F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2007-2008) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 7 maggio 2008, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Philippe Piat (Francia), membro Gerardo Movilla (Spagna), membro Philippe Diallo (Francia), membro Ivan Gazidis (USA), membro del reclamo presentato dal club, X, XX, come “attore” contro il giocatore, Y , YY, come “convenuto” in merito a una disputa su una presunta violazione di un contratto di lavoro sorto tra le parti coinvolte I. Fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2007-2008) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 7 maggio 2008, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Philippe Piat (Francia), membro Gerardo Movilla (Spagna), membro Philippe Diallo (Francia), membro Ivan Gazidis (USA), membro del reclamo presentato dal club, X, XX, come "attore" contro il giocatore, Y , YY, come "convenuto" in merito a una disputa su una presunta violazione di un contratto di lavoro sorto tra le parti coinvolte I. Fatti della controversia 1. Il 17 settembre 2005, il YYian giocatore Y (in prosieguo: il Resistente), nato il 25 novembre 1986, e il club XXN, X (di seguito: l'attore), ha firmato un contratto di lavoro valido per due anni. Nessuna data finale precisa è stata indicata. 2. Una copia del contratto di lavoro ha detto è stato deferito alla Camera di Risoluzione delle Controversie. 3. Secondo il detto contratto, il Resistente aveva diritto a ricevere 100.000 dollari all'anno, cioè 40 dollari, 000 come firma, sul prezzo e la USD 60.000, come gli stipendi (USD 5.000 al mese), così come bonus. Inoltre, l'attore è impegnato a pagare l'affitto del Resistente, assicurazione, alimentazione, trasporti e spese mediche. 4. Il 9 giugno 2007, l'attore ha presentato un reclamo alla FIFA (Commissione per lo Status dei giocatori) contro il Resistente e la Federazione Calcio di YY, rispettivamente, dal momento che il Resistente, dopo essere stato rilasciato a partecipare a una partita con la squadra della Football Association Federazione delle YY il 3 giugno 2007, non ha ripreso dovere con l'attore nel tempo. L'attore ha chiesto l'intervento della FIFA, in modo che il Resistente riprende dovere con l'attore. Nonostante la corrispondenza della FIFA indirizzata al Federcalcio YY e il Resistente per mezzo del quale sono stati informati circa le disposizioni applicabili del Regolamento FIFA per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005), il convenuto non è riuscito a tornare al Richiedente. 5. Il 25 giugno 2007, la Federcalcio YY ha spiegato che il Resistente è bloccato in YY a causa di problemi di passaporto, vale a dire che il passaporto è scaduto e il rilascio di una nuova richiede più tempo del previsto. Inoltre, ha affermato che la Resistente, nonostante di aver firmato un contratto di due anni con l'attore, non aveva documenti di soggiorno permanente, perché aveva bisogno di avere un nuovo visto di volta in volta ha viaggiato fuori XX. Inoltre, la Federcalcio YY ha promesso che una volta che il Resistente ottiene il suo nuovo passaporto e il visto, avrebbe subito aderire al Richiedente. 6. Nella sua corrispondenza successiva, in data 10 luglio 2007, la Federazione Calcio della YY informato che, a seguito del suo intervento, il Resistente ha ricevuto un nuovo passaporto prima del previsto. Eppure, la Federcalcio YY ha spiegato che, "come conseguenza", il Resistente viaggiato con la squadra olimpica YY LLLL il 7 luglio 2007, al fine di partecipare con quella squadra a tutti ..... Giochi e che sarebbe tornato sulla 25 lug 2007 al più tardi, dopo i Giochi di cui sopra. 7. L'11 dicembre 2007, il Giudice unico del Comitato per lo Status dei Calciatori ha deciso sulla questione e ha concluso che il Resistente non aveva ripreso a dovere con il suo club, l'attore, in modo tempestivo, rispettivamente, fallito completamente per tornare al Richiedente. Allo stesso modo, il giudice unico ha ritenuto che la Federcalcio YY ripetutamente violato le pertinenti disposizioni applicabili del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005). Pertanto, sia il Resistente e la Federazione Calcio di YY sono stati sanzionati. 8. A causa del fatto che, nel frattempo, il Resistente non è riuscito a tornare al richiedente, il 2 agosto 2007, l'attore ha presentato una nuova richiesta con la FIFA ( Camera di Risoluzione delle Controversie ) sia contro la Resistente e la Federazione Calcio della YY e ha sostenuto che il convenuto aveva violato il contratto di lavoro stipulato tra le parti. Il richiedente ha sostenuto dal convenuto il pagamento di risarcimento per un importo di USD 200.000 per violazione del contratto, USD 125.000 per la sostituzione del Resistente da un altro giocatore, vale a dire ........ USD 5.500 per la perdita di una licenza in Champions League .... in quanto la norme vigenti non consentono sostituzioni. Inoltre, le richieste ricorrente dalla Federcalcio YY l'importo di USD 100.000, dal momento che aveva ovviamente omesso di organizzare per il ritorno del Resistente al richiedente in tempo dopo essere stato rilasciato per le funzioni internazionali. Secondo la ricorrente, come circostanza aggravante, la Federazione Calcio della YY e il convenuto non obbedire alle istruzioni della FIFA che il Resistente deve immediatamente restituire. 