F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2009-2010) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 28 maggio 2010, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Gerardo Movilla (Spagna), membro David Mayebi (Camerun), membro ESSA M. Saleh Al-Housani (Emirati Arabi Uniti), membro Thilina Panditharatne (Sri Lanka), membro del reclamo presentato dal giocatore, M, come querelanti nei confronti il club, FC V, come convenuto in vista di un occupazionale controversia tra il giocatore ei fatti I. club del caso
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2009-2010) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 28 maggio 2010, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Gerardo Movilla (Spagna), membro David Mayebi (Camerun), membro ESSA M. Saleh Al-Housani (Emirati Arabi Uniti), membro Thilina Panditharatne (Sri Lanka), membro del reclamo presentato dal giocatore, M, come querelanti nei confronti il club, FC V, come convenuto in vista di un occupazionale controversia tra il giocatore ei fatti I. club del caso 1. Il 18 dicembre 2005, il M player (in prosieguo: il giocatore o attore) e il club FC V (in prosieguo: club o Resistente) hanno firmato un documento recante il titolo "Allegato" e valido dal 1 ° gennaio 2006 al 30 giugno 2007. 2. Secondo questo "allegato", il club fu costretto a pagare al giocatore per la prima stagione ("Periodo 01.01.2006 - 2006/06/30") un importo forfettario di 5.000 euro da versare il 23 dicembre 2005 al più tardi e il importo di 10.000 euro i salari, da versare in cinque rate uguali a partire dal 1 febbraio 2006 al 30 giugno 2006. 3. Inoltre, per quanto riguarda la seconda stagione ("Periodo di 2006/01/07 - 2007/06/30"), il giocatore avrebbe ricevuto dal club U n importo forfettario di 5.000 euro da versare il 30 luglio 2006 al più tardi e l'importo di EUR 20.000 da versare in dieci rate uguali a partire dal 1 agosto 2006 al 30 maggio 2007. 4. Il 14 dicembre 2006, l'attore ha presentato un reclamo contro il Resistente di fronte a FIFA per violazione del contratto senza giusta causa dal convenuto, chiedendo il pagamento della compensazione pecuniaria pari a 40.000 euro, cioè il valore complessivo contrattuale. Inoltre, ha chiesto che il Resistente essere condannata alle spese processuali. 5. L'attore ha spiegato che, il 10 gennaio 2006, ha partecipato ad un ricevimento club con altri giocatori e sponsor ed è stato presentato alla stampa il giorno seguente. Ha poi iniziato ad allenarsi con la sua squadra. 6. Il 13 gennaio 2006, l'attore è stato informato dal Resistente che non era più un membro della squadra e che doveva tornare in paese P. Il Resistente ha rifiutato di dargli una comunicazione scritta in quanto ha negato di aver firmato un contratto con la Ricorrente. 7. L'attore inoltre ha sottolineato che si rifiutava di lasciare e, durante un incontro con un rappresentante del club, gli fu detto che il motivo per il convenuto di non proseguire il contratto sarebbe che il club "non piaceva la sua performance come un giocatore di football . "Avendo ricevuto pressioni, ha lasciato paese B per tornare a P paese il 17 gennaio 2006. 8. Il giocatore ha sostenuto che le prestazioni di un giocatore non costituisce una giusta causa per rescindere un contratto di lavoro. 9. In risposta alla domanda, il convenuto ha dichiarato che non ha mai firmato alcun contratto con il richiedente e che il documento trasmesso dal richiedente a sostegno della sua posizione non deve essere considerato come un contratto di lavoro valido. 10. Inoltre, la convenuta ha affermato che essa non ha registrato alcun contratto che coinvolge l'attore con la B Football Federation, considerando che si tratta di una formalità obbligatoria nazionale. 11. Il Resistente ha spiegato che il documento presentato dal Richiedente è semplicemente un allegato a un contratto di lavoro, quale contratto non è mai stato firmato. Il Resistente ha sottolineato che il documento ha detto chiaramente il titolo di "allegato", non porta alcuna data e si riferisce ad un numero di contratto di lavoro che era rimasta vuota. 12. Secondo il Resistente, questo documento non può produrre alcun effetto senza l'accordo principale che deve essere allegato alla e di conseguenza non è valido da un punto di vista giuridico. 13. Il Resistente detto di aver rispettato tutti gli obblighi che aveva verso il giocatore, compreso il pagamento di tutte le sue spese durante il suo processo e il volo di ritorno a P paese, e non costringerlo ad andarsene. In considerazione di quanto sopra, il convenuto ha ritenuto che la domanda del giocatore non ha alcun fondamento e deve essere respinta. 14. Il ricorrente, d'altro canto, ha sottolineato che il documento denominato "allegato" contiene tutti gli elementi necessari relativi a un accordo vincolante, tra l'altro, le date, feste durata, importi rispettivi obblighi, clausole risolutive. Inoltre, l'attore ha sottolineato che ha anche iniziato ad allenarsi con la squadra. 15. Inoltre, l'attore ha ritenuto che le formalità di registrazione, che il Resistente fa riferimento è il dovere del club e non la sua e ha ribadito che le abilità di un giocatore o la prestazione non può costituire un valido motivo per rescindere un contratto di lavoro. 16. Il Resistente, da parte sua, ha sottolineato che, dopo aver incontrato il giocatore nel paese P, una prova è stata accettata da entrambe le parti e il giocatore ha insistito a firmare un pre-contratto, vale a dire la "Allegato". Il club afferma che la firma di un contratto di lavoro è stato in funzione dei risultati della sperimentazione e la prova medica, come previsto dall'art. 14 del "Allegato". 