F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2008-2009) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 9 gennaio 2009, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Theo van Seggelen (Paesi Bassi), membro Carlos Soto (Cile), membro Philippe Diallo (Francia), membro Mohamed Mecherara (Algeria), membro sulla domanda presentata dalla O giocatore, come attore e la L contro club, come convenuto per quanto riguarda una disputa contrattuale tra le parti I. Fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2008-2009) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 9 gennaio 2009, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Theo van Seggelen (Paesi Bassi), membro Carlos Soto (Cile), membro Philippe Diallo (Francia), membro Mohamed Mecherara (Algeria), membro sulla domanda presentata dalla O giocatore, come attore e la L contro club, come convenuto per quanto riguarda una disputa contrattuale tra le parti I. Fatti della controversia 1. O Il giocatore (in prosieguo: il Richiedente), e la L club (in prosieguo: il Resistente), ha firmato un contratto di lavoro il 29 agosto 2007, che era valida fino al 31 maggio 2008. Secondo l'articolo 3 del contratto di lavoro di cui sopra, l'attore aveva il diritto di ricevere 10.000 euro al momento del ricevimento del certificato di trasferimento internazionale (ITC) e 70.000 euro in nove rate mensili, a partire dal 1 ° settembre 2007. Inoltre, l'attore avrebbe diritto ai seguenti vantaggi: un appartamento ammobiliato, l'uso di una macchina, due biglietti andata e ritorno per se stesso, sua moglie ei suoi figli, tutte le assicurazioni mediche per sé e la sua famiglia nonché degli eventuali bonus aggiuntivi di solito ha ricevuto dagli altri giocatori della squadra. 2. Il 4 ottobre 2007, l'attore, tramite il suo legale rappresentante, ha presentato un reclamo contro la FIFA Resistente per una presunta violazione del contratto di lavoro stipulato tra le parti. Secondo la ricorrente, il convenuto non aveva fornito i documenti richiesti per ottenere il visto necessario e, di conseguenza, non era stato in grado di viaggiare per iniziare a giocare per il Resistente. 3. Il Resistente ha informato FIFA il 1 ° novembre 2007, che ha voluto l'attore di raggiungere la sua squadra il più presto possibile e che gli sforzi sono stati compiuti dal Resistente di avere visto del ricorrente rilasciato. A questo proposito, una lettera datata 29 settembre 2007 Scritto dal Resistente per l'ambasciata è stata prodotta. Inoltre, l'interpellato ha dichiarato che il pagamento di 10.000 euro sarebbe risolta non appena il Richiedente arrivato. 4. Il 12 novembre 2007, l'attore ha risposto che egli riteneva altamente improbabile che l'emissione di un visto avrebbe preso così tanto tempo e che questo non ha spiegato perché la sua ITC aveva apparentemente non è stato ancora richiesto. Di conseguenza, ha ribadito la sua domanda precedente, e ha chiesto che il suo visto e la relativa ITC essere rilasciato. Egli ha anche chiesto il pagamento dei suoi stipendi presumibilmente in sospeso per i mesi di settembre a novembre 2007, pari a 23.333, più il pagamento iniziale di EUR 10.000, vale a dire l'importo totale di euro 33.333 da parte del Resistente. 5. In una lettera datata 6 febbraio 2008, l'attore ha informato FIFA che aveva finalmente stato ufficialmente invitato a partecipare alla controparte e che era arrivato il 25 novembre 2007, dopo di che egli aveva presumibilmente iniziato l'allenamento con il club. Allo stesso modo, la FIFA ha informato che un auto e un appartamento era stato messo a sua disposizione e che era poi stato pagato 10.000 euro di cui sopra. 6. L'attore ha affermato che era poi stato offerto un nuovo contratto da parte del Resistente, che avrebbe sostituito il precedente e che sarebbe presumibilmente hanno liberato il Resistente dai suoi obblighi finanziari nei confronti del richiedente, come previsto dal contratto di lavoro concluso tra l'attore e del Resistente il 29 agosto 2007. Poiché le condizioni del nuovo contratto di lavoro erano molto meno favorevole per lui rispetto a quelli del contratto iniziale e valida, l'attore aveva rifiutato di firmare il nuovo contratto. 