9. Secondo la ricorrente, il convenuto avrebbe dovuto restituire il 4 giugno 2007. In questo contesto, ha presentato un documento intitolato come "pause di applicazione", firmato dal Resistente e il gestore del ricorrente secondo la quale il Resistente è stato dato un permesso di 5 giorni, ovvero fino al 4 giugno 2007. A causa della sua non ritorno al richiedente, il Resistente perso diverse partite importanti in Coppa XXN e nel ..... Champions-League. Inoltre, secondo il ricorrente, il convenuto, durante il suo soggiorno in YY, aveva iniziato i negoziati in vista di un nuovo contratto di lavoro con il Club ZZ Z. 10. Il 12 settembre 2007, il convenuto ha presentato la sua posizione, affermando che a causa del frequente uso del suo passaporto (per la partecipazione a partite internazionali con il Team Association della Federcalcio di YY), questo documento ha esaurito la carta, il motivo per cui aveva bisogno per ottenere un nuovo passaporto. Il Resistente ha anche spiegato che non aveva mai ricevuto i documenti pertinenti di soggiorno permanente per il suo soggiorno in XX. Per di più, il convenuto ha spiegato che ha approfittato della ultima chiamata-up a giocare per la squadra dell'Associazione della Federcalcio di YY e siamo stati in YY al fine di ottenere un nuovo passaporto. Durante questo soggiorno, è stato contattato dalla Z Club e questo club ha iniziato a entrare in contatto con l'attore in vista del suo trasferimento previsto. Tuttavia, i negoziati è rimasto bloccato in quanto l'attore ha chiesto più di Club Z era disposto a pagare per il suo trasferimento. In questo contesto, il Resistente ha aggiunto che egli ha informato l'attore delle sue intenzioni di cambiare il club. Presumibilmente, l'attore ha dato il suo consenso, ma lo prega di fornire proposte concrete da altri club. 11. In risposta alle affermazioni della resistente, l'attore ha negato di aver dato il proprio consenso al Resistente che egli può cercare un altro club. L'attore ha anche respinto le accuse del Resistente per quanto riguarda il problema che avrebbe affrontato con il suo visto. 12. Inoltre, l'attore ha sottolineato che i problemi pretese della resistente con il suo passaporto non giustificano la sua assenza dal Richiedente. Ciò tanto più che il Resistente è stato incaricato dalla FIFA per tornare ad essa. Inoltre, l'attore ha sottolineato che il convenuto, anche dopo aver partecipato alla All .... Giochi in ....., invece di tornare al Richiedente, aderito al Club ZZ Z e ha iniziato ad allenarsi con il club ZZ in un momento in cui il richiedente bisogno dei suoi servizi. 13. A suo parere finale, il Resistente ha spiegato che nel giugno 2007 ha partecipato con la squadra olimpica YY in "stage" di preparazione in ......... e successivamente nei All-Games in ......... ....... Secondo la convenuta, l'attore è stato ufficialmente informato dalla Federcalcio YY della sua chiamata-up. Inoltre, il convenuto ha ribadito che, nonostante le sue numerose richieste, l'attore non gli aveva fornito un visto valido durante i suoi 2 anni di soggiorno in XX. Di conseguenza, è stato arrestato più volte dalle autorità XX. 14. Il 18 dicembre 2007, il Resistente ha firmato un nuovo contratto di lavoro con il Club ZZ Z valida per tre anni. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera di Risoluzione delle Controversie analizzato se era competente a trattare il caso a portata di mano. A questo proposito, ha preso atto che la questione attuale è stata presentata alla FIFA il 2 agosto 2007. Di conseguenza, le regole procedurali della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie (di seguito: Regole procedurali) sono applicabili alla materia in esame (cfr. art 18 comma 2 e 3 delle norme procedurali..). 2. Successivamente, i membri della sezione di cui all'art. 3 par. 1 delle norme procedurali e ha confermato che ai sensi dell'art. 24 par. 1 in combinazione con l'art. 22 lit. b del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2008) la Camera di Risoluzione delle controversie è competente a trattare la questione in gioco, che riguarda un occupazionale controversia con una dimensione internazionale tra un club e un giocatore XXN YYian. 3. Inoltre, la Camera ha analizzato i quali la normativa dovrebbe essere applicabile a conoscere del merito della questione. A questo proposito, ha confermato che ai sensi dell'art. 26 par. 1 e 2 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2008), e considerando che la presente domanda è stata presentata il 2 agosto 2007, la versione precedente del regolamento (edizione 2005, in prosieguo: Regolamento) è applicabile al questione a portata di mano per quanto riguarda la sostanza. 4. In continuazione, prima di iniziare con le considerazioni della materia in gioco, il presidente della Camera ha precisato che, in considerazione del fatto che una parte ZZ è coinvolto nel presente procedimento, si astiene dal partecipare alle deliberazioni. 5. Inoltre, la competenza della Camera e dei regolamenti vigenti che sono stati istituiti, i membri della Camera è entrato nella sostanza della questione. I membri della Camera ha iniziato riconoscendo i fatti di cui sopra e la documentazione contenuta nel file e, in considerazione delle circostanze della materia in gioco, ha concentrato le sue considerazioni sulla questione se una violazione ingiustificata del contratto di lavoro sottoscritto da e tra il attore e il convenuto si è verificato e, in caso affermativo, quale partito è responsabile per violazione di contratto, nonché a verificare e decidere se finanziarie e / o sportive sanzioni per violazione del contratto devono essere applicati. 