17. Inoltre, il convenuto ha evidenziato che il giocatore stesso ha fornito prove estratte dalla stampa da cui si può notare che: "Anche divenne chiaro che FC V rifiuta i quattro giocatori che sono venuti per una prova. I gestori dei giocatori P (...) M (...) ha sostenuto enormi richieste di finanziamento. I negoziati sono stati fermati nel momento stesso. "18. Basandosi sulle abilità del giocatore e dei suoi desideri finanziari, il Resistente ha deciso di non firmare alcun contratto di lavoro con l'attore dopo i tre giorni il giocatore soggiornato nel paese B. L'interpellato ha dichiarato che l'attore ha lasciato senza ulteriori proteste e non ha notizie da lui prima di ricevere la presente domanda. 19. Il Resistente ha ribadito che la "allegato" è semplicemente un pre-contratto che non può avere alcun effetto giuridico se non è accompagnato da un contratto ufficiale, che non è mai stato firmato o mai richiesto dal Richiedente. A questo proposito, il club C ui al diritto svizzero per quanto riguarda la definizione di un "pre-contratto". 20. Il Resistente ha sostenuto che la stessa pre-contratto non può essere considerato come un contratto valido e vincolante, in quanto i suoi contenuti non sono abbastanza precisi, non si assume alcuna timbro da parte del club, che è obbligatorio, e mai ho stipulato fra le parti. Essa, pertanto, non può avere alcun effetto giuridico. 21. Il Resistente ha anche ribadito che durante il suo soggiorno di tre giorni presso la sede del club, l'attore non ha chiesto la firma di un contratto ufficiale, mentre avrebbe dovuto farlo dopo la firma del pre-contratto. 22. A questo proposito, il Resistente fa riferimento a due decisioni della Camera di Risoluzione delle Controversie (RDC) e un premio da parte della Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). 23. Il Resistente ha inoltre spiegato che, in caso di "allegato" è stato considerato come un contratto di lavoro valido e vincolante, quod non, nessuna prova è stata portata in relazione ad una richiesta di firma del contratto ufficiale, da cui la società deduce che nessuno delle parti erano interessati alla esecuzione del pre-contratto che deve pertanto nullo. 24. Inoltre, riferendosi al diritto svizzero, l'interpellato ha dichiarato che l'attore non può pretendere un risarcimento dal momento che non ha subito alcuna perdita, mentre stava rendere i suoi servizi in un paese P club. Nel caso in cui l'elemento di cui sopra non è stata presa in considerazione dal DRC, il club ha chiesto una compensazione del risarcimento richiesto contro gli stipendi il giocatore ha ricevuto dal countrclub Y ha detto P nel periodo di riferimento di tempo. 25. Il Resistente ha concluso chiedendo alla RDC di respingere la domanda della ricorrente. 26. Il 25 gennaio 2006, l'attore ha firmato un contratto di lavoro con un countrclub Y P valida a decorrere dal 25 gennaio 2006 fino al 30 giugno 2006, una copia del quale è stato messo a disposizione dal richiedente. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera di Risoluzione delle Controversie (di seguito indicato anche come Camera o DRC) ha analizzato se essa era competente ad occuparsi del caso a portata di mano. A questo proposito, ha preso atto che la questione attuale è stata presentata alla FIFA il 14 dicembre 2006. Di conseguenza, le regole procedurali della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie (edizione 2005, in prosieguo: Regole procedurali) sono applicabili alla materia in esame (cfr. articolo 21 comma 2 e 3 delle norme procedurali, edizione. 2008, in combinazione con l'art. 18 par. 2 e 3 delle norme procedurali). 2. Successivamente, i membri della sezione di cui all'art. 3 par. 1 delle norme procedurali e ha confermato che ai sensi dell'art. 24 par. 1 in combinazione con l'art. 22 lit. b) del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2009) la Camera di Risoluzione delle Controversie è competente a trattare la questione in gioco, che riguarda un occupazionale controversia con una dimensione internazionale tra un giocatore e un club. 3. Inoltre, la Camera ha analizzato i quali la normativa dovrebbe essere applicabile a conoscere del merito della questione. A questo proposito, ha confermato che ai sensi dell'art. 26 par. 1 e 2 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2009), e considerando che la presente domanda è stata presentata il 14 dicembre 2006, l'edizione 2005 delle suddette regole (di seguito: Regolamento) è applicabile alla questione in mano alla sostanza. 4. La competenza della Camera e dei regolamenti vigenti che sono stati istituiti, la Camera è entrato nella sostanza della questione. A questo proposito, la Camera ha riconosciuto che l'attore e il convenuto innegabilmente firmato su carta intestata del club un documento denominato "allegato" in vigore dal 1o gennaio 2006 al 30 giugno 2007 e anche un'opzione per una stagione supplementare come 1 ° luglio 2007 fino al 30 giugno 2008. 5. Inoltre, la Camera ha osservato che l'attore, da un lato, sostiene che il Resistente ha violato l'accordo mettendo fine al rapporto contrattuale il 13 gennaio 2006 sulla base del fatto che le sue doti calcistiche non sono stati soddisfacenti al club . A questo proposito, la Camera ha tenuto debitamente conto affermazioni del giocatore in base alle quali la mancanza di un giocatore di prestazioni non costituisce una giusta causa per unilateralmente risoluzione di un contratto di lavoro e che, così facendo, il club ha violato il detto contratto senza giusta causa. 6. D'altra parte, i membri della Camera preso atto che il Resistente sostiene che l '"allegato" non può essere considerato un contratto di lavoro giuridicamente vincolante e che la domanda deve quindi essere respinta. 7. In considerazione di quanto sopra, la Camera è giunta alla conclusione che l'essenza della questione a portata di mano sta nella qualificazione giuridica da dare al detto "allegato", cioè la Camera deve innanzitutto stabilire se o no le parti erano contrattualmente vincolato per mezzo del "Allegato". In caso affermativo, la Camera ha seguito per determinare se tale contratto è stato violato e, in caso affermativo, quale partito deve essere ritenuto responsabile per violazione del contratto e decidere in merito alle conseguenze che ne derivano. 