F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2007-2008) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 30 novembre 2007, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Il presidente Mario Gallavotti (Italia), gli Zola Majavu (Sud Africa), membro Michele Colucci (Italia), membro Rinaldo Martorelli (Brasile), membro per il reclamo presentato dal giocatore A, come attore, contro la squadra B, come convenuto, in merito a una controversia contrattuale sorto tra i soggetti sopra indicati. I. Fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2007-2008) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 30 novembre 2007, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Il presidente Mario Gallavotti (Italia), gli Zola Majavu (Sud Africa), membro Michele Colucci (Italia), membro Rinaldo Martorelli (Brasile), membro per il reclamo presentato dal giocatore A, come attore, contro la squadra B, come convenuto, in merito a una controversia contrattuale sorto tra i soggetti sopra indicati. I. Fatti della controversia 1. Il 1 ° giugno 2003, il giocatore A con doppia nazionalità Germania / Turchia (in prosieguo: il giocatore) e il club B SK (di seguito, club di B) hanno firmato un contratto di lavoro valido fino al 31 maggio 2005, che prevede i seguenti diritti finanziari del giocatore : - Stagione 2003/04 (in totale 150.000 euro): - bonus per 16 giugno 2003 pari a 50.000 euro - 10 stipendi mensili, ciascuna di 5.000 euro - match bonus: - se il giocatore inizia corrispondono EUR 1.500 - se il giocatore è convocato EUR 750 - massimo intera stagione EUR 50.000 - Stagione 2004/05 (in totale 187.500 euro): - bonus per 16 giugno 2004 di euro 62.500 - 10 stipendi mensili, ciascuno pari a 6.250 - match bonus: - se il giocatore inizia corrispondono EUR 1875 - se il giocatore è convocato EUR 937,50 - massimo per intera stagione EUR 62.500 2. Inoltre, il contratto concesso club di B un'opzione unilaterale di estendere il contratto di lavoro per altre due stagioni oltre il 31 maggio 2005. Nel caso in cui tale opzione venisse esercitato, il giocatore avrebbe diritto alla quantità totale di 500.000 euro per le due stagioni. Tale opzione doveva essere esercitata fino al 30 aprile 2005. 3. Secondo il giocatore, nella stagione 2003/04, ha giocato in cinque partite come dal fischio d'inizio, ed è stato convocato per altri 21 giochi. Nella stagione 2004/05, il giocatore ha iniziato in 4 partite, ed è stato convocato per altri 15 giochi. 4. A partire dal maggio 2005, è sorta una controversia tra il giocatore e il club di B in merito alla questione se il contratto scade il 31 maggio 2005 o, se si estende per due anni. 5. L'8 giugno 2005, il giocatore informato club di B per iscritto che il loro rapporto di lavoro è stato interrotto per 31 maggio 2005, e, inoltre, ha chiesto ai club di B lo ha immediatamente pagare gli stipendi in sospeso. 6. Il 15 giugno 2005, club di B il giocatore ha informato per iscritto che il loro rapporto di lavoro continuò fino al 2 luglio 2007, e che, pertanto, deve tornare al club di B dopo le vacanze. Rescissione del giocatore è stato ignorato. 7. Il 23 giugno 2005, il giocatore ha presentato una domanda prima di FIFA contro il Club B. Da un lato, ha chiesto una dichiarazione che il contratto di lavoro con la squadra B è stato chiuso per 31 maggio 2005 e che, pertanto, avrebbe potuto firmare un contratto con un altro club, e d'altra parte, egli ha sostenuto per importi non pagati di 21.650 euro per la stagione 2003/04 e euro 104.060 per la stagione 2004/05. 8. Il 27 agosto 2005, il Giudice unico del Comitato per lo Status del giocatore ha deciso che la Federcalcio tedesca è autorizzata a registrare provvisoriamente il giocatore per uno dei suoi club affiliati (in seguito; club C ), con effetto immediato. Durante l'intera procedura dinanzi al Giudice unico, né la Federcalcio della Turchia, né club di B, a condizione FIFA con la loro posizione nei confronti della richiesta della Federcalcio tedesca per la registrazione del giocatore. 9. Il 23 settembre 2005, la Camera di Risoluzione delle Controversie, ha chiesto di passare una decisione sulla competenza della FIFA per affrontare la controversia di lavoro a portata di mano, ha deciso che è competente per una decisione sulla richiesta presentata dal giocatore contro il Club Tale B. decisione è stata notificata a tutte le parti interessate il 21 ottobre 2005. 10. Il 10 febbraio 2006, club di B, a condizione FIFA con la sua posizione in merito alla richiesta del giocatore, e quindi insistito sul fatto che la presente controversia rientra nella competenza degli organismi che decidono della Federcalcio turca. Inoltre, club di B ha dichiarato che il contratto di lavoro si era concluso con il giocatore è ancora valido e che nessun importo dovuto verso il giocatore in base al contratto di lavoro è eccezionale. La posizione Club B non è stata sostenuta da alcuna prova documentale. 