7. Inoltre, l'attore ha spiegato che il 16 gennaio 2008, dopo quasi due mesi di allenamento con la controparte, che aveva presumibilmente ricevuto un ordine di sospensione temporanea da parte del Resistente, firmato dal capo allenatore, in base al quale stava per essere licenziato dal 16 al 26 gennaio 2008. L'attore ha affermato che questo era dovuto al coach non lo vuole partecipare a sessioni di formazione del Resistente. L'attore ha sottolineato che non aveva smesso di allenarsi per tutta la sua l'intero soggiorno, ma aveva fatto in privato e separatamente dalla squadra e aveva sperato che la situazione possa essere chiarita e uno di comune accordo potrebbe essere raggiunto. Il 29 gennaio 2008, l'attore avrebbe ricevuto un secondo ordine di sospensione fino all'8 febbraio 2008 dal Resistente. 8. L'attore ha affermato che il 1 ° febbraio 2008, le chiavi della sua auto ufficiale era stato chiesto da un rappresentante del convenuto e che era stato chiesto di svuotare il suo appartamento. Egli avrebbe avuto altra scelta che lasciare il suo alloggio. Egli ha inoltre sottolineato che la sua situazione era stata ancora più instabile come il suo ITC non erano ancora stati emessi o richiesti dall'associazione sua ex squadra durante il periodo di registrazione invernale. 9. Nella sua lettera citata del 6 febbraio 2008, l'attore ha ammesso di aver ricevuto i seguenti pagamenti da parte del Resistente: - un pagamento iniziale di 10.000 euro come previsto dall'articolo 3 del contratto di lavoro e pagato in due rate: 1.000 euro il 20 dicembre 2007 e 9.000 euro il 21 dicembre 2007; - EUR 3.000 il 30 gennaio 2008 (presumibilmente una parte del suo stipendio settembre 2007). Di conseguenza, l'attore ha chiesto da parte del Resistente il pagamento dell'importo complessivo di euro 67.000, composto da 43.667 euro per i suoi presunti stipendi da settembre 2007 fino a febbraio 2008 e 23.333 euro di risarcimento per i danni subiti in conseguenza della cessazione anticipata del rapporto contratto di lavoro e corrispondente ai suoi stipendi da marzo fino a maggio 2008. 10. Per mezzo di una lettera anche del 6 febbraio 2008 e inviato al Resistente, l'attore risolto unilateralmente il contratto di lavoro con il club per i seguenti motivi: mancata registrazione presso il Football Association C, rendendo così ammissibili a giocare ed escludendo gli da tutte le partite del rispondente e non-adempimento degli obblighi finanziari della Resistente, in particolare, il mancato pagamento dei suoi stipendi da settembre 2007 a febbraio 2008. 11. Nella sua risposta alla richiesta del 14 aprile 2008, il Resistente semplicemente informato FIFA che aveva versato al ricorrente l'importo totale di euro 67.159 come segue: - EUR 990 il 20 dicembre 2007 - EUR 43.169 il 21 dicembre 2007 - EUR 23.000, il 30 gennaio 2008 a questo proposito, il convenuto ha allegato alla sua risposta copia di tre ricevute di pagamento del 20 dicembre 2007, 21 dicembre 2007 e del 30 gennaio 2008 che era stato apparentemente firmata dal ricorrente. 12. In una lettera datata 15 ottobre 2008, l'attore smentito le affermazioni della Resistente secondo cui il Resistente aveva pagato per lui la somma di EUR 67.159 e ha affermato che due delle tre ricevute di pagamento prodotte dal Resistente erano inautentica e forgiato come egli ha ritenuto che un cifra avrebbe potuto essere facilmente aggiunti in seguito. Egli ha ribadito che gli importi solo che aveva ricevuto fino ad oggi erano stati quelli menzionati nella sua lettera del 6 febbraio 2008 (vale a dire 13.000 euro in totale). 13. I due interessati, ricevute di pagamento originali, datati 21 e 30 gennaio 2007 dicembre 2008 sono stati forniti dal Resistente alla FIFA il 23 ottobre 2008 e sembra confermare che l'attore aveva ricevuto un pagamento in contanti di euro 67.159 da parte del Resistente. 14. Di conseguenza, la FIFA ha chiesto al ricorrente di fornire le sue ricevute di pagamento originali, ma è stato informato dalla parte attrice che era solo stato fornito dal Resistente con le fotocopie delle ricevute di pagamento. Di conseguenza, non poteva presentare altro che le copie che aveva a sua disposizione e che sono state già messe a disposizione FIFA. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera di Risoluzione delle Controversie analizzato se era competente a trattare il caso a portata di mano. A questo proposito, ha preso atto che la questione attuale è stata presentata alla FIFA il 4 ottobre 2007. Di conseguenza, le regole procedurali della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie (edizione 2005, in prosieguo: le norme procedurali) sono applicabili alla materia in esame (cfr. art 18 comma 2 e 3 delle norme procedurali.. ). 