6. Per quanto riguarda la questione riguarda se una violazione del contratto si è verificato, la Camera ha iniziato riconoscendo che il richiedente e il Resistente firmato il 17 settembre 2005 un contratto di lavoro che doveva essere valida per due anni. 7. In continuazione, i membri della Camera ha riconosciuto le accuse di parte attrice secondo cui il convenuto, non avendo di tornare ad essa dopo essere stato rilasciato a partecipare a una partita con la squadra dell'Associazione della Federcalcio di YY il 3 giugno 2007, ha violato del contratto di lavoro stipulato tra le parti. Inoltre, il corpo decide osservato che il richiedente domandi che il convenuto tra l'altro a pagare un risarcimento per inadempimento contrattuale. In aggiunta a ciò, la Camera ha preso atto che la domanda del ricorrente è diretto altresì contro la Federazione di calcio della YY per la sua presunta mancanza di garantire che il Resistente ritorna l'attore a tempo debito dopo la Resistente essendo stato rilasciato a giocare nella partita suddetta con il team Associazione della Federcalcio di YY e quindi le richieste dalla Federazione Calcio di pagamento YY pari a USD 100.000. 8. Con riferimento a quanto sostenuto dalla Resistente in merito la sua assenza dal richiedente, la Camera ha osservato che la Resistente afferma che durante il suo soggiorno in XX non è mai stato dotato di un visto valido del richiedente ed è stato quindi arrestato in diverse occasioni. Il Resistente ha inoltre sottolineato che aveva bisogno di rinnovare il suo passaporto in YY e che a causa di un uso frequente, era a corto di carta. L'occasione per rinnovare questo documento si era presentata al suo ultimo richiamo a giocare per la squadra dell'Associazione della Federcalcio di YY. Per questo motivo, è rimasto in YY fino al suo nuovo passaporto è stato rilasciato. Durante questo periodo è stato contattato dal Club ZZ Z in vista di un trasferimento futuro. Secondo la convenuta, ha informato l'attore della sua intenzione di cambiare club e l'attore ha dato il suo consenso. 9. A questo proposito la organo decisionale ha ritenuto opportuno sottolineare che il Giudice unico del Comitato per lo Status dei calciatori, secondo la sua competenza, aveva finalmente risolto le questioni relative al rilascio del Resistente per il dovere con la squadra della Associazione Football Federation of YY. Questa decisione ha rilevato che il convenuto non aveva restituito al ricorrente in un modo tempestivo, cioè in conformità con le disposizioni imperative riguardanti i termini entro i quali il giocatore deve tornare a lavorare al suo club dopo aver rispettato con una chiamata-up per la sua associazione team. Inoltre, il giudice unico della Commissione per lo Status dei Calciatori ha rilevato che la squadra dell'Associazione della Federcalcio di YY aveva ripetutamente fallito nel suo dovere di garantire che il Resistente restituite al richiedente in modo tempestivo dopo la partita / partite. 10. In accordo con i suoi suddetti risultati, il Giudice unico del Comitato per lo Status dei Calciatori ha imposto sanzioni al convenuto e la Federazione Calcio della YY. 11. A questo proposito i membri della Camera ha sottolineato che la FIFA non è competente a conoscere della domanda di un club nei confronti di un'associazione (cfr. art. 22 del Regolamento). La Camera ha così constatato che non poteva entrare nella parte della domanda che è diretta contro la Federazione calcistica della YY. La Camera indicato anche il procedimento dinanzi al giudice unico della Commissione per lo Status dei Calciatori, in cui è stata approvata la decisione sul fallimento della Federcalcio YY circa il ritorno ritardato del giocatore / mancata restituzione all'attore. 12. L'organo decisionale poi è entrato in dichiarazione del Resistente e ha osservato che, secondo il principio dell'onere della prova, era stato in grado di supportare le sue affermazioni riguardanti la sua incapacità di tornare al richiedente con qualsiasi elemento. Non c'era alcuna prova a sostegno di una sua affermazione che l'attore non gli ha fornito un visto valido per tutta la durata del contratto o la sua affermazione riguardo al suo presunto problema con il passaporto. A questo proposito la Camera ha sottolineato che sarebbe stato dovere del Resistente per attirare l'attenzione del ricorrente a queste mancanze in modo che il richiedente potrebbe aver preso le misure pertinenti per risolvere il problema. Secondo i documenti del fascicolo, il Resistente non sembra aver mai presentato una denuncia al Richiedente su queste mancanze. 13. Inoltre, nella sua seconda dichiarazione nel presente procedimento stesso convenuto ha confermato il sospetto del ricorrente che il Resistente aveva condotto i negoziati con il Club ZZ Z, al fine di firmare un contratto di lavoro. È quindi emerso che le parti hanno sottoscritto il relativo contratto di lavoro il 18 dicembre 2007. 14. A questo proposito la Camera notato spiegazione del Resistente che aveva ricevuto il consenso del richiedente per cercare un nuovo club. L'affermazione è stata categoricamente respinta dal Richiedente. 15. La Camera, ancora una volta riferimento al principio che ogni parte di un diritto derivante da un fatto presunto recano l'onere della prova (cfr. art. 12 par. 3 del Regolamento di procedura). 16. Il Resistente ancora una volta omesso di presentare tutti i documenti a sostegno delle sue affermazioni. 17. Alla luce di quanto sopra, la Camera ha concluso che il convenuto non era in grado di dimostrare che aveva valide ragioni per il mancato per tornare al richiedente dopo la partita con la squadra dell'Associazione della Federcalcio di YY il 3 giugno 2007 e per onorare la contratto sino alla data di scadenza concordata. 18. In conseguenza di quanto sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie è giunto alla conclusione che il Resistente aveva violato senza giusta causa il contratto che lo lega all'attore. I membri presenti alla riunione ha ricordato che il Resistente non ha avuto l'approvazione del richiedente di entrare in trattative con un potenziale nuovo club né ha invocare una valida giusta causa davanti alla Camera per non aver assunto le sue funzioni nell'ambito del contratto di lavoro è entrato in con il richiedente. 