11. Il 14 marzo 2006, club di B fornito FIFA con l'invio di una ulteriore, e quindi, oltre che sostanzialmente ribadendo i contenuti della sua presentazione l'ex, ha detto che il giocatore ha avuto problemi di salute ma ha respinto il trattamento offerto dai medici del club, ma invece è andato in Germania per il trattamento del suo infortunio, senza il permesso del club di B. Nonostante questo, tutti i pagamenti dovuti al giocatore ai sensi del contratto di lavoro sono stati pagati per il giocatore. Inoltre, club B ha dichiarato che il giocatore è stato multato ai sensi del contratto di lavoro con un importo di Lire Turchia New TRY 40.000, ma che tale bene non era mai stato detratto dallo stipendio del giocatore. I documenti in lingua turca sono stati sottoposti alla FIFA per corroborare la posizione del club di B. 12. Le richieste fatte dall'Amministrazione di FIFA datato 11 maggio e il 21 giugno 2006 al club di B per fornire traduzioni dei documenti turchi in una delle lingue ufficiali della FIFA sono rimasti senza risposta. 13. Il 7 settembre 2006, il giocatore ha presentato la sua posizione definitiva al riguardo e, quindi, ha ammesso che è stato ferito nel corso della stagione 2004/05 per cinque mesi, e che è andato in Germania per il trattamento. Tuttavia, il giocatore ha sottolineato che tale azione è stata concordata con club di B. 14. Inoltre, il giocatore ha dichiarato che i documenti presentati dai turchi club di B non poteva essere preso in considerazione nel presente procedimento a causa della mancanza di una traduzione in una delle lingue ufficiali della FIFA. Tuttavia, egli ha affermato che tre ricevute di pagamento presentate dai club di B sembrano essere falsi. 15. Per quanto riguarda la sua pretesa finanziaria contro i club di B, il giocatore ha dichiarato di aver ricevuto nel corso della stagione 2003/04 da club di B la somma di EUR 101.600, e durante la stagione 2004/05 l'importo di euro 42.500. Secondo il contratto di lavoro, club B doveva pagare lui per la stagione 2003/04 l'importo di 150.000 euro, e per la stagione 2004/05 l'importo di 187.500. In conclusione, l'importo di euro 48.400 è stato sospeso per la stagione 2003/04, ed euro 145.000 per la stagione 2004/05, che hanno pertanto essere pagata a lui da club di B. 16. In subordine, nel caso in cui potrebbe essere considerato club di B che non ha dovuto pagare la somma di 150.000 euro a stagione, rispettivamente di euro 187.500, ma, oltre lo stipendio e il bonus stagione, solo i match bonus che aveva effettivamente esigibili, il giocatore calcolato che in vista delle partite ha giocato o per il quale è stato convocato, club di B doveva pagare lui per la stagione 2003/04 l'importo di euro 123.250, e per la stagione 2004/05 l'importo di EUR 146.562. Di conseguenza, club B ancora gli doveva EUR 21.650 per la stagione 2003/04, ed euro 104,062,50 per la stagione 2004/05. 17. Infine, per quanto riguarda l'ammenda di 40.000 TRY imposto dal club di B il giocatore è stato interessato, quest'ultimo non ha contestato la multa in quanto tale, nella sua sostanza, ma ha ritenuto come non giustificato e non proporzionato. 18. Il 2 novembre 2006, club di B ha presentato la sua posizione finale e quindi sostanzialmente ha ribadito le sue osservazioni precedenti. Oltre a ciò, club categoricamente B hanno contestato la falsificazione di un documento, e ha dichiarato che al fine di sostenere questa posizione, il giocatore deve presentare gli originali delle ricevute di pagamento, che erano, presumibilmente, in suo possesso. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera di Risoluzione delle Controversie (DRC) ha fatto riferimento alla sua decisione del 23 settembre 2005, che è stata notificata alle parti coinvolte nella questione in gioco il 21 ottobre 2005, e per mezzo del quale è stato deciso che la RDC è l'organismo competente per passare una decisione in merito alla presente controversia contrattuale sorto tra il giocatore e il club di B. Di conseguenza, gli argomenti del club B legate a tale competenza della RDC per passare una decisione nel merito del caso di specie non poteva essere presa in esame da parte della RDC, in quanto questo problema è già stato deciso nella summenzionata decisione, che, nel frattempo, è diventata definitiva e vincolante. 