F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2005-2006) – indennità di formazione – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 30 maggio 2006, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Gerardo Movilla (Spagna), Membro John Didulica (Australia), membro Paolo Amoretty Souza (Brasile), Membro Ivan Gazidis (USA), membro per il reclamo presentato dal club, X, U come querelanti nei confronti del club, Y, V Resistente come una vertenza indennità di formazione relativo al trasferimento del giocatore .. . / I. … I fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2005-2006) - indennità di formazione - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 30 maggio 2006, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Gerardo Movilla (Spagna), Membro John Didulica (Australia), membro Paolo Amoretty Souza (Brasile), Membro Ivan Gazidis (USA), membro per il reclamo presentato dal club, X, U come querelanti nei confronti del club, Y, V Resistente come una vertenza indennità di formazione relativo al trasferimento del giocatore .. . / I. ... I fatti della controversia 1. Secondo la conferma scritta da parte della Federcalcio di U, il giocatore .., nato il 18 febbraio 1984, è stato registrato con X (di seguito: l'attore), dalla stagione 1992/1993 fino alla stagione 1995/1996 come un dilettante. 2. Secondo la conferma ufficiale dalla Football Federation ZZ, il giocatore di cui sopra è stato registrato con il club Z, ..., dal 10 agosto 1998 fino al 9 luglio 1999 come un dilettante e dal 10 luglio 1999 al 30 giugno 2004 come un non-amatoriale. 3. Il 17 agosto 2004, il giocatore è stato trasferito al club V, Y (di seguito: il Resistente). 4. Il 20 aprile 2005, l'attore ha presentato una richiesta formale di fronte alla FIFA e indennità di formazione richiesto al Resistente ai sensi del capitolo VII del Regolamento FIFA sullo status e trasferimento dei calciatori (edizione settembre 2001). 5. Il Resistente, nella sua risposta alla domanda presentata dal ricorrente, di cui alla Circolare FIFA n º 826 e ha sostenuto che il principio di trasferimenti successivi regolamentata in detto FIFA circolare si applica sulla situazione concreta della controversia in gioco e, di conseguenza, l'indennità di formazione sarebbe, semmai, essere dovuta alla società di provenienza del giocatore, vale a dire V, per il momento il giocatore è stato effettivamente formato da quella società. 6. In risposta ad essa, l'attore ha ribadito la sua posizione e ha sostenuto che la FIFA Circolare n º 826 non si applica sul contenzioso in esame. 7. Nella sua ultima domanda, il convenuto ha confermato la sua posizione che non è dovuta l'indennità di formazione all'attore facendo riferimento ancora una volta alla Circolare FIFA n º 826. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera ha analizzato se era competente a trattare la questione in gioco. A questo proposito, si fa riferimento all'arte. 18 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie. La questione attuale è stato presentato alla FIFA il 20 aprile 2005, come conseguenza della Camera ha concluso che le precedenti regole procedurali (edizione 2001) sulle questioni pendenti dinanzi gli organi decisionali della FIFA sono applicabili in materia a portata di mano. 2. Per quanto riguarda la competenza della Camera, art. 42 par. 1 lit. (B) (iv) del Regolamento FIFA sullo status e trasferimento dei calciatori (edizione 2001) stabilisce che le controversie relative indennità di formazione, sarà decisa dalla Camera di Risoluzione delle Controversie. 3. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Dispute è l'organo competente a decidere sul contenzioso in esame, concernente l'indennità di formazione sostenuto dal richiedente per la formazione e l'educazione del giocatore ... 4. Successivamente, i membri della Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento per lo Status ed il trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, la sezione di cui all'art. 26 par. 1 e 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) nella versione modificata secondo la Circolare FIFA n º 995 del 23 settembre 2005. Inoltre, ha riconosciuto che il giocatore era stato registrato per il suo nuovo club, il Resistente, il 18 agosto 2004. Allo stesso modo la Camera ha preso atto che la richiesta è stata depositata presso la FIFA il 20 aprile 2005. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha concluso che i precedenti regolamenti FIFA per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2001, qui di seguito: il Regolamento) sono applicabili nel caso in esame nel merito. 5. In continuazione, i membri della Camera ha riconosciuto che, da un lato, l'attore di formazione richieste di risarcimento in base al numero di anni trascorso il giocatore allenamento con il Richiedente. D'altra parte, facendo riferimento alla º FIFA Circolare n 826, il Resistente invoca che il richiedente non ha diritto ad un indennizzo di formazione dato che il principio di trasferimenti successivi si applica alla situazione concreta relative al trasferimento del giocatore in questione Resistente e che pertanto, se non del tutto, l'indennità di formazione sarebbe solo da pagare alla società di provenienza del giocatore e non al Richiedente. 6. A questo proposito, la Camera ha osservato che la Federazione Calcio della U fornito il passaporto giocatore del giocatore in questione, in base al quale la carriera del giocatore può essere stabilito con precisione e in base al quale il giocatore è stato registrato con il richiedente a partire dalla stagione 1992/1993 fino alla stagione 1995/1996. 7. In questo contesto, i membri della Camera ha sottolineato che, come stabilito nel capitolo VII. del Regolamento in relazione al capo III. del Regolamento d'Applicazione del Regolamento (di seguito: il Regolamento di applicazione), il periodo di formazione da prendere in considerazione per il calcolo delle indennità di formazione inizia all'inizio della stagione del 12 ° compleanno del giocatore, o in età più avanzata, come il caso, e termina alla fine della stagione del suo 21 ° compleanno. 