2. Successivamente, i membri della sezione di cui all'art. 3 par. 1 delle norme procedurali e ha confermato che ai sensi dell'art. 24 par. 1 e 2 in collegamento con l'arte. 22 lit. b del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2008) la Camera di Risoluzione delle Controversie decide in merito alle controversie relative al lavoro tra un club e un giocatore che ha una dimensione internazionale. 3. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Controversie è l'organo competente a decidere sul contenzioso in esame, che coinvolge un giocatore e un club per quanto riguarda una controversia relativa occupazione tra le parti. 4. Successivamente, i membri della Camera ha analizzato l'edizione dei regolamenti dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, la sezione di cui, da un lato, all'arte. 26 par. 1 e 2 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2008) e, dall'altro, al fatto che il relativo contratto alla base della presente controversia è stato firmato il 29 agosto 2007 e che la richiesta è stata presentata alla FIFA il 4 ottobre 2007. In considerazione di quanto precede, la Camera ha concluso che la versione precedente dei regolamenti, del Regolamento FIFA sullo status e trasferimento dei calciatori (edizione 2005, qui di seguito: il Regolamento) sono applicabili al caso in esame nel merito. 5. Una volta che la sua competenza ed i regolamenti applicabili sono stati quindi stabiliti, la Camera di Risoluzione delle Controversie è andato a trattare con la sostanza della questione. I membri della Camera ha iniziato riconoscendo i suddetti fatti e documenti contenuti nel file e ha preso atto che l'attore e il convenuto ha firmato un contratto di lavoro il 29 agosto 2007, che era valido dal 1 ° agosto 2007 fino al 31 maggio 2008. 6. La Camera ha inoltre preso atto del fatto che l'attore aveva dichiarato di aver ricevuto solo da parte del Resistente l'importo totale di 13.000 euro, pagato come segue: 1.000 euro il 20 dicembre 2007, 9.000 euro il 21 dicembre 2007 e 3.000 euro il 30 gennaio 2008 come confermata dalle copie delle ricevute di pagamento presentata dal richiedente in data 7 novembre 2008. 7. Allo stesso modo, la Camera ha riconosciuto che il Resistente ha avuto, nella sua risposta del 14 aprile 2008, ha affermato di aver versato al ricorrente l'importo complessivo di euro 67.159 come segue: euro 990 il 20 dicembre 2007, euro 43.169 il 21 dicembre 2007 e euro 23.000 sul 30 gennaio 2008, come confermato dalle copie delle ricevute di pagamento presentate dal Resistente lo stesso giorno e poi dalle ricevute originali anche fornito dal Resistente. 8. A questo proposito, i membri della Camera ha ritenuto che, poiché entrambe le parti sembravano in disaccordo sulla esatta quantità di denaro che è stato effettivamente pagato dal convenuto all'attore e da quando avevano fornito la prova contraddittoria di tale pagamento, il tema centrale della questione sarebbe quello di determinare, sulla base di tutti i documenti ricevuti dalle parti, se le prove presentate da un solo partito in sovrappeso prove dell'altra parte (cfr. art. 12. par 3 delle norme procedurali). 9. In primo luogo, la Camera guardato dei relativi introiti nonché di pagamento originali forniti dal convenuto, nonché le copie delle ricevute stesse inviati sia dal convenuto e l'attore. A questo proposito, ha riconosciuto che le ricevute di pagamento previsti dal club e il giocatore portava gli stessi numeri di serie (es. nr. 3599, 3643 e 3729) e le date ed era stato debitamente sottoscritta dal richiedente, nonché la Resistente. In aggiunta, le firme dell'attore sulle ricevute di pagamento relative ricevute da lui e il Resistente sembrava essere identici. Di conseguenza, la Camera è giunta alla conclusione che soltanto i dati e la loro quantità equivalenti scritto a mano e indicati nelle ricevute di pagamento relative potrebbe essere stato modificato ex post da una delle parti. 