F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2007-2008) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 30 novembre 2007, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Mario Gallavotti (Italia), membro Zola Malvern Percival Majavu (Sud Africa), membro Michele Colucci (Italia), membro Rinaldo Martorelli (Brasile), membro sulla domanda presentata da parte del giocatore A, AA come querelanti nei confronti del club di B, BB rappresentata da …, avvocato-at-law, come convenuto in merito a una controversia contrattuale sorto tra il giocatore e il club. I. Fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2007-2008) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 30 novembre 2007, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Mario Gallavotti (Italia), membro Zola Malvern Percival Majavu (Sud Africa), membro Michele Colucci (Italia), membro Rinaldo Martorelli (Brasile), membro sulla domanda presentata da parte del giocatore A, AA come querelanti nei confronti del club di B, BB rappresentata da ..., avvocato-at-law, come convenuto in merito a una controversia contrattuale sorto tra il giocatore e il club. I. Fatti della controversia 1. Il 14 settembre 2006, il giocatore AAN A (di seguito: l'attore) e il club BB, B (in prosieguo: il Resistente), ha concluso un contratto di lavoro per la stagione 2006/2007. Il contratto prevede un anticipo di 190.000 dollari, pagabili in rate le seguenti: - 60.000 USD alla firma del contratto e il ricevimento del certificato di trasferimento internazionale (ITC), - USD 25.000 il 31 ottobre 2006, - USD 25.000 31 dicembre 2006, - USD 25.000 il 28 febbraio 2007, - USD 25.000 il 31 marzo 2007, - USD 30.000 il 31 maggio 2007. Inoltre, le parti hanno concordato uno stipendio mensile di 6.000 USD e indennità quali, tra l'altro, la fornitura di un alloggio arredato, un auto e due biglietti aerei. 2. Il 14 novembre 2006, l'attore ha presentato una denuncia formale alla FIFA, sostenendo che il convenuto aveva risolto unilateralmente il contratto di lavoro dopo aver partecipato a solo quattro partite. L'attore ha presentato che dal 17 ottobre 2006 in poi, non gli fu permesso di partecipare agli allenamenti della Resistente più a causa della sua infezione da epatite B. L'attore ha affermato che la sua infezione è stato utilizzato dalla Resistente come un pretesto dal momento che il club aveva, dopo aver ricevuto i risultati delle analisi del sangue, lo ha informato che l'infezione non costituisce un problema e che copra eventuali spese mediche. L'attore ha presentato che egli credeva che il fatto che egli non segnare alcun gol nelle quattro partite a cui ha partecipato è stato il vero motivo per cui il Resistente risolto il contratto di lavoro con lui prematuramente. 3. L'attore ha spiegato di aver ricevuto dal Resistente USD 190.000 (di cui 85 mila dollari in contanti e il resto, USD 105.000, mediante numerosi controlli), oltre USD 3000 i pagamenti degli stipendi per il periodo dal 14 al 30 settembre 2006 e la vittoria di una partita premio per la prima partita per un importo di USD 1.700. Il pagamento Richiedente richiesta degli stipendi per il resto del contratto, vale a dire per 10 mesi, per un importo di USD 60.000 meno il valore di USD 3000 che aveva già ricevuto da parte del Resistente. Pertanto, si chiede il pagamento di un importo complessivo di USD 57.000, più un biglietto aereo per lui di tornare in Francia, come stipulato nel contratto di lavoro. Egli ha aggiunto che esige anche il diritto di mantenere la somma di 190.000 dollari che aveva ricevuto dal Resistente come acconto. 4. FIFA è stato poi informato dal richiedente che il Resistente non lo distribuire il suo passaporto perché non era in grado di lasciare il BB. Secondo la ricorrente, il Resistente messo pressione psicologica su di lui per fargli restituire le somme già ricevute al fine di ottenere, in cambio, il suo passaporto. Dopo il coinvolgimento della FIFA, il giocatore è stato consegnato il suo passaporto e un biglietto aereo per la Francia ed è riuscito a lasciare il paese il 18 dicembre 2006. 5. In risposta alla domanda, il convenuto ha confermato che il 14 settembre 2006 si era concluso un contratto di lavoro con l'attore valida fino al termine della stagione sportiva 2006/07, vale a dire per dieci mesi. Come la prima partita della stagione aveva già avuto luogo, cioè il 15 settembre 2006, la prova medica ha dovuto essere rinviata. Il Resistente ha spiegato che, anche se l'attore aveva affermato di essere in buona salute e di giocare bene, i risultati del test medico aveva dimostrato che l'attore soffriva di una infezione da epatite B. Il Resistente ha aggiunto che tale infezione era pericoloso e contagioso e che le leggi nazionali in BB non ha permesso l'epatite B le persone infette per ottenere un permesso di soggiorno. Il Resistente ha affermato di aver informato il richiedente su questi fatti, ma che il ricorrente non ha mostrato alcuna reazione. In aggiunta a ciò, il Resistente proposto che il ricorrente non aveva partecipato agli allenamenti quotidiani e che era stato assente dal 10 fino al 12 ottobre 2006 senza dare alcuna motivazione convincente. Il Resistente ha spiegato che gli altri giocatori erano in preda al panico di avere infettato dal ricorrente, non poteva permettergli di giocare con la squadra. 