F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2010-2011) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 22 luglio 2010, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Theo van Seggelen (Paesi Bassi), membro Jon Newman (USA), membro Ivan Gazidis (Inghilterra), membro Guillermo Saltos Guale (Ecuador), membro del reclamo presentato dal club, F, come attore nei confronti del giocatore, A, e il club, Z, come intervistati in merito a un occupazionale controversia tra le parti I. Fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2010-2011) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 22 luglio 2010, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Theo van Seggelen (Paesi Bassi), membro Jon Newman (USA), membro Ivan Gazidis (Inghilterra), membro Guillermo Saltos Guale (Ecuador), membro del reclamo presentato dal club, F, come attore nei confronti del giocatore, A, e il club, Z, come intervistati in merito a un occupazionale controversia tra le parti I. Fatti della controversia 1. Il 1 ° aprile 2007, il giocatore, A (in prosieguo: il giocatore), nato il 13 gennaio 1988, e il club, F, ha firmato un contratto di lavoro valido a decorrere dalla data della firma fino al 15 novembre 2009, con una opzione unilaterale per il club E stendere il contratto detto. 2. Secondo il contratto di lavoro, il giocatore avrebbe ricevuto, tra l'altro, uno stipendio mensile per un importo di 150 così come match bonus. 3. Il 1 ° gennaio 2008, il giocatore e F hanno firmato un allegato al contratto di lavoro, secondo la quale lo stipendio nuovo mensile del giocatore ammonterebbe a 160 fino alla fine del contratto di lavoro. 4. Il 19 febbraio 2009, il giocatore ha firmato un contratto di lavoro con il club, Z validi a decorrere dalla data della firma fino al 30 giugno 2011. Secondo i termini finanziari del contratto di lavoro questi ultimi, il giocatore avrebbe ricevuto, tra l'altro, uno stipendio mensile per un importo di 150.000. 5. Il 3 luglio 2009, F ha presentato una domanda di fronte alla FIFA per violazione di contratto contro il giocatore e il suo nuovo club, Z, che, secondo club F, è da considerarsi come solidalmente e congiuntamente responsabili per tale pagamento, chiedendo di essere indennizzo riconosciuto per un importo di euro 162.057 e che le sanzioni da imporre Z divieto del club R egistrare i nuovi giocatori per due periodi di tesseramento. 6. A questo proposito, F ha spiegato che l'importo richiesto era composto dai seguenti importi: - euro 2.057 per gli stipendi del giocatore per i mesi di Febbraio 2009 fino al novembre 2009 (9 x 160 = 1440); - 10.000 euro per le altre spese sostenute per il giocatore negli anni 2007 e 2008, - 150.000 euro per la sostituzione del giocatore con un giocatore equivalente. 7. Inoltre, F fornito una copia di una decisione adottata dalla Commissione disciplinare della Federcalcio L (FFL) il 6 febbraio 2009, in cui è stata disposta la F club per risolvere tutte le passività finanziarie con il giocatore fino al 15 febbraio 2009. Dalla decisione della Commissione disciplinare della Federcalcio L si può notare che il giocatore ha presentato una denuncia in cui si voleva porre fine al suo contratto di lavoro con la F del club in quanto quest'ultimo non aveva pagato lo stipendio del giocatore per più di tre mesi. 8. A questo proposito, il club F ha dichiarato che il pagamento dello stipendio in essere al giocatore il 14 febbraio 2009, in conformità con la decisione presa dalla Commissione disciplinare della Federcalcio L. 9. Il club F ha inoltre spiegato che il giocatore non ha partecipato il campo di addestramento in T paese per il periodo dal 6 al 25 febbraio 2009, sul quale il club F ha inviato al giocatore una lettera il 3 marzo 2009 con la richiesta del ritorno del giocatore fino al 7 marzo 2009. 10. Inoltre, il club F ha sottolineato che il giocatore ha violato numerose clausole del contratto di lavoro. In particolare, il giocatore non ha seguito e seguire le istruzioni del club C ui all'art. 2,1 b) del contratto di lavoro, nonché violazione dell'art. 2,1. f), in cui si afferma che "senza l'autorizzazione scritta dei club S upporto Football Club altre squadre () indipendentemente dalla loro ubicazione paese, non partecipare ad altri eventi sportivi ...". Secondo la F club, il giocatore anche violazione dell'art. 2,1 g) del contratto di lavoro, secondo il quale "non senza notifica e autorizzazione scritte del Club A vviare un negoziato sulla squadra di calcio si muovono in altro (Club) prima della data prevista di completamento del contratto; informa immediatamente per iscritto circa negozia consiglio direttivo del club e la conclusione di accordo (contratto, accordo, di cui circa le intenzioni) ... ". Infine, la F club C ui all'art. 4.3 del contratto di lavoro, secondo il quale "giocatore di calcio a partire dalla data della firma del presente contratto si impegna a non negoziare e non concludere contratti di lavoro con terzi durante la durata del presente Contratto." 11. Inoltre, il club F dichiarato che nel febbraio 2009 ha sofferto di problemi finanziari e lasciò cadere dalla divisione L primo paese al primo campionato del campionato L paese, in cui i giocatori dilettanti e professionisti hanno partecipato. Pertanto, il giocatore ha inviato il F club una lettera il 30 marzo 2009, in cui ha risolto il suo contratto con effetto immediato, spiegando che non può continuare la sua carriera con un club che ha abbandonato la prima divisione a causa delle difficoltà finanziarie e che, poiché l'inizio del suo rapporto di lavoro con la F club, il club era sempre stato in arretrato di pagamento con il suo stipendio. Secondo la F club, questa circostanza non può essere considerato come una giusta causa per la risoluzione del contratto, dal momento che "la partecipazione obbligatoria nel massimo campionato non può essere riferita alle condizioni di lavoro necessari, se altro non è stabilito direttamente nel contratto di lavoro". 12. Inoltre, la F del club ha dichiarato che il 19 febbraio 2009, è stato informato dalla Federcalcio L che la Federcalcio H (FFH) aveva chiesto certificato internazionale di trasferimento del giocatore (ITC) per conto della Z club, con cui il giocatore aveva ha firmato un contratto di lavoro. 13. Il 28 aprile 2009, a seguito del rifiuto della Federcalcio L a rilasciare il CTI, il giudice unico della Commissione per lo Status dei Calciatori ha autorizzato la Federcalcio L per registrare provvisoriamente il giocatore con il club Z. 14. Infine, la F del club ha spiegato che il 3 e il 19 marzo 2009 ha inviato Z una lettera in cui ha offerto di ricevere dalla Z club un risarcimento per un importo di 100.000 euro per la formazione del giocatore così come il 20% del futuro trasferimento del giocatore di almeno 100.000 euro. Le lettere, che ha dato Z a termine per conformarsi con l'offerta fino al 24 marzo 2009, sia rimasta senza risposta. 