10. In questo contesto, e dopo aver attentamente e scrupolosamente esaminato e confrontato le relative ricevute di pagamento presentate da entrambe le parti, la Camera ritenuto che, poiché gli spazi tra il segno "X" e il numero di cinque "5" del numero di ricevuta 3643 nonché tra il segno "X" e il numero tre "3" del numero di ricevuta 3729 erano assolutamente identici su entrambe le serie di ricevute di pagamento previste dal Resistente e il richiedente, motivo per il quale ha concluso che la prima cifra "2" nelle ricevute di pagamento relative potrebbe avere stati aggiunti o cancellati in seguito. Allo stesso modo, i membri notato che la stessa osservazione potrebbe essere fatta per l'equivalente scritto a mano e dei dati pertinenti. 11. In continuazione, la Camera ha osservato che, sulle copie delle ricevute di pagamento forniti dal richiedente, i contorni sfumati del libro ricevuta nella quale i contenuti in questione erano stati compilati e che sono stati successivamente strappati erano chiaramente visibili. Di conseguenza, la Camera ha ritenuto che questo sembra indicare che le copie delle ricevute di pagamento l'attore aveva presentati dovranno essere stati fotocopiati per le date che li aveva sottoscritti, presumibilmente in presenza di membri del club e forse anche presso la sede del club, e che, pertanto, appare molto improbabile che l'attore potrebbe aver modificato le ricevute detto in questi o in fasi successive. 12. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha concluso che doveva supporre che due dei tre ricevute di pagamento originali presentate dal Resistente alla FIFA sembrano essere stati successivamente modificato da una persona diversa dal richiedente, dopo che quest'ultimo aveva firmato ognuno di loro e dopo che erano stati forniti con le fotocopie dei relativi introiti. In altre parole, sembra credibile che un "2" è stato aggiunto sulle ricevute di pagamento in questione. 13. Tuttavia, e relative a quanto sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie era ansioso di sottolineare che per le questioni relative ai documenti falsificati, solo i tribunali competenti penali sono competenti per passare una decisione formale. 14. Inoltre, la Camera ha ritenuto poco probabile che il Resistente avrebbe già rispettato la totalità dei suoi obblighi finanziari derivanti dal relativo contratto in data 30 gennaio 2008, mentre il contratto tra le due parti sarebbe scaduto solo il 31 maggio 2008. Ciò appare ancor più dubbia in quanto il Resistente non aveva mai, in qualsiasi fase del procedimento, ha chiesto l'attore a pagare un risarcimento per aver risolto unilateralmente il suo contratto di lavoro e ha lasciato il club nel febbraio 2008, quasi quattro mesi prima della scadenza del contratto firmato da e tra le parti. 15. Infine, i membri della Camera erano anche interessati a sottolineare che la controparte non aveva fornito alcuna prova sostanziale dimostrare di aver regolarmente chiesto e ottenuto il certificato internazionale di trasferimento (ITC) dall'associazione ex del ricorrente e che aveva successivamente regolarmente registrato il Richiedente contratto di lavoro presso la Football Association C, che indica che il Resistente non sembra essere davvero disposti a registrare il ricorrente in ordine a quest'ultimo per essere effettivamente il diritto di giocare per la Resistente. 16. In considerazione di tutto quanto sopra, e tenendo conto delle circostanze globali del caso di specie, la Camera ha concluso che il convenuto non era in grado di dimostrare che gli importi indicati erano stati versati al richiedente da parte del Resistente. Così, la Camera di Risoluzione delle Controversie stabilito che le somme richieste erano ancora in sospeso e che il Resistente quindi violato il contratto concluso tra le parti. La Camera ha quindi stabilito che il Resistente deve pagare i seguenti importi al ricorrente: EUR 35.888 gli stipendi in sospeso e 31.112 euro a titolo di risarcimento per violazione del contratto. 17. Di conseguenza, i membri della Camera ha deciso che la pretesa del ricorrente è stata accettata. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. L'affermazione del Richiedente O viene accettata. 2. La L Resistente deve pagare all'attore O l'importo di euro 67.000 entro 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione. 3. Se la somma di cui sopra non viene pagata entro il termine suddetto, un tasso di interesse del 5% all'anno vigore al momento della scadenza del termine stabilito e la questione attuale deve essere presentata, su richiesta, alla Commissione Disciplinare della FIFA in modo che il disciplinare necessaria sanzioni possono essere imposte. 