6. Nelle sue osservazioni sulla posizione del club, l'attore ha dichiarato che il test medico è stata effettuata il 19 settembre 2006, ma aveva comunque già partecipato nel primo match del Resistente del campionato nazionale, il 22 settembre 2006. Per quanto riguarda l'affermazione del Resistente che qualsiasi persona infettata con il virus dell'epatite B non è stato permesso di ottenere un permesso di soggiorno in BB, ha affermato che - a differenza per le infezioni da HIV - non riusciva a trovare una tale disposizione su internet. Ha anche spiegato che era stato infettato con il virus da molti anni e che il certificato di un medico ha attestato che non aveva bisogno di prendere qualsiasi medicinale, nella fase attuale. Egli ha affermato che i rappresentanti della parte avversa gli aveva detto che l'infezione non cambierebbe nulla rispetto al suo modo di suonare al club e che il contratto di lavoro non sarebbe stato interrotto. L'attore ha affermato di non credere che gli altri giocatori erano in preda al panico dato che probabilmente non erano nemmeno a conoscenza della sua infezione. L'attore ha aggiunto che era vero che non aveva partecipato ai corsi di formazione su un paio di giorni, ma ha affermato di aver dato il Resistente un valido motivo della sua assenza. Ha spiegato che un giorno, alcuni rappresentanti della parte avversa è venuto al suo albergo e voleva porgergli la disdetta, che ha rifiutato di accettare. Da quel momento in poi, gli fu detto da un direttore d'albergo che poteva solo soggiorno in hotel, se ha pagato la stanza di tasca propria, in quanto il Resistente non coprire le spese alberghiere per lo più. E 'stato minacciato dal Resistente a restituire le somme già ricevute e di concordare con la terminazione del contratto altrimenti sarebbe stato mandato in prigione. 7. Il 30 marzo 2007, l'attore ha informato FIFA che non aveva potuto incassare l'assegno datato 31 dicembre 2006 l'ammontare della moneta BB 92000 che aveva ricevuto da parte del Resistente. Egli ha inoltre affermato che lui non ha cercato di incassare i due assegni altri come la banca fa pagare una tassa per ogni assegno non incassabile. L'attore inoltre ha aggiunto che pretende anche il risarcimento per un importo di euro 71.000 da parte del Resistente, ripartito come segue: o 9.000 euro (9 x 1.000 euro per l'affitto e gli oneri aggiuntivi che avrebbe ricevuto nel corso 9 mesi); o EUR 10.000 (per danni morali a causa della minaccia da parte del Resistente, il ritiro del suo passaporto e il divieto di lasciare il paese), o 30.000 euro (per i danni subiti dalla sua famiglia che vive in Francia), o 10.000 euro (per danni professionali come lui non ha trovato un altro lavoro per qualche tempo), o 12.000 Euro (per i danni finanziari per gli stipendi persi per sei mesi, 6 x 2.000 euro). 8. Nella sua arringa finale, il Resistente ha respinto la richiesta della ricorrente in piena e ha dichiarato che quest'ultima non aveva diritto a ricevere alcun compenso. Ha confermato che il valore complessivo del contratto era di USD 190.000, pagabile in sei rate, e che, inoltre, uno stipendio mensile di 6.000 USD era stato concordato. Esso ha affermato che il ricorrente era stato versato l'importo di USD 85 mila alla firma del contratto che comprendeva 60.000 USD per firmare, sul prezzo più la prima rata di USD 25.000 prevista per il 31 ottobre 2006. Inoltre, il convenuto ha affermato di aver consegnato i seguenti quattro assegni, emessi dalla Banca Nazionale, al richiedente: - Assegno datato 31.12.06 per un importo di USD 25.000, - Assegno del 28.2.07 per un importo di USD 25.000 ; - Assegno del 31.3.07 per un importo di USD 25.000 e - Assegno datata 31.5.07 per un importo di USD 30.000. 9. Il Resistente ha affermato che il giocatore aveva subito un test medico il 19 settembre 2006, che attesta una infezione da epatite B, che l'attore non ha accettato. Il Resistente ha aggiunto che l'attore aveva partecipato in quattro partite e che il denaro pagato per l'attore era un importo considerevole per il club come se fosse un piccolo, club retrocesso con pochi mezzi finanziari. Il Resistente ha spiegato che l'allenatore aveva informato il presidente del consiglio di infezione del richiedente e del fatto che le prestazioni del giocatore era diminuita. L'interpellato ha dichiarato che non sarebbe stata in grado di fornire al richiedente con un visto di residenza a causa della sua infezione e, grazie alle leggi nazionali del BB. Come una soluzione amichevole è stato trovato tra le parti, il Resistente ha inviato una lettera di risoluzione il 21 settembre 2006 al Richiedente. Il Resistente ha aggiunto di aver chiesto al richiedente di rimborsare l'imbarco sul prezzo così come la quantità di moneta BB 6379 per la sua fattura alimentare al suo alloggio, ma che l'attore aveva rifiutato di pagare gli importi indietro. Il Resistente ha continuato affermando che aveva pagato in valuta BB 1480 per il biglietto aereo del ricorrente e che, dopo l'attore aveva lasciato, ha dovuto reclutare un altro giocatore. 10. Il Richiedente informato FIFA che ha concluso un nuovo contratto di lavoro con la società francese, Y, per il periodo dal 16 luglio 2007 fino alla fine della stagione 2007/2008. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera ha analizzato se era competente a trattare la questione in gioco. A questo proposito, si fa riferimento all'arte. 18 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie. La questione attuale è stato presentato alla FIFA il 14 novembre 2006, come conseguenza la Camera ha concluso che l'edizione 2005 delle norme che disciplinano le procedure su questioni pendenti dinanzi gli organi decisionali della FIFA è applicabile in materia a portata di mano. 2. Per quanto riguarda la competenza della Camera, art. 3 par. 1 delle suddette regole si afferma che la Camera di Risoluzione delle controversie esamina la propria competenza alla luce degli articoli 22 e 24 dell'edizione 2005 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori. Ai sensi dell'art. 24 par. 1 in combinazione con l'art. 22 (b) del Regolamento di cui sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie decide in merito alle relative all'occupazione controversie tra un club e un giocatore che ha una dimensione internazionale. 3. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Controversie è l'organo competente a decidere sul contenzioso in esame, che coinvolge un club BB e un giocatore AAN per quanto riguarda una controversia sorta in relazione ad un contratto di lavoro. 4. Successivamente, i membri della Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento per lo Status ed il trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili per quanto riguarda la merito della questione. A questo proposito, la sezione di cui, da un lato, all'arte. 26 par. 1 e 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) e, dall'altro, al fatto che il relativo contratto alla base della presente controversia è stato firmato il 14 settembre 2006 e la richiesta è stata depositata presso FIFA il 14 novembre 2006. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha concluso che il Regolamento FIFA sullo status e sul trasferimento dei giocatori è entrato in vigore il 1 ° luglio 2005 (in prosieguo: il Regolamento) sono applicabili al caso in esame nel merito. 5. In continuazione, ed entrando nel merito della questione, i membri della Camera ha iniziato riconoscendo i suddetti fatti e tutta la documentazione, contenuto nel file. In particolare, ha preso atto che il 14 settembre 2006, un contratto di lavoro è stato concluso tra le parti per il periodo fino alla fine della stagione 2006/2007 e che il Resistente aveva risolto unilateralmente il contratto di lavoro con l'attore mediante comunicazione scritta, il 21 settembre 2006, cioè prima della scadenza ordinaria del contratto di lavoro. Inoltre, la Camera ha riconosciuto che le parti avevano concordato, tra l'altro, un pagamento anticipato (piuttosto essere qualificati come un firma-on a pagamento) di USD 190.000 e uno stipendio mensile di 6.000 USD. 6. Inoltre, i membri della RDC ha preso atto che il ricorrente ritiene che il Resistente risolto il contratto di lavoro senza giusta causa e che, pertanto, l'attore chiede il pagamento degli stipendi in sospeso per un importo di USD 57.000 così come risarcimento per un importo di euro 71.000 per la violazione del contratto richiesto commessi dal convenuto. 7. D'altra parte, la Camera ha riconosciuto che il Resistente rigetta la domanda del ricorrente affermando di aver avuto un motivo valido per la cessazione anticipata del contratto di lavoro a causa del ricorrente infezione da epatite B e grazie alle leggi nazionali del BB secondo che gli stranieri testati con epatite B non avevano diritto ad ottenere un permesso di soggiorno. 8. La Camera ha affermato che, alla luce di queste posizioni contraddittorie, essa deve anzitutto analizzare se il Resistente non aveva risolto il contratto con giusta causa, e quindi di determinare se una parte è responsabile per i pagamenti in sospeso e / o indennizzo. 9. Successivamente, i membri della RDC rivolto la loro attenzione all'argomento della controparte che aveva risolto il contratto di lavoro sulla base dei risultati della visita medica effettuata il 19 settembre 2006 che ha dimostrato che l'attore soffriva di una infezione da epatite B . 10. In questo contesto, i membri della sezione di cui all'art. 18 par. 4 del Regolamento che stabilisce che "la validità di un contratto [tra un giocatore professionista e un club] non può essere subordinata ad un esame positivo medica e / o la concessione di un permesso di lavoro". 11. La Camera ha ricordato la sequenza dei fatti in materia presenti: Il 14 settembre 2006, le parti hanno concluso il contratto di lavoro e, successivamente, l'attore ha partecipato a sessioni di training e in un paio di partite con la Resistente. Alla fine, il 19 settembre 2006, la prova medica è stata effettuata con il Richiedente. 12. I membri della Camera ha osservato che era pacifico che l'esame medico era stata effettuata dopo che le parti hanno firmato il relativo contratto di lavoro. Validità del relativo contratto non era stato sottoposto ad alcuna condizione. Allo stesso modo, il suddetto articolo non sarebbe in ogni caso hanno permesso per il contratto detto di essere sottoposti a un esame medico positivo. In altre parole, art. 18 par. 4 del Regolamento implica che gli esami medici deve essere fatta dal potenziale nuovo club prima della conclusione del contratto di lavoro. Un club lo svolgimento delle prove pertinenti solo dopo aver firmato il contratto di lavoro lo fa a proprio rischio. Il risultato della visita medica non può in ogni caso avere un effetto sulla validità del contratto. I membri hanno aggiunto che l'obbligo imposto ai club per condurre le visite mediche dei giocatori prima della firma del contratto di lavoro era di natura obbligatoria, che non può essere né modificato né contrattualmente aggirato in altro modo. Come risultato, la RDC ha concluso che il contratto di lavoro in questione era stato validamente concluso. 13. In considerazione di quanto sopra, la Camera anche dichiarato che la risoluzione unilaterale del contratto di lavoro da parte del Resistente il 21 settembre 2006 costituisce una violazione del contratto senza giusta causa. A questo proposito, e per il buon ordine delle cose, la RDC ha ritenuto opportuno affermare che la presunta assenza ingiustificata del giocatore di corsi di formazione tra i 10 e 12 ottobre 2006, invocato anche dal Resistente per giustificare la risoluzione del contratto è irrilevante come è avvenuto previa comunicazione scritta del club il 21 settembre 2006. 