agreement on the occasion of the signing of the letter dated 6 June 2005. 13. As a consequence, the Dispute Resolution Chamber decided that the claim put forward by the Claimant has to be rejected. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the Claimant, futsal club X, is rejected. 2. According to art. 61 par. 1 of the FIFA Statutes this decision may be appealed before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receiving notification of this decision and has to contain all elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for the filing of the statement of appeal, the appellant shall file with the CAS a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Jérôme Valcke General Secretary Encl: CAS directives
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