F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2008-2009) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 3 luglio 2008, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Theo van Seggelen (Paesi Bassi), membro Carlos Soto (Cile), membro Mario Gallavotti (Italia), membro Sofoklis Pilavios (Grecia), membro del reclamo presentato dal giocatore, X, come “attore” contro il club, K, come “convenuto” in vista di un relativo vertenza contrattuale del lavoro sorto tra le parti. I. Fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2008-2009) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 3 luglio 2008, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Theo van Seggelen (Paesi Bassi), membro Carlos Soto (Cile), membro Mario Gallavotti (Italia), membro Sofoklis Pilavios (Grecia), membro del reclamo presentato dal giocatore, X, come "attore" contro il club, K, come "convenuto" in vista di un relativo vertenza contrattuale del lavoro sorto tra le parti. I. Fatti della controversia 1. Il 9 maggio 2006, il giocatore, Z, A e il club, K Club, ha firmato un "Premier league e / o stato campionato un contratto normale giocatore - Visa business (457)" (in prosieguo: contratto standard), che si riferisce alle voci 1.1 e 1.2 del suo "Schedule One" (di seguito: Tabella 1) per quanto riguarda lo stipendio del giocatore e dei pagamenti delle partite e al punto 1.3 della Tabella 1 per quanto riguarda la durata del contratto. 2. In base al punto 1.3 della Tabella 1, il contratto sarebbe scaduto il 31 ottobre 2008. 3. Il salario annuo indicata al punto 1.1 della Tabella 1 dollaro è pari a 43.600 al lordo e netto settimanale 660,53. 4. Punto 1.2 della Tabella 1 sui pagamenti delle partite si riferisce a "Annesso 1". Annesso Questa consiste in una dichiarazione indirizzata al segretario del club (mittente non identificato) che definisce una proposta sui pagamenti delle partite da inserire nella Tabella 1 (firma-sul prezzo di 5.100, il 50% dei quali dovuti al suo agente, e dei pagamenti di 100 per gol segnato specificato). 5. Ai sensi dell'art. Illuminata 4. c) del contratto standard il club è stato obbligato a fornire al giocatore tutte le alloggio, pasti, aria e bus da e per le partite in cui è tenuto a partecipare. 6. Art. 7 delle offerte di contratto standard con diritti e doveri in caso di infortunio. Ai sensi dell'art. 7,1 lit. d) il club è obbligato a pagare le spese mediche non recuperabili da parte del giocatore in "Medicare" o il suo ospedale privato e medico istituto di previdenza. 7. Ai sensi dell'art. 9 del contratto standard il giocatore accetta di assoggettarsi esclusivamente alla competenza del procedimento di reclamo in quanto promulgato dalla Federazione Calcio di V (in seguito :) e meno che e fino a quel procedimento di reclamo è stato esaurito, non tenterà di rivolgersi a un tribunale di legge. 8. Art. 13 del contratto norma specifica i requisiti da rispettare in caso di un partito preavviso. 9. Il 13 febbraio 2007, il giocatore ha presentato un reclamo contro il club Fronte a FIFA per violazione del contratto di lavoro, omettendo di pagare i salari e diritti, nonché per violazione delle condizioni Visa omettendo di fornire lui con i suoi diritti nell'ambito del Visa. 10. Il giocatore sostiene che, il 4 giugno 2006, ha subito un infortunio durante lo svolgimento dei suoi doveri gioco, a seguito della quale è stato in grado di giocare per il resto della stagione (fino ad ottobre 2006). 11. Il giocatore afferma, inoltre, di aver ricevuto l'ultimo pagamento da parte del club il 14 settembre 2006. 12. Il 1 ° ottobre 2006, è stato autorizzato dal club per tornare a C nei giorni festivi. A questo proposito, il giocatore ha presentato una lettera datata 25 settembre 2006, senza firma e compilato su carta intestata del club, indirizzata al, in cui il club si impegna a pagare un biglietto di ritorno e il giocatore dovrebbe tornare ad A non Entro il 7 novembre 2006 al fine di riprendere il suo allenatore / doveri giocare con il club. 13. Durante le vacanze il club notificato al Dipartimento di Immigrazione che non era più in servizio da parte del club e il club senza successo tentato di annullare visto del giocatore. 14. Il 2 novembre 2006, il club ha informato il particolare che pienamente risolto contratto di lavoro del giocatore. Il giocatore aggiunge che non è mai il club gli ha notificato di qualsiasi presunta violazione del contratto. 15 Il 5 novembre 2006, il giocatore tornato A e il club ha rifiutato di fornire lui con i suoi diritti contrattuali, che hanno reso impossibile per lui sostenere se stesso e restare in A molto più a lungo. 