2. Successivamente, la RDC ha analizzato l'edizione del Regolamento per lo Status ed il trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, il DRC cui, da un lato, all'arte. 26 par. 1 e 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) nella loro versione in conformità con FIFA circolare nr. 995 del 23 settembre 2005, e, dall'altro, al fatto che il relativo contratto alla base della presente controversia è stato firmato il 1 ° giugno 2003 e la richiesta è stata depositata presso la FIFA il 23 giugno 2005. In considerazione di quanto sopra, la RDC ha concluso che l'edizione 2001 del Regolamento FIFA sullo status e trasferimento dei calciatori (di seguito: il Regolamento) sono applicabili nel caso in esame nel merito. 3. In continuazione, ed entrando nel merito della questione attuale, i membri della Camera ha iniziato riconoscendo i fatti accertati del caso e gli argomenti delle parti, nonché la documentazione contenuta nel file, e in questo senso, in vista delle circostanze del caso di specie, in primo luogo ha dichiarato che le seguenti domande dovevano essere affrontati: I. Era il rapporto di lavoro tra il giocatore e il club di B validamente prorogata oltre il 31 maggio 2005? II. Ha club di B deve pagare consistenze al giocatore a causa del contratto di lavoro in questione? 4. Per quanto riguarda la questione è interessato se il rapporto di lavoro tra il giocatore e il club di B è stata validamente prorogata oltre il 31 maggio 2005, il primo RDC di tutti i voti in dubbio la validità della clausola contrattuale di concessione di club di B la possibilità di prolungare unilateralmente il contratto di lavoro in questione per altre due stagioni oltre il 31 maggio 2005. In effetti, nel recente passato, tutta una serie di decisioni della RDC e del CAS affrontato clausole contrattuali che concedono un club la possibilità di estendere unilateralmente un contratto di lavoro, e la conclusione comune di tali decisioni unilaterali è che le opzioni per l'estensione dei contratti di lavoro sono, nella maggior parte dei casi, da considerarsi non valido. 5. A questo proposito, la RDC citato, in particolare, la decisione del CAS nei casi CAS 2005/A/983, in cui si afferma nelle sue punto 127 che "le système de reconduction unilatérale du contrat n'est pas compatibile, figlio dans principe même, avec le cadre juridique que les nouvelles Règles de la FIFA avaient di scorrimento, ma d'instaurer ". 6. Tuttavia, per il seguente motivo, la RDC non ha dovuto analizzare ulteriormente la validità della clausola contrattuale in questione nel caso di specie. Infatti, la detta clausola contrattuale prevedeva che l'opzione in questione doveva essere esercitato fino al 30 aprile 2005. Nella collezione dei fatti al caso di specie, non vi è, tuttavia, alcuna indicazione che la squadra B ha esercitato l'opzione in questione, sia esso entro il 30 aprile 2005, o essere in qualsiasi altra data. Inoltre, la RDC ha anche osservato che club di B, nelle sue osservazioni nel presente procedimento, non ha mai invocato che aveva validamente eseguito l'opzione in questione. 7. In vista della stessa, la RDC ha concluso che il contratto tra club di B e il giocatore non è stato prorogato oltre il 31 maggio 2005, ma che era scaduto a tale data. Di conseguenza, la RDC ha anche dichiarato che il giocatore è stato quindi autorizzato a firmare un contratto di lavoro con il club S ua scelta con validità dal 1 ° giugno 2005, senza che egli avrebbe così violato un contratto di lavoro con la squadra B. 8. Dopo aver detto questo, la RDC focalizzata sui crediti del giocatore contro la squadra B per i pagamenti in sospeso. A questo proposito, il primo RDC di tutto doveva determinare l'importo che è stato intitolato il giocatore durante la validità del contratto di lavoro in questione, vale a dire dal 1 ° giugno 2003 e il 31 maggio 2005. 9. Il DRC in primo luogo ha preso in considerazione i bonus erogati per 16 giugno 2003, rispettivamente 16 giugno 2004, in un importo complessivo di EUR 112.500. Inoltre, la RDC ha preso in considerazione gli stipendi mensili che erano diventate causa nel periodo in questione di tempo, per un totale anche per l'importo di EUR 112.500. 10. E infine, la RDC ha dovuto stabilire l'importo dei premi delle partite che il giocatore aveva il diritto di. A questo proposito, la RDC ha dovuto stabilire il numero di partite giocate dal giocatore, in conseguenza al quale match bonus divenuti esigibili. A tal proposito, la RDC ha preso in considerazione l'elenco dei giochi forniti dal giocatore, che è rimasta incontrastata dal club, e che quindi è stato considerato come un elenco accettabile al fine di valutare la quantità totale di match bonus dovuti al giocatore. Secondo la lista detto, il giocatore ha giocato in cinque partite a partire dal kick off, ed è stato convocato per altri 21 partite nella stagione 2003/04. Nella stagione 2004/05, il giocatore ha iniziato in 4 partite, ed è stato convocato per altri 15 giochi. Ciò rende, in conformità con gli importi dei match bonus previsti nel contratto di lavoro, un importo complessivo di EUR 44,812.50 da versare al giocatore a causa del match bonus. 