F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2008-2009) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 19 febbraio 2009, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Philippe Piat (Francia), membro Mick Mc Guire (Inghilterra), membro Mario Gallavotti (Italia), membro Reinhard Rauball (Germania), membro sulla domanda presentata dal giocatore che, come querelanti nei confronti del M club, come convenuto in merito a una disputa contrattuale tra le parti I. Fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2008-2009) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 19 febbraio 2009, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Philippe Piat (Francia), membro Mick Mc Guire (Inghilterra), membro Mario Gallavotti (Italia), membro Reinhard Rauball (Germania), membro sulla domanda presentata dal giocatore che, come querelanti nei confronti del M club, come convenuto in merito a una disputa contrattuale tra le parti I. Fatti della controversia 1. Nel febbraio 2008, il giocatore, I, (di seguito: l'attore), e il club U, M, (in prosieguo: il Resistente), avrebbe firmato un contratto di lavoro che prevede una durata fissa di tre anni, così come la possibilità di estendere il contratto per un ulteriore periodo di due anni dopo il completamento dei primi tre anni. A questo proposito, il Richiedente fornito FIFA solo con le pagine senza. 2 e 3 del contratto, vale a dire le due ultime pagine del contratto presentata, dal momento che la prima pagina a quanto pare è stata rubata. Queste pagine indicato i rispettivi obblighi delle parti del contratto. L'ultima pagina è stata firmata da entrambe le parti, senza tuttavia alcuna indicazione della data della firma. 2. Il contratto di lavoro stipulato il seguente come allo stipendio (parte II): "Per onesta scarico dei dazi, per un alto livello di risultati sportivi, per i professionisti dello sport e maestria, per il contributo individuale al raggiungimento da" m "i risultati sportivi, i vittoriosi Club effettua il pagamento al giocatore di calcio per un importo di 25.000 mensili per il primo anno USD, 30.000 mensili per il secondo anno USD, 35 000 mensili per il terzo anno USD. "3. Il 24 settembre 2008, l'attore, tramite il suo legale rappresentante, ha presentato un reclamo contro il Convenuto sostenendo che il convenuto aveva smesso di pagare il suo stipendio dal mese di giugno 2008 incluso. Questo è, l'attore ha affermato salari dovuti a partire dal mese di giugno 2008. Tuttavia, l'attore non ha fornito alcuna prova di FIFA che ha messo il Resistente in difetto di pagamento. Pertanto, l'attore ha chiesto FIFA per la risoluzione del contratto apparentemente concluso con il Resistente nel febbraio 2008, al fine di continuare la sua carriera calcistica, e per una compensazione finanziaria. 4. Il 22 ottobre 2008, su richiesta della FIFA, l'attore specificato la sua pretesa finanziaria e ha aggiunto che ha lasciato la città di D nel mese di agosto 2008, quando il Resistente lo ha informato che non contava più su di lui. Ha inoltre dichiarato che solo i primi cinque sono stati pagati stipendi mensili e ha confermato che lui non ha ricevuto alcuna retribuzione per i mesi di giugno fino ad agosto 2008. Pertanto, l'attore ha sostenuto l'intero valore residuo del contratto di lavoro, vale a dire USD 1.005.000 così suddivisi: • Primo anno del contratto di lavoro, vale a dire da giugno 2008 fino al febbraio 2009 (9 mesi): USD 225.000 • Secondo anno (12 mesi) : USD 360.000 • Terzo anno (12 mesi): USD 420.000 5. Nonostante sia stato invitato due volte a farlo, il 27 ottobre e il 1 ° dicembre 2008, il Resistente non ha presentato alcun grado di FIFA. Il Resistente è stato informato che la Camera di Risoluzione delle Controversie avrebbe fondato la sua decisione unicamente sulle dichiarazioni e documenti contenuti nella domanda se il convenuto non sarebbe conforme con l'invito a presentare le sue osservazioni. 6. Il 10 dicembre 2008, la FIFA ha comunicato alle parti che si dovrebbero prendere in considerazione il loro rapporto di lavoro estinto, dal momento che il convenuto non aveva presentato alcuna posizione e non era apparentemente interessato ai servizi del richiedente più. 7. Il 1 ° e il 22 dicembre 2008, la FIFA ha contattato la Federcalcio U per ricevere una versione completa del contratto di lavoro sottoscritto dalle parti interessate, che avrebbe dovuto essere registrata presso la Federazione ha detto. Tuttavia, la Federcalcio U non ha reagito. 8. Il 9 gennaio 2009, l'attore ha informato FIFA che non ha firmato un altro contratto di lavoro con un altro club, in quanto egli era ancora legato alla Resistente. Pertanto, ha mantenuto il suo desiderio di essere liberato dal contratto di lavoro ha detto. 