19. Avendo stabilito che il convenuto aveva violato il contratto di lavoro con l'attore, la Camera si voltò verso la questione se il Resistente è responsabile di risarcimento per violazione del contratto e se le sanzioni sportive si applica su di lui per violazione del contratto senza giusta causa. 20. Per quanto riguarda l'importo del risarcimento per la violazione ingiustificata del contratto, e considerando i criteri oggettivi di cui all'art. 17 par. 1 del Regolamento, la Camera ha deciso che un risarcimento di USD 45.000 è adeguata, in particolare in considerazione del fatto che il tempo restante ai sensi del contratto di lavoro in questione era di 3 mesi e mezzo solo (rispetto ai 20 mesi del contratto, che sono stati regolarmente eseguiti) . 21. Alla luce di quanto sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha deciso che il rapporto di lavoro tra l'attore e il convenuto è stato terminato e che il Resistente deve pagare al ricorrente l'importo di USD 45.000 a titolo di risarcimento per violazione del contratto senza giusta causa. 22. In continuazione, la Camera ha aggiunto che, in applicazione dell'art. 17 par. 2 del Regolamento, il nuovo club del giocatore Y, cioè la ZZ Club Z è responsabile in solido per il pagamento dei relativi indennizzi nei confronti dell'attore per un importo di USD 45.000. A questo proposito, la Camera era ansioso di sottolineare che la responsabilità solidale del nuovo club del giocatore è indipendente dalla questione di un possibile incentivo alla violazione contrattuale. 23. Quindi, i membri della Camera rivolto alla questione delle sanzioni sportive eventualmente da imporre al convenuto ai sensi dell'art. 17 par. 3 del Regolamento. 24. A questo proposito, la Camera ha ritenuto che tali sanzioni possono essere imposte solo su un giocatore ritenuto in violazione del contratto durante il periodo protetto (cfr. Art. 17 par. 3 del Regolamento). 25. In questo contesto, la Camera di cui al pt. 7 delle definizioni nella parte dell'introduzione al Regolamento che prevede che il periodo protetto è "un periodo di tre stagioni intere o di tre anni, quello che viene prima, dopo l'entrata in vigore di un contratto, se tale contratto è stato concluso prima della 28 compleanno del Professionista ... ". 26. La Camera ha ritenuto che il 17 settembre 2005, quando il Resistente ha firmato il contratto di lavoro con l'attore, era, secondo il detto contratto, 18 anni di età. Inoltre, la violazione di tale contratto si è verificato nel giugno 2007 quando divenne evidente che il convenuto non intende più rispettare il contratto di lavoro ha firmato con l'attore, quindi prima della scadenza di tre anni dalla conclusione del contratto con l'attore. 27. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha concluso che il convenuto ha violato il contratto di lavoro ha stipulato con l'attore senza giusta causa durante il periodo protetto. Di conseguenza, le sanzioni sportive deve essere imposto al convenuto. 28. A tal fine, la sezione di cui il contenuto dell'arte. 17 par. 3 del regolamento che stabiliscono le sanzioni sportive per violazione del contratto durante il periodo protetto come "una restrizione di quattro mesi sul suo [ie ] del giocatore ammissibilità a giocare in partite ufficiali. In caso di circostanze aggravanti, la restrizione deve durare sei mesi ". 29. Per quanto riguarda la citata disposizione, la Camera ha sottolineato che una sospensione di quattro mesi in materia di ammissibilità di un giocatore di partecipare a partite ufficiali è la sanzione sportiva minima che può essere inflitta per violazione del contratto durante il periodo protetto. Questa sanzione, secondo la formulazione esplicita della disposizione in questione, può essere esteso in caso di circostanze aggravanti. In altre parole, i regolamenti intendono garantire una restrizione all'ammissibilità del giocatore di quattro mesi come sanzione minima. 30. La Camera ha ritenuto che non riusciva a trovare particolari circostanze aggravanti che avrebbero permesso di trarre la conclusione di imporre una restrizione superiore a quattro mesi di ammissibilità del Resistente a giocare in partite ufficiali. 31. L'autorità di decisione ha quindi deciso che il giocatore doveva essere sanzionato con una restricition di quattro mesi sulla sua idoneità a partecipare a tutte le partite di calcio ufficiali dalla notifica della presente decisione. 32. Come conseguenza di tutto quanto sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie deciso che il Resistente deve pagare al ricorrente la somma di USD 45.000. Allo stesso modo, la Camera ha deciso che una restrizione di quattro mesi in materia di ammissibilità del Resistente di giocare in partite ufficiali vengono imposti. 33. Infine, la Camera ha ribadito che ai sensi dell'art. 17 par. 2 del Regolamento, il giocatore il nuovo Club Z sono congiuntamente e solidalmente responsabili per il risarcimento a carico del giocatore per la violazione del contratto all'attore. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La pretesa del ricorrente, club X, è parzialmente accolta. 2. Il Resistente, il giocatore Y, deve pagare un risarcimento per un importo di USD 45.000 all'attore, club X, entro 30 giorni dalla notifica della presente decisione. 3. Il Club ZZ Z è responsabile in solido per il pagamento del suddetto importo. 4. Se l'importo di cui sopra non viene pagata entro il termine suddetto, un tasso di interesse del 5% all'anno vigore al momento della scadenza del termine stabilito e la questione attuale deve essere presentata alla Commissione Disciplinare della FIFA, a titolo oneroso e una decisione formale. 5. Il Richiedente, club X, è diretta ad informare la controparte, il giocatore Y, e il Club ZZ Z direttamente e immediatamente il numero di conto a cui il versamento deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. 