F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) – indennità di formazione – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera il 17 agosto 2006, e comprendeva: Mr. Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Sig. Rinaldo Martorelli (Brasile), membro Mr. Mick McGuire (Inghilterra), membro Sig. Jean-Marie Philips (Belgio), membro Mr. Zola Majabu (Sud Africa), ha incontrato membro della polemica sollevata dal P Club rappresentato da Lawyer prosieguo: la “ricorrente” contro il prosieguo Club E “rispondente” e Club Esp come “interveniente” in relazione al compenso per la formazione di Pe giocatore I.
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) - indennità di formazione - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera il 17 agosto 2006, e comprendeva: Mr. Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Sig. Rinaldo Martorelli (Brasile), membro Mr. Mick McGuire (Inghilterra), membro Sig. Jean-Marie Philips (Belgio), membro Mr. Zola Majabu (Sud Africa), ha incontrato membro della polemica sollevata dal P Club rappresentato da Lawyer prosieguo: la "ricorrente" contro il prosieguo Club E "rispondente" e Club Esp come "interveniente" in relazione al compenso per la formazione di Pe giocatore I. Atti 1. Secondo i dati ufficiali della Federation Cup, il giocatore è stato Peter, 22 febbraio 1981 ed è stato registrato dalla P Club dal 18 marzo 1999 fino al 18 marzo 2002. 2. Il primo contratto stipulato il giocatore e il club P Pe era il 18 marzo 1999 fino al 18 marzo 2000, la seconda il 19 marzo 2000 al 18 marzo 2001 e l'ultima il 19 marzo 2001 al 18 marzo 2002. 3. Prima della fine del ultimo contratto con il club sopra ricorrente, il Pe giocatore rivolto ai tribunali del lavoro e ottenuto un permesso dal giudice del lavoro del 25 aprile 2002, autorizzandolo a trasferire a qualsiasi club di vostra scelta. Il richiedente del club ha inviato una copia della decisione della Corte di FIFA. 4. Inoltre l'occupazione giocatore Pe Tribunale ha chiesto la relazione della Federazione Regionale e la Federazione alla P club non aveva diritto ad alcun risarcimento o la possibilità di qualsiasi condizione di un giradischi possibile con un nuovo club. Il Tribunale ha deciso con specifico riguardo a tale richiesta il giocatore a stabilire un importo legame che rappresenta trabándole danni di 5 milioni dollari ma il giocatore per il club di Pe P. La decisione della Corte di imporre un allegato si basa sulla necessità di assicurare il club "indennizzo per il collegamento sport (go)". 5. Sulla base della decisione del tribunale del 25 aprile 2002, Pietro ha firmato il contratto giocatore con un altro club per il Esp 2002/04/24 periodo 24/07/2002. 6. Un post il 12 giugno 2002 (data del trasferimento certificato "CTI") è stato trasferito al club di E. 7. Il 19 marzo 2004 la Federazione ha presentato alla FIFA in merito alla denuncia formale del club di carica per il giocatore P Pe legge sulla formazione in conformità con le disposizioni contenute nel capitolo VII del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione settembre 2001), di seguito "Regolamento". 8. In particolare, il club di P ha basato la sua affermazione sul numero FIFA circolare 826 del 31 ottobre 2002. Inoltre, il club ha detto di registrazione del giocatore con l'Esp club era solo una sorta di macchinazione e di simulazione al fine di evitare che il club ha sostenuto la rispettiva formazione P legge. 