9. Il 19 gennaio 2009, il Resistente contattato FIFA e invocato "cause oggettive" esistenti al fine di giustificare la sua assenza di dichiarazione fino a tale data. Inoltre, il Resistente FIFA fornito con una versione completa del contratto di lavoro stipulato tra le parti il 28 febbraio 2008, che dà ragione alle seguenti osservazioni: • le due pagine del contratto di lavoro presunta rimessa dalla parte attrice con la sua denuncia non appaiono nel contratto presentata dal Resistente, • art. 4 del contratto, che riguarda la remunerazione, stabilisce che il richiedente ha versato il salario, che consistono in uno stipendio ufficiale, in conformità con "la tavola equipaggio della squadra di calcio in valuta U" senza precisarne le quantità, • art. 6,1 conferma la durata del contratto lamentato dal ricorrente nella sua affermazione e l'arte •. 6,4 autorizza il Richiedente di risolvere il contratto nel caso in cui la controparte non adempia ai suoi obblighi contrattuali. 10. Inoltre, il convenuto si è limitato a respingere le conclusioni del ricorrente senza entrare nel merito, in particolare, il convenuto non ha rimproverato di aver pagato gli stipendi in sospeso a causa del richiedente per i mesi di giugno fino ad agosto 2008 e non hanno contestato la quantità di stipendio invocato dal ricorrente. Il Resistente ha aggiunto che lamentava il comportamento del ricorrente durante la stagione e che quest'ultima "volontariamente lasciato la cessione di" M "". Secondo la dichiarazione del Resistente, la Federazione Calcio della U era a conoscenza di questi fatti. Tuttavia, il Resistente non ha fornito FIFA né con una prova della presunta cattiva condotta del ricorrente, né con un avvertimento scritto indirizzata al richiedente, né con la prova di aver informato la Federazione. Infine, l'interpellato ha dichiarato che avrebbe presto presentato alla FIFA e la parte lesa la sua posizione dettagliata. 11. Il 21 gennaio 2009, la FIFA ha comunicato alle parti che l'inchiesta in materia di specie era stato chiuso e che la Camera di Risoluzione delle Controversie deciderà se sia o non terrebbe conto la presentazione del Resistente, che è stato inviato più di un mese dopo il secondo e termine ultimo concesso. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera di Risoluzione delle Controversie analizzato se era competente a trattare il caso a portata di mano. A questo proposito, la sezione di cui all'art. 21 par. 1 e 2, del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie (edizione 2008, in prosieguo: Regole procedurali). La questione attuale è stato presentato alla FIFA il 24 settembre 2008, quindi dopo il 1 ° luglio 2008. Di conseguenza, la Camera ha concluso che l'edizione 2008 delle norme procedurali è applicabile in materia a portata di mano. 2. Successivamente, i membri della sezione di cui all'art. 3 par. 1 delle norme procedurali e ha confermato che ai sensi dell'art. 24 par. 1 in combinazione con l'art. 22 lit. b del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2008), la Camera di Risoluzione delle Controversie è competente a trattare la questione in gioco, che riguarda un occupazionale controversia con una dimensione internazionale tra un giocatore e un club S U. 3. Inoltre, la Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, la sezione di cui, da un lato, all'arte. 26 par. 1 e 2 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2008) e, dall'altro, al fatto che la presente domanda è stata presentata il 24 settembre 2008 e che il contratto di lavoro relativo è stato firmato nel febbraio 2008. In considerazione di quanto sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie concluso che l'attuale versione del Regolamento (edizione 2008, in prosieguo: Regolamento) è applicabile in materia a portata di mano per quanto riguarda la sostanza. 4. La competenza della Camera e dei regolamenti vigenti che sono stati istituiti, la Camera è entrato nella sostanza della questione. In tal modo, i membri della Camera ha iniziato esaminando i due documenti, presentata dal richiedente, e, successivamente, dal Resistente, corrispondente ai contratti di lavoro presunti. A questo proposito, i membri della Camera ha riconosciuto che entrambe le versioni sono state debitamente firmato da tutte le parti e conteneva il timbro ufficiale del Resistente. 5. Tuttavia, i membri della Camera ha osservato che solo il contratto di lavoro presentata dal ricorrente, anche se incomplete, prevedeva una quantità precisa di stipendio da versare all'attore. Infatti, il contratto di lavoro presentato dal Resistente riferimento solo al "tavolo equipaggio della squadra di calcio in valuta U" senza precisarne le quantità. 