6. Una limitazione di quattro mesi sulla sua idoneità a giocare in partite ufficiali è imposto al convenuto, il giocatore Y. Questa sanzione ha effetto a decorrere dalla notifica della presente decisione. 7. Eventuali ulteriori richieste del ricorrente, club X, vengono respinte. 8. Ai sensi dell'art. 61 par. 1 dello Statuto della FIFA che tale decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi di cui al punto 2 delle direttive impartite dal CAS, copia della quale si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve depositare presso la CAS una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno origine al ricorso (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie : Markus Kattner Vice Segretario Generale All.: CAS direttive______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2007-2008) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 7 May 2008, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Philippe Piat (France), member Gerardo Movilla (Spain), member Philippe Diallo (France), member Ivan Gazidis (USA), member on the claim presented by the club, X, XX, as “Claimant” against the player, Y, YY, as “Respondent” regarding a dispute about an alleged breach of an employment contract arisen between the parties involved I. Facts of the case 1. On 17 September 2005, the YYian player Y (hereinafter: the Respondent), born on 25 November 1986, and the XXn club, X (hereinafter: the Claimant), signed an employment contract valid for two years. No precise ending date was indicated. 2. A copy of the said employment contract was remitted to the Dispute Resolution Chamber. 3. According to the said contract, the Respondent was entitled to receive USD 100,000 per year, i.e. USD 40, 000 as a signing-on fee and USD 60,000 as salaries (USD 5,000 per month) as well as bonuses. Furthermore, the Claimant undertook the obligation to pay for the Respondent’s rent, insurance, nutrition, transportation and medical expenses. 4. On 9 June 2007, the Claimant lodged a claim with FIFA (Players’ Status Committee) against the Respondent and the Football Federation of YY respectively, since the Respondent, after having been released to take part in a match with the Association team of the Football Federation of YY on 3 June 2007, did not resume duty with the Claimant in time. The Claimant requested FIFA’s intervention in order that the Respondent resumes duty with the Claimant. Despite FIFA’s correspondence addressed to the Football Federation of YY and the Respondent by means of which they were informed about the relevant applicable provisions of the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005), the Respondent failed to return to the Claimant. 5. On 25 June 2007, the Football Federation of YY explained that the Respondent is blocked in YY due to passport problems, i.e. that the passport expired and the issuance of a new one takes longer than expected. Further, it stated that the Respondent, in spite of having signed a two-years contract with the Claimant, had never permanent residence papers, why he needed to have a new visa each time he travelled out of XX. Moreover, the Football Federation of YY promised that once the Respondent obtains his new passport and visa, he would immediately join the Claimant. 6. In its subsequent correspondence dated 10 July 2007, the Football Federation of YY informed that, as a result of its intervention, the Respondent received a new passport ahead of schedule. Yet, the Football Federation of YY explained that, “as a consequence”, the Respondent travelled with the YY Olympic Team to llll on 7 July 2007 in order to participate with that team at the All …..Games and that he would return on 25 July 2007 at the latest, after the aforementioned Games. 7. On 11 December 2007, the Single Judge of the Players’ Status Committee decided on the matter and concluded that the Respondent had not resumed duty with his club, the Claimant, in a timely manner respectively failed completely to return to the Claimant. Likewise, the Single Judge held that the Football Federation of YY repeatedly breached the pertinent applicable provisions of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005). Therefore, both the Respondent and the Football Federation of YY were sanctioned. 8. Due to the fact that, meanwhile, the Respondent failed to return to the Claimant, on 2 August 2007, the Claimant lodged another claim with FIFA (Dispute Resolution Chamber) against both the Respondent and the Football Federation of YY and maintained that the Respondent had breached the employment contract signed between the parties. The Claimant claimed from the Respondent the payment of compensation in the amount of USD 200,000 for breach of contract, USD 125,000 for replacing the Respondent by another player, i.e. ……..USD 5,500 for losing a license in the ….Champions League since the relevant regulations do not permit replacements. Furthermore, the Claimant requests from the Football Federation of YY the amount of USD 100,000, since it had obviously omitted to arrange for the Respondent’s return to the Claimant in time after having been released for international duties. According to the Claimant, as an aggravating circumstance, the Football Federation of YY and the Respondent did not obey FIFA’s instructions that the Respondent should immediately return. 