15. In risposta alla richiesta F, il giocatore ha sostenuto che il club F ha violato il contratto senza giusta causa. Nelle sue dichiarazioni, il giocatore ha spiegato che dal momento che F ha scelto di non iscriversi al massimo campionato nel L paese a causa di difficoltà finanziarie, quest'ultimo costretto i giocatori a cedere alla sua squadra, FC D. Secondo il giocatore, i due club non giuridicamente si fondono e, pertanto, gli altri giocatori hanno firmato nuovi contratti di lavoro con il FC D e registrato con il club quest'ultimo. Il giocatore, tuttavia, non voleva diventare un membro del FC D e si rifiutò di firmare i documenti di registrazione. Inoltre, il giocatore ha sostenuto che a partire dal 20 gennaio 2009 quando la maggior parte dei giocatori della F uniti FC D, il suo stipendio non era più pagato e non c'erano le sessioni di coaching o che esercitano detenuti. Pertanto, il giocatore visto la sua futura carriera di calcio a rischio, dal momento che non è stato eletto nella squadra nazionale di allora. 16. Per quanto riguarda l'argomento F, secondo cui il giocatore non ha partecipato il campo di addestramento nel paese T, il giocatore ha dichiarato che il campo di addestramento è stato organizzato da FC D e lui non ha giocato per la squadra ha detto. Inoltre, era in campo nazionale di formazione in C paese ed è stato scelto per diventare un player nazionale per il paese A in data 11 febbraio 2009. 17. Come risultato, il giocatore respinge l'affermazione F ed ha dichiarato che il club ha violato il contratto senza giusta causa. 18. In risposta alla richiesta di F, Z ha spiegato che erano in contatto con il giocatore una settimana prima della firma del contratto di lavoro. Gli agenti dei giocatori da "Top" Z contattato e spiegato che il giocatore era libero di registrarsi fin dalla sua ex squadra, essendo F, si è ritirato dalla massima divisione del proprio campionato nazionale e non ha intenzione di partecipare a qualsiasi altri campionati. 19. Inoltre, Z ha dichiarato che il contratto di lavoro firmato tra il giocatore e F non era più valido quando Z ha firmato un contratto di lavoro con il giocatore, dato che F violato il contratto. Pertanto, Z non ha risposto alle lettere ricevute a marzo da F, da quando è stata informata dagli agenti dei giocatori di "Top" che F è stato ritirato dal Campionato Nazionale L e "termina, per ragioni finanziarie". Questa dichiarazione è stata ulteriormente riconosciuta dal giocatore, che ha detto Z, che non era più data alcuna opportunità di formazione o di giocare con F e quindi il club Q uest'ultimo fine al suo rapporto di lavoro senza giusta causa. 20. Infine, Z ha riconosciuto che non è stato informato della lettera inviata dal giocatore di F il 30 marzo 2009, in cui il giocatore risolto il suo contratto precedente. Z non capiva perché il giocatore ha inviato questa lettera di disdetta, poiché è stato già alle dipendenze di Z dal 19 febbraio 2009. 21. In considerazione di quanto sopra, Z espresso il parere che non ha indotto il giocatore a violare una qualsiasi contratto con la F, dal momento che è stato informato che il giocatore era libero di iscriversi e, pertanto, non ha trovato necessario informare F. 22. Pertanto, Z interamente respinto la richiesta di F. 23. Nella sua replica, F mantenuto la sua posizione precedente, e ha sottolineato che il contratto di lavoro non ha fornito una clausola di recesso nel caso in cui il club non sarebbe più nella massima serie L. 24. Per quanto attiene alla violazione del giocatore di contratto senza giusta causa, F ha spiegato che la Commissione disciplinare della Federcalcio L respinto nella sua decisione la risoluzione del contratto di lavoro e dopo la decisione non è mai il giocatore ha espresso il suo desiderio di essere trasferito ad un altro club. F ha anche ricordato che un altro giocatore della sua squadra è stata trasferita a paese H senza problemi il 7 agosto 2009. Pertanto, F ha spiegato che il giocatore avrebbe potuto informare il club della possibilità di un trasferimento e che avrebbero potuto cercato di trovare una soluzione. Tuttavia, il giocatore a sinistra F senza dare alcuna spiegazione a firmare un contratto di lavoro con Z ed era quindi in violazione. 25. Infine, club F ha sottolineato che tutti i giocatori del club F hanno partecipato al campo di addestramento in T paese nel febbraio 2009. F fornita una lettera di FC D del 2 aprile 2009, in cui FC, club D F richieste per consentire al giocatore didascalia a partecipare al campo di addestramento in T paese e in cui FC D desidera acquistare il giocatore per 150.000 euro. Di conseguenza, l'assenza del giocatore didascalia nel campo di addestramento deve essere considerato come una violazione del contratto di lavoro. 26. A dispetto di essere stato invitato a farlo, Z e il giocatore non ha presentato alcuna osservazione finale in questa materia. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera di Risoluzione delle Controversie (di seguito indicato anche come Camera o DRC) ha analizzato se essa era competente ad occuparsi del caso a portata di mano. A questo proposito, ha preso atto che la questione attuale è stata presentata alla FIFA il 3 luglio 2009. Di conseguenza, l'edizione 2008 delle norme che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie (di seguito: Regole procedurali) è applicabile alla materia in esame (cfr. articolo 21 comma 2 e 3 delle norme procedurali.) . 2. Successivamente, i membri della sezione di cui all'art. 3 par. 1 delle norme procedurali e ha confermato che ai sensi dell'art. 24 par. 1 in combinazione con l'art. 22 lit. a) del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2009) la Camera di Risoluzione delle Controversie è competente a trattare la questione in gioco, che riguarda una controversia tra un countrclub Y L paese contro un giocatore e un paese H club in relazione al mantenimento della stabilità contrattuale in cui vi è stata una (Certificato di Transfer Internazionale) ITC richiesta e una domanda da una parte interessata in relazione alla richiesta ITC quali, in particolare relative al risarcimento per violazione del contratto e sanzioni sportive. 3. In continuazione, la Camera ha analizzato i quali la normativa dovrebbe essere applicabile a conoscere del merito della questione. A questo proposito, ha confermato che ai sensi dell'art. 26 par. 1 e 2 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizioni 2008 e 2009) e considerando che la presente domanda è stata presentata il 3 luglio 2009, l'edizione 2008 di detto regolamento (in prosieguo: Regolamento) è applicabile alla materia a portata di mano per quanto riguarda la sostanza. 4. La competenza della Camera e dei regolamenti vigenti che sono stati istituiti, la Camera è entrato nella sostanza della questione. I membri della Camera ha iniziato riconoscendo i suddetti fatti e documenti contenuti nel file. 5. In tal modo, la Camera in primo luogo osservato che era pacifico tra le parti che hanno stipulato un contratto di lavoro, valido dal 1 aprile 2007 fino al 15 novembre 2009 con una opzione unilaterale per il club P rolungare il contratto ha detto. Inoltre, è stato pacifico che le parti hanno firmato un allegato al contratto di lavoro 1 ° gennaio 2008 con scadenza alla stessa data del contratto di lavoro, secondo la quale lo stipendio nuovo mensile del giocatore ammonterebbe a 160. 