14. Tuttavia, la Camera ha richiamato la sua attenzione per l'argomento del convenuto che le leggi nazionali del BB prevedono che nessuno straniero affetto da epatite B può ottenere un permesso di soggiorno. La Camera ha detto che anche se la legislazione nazionale ha asserito ha in alcun modo costituire un motivo valido per la risoluzione unilaterale del contratto di lavoro, attenuanti devono essere applicate. 15. In continuazione, la Camera ha ricordato che, secondo il contratto di lavoro, l'attore aveva diritto a ricevere un pagamento anticipato, o meglio una firma-sul prezzo di 190.000 dollari e uno stipendio mensile di 6.000 USD. 16. A questo proposito, la Camera ha affermato che fino alla data di risoluzione del contratto di lavoro, lo stipendio a causa della quantità ricorrente di USD 6.000 (per il primo mese di lavoro) e la firma-sul prezzo a causa del pro rata temporis uguale Richiedente a USD 19.000. La Camera ha poi ammesso il fatto incontestato che l'attore aveva già ricevuto 3.000 dollari da parte del Resistente come parziale pagamento degli stipendi. Come risultato, la Camera accertato che la quantità totale di USD 22.000 è dovuto al richiedente da parte del Resistente in termini di salari dovuti e la proporzione della firma-on a pagamento. 17. Avendo stabilito che il convenuto ha commesso una violazione del contratto senza giusta causa, la Camera ha concluso che, a parte gli stipendi in sospeso, il convenuto è tenuto a pagare un risarcimento per violazione del contratto di parte attrice, ai sensi dell'art. 17 par. 1 del Regolamento. 18. Per quanto riguarda la determinazione della quantità di compensazione, la sezione precisato che in applicazione dell'arte. 17 par. 1 del Regolamento, le particolarità del caso specifico doveva essere presa in considerazione come, tra l'altro, il fatto che il contratto di lavoro era stato concluso dalle parti per un periodo di una stagione sportiva. Inoltre, e facendo riferimento alla non esaustivo di criteri oggettivi che devono essere presi in considerazione nel calcolo delle compensazioni per violazione del contratto di cui all'art. 17 par. 1 del Regolamento, i membri della RDC ha riconosciuto che il tempo rimanente del contratto stipulato tra le parti era di 9 mesi. Allo stesso modo, si è ritenuto che, in termini di stipendi l'importo di USD 54.000 sarebbe stata dovuta al giocatore fino alla scadenza ordinaria del contratto, e, sempre su base pro rata USD 171.000, come firma-on a pagamento. Questa considerazione del fatto che i controlli necessari non possono essere incassati dal giocatore. Inoltre, la Camera ha tenuto conto anche del fatto che il giocatore non aveva firmato alcun nuovo contratto prima della data di scadenza originariamente concordato del contratto che è stato violato. 19. In seguito, il DRC ha sottolineato che l'art. 17 par. 1 del Regolamento concede anche un certo grado di discrezionalità al corpo decidere quando il calcolo dell'indennità in questione. La Camera ha ricordato che fa regolarmente uso di questo margine di azione, in particolare anche al fine di rispecchiare la specificità dello sport, un altro elemento contenuta nell'art. 17 par. 1 del Regolamento. A questo proposito, e facendo riferimento alle specificità del caso in questione, i membri della Camera ha ricordato che, come elaborato in precedenza, circostanze attenuanti si applicano a presentare la materia che deve tradursi in un effetto attenuante del risarcimento dovuto dal Resistente. 20. Inoltre, dato che era pacifico che l'attore aveva già ricevuto l'importo di USD 85.000 come parte del pagamento anticipato da parte del Resistente, la Camera ha dichiarato che tale importo deve essere detratto dall'importo del risarcimento dovuto dal Resistente. 21. Alla luce di tutti i suddetti elementi, la Camera ha deciso che, dopo la deduzione dell'importo di USD 85.000, il richiedente ha diritto a ricevere una somma forfettaria di 15.000 USD da parte del Resistente a titolo di risarcimento per violazione del contratto senza giusta causa. 22. Il DRC indicato anche credito iniziale del ricorrente per il pagamento di un biglietto aereo in conformità del contratto. Eppure, non è pacifico che dopo l'intervento della FIFA, il Resistente non solo consegnato il passaporto del giocatore, ma a condizione che il giocatore anche con un biglietto aereo in Francia. Pertanto, la parte della richiesta è stata respinta. 23. Infine, e per il buon ordine delle cose, i membri della sezione di cui i quattro assegni per un importo complessivo di 105.000 USD, che l'attore aveva ricevuto da parte del Resistente, ma che non poteva contanti. 24. A questo proposito, la Camera ha sottolineato che il richiedente è tenuto a restituire i controlli rilevanti per la Resistente e, d'altra parte, è la responsabilità del convenuto di adottare le misure necessarie per evitare l'incasso dei controlli stessi. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. L'affermazione del giocatore AAN A è parzialmente accettata. 2. Il Resistente, B, deve pagare l'importo complessivo di USD 37.000 per il giocatore A, entro 30 giorni dalla data di comunicazione della presente decisione. 3. Nel caso in cui il suddetto importo non viene pagata entro il termine ultimo, un tasso di interesse del 5% all'anno vigore al momento della scadenza del relativo periodo di tempo e la questione attuale deve essere presentata al Comitato Disciplinare della FIFA, in modo che le necessarie sanzioni disciplinari possono essere imposte. 4. Eventuali ulteriori richieste presentata dal richiedente vengono respinte. 5. Il Richiedente è diretta ad informare il Resistente direttamente e immediatamente il numero di conto sul quale l'rimessa deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. 6. Ai sensi dell'art. 63 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Tribunale Arbitrale dello Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie: Jérôme Valcke Segretario Generale allegato: CAS direttive