9. Il club ho risposto alla chiamata del club e rifiutando categoricamente P ha dichiarato: Pe il giocatore ha concluso il suo rapporto con il club di P il 18 marzo 2002 con la decisione della giustizia, che successivamente ha firmato il giocatore Pe contratto con l'Esp per il periodo 24/04/2002 al 24/07/2002. In allegato la prova del trasferimento tra i due club emessi dalla Federazione Regionale del 7 maggio 2002, che rifiuta categoricamente l'ipotesi di simulazione. Non capire come il club di P basa le proprie conclusioni su Circolare 826 datato 31 ottobre 2002, quando in realtà i fatti rilevanti sono prima della data di emanazione della presente circolare, che il club non ha pagato alcun importo a trasferire a Esp . che il 12 giugno 2002 la Federazione ha rilasciato il giocatore P CTI per la Federazione del nuovo club di E (allegato una copia del CTI), che di conseguenza e come le norme e le circolari 826, il club non è P ha diritto al contributo o indennizzo o formando la solidarietà in relazione a questo trasferimento del Pe giocatore, con particolare riguardo ai trasferimenti successivi, che il periodo di registrazione si è conclusa il 31/01/02 E e non riaperto fino al il 01/07/03, quindi nessun giocatore avrebbe potuto essere stato registrato da un club in marzo. Ad esempio il giocatore era libero di giocare per il club che voleva ed è logico che non voleva essere senza giocare per un periodo di tempo così ha firmato con la Sp 10. Sotto la dichiarazione del club convenuto, il club di P ha risposto con i seguenti argomenti: che l'intera situazione descritta dal club di E mostra chiaramente che il trasferimento del Pe giocatore è stato accuratamente premeditato e organizzato per il solo scopo di non dover pagare alcun compenso al richiedente club, prova di ciò è che il giocatore ha fatto ricorso al Tribunale del lavoro per ottenere la sua liberazione. E poi invece di trasferire il giocatore in questione direttamente al club ho implementato una simulazione con l'ausilio degli agenti dei giocatori e il giocatore ha firmato un contratto con l'Esp club dove rimase solo pochi giorni e anche questa simulazione è stato completamente evidenziato con la documentazione allegata alla E club, quando il giocatore ha deciso Pe andare in tribunale e aveva il suo contratto negoziato con l'imputato e tutte le fasi del club organizzate per ottenere la loro liberazione e ha chiesto che il club non ha dovuto pagare la giusta formazione Q club, il club ha anche inviato alla FIFA P la scheda di iscrizione rilasciato dalla Federazione quale appare che il giorno 17 maggio 2002 è stato registrato da En e che il 31 dello stesso anno la Federazione ha chiesto al competente CTI la Federazione. Il fatto che la Federazione ha chiesto Club E del 31 maggio 2002, il ITC alla Federazione dimostra chiaramente che l'intera manovra è stato organizzato tra il giocatore e il club citato in giudizio il club e servito come un unico ponte Esp, il club in dotazione P FIFA una copia del "tipo" di lavoro tenutasi tra il giocatore e il club En Pe del 25 aprile, 2002. Questo accordo prevede una clausola penale per il club di Esp di $ 1.000.000 (USD = 461,254), il club dichiara che il club P Esp non ha raccolto i soldi o il giocatore o il club Pe E, quindi questa elemento è la prova della simulazione orchestrata tra le parti. Anche questa è stata confermata dal club convenuto ha detto quando ha detto che il trasferimento del Pe giocatore sono state fatte senza alcun trattamento di fine rapporto e, quindi, consiste anche nel trasferimento stesso, che nel sito web del club ha affermato che il giocatore ha giocato per Q club e poi a E che vi sia alcuna menzione della Esp club (in allegato una copia di questa comunicazione Internet) e, infine, il club è illegale P afferma che una simulazione che è privo di ricevere indennità di formazione che si pone chiaramente diritto. 