8. A questo proposito, i membri voluto ricordare che, come principio giuridico generale, la qualificazione giuridica da dare a una convenzione o un accordo non deve dipendere dal titolo le parti hanno deciso di dare a detto convenzioni o accordi. Al contrario, il titolo esatto da dare ad un documento deve in ultima analisi, derivare dalla volontà delle parti e un'analisi obiettiva del suo equilibrio generale e le disposizioni. 9. In aggiunta a quanto sopra, la sezione voluto evidenziare che, per un documento essere considerato come un contratto di lavoro valido e vincolante, a parte la firma sia del datore di lavoro, ossia il club, e il dipendente, cioè il giocatore , deve contenere il negotii essentialia di un contratto di lavoro, come le parti del contratto e il loro ruolo, la durata del rapporto di lavoro e la remunerazione a carico del club al giocatore in cambio dei suoi servizi. 10. Analizzando il contenuto dell'allegato, si potrebbe innanzitutto essere stabilito che il documento contiene chiaramente l'identità rispettiva delle parti, vale a dire del giocatore ei dettagli del club e gli indirizzi e porta la firma sia del giocatore e direttore esecutivo del club e il presidente. 11. Inoltre, l'allegato espone chiaramente lo stipendio e le altre remunerazioni a carico del club al giocatore in cambio dei suoi servizi. 12. Inoltre, l'allegato stabilisce una certa durata, in base alle date stagioni sportive, vale a dire le stagioni sportive 2005/06, 2006/07 ed eventualmente 2007/08. 13. In aggiunta a quanto sopra, la Camera ha osservato che, in particolare, l'allegato contiene una disposizione dettagliata per quanto riguarda le circostanze in cui il rapporto di lavoro può essere terminati. 14. Infine, la Camera ha anche osservato che l'allegato non contiene alcun riferimento al fatto che la sua validità è subordinato alla firma delle parti di un altro contratto. 15. In considerazione di quanto sopra, la sezione concluso che tutti gli elementi essenziali di cui sopra sono inclusi nell'allegato pertinente. Di conseguenza, i membri della Camera ha deciso di respingere la tesi della Resistente al riguardo. 16. La Camera poi si girò verso l'argomento della Resistente secondo cui un contratto di lavoro può essere valido solo se è stato regolarmente registrato presso B Football Federation. A questo proposito, la Camera ritenuto idoneo per ricordare la sua lunga giurisprudenza in conformità con le quali le formalità amministrative, ad esempio, ma non solo, l'emissione di un permesso di lavoro o la registrazione del contratto di lavoro con la nazionale di calcio dell'associazione rientra nella esclusiva responsabilità del club. Detto questo, la Camera ha ritenuto che la validità di un contratto di lavoro non può essere collegata alla volontà del club ad avere tale contratto registrato. In questo contesto, la Camera ha sottolineato che, come regola generale, la registrazione di un contratto di lavoro a una federazione non costituisce una condizione per la sua validità. Per queste ragioni, i membri della Camera ha deciso di respingere gli argomenti del Resistente a questo riguardo. 17. Inoltre, e per il buon ordine delle cose, la Camera ritenuto importante sottolineare che la decisione che il club si riferisce al sostegno della sua posizione per quanto riguarda la registrazione di un contratto di lavoro (cfr. punto I./22. Sopra ) non può pertinenza applica alla questione in esame in quanto, tra l'altro, il documento in questione non contiene alcun articolo o riferimento ad una formalità di registrazione obbligatoria da rispettare. 18. In considerazione di quanto precede, i membri della Camera ha deciso all'unanimità che l'allegato doveva essere considerato come un contratto di lavoro valido legalmente vincolante per la società e al calciatore. 19. Alla luce di questa conclusione, i membri della Camera in seguito analizzato le circostanze la risoluzione del contratto di lavoro nel gennaio 2006. 20. A questo proposito, i membri della Camera considerato rilevante ricordare che in risposta alla richiesta del giocatore, la stessa convenuta ha riconosciuto di aver messo fine ai servizi del giocatore sulla base del fatto che le abilità del giocatore non ha soddisfatto le aspettative del club. Inoltre, la Camera ha tenuto conto del fatto che il convenuto non aveva contestato l'affermazione della Richiedente che tale chiusura avvenuta il 13 gennaio 2006. 21. In questo contesto, la sezione di cui alla sua lunga giurisprudenza in base ai quali insoddisfacenti capacità fisiche o tecniche non può essere considerata una ragione valida per la risoluzione di un contratto di lavoro. 22. Di conseguenza, sulla base delle considerazioni che precedono, la Camera ha stabilito che il Resistente abbia risolto il contratto di lavoro senza giusta causa il 13 gennaio 2006. 23. Dopo aver stabilito che il convenuto deve essere ritenuta responsabile per la risoluzione anticipata del contratto di lavoro senza giusta causa, la Camera ha focalizzato l'attenzione sulle conseguenze di tale violazione del contratto. Prendendo in considerazione l'arte. 17 par. 1 del Regolamento, la Camera ha deciso che il richiedente ha diritto a ricevere dal convenuto una somma di denaro a titolo di risarcimento per violazione del contratto, oltre ai pagamenti in sospeso, se del caso, sulla base del relativo contratto. 24. Per quanto riguarda la questione delle retribuzioni arretrate al momento della cessazione anticipata del contratto, vale a dire 13 gennaio 2006, la Camera ripristinato le condizioni contrattuali e, in particolare, dell'art. 1 dell'allegato che stabilisce chiaramente che il club dovrebbe pagare al giocatore l'importo di 5.000 euro il 23 dicembre 2005 al più tardi e che il primo stipendio sarebbe caduta prevista per il 1 febbraio 2006. 