11. Come risultato, la RDC ha dichiarato che il giocatore aveva il diritto di ricevere dal club di B durante la validità del contratto di lavoro l'importo totale di euro 269,812.50. 12. A questo proposito, la RDC ha sottolineato che l'argomento del giocatore che secondo il contratto di lavoro, club B doveva pagare lui per la stagione 2003/04 l'importo di 150.000 euro come il compenso complessivo per stagione, e per la stagione 2004/05 l'importo di 187.500, deve essere respinta. È un dato di fatto, solo gli stipendi mensili ei bonus annuali dovevano essere pagati incondizionatamente. Per quanto riguarda i match bonus sono interessati, che sono stati anche inclusi nella importo totale della retribuzione per ogni stagione, si trova nella loro natura che sono dovute unicamente nel caso le condizioni specifiche sono soddisfatte, nel caso di specie la partecipazione ad una partita come fuori dal calcio di convocare per una partita. Ovviamente, nel caso queste condizioni non sono soddisfatte, il bonus non diventa esigibile anche, e, quindi, l'importo totale della retribuzione per ogni anno, previsto nel contratto di lavoro, inoltre, non è dovuta. 13. In seguito, il DRC ha dovuto stabilire l'importo che era stato effettivamente pagato dal club di B per il giocatore. A questo proposito, il primo RDC di tutto osservare che il giocatore ha ammesso di aver ricevuto dal club di B durante la stagione 2003/04 da club di B la somma di EUR 101.600, e durante la stagione 2004/05 l'importo di euro 42.500, quindi l'importo totale di euro 144.100. 14. Inoltre, la RDC ha preso in considerazione la posizione del club di B che tutti i pagamenti dovuti al giocatore ai sensi del contratto di lavoro era stato fatto. Tuttavia, la RDC ha inoltre rilevato che tale posizione del club di B non è stato dimostrato da prove documentali, e potrebbe quindi, in base al principio dell'onere della prova, secondo il quale una parte che invoca un fatto deve presentare le prove necessarie, non essere presi in considerazione. Per quanto riguarda i documenti turchi presentati dalla squadra B sono interessati, il DRC, da un lato, di cui all'art. 9 par. 1 del Regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status dei Calciatori e la Camera di Risoluzione delle Controversie (DRC), che stabilisce che le petizioni alla FIFA devono essere presentate in una delle quattro lingue ufficiali della FIFA (inglese, francese, spagnolo o tedesco, cf . art. 8 par. 1 dello statuto della FIFA), e dall'altro al fatto che diverse richieste fatte dall'amministrazione dello FIFA per club di B per fornire traduzioni di detti documenti turchi in una delle lingue ufficiali della FIFA è rimasta senza risposta. 15. Inoltre, la RDC ha inoltre sottolineato che, in contrasto con la posizione del club di B, FIFA non è stata richiesta la presentazione degli originali dei suddetti documenti, ma solo una traduzione dei documenti presentati alla FIFA in lingua turca. 16. Come risultato, la RDC seguito la posizione del giocatore e ha preso come scontato che l'importo totale di 144.100 euro era stata pagata dal club al giocatore durante la validità del contratto di lavoro. 17. In conclusione, la RDC ha deciso che i club di B ha dovuto pagare euro 269,812.50 per il giocatore durante la validità del contratto di lavoro in questione e che il giocatore era stato effettivamente pagato l'importo di EUR 144.100. Pertanto, l'importo di EUR 125,712.50 è ancora in sospeso e deve quindi essere pagato dal club di B per il giocatore. Tuttavia, da tale importo, l'ammenda di 40.000 TRY, che equivale a EUR 20'000, imposto dal club di B il giocatore, doveva essere dedotta, dal momento che il giocatore non aveva contestato la multa in quanto tale, nella sua sostanza. Di conseguenza, club di B deve pagare al giocatore l'importo di euro 105,712.50. 18. Qualsiasi reclamo del giocatore è stata respinta. ** III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. L'affermazione del giocatore A è parzialmente accettata. 2. Il club SK B deve pagare l'importo di euro 105,712.50 per il giocatore A entro 30 giorni dalla notifica della presente decisione. 3. Il giocatore è diretto A informare il club di B direttamente e immediatamente il numero di conto a cui il versamento deve essere fatto e di comunicare alla RDC di ogni pagamento ricevuto. 