11. Il 15 aprile 2005 la FIFA ha informato il club di Esp su questo reclamo e chiesto il suo parere in base alle accuse fatte su di lui. 12. Esp ha riferito il club: rifiutando categoricamente l'ipotesi avanzata dalla simulazione del club P, Pe il giocatore è stato offerto a metà aprile 2002 a Esp dal programma J di calciatori (FIFA scoperto che non è concesso in licenza). Come riportato da Mr. J, aveva già accettato di stipulare un contratto con il club e giocatore, ma il trasferimento avverrebbe solo nel mese di luglio 2002 sulla base di tali circostanze, il signor J ha offerto il giocatore a Pe Esp in modo che non era senza giocare o formazione. Per questo motivo la durata del contratto è breve e fissa una clausola penale per garantire che il giocatore rimanga con il Esp dal trasferimento termine concordato in attesa prodotta internazionale Esp il club non sapeva come il giocatore aveva diviso con la sua ex squadra, che più tardi si seppe che, attraverso un ordine del tribunale, ma che non preoccuparsi di questo punto che ha fatto la registrazione elaborato normalmente e la Federazione registrato il calciatore per la Esp liscio, Esp il club accettato l'accordo con il giocatore dal momento che Peter è stato utile anche per un breve periodo di tempo perché era un giocatore di qualità che potrebbero beneficiare delle prestazioni del club e ha convenuto che la retribuzione possa reais 5.000 a pagare per l'En; che l'accordo ha incontrato il club non ha eseguito la clausola Esp criminale che il giocatore è stato rilasciato dalla Esp quando avrò finito il campionato statale, e che ciò è avvenuto anche prima della data indicata nel contratto. 13. Il club ha riferito alla FIFA P che tutto ciò che ha detto dal Esp squadra non fa altro che confermare tutto ciò che ha affermato nella sua denuncia. 14. Per quanto riguarda le società interessate, in conformità con la circolare FIFA 826, datato 31 ottobre 2002, il club appartiene alla categoria I P (USD 50.000 importo indicativo per anno), mentre il club appartiene alla categoria E I (importo indicativo di 90.000 euro all'anno). 15. L'importo è calcolato in conformità con i parametri della circolare FIFA 826, datato 31 ottobre 2002, il Regolamento e il capitolo III delle sue norme di attuazione. 16. Il club chiede al P Camera di Risoluzione delle Controversie (DRC) di riconoscere il loro diritto alla percezione di indennità per la formazione Pe giocatore e determinare l'importo in questione. 17. Il club Ho chiesto al CRD voltare le spalle tutti i termini della domanda del club di P. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. In primo luogo, la Camera di Risoluzione delle Controversie analizzato se era competente a trattare la questione. A questo proposito, ha fatto riferimento all'art. 18 par. 2 e 3 del regolamento di procedura della Commissione per lo Status dei Calciatori e la Camera di risoluzione delle controversie. Questo caso è stato presentato alla FIFA il 19 marzo 2004 la Camera ha pertanto concluso che le norme di procedura di cui sopra (edizione 2001) in materia pendenti dinanzi ai organi decisionali della FIFA sono applicabili a questo caso. 2. Di conseguenza la competenza della Camera, art. 42 coppia. 1 lit (b) (iv) del Regolamento per lo Status ed i trasferimenti di giocatori (edizione 2001) afferma che spetta alla Camera di Risoluzione delle Controversie di decidere sulle controversie relative al risarcimento per la formazione. 3. Pertanto, la Camera di Risoluzione delle Controversie (DRC) è l'organo competente a decidere sul presente controversia concernente l'indennità di formazione sostenuto dalla ricorrente per la formazione e l'educazione del P. calciatore 4. Successivamente, la Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei giocatori deve essere applicato fino in fondo questo caso. A questo proposito, la camera di cui alla tecnica. 26. coppia. 1 e 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) nella versione riveduta secondo senza FIFA Circolare. 