25. In considerazione del fatto che il club risolto il contratto di lavoro il 13 gennaio 2006, è apparso ai membri della Camera che, al momento della cessazione del contratto illecito, per il solo detto importo di 5.000 euro era eccezionale. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha deciso che il club era tenuto a pagare al giocatore 5.000 euro come retribuzione arretrata. 26. In continuazione, la Camera ha focalizzato l'attenzione sul calcolo dell'importo di risarcimento per rottura del contratto nel caso in questione. 27. In tal modo, i membri della Camera ricapitolato in primo luogo che, ai sensi dell'art. 17 par. 1 del Regolamento, l'importo del risarcimento viene calcolato, in particolare, e salvo quanto diversamente stabilito nel contratto alla base della controversia, con la dovuta considerazione per la legge del paese in questione, la specificità dello sport e di ulteriori criteri oggettivi, tra cui, in particolare, la remunerazione ed altri benefici dovuti al richiedente ai sensi del contratto esistente e / o del nuovo contratto, il tempo rimanente nel contratto esistente fino ad un massimo di cinque anni e, a seconda se la violazione contrattuale rientra nella protetto periodo. 28. In applicazione della disposizione in questione, la Camera ha dichiarato che prima di tutto doveva chiarire se il contratto di lavoro pertinente contiene una disposizione con la quale le parti avevano concordato in precedenza su un importo del risarcimento dovuto da entrambe le parti contrattuali in caso di violazione del contratto. A questo proposito, i membri della Camera ha stabilito che nessuna clausola di tale indennizzo è stata inserita nel contratto di lavoro alla base della questione in gioco. 29. Di conseguenza, i membri della Camera ha stabilito che l'importo del risarcimento dovuto dal convenuto all'attore dovevano essere valutati in applicazione degli altri parametri di cui all'art. 17 par. 1 del Regolamento. La Camera ha ricordato che la citata disposizione prevede un elenco non esaustivo di criteri da prendere in considerazione per calcolare l'importo del risarcimento dovuto. Pertanto, di altri criteri oggettivi possono essere presi in considerazione a discrezione del corpo di decidere. 30. Al fine di valutare la compensazione da versare da parte del Resistente, i membri della Camera ha tenuto conto del compenso spettante al Richiedente a partire dal momento in cui è avvenuta l'infrazione di cui 30 e fino al giugno 2007 in conformità del contratto di lavoro così come la situazione professionale del ricorrente dopo la rescissione anticipata si è verificato. 31. In effetti, l'attore sembra aver firmato un contratto di lavoro con un altro club, valida a partire dal 25 gennaio 2006 fino al 30 giugno 2006 e prevede, tra l'altro, un compenso totale di euro 3.845. 32. Inoltre, la Camera ha tenuto conto del fatto che l'attore, da parte sua, rivendica l'importo di 40.000 euro a titolo di risarcimento per violazione di contratto, che ammontano, infatti, riflette il valore teorico complessivo del contratto di lavoro pertinenti. 33. Tuttavia, e tenendo conto delle sue considerazioni precedenti legati agli stipendi in sospeso (cfr. punto II./24./25. Sopra) la Camera ha concluso che l'euro 5000 assegnato al giocatore come retribuzioni arretrate dovevano essere esclusi dal campo di applicazione della calcolo del risarcimento per rottura di contratto. 34. Alla luce di quanto sopra, i membri della Camera ha ritenuto che l'importo di 35.000 euro, cioè il valore residuo del contratto di lavoro a partire dal momento in cui la violazione è avvenuta, è stata la base effettiva per la determinazione definitiva dell'importo del risarcimento per violazione del contratto a carico del Resistente all'attore. 35. In aggiunta a quanto sopra, la Camera ha tenuto conto del fatto che l'attore trovato lavoro con un countrclub Y P, a partire dal 25 gennaio 2006 fino al 30 giugno 2006. In base al contratto di lavoro pertinente, che è stato messo a disposizione da parte attrice, l'attore aveva il diritto di ricevere 3.845 euro e con ciò ha permesso di ridurre la perdita di reddito. Di conseguenza, secondo la prassi costante della Camera di Risoluzione delle Controversie, tali remunerazioni sotto il nuovo contratto di lavoro deve essere preso in considerazione nel calcolo dell'importo di risarcimento per rottura di contratto. 36. Di conseguenza, il conto di tutte le suddette considerazioni e le specificità del caso in questione, la Camera ha deciso che il Resistente deve pagare l'importo di euro 31.155 al richiedente a titolo di risarcimento per violazione del contratto. 37. Infine, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha deciso che la domanda del ricorrente relative spese legali è stata respinta ai sensi dell'art. 15 par. 3 delle norme procedurali e della giurisprudenza relativa di lunga data della Camera. 38. La Camera ha concluso le sue deliberazioni in materia attualmente decidendo che il Resistente è tenuto a versare l'importo totale di euro 36.155 al richiedente, costituito da 5.000 euro in materia di retribuzioni arretrate e di euro 31.155 a titolo di risarcimento per violazione del contratto. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La pretesa del ricorrente, M, è parzialmente accolta. 2. Il Resistente, FC V, deve pagare al ricorrente l'importo di euro 36.155 entro 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione. 3. Nel caso in cui l'importo di cui sopra non viene pagato dal convenuto entro il termine stabilito, il 5% di interesse annuo cadrà a causa di di scadenza del termine fisso e la questione attuale deve essere presentata, su richiesta, al Comitato Disciplinare della FIFA per l'esame e decisione. 