4. Il Richiedente O è diretta ad informare la L Resistente immediatamente e direttamente il numero di conto a cui il versamento deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. Nota relativa alla decisione motivata (ricorso giurisdizionale): Secondo l'articolo 63 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Tribunale Arbitrale dello Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie Jérôme Valcke Segretario Generale All.. CAS direttive______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2008-2009) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 9 January 2009, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Theo van Seggelen (The Netherlands), member Carlos Soto (Chile), member Philippe Diallo (France), member Mohamed Mecherara (Algeria), member on the claim presented by the player O, as Claimant against and the club L, as Respondent regarding a contractual dispute between the parties I. Facts of the case 1. The player O (hereinafter: the Claimant), and the club L (hereinafter: the Respondent), signed an employment contract on 29 August 2007, which was valid until 31 May 2008. According to article 3 of the aforementioned employment contract, the Claimant was entitled to receive EUR 10,000 upon receipt of the International Transfer Certificate (ITC) and EUR 70,000 in nine equal monthly instalments, starting from 1 September 2007. In addition, the Claimant would be entitled to the following benefits: a furnished flat, the use of a car, two return flight tickets for himself, his wife and his children, full medical insurance for himself and his family as well as any additional bonuses usually received by the other players of the team. 2. On 4 October 2007, the Claimant, via his legal representative, lodged a claim with FIFA against the Respondent for an alleged breach of the employment contract concluded between the parties. According to the Claimant, the Respondent had not provided him with the documents required to obtain the necessary visa and, as a consequence, he had not been able to travel to start playing for the Respondent. 3. The Respondent informed FIFA on 1 November 2007 that it wanted the Claimant to join its team as soon as possible and that efforts were being made by the Respondent to have the Claimant’s visa issued. In this respect, a letter dated 29 September 2007 written by the Respondent to the embassy was produced. Furthermore, the Respondent stated that the payment of EUR 10,000 would be settled as soon as the Claimant arrived. 4. On 12 November 2007, the Claimant responded that he deemed it highly improbable that the issuance of a visa would take so much time and that this did not explain why his ITC had apparently still not been requested. As a consequence, he reiterated his previous claim and requested that his visa and the relevant ITC be issued. He also requested the payment of his allegedly outstanding salaries for the months of September to November 2007, amounting to EUR 23,333, plus the initial payment of EUR 10,000, i.e. the total amount of EUR 33,333 by the Respondent. 5. In a letter dated 6 February 2008, the Claimant informed FIFA that he had finally been officially invited to join the Respondent and that he had arrived on 25 November 2007, whereupon he had allegedly begun training with the club. Equally, he informed FIFA that a car and an apartment had been placed at his disposal and that he had eventually been paid the aforementioned EUR 10,000. 6. The Claimant asserted that he had then been offered a new contract by the Respondent, which would have replaced the previous one and which would allegedly have freed the Respondent from its financial obligations towards the Claimant as provided for by the employment contract concluded between the Claimant and the Respondent on 29 August 2007. Since the conditions of the new employment contract were much less favourable for him than those of the initial and valid contract, the Claimant had refused to sign the new contract. 7. Furthermore, the Claimant explained that on 16 January 2008, after nearly two months of training with the Respondent, he had allegedly received a temporary suspension order from the Respondent, signed by the head coach, according to which he was to be dismissed from 16 until 26 January 2008. The Claimant asserted that this had been due to the coach not wanting him to participate in the Respondent’s training sessions. The Claimant emphasised that he had not stopped training throughout his entire stay, but had done so privately and separately from the team and had hoped that the situation could be clarified and a mutual agreement could be reached. On 29 January 2008, the Claimant allegedly received a second suspension order until 8 February 2008 from the Respondent. 