4. Se tale importo non viene pagata entro il termine suddetto, un tasso di interesse del 5% annuo a partire dalla scadenza del detto termine si applica e la questione sarà sottoposta, su richiesta al Comitato Disciplinare della FIFA per il suo esame e decisione. 5. Qualsiasi ulteriore richiesta presentata da parte del giocatore A è respinta. 6. Ai sensi dell'art. 61 par. 1 dello Statuto della FIFA che tale decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi di cui al punto 2 delle direttive impartite dal CAS, copia della quale si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve depositare presso la CAS una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno origine al ricorso (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Château de Béthusy Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00, Fax: +41 21 613 50 01 info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie: Jérôme Valcke Segretario Generale All.. CAS direttive
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F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2007-2008) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 30 November 2007, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), President Mario Gallavotti (Italy), Member Zola Majavu (South Africa), Member Michele Colucci (Italy), Member Rinaldo Martorelli (Brazil), Member on the claim presented by the player A, as Claimant, against the club B, as Respondent, regarding a contractual dispute arisen between the above-mentioned parties. I. Facts of the case 1. On 1 June 2003, the player A with double nationality Germany/Turkey (hereinafter; the player) and the club B SK (hereinafter; club B) signed an employment contract valid until 31 May 2005, stipulating the following financial rights of the player: - Season 2003/04 (in total EUR 150,000): - bonus per 16 June 2003 EUR 50,000 - 10 monthly salaries, each of EUR 5,000 - match bonuses: - if player starts match EUR 1,500 - if player is summoned EUR 750 - maximum for entire season EUR 50,000 - Season 2004/05 (in total EUR 187,500): - bonus per 16 June 2004 EUR 62,500 - 10 monthly salaries, each of EUR 6,250 - match bonuses: - if player starts match EUR 1,875 - if player is summoned EUR 937.50 - maximum for entire season EUR 62,500 2. Furthermore, the contract granted club B a unilateral option to extend the employment contract for two further seasons beyond 31 May 2005. In case this option would be exercised, the player would be entitled to the total amount of EUR 500,000 for the two seasons. Such option was to be exercised until 30 April 2005. 3. According to the player, in the season 2003/04, he played in five matches as from the kick off, and was summoned for another 21 games. In the season 2004/05, the player started in 4 matches, and was summoned to another 15 games. 4. As from May 2005, a dispute arose between the player and club B about the question if the contract expires on 31 May 2005 or if it is extended for two years. 5. On 8 June 2005, the player informed club B in writing that their employment relationship was terminated per 31 May 2005, and furthermore, requested club B to immediately pay him the outstanding salaries. 6. On 15 June 2005, club B informed the player in writing that their employment relationship went on until 2 July 2007, and that therefore, he shall return to club B after the vacation. The player’s termination notice was ignored. 7. On 23 June 2005, the player submitted a claim before FIFA against club B. On the one hand, he requested for a declaration that the employment contract with club B was terminated per 31 May 2005 and that therefore, he could sign a contract with another club, and on the other hand, he claimed for unpaid amounts of EUR 21,650 for the season 2003/04 and EUR 104,060 for the season 2004/05. 8. On 27 August 2005, the Single Judge of the Player’s Status Committee decided that the German Football Association is authorised to provisionally register the player for one of its affiliated clubs (hereinafter; club C), with immediate effect. Throughout the entire procedure before the Single Judge, neither the Football Federation of Turkey nor club B provided FIFA with their position towards the request of the German Football Association for the registration of the player. 9. On 23 September 2005, the Dispute Resolution Chamber, asked to pass a decision on the competence of FIFA to deal with the labour dispute at hand, decided that it is competent to pass a decision on the claim submitted by the player against club B. Such decision was notified to all the parties involved on 21 October 2005. 