6. In continuazione, la Camera ha ammesso che prima della scadenza del contratto di lavoro di cui sopra, vale a dire il 19 febbraio 2009, il giocatore e Z hanno concluso un contratto di lavoro che prevede un periodo di validità a decorrere dalla data della firma fino al 30 giugno 2011. 7. Il corso degli eventi è stato contestato dalle parti, così come il fatto che il 6 febbraio 2009, la Commissione disciplinare della Federcalcio ha ordinato L F per pagare gli stipendi in sospeso al giocatore, con la quale si è conformato il 14 febbraio 2009. 8. La Camera ha inoltre osservato che, da un lato, F ha dichiarato che il giocatore ha rescisso il contratto di lavoro senza giusta causa il 30 marzo 2009, quando il club sofferto di problemi finanziari e lasciò cadere dalla divisione L primo paese al primo paese L campionato, dal momento che il contratto di lavoro non ha incluso una clausola di rescissione nel caso in cui il club non avrebbe più giocare nella divisione L paese alto e F Club abbia adempiuto i suoi obblighi finanziari il 14 febbraio 2009 in conformità della decisione presa dalla Federcalcio L Commissione Disciplinare, F ha ritenuto che il giocatore non aveva una giusta causa di andarsene. 9. D'altra parte, i membri presenti alla riunione ha preso atto che, secondo il giocatore, F violato il contratto senza giusta causa, perché quest'ultimo ha scelto di non iscriversi al massimo campionato in L paese a causa di difficoltà finanziarie e l'obbligo del giocatore per trasferire a D, che non era legalmente unite per F e dove avrebbe visto la sua carriera futura del calcio a rischio. 10. Inoltre, la Camera ha osservato che Z, da parte sua, ha negato che avrebbe indotto il giocatore ad una violazione del contratto sostenendo di essere stata informata dagli agenti di giocatori che il giocatore era libero. Inoltre, Z ha dichiarato che non ha risposto alle lettere F, nel marzo 2009, perché è stato informato che F era stato ritirato dal Campionato Nazionale di L e non esisteva più a causa della sua situazione finanziaria. Inoltre, Z afferma di essere stato informato dal giocatore che non era più data alcuna formazione o la riproduzione di opportunità, F e che, pertanto, F risolto il suo contratto di lavoro. 11. La Camera ha sottolineato che il problema di fondo in questa disputa, considerando la pretesa di F, è stato quello di determinare se il contratto di lavoro era stato risolto unilateralmente con o senza giusta causa e che parte era responsabile per la risoluzione anticipata del rapporto contrattuale in questione. La Camera ha inoltre sottolineato che in seguito, se fosse scoperto che il contratto di lavoro è stato chiuso senza giusta causa, sarebbe necessario determinare le conseguenze finanziarie e / o sportivo per il partito che ha terminato il relativo contratto di lavoro. 12. A questo proposito, in primo luogo, i membri della Camera ha stabilito che è stato contestato dalle parti che F ha pagato lo stipendio del giocatore fino al 15 febbraio 2009 conformemente alla decisione della Commissione disciplinare della Federcalcio L. È stato inoltre contestato da i partiti che F è stato incontrando problemi finanziari, a seguito della quale è stata relegata, e ha chiesto al giocatore di trasferirsi in D, un club non è giuridicamente fusa con F. 13. La Camera ha osservato che, secondo il giocatore, F agito in violazione del contratto di lavoro basata sul fatto che F è stato retrocesso dalla massima divisione paese L e gli chiese di unirsi a D. A questo proposito, la Camera ha osservato che, contrariamente a quanto giocatore, F ha dichiarato che questo fatto non costituisce una giusta causa per il giocatore di lasciare, dal momento che non vi era alcuna clausola contrattuale che consenta l'contratto di lavoro deve essere interrotto nel caso in cui il club sarebbe retrocessa dalla divisione L paese alto. 14. In considerazione di ciò, la Camera ha osservato che, di fatto, F e D erano due squadre diverse e le persone giuridiche e che il giocatore aveva firmato un contratto di lavoro con la F e non con D. In questo contesto, la RDC ha ritenuto essenziale puntare che il giocatore aveva alcun obbligo di firmare un contratto di lavoro e registrarsi con D. 15. La Camera quindi ripristinato l'argomento del giocatore che F non ha fatto più partecipare alla divisione L primo paese in cui è stato relegato al primo campionato del campionato L paese, a seguito della quale è stato chiesto di registrare con D, che egli considera da costituire una violazione del contratto da parte F. 16. A questo proposito, i membri della Camera ha voluto sottolineare che, a meno che contrattualmente convenute, in fondo, la retrocessione di un club che continua la sua partecipazione ai Campionati e rimane operativa non costituisce una giusta causa di lasciare del club del genere. 17. La Camera ha inoltre preso in considerazione che è stato contestato dalle parti, che il giocatore ha ricevuto il suo salario il 14 febbraio 2009, sulla base di una decisione della Commissione disciplinare della Federcalcio L superato il 6 febbraio 2009, in cui F è stato ordinato di stabilirsi tutte le passività finanziarie verso il giocatore . 18. Allo stesso modo, la Camera ha osservato che la decisione della Commissione disciplinare della Federcalcio L ha, infatti, non risolvere il rapporto di lavoro tra F e il giocatore e, quindi, quest'ultimo era ancora contrattualmente vincolato a F. 19. Per quanto riguarda la remunerazione del giocatore, la Camera ha osservato che il giocatore ha diritto a ricevere uno stipendio mensile e che, a questo proposito, il giocatore ha sostenuto non aver ricevuto alcun pagamento dal 20 gennaio 2009, ovvero per la durata di quasi un mese, prima al giocatore di aver firmato un contratto con Z. A questo proposito, la Camera ha ricordato, però, che F ha riconosciuto di aver rispettato la decisione della Commissione disciplinare della Federcalcio L, che non è stata contestata dal giocatore. 20. A questo proposito, la Camera ha sottolineato che, in passato, aveva in più occasioni ha confermato la risoluzione unilaterale del contratto di lavoro da giocatori che aveva a seconda delle circostanze particolari del caso in questione in gioco, non hanno ricevuto i loro stipendi per due o più mesi. Tuttavia, un ritardo di un mese non poteva essere considerata come una causa giusta, in particolare nel caso come quello a portata di mano, dove F aveva correttamente rispettato i suoi obblighi finanziari solo pochi giorni prima che il giocatore ha firmato un contratto di lavoro con Z, vale a dire il 14 febbraio 2009. 21. Inoltre, i membri della Camera ha tenuto conto del fatto che il giocatore non ha comunicato a F la sua volontà di lasciare il club. Successivamente, in data 19 febbraio 2009, il giocatore e Z hanno firmato un contratto di lavoro. 