8. The Claimant asserted that on 1 February 2008, the keys of his official car had been requested by a representative of the Respondent and that he had been asked to empty his apartment. He allegedly had no choice but to leave his accommodation. He further stressed that his situation had been even more unsettled as his ITC had still not been issued or requested from his former club’s association during the winter registration period. 9. In his aforementioned letter dated 6 February 2008, the Claimant admitted having received the following payments from the Respondent: - An initial payment of EUR 10,000 as stipulated in article 3 of the employment contract and paid in two instalments: EUR 1,000 on 20 December 2007 and EUR 9,000 on 21 December 2007; - EUR 3,000 on 30 January 2008 (allegedly part of his September 2007 salary). Consequently, the Claimant requested from the Respondent the payment of the total amount of EUR 67,000, comprising of EUR 43,667 for his alleged salaries from September 2007 until February 2008 and EUR 23,333 of compensation for the damages suffered as a consequence of the early termination of his employment contract and corresponding to his salaries from March until May 2008. 10. By means of a further letter also dated 6 February 2008 and sent to the Respondent, the Claimant unilaterally terminated the employment contract with the club for the following reasons: non-registration at the C Football Association, thus making him ineligible to play and excluding him from all of the Respondent’s matches and non-fulfilment of the Respondent’s financial obligations, in particular, non-payment of his salaries from September 2007 to February 2008. 11. In its response to the claim on 14 April 2008, the Respondent merely informed FIFA that it had paid the Claimant the total amount of EUR 67,159 as follows: - EUR 990 on 20 December 2007 - EUR 43,169 on 21 December 2007 - EUR 23,000 on 30 January 2008 In this respect, the Respondent attached to its response copies of three payment receipts dated 20 December 2007, 21 December 2007 and 30 January 2008 that had apparently been signed by the Claimant. 12. In a letter dated 15 October 2008, the Claimant refuted the Respondent’s allegations according to which the Respondent had paid to him the amount of EUR 67,159 and alleged that two of the three payment receipts produced by the Respondent were unauthentic and forged as he deemed that a digit could easily have been added afterwards. He reiterated that the only amounts he had received to date had been those mentioned in his letter dated 6 February 2008 (i.e. EUR 13,000 in total). 13. The two relevant, original payment receipts dated 21 December 2007 and 30 January 2008 were provided by the Respondent to FIFA on 23 October 2008 and appeared to confirm that the Claimant had received a cash payment of EUR 67,159 from the Respondent. 14. Consequently, FIFA asked the Claimant to provide his original payment receipts but was informed by the Claimant that he had only been provided by the Respondent with photocopies of the payment receipts. Therefore, he could not submit anything else than the copies that he had at his disposal and which were already provided to FIFA. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Dispute Resolution Chamber analysed whether it was competent to deal with the case at hand. In this respect, it took note that the present matter was submitted to FIFA on 4 October 2007. Consequently, the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (edition 2005; hereinafter: the Procedural Rules) are applicable to the matter at hand (cf. art. 18 par. 2 and 3 of the Procedural Rules). 2. Subsequently, the members of the Chamber referred to art. 3 par. 1 of the Procedural Rules and confirmed that in accordance with art. 24 par. 1 and 2 in connection with art. 22 lit. b of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2008) the Dispute Resolution Chamber shall adjudicate on employment related disputes between a club and a player that have an international dimension. 