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F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2007-2008) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 30 November 2007, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Mario Gallavotti (Italy), member Zola Malvern Percival Majavu (South Africa), member Michele Colucci (Italy), member Rinaldo Martorelli (Brazil), member on the claim presented by the player A, AA as Claimant against the club B, BB represented by…, attorney-at-law as Respondent regarding a contractual dispute arisen between the player and the club. I. Facts of the case 1. On 14 September 2006, the AAn player A (hereinafter: the Claimant) and the BB club, B (hereinafter: the Respondent), concluded an employment contract for the season 2006/2007. The contract provides for an advance payment of USD 190,000, payable in the following instalments: - USD 60,000 upon the signing of the contract and the receipt of the International Transfer Certificate (ITC); - USD 25,000 on 31 October 2006; - USD 25,000 on 31 December 2006; - USD 25,000 on 28 February 2007; - USD 25,000 on 31 March 2007; - USD 30,000 on 31 May 2007. Additionally, the parties agreed on a monthly salary of USD 6,000 and allowances such as, inter alia, the providing of a furnished accommodation, a car and two flight tickets. 2. On 14 November 2006, the Claimant lodged a formal complaint at FIFA claiming that the Respondent had unilaterally terminated the employment contract after he had participated in only four matches. The Claimant put forward that from 17 October 2006 onwards, he was not allowed to participate in the trainings of the Respondent anymore due to his hepatitis B infection. The Claimant asserted that his infection was used by the Respondent as a pretext since the club had, after receiving the results of the blood test, informed him that the infection did not constitute a problem and that it would cover potential medical costs. The Claimant put forward that he believed that the fact that he did not score any goal in the four matches in which he participated was the real reason why the Respondent terminated the employment contract with him prematurely. 3. The Claimant explained having received from the Respondent USD 190,000 (out of which USD 85,000 in cash and the rest, USD 105,000 by means of several cheques), plus USD 3,000 as salary payments for the period from 14 to 30 September 2006 and a victory match premium for the first match in the amount of USD 1,700. The Claimant requested payment of the salaries for the remainder of the contract, i.e. for 10 months, in the amount of USD 60,000 minus the amount of USD 3,000 which he had already received from the Respondent. Therefore, he claims payment of a total amount of USD 57,000 plus a flight ticket for him to return to France, as stipulated in the employment contract. He added that he also demands to be entitled to keep the sum of USD 190,000 which he had received from the Respondent as advance payment. 4. FIFA was then informed by the Claimant that the Respondent did not hand him out his passport wherefore he was not able to leave the BB. According to the Claimant, the Respondent put mental pressure on him to make him pay back the already received amounts in order to obtain, in return, his passport back. After the involvement of FIFA, the player was handed out his passport and a flight ticket to France and was able to leave the country on 18 December 2006. 5. In response to the claim, the Respondent confirmed that on 14 September 2006 it had concluded an employment contract with the Claimant valid until the end of the sporting season 2006/07, i.e. for ten months. As the first match of the season had already taken place, i.e. on 15 September 2006, the medical test had to be postponed. The Respondent explained that even though the Claimant had affirmed to be in good health and to play well, the results of the medical test had shown that the Claimant suffered from a hepatitis B infection. The Respondent added that such an infection was dangerous and contagious and that the national laws in the BB did not allow hepatitis B infected people to obtain a residence permit. The Respondent asserted to have informed the Claimant about these facts but that the Claimant did not show any reaction. In addition to that, the Respondent put forward that the Claimant had not participated in the daily trainings and that he had been absent from 10 until 12 October 2006 without giving any convincing reason. The Respondent explained that as the other players were in panic to get infected by the Claimant, it could not allow him to play with the team. 6. In his comments on the position of the club, the Claimant stated that the medical test was carried out on 19 September 2006 but he had nevertheless already participated in the Respondent’s first match of the national championship on 22 September 