22. E 'enfasi prestiti pena il fatto che solo dopo più di un mese, dopo aver stipulato un nuovo contratto di lavoro con la Z, il giocatore ha notificato F della cessazione del contratto di lavoro, il 30 marzo 2009. Inoltre, inviando tale lettera di terminazione, il giocatore ha implicitamente ammesso che fosse ancora contrattualmente vincolato a F. 23. Tenuto conto delle considerazioni di cui sopra e in mancanza di ogni altra difesa che potrebbe giustificare la conclusione di un contratto di lavoro tra il giocatore e Z nel corso del rapporto di lavoro tra il giocatore e la F, la Camera di Risoluzione delle Controversie stabilito che, inserendo in un contratto di lavoro con Z, il giocatore aveva rescisso il suo contratto di lavoro con la F senza giusta causa il 19 febbraio 2009. 24. Dopo aver dichiarato quanto sopra, la Camera ha rivolto la sua attenzione alla questione delle conseguenze di tale violazione del contratto commessa da parte del giocatore senza giusta causa. 25. In tal modo, la Camera di Risoluzione delle Controversie in primo luogo ha stabilito che, ai sensi dell'art. 17 par. 1 del Regolamento, il giocatore è tenuto a risarcire D. Inoltre, in conformità con i contenuti inequivocabili d'arte. 17 par. 2 del Regolamento, la Camera ha stabilito che del nuovo club del giocatore, cioè Z, sono congiuntamente e solidalmente responsabili per il pagamento del risarcimento. A questo proposito, la Camera era ansioso di sottolineare che la responsabilità solidale del nuovo club del giocatore è indipendente dalla questione se il nuovo club ha commesso un istigazione alla violazione contrattuale. Questa conclusione è in linea con la consolidata giurisprudenza della Camera che è stata ripetutamente confermata dalla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). Nonostante quanto sopra, la Camera ha ricordato che ai sensi dell'art. 17 par. 4 inviato. 2 del Regolamento, si presume, a meno che stabilito il contrario, che ogni squadra la firma di un professionista che ha risolto il suo contratto senza giusta causa che ha indotto professionale a commettere una violazione. 26. Ai sensi dell'art. 17 par. 1 del Regolamento, l'importo del risarcimento viene calcolato, in particolare, e salvo quanto diversamente stabilito nel contratto alla base della controversia, con la dovuta considerazione per la legge del paese in questione, la specificità dello sport e di ulteriori criteri oggettivi, tra cui, in particolare, la remunerazione ed altri benefici a causa del Richiedente ai sensi del contratto esistente e / o del nuovo contratto, il tempo rimanente nel contratto esistente fino ad un massimo di cinque anni, nonché gli onorari e le spese pagate o sostenuti da la società di provenienza (ammortizzati lungo la durata del contratto) e la seconda che la violazione contrattuale rientra nel periodo protetto. 27. In applicazione della disposizione in questione, la Camera ha dichiarato che prima di tutto doveva chiarire se il contratto di lavoro pertinenti conteneva una disposizione per mezzo del quale le parti avevano concordato in precedenza su un importo del risarcimento dovuto dalle parti contrattuali in caso di violazione del contratto. La Camera ha stabilito che nessuna clausola di tale compenso è stato incluso nel contratto di lavoro concluso tra il giocatore e F alla base della questione in gioco. 28. Di conseguenza, la Camera ha stabilito che l'ammontare del risarcimento dovuto dal giocatore alla F dovevano essere valutati in applicazione degli altri parametri di cui all'art. 17 par. 1 del Regolamento. La Camera ha ricordato che la citata disposizione prevede un elenco non esaustivo di criteri da prendere in considerazione per calcolare l'importo del risarcimento dovuto. Pertanto, di altri criteri oggettivi possono essere presi in considerazione a discrezione del corpo di decidere. 29. Pertanto, al fine di stimare l'importo del risarcimento dovuto alla F nel caso di specie, la Camera in primo luogo rivolto la sua attenzione alla remunerazione ed altri benefici dovuti al giocatore ai sensi del contratto esistente e / o del nuovo contratto, che è stato considerato criterio in base al la Camera sia essenziale. 30. A questo proposito, la Camera di Risoluzione delle Controversie stabilito, da un lato, che il contratto di lavoro tra F e il giocatore, firmato il 1 ° aprile 2007, era stato impostato per scadere il 15 novembre 2009. Il contratto di lavoro essendo stato risolto dal giocatore firmando con Z il 19 febbraio 2009, il valore totale del contratto di lavoro con la F per il restante periodo contrattuale di nove mesi sembra essere costituito dalla quantità totale di 1440 per i mesi a metà -Febbraio 2009 fino a metà novembre 2009 (pari a circa EUR 2.035). 31. D'altra parte, la Camera di Risoluzione delle Controversie notato che la retribuzione mensile del giocatore sotto i termini del suo nuovo contratto di lavoro con importi Z a 150.000 (pari a circa EUR 530). Di conseguenza, i membri della Camera ha stabilito che il valore del nuovo contratto di lavoro concluso tra il giocatore e Z per lo stesso periodo di tempo, cioè da metà febbraio 2009 fino al 15 novembre 2009, sembra ammontare a circa 4.770. 32. Inoltre, la Camera di Risoluzione delle controversie di cui al reclamo D's per il risarcimento per un importo complessivo di euro 162.057. A questo proposito, i membri della Camera ha osservato che F non ha presentato alcuna prova documentale per sostenere la sua richiesta. Alla luce di questa considerazione, mentre ai sensi dell'art. 17 par. 1 del regolamento relativo alle tasse sostenute per, ad esempio l'acquisizione di servizi di un giocatore può essere inclusa come uno dei criteri da prendere in considerazione nel calcolo del risarcimento, nel caso specifico a portata di mano, gli onorari e le spese reclamate dalla F non sono incluse. Inoltre, i membri della Camera di Risoluzione delle Controversie ricordato che F è stata relegata e che quest'ultimo ha chiesto al giocatore di trasferire FC D quando i fatti che portano alla presente controversia sorta. Per queste ragioni, la Camera ha concluso che tale l'importo del risarcimento rivendicato da F non sembra opportuno. 33. Di conseguenza, e tenendo conto delle considerazioni che precedono, la Camera ha concluso che l'importo di 3.000 euro a titolo di risarcimento per violazione del contratto senza giusta causa è il riflesso della remunerazione ed altri benefici dovuti al giocatore ai sensi del precedente e il nuovo contratto è opportuno e giustificata a titolo di risarcimento nel caso specifico a portata di mano. 34. Di conseguenza, il conto di tutte le considerazioni sopra esposte, la Camera ha deciso che il giocatore deve pagare l'importo di euro 3.000 a F come risarcimento per violazione del contratto. Inoltre, la Z club è responsabile in solido per il pagamento del compenso in questione (cfr. art. 17 par. 2, del Regolamento). 35. La Camera di Risoluzione delle Controversie ha concluso le sue deliberazioni in materia di specie stabilendo che ulteriori pretese di F vengono respinte. * III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La richiesta del club, F, è parzialmente accolta. 