4. Qualsiasi ulteriore richiesta presentata dal Richiedente viene respinto. 5. Il Richiedente è diretta ad informare il Resistente immediatamente e direttamente il numero di conto bancario a cui il versamento deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. ***** Nota relativa alla decisione motivata (ricorso giurisdizionale): Ai sensi dell'art. 63 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Tribunale Arbitrale dello Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 / Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info @ tas- cas.org / www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie : Jérôme Valcke Segretario Generale All.: CAS direttive______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2009-2010) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 28 May 2010, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Gerardo Movilla (Spain), member David Mayebi (Cameroon), member Essa M. Saleh Al-Housani (United Arab Emirates), member Thilina Panditharatne (Sri Lanka), member on the claim presented by the player, M, as Claimant against the club, FC V, as Respondent regarding an employment-related dispute between the player and the club I. Facts of the case 1. On 18 December 2005, the player M (hereinafter: player or Claimant) and the club FC V (hereinafter: club or Respondent) signed a document bearing the title “Annex” and valid as from 1 January 2006 until 30 June 2007. 2. According to this “Annex”, the club was obliged to pay to the player for the first season (“Period 01.01.2006 - 30.06.2006”) a lump amount of EUR 5,000 to be paid on 23 December 2005 at the latest and the amount of EUR 10,000 as salaries, to be paid in five equal instalments as from 1 February 2006 until 30 June 2006. 3. Additionally, with regard to the second season (“Period 01.07.2006 - 30.06.2007”), the player was to receive from the club a lump amount of EUR 5,000 to be paid on 30 July 2006 at the latest and the amount of EUR 20,000 to be paid in ten equal instalments as from 1 August 2006 to 30 May 2007. 4. On 14 December 2006, the Claimant lodged a claim against the Respondent in front of FIFA for breach of contract without just cause by the Respondent, claiming payment of compensation amounting to EUR 40,000, i.e. the total contractual value. In addition, he asked that the Respondent be ordered to pay the procedural costs. 5. The Claimant explained that, on 10 January 2006, he attended a club reception with other players and sponsors and he was presented to the press the following day. He then started to train with his team. 6. On 13 January 2006, the Claimant was informed by the Respondent that he was no longer a member of the team and that he had to return to country P. The Respondent refused to give him a written notice since it denied having signed any contract with the Claimant. 7. The Claimant further pointed out that he refused to leave and, during a meeting with a club representative, he was told that the reason for the Respondent not to carry on the contract would be that the club “did not like his performance as a football player.” Having been pressured, he left country B to return to country P on 17 January 2006. 8. The player submitted that a player’s performance does not constitute a just cause to terminate an employment contract. 9. In reply to the claim, the Respondent held that it never signed any contract with the Claimant and that the document transmitted by the Claimant in support of his position shall not be considered as a valid employment contract. 10. Additionally, the Respondent asserted that it did not register any contract involving the Claimant with the B Football Federation, whereas this is a mandatory domestic formality. 11. The Respondent explained that the document presented by the Claimant is simply an Annex to an employment contract, which contract has never been signed. The Respondent highlighted that the said document clearly bears the title “Annex”, does not bear any date and refers to an employment contract number which had remained blank. 12. According to the Respondent, this document cannot produce any effect without the main agreement that it has to be annexed to and is consequently not valid from a legal point of view. 13. The Respondent mentioned that it fulfilled all the obligations it had towards the player, including payment of all his expenses during his trial and the flight back to country P, and did not coerce him to leave. On account of the above, the Respondent considered that the player’s claim has no basis and has to be rejected. 14. The Claimant, on the other hand, highlighted that the document referred to as “Annex” contains all the required elements pertaining to a binding agreement, inter alia, duration dates, parties, amounts, respective obligations, termination clauses. Additionally, the Claimant pointed out that he even started to train with the team. 15. Furthermore, the Claimant considered that the registration formalities which the Respondent refers to is the club’s duty and not his and he reiterated that a player’s skills or performance cannot constitute a valid reason to terminate an employment contract. 16. The Respondent, for its part, pointed out that after having met the player in country P, a trial was accepted by both parties and the player insisted in signing a pre-contract, i.e. the “Annex”. The club asserts that the signature of an employment contract was depending on the results of the trial and the medical test, as provided in art. 14 of the “Annex”. 17. Additionally, the Respondent highlighted that the player himself provided evidence extracted from the press from which it can be noted that:”Also became clear that FC V refuses the four players who came for a trial. The managers of the P players (…) M (…) claimed huge financial requests. The negotiations were stopped at the very same moment.” 