8. A tal proposito, la Camera ha concluso che, come regola generale nel caso di specie, il periodo da prendere in considerazione sarebbe andava dalla stagione 1996/1997 fino alla stagione 2004/2005. 9. Inoltre, la Camera ha sottolineato che ai sensi dell'art. 13 del Regolamento e l'arte. 5 del Regolamento di applicazione, il periodo di tempo durante il quale è stato registrato il giocatore con l'attore, prima di essere 12 anni non possono essere prese in considerazione. 10. Alla luce di quanto sopra, il corpo decide concluso che, indipendentemente dalla questione se il principio di trasferimenti successivi di un professionista (nonamateur) si applica o no, la domanda di indennità di formazione avanzata dalla parte attrice deve essere respinta, in quanto il periodo di tempo durante il quale è stato registrato il giocatore in questione con il Richiedente non riguarda anni di formazione impartita ad un giocatore per il quale i regolamenti vigenti prevedono l'indennità di formazione da assegnare. 11. Inoltre, per il buon ordine delle cose, il corpo di decidere ha ritenuto comunque necessario esprimersi circa la corretta applicazione della circolare FIFA n º 826, come invocato dal convenuto. 12. A questo proposito, i membri della sezione di cui il passaporto player ufficiale rilasciato dalla Federazione Calcio, in base alla quale si possa stabilire che il giocatore in questione aveva firmato un non-dilettante contratto con il club, V, prima di firmare un impiego contratto con il Resistente. 13. Il corpo di decidere sottolineato che secondo la º FIFA Circolare n 826 del 31 ottobre 2002, l'indennità di formazione deve essere versato a tutti i club che si sono formati un giocatore di età compresa tra i 12 e 21 una volta che il lettore acquisisce non dilettante ( cioè la firma di un non-dilettante contratto con il club per il quale ha suonato come un dilettante, oppure sottoscrivendo un non-dilettante contratto con un'altra società a cui i trasferimenti). Per ogni successivo trasferimento del calciatore non dilettante fino all'età di 23 (cioè quando il giocatore aveva già lo status di un calciatore non dilettante con il suo club precedente, prima di essere trasferito in un nuovo club), l'indennità di formazione sarà solo dovuto alla società di provenienza del giocatore e solo per il tempo che è stato effettivamente formato da quella società. In altre parole, in caso di successivo trasferimento, l'indennità di formazione è dovuta solo al ultimo club che ha formato il giocatore, e non ad altri club. 14. Tenendo presente quanto sopra, la Camera ha sottolineato che, poiché il giocatore in questione era stato precedentemente registrato come calciatore non dilettante per un altro club, vale a dire ..., prima di essere registrata per la controparte, anche da questo punto di vista, l'attore non è il diritto di ricevere l'indennità di formazione da parte del Resistente. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Il reclamo presentato dal ricorrente, X, viene rifiutato. 2. Ai sensi dell'art. 60 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Avenue de Beaumont 2 CH-1012 Lausanne / Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie : Urs Linsi Segretario Generale All.. CAS direttive
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F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2005-2006) - training compensation – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 30 May 2006, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Gerardo Movilla (Spain), Member John Didulica (Australia), Member Paolo Amoretty Souza (Brazil), Member Ivan Gazidis (USA), Member on the claim presented by the club, X, U as Claimant against the club, Y, V as Respondent regarding a training compensation dispute related to the transfer of the player .. ./… I. Facts of the case 1. According to the written confirmation from the Football Federation of U, the player .., born on 18 February 1984, was registered with X (hereafter: the Claimant), from the season 1992/1993 until the season 1995/1996 as an amateur. 2. According to the official confirmation from the ZZ Football Federation, the aforementioned player was registered with the Z club, …, from 10 August 1998 until 9 July 1999 as an amateur and from 10 July 1999 until 30 June 2004 as a non- amateur. 3. On 17 August 2004, the player was transferred to the V club, Y (hereafter: the Respondent). 4. On 20 April 2005, the Claimant lodged a formal claim in front of FIFA and requested training compensation from the Respondent in accordance with Chapter VII of the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition September 2001). 5. The Respondent, in its reply to the claim lodged by the Claimant, referred to the FIFA Circular nº 826 and maintained that the principle of subsequent transfers regulated in the said FIFA Circular applies on the concrete situation of the dispute at stake and consequently, training compensation would, if at all, only be owed to the previous club of the player, i.e. V, for the time the player was effectively trained by that club. 6. In reply thereto, the Claimant reiterated its position and maintained that the FIFA Circular nº 826 does not apply on the present litigation. 7. In its last petition, the Respondent confirmed its position that no training compensation is due to the Claimant by referring again to the FIFA Circular nº 826. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Chamber analysed whether it was competent to deal with the matter at stake. In this respect, it referred to art. 18 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber. The present matter was submitted to FIFA on 20 April 2005, as a consequence the Chamber concluded that the previous Procedural Rules (edition 2001) on matters pending before the decision making bodies of FIFA are applicable on the matter at hand. 2. With regard to the competence of the Chamber, art. 42 par. 1 lit. (b) (iv) of the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2001) establishes that, disputes concerning training compensation, will be decided by the Dispute Resolution Chamber. 3. As a consequence, the Dispute Resolution Chamber is the competent body to decide on the present litigation concerning the training compensation claimed by the Claimant for the training and education of the player ... 4. Subsequently, the members of the Chamber analyzed which edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the Chamber referred to art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005) in the modified version in accordance with the FIFA Circular nº 995 dated 23 September 2005. Furthermore, it acknowledged that the player had been registered for his new club, the Respondent, on 18 August 2004. Equally the Chamber took note that the claim was lodged at FIFA on 20 April 2005. In view of the aforementioned, the Chamber concluded that the former FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2001, hereafter: the Regulations) are applicable on the case at hand as to the substance. 5. In continuation, the members of the Chamber acknowledged that, on the one hand, the Claimant requests training compensation based on the number of years the player spent training with the Claimant. On the other hand, by referring to the FIFA Circular nº 826, the Respondent invokes that the Claimant is not entitled to receive any training compensation given that the principle of subsequent transfers applies to the concrete situation pertaining to the transfer of the player in question to the Respondent and that therefore, if at all, training compensation would only be payable to the previous club of the player and not to the Claimant. 6. In this respect, the Chamber observed that the Football Federation of U provided the relevant player passport of the player in question, based on which the career of the player can accurately be established and according to which the player was registered with the Claimant from the season 1992/1993 until the season 1995/1996. 7. In this context, the members of the Chamber emphasized that, as established in Chapter VII. of the Regulations in connection with Chapter III. of the Regulations governing the Application of the Regulations (hereafter: the Application Regulations), the training period to be taken into account for the calculation of training compensation starts at the beginning of the season of the player’s 12th birthday, or at a later age, as the case may be, and finishes at the end of the season of his 21st birthday. 8. To that regard, the Chamber concluded that, as a general rule in the present case, the period to be taken into account would ran from the season 1996/1997 until the season 2004/2005. 9. Furthermore, the Chamber underlined that in accordance with art. 13 of the Regulations and art. 5 of the Application Regulations, the period of time during which the player was registered with the Claimant before being 12 years old cannot be taken into account. 10. In the light of the above, the deciding body concluded that, independent of the question whether the principle of subsequent transfers of a professional (nonamateur) applies or not, the claim for training compensation put forward by the Claimant has to be dismissed, since the period of time during which the player in question was registered with the Claimant does not concern years of training provided to a player for which the applicable Regulations foresee training compensation to be awarded. 11. Furthermore, for the sake of good order, the deciding body deemed it nevertheless necessary to express itself concerning the proper application of the FIFA Circular nº 826 as invoked by the Respondent. 12. In this respect, the members of the Chamber referred to the official player passport issued by the Football Federation, based on which it can be established that the player in question had signed a non-amateur contract with the club, V, before signing an employment contract with the Respondent. 13. The deciding body pointed out that in accordance with the FIFA Circular nº 826, dated 31 October 2002, training compensation is to be paid to all clubs that have trained a player between the ages of 12 and 21 once the player acquires non- amateur status (i.e. by signing a non-amateur contract with the club for which he has been playing as an amateur, or by signing a non-amateur contract with another club to which he transfers). For every subsequent transfer of the non- amateur player up to the age of 23 (i.e. when the player had already the status of a non-amateur player with his previous club before being transferred to a new club), training compensation will only be owed to the previous club of the player and only for the time he was effectively trained by that club. In other words, in case of a subsequent transfer, training compensation is due only to the last club that has trained the player, and not to other clubs. 14. Bearing in mind the above, the Chamber underlined that since the player concerned had previously been registered as a non-amateur player for another club, i.e. …, prior to being registered for the Respondent, also from this point of view, the Claimant is not entitled to receive training compensation from the Respondent. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim lodged by the Claimant, X, is rejected. 2. According to art. 60 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Avenue de Beaumont 2 CH-1012 Lausanne /Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Urs Linsi General Secretary Encl. CAS directives
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