995 del 23 settembre 2005. Inoltre, la Camera ha tenuto conto che il professionista era stato iscritto per il suo nuovo club il 12 giugno 2002. Allo stesso modo, la Camera ha osservato che la domanda è stata presentata alla FIFA il 19 marzo 2004. Dato quanto sopra, la Camera ha concluso che i precedenti regolamenti FIFA per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2001, qui di seguito: Regolamento) è applicabile alla sostanza di questo caso. 5. Successivamente, la sezione di cui al capitolo VII del regolamento prevede che la compensazione per la formazione di un giocatore deve essere pagato dal nuovo club con cui il giocatore ha firmato un contratto, l'allenatore del club stesso. 6. Ai sensi dell'articolo 5 del regolamento di esecuzione del Regolamento FIFA, il periodo di formazione per il calcolo della compensazione per la formazione, partire dall'inizio della stagione in cui il giocatore è di 12 anni o più, secondo il caso e termina alla fine della stagione compie 21. 7. La Camera ha sottolineato che la P giocatore, è nato il 22 febbraio 1981, è stato registrato con il richiedente professionista dal 18 Marzo 1999 fino al 18 marzo 2002, tra i 18 ei 21 anni di età. 8. Successivamente, la Camera ha osservato che del 24 aprile 2002, il giocatore P firmato contratto da professionista con il club e post Esp il 12 giugno 2002 è stato registrato dalla Federazione affiliata locale E per E. 9. La Camera ha osservato che l'imputato respinge il suo presunto obbligo di risarcimento per la formazione del giocatore P sollevata dal ricorrente in gran parte basato sul Regolamento e la circolare 826. In particolare, le basi del suo rifiuto di pagare il relativo diritto di formazione presso il punto ii), della circolare di cui sopra e principi di calcolo semplificati, secondo cui nel caso di trasferimenti successivi l'importo della indennità di formazione sarà pagato solo alla sua ex squadra, Esp 10. La RDC ha inoltre osservato che il ricorrente giustifica la sua affermazione che il passaggio del Pe per il giocatore del club Esp club è stato organizzato dalla convenuta, al fine di evitare il pagamento di alcun indennizzo al ricorrente con copertura solo nella circolare di cui sopra. 11. Di conseguenza, i membri della RDC ha avvertito che entrambe le squadre hanno completamente opposte posizioni per cui hanno deciso di analizzare a fondo le posizioni di test e la documentazione fornita da entrambe le parti alla luce delle normative vigenti, i regolamenti. 12. In primo luogo, la Camera ritenuto rilevante ricordare che il fatto che il giocatore ha usato Peter ai tribunali ordinari per liberare l'attuale contratto che aveva con l'attore costituisce una palese violazione del Regolamento e che tali azioni dovrebbe essere scoraggiato dai vari soggetti coinvolti. 13. In secondo luogo, la Camera ha osservato che gli argomenti e le prove fornite dai segni ricorrente emerso che starebbe ad indicare che il trasferimento del giocatore del club En Pe non sarebbe stato veramente d'accordo. Essi hanno inoltre concordato con l'attore nel richiamare l'attenzione al ricorso al giocatore Pe dovuto ai tribunali ordinari, poi firmato un contratto con l'Esp e poi sono stati registrati al convenuto, il tutto in così poco tempo. 14. In terzo luogo, il DRB ha osservato che le argomentazioni del convenuto in che in caso di trasferimenti successivi ha diritto solo al club ex indennità di formazione era ragionevole in linea di principio. 15. Di conseguenza, i membri della DRB considerati pertinenti per concentrarsi sull'analisi delle prove documentali sul disco e anche verificare se i trasferimenti dei giocatori e le registrazioni corrispondenti Pe era stata fatta ai sensi del regolamento. 16. A questo proposito la Camera ha preso atto delle informazioni contenute nel file ha avvertito che il giocatore effettivamente detenuto contratto Pe Esp con il club e che il contratto è stato registrato dalla Federcalcio. Inoltre si è constatato che la Federazione è stato chiesto di rilasciare il certificato internazionale di trasferimento (ITC) del giocatore dal Pe E Federazione e che il club non si oppone a tale trasferimento Esp. Da carta Pe giocatore rilasciata dalla Federazione è chiaro che il 10 giugno 2002 il giocatore e il club ha rescisso il contratto in questione, Esp e infine il 12 giugno 2002 il giocatore è stato trasferito a E. Pe 17. Dato quanto sopra, la Camera ha concluso che la documentazione sul record sia l'ordine ITC compiuti dalla Federazione alla Federazione E B, e il processo di registrazione del giocatore per il convenuto Pe squadra era sotto regolamento. 