16 Il signor Z sostiene di aver adempiuto i suoi obblighi contrattuali in ogni momento fino alla violazione del contratto commessa dal club. 17. Il 23 novembre 2006, il giocatore tornato a C. 18. Alla luce di quanto sopra, il signor Z chiede che il club sia condannata a pagare a lui i seguenti importi sulla base del contratto standard e il suo Allegato 1: Saldo del pagamento dello stipendio lordo cfr. punto 1.1 della Tabella 1 (dal 15 settembre 2006 fino al 31 ottobre 2008) 92949 Imbarco sul prezzo cfr. punto 1.2 di cui sopra "Annesso 1" della tabella 1 5100 gol segnato dal giocatore il 23 agosto 2006 100 98149 19. Inoltre, il signor Z chiede che il club sia condannata a pagare a lui i seguenti importi sulla base di un accordo con il club e gli obblighi vincolanti del club in un regime di visti: voce canoni di locazione (dal 15 settembre 2006 fino al 31 ottobre 2008 49500 ) a 450 a settimana per 110 settimane bilancia dei pagamenti di noleggio auto a 300 a settimana per 110 settimane 33.000 Rimborso delle spese di affitto pagato dal giocatore 299 dal 6 novembre 2006 al 23 novembre 2006 Rimborso delle spese di trasporto pubblico durante il 6 novembre 2006 a 55,60 23 Novembre 2006 Rimborso delle spese per cure mediche, l'8 e il 10 luglio 2006 286,90 Rimborso di volo da B a M il 7 2006 400 Rimborso del biglietto ri-emissione tassa di maggio per il volo da B ad M 2 Novembre 2006 100 Rimborso di volo da M a B il 23 novembre 2006 980 20 84,621.50. Inoltre, il signor Z chiede che il club sia condannata a pagare a lui 20.000 di danni e risarcimenti. 21. Di conseguenza, l'importo totale richiesto dal giocatore è 202,770.50. 22. Il club, da parte sua, ha sollevato dubbi sul fatto che FIFA è competente in questa materia sottolineando che il giocatore non ha indicato alcuna base sulla quale il tribunale non riuscirebbe a trattare la questione con rigore e imparzialità. 23. K sostiene che il giocatore è stato anche impegnato come allenatore e ha presentato una copia del relativo contratto di allenatore del 9 maggio 2006 in aggiunta al contratto di lavoro giocatore , Schedule 1 e Annesso 1 che sono stati presentati anche da parte del giocatore. 24. Secondo il club, il signor Z aveva diritto a ricevere 30 mila per le sue attività di coaching fuori dello stipendio annuale di 43.600. 25. Il club sostiene che il signor Z venuta meno ai suoi obblighi di coaching (incapacità di partecipare a sessioni di formazione, corsi di coaching, appuntamenti medici) e che lo ha messo in mora più volte prima che il suo contratto è stato infine risolto da club il 4 agosto 2006. 26. Il club riconosce che essa ha continuato a pagare i suoi debiti Mr. Z fino al 14 settembre 2006. 27. Quando il signor Z ha chiesto di tornare in C per fini di villeggiatura, il club ha capito che era tenuta in base alle condizioni del suo visto per coprire il costo del viaggio di ritorno e gli ha fornito un biglietto. Inoltre, il club dargli una copia di una lettera firmata datata 25 settembre 2006 al FFV affermando che "come da accordo verbale con X, stiamo solo fornendo il biglietto aereo di ritorno per soddisfare 457 regolamenti di Visa e che X è pienamente consapevole del suo contratto violazioni ". 28. Per quanto riguarda questa lettera, il club sottolinea che il documento presentato dal giocatore era solo una bozza di documento. 29. K sostiene di aver risolto il contratto di lavoro per giusta causa del rinvio di cui all'art. 14 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) così come le pagine 39 e 40 del Commentario su tali regolamenti. Facendo riferimento al contratto di coaching Mr. Z, il club sottolinea che la cessazione seguito diversi mesi di mancato rispetto da parte di Mr. Z. 30. Per queste ragioni, il club rigetta la domanda avanzata dal signor Z, ma ammette che si deve al signor Z la quantità di 5,886.90 in materia di diritto del giocatore per il pagamento del firma-sul prezzo di 5.100, obiettivo bonus di 100 ( entrambi contenuti in Annesso 1 della Tabella 1), i costi delle cure mediche di 286,90, e il suo volo da B ad M del 7 maggio 2006 di 400. Questo importo è stato deferito dal club al giocatore nel corso del procedimento. 31. Tutti gli altri (finanziario) crediti del giocatore vengono respinte dal club. 32. Mr. Z conferma la ricezione di 5,886.90 senza pregiudizio per le sue pretese. 33. Egli fa notare che la sua affermazione è in relazione alle sue attività di giocatore e che il contratto di lavoro tecnico e l'occupazione accordo giocatore sono due documenti distinti, ciascuno dei quali non è subordinato alla esecuzione del contratto di altri. Controversie Coaching, secondo il giocatore, cadono sotto la giurisdizione della Commissione per lo Status dei Calciatori. 