10. On 10 February 2006, club B provided FIFA with its position on the player’s claim, and thereby insisted that the present dispute falls into the competence of the deciding bodies of the Turkish Football Association. Furthermore, club B declared that the employment contract it had concluded with the player is still valid and that no amount due towards the player according to the employment contract is outstanding. Club B’s position was not supported by any documentary evidence. 11. On 14 March 2006, club B provided FIFA with an additional submission, and thereby, besides basically reiterating the contents of its former submission, mentioned that the player had health problems but rejected the treatment offered by the club’s doctors, but instead went to Germany for the treatment of his injury, without club B’s permission. Notwithstanding this, all payments due to the player under the employment contract were paid to the player. Moreover, club B stated that the player was fined in accordance with the employment contract with an amount of Turkey New Lira TRY 40,000, but that such fine had never been deducted from the player’s salary. Documents in Turkish language were submitted to FIFA to corroborate club B’s position. 12. Requests made by the Administration of FIFA dated 11 May and 21 June 2006 to club B to provide translations of the Turkish documents in one of the official languages of FIFA remained unanswered. 13. On 7 September 2006, the player submitted his final position on the matter and thereby admitted that he was injured during the 2004/05 season for five months, and that he went to Germany for treatment. However, the player underlined that such course of action was agreed with club B. 14. Furthermore, the player stated that the Turkish documents submitted by club B could not be taken into consideration in the present proceedings due to the lack of a translation in one of the official languages of FIFA. Nevertheless, he stated that three payment receipts submitted by club B appear to be forgeries. 15. With regard to his financial claim against club B, the player stated that he had received during the season 2003/04 from club B the amount of EUR 101,600, and during the season 2004/05 the amount of EUR 42,500. According to the employment contract, club B had to pay him for the season 2003/04 the amount of EUR 150,000, and for the season 2004/05 the amount of 187,500. In conclusion, the amount of EUR 48,400 was outstanding for the season 2003/04, and EUR 145,000 for the season 2004/05, which have consequently to be paid to him by club B. 16. Subsidiarily, in case it would be considered that club B did not have to pay the total of EUR 150,000 per season, respectively EUR 187,500, but, besides the salary and the season bonus, only the match bonuses that had effectively become due, the player calculated that in view of the matches he played or for which he was summoned, club B had to pay him for the season 2003/04 the amount of EUR 123,250, and for the season 2004/05 the amount of EUR 146,562. In consequence, club B still owed him EUR 21,650 for the season 2003/04, and EUR 104,062,50 for the season 2004/05. 17. Finally, as far as the fine of TRY 40,000 imposed by club B on the player was concerned, the latter did not contest the fine as such in its substance, but considered it as not being justified and not proportionate. 18. On 2 November 2006, club B submitted its final position and thereby basically reiterated its former submissions. Besides that, club B categorically contested the forgery of any document, and mentioned that in order to support this position, the player shall submit the originals of the payment receipts, which were, allegedly, in his possession. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Dispute Resolution Chamber (DRC) made reference to its decision dated 23 September 2005, which was notified to the parties involved in the matter at stake on 21 October 2005, and by means of which it was decided that the DRC is the competent body to pass a decision on the present contractual dispute arisen between the player and club B. Therefore, the arguments of club B related to the competence of the DRC to pass a decision in the substance of the present case could not be taken into consideration by the DRC, as this issue has already been decided in the afore-mentioned decision, which, in the meantime, has become final and binding. 2. Subsequently, the DRC analysed which edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the DRC referred, on the one hand, to art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005) in their version in accordance with FIFA circular nr. 995 dated 23 September 2005, and, on the other hand, to the fact that the relevant contract at the basis of the present dispute was signed on 1 June 2003, and the claim was lodged at FIFA on 23 June 2005. In view of the aforementioned, the DRC concluded that the 2001 edition of the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (hereafter: the Regulations) are applicable on the case at hand as to the substance. 