6. Inoltre, i membri della Camera ha sottolineato che il convenuto non ha contestato, a suo avviso, gli importi di stipendio invocate dalla parte attrice e indicato nel contratto di lavoro fornito da quest'ultima. 7. In considerazione di quanto precede, i membri della Camera ha ritenuto che il contratto di lavoro presentata dal ricorrente era il documento rilevante da prendere in considerazione per determinare l'ammontare dello stipendio da pagare al ricorrente in virtù del rapporto di lavoro tra le parti. 8. Pertanto, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha ritenuto che il Resistente ha dovuto pagare all'attore uno stipendio mensile di 25.000 dollari per il primo anno della durata concordata del contratto, uno stipendio mensile di 30.000 USD per il secondo anno e uno stipendio mensile di USD 35.000 per il terzo anno. 9. Per quanto riguarda le affermazioni del ricorrente, secondo la quale non aveva ricevuto la retribuzione dovuta lui per il periodo che va da giugno fino ad agosto 2008, pari a USD 75.000, la Camera di Risoluzione delle Controversie riconosciuto che il Resistente, a suo avviso, non ha contestato e quindi non ha rimproverato di aver pagato alcun compenso durante questo periodo. A questo proposito, i membri della Camera ha osservato che la Resistente ha affermato che l'attore comportato male durante i termini del contratto e "volontariamente lasciato la cessione di" M. "" Tuttavia, i membri della Camera ha ritenuto opportuno ricordare la generale principio dell'onere della prova previsto dall'art. 12 par. 3 delle norme procedurali, in base al quale una parte la rivendicazione del diritto sulla base di un fatto presunto recano l'onere della prova, e ha sottolineato che il Resistente non ha presentato prove documentali a sostegno di tali accuse oa sostegno del fatto che l'attore avrebbe lasciato la controparte non autorizzata in qualsiasi momento prima di agosto 2008. Pertanto, i membri della Camera non aveva altra alternativa che concludere che il Resistente accettato le accuse del richiedente, o, almeno, non è riuscito a presentare la prova del contrario in questo senso. 10. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha dichiarato che, conformemente al principio giuridico fondamentale del pacta sunt servanda, il convenuto deve adempiere ai propri obblighi ai sensi del contratto di lavoro stipulato con l'attore e, di conseguenza, pagare la retribuzione arretrata che è dovuto a quest'ultimo. 11. Per quanto riguarda l'ammontare delle retribuzioni dovute al Richiedente, i membri della Camera di Risoluzione delle Controversie stabilito che il richiedente è stato di ricevere l'importo incontrastato di USD 75.000 per i mesi di giugno fino ad agosto 2008, dal momento che l'attore ha offerto i suoi servigi al Resistente fino alla fine di agosto 2008. 12. In continuazione, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha ritenuto che, non avendo per pagare gli stipendi dovuti per i mesi di giugno del richiedente fino ad agosto 2008, il Resistente aveva violato il relativo accordo di lavoro senza giusta causa. Per ragioni di completezza a questo proposito, i membri della Camera erano ansiosi di sottolineare che l'art. 6 par. 4 del contratto di lavoro presentato dalla Resistente il diritto del richiedente di risolvere il contratto ha detto con giusta causa, nel caso in cui il convenuto non ha adempiuto agli obblighi contrattuali. In considerazione di quanto precede, i membri della Camera ha inoltre ritenuto che il Resistente non era solo a pagare la retribuzione arretrata ai attrice, ma anche al risarcimento per violazione del contratto, in conformità con l'art. 17 par. 1 del Regolamento. 13. Per la valutazione dell'importo del risarcimento applicabile, la sezione di cui alla citata disposizione del regolamento (art. 17. Comma 1), in particolare alla non esaustivo dei criteri oggettivi che devono essere presi in considerazione. 14. In continuazione, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha sottolineato che l'art. 17 par. 1 del Regolamento concede anche un certo grado di discrezionalità al corpo decidere quando il calcolo dell'indennità in questione. La Camera ha ricordato che fa regolarmente uso di questo margine di azione. 