2. Il giocatore A deve pagare per F risarcimento per violazione del contratto per un importo di 3.000 euro entro 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione. 3. Il club, Z, è responsabile in solido per il pagamento della somma di cui sopra. 4. Eventuali ulteriori richieste presentate dalla parte attrice, F, sono respinte. 5. Se la somma di cui sopra non viene pagata entro il suddetto termine, gli interessi al tasso del 5% annuo si applica a decorrere dalla scadenza del termine previsto e la questione attuale deve essere presentata, su richiesta, alla Commissione Disciplinare della FIFA per il suo considerazione e decisione. 6. Il club, F, è diretta ad informare il giocatore A e la Z del club direttamente e immediatamente il numero di conto a cui il versamento deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. * Nota relativa alla decisione motivata (ricorso giurisdizionale): Ai sensi dell'art. 63 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Tribunale Arbitrale dello Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie: Jérôme Valcke Segretario Generale All.. CAS direttive___________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2010-2011) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 22 July 2010, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Theo van Seggelen (Netherlands), member Jon Newman (USA), member Ivan Gazidis (England), member Guillermo Saltos Guale (Ecuador), member on the claim presented by the club, F, as Claimant against the player, A, and the club, Z, as Respondents regarding an employment-related dispute between the parties I. Facts of the case 1. On 1 April 2007, the player, A (hereinafter: player), born on 13 January 1988, and the club, F, signed an employment contract valid as from the date of signature until 15 November 2009, with a unilateral option for the club to extend the said contract. 2. According to the employment contract, the player was to receive, inter alia, a monthly salary in the amount of 150 as well as match bonuses. 3. On 1 January 2008, the player and F signed an annexe to the employment contract, according to which the player’s new monthly salary would amount to 160 until the end of the employment contract. 4. On 19 February 2009, the player signed an employment contract with the club, Z valid as from the date of signature until 30 June 2011. According to the financial terms of the latter employment contract, the player was to receive, inter alia, a monthly salary in the amount of 150,000. 5. On 3 July 2009, F lodged a claim in front of FIFA for breach of contract against the player and his new club, Z, which, according to club F, is to be considered as severally and jointly liable for such payment, requesting to be awarded compensation amounting to EUR 162,057 and that sanctions be imposed on Z banning the club from registering new players for two registration periods. 6. In this respect, F explained that the claimed amount was composed of the following sums: - EUR 2,057 for the salaries of the player for the months of February 2009 until November 2009 (9 x 160 = 1440); - EUR 10,000 for other expenses incurred for the player in the years 2007 and 2008; - EUR 150,000 for replacing the player with an equivalent player. 7. Furthermore, F provided a copy of a decision taken by the Disciplinary Committee of the Football Federation L (FFL) on 6 February 2009, in which the club F was ordered to settle all financial liabilities with the player until 15 February 2009. From the decision of the Disciplinary Committee of the Football Federation L it can be noted that the player lodged a complaint in which he wished to terminate his employment contract with the club F since the latter had not paid the player’s salary for more than three months. 8. In this respect, the club F stated that it paid the outstanding salary to the player on 14 February 2009, in accordance with the decision taken by the Disciplinary Committee of the Football Federation L. 9. The club F further explained that the player did not attend the training camp in country T for the period from 6 until 25 February 2009, upon which the club F sent the player a letter on 3 March 2009 with the request of the return of the player until 7 March 2009. 10. Furthermore, the club F pointed out that the player violated several clauses of the employment contract. In particular, the player did not follow and obey the club’s instructions as stated in art. 2.1 b) of the employment contract and also violated art. 2.1. f), which states that “without written permission of the Club support other football clubs (teams) irrespective of country location, not participate in other sports events…”. According to the club F, the player also violated art. 2.1 g) of the employment contract, according to which “without written notification and consent of the Club not enter into negotiations about move in other football team (Club) before completion date of the contract; immediately inform in writing club board about negotiates and conclusion of agreement (contract, agreement, including about intentions)…”. Finally, the club F referred to art. 4.3 of the employment contract, according to which “Football player from the date of signing of the present Contract undertakes not negotiate and not conclude employment contracts with third parties during the term of present Contract.” 11. In addition, the club F stated that in February 2009 it suffered from financial problems and dropped from the country L top division to the first league of the country L championship, in which amateur and professional players participated. Therefore, the player sent the club F a letter on 30 March 2009, in which he terminated his contract with immediate effect, explaining that he cannot continue his career with a club that has dropped out of the first division due to financial difficulties and that since the beginning of his employment relationship with the club F, the club had always been in arrears of payment with his salary. According to the club F, this circumstance cannot be regarded as a just cause for the termination of the contract, since “obligatory participation in the top division cannot be referred to the necessary working conditions if other is not established directly in the employment agreement”. 12. Moreover, the club F stated that on 19 February 2009, it was informed by the Football Federation L that the Football Federation H (FFH) had requested the player’s International Transfer Certificate (ITC) on behalf of the club Z, with which the player had signed an employment contract. 13. On 28 April 2009, following the refusal of the Football Federation L to issue the ITC, the Single Judge of the Players’ Status Committee authorized the Football Federation L to provisionally register the player with the club Z. 14. Finally, the club F explained that on 3 and 19 March 2009 it sent Z a letter in which it offered to receive from the club Z a compensation in the amount of EUR 100,000 for the player’s training as well as 20% of the player’s future transfer of at least EUR 100,000. The letters, which gave Z a deadline to comply with the offer until 24 March 2009, both remained unanswered. 