34. Egli respinge le accuse formulate nei suoi confronti relativo alla realizzazione dei suoi (coaching) gli obblighi e fornisce un ragionamento dettagliate al riguardo. Egli sottolinea, inoltre, che egli non ha ricevuto alcun avviso di inadempienza da parte del club, che le comunicazioni non sono stati inviati l'indirizzo corretto. 35. Egli sostiene che il club non aveva giusta causa per la rescissione del suo contratto. 36. Si ricorda inoltre che è rimasto disoccupato, nonostante i suoi sforzi di trovare un'occupazione alternativa. 37. Non ci sono commenti finali sono stati ricevuti dal club. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto e tenendo in considerazione la posizione di K rispetto alla competenza della Camera, la Camera ha analizzato se è competente a trattare la questione in gioco. A questo proposito, ha preso atto che la questione attuale è stata presentata alla FIFA il 13 febbraio 2007. Di conseguenza, le regole procedurali della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie (di seguito: Regole procedurali) sono applicabili alla materia in esame (cfr. art 18 comma 2 e 3 delle norme procedurali..). 2. Successivamente, i membri della sezione di cui all'art. 3 par. 1 delle norme procedurali e dell'art. 24 par. 1 in combinazione con l'art. 22 lit. b del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2008), in base alle quali la Camera di Risoluzione delle Controversie decide in merito alle controversie employmentrelated tra un club e un giocatore che hanno una dimensione internazionale, a meno che un tribunale arbitrale indipendente garantire un procedimento equo e rispetto del principio di pari rappresentanza di giocatori e club è stato stabilito a livello nazionale nel quadro della Associazione e / o un contratto collettivo. 3. La Camera ha ricordato che la questione attuale è tra un A e un giocatore di C ed ha preso in considerazione la tesi del convenuto secondo cui la Camera di Risoluzione delle Controversie può non avere alcuna competenza in materia presente. 4. A questo proposito, i membri della sezione di cui la consolidata giurisprudenza della Camera di Risoluzione delle controversie in base alla quale, in generale, in materia di occupazione legate controversie tra un club e un giocatore che hanno una dimensione internazionale, ossia tra le parti che fanno non appartengono allo stesso paese, entrambe le parti hanno il diritto di deferire la controversia agli organi che decidono della FIFA, a meno che un tribunale arbitrale indipendente rispetto del principio di pari rappresentanza di giocatori e club, con un presidente indipendente è stato istituito a livello nazionale. 5. La Camera ha riconosciuto che il convenuto non era in grado di dimostrare che un tribunale arbitrale indipendente, in conformità con i requisiti del regolamento FIFA è stata stabilita in questo caso. 6. Il conto delle considerazioni che precedono, la Camera ha stabilito che i dubbi della Resistente in merito alla competenza della FIFA per affrontare la questione a portata di mano devono essere respinte e che nel caso di specie può essere considerato come la sostanza. 7. Successivamente, la Camera ha analizzato i quali la normativa dovrebbe essere applicabile a conoscere del merito della questione. A questo proposito, ha confermato che ai sensi dell'art. 26 par. 1 e 2 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2008), e considerando che la presente domanda è stata presentata il 13 febbraio 2007, la versione precedente del regolamento (edizione 2005, in prosieguo: Regolamento) è applicabile in materia a portata di mano per quanto riguarda la sostanza. 8. La competenza della Camera e dei regolamenti vigenti che sono stati istituiti, la Camera è entrato nella sostanza della questione. Dopo un attento studio della documentazione messa a disposizione alla Camera e la posizione delle parti in materia di specie, i membri della Camera preso atto che il giocatore, Z, sembra essere altrettanto stati impiegati dal Resistente come un allenatore per mezzo di un separato e specifico contratto di lavoro di coaching in aggiunta al contratto di lavoro giocatore. A questo proposito, la Camera ha ritenuto adatta a sottolineare che il signor Z ha presentato la sua domanda di fronte alla FIFA nella sua qualità di un giocatore sulla base del contratto di lavoro giocatore ha firmato tra le parti il 9 maggio 2006. 