15. A questo proposito, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha preso debitamente atto del fatto che il ricorrente ha sostenuto il valore residuo del contratto a titolo di risarcimento per la violazione di tale convenzione, pari a USD 930.000. A questo proposito, i membri della Camera ha riconosciuto che il ricorrente era stato rendere i suoi servizi al Resistente per circa sette mesi - da febbraio fino ad agosto 2008 -, e che il contratto di collocamento competente aveva ancora circa due anni e cinque mesi per l'esecuzione a il momento della sua chiusura. Inoltre, i membri della Camera ha osservato che, al momento della decisione, l'attore non aveva firmato alcun nuovo contratto di lavoro con un altro club. 16. In considerazione di quanto sopra, in particolare in vista della durata originaria del contratto, i diritti contrattuali del richiedente, la sua pretesa finanziaria, nonché l'obbligo generale del ricorrente per mitigare i danni, la Camera di Risoluzione delle Controversie deciso che non l'intera restante valore del contratto, ma la quantità di USD 500.000 doveva essere considerata ragionevole e giustificata a titolo di risarcimento per violazione del contratto. 17. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha concluso i suoi lavori sulla presente controversia, decidendo che il Resistente deve pagare l'importo totale di USD 575.000 all'attore, composto da USD 75.000 concernenti gli stipendi in sospeso e di USD 500.000 a titolo di risarcimento per violazione del contratto . 18. Infine, e per il buon ordine delle cose, la Camera ha sottolineato che il rapporto contrattuale tra le parti della presente controversia era giunta al termine. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La pretesa del ricorrente, I, è parzialmente accolta. 2. Il Resistente, M, deve pagare all'attore, I, l'importo di USD 575.000 entro 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione. 3. Eventuali ulteriori richieste presentate dalla parte attrice, I, vengono respinte. 4. Se la somma di cui sopra non viene pagata entro il termine suddetto, un tasso di interesse del 5% all'anno vigore al momento della scadenza del termine stabilito e la questione attuale deve essere presentata, su richiesta, alla Commissione Disciplinare della FIFA in modo che il disciplinare necessaria sanzioni possono essere imposte. 5. Il Richiedente, I, è diretta ad informare la controparte, M, immediatamente e direttamente il numero di conto a cui il versamento deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. Nota relativa alla decisione motivata (ricorso giurisdizionale): Ai sensi dell'art. 63 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Tribunale Arbitrale dello Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie Jérôme Valcke Segretario Generale allegato: CAS direttive______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2008-2009) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 19 February 2009, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Philippe Piat (France), member Mick Mc Guire (England), member Mario Gallavotti (Italy), member Reinhard Rauball (Germany), member on the claim presented by the player I, as Claimant against the club M, as Respondent regarding a contractual dispute between the parties I. Facts of the case 1. In February 2008, the player, I, (hereinafter: the Claimant), and the U club, M, (hereinafter: the Respondent), allegedly signed an employment contract stipulating a fixed term of three years as well as the possibility to extend the contract for an additional term of two years after completion of the first three years. In this respect, the Claimant provided FIFA only with the pages no. 2 and 3 of the contract, i.e. the two last pages of the submitted contract, since the first page was apparently stolen. These pages indicated the respective obligations of the parties to the contract. The last page was signed by both parties without, however, any indication of the date of signature. 2. The employment contract stipulated the following as to the salary (part II): “For honest discharge of the duties, for high level of sport scores, for professional and sport mastery, for individual contribution on attainment by “M” victorious sports results, The Club makes payment to Football Player in the amount of 25,000 USD monthly for the first year, 30,000 USD monthly for the second year, 35 000 USD monthly for the third year.” 3. On 24 September 2008, the Claimant, via his legal representative, lodged a claim against the Respondent claiming that the Respondent had stopped paying his salary since the month of June 2008 included. This is, the Claimant claimed outstanding salaries as of the month of June 2008. Nevertheless, the Claimant did not provide FIFA with any proof that he put the Respondent in default of payment. Therefore, the Claimant asked FIFA for the termination of the contract apparently concluded with the Respondent in February 2008, in order to continue his football career, and for a financial compensation. 