2006. Regarding the allegation of the Respondent that any person infected with hepatitis B was not allowed to obtain a residence permit in the BB, he asserted that - unlike for HIV infections - he could not find such provision on the internet. He also explained that he had been infected with the virus since many years and that a doctor’s certificate attested that he did not need to take any medicine at the present stage. He asserted that the representatives of the Respondent had told him that the infection would not change anything with respect to his playing at the club and that the employment contract would not be terminated. The Claimant put forward that he did not believe that other players were panicking as they probably were not even aware of his infection. The Claimant added that it was true that he had not participated in the trainings on a few days but affirmed to have given the Respondent a valid reason for his absence. He explained that one day, some representatives of the Respondent came to his hotel and wanted to hand him out the termination notice which he refused to accept. From that moment on, he was told by a hotel manager that he could only stay in the hotel if he paid the room out of his own pocket, as the Respondent did not cover the hotel expenses for him anymore. He was threatened by the Respondent to pay back the monies already received and to agree with the termination of the contract otherwise he would be sent to prison. 7. On 30 March 2007, the Claimant informed FIFA that he had not been able to cash the cheque dated 31 December 2006 in the amount of the BB currency 92,000 which he had received from the Respondent. He further asserted that he did not try to cash the two other cheques as the bank charges a fee for every non cashable cheque. The Claimant furthermore added that he also claims compensation in the amount of EUR 71,000 from the Respondent, broken down as follows: o EUR 9,000 (9 x EUR 1,000 for the rent and additional charges which he would have received during 9 months); o EUR 10,000 (for moral damages due to the threatening by the Respondent, the withdrawal of his passport and the ban on leaving the country); o EUR 30,000 (for damages suffered by his family who lives in France); o EUR 10,000 (for professional damages as he did not find another job for some time); o EUR 12,000 (for financial damages for lost salaries for six months, 6 x EUR 2,000). 8. In its closing arguments, the Respondent rejected the claim of the Claimant in full and stated that the latter was not entitled to receive any further compensation. It confirmed that the total value of the contract was USD 190,000, payable in six instalments, and that furthermore, a monthly salary of USD 6,000 had been agreed upon. It stated that the Claimant had been paid the amount of USD 85,000 at the signing of the contract which comprised USD 60,000 as signing-on fee plus the first instalment of USD 25,000 due on 31 October 2006. Furthermore, the Respondent affirmed to have handed out the following four cheques, issued by the National Bank of , to the Claimant: - Cheque dated 31.12.06 in the amount of USD 25,000; - Cheque dated 28.2.07 in the amount of USD 25,000; - Cheque dated 31.3.07 in the amount of USD 25,000 and - Cheque dated 31.5.07 in the amount of USD 30,000. 9. The Respondent asserted that the player had undergone a medical test on 19 September 2006 which attested a hepatitis B infection which the Claimant did not accept. The Respondent added that the Claimant had participated in four matches and that the money paid to the Claimant was a substantial amount for the club as it was a small, relegated club with little financial means. The Respondent explained that the coach had informed the chairman of the board of the Claimant’s infection and of the fact that the player’s performance had declined. The Respondent stated that it would not have been able to provide the Claimant with a residence visa due to his infection and due to the national laws of the BB. As no amicable solution could be found between the parties, the Respondent sent a letter of termination on 21 September 2006 to the Claimant. The Respondent added to have asked the Claimant to refund the signing-on fee as well as the amount of BB currency 6,379 for his food bill at his accommodation, but that the Claimant had refused to pay the amounts back. The Respondent continued that he had paid BB currency 1,480 for the flight ticket of the Claimant and that after the Claimant had left, it had to recruit another player. 10. The Claimant informed FIFA that he concluded a new employment contract with the French club, Y, for the period from 16 July 2007 until the end of the season 2007/2008. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Chamber analysed whether it was competent to deal with the matter at stake. In this respect, it referred to art. 18 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber. The present matter was submitted to FIFA on 14 November 2006, as a consequence the Chamber concluded that the 2005 edition of the Rules Governing Procedures on matters pending before the decision making bodies of FIFA is applicable to the matter at hand. 2. With regard to the competence of the Chamber, art. 3 par. 1 of the above- mentioned Rules states that the Dispute Resolution Chamber shall examine its jurisdiction in the light of articles 22 to 24 of the 2005 edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players. In accordance with art. 24 par. 1 in combination with art. 22 (b) of the aforementioned Regulations, the Dispute Resolution Chamber shall adjudicate on employment-related disputes between a club and a player that have an international dimension. 