3. In continuation, and entering into the substance of the present matter, the members of the Chamber started by acknowledging the established facts of the case and the arguments of the parties as well as the documentation contained in the file, and in this respect, in view of the circumstances of the present case, first of all stated that the following questions had to be tackled: I. Was the employment relationship between the player and club B validly extended beyond 31 May 2005? II. Does club B have to pay outstanding amounts to the player on account of the employment contract in question? 4. As far as the question is concerned whether the employment relationship between the player and club B was validly extended beyond 31 May 2005, the DRC first of all cast in doubt the validity of the contractual clause granting club B an option to unilaterally extend the employment contract in question for two further seasons beyond 31 May 2005. In fact, within the recent past, a whole set of decisions of the DRC and of the CAS dealt with contractual clauses granting a club an option to unilaterally extend an employment contract, and the common conclusion of those decisions was that unilateral options for the extension of employment contracts are, under most circumstances, to be considered as invalid. 5. In this respect, the DRC quoted, in particular, the decision of the CAS in the cases CAS 2005/A/983, which states in its paragraph 127 that “le système de reconduction unilatérale du contrat n’est pas compatible, dans son principe même, avec le cadre juridique que les nouvelles règles de la FIFA avaient pour but d’instaurer”. 6. However, for the following reason, the DRC did not have to further analyse the validity of the contractual clause concerned in the present case. In fact, the said contractual clause stipulated that the option in question was to be exercised until 30 April 2005. In the collection of the facts to the present case, there is, however, no indication that club B has exercised the option concerned, be it before 30 April 2005, or be it at any other date. Furthermore, the DRC also noted that club B, in its submissions in the present procedure, has never invoked that it had validly executed the option in question. 7. In view thereof, the DRC concluded that the contract between club B and the player was not extended beyond 31 May 2005, but that it had expired on the said date. Consequently, the DRC also declared that the player was therefore entitled to sign an employment contract with the club of his choice with a validity as of 1 June 2005, without that he would thereby breach an employment contract with club B. 8. After having said that, the DRC focused on the player’s claims against club B for outstanding payments. In this respect, the DRC first of all had to establish the amount to which the player was entitled during the validity of the employment contract in question, i.e. between 1 June 2003 and 31 May 2005. 9. The DRC firstly took into consideration the bonuses payable per 16 June 2003, respectively 16 June 2004, in a total amount of EUR 112,500. Furthermore, the DRC took into consideration the monthly salaries that had become due in the relevant period of time, totalling also to the amount of EUR 112,500. 10. And finally, the DRC had to establish the amount of match bonuses that the player was entitled to. In this respect, the DRC had to establish the number of games played by the player, in consequence to which match bonuses became due. To that regard, the DRC took into account the list of games provided by the player, which has remained uncontested by the club, and which therefore was considered as an acceptable list in order to assess the total amount of match bonuses due to the player. According to the said list, the player played in five matches as from the kick off, and was summoned for another 21 games in the season 2003/04. In the season 2004/05, the player started in 4 matches, and was summoned to another 15 games. That makes, in accordance with the amounts of the match bonuses stipulated in the employment contract, a total amount of EUR 44,812.50 to be paid to the player on account of match bonuses. 11. As a result, the DRC declared that the player was entitled to receive from club B during the validity of the employment contract the total amount of EUR 269,812.50. 