9. In questa fase, i membri della Camera ha sottolineato che gli obblighi di Mr. Z derivanti dal suo contratto di coaching e violazione degli obblighi di coaching tali non possono essere prese in considerazione nella materia in esame, che trova il suo fondamento nel contratto di lavoro giocatore. In effetti, una controversia tra un club e un allenatore con una dimensione internazionale rientrerebbe nella competenza del Comitato per lo Status dei Calciatori ai sensi dell'art. 22 lit. c del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori. 10. Secondo il giocatore, il club aveva agito in violazione del contratto di lavoro, omettendo di pagare i salari e diritti, nonché di aver agito in violazione delle condizioni Visa omettendo di fornire lui con i suoi diritti nell'ambito del Visa. 11. In risposta a tale richiesta, il convenuto si limita a sostenere che il signor Z aveva agito in violazione dei suoi obblighi contrattuali e di coaching ha presentato una copia dei bandi di default rilevanti e una disdetta, ognuno dei quali, come rilevato dai membri della Camera, fare riferimento a Mr. Z obblighi di coaching. 12. La Camera ha ricordato che, secondo il giocatore, il 4 giugno 2006, ha subito una lesione, la documentazione di cui è stata presentata dal Sig. Z, mentre delle sue funzioni playing, quale affermazione non è stato contestato dal club. In questo contesto e per il buon ordine delle cose, la Camera ha voluto evidenziare che il pregiudizio di un giocatore non può essere accettata come ragione valida per rescindere unilateralmente e prematuramente un contratto di lavoro. 13. Inoltre, i membri della Camera preso atto del contenuto della corrispondenza del club con la F e la DI per quanto riguarda la situazione contrattuale del giocatore con il Resistente. E 'stato in particolare rilevato che, secondo il giocatore, il 2 novembre 2006, il club ha informato il particolare che pienamente risolto contratto di lavoro del giocatore. La Camera ha tenuto conto che queste affermazioni del giocatore e la relativa documentazione presentata dal giocatore a questo proposito non sono stati contestati dal club. 14. Alla luce dei suddetti fatti, la Camera d'accordo che il club non aveva giusta causa per rescindere unilateralmente e anticipatamente il rapporto contrattuale con il giocatore il 2 novembre 2006. Di conseguenza, i membri della Camera ha stabilito che il club aveva agito in violazione del contratto di lavoro giocatore. Pertanto, e tenendo in considerazione l'arte. 17 comma 1 del Regolamento, la Camera ha deciso che il giocatore ha diritto a ricevere dal club una somma di denaro a titolo di risarcimento per violazione del contratto, oltre ad eventuali pagamenti in sospeso sulla base del contratto di lavoro in questione. 15. La Camera poi si girò verso pretesa economica del giocatore e ha rilevato che nel corso del procedimento ha ricevuto dal club la quantità di 5,886.90, che sono stati rimessi dal Resistente in pagamento della firma-sul prezzo del 5100, il bonus obiettivo del 100, cure mediche spese di 286,90, e il suo volo da B ad M del 7 maggio 2006 di 400. 16. Per quanto riguarda i pagamenti in sospeso, la Camera ha tenuto conto che il periodo di tempo interessato va dal 15 settembre 2006 fino al 2 novembre 2006, data in cui il club risolto unilateralmente il contratto di lavoro. 17. Di conseguenza, tenendo conto delle affermazione del giocatore e la documentazione rimessa dal giocatore a sostegno di tale richiesta nonché i pagamenti già rimessi dal club per il giocatore, la Camera ha deciso che il club è tenuto a versare al giocatore l'importo di 9.970 nel pagamento degli stipendi in sospeso, alloggio, auto e biglietti ri-emissione a pagamento. A questo proposito, la Camera ha ritenuto importante sottolineare che non poteva prendere in considerazione alcun obbligo presunta del club solo sulla base di sistemazione del visto del giocatore, senza alcuna prova documentale ulteriormente. 18. Per quanto riguarda l'importo del risarcimento, la Camera ha convenuto che, sulla base del risarcimento stipendio del giocatore per un importo di 40.030 è competente in materia specifica a portata di mano. Tale importo comprende i compensi per i costi sostenuti dal giocatore fino alla sua data di ritorno effettivo alla B il 23 novembre 2006. 19. Alla luce di tutto quanto sopra, la Camera ha deciso che K è tenuto a pagare al signor Z la quantità totale di 50.000 in connessione con la risoluzione senza giusta causa del contratto di lavoro da parte del club. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La pretesa del ricorrente, il giocatore, X, è parzialmente accolta. 2. Il Resistente, K, è tenuto a pagare l'importo totale di 50.000 al richiedente entro 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione. 3. Se la somma di cui sopra non viene pagata entro il termine predetto un tasso di interesse del 5% all'anno vigore al momento della scadenza del termine stabilito e la questione attuale deve essere presentata, su richiesta delle parti alla Commissione Disciplinare della FIFA per il suo esame e decisione. 