9. According to the Claimant, the Respondent was supposed to return on 4 June 2007. In this context, it submitted a document entitled as “application breaks” signed by the Respondent and the manager of the Claimant according to which the Respondent was given a leave of 5 days, i.e. until 4 June 2007. Due to his nonreturn to the Claimant, the Respondent missed several important matches in the XXn Cup and in the …..Champions-League. Furthermore, according to the Claimant, the Respondent, during his stay in YY, had started negotiations in view of a new employment contract with the ZZ Club Z. 10. On 12 September 2007, the Respondent presented his position and stated that due to the frequent use of his passport (for participation in international matches with the Association Team of the Football Federation of YY) this document ran out of paper, the reason why he needed to get a new passport. The Respondent also explained that he had never received the relevant permanent residence papers for his stay in XX. What is more, the Respondent explained that he took advantage of the latest call-up to play for the Association Team of the Football Federation of YY and stayed in YY in order to get a new passport. During this stay, he was contacted by the Club Z and this club started to get in contact with the Claimant in view of his envisaged transfer. However, the negotiations got stuck since the Claimant asked more that Club Z was willing to pay for his transfer. In this context, the Respondent added that he informed the Claimant of his intentions to change the club. Allegedly, the Claimant gave its consent thereto but requested him to provide concrete proposals from other clubs. 11. In reply to the Respondent’s statements, the Claimant denied having given its consent to the Respondent that he may look for another club. The Claimant also rejected the Respondent’s allegations as regards the problem he allegedly faced with his visa. 12. Moreover, the Claimant emphasized that the Respondent’s pretended problems with his passport do not justify his absence from the Claimant. This all the more since the Respondent was instructed by FIFA to return to it. Furthermore, the Claimant underlined that the Respondent, even after having participated in the All ….Games in ….., instead of returning to the Claimant, joined the ZZ Club Z and started to train with the ZZ club at a time when the Claimant needed his services. 13. In his final submission, the Respondent explained that in June 2007 he participated with the YY Olympic Team in the preparation “stage” in ……… and subsequently in the All-…….Games in ……... According to the Respondent, the Claimant was officially informed by the Football Federation of YY of his call-ups. Furthermore, the Respondent reiterated that, despite his several requests, the Claimant did not provide him with a valid visa during his 2-years stay in XX. Consequently, he was arrested several times by the authorities in XX. 14. On 18 December 2007, the Respondent signed a new employment contract with the ZZ Club Z valid for three years. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Dispute Resolution Chamber analysed whether it was competent to deal with the case at hand. In this respect, it took note that the present matter was submitted to FIFA on 2 August 2007. Consequently, the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (hereinafter: Procedural Rules) are applicable to the matter at hand (cf. art. 18 par. 2 and 3 of the Procedural Rules). 2. Subsequently, the members of the Chamber referred to art. 3 par. 1 of the Procedural Rules and confirmed that in accordance with art. 24 par. 1 in combination with art. 22 lit. b of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2008) the Dispute Resolution Chamber is competent to deal with the matter at stake, which concerns an employment-related dispute with an international dimension between a XXn club and a YYian player. 3. Furthermore, the Chamber analysed which regulations should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, it confirmed that in accordance with art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2008), and considering that the present claim was lodged on 2 August 2007, the previous version of the regulations (edition 2005; hereinafter: the Regulations) is applicable to the matter at hand as to the substance. 4. In continuation, prior to starting with the considerations of the matter at stake, the president of the Chamber stated that, in view of the fact that a ZZ party is involved in the present procedure, he abstains from participating to the deliberations. 5. Furthermore, the competence of the Chamber and the applicable regulations having been established, the members of the Chamber entered into the substance of the matter. The members of the Chamber started by acknowledging the abovementioned facts and the documentation contained in the file and, in view of the circumstances of the matter at stake, focused its considerations on the question whether an unjustified breach of the employment contract signed by and between the Claimant and the Respondent occurred and, in the affirmative, which party is responsible for such breach of contract, and to verify and decide if financial and/or sporting sanctions for breach of contract have to be applied. 6. As far as the question is concerned whether a breach of contract occurred, the Chamber started by acknowledging that the Claimant and the Respondent signed on 17 September 2005 an employment contract which was to be valid for two years. 7. In continuation, the members of the Chamber acknowledged the Claimant’s allegations according to which the Respondent, by failing to return to it after having been released to take part in a match with the Association team of the Football Federation of YY on 3 June 2007, breached the employment contract entered into between the parties. Furthermore, the deciding body noted that the Claimant requests the Respondent inter alia to pay compensation for breach of contract. In addition to that, the Chamber took note that the Claimant’s claim is directed likewise against the Football Federation of YY for its alleged failure to ensure that the Respondent returns to the Claimant in due course after the Respondent having been released to play in the aforesaid match with the Association team of the Football Federation of YY and thus requests from the Football Federation of YY payment amounting to USD 100,000. 