15. In reply to F’s claim, the player argued that the club F breached the contract without just cause. In his statements, the player explained that since F chose not to enrol in the top division in the country L due to financial difficulties, the latter obliged the players to transfer to its other team, FC D. According to the player, the two clubs did not legally merge and therefore the other players signed new employment contracts with FC D and registered with the latter club. The player, however, did not wish to become a member of FC D and refused to sign the registration documents. In addition, the player argued that as of 20 January 2009 when most players of F joined FC D, his salary was no longer paid and there were no coaching or exercising sessions held. Therefore, the player saw his future football career at risk, since he was not elected in the national team ever since. 16. With regard to F’s argument, according to which the player did not attend the training camp in the country T, the player stated that the training camp was organised by FC D and he did not play for the said team. Furthermore, he was in the national training camp in country C and was elected to become a national player for the country A on 11 February 2009. 17. As a result, the player rejects F’s claim and stated that the club breached the contract without just cause. 18. In reply to F’s claim, Z explained that they were in contact with the player one week prior to the signature of the employment contract. The players’ agents from “Top” contacted Z and explained that the player was free to register since his former club, being F, withdrew from the top division of its national championship and did not intend to participate in any other championships. 19. In addition, Z stated that the employment contract signed between the player and F was no longer valid when Z signed an employment contract with the player, since F breached the contract. Therefore, Z did not answer to the letters received in March from F, since it was informed by the players’ agents of “Top” that F has been withdrawn from the National L Championship and “terminated for financial reasons”. This statement was further acknowledged by the player, who told Z that he was no longer given any training or playing opportunity with F and therefore the latter club terminated his employment relationship without just cause. 20. Finally, Z acknowledged that it was not informed about the letter sent by the player to F on 30 March 2009, in which the player terminated his former contract. Z did not understand why the player sent this termination letter, since he was already employed by Z since 19 February 2009. 21. In view of the above, Z expressed the opinion that it did not induce the player to breach any contract with F, since it was informed that the player was free to register and therefore did not find it necessary to inform F. 22. Therefore, Z entirely rejected F´s claim. 23. In its replica, F maintained its previous position and stressed that the employment contract did not provide a termination clause in case the club would no longer be in the L top division. 24. With regard to the player’s breach of contract without just cause, F explained that the Disciplinary Committee of the Football Federation L rejected in its decision the termination of the employment contract and after the decision the player never expressed his wish to be transferred to another club. F also mentioned that another player of its team was transferred to country H without any problems on 7 August 2009. Therefore, F explained that the player could have informed the club of the possibility of a transfer and they could have tried to find a solution. However, the player left F without giving any explanation to sign an employment contract with Z and was therefore in breach. 25. Finally, club F pointed out that all players of club F participated in the training camp in country T in February 2009. F provided a letter from FC D dated 2 April 2009, in which FC D requests club F to allow the captioned player to participate in the training camp in country T and in which FC D wishes to purchase the player for EUR 150,000. As a result, the absence of the captioned player in the training camp is to be regarded as a breach of the employment contract. 26. In spite of having been invited to do so, Z and the player did not submit any final comments in this matter. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Dispute Resolution Chamber (hereinafter also referred to as Chamber or DRC) analysed whether it was competent to deal with the case at hand. In this respect, it took note that the present matter was submitted to FIFA on 3 July 2009. Consequently, the 2008 edition of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (hereinafter: Procedural Rules) is applicable to the matter at hand (cf. article 21 par. 2 and 3 of the Procedural Rules). 2. Subsequently, the members of the Chamber referred to art. 3 par. 1 of the Procedural Rules and confirmed that in accordance with art. 24 par. 1 in combination with art. 22 lit. a) of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2009) the Dispute Resolution Chamber is competent to deal with the matter at stake, which concerns a dispute between a country L club against country a player and a country H club in relation to the maintenance of contractual stability in which there has been an ITC (International Transfer Certificate) request and a claim from an interested party in relation to such ITC request in particular pertaining to compensation for breach of contract and sporting sanctions. 3. In continuation, the Chamber analysed which regulations should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, it confirmed that in accordance with art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations on the Status and Transfer of Players (editions 2008 and 2009) and considering that the present claim was lodged on 3 July 2009, the 2008 edition of said regulations (hereinafter: Regulations) is applicable to the matter at hand as to the substance. 4. The competence of the Chamber and the applicable regulations having been established, the Chamber entered into the substance of the matter. The members of the Chamber started by acknowledging the above-mentioned facts and documentation contained in the file. 5. In doing so, the Chamber firstly noted that it was undisputed between the parties that they entered into an employment contract, valid as from 1 April 2007 until 15 November 2009 with a unilateral option for the club to extend the said contract. Furthermore, it was uncontested that the parties signed an annexe to the employment contract on 1 January 2008 expiring on the same date as the employment contract, according to which the player’s new monthly salary would amount to 160. 6. In continuation, the Chamber acknowledged that prior to the expiry of the aforementioned employment contract, i.e. on 19 February 2009, the player and Z concluded an employment contract stipulating a validity period as from the date of signature until 30 June 2011. 