4. On 22 October 2008, upon request of FIFA, the Claimant specified his financial claim and added that he left the city of D in August 2008, when the Respondent informed him that it did not count on him anymore. He also held that only the first five monthly salaries were paid and confirmed that he did not receive any salary for the months of June until August 2008. Therefore, the Claimant claimed the whole residual value of the employment contract, i.e. USD 1,005,000 divided as follows: • First year of the employment contract, i.e. from June 2008 until February 2009 (9 months): USD 225,000 • Second year (12 months): USD 360,000 • Third year (12 months): USD 420,000 5. Despite being invited twice to do so, on 27 October and 1 December 2008, the Respondent did not submit any position to FIFA. The Respondent was informed that the Dispute Resolution Chamber would base its decision solely on the statements and documents contained in the claim if the Respondent would not comply with the invitation to submit its comments. 6. On 10 December 2008, FIFA informed the parties that they should consider their labour relationship as terminated, since the Respondent had not submitted any position and was apparently not interested in the Claimant’s services anymore. 7. On 1 and 22 December 2008, FIFA contacted the Football Federation of U in order to receive a complete version of the employment contract signed by the parties involved, which was supposed to be registered at the said Federation. However, the Football Federation of U did not react. 8. On 9 January 2009, the Claimant informed FIFA that he did not sign any other employment contract with another club, since he was still bound to the Respondent. Therefore, he maintained his wish to be released from the said employment contract. 9. On 19 January 2009, the Respondent contacted FIFA and invoked “existing objective causes” in order to justify its absence of statement up to this date. Furthermore, the Respondent provided FIFA with a complete version of the employment contract signed between the parties on 28 February 2008, which gives reason to the following remarks: • the two pages of the alleged employment contract remitted by the Claimant along with his complaint do not appear in the contract submitted by the Respondent, • art. 4 of the contract, which concerns the remuneration, stipulates that the Claimant is paid the wages, which consist in an official salary in accordance with “the manning table of the football team in U currency”, without stipulating any amount, • art. 6.1 confirms the duration of the contract alleged by the Claimant in his claim and • art. 6.4 entitles the Claimant to terminate the contract in case the Respondent does not fulfil its contractual obligations. 10. Furthermore, the Respondent limited itself to reject the Claimant’s claim without entering into the substance, in particular, the Respondent did not allege to have paid the outstanding salaries due to the Claimant for the months of June until August 2008 and did not contest the amount of salary invoked by the Claimant. The Respondent added that it complained about the Claimant’s behaviour during the season and that the latter “wilfully left the disposal of “M””. According to the Respondent’s statement, the Football Federation of U was aware of these facts. Nevertheless, the Respondent did not provide FIFA neither with a proof of the alleged misbehaviour of the Claimant, nor with a written warning addressed to the Claimant, nor with the proof that it informed its Federation. Finally, the Respondent stated that it would shortly submit to FIFA and the Claimant its detailed position. 11. On 21 January 2009, FIFA informed the parties that the investigation in the present matter had been closed and that the Dispute Resolution Chamber would decide whether or not it would take into account the Respondent’s submission, which was sent more than one month after the second and final deadline granted. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Dispute Resolution Chamber analysed whether it was competent to deal with the case at hand. In this respect, the Chamber referred to art. 21 par. 1 and 2 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (edition 2008; hereinafter: Procedural Rules). The present matter was submitted to FIFA on 24 September 2008, thus after 1 July 2008. Consequently, the Chamber concluded that the 2008 edition of the Procedural Rules is applicable to the matter at hand. 2. Subsequently, the members of the Chamber referred to art. 3 par. 1 of the Procedural Rules and confirmed that in accordance with art. 24 par. 1 in combination with art. 22 lit. b of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2008), the Dispute Resolution Chamber is competent to deal with the matter at stake, which concerns an employment-related dispute with an international dimension between a S player and an U club. 3. Furthermore, the Chamber analysed which edition of the Regulations on the Status and Transfer of Players should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the Chamber referred, on the one hand, to art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2008) and, on the other hand, to the fact that the present claim was lodged on 24 September 2008 and that the relevant employment contract was signed in February 2008. In view of the aforementioned, the Dispute Resolution Chamber concluded that the current version of the regulations (edition 2008; hereinafter: the Regulations) is applicable to the matter at hand as to the substance. 4. The competence of the Chamber and the applicable regulations having been established, the Chamber entered into the substance of the matter. In doing so, the members of the Chamber started by examining the two documents, submitted by the Claimant, and, later, by the Respondent, corresponding to the alleged employment contracts. In this respect, the members of the Chamber acknowledged that both versions were duly signed by all the parties and contained the official stamp of the Respondent. 5. However, the members of the Chamber noted that only the employment contract presented by the Claimant, even though incomplete, provided for a precise amount of salary to be paid to the Claimant. Indeed, the employment contract submitted by the Respondent only referred to “the manning table of the football team in U currency” without stipulating any amount. 6. Moreover, the members of the Chamber pointed out that the Respondent did not contest, in its submission, the amounts of salary invoked by the Claimant and indicated in the employment contract provided with by the latter. 7. In view of the foregoing, the members of the Chamber considered that the employment contract presented by the Claimant was the relevant document to be taken into consideration in order to determine the amount of salary to be paid to the Claimant in virtue of the labour relationship between the parties. 8. Therefore, the Dispute Resolution Chamber held that the Respondent had to pay to the Claimant a monthly salary of USD 25,000 for the first year of the agreed duration of the contract, a monthly salary of USD 30,000 for the second year and a monthly salary of USD 35,000 for the third year. 9. With respect to the Claimant’s allegations, according to which he had not received the remuneration due to him for the period lasting from June until August 2008, amounting to USD 75,000, the Dispute Resolution Chamber acknowledged that the Respondent, in its submission, did not contest it and thus did not allege having paid any remuneration during this period. In this regard, the members of the Chamber noted that the Respondent claimed that the Claimant misbehaved during the terms of the contract and “willfully left the disposal of “M.”” However, the members of the Chamber deemed it appropriate to recall the general principle of burden of proof stipulated in the art. 12 par. 3 of the Procedural Rules, according to which any party claiming a right on the basis of an alleged fact shall carry the burden of proof, and pointed out that the Respondent did not submit any documentary evidence in support of these allegations or in support of the fact that the Claimant would have left the Respondent unauthorized at any time before August 2008. Therefore, the members of the Chamber had no alternative but to conclude that the Respondent accepted the Claimant’s allegations, or, at least, failed to submit the proof of the contrary in this respect. 10. As a consequence, the Dispute Resolution Chamber held that, in accordance with the basic legal principle of pacta sunt servanda, the Respondent must fulfill its obligations as per the employment contract entered into with the Claimant and, consequently, pay the outstanding remuneration which is due to the latter. 11. As to the amount of outstanding salaries due to the Claimant, the members of the Dispute Resolution Chamber determined that the Claimant was to receive the uncontested amount of USD 75,000 for the months of June until August 2008, since the Claimant offered his services to the Respondent until the end of August 2008. 