18. Relying on the player’s skills and his financial wishes, the Respondent decided not to sign any employment contract with the Claimant after the three days the player stayed in country B. The Respondent stated that the Claimant left without any further protest and it did not hear from him before it received the present claim. 19. The Respondent reiterated that the “Annex” is simply a pre-contract which cannot have any legal effect if it is not accompanied by an official contract, which was never signed or ever requested by the Claimant. In this respect, the club referred to Swiss law with respect to the definition of a “pre-contract”. 20. The Respondent submitted that the pre-contract itself shall not be considered as a valid and binding agreement, since its contents are not precise enough, it does not bear any stamp from the club, which is mandatory, and never got executed by the parties. It therefore cannot have any legal effects. 21. The Respondent also reiterated that during his three days’ stay at the club’s premises, the Claimant did not ask for the signature of an official contract, whereas he should have done so after the signature of the pre-contract. 22. In this respect, the Respondent refers to two decisions from the Dispute Resolution Chamber (DRC) and an award from the Court of Arbitration for Sport (CAS). 23. The Respondent further explained that, in case the “Annex” was considered as a valid and binding employment contract, quod non, no evidence has been brought with regard to a request for the signature of the official contract, from which the club deduces that none of the parties were interested in the execution of the pre-contract which is consequently void. 24. Additionally, referring to Swiss law, the Respondent stated that the Claimant cannot claim compensation since he did not suffer any loss, as he was rendering his services to a country P club. In case the aforementioned element was not taken into account by the DRC, the club asked for a set-off of the compensation claimed against the salaries the player received from the said country P club over the relevant period of time. 25. The Respondent concluded by asking the DRC to reject the Claimant’s claim. 26. On 25 January 2006, the Claimant signed an employment contract with a country P club valid as from 25 January 2006 until 30 June 2006, a copy of which was made available by the Claimant. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Dispute Resolution Chamber (hereinafter also referred to as Chamber or DRC) analysed whether it was competent to deal with the case at hand. In this respect, it took note that the present matter was submitted to FIFA on 14 December 2006. Consequently, the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (edition 2005; hereinafter: Procedural Rules) are applicable to the matter at hand (cf. article 21 par. 2 and 3 of the Procedural Rules, edition 2008, in combination with art. 18 par. 2 and 3 of the Procedural Rules). 2. Subsequently, the members of the Chamber referred to art. 3 par. 1 of the Procedural Rules and confirmed that in accordance with art. 24 par. 1 in combination with art. 22 lit. b) of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2009) the Dispute Resolution Chamber is competent to deal with the matter at stake, which concerns an employment-related dispute with an international dimension between a player and a club. 3. Furthermore, the Chamber analysed which regulations should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, it confirmed that in accordance with art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2009), and considering that the present claim was lodged on 14 December 2006, the 2005 edition of the said regulations (hereinafter: the Regulations) is applicable to the matter at hand as to the substance. 4. The competence of the Chamber and the applicable regulations having been established, the Chamber entered into the substance of the matter. In this respect, the Chamber acknowledged that the Claimant and the Respondent undeniably signed on the club’s letterhead a document referred to as “Annex” valid as from 1 January 2006 until 30 June 2007 and including an option for an additional season as of 1 July 2007 until 30 June 2008. 5. Furthermore, the Chamber noted that the Claimant, on the one hand, maintains that the Respondent breached the said agreement by putting an end to the contractual relation on 13 January 2006 on the basis of the fact that his football skills were not satisfactory to the club. In this respect, the Chamber duly took into account the player’s assertions in accordance with which a player’s lack of performance does not constitute a just cause for unilaterally terminating an employment contract and that by doing so, the club breached the said contract without just cause. 6. On the other hand, the members of the Chamber duly noted that the Respondent maintains that the “Annex” cannot be considered a legally binding employment contract and that the claim shall thus be rejected. 7. On account of the above, the Chamber came to the conclusion that the essence of the matter at hand lies in the legal qualification to be given to the said “Annex”, i.e. the Chamber shall firstly establish as to whether or not the parties were contractually bound by means of the “Annex”. In the affirmative, the Chamber shall subsequently have to determine whether such contract was breached and, if so, which party is to be held liable for breach of contract and decide on the consequences thereof. 8. In this regard, the members wished to recall that as a general legal principle, the legal qualification to be given to a convention or an agreement shall not depend on the title the parties decided to give to the said convention or agreement. On the contrary, the exact qualification to be given to a document has to ultimately derive from the parties’ intention and an objective analysis of its general balance and provisions. 