7. This course of events was uncontested by the parties, as well as the fact that on 6 February 2009, the Disciplinary Committee of the Football Federation L ordered F to pay outstanding salaries to the player, with which it complied on 14 February 2009. 8. The Chamber further noted that, on the one hand, F stated that the player terminated the employment contract without just cause on 30 March 2009, when the club suffered from financial problems and dropped from the country L top division to the country L first league, since the employment contract did not include a termination clause in case the club would no longer play in the country L top division and club F having fulfilled its financial obligations on 14 February 2009 in accordance with the decision passed by the Football Federation L Disciplinary Committee, F deemed that the player had no just cause to leave. 9. On the other hand, the members present at the meeting took due note that, according to the player, F breached the contract without just cause, because the latter chose not to enrol in the top division in country L due to financial difficulties and obliged the player to transfer to D, which was not legally merged to F and where he would see his future football career at risk. 10. In addition, the Chamber noted that Z, for its part, denied that it would have induced the player to a breach of contract arguing that it was informed by players’ agents that the player was free. Furthermore, Z stated that it did not reply to F’s letters in March 2009, because it was informed that F had been withdrawn from the L National Championship and no longer existed due to its financial situation. Furthermore, Z asserts having been informed by the player that he was no longer given any training or playing opportunity by F and that, therefore, F terminated his employment contract. 11. The Chamber highlighted that the underlying issue in this dispute, considering the claim of F, was to determine whether the employment contract had been unilaterally terminated with or without just cause and which party was responsible for the early termination of the contractual relationship in question. The Chamber also underlined that subsequently, if it were found that the employment contract was terminated without just cause, it would be necessary to determine the financial and/or sporting consequences for the party that terminated the relevant employment contract. 12. In this respect, firstly, the members of the Chamber established that it was uncontested by the parties that F has paid the player’s salary until 15 February 2009 in accordance with the decision of the Disciplinary Committee of the Football Federation L. It was further uncontested by the parties that F was encountering financial problems, as a result of which it was relegated, and asked the player to move to D, a club not legally merged with F. 13. The Chamber observed that according to the player, F acted in breach of the employment contract based on the fact that F was relegated from the country L top division and asked him to join D. In this respect, the Chamber noted that, contrary to the player, F stated that this fact did not constitute a just cause for the player to leave, since there was no contractual clause allowing for the employment contract to be terminated in case the club would be relegated from the country L top division. 14. In view of this, the Chamber noted that, in fact, F and D were two different clubs and legal entities and that the player had signed an employment contract with F and not with D. In this context, the DRC deemed it essential to point out that the player had no obligation whatsoever to sign an employment contract and register with D. 15. The Chamber then reverted to the player’s argument that F did no longer participate in the country L top division as it was relegated to the first league of the country L Championship, as a result of which he was asked to register with D, which he considers to constitute a breach of contract by F. 16. In this regard, the members of the Chamber wished to emphasise that, unless contractually agreed upon, basically, the relegation of a club that continues its participation in Championships and remains operational does not constitute a just cause to leave such club. 17. The Chamber further took into account that it was uncontested by the parties that the player received his salary on 14 February 2009, based on a decision by the Disciplinary Committee of the Football Federation L passed on 6 February 2009, in which F was ordered to settle all financial liabilities towards the player. 18. Equally, the Chamber noted that the decision of the Disciplinary Committee of the Football Federation L did, in fact, not terminate the employment relationship between F and the player and, thus, the latter was still contractually bound to F. 19. With respect to the player’s remuneration, the Chamber noted that the player was entitled to receive a monthly salary and that, in this regard; the player alleged not having received any payment since 20 January 2009, i.e. for the duration of almost one month, prior to the player having signed on with Z. In this respect, the Chamber recalled, however, that F acknowledged having complied with the decision of the Disciplinary Committee of the Football Federation L, which was not contested by the player. 20. In this connection, the Chamber pointed out that, in the past, it had on numerous occasions upheld the unilateral termination of an employment contract by players who had depending on the particular circumstances of the relevant case at stake, not received their salaries for two or more months. Yet, a delay of one month could not be considered as a just cause, in particular in case like the one at hand, where F had properly complied with its financial obligations only a few days before the player signed an employment contract with Z, i.e. on 14 February 2009. 21. Also, the members of the Chamber took into account that the player has not communicated to F his willingness to leave the club. Subsequently, on 19 February 2009, the player and Z signed an employment contract. 22. It is worth lending emphasis to the fact that only after over a month after having entered into a new employment contract with Z, the player notified F of the termination of the employment contract, on 30 March 2009. Furthermore, by sending such termination letter, the player implicitly acknowledged that he was still contractually bound to F. 23. On account of the aforementioned considerations and in lack of any other defence which could possibly justify the conclusion of an employment contract between the player and Z during the course of the labour relationship between the player and F, the Dispute Resolution Chamber established that, by entering into a labour contract with Z, the player had terminated his employment contract with F without just cause on 19 February 2009. 24. Having stated the above, the Chamber turned its attention to the question of the consequences of such breach of contract committed by the player without just cause. 