4. Qualsiasi ulteriore richiesta presentata dal Richiedente viene respinto. 5. Il Richiedente è diretta ad informare il Resistente immediatamente e direttamente il numero di conto a cui il versamento deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. ** Nota relativa alla decisione motivata (ricorso giurisdizionale): Ai sensi dell'art. 61 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Tribunale Arbitrale dello Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 / Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info @ tas- cas.org / www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie : Jérôme Valcke Segretario Generale All.. CAS direttive______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2008-2009) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 3 July 2008, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Theo van Seggelen (Netherlands), member Carlos Soto (Chile), member Mario Gallavotti (Italy), member Sofoklis Pilavios (Greece), member on the claim presented by the player, X, as “Claimant” against the club, K, as “Respondent” regarding an employment related contractual dispute arisen between the parties. I. Facts of the case 1. On 9 May 2006, the player, Z, and the A club, K Club, signed a “Premier league and/or state league one standard player contract - business Visa (457)” (hereinafter: Standard contract), which refers to items 1.1 and 1.2 of its “Schedule One” (hereinafter: Schedule 1) with respect to the player’s salary and match payments and to item 1.3 of Schedule 1 with respect to the duration of the contract. 2. According to item 1.3 of Schedule 1, the contract was due to expire on 31 October 2008. 3. The annual salary indicated under item 1.1 of Schedule 1 amounts to gross Dollar 43,600 and weekly net 660.53. 4. Item 1.2 of Schedule 1 on match payments refers to “Annexure 1”. This Annexure consists of a declaration addressed to the club secretary (sender unidentified) setting out a proposal on match payments to be inserted in Schedule 1 (signing-on fee of 5,100, 50% of which payable to his agent, and payments of 100 per goal scored specified). 5. In accordance with art. 4 lit. c) of the Standard contract the club was obliged to provide the player with all accommodation, meals, air and bus travel to and from matches in which he is required to participate. 6. Art. 7 of the Standard contract deals with rights and obligations in case of injury. According to art. 7.1 lit. d) the club is obliged to pay any medical expenses not recoverable by the player under “Medicare” or his private hospital and medical benefits scheme. 7. In accordance with art. 9 of the Standard contract the player agrees to submit exclusively to the jurisdiction of the Grievance Procedure as promulgated by the Football Federation of V (hereinafter:) and unless and until that Grievance Procedure has been exhausted he will not attempt to turn to a court of law. 8. Art. 13 of the Standard contract specifies the requirements to be met in the event of a party giving notice. 9. On 13 February 2007, the player lodged a claim against the club in front of FIFA for breach of the employment contract by failing to pay his wages and entitlements and for breach of the Visa conditions by failing to provide him with his entitlements under the Visa. 10. The player maintains that, on 4 June 2006, he sustained an injury whilst performing his playing duties, as a result of which he was unable to play for the rest of the season (until October 2006). 11. The player furthermore asserts that he received the last payment from the club on 14 September 2006. 12. On 1 October 2006, he was authorised by the club to return to C on holidays. In this respect, the player submitted a letter dated 25 September 2006, without signature and made out on the club’s letterhead, addressed to the , in which the club undertakes to pay for a return ticket and the player is expected to return to A by no later than 7 November 2006 in order to resume his coaching/playing duties with the club. 13. During his holidays the club notified the A Department of Immigration that he was no longer employed by the club and the club unsuccessfully attempted to cancel the player’s visa. 14. On 2 November 2006, the club informed the inter alia that it fully terminated the player’s employment contract. The player adds that the club never notified him about any alleged breach of the contract. 15 On 5 November 2006, the player returned to A and the club refused to provide him with his contractual entitlements, which made it impossible for him to sustain himself and remain in A much longer. 