3. As a consequence, the Dispute Resolution Chamber is the competent body to decide on the present litigation involving a player and a club regarding an employment related dispute between the parties. 4. Subsequently, the members of the Chamber analysed which edition of the regulations should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the Chamber referred, on the one hand, to art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2008) and, on the other hand, to the fact that the relevant contract at the basis of the present dispute was signed on 29 August 2007 and that the claim was lodged at FIFA on 4 October 2007. In view of the foregoing, the Chamber concluded that the previous version of the regulations, the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005, hereinafter: the Regulations) are applicable to the case at hand as to the substance. 5. Once its competence and the applicable Regulations were thus established, the Dispute Resolution Chamber went on to deal with the substance of the matter. The members of the Chamber started by acknowledging the above-mentioned facts and documentation contained in the file and took note that the Claimant and the Respondent signed an employment contract on 29 August 2007 which was valid from 1 August 2007 until 31 May 2008. 6. The Chamber also took due note that the Claimant had claimed to only have received from the Respondent the total amount of EUR 13,000, paid as follows: EUR 1,000 on 20 December 2007, EUR 9,000 on 21 December 2007 and EUR 3,000 on 30 January 2008 as confirmed by the copies of the payment receipts submitted by the Claimant on 7 November 2008. 7. Equally, the Chamber acknowledged that the Respondent had, in its response dated 14 April 2008, claimed having paid to the Claimant the total amount of EUR 67,159 as follows: EUR 990 on 20 December 2007, EUR 43,169 on 21 December 2007 and EUR 23,000 on 30 January 2008 as confirmed by the copies of the payment receipts submitted by the Respondent on the same day and later by the original receipts also provided by the Respondent. 8. In this respect, the members of the Chamber held that since both parties seemed to disagree on the exact amount of money that was actually paid by the Respondent to the Claimant and since they had provided contradictory proof of such payment, the core issue of the matter would be to determine, based on all the documents received from the parties, whether the evidence submitted by one party would overweight the other party’s evidence (cf. art. 12 par. 3 of the Procedural Rules). 9. First and foremost, the Chamber looked at the relevant original payment receipts provided by the Respondent as well as the copies of the same receipts sent by both the Respondent and the Claimant. In this regard, it acknowledged that the payment receipts provided by the club and the player bore the same serial numbers (i.e. nr. 3599, 3643 and 3729) and dates and had been duly signed by the Claimant as well as the Respondent. In addition, the signatures of the Claimant on the relevant payment receipts received from him and the Respondent appeared to be identical. Consequently, the Chamber came to the conclusion that only the amount figures and their spelled and handwritten equivalent indicated in the relevant payment receipts could have been modified ex post by either of the parties. 10. In this context, and after having carefully and scrupulously examined and compared the relevant payment receipts submitted by both parties, the Chamber considered that since the spaces between the sign “X” and number five “5” of receipt number 3643 as well as between the sign “X” and number three “3” of receipt number 3729 were absolutely identical on both sets of payment receipts provided by the Respondent and the Claimant, reason for which it concluded that the first digit “2” on the relevant payment receipts could have either been added or erased subsequently. In the same way, the members noticed that the same observation could be made for the spelled and handwritten equivalent of the relevant figures. 