3. As a consequence, the Dispute Resolution Chamber is the competent body to decide on the present litigation involving an BB club and a AAn player regarding a dispute arisen in connection with an employment contract. 4. Subsequently, the members of the Chamber analyzed which edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the Chamber referred, on the one hand, to art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005) and, on the other hand, to the fact that the relevant contract at the basis of the present dispute was signed on 14 September 2006 and the claim was lodged at FIFA on 14 November 2006. In view of the aforementioned, the Chamber concluded that the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players entered into force on 1 July 2005 (hereinafter: the Regulations) are applicable to the case at hand as to the substance. 5. In continuation, and entering into the substance of the matter, the members of the Chamber started by acknowledging the above-mentioned facts and all further documentation contained in the file. In particular, they took note that on 14 September 2006, an employment contract was concluded between the parties for the period until the end of the season 2006/2007 and that the Respondent had unilaterally terminated the employment contract with the Claimant by written notice on 21 September 2006, i.e. before the ordinary expiry of the employment contract. Furthermore, the Chamber acknowledged that the parties had agreed, inter alia, on an advance payment (rather to be qualified as a signing-on fee) of USD 190,000 and a monthly salary of USD 6,000. 6. Furthermore, the members of the DRC took note that the Claimant considers that the Respondent terminated the employment contract without just cause and that therefore, the Claimant demands payment of outstanding salaries in the amount of USD 57,000 as well as compensation in the amount of EUR 71,000 for the claimed breach of contract allegedly committed by the Respondent. 7. On the other hand, the Chamber acknowledged that the Respondent rejects the claim of the Claimant asserting to have had a valid reason for the premature termination of the employment contract due to the Claimant’s hepatitis B infection and due to the national laws of the BB according to which foreigners tested with hepatitis B were not entitled to obtain a residence permit. 8. The Chamber stated that, in view of these contradictory positions, it first had to analyse whether or not the Respondent had terminated the contract with just cause, and then to determine whether a party is accountable for outstanding payments and/or compensation. 9. Subsequently, the members of the DRC turned their attention to the argument of the Respondent that it had terminated the employment contract on the basis of the outcome of the medical examination carried out on 19 September 2006 which showed that the Claimant suffered from a hepatitis B infection. 10. In this context, the members of the Chamber referred to art. 18 par. 4 of the Regulations which stipulates that “the validity of a contract [between a professional player and a club] may not be made subject to a positive medical examination and/or the granting of a work permit”. 11. The Chamber recalled the sequence of the facts in the present matter: On 14 September 2006, the parties concluded the employment contract and subsequently, the Claimant participated in trainings sessions and in a few matches with the Respondent. Eventually, on 19 September 2006, the medical test was carried out with the Claimant. 12. The members of the Chamber noted that it was uncontested that the medical examination had been carried out after the parties had signed the relevant employment contract. The relevant contract’s validity had not been made subject to any condition. Equally, the aforementioned article would in any case not have allowed for the said contract to be made subject to a positive medical examination. In other words, art. 18 par. 4 of the Regulations implies that medical examinations shall be made by the potential new club prior to the concluding of the employment contract. A club carrying out the pertinent tests only after having signed the employment contract does so at its own risk. The result of the medical examination can in any case not have an effect on the validity of the contract. The members added that the obligation imposed on the clubs to conduct the medical examinations of players prior to the signing of the employment contract was of mandatory nature which could neither be contractually amended nor circumvented in any other way. As a result, the DRC concluded that the employment contract in question had been validly concluded. 13. In view of the aforementioned, the Chamber equally stated that the unilateral termination of the employment contract by the Respondent on 21 September 2006 constitutes a breach of contract without just cause. In this respect, and for the sake of good order, the DRC deemed it appropriate to state that the alleged unjustified absence of the player from trainings between 10 and 12 October 2006, also invoked by the Respondent to justify the termination of the contract is irrelevant as it occurred after the club’s written notice on 21 September 2006. 