25. In doing so, the Dispute Resolution Chamber first of all established that, in accordance with art. 17 par. 1 of the Regulations, the player is liable to pay compensation to D. Furthermore, in accordance with the unambiguous contents of art. 17 par. 2 of the Regulations, the Chamber established that the player’s new club, i.e. Z, shall be jointly and severally liable for the payment of compensation. In this respect, the Chamber was eager to point out that the joint liability of the player’s new club is independent from the question as to whether the new club has committed an inducement to contractual breach. This conclusion is in line with the well-established jurisprudence of the Chamber that was repeatedly confirmed by the Court of Arbitration for Sport (CAS). Notwithstanding the aforementioned, the Chamber recalled that according to art. 17 par. 4 sent. 2 of the Regulations, it shall be presumed, unless established to the contrary, that any club signing a Professional who has terminated his contract without just cause has induced that Professional to commit a breach. 26. According to art. 17 par. 1 of the Regulations, the amount of compensation shall be calculated, in particular and unless otherwise provided for in the contract at the basis of the dispute, with due consideration for the law of the country concerned, the specificity of sport and further objective criteria, including, in particular, the remuneration and other benefits due to the Claimant under the existing contract and/or the new contract, the time remaining on the existing contract up to a maximum of five years as well as the fees and expenses paid or incurred by the former club (amortised over the term of the contract) and depending on whether the contractual breach falls within the protected period. 27. In application of the relevant provision, the Chamber held that it first of all had to clarify as to whether the pertinent employment contract contained a provision by means of which the parties had beforehand agreed upon an amount of compensation payable by the contractual parties in the event of breach of contract. The Chamber established that no such compensation clause was included in the employment contract concluded between the player and F at the basis of the matter at stake. 28. As a consequence, the Chamber determined that the amount of compensation payable by the player to F had to be assessed in application of the other parameters set out in art. 17 par. 1 of the Regulations. The Chamber recalled that the said provision provides for a non-exhaustive enumeration of criteria to be taken into consideration when calculating the amount of compensation payable. Therefore, other objective criteria may be taken into account at the discretion of the deciding body. 29. Therefore, in order to estimate the amount of compensation due to F in the present case, the Chamber firstly turned its attention to the remuneration and other benefits due to the player under the existing contract and/or the new contract, which criterion was considered by the Chamber to be essential. 30. In this regard, the Dispute Resolution Chamber established, on the one hand, that the employment contract between F and the player, signed on 1 April 2007, had been set to expire on 15 November 2009. The employment contract having been terminated by the player by signing on with Z on 19 February 2009, the total value of the employment contract with F for the remaining contractual period of nine months appeared to be composed of the total amount of 1,440 for the months mid-February 2009 until mid-November 2009 (equivalent to approximately EUR 2,035). 31. On the other hand, the Dispute Resolution Chamber noted that the monthly remuneration of the player under the terms of his new employment contract with Z amounts to 150,000 (equivalent to approximately EUR 530). Consequently, the members of the Chamber established that the value of the new employment contract concluded between the player and Z for the same period of time, i.e. from mid-February 2009 until 15 November 2009, appears to amount to approximately EUR 4,770. 32. Furthermore, the Dispute Resolution Chamber referred to D´s claim for compensation in the total amount of EUR 162,057. In this respect, the members of the Chamber noted that F did not present any documentary evidence to corroborate its request. In the light of this consideration, whereas according to art. 17 par. 1 of the Regulations fees incurred for, e.g. the acquisition of a player’s services may be included as one of the criteria to be taken into account in the calculation of compensation, in the specific case at hand, the fees and expenses claimed by F shall not be included. Moreover, the members of the Dispute Resolution Chamber recalled that F was relegated and that the latter asked the player to transfer to FC D when the facts leading to the present dispute arose. For these reasons, the Chamber concluded that that the amount of compensation claimed by F does not appear to be appropriate. 33. Accordingly, and taking into account the aforementioned considerations, the Chamber concluded that the amount of EUR 3,000 as compensation for breach of contract without just cause being the reflection of the remuneration and other benefits due to the player under the previous and the new contract is appropriate and justified as compensation in the specific case at hand. 34. Consequently, on account of all of the above-mentioned considerations, the Chamber decided that the player must pay the amount of EUR 3,000 to F as compensation for breach of contract. Furthermore, the club Z is jointly and severally liable for the payment of the relevant compensation (cf. art. 17 par. 2 of the Regulations). 35. The Dispute Resolution Chamber concluded its deliberations in the present matter by establishing that any further claims of F are rejected. ***** III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the club, F, is partially accepted. 2. The player A has to pay to F compensation for breach of contract in the amount of EUR 3,000 within 30 days as from the date of notification of this decision. 3. The club, Z, is jointly and severally liable for the payment of the aforementioned amount. 4. Any further claims lodged by the Claimant, F, are rejected. 5. If the aforementioned sum is not paid within the above-mentioned deadline, interest at the rate of 5% per year will apply as of expiry of the stipulated time limit and the present matter shall be submitted, upon request, to FIFA’s Disciplinary Committee for its consideration and decision. 6. The club, F, is directed to inform the player A and the club Z directly and immediately of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. ***** Note relating to the motivated decision (legal remedy): According to art. 63 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Court of Arbitration for Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Jérôme Valcke Secretary General Encl. CAS directives
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