11. In continuation, the Chamber noted that, on the copies of the payment receipts provided by the Claimant, the shaded outlines of the receipt book on which the relevant contents had been filled in and which were subsequently torn off were clearly visible. Consequently, the Chamber held that this seemed to indicate that the copies of the payment receipts the Claimant had submitted must have been photocopied on the dates he had signed them, presumably in presence of members of the club and even maybe at the club’s office, and that therefore it appears very unlikely that the Claimant could have modified the said receipts at these or at later stages. 12. In view of the above, the Chamber concluded that it had to assume that two of the three original payment receipts submitted by the Respondent to FIFA appear to have subsequently been modified by someone other than the Claimant, after the latter had signed each one of them and after he had been provided with photocopies of the relevant receipts. In other words, it appears credible that a “2” was added on the relevant payment receipts. 13. However, and pertaining to the foregoing, the Dispute Resolution Chamber was eager to emphasise that for issues regarding falsified documents, only the relevant penal courts are competent to pass a formal decision. 14. Furthermore, the Chamber deemed it rather improbable that the Respondent would have already complied with the totality of its financial obligations under the relevant contract on 30 January 2008, whereas the contract between both parties was due to expire only on 31 May 2008. This appears even more doubtful as the Respondent had never, at any stage of the proceedings, asked the Claimant to pay compensation for having unilaterally terminated his employment contract and left the club in February 2008, almost four months before the expiry of the contract signed by and between the parties. 15. Finally, the members of the Chamber were also keen to emphasise that the Respondent had not provided any substantial evidence demonstrating that it had duly requested and received the International Transfer Certificate (ITC) from the Claimant’s former association and that it had subsequently duly registered the Claimant’s employment contract at the C Football Association, which indicates that the Respondent did not seem to really be willing to register the Claimant in order for the latter to be actually entitled to play for the Respondent. 16. In view of all of the above, and taking into account the overall circumstances of the present case, the Chamber concluded that the Respondent was not able to prove that the amounts claimed had been paid to the Claimant by the Respondent. Thus, the Dispute Resolution Chamber established that the claimed amounts were still outstanding and that the Respondent hence breached the contract concluded between the parties. The Chamber therefore established that the Respondent has to pay the following amounts to the Claimant: EUR 35,888 as outstanding salaries and EUR 31,112 as compensation for breach of contract. 17. Consequently, the members of the Chamber decided that the claim of the Claimant is accepted. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the Claimant O is accepted. 2. The Respondent L has to pay to the Claimant O the amount of EUR 67,000 within 30 days as from the date of notification of this decision. 3. If the aforementioned sum is not paid within the aforementioned deadline, an interest rate of 5% per year will apply as of expiry of the fixed time limit and the present matter shall be submitted, upon request, to FIFA’s Disciplinary Committee so that the necessary disciplinary sanctions may be imposed. 4. The Claimant O is directed to inform the Respondent L immediately and directly of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. Note relating to the motivated decision (legal remedy): According to article 63 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Court of Arbitration for Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber Jérôme Valcke Secretary General Encl. CAS directives _______________________________
Share the post "F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2008-2009) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 9 gennaio 2009, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Theo van Seggelen (Paesi Bassi), membro Carlos Soto (Cile), membro Philippe Diallo (Francia), membro Mohamed Mecherara (Algeria), membro sulla domanda presentata dalla O giocatore, come attore e la L contro club, come convenuto per quanto riguarda una disputa contrattuale tra le parti I. Fatti della controversia"