12. In this respect, the DRC emphasised that the player’s argument that according to the employment contract, club B had to pay him for the season 2003/04 the amount of EUR 150,000 as total remuneration per season, and for the season 2004/05 the amount of 187,500, is to be rejected. As a matter of fact, only the monthly salaries and the yearly bonuses were to be paid unconditionally. As far as the match bonuses are concerned, which were also included in the total amount of remuneration per season, it lies in their nature that they are only payable in case the specific conditions are fulfilled, in the present case the participation to a match as from the kick off of the summon to a match. Obviously, in case these conditions are not fulfilled, the match bonus does also not become due, and therefore, the total amount of remuneration per year, stipulated in the employment contract, is also not payable. 13. In continuation, the DRC had to establish the amount that had been effectively paid by club B to the player. In this respect, the DRC first of all noted that the player admitted that he had received from club B during the season 2003/04 from club B the amount of EUR 101,600, and during the season 2004/05 the amount of EUR 42,500, therefore the total amount of EUR 144,100. 14. Furthermore, the DRC took into consideration club B’s position that all payments due to the player under the employment contract had been made. However, the DRC also noted that such position of club B was not proven by documentary evidence, and could therefore, in accordance with the principle of the burden of proof, according to which a party invoking a fact has to present the necessary evidence, not be taken into account. As far as the Turkish documents submitted by club B are concerned, the DRC, on the one hand, referred to art. 9 par. 1 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (DRC), which stipulates that petitions to FIFA shall be submitted in one of the four official languages of FIFA (English, French, Spanish or German, cf. art. 8 par. 1 of the Statutes of FIFA), and on the other hand to the fact that several requests made by the Administration of FIFA to club B to provide translations of the said Turkish documents in one of the official languages of FIFA remained unanswered. 15. Furthermore, the DRC also underlined that, in contrary to club B’s position, FIFA was not requesting the submission of the originals of the said documents, but just a translation of the documents submitted to FIFA in Turkish language. 16. As a result, the DRC followed the player’s position and took as granted that the total amount of EUR 144,100 had been paid by the club to the player during the validity of the employment contract. 17. In conclusion, the DRC decided that club B had to pay EUR 269,812.50 to the player during the validity of the employment contract in question, and that the player had been paid effectively the amount of EUR 144,100. Therefore, the amount of EUR 125,712.50 is still outstanding and thus has to be paid by club B to the player. However, from this amount, the fine of TRY 40,000, which equals to EUR 20’000, imposed by club B on the player, was to be deducted, since the player had not contested the fine as such in its substance. Consequently, club B has to pay to the player the amount of EUR 105,712.50. 18. Any further claim of the player was rejected. ** III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the player A is partially accepted. 2. The club B SK has to pay the amount of EUR 105,712.50 to the player A within 30 days of notification of the present decision. 3. The player A is directed to inform the club B directly and immediately of the account number to which the remittance is to be made and to notify the DRC of every payment received. 4. If this amount is not paid within the aforementioned time limit, a 5% interest rate per annum as of the expiry of the said time limit will apply and the matter will be submitted upon request to the FIFA Disciplinary Committee for its consideration and decision. 5. Any further request filed by the player A is rejected. 6. According to art. 61 par. 1 of the FIFA Statutes this decision may be appealed before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receiving notification of this decision and has to contain all elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for the filing of the statement of appeal, the appellant shall file with the CAS a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Château de Béthusy Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00, Fax: +41 21 613 50 01 info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Jérôme Valcke Secretary General Encl. CAS directives
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