9. In addition to the foregoing, the Chamber wished to highlight that in order for a document to be considered as a valid and binding employment contract, apart from the signature of both the employer, i.e. the club, and the employee, i.e. the player, it should contain the essentialia negotii of an employment contract, such as the parties to the contract and their role, the duration of the employment relationship and the remuneration payable by the club to the player in exchange of his services. 10. By analysing the contents of the Annex, it could firstly be established that the document clearly contains the respective identity of the parties, i.e. the player’s and the club’s details and addresses and bears the signature of both the player and the club’s Executive Director and President. 11. Moreover, the Annex clearly sets forth the salary and other remuneration payable by the club to the player in exchange of his services. 12. Furthermore, the Annex stipulates a certain duration, based on the sporting seasons dates, i.e. the sporting seasons 2005/06, 2006/07 and potentially 2007/08. 13. In addition to the aforementioned, the Chamber noted that, in particular, the Annex contains a detailed provision with regard to the circumstances under which the employment relation can be terminated. 14. Finally, the Chamber also noted that the Annex does not contain any reference whatsoever to the fact that its validity shall depend on the signature by the parties of another contract. 15. On account of the above, the Chamber concluded that all the above-mentioned essential elements are included in the pertinent Annex. Consequently, the members of the Chamber decided to reject the Respondent’s argument in this respect. 16. The Chamber then turned to the Respondent’s argument in accordance with which an employment contract can only be valid if it was duly registered with B Football Federation. In this regard, the Chamber considered relevant to recall its longstanding jurisprudence in accordance with which administrative formalities, such as, but not limited to, the issuance of a work permit or the registration of the employment contract with the national football association falls within the sole responsibility of the club. Having said this, the Chamber deemed that the validity of an employment contract cannot be linked to the willingness of the club to have such contract registered. In this context, the Chamber emphasized that, as a general rule, the registration of an employment contract at a federation does not constitute a condition for its validity. For these reasons, the members of the Chamber decided to reject the Respondent’s arguments in this regard. 17. Furthermore, and for the sake of good order, the Chamber deemed important to point out that the decision that the club is referring to in support of its position with regard to the registration of an employment contract (cf. point I./22. above) cannot relevantly apply to the matter at hand since, inter alia, the document at stake does not contain any article or reference to a mandatory registration formality to be complied with. 18. On account of all the above, the members of the Chamber unanimously decided that the Annex was to be considered as a valid employment contract legally binding the club and the player. 19. In light of this conclusion, the members of the Chamber subsequently analysed the circumstances surrounding the termination of the employment contract in January 2006. 20. In this regard, the members of the Chamber deemed relevant to remind that in response to the player’s claim, the Respondent itself acknowledged having put an end to the player’s services on the basis of the fact that the player’s skills did not meet the club’s expectations. Furthermore, the Chamber took into account that the Respondent had not contested the Claimant’s allegation that such termination occurred on 13 January 2006. 21. In this context, the Chamber referred to its longstanding jurisprudence in accordance with which unsatisfactory physical or technical skills cannot be considered a valid reason for terminating an employment contract. 22. Consequently, on the basis of the aforementioned considerations, the Chamber established that the Respondent has terminated the employment contract without just cause on 13 January 2006. 23. Having established that the Respondent is to be held liable for the early termination of the employment contract without just cause, the Chamber focussed its attention on the consequences of such breach of contract. Taking into consideration art. 17 par. 1 of the Regulations, the Chamber decided that the Claimant is entitled to receive from the Respondent an amount of money as compensation for breach of contract in addition to outstanding payments, if any, on the basis of the relevant contract. 24. With regard to the question of outstanding remuneration at the time of the early contract termination, i.e. 13 January 2006, the Chamber reverted to the contractual terms and, in particular, to art. 1 of the Annex which clearly stipulates that the club would pay to the player the amount of EUR 5,000 on 23 December 2005 at the latest and that the first salary would fall due on 1 February 2006. 25. In view of the fact that the club terminated the employment contract on 13 January 2006, it appeared to the members of the Chamber that at the time of the unlawful termination of the contract, solely the said amount of EUR 5,000 was outstanding. On account of the above, the Chamber decided that the club was liable to pay the player EUR 5,000 as outstanding remuneration. 