16 Mr. Z maintains that he complied with his contractual obligations at all times until the breach of contract committed by the club. 17. On 23 November 2006, the player returned to C. 18. In light of the above, Mr. Z asks that the club be ordered to pay to him the following amounts on the basis of the Standard contract and its Schedule 1: Item Balance of gross salary payments cf. item 1.1 of Schedule 1 (from 15 September 2006 until 31 October 2008) 92,949 Signing-on fee cf. item 1.2 of above-mentioned “Annexure 1” to Schedule 1 5,100 Goal scored by player on 23 August 2006 100 98,149 19. In addition, Mr. Z asks that the club be ordered to pay to him the following amounts on the basis of an agreement with the club and the club’s mandatory obligations under visa arrangements: Item Rental payments (from 15 September 2006 until 31 October 49,500 2008) at 450 per week for 110 weeks Balance of the car rental payments at 300 per week for 110 33,000 weeks Reimbursement of rental costs paid by the player from 6 299 November 2006 to 23 November 2006 Reimbursement of public transport expenses during 6 November 55.60 2006 to 23 November 2006 Reimbursement of costs of medical treatment on 8 and 10 July 286.90 2006 Reimbursement of flight from B to M on 7 May 2006 400 Reimbursement of ticket re-issuing fee for flight from B to M 2 November 2006 100 Reimbursement of flight from M to B on 23 November 2006 980 84,621.50 20. In addition, Mr. Z asks that the club be ordered to pay to him 20,000 for damages and compensation. 21. Consequently, the total amount claimed by the player is 202,770.50. 22. The club, for its part, has raised doubts as to whether FIFA has jurisdiction in this matter pointing out that the player has not indicated any basis on which the tribunal would fail to deal with the matter rigorously and impartially. 23. K alleges that the player was also engaged as a coach and it submitted a copy of the relevant coach contract dated 9 May 2006 in addition to the player employment contract, Schedule 1 and Annexure 1 that were also presented by the player. 24. According to the club, Mr. Z was entitled to receive 30,000 for his coaching activities out of the 43,600 annual salary. 25. The club maintains that Mr. Z failed to fulfil his coaching obligations (failure to attend training sessions, coaching courses, medical appointments) and that it put him in default several times before his contract was finally terminated by the club on 4 August 2006. 26. The club acknowledges that it continued to pay Mr. Z his dues until 14 September 2006. 27. When Mr. Z asked to return to C for holiday purposes, the club understood that it was obliged under the terms of his visa to meet the cost of the return travel and it provided him with a ticket. Furthermore, the club give him a copy of a signed letter dated 25 September 2006 to the FFV stating “as per our verbal agreement with X, we are only providing this return airfare to satisfy 457 Visa Regulations and that X is fully aware of his contractual breaches”. 28. With respect to this letter, the club points out that the document presented by the player was only a draft document. 29. K claims that it terminated the employment contract with just cause referring to art. 14 of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005) as well as pages 39 and 40 of the Commentary on these Regulations. Referring to Mr. Z coaching contract, the club points out that the termination followed several months of non-compliance by Mr. Z. 30. For these reasons, the club rejects the claim put forward by Mr. Z, but admits that it owes to Mr. Z the amount of 5,886.90 relating to the player’s claim for payment of the signing-on fee of 5,100, goal bonus of 100 (both contained in Annexure 1 of Schedule 1), medical treatment costs of 286.90, and his flight from B to M of 7 May 2006 of 400. This amount has been remitted by the club to the player during the proceedings. 31. All other (financial) claims of the player are rejected by the club. 32. Mr. Z acknowledges receipt of 5,886.90 without prejudice to his claims. 33. He points out that his claim is in relation to his player activities and that the coach employment agreement and player employment agreement are two separate documents, each of which is not conditional upon the performance of the other agreement. Coaching disputes, according to the player, fall under the jurisdiction of the Players’ Status Committee. 34. He rejects the allegations made against him relating to the fulfilment of his (coaching) obligations and provides a detailed reasoning in this regard. He furthermore points out that he did not receive any notice of default from the club, which notices were not sent to the correct address. 