12. In continuation, the Dispute Resolution Chamber considered that, by failing to pay the Claimant’s salaries due for the months of June until August 2008, the Respondent had breached the relevant employment agreement without just cause. For the sake of completeness in this respect, the members of the Chamber were eager to emphasize that art. 6 par. 4 of the employment contract presented by the Respondent entitled the Claimant to terminate the said agreement with just cause, in case the Respondent did not fulfill its contractual obligations. On account of the foregoing, the members of the Chamber also held that the Respondent was not only to pay the outstanding remuneration to the Claimant, but also to pay compensation for breach of contract in conformity with art. 17 par. 1 of the Regulations. 13. For the assessment of the applicable amount of compensation, the Chamber referred to the aforementioned provision of the Regulations (art. 17 par. 1), in particular to the non-exhaustive enumeration of the objective criteria which need to be taken into account. 14. In continuation, the Dispute Resolution Chamber pointed out that art. 17 par. 1 of the Regulations also grants a certain degree of discretion to the deciding body when calculating the relevant compensation. The Chamber recalled that it regularly makes use of this margin of action. 15. In this respect, the Dispute Resolution Chamber took due note of the fact that the Claimant claimed the remaining value of the contract as compensation for the breach of the said agreement, amounting to USD 930,000. In this regard, the members of the Chamber acknowledged that the Claimant had been rendering his services to the Respondent for approximately seven months - from February until August 2008 -, and that the relevant employment contract still had approximately two years and five months to run at the moment of its termination. Furthermore, the members of the Chamber noted that, at the time of the decision, the Claimant had not signed any new employment contract with another club. 16. On account of the above, in particular in view of the original duration of the contract, the Claimant’s contractual entitlements, his financial claim as well as the general obligation of the Claimant to mitigate the damages, the Dispute Resolution Chamber decided that not the entire remaining contract value, but the amount of USD 500,000 was to be considered reasonable and justified as compensation for breach of contract. 17. As a consequence, the Dispute Resolution Chamber concluded its deliberations on the present dispute by deciding that the Respondent has to pay the total amount of USD 575,000 to the Claimant, consisting of USD 75,000 concerning outstanding salaries and of USD 500,000 as compensation for breach of contract. 18. Finally, and for the sake of good order, the Chamber emphasised that the contractual relationship between the parties to the present dispute had come to an end. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the Claimant, I, is partially accepted. 2. The Respondent, M, has to pay to the Claimant, I, the amount of USD 575,000 within 30 days as from the date of notification of this decision. 3. Any further claims lodged by the Claimant, I, are rejected. 4. If the aforementioned sum is not paid within the aforementioned deadline, an interest rate of 5% per year will apply as of expiry of the fixed time limit and the present matter shall be submitted, upon request, to FIFA’s Disciplinary Committee so that the necessary disciplinary sanctions may be imposed. 5. The Claimant, I, is directed to inform the Respondent, M, immediately and directly of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. Note relating to the motivated decision (legal remedy): According to art. 63 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Court of Arbitration for Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber Jérôme Valcke Secretary General Enclosed: CAS directives ____________________________________
Share the post "F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2008-2009) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 19 febbraio 2009, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Philippe Piat (Francia), membro Mick Mc Guire (Inghilterra), membro Mario Gallavotti (Italia), membro Reinhard Rauball (Germania), membro sulla domanda presentata dal giocatore che, come querelanti nei confronti del M club, come convenuto in merito a una disputa contrattuale tra le parti I. Fatti della controversia"