26. In continuation, the Chamber focussed its attention on the calculation of the amount of compensation for breach of contract in the case at stake. 27. In doing so, the members of the Chamber firstly recapitulated that, in accordance with art. 17 par. 1 of the Regulations, the amount of compensation shall be calculated, in particular and unless otherwise provided for in the contract at the basis of the dispute, with due consideration for the law of the country concerned, the specificity of sport and further objective criteria, including, in particular, the remuneration and other benefits due to the Claimant under the existing contract and/or the new contract, the time remaining on the existing contract up to a maximum of five years, and depending on whether the contractual breach falls within the protected period. 28. In application of the relevant provision, the Chamber held that it first of all had to clarify as to whether the pertinent employment contract contains a provision by which the parties had beforehand agreed upon an amount of compensation payable by either contractual party in the event of breach of contract. In this respect, the members of the Chamber established that no such compensation clause was included in the employment contract at the basis of the matter at stake. 29. As a consequence, the members of the Chamber determined that the amount of compensation payable by the Respondent to the Claimant had to be assessed in application of the other parameters set out in art. 17 par. 1 of the Regulations. The Chamber recalled that the said provision provides for a non-exhaustive enumeration of criteria to be taken into consideration when calculating the amount of compensation payable. Therefore, other objective criteria may be taken into account at the discretion of the deciding body. 30. In order to evaluate the compensation to be paid by the Respondent, the members of the Chamber took into account the remuneration due to the Claimant as from the moment when the breach occurred until and including 30 June 2007 in accordance with the employment contract as well as the professional situation of the Claimant after the early termination occurred. 31. In fact, the Claimant appears to have signed an employment contract with another club, valid as from 25 January 2006 until 30 June 2006 and providing, inter alia, a total remuneration of EUR 3,845. 32. Additionally, the Chamber took into account that the Claimant, for his part, claims the amount of EUR 40,000 as compensation for breach of contract, which amount, in fact, reflects the theoretical total value of the pertinent employment contract. 33. However, and taking into account its previous considerations related to outstanding salaries (cf. point II./24./25. above) the Chamber concluded that the EUR 5,000 awarded to the player as outstanding remuneration had to be excluded from the scope of the calculation of compensation for breach of contract. 34. In light of the above, the members of the Chamber considered that the amount of EUR 35,000, i.e. the remaining value of the employment contract as of the moment on which the breach occurred, was the actual basis for the final determination of the amount of compensation for breach of contract to be paid by the Respondent to the Claimant. 35. In addition to the foregoing, the Chamber took into account the fact that the Claimant found employment with a country P club, as from 25 January 2006 until 30 June 2006. In accordance with the pertinent employment contract, which has been made available by the Claimant, the Claimant was entitled to receive EUR 3,845 and therewith enabled to reduce his loss of income. Consequently, according to the constant practice of the Dispute Resolution Chamber, such remuneration under the new employment contract shall be taken into account in the calculation of the amount of compensation for breach of contract. 36. Consequently, on account of all the above-mentioned considerations and the specificities of the case at hand, the Chamber decided that the Respondent must pay the amount of EUR 31,155 to the Claimant as compensation for breach of contract. 37. Finally, the Dispute Resolution Chamber decided that the Claimant’s claim relating legal costs is rejected in accordance with art. 15 par. 3 of the Procedural Rules and the Chamber’s respective longstanding jurisprudence. 38. The Chamber concluded its deliberations in the present matter by deciding that the Respondent is liable to pay the total amount of EUR 36,155 to the Claimant, consisting of EUR 5,000 relating to outstanding remuneration and EUR 31,155 as compensation for breach of contract. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the Claimant, M, is partially accepted. 2. The Respondent, FC V, has to pay to the Claimant the amount of EUR 36,155 within 30 days as from the date of notification of this decision. 3. In the event that the aforementioned amount is not paid by the Respondent within the stated time limit, 5% interest p.a. will fall due as of expiry of the fixed time limit and the present matter shall be submitted, upon request, to the FIFA Disciplinary Committee for consideration and decision. 4. Any further request filed by the Claimant is rejected. 5. The Claimant is directed to inform the Respondent immediately and directly of the bank account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. ***** Note relating to the motivated decision (legal remedy): According to art. 63 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Court of Arbitration for Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 / Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org / www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Jérôme Valcke Secretary General Encl: CAS directives _____________________________________
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