14. However, the Chamber drew its attention to the argument of the Respondent that the national laws of the BB stipulate that no foreigner infected with hepatitis B can obtain a residence permit. The Chamber mentioned that even though the said alleged national law did by no means constitute a valid reason for the unilateral termination of the employment contract, attenuating circumstances should be applied. 15. In continuation, the Chamber recalled that according to the employment contract, the Claimant was entitled to receive an advance payment, or better a signing-on fee of USD 190,000 and a monthly salary of USD 6,000. 16. In this respect, the Chamber stated that until the date of termination of the employment contract, the salary due to the Claimant amounts to USD 6,000 (for the first month of work) and the signing-on fee due to the Claimant pro rata temporis equals to USD 19,000. The Chamber then acknowledged the undisputed fact that the Claimant had already received USD 3,000 from the Respondent as partial salary payment. As a result, the Chamber ascertained that the total amount of USD 22,000 is due to the Claimant by the Respondent in terms of outstanding salaries and proportion of the signing-on fee. 17. Having established that the Respondent has committed a breach of contract without just cause, the Chamber concluded that, apart from outstanding salaries, the Respondent is liable to pay compensation for breach of contract to the Claimant, in accordance with art. 17 par. 1 of the Regulations. 18. With respect to the determination of the amount of compensation, the Chamber stated that in application of art. 17 par. 1 of the Regulations, the particularities of the specific case had to be taken into consideration such as, inter alia, the fact that the employment contract had been concluded by the parties for a period of one sporting season. Furthermore, and referring to the non-exhaustive enumeration of objective criteria to be taken into account when calculating compensation for breach of contract mentioned in art. 17 par. 1 of the Regulations, the members of the DRC acknowledged that the time remaining on the contract concluded between the parties was of 9 months. Equally, it was considered that, in terms of salaries the amount of USD 54,000 would have been due to the player until the ordinary termination of the contract, and, again on a pro rata basis USD 171,000 as signing-on fee. This in consideration of the fact that the relevant cheques could not be cashed by the player. Moreover, the Chamber also took into account the fact that the player had not signed any new contract prior to the originally agreed termination date of the contract that was breached. 19. In continuation, the DRC pointed out that art. 17 par. 1 of the Regulations also grants a certain degree of discretion to the deciding body when calculating the relevant compensation. The Chamber recalled that it regularly makes use of this margin of action, in particular also in order to reflect the specificity of sport, another element contained in art. 17 par. 1 of the Regulations. In this respect, and referring to the specificities of the case at hand, the members of the Chamber recalled that, as elaborated above, attenuating circumstances apply to present matter which must result in a mitigating effect on the compensation due by the Respondent. 20. Moreover, given that it was uncontested that the Claimant had already received the amount of USD 85,000 as part of the advance payment from the Respondent, the Chamber stated that this amount has to be deducted from the amount of compensation payable by the Respondent. 21. In view of all the above-mentioned elements, the Chamber decided that after the deduction of the amount of USD 85,000, the Claimant is entitled to receive a lump sum of USD 15,000 from the Respondent as compensation for breach of contract without just cause. 22. The DRC also referred to the Claimant’s initial claim for payment of a flight ticket in accordance with the contract. Yet, it is not contested that after FIFA’s intervention, the Respondent not only handed out the player’s passport but provided the player also with a flight ticket to France. Therefore, that part of the claim was rejected. 23. Finally, and for the sake of good order, the members of the Chamber referred to the four cheques in the total amount of USD 105,000 which the Claimant had received from the Respondent but which he could not cash. 24. In this respect, the Chamber emphasised that the Claimant is requested to return the relevant cheques to the Respondent and, on the other hand, it is the responsibility of the Respondent to take the necessary measures to avoid the encashment of the said cheques. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the AAn player A is partially accepted. 2. The Respondent, B, has to pay the total amount of USD 37,000 to the player A, within 30 days following the date of the communication of the present decision. 3. In the event that the above-mentioned amount is not paid within the stated deadline, an interest rate of 5% per year will apply as of expiry of the relevant time-frame and the present matter shall be submitted to FIFA’s Disciplinary Committee, so that the necessary disciplinary sanctions may be imposed. 4. Any further claims submitted by the Claimant are rejected. 5. The Claimant is directed to inform the Respondent directly and immediately of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. 6. According to art. 63 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Court of Arbitration for Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Jérôme Valcke Secretary General Enclosed: CAS directives
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