35. He submits that the club had no just cause for the termination of his contract. 36. He further points out that he has remained unemployed in spite of his efforts to find alternative employment. 37. No final comments were received from the club. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all and taking into consideration the position of K with respect to the Chamber’s competence, the Chamber analysed whether it is competent to deal with the matter at stake. In this respect, it took note that the present matter was submitted to FIFA on 13 February 2007. Consequently, the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (hereinafter: Procedural Rules) are applicable to the matter at hand (cf. art. 18 par. 2 and 3 of the Procedural Rules). 2. Subsequently, the members of the Chamber referred to art. 3 par. 1 of the Procedural Rules and to art. 24 par. 1 in combination with art. 22 lit. b of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2008), in accordance with which the Dispute Resolution Chamber shall adjudicate on employmentrelated disputes between a club and a player that have an international dimension, unless an independent arbitration tribunal guaranteeing fair proceedings and respecting the principle of equal representation of players and clubs has been established at national level within the framework of the Association and/or a collective bargaining agreement. 3. The Chamber recalled that the present matter is between an A and a C player and took into account the argument of the Respondent according to which the Dispute Resolution Chamber might have no competence in the present matter. 4. In this respect, the members of the Chamber referred to the well-established jurisprudence of the Dispute Resolution Chamber according to which, in general, in employment-related disputes between a club and a player that have an international dimension, i.e. between parties that do not belong to the same country, both parties are entitled to refer the dispute to FIFA’s deciding bodies, unless an independent arbitration tribunal respecting the principle of equal representation of players and clubs with an independent chairman has been established at national level. 5. The Chamber acknowledged that the Respondent was unable to prove that an independent arbitration tribunal in compliance with the requirements of the FIFA Regulations has been established in this case. 6. On account of the above considerations, the Chamber established that the Respondent’s doubts as to the competence of FIFA to deal with the matter at hand have to be rejected and that the present case can be considered as to the substance. 7. Subsequently, the Chamber analysed which regulations should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, it confirmed that in accordance with art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2008), and considering that the present claim was lodged on 13 February 2007, the previous version of the regulations (edition 2005; hereinafter: Regulations) is applicable to the matter at hand as to the substance. 8. The competence of the Chamber and the applicable regulations having been established, the Chamber entered into the substance of the matter. After careful study of the documentation made available to the Chamber and the position of the parties in the present matter, the members of the Chamber duly noted that the player, Z, appears to have equally been employed by the Respondent as a coach by means of a separate and specific coaching employment contract in addition to the player employment contract. In this regard, the Chamber deemed it fit to stress that Mr. Z lodged his claim in front of FIFA in his capacity as a player on the basis of the player employment contract signed between the parties on 9 May 2006. 9. At this stage, the members of the Chamber emphasised that any obligations of Mr. Z arising from his coaching contract and alleged breach of such coaching obligations cannot be taken into consideration in the present matter, which finds its basis in the relevant player employment contract. In fact, a dispute between a club and a coach with an international dimension would fall within the competence of the FIFA Players’ Status Committee in accordance with art. 22 lit. c of the Regulations on the Status and Transfer of Players. 10. According to the player, the club had acted in breach of the employment contract by failing to pay his wages and entitlements and it had acted in breach of the Visa conditions by failing to provide him with his entitlements under the Visa. 11. In reply to such claim, the Respondent merely maintains that Mr. Z had acted in breach of his contractual coaching obligations and it presented a copy of relevant default notices and a termination notice, all of which, as noted by the members of the Chamber, refer to Mr. Z coaching obligations. 