8. With regard to the Respondent’s submissions regarding his absence from the Claimant, the Chamber noted that the Respondent claims that during his stay in XX he was never provided with a valid visa by the Claimant and was therefore arrested on several occasions. The Respondent further emphasised that he needed to renew his passport in YY and that due to frequent use, it had run out of paper. The opportunity to renew this document had presented itself upon his latest call- up to play for the Association team of the Football Federation of YY. For this reason, he remained in YY until his new passport was issued. During this time he was contacted by the ZZ Club Z with a view to a future transfer. According to the Respondent, he informed the Claimant of his intention to change club and the Claimant gave its consent. 9. In this connection the decision-making body deemed it appropriate to point out that the Single Judge of the Players’ Status Committee, in accordance with his competence, had finally settled the questions regarding the release of the Respondent for duty with the Association team of the Football Federation of YY. This decision found that the Respondent had not returned to the Claimant in a timely manner, i.e. in accordance with the binding provisions regarding the deadlines by which a player must return to work at his club after he has complied with a call-up to his association team. Furthermore, the Single Judge of the Players’ Status Committee found that the Association team of the Football Federation of YY had repeatedly failed in its duty to ensure that the Respondent returned to the Claimant in a timely manner after the match/matches. 10. In accordance with his above-mentioned findings, the Single Judge of the Players’ Status Committee imposed sanctions on the Respondent and the Football Federation of YY. 11. In this regard the members of the Chamber pointed out that FIFA is not competent to hear the claim of a club against an association (cf. art. 22 of the Regulations). The Chamber thus found that it could not enter into the part of the claim that is directed against the Football Federation of YY. The Chamber also referred to the proceedings before the Single Judge of the Players’ Status Committee, in which a decision was passed on the failings of the Football Federation of YY regarding the player’s delayed return/failure to return to the Claimant. 12. The decision-making body then entered into the Respondent’s statement and noted that, according to the principle of the burden of proof, he had been unable to support his claims regarding his failure to return to the Claimant with any relevant evidence. There was no evidence in support of either his claim that the Claimant never provided him with a valid visa during the duration of the contract or his claim regarding his alleged problem with his passport. In this regard the Chamber underlined that it would have been the Respondent’s duty to draw the Claimant’s attention to these failings so that the Claimant could have taken the relevant measures to solve the problem. According to the documents on file, the Respondent appears never to have complained to the Claimant about these failings. 13. Furthermore, in his second statement in the present proceedings the Respondent himself confirmed the Claimant’s suspicion that the Respondent had conducted negotiations with the ZZ Club Z with a view to sign an employment contract. It then emerged that the parties signed the corresponding employment contract on 18 December 2007. 14. In this regard the Chamber noted the Respondent’s explanation that he had received the Claimant’s consent to look for a new club. This claim was categorically rejected by the Claimant. 15. The Chamber once again referred to the principle that any party deriving a right from an alleged fact shall carry the burden of proof (cf. art. 12 par. 3 of the Procedural Rules). 16. The Respondent once again failed to submit any documents in support of his statements. 17. In the light of the above, the Chamber concluded that the Respondent was unable to demonstrate that he had valid reasons for failing to return to the Claimant after the match with the Association team of the Football Federation of YY on 3 June 2007 and to honour the contract until its agreed expiry date. 18. As a result of the above, the Dispute Resolution Chamber came to the conclusion that the Respondent had breached without just cause the contract binding him to the Claimant. The members present at the meeting recalled that the Respondent neither had the approval of the Claimant to enter into negotiations with a potential new club nor did he invoke a valid just cause before the Chamber for having not assumed his duties under the employment contract he entered into with the Claimant. 19. Having established that the Respondent had breached the employment contract with the Claimant, the Chamber turned to the question whether the Respondent is accountable for compensation for breach of contract and if sporting sanctions shall be applied on him for breach of contract without just cause. 20. As to the amount of compensation for the unjustified breach of contract, and considering the objective criteria listed in art. 17 par. 1 of the Regulations, the Chamber decided that a compensation of USD 45,000 is adequate particularly in view of the fact that the time remaining under the relevant employment contract was of 3½ months only (compared to the 20 months of the contract which were duly executed). 21. In light of the above, the Dispute Resolution Chamber decided that the employment relation between the Claimant and the Respondent has been terminated and that the Respondent has to pay to the Claimant the amount of USD 45,000 as compensation for breach of contract without just cause. 22. In continuation, the Chamber added that, in application of art. 17 par. 2 of the Regulations, the new club of the player Y, i.e. the ZZ Club Z is jointly and severally liable for the payment of the relevant compensation towards the Claimant in the amount of USD 45,000. In this respect, the Chamber was eager to point out that the joint liability of the player’s new club is independent from the question of a possible inducement to contractual breach. 23. Then, the members of the Chamber turned to the question of the sporting sanctions possibly to be imposed on the Respondent in accordance with art. 17 par. 3 of the Regulations. 24. In this respect, the Chamber held that such sanctions can only be imposed on a player found to be in breach of contract during the protected period (cf. art. 17 par. 3 of the Regulations). 25. In this context, the Chamber referred to pt. 7 of the definitions in the introduction part to the Regulations which provides that the protected period is “a period of three entire seasons or three years, whichever comes first, following the entry into force of a contract, if such contract was concluded prior to the 28 birthday of the Professional…”. 26. The Chamber held that on 17 September 2005, when the Respondent signed the employment contract with the Claimant, he was, according to the said contract, 18 years of age. Moreover, the breach of that contract occurred in June 2007 when it became evident that the Respondent no longer intends to fulfil the employment contract he signed with the Claimant, thus before the lapse of three years from concluding the contract with the Claimant. 27. In view of the above, the Chamber concluded that the Respondent breached the employment contract he entered into with the Claimant without just cause during the protected period. As a consequence, sporting sanctions shall be imposed on the Respondent. 28. To this end, the Chamber referred to the contents of art. 17 par. 3 of the Regulations stipulating the sporting sanctions for breach of contract during the protected period as “a restriction of four months on his [i.e. the player’s] eligibility to play in official matches. In the case of aggravating circumstances, the restriction shall last six months”. 29. With regard to the quoted provision, the Chamber emphasized that a suspension of four months on a player’s eligibility to participate in official matches is the minimal sporting sanction that can be imposed for breach of contract during the protected period. This sanction, according to the explicit wording of the relevant provision, can be extended in case of aggravating circumstances. In other words, the Regulations intend to guarantee a restriction on the player’s eligibility of four months as the minimal sanction. 30. The Chamber held that it could not find particular aggravating circumstances that would allow to draw the conclusion to impose a restriction higher than four months of the Respondent’s eligibility to play in official matches. 31. The deciding authority therefore decided that the player had to be sanctioned with a restricition of four months on his eligibility to participate in any official football matches as from the notification of the present decision. 32. As a consequence to all of the above, the Dispute Resolution Chamber decided that the Respondent has to pay to the Claimant the sum of USD 45,000. Equally, the Chamber decided that a restriction of four months on the Respondent’s eligibility to play in official matches shall be imposed. 33. Finally, the Chamber reiterated that according to art. 17 par. 2 of the Regulations, the player’s new Club Z shall be jointly and severally liable for the compensation payable by the player for the breach of contract to the Claimant. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the Claimant, club X, is partially accepted. 2. The Respondent, player Y, has to pay compensation in the amount of USD 45,000 to the Claimant, club X, within 30 days of notification of the present decision. 3. The ZZ Club Z is jointly and severally liable for the payment of the above- mentioned amount. 4. If the aforementioned amount is not paid within the aforementioned deadline, an interest rate of 5% per year will apply as of expiry of the fixed time limit and the present matter shall be submitted to the FIFA’s Disciplinary Committee, for consideration and a formal decision. 5. The Claimant, club X, is directed to inform the Respondent, player Y, and the ZZ Club Z directly and immediately of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. 6. A restriction of four months on his eligibility to play in official matches is imposed on the Respondent, player Y. This sanction shall take effect as from the notification of the present decision. 7. Any further requests of the Claimant, club X, are rejected. 8. According to art. 61 par. 1 of the FIFA Statutes this decision may be appealed before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receiving notification of this decision and has to contain all elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for the filing of the statement of appeal, the appellant shall file with the CAS a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Markus Kattner Deputy Secretary General Encl: CAS directives
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