12. The Chamber recalled that according to the player, on 4 June 2006, he sustained an injury, documentation of which was presented by Mr. Z, whilst performing his playing duties, which statement was not contested by the club. In this context and for the sake of good order, the Chamber wished to highlight that a player’s injury cannot be accepted as a valid reason to unilaterally and prematurely terminate an employment contract. 13. Furthermore, the members of the Chamber duly noted the contents of the correspondence of the club with the F and the DI in respect of the contractual situation of the player with the Respondent. It was in particular noted that according to the player, on 2 November 2006, the club informed the inter alia that it fully terminated the player’s employment contract. The Chamber took into account that these statements of the player and the pertinent documentation presented by the player in this regard have not been contested by the club. 14. In the light of the above-mentioned facts, the Chamber concurred that the club had no just cause to unilaterally and prematurely terminate the contractual relationship with the player on 2 November 2006. Consequently, the members of the Chamber established that the club had acted in breach of the player employment contract. Therefore, and taking into consideration art. 17 par.1 of the Regulations, the Chamber decided that the player is entitled to receive from the club an amount of money as compensation for breach of contract in addition to any outstanding payments on the basis of the relevant employment contract. 15. The Chamber then turned to the player’s financial claim and noted that during the proceedings he received from the club the amount of 5,886.90, which were remitted by the Respondent in payment of the signing-on fee of 5,100, the goal bonus of 100, medical treatment costs of 286.90, and his flight from B to M of 7 May 2006 of 400. 16. With respect to any outstanding payments, the Chamber took into account that the relevant period of time runs from 15 September 2006 until 2 November 2006, the date on which the club unilaterally terminated the employment contract. 17. Consequently, taking into account the player’s claim and the documentation remitted by the player to substantiate such claim as well as the payments already remitted by the club to the player, the Chamber decided that the club is liable to pay to the player the amount of 9,970 in payment of outstanding salaries, accommodation, car, and ticket re-issuing fee. In this regard, the Chamber deemed it important to highlight that it could not take into consideration any alleged obligation of the club merely on the basis of the player’s visa arrangement without any further documentary evidence. 18. As regards the amount of compensation, the Chamber agreed that on the basis of the player’s salary compensation in the amount of 40,030 is appropriate in the specific matter at hand. Such amount includes compensation for the costs incurred by the player until his date of effective return to B on 23 November 2006. 19. In the light of all of the above, the Chamber decided that K is liable to pay to Mr. Z the total amount of 50,000 in connection with the termination without just cause of the employment contract by the club. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the Claimant, the player, X, is partially accepted. 2. The Respondent, K, has to pay the total amount of 50,000 to the Claimant within 30 days as from the date of notification of the present decision. 3. If the aforementioned sum is not paid within the aforementioned time limit an interest rate of 5% per year will apply as of expiry of the fixed time limit and the present matter shall be submitted upon the parties’ request to FIFA’s Disciplinary Committee for its consideration and decision. 4. Any further request filed by the Claimant is rejected. 5. The Claimant is directed to inform the Respondent immediately and directly of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. ** Note relating to the motivated decision (legal remedy): According to art. 61 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Court of Arbitration for Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 / Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org / www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Jérôme Valcke Secretary General Encl. CAS directives
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