18. La Camera ritiene inoltre opportuno sottolineare che, indipendentemente dei fatti e delle circostanze allegate dal ricorrente, il fatto che le procedure di registrazione, sia per B ed E, sono stati fatti a norma del regolamento ha tenuto un valore legale le indicazioni di sopra citate. 19. Di conseguenza la Camera ha concluso che per mantenere buona condotta e preservare la certezza del diritto a tali atti dovrebbe dare priorità rispetto per il regolamento della FIFA e dei documenti prodotti da su prove indiziarie. 20. Sotto tutto quanto sopra, la sezione di cui i documenti ufficiali della Federazione B e ha sottolineato che è stato così stabilito che il giocatore è stato registrato come Pe professionale con il richiedente in quanto il 18 marzo 1999 al 18 marzo 2002, con professionalità Esp dal 24 aprile 2002 fino al 12 giugno 2002 quando fu trasferito a E e registrato come professionista con l'imputato. 21. Pertanto, la Camera di cui alla FIFA Circolare n ° 826 in cui si afferma chiaramente nel paragrafo II Principles) di preventivo calcolo semplificato: "Per cominciare, mantiene la disposizione che il risarcimento attenzione alla formazione hanno i club formati per i giocatori tra i 12 ei 21 anni di età, una volta che il giocatore acquisisce non dilettante (sia con la firma di un non-dilettante contratto con il club per il quale ha suonato come un dilettante o la firma di un non-dilettante contratto con un'altra società che viene trasferita) ..... Tuttavia, i principi relativi ai trasferimenti successivi saranno semplificate fino a quando non ha completato la revisione del regolamento entro la fine del periodo 2003/2004 Come risultato, Per i successivi trasferimenti delle giovani giocatori, l'importo della indennità di formazione sarà pagato solo alla sua ex squadra, e nessun altro, fino a quando non ha completato la revisione del regolamento. "22. Inoltre, la Camera ha ricordato che lo stesso principio, che si riferisce FIFA Circolare n ° 826 e applicato ai trasferimenti successivi, è stato integrato nel vigente Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005), in particolare , di cui all'art. Par.1 3 dell'allegato 4 del regolamento. 23. In considerazione di quanto precede, la Camera ha concluso all'unanimità che il trasferimento del giocatore in questione al convenuto club Esp corrisponde ad un successivo trasferimento e, pertanto, in conformità delle norme applicabili e la giurisprudenza consolidata il club non paga E indennizzo allenare il club di P. 24. Infine, i membri della Camera considerati critici sottolineare un punto che è stato menzionato durante il processo di questo caso. In particolare, il denunciante ha sostenuto che il trasferimento della P giocatore al club e di conseguenza il convenuto club Esp aveva utilizzato i servizi di un agente di giocatori privi di licenza ". 25. La RDC è stato fermato per l'analisi della dichiarazione da parte Esp club in questo senso e ha rilevato che il club ha confermato che il punto finale cui fa riferimento la ricorrente e anche identificato il presunto agente e J. Il club ha anche fornito informazioni Esp e dettagli di come ha operato l'agente senza licenza nella negoziazione del trasferimento del giocatore, il club e poi l'ing E. 26. Di conseguenza, i membri della RDC ha sottolineato il contenuto dell'articolo 1, par. 2 con il par l'articolo 18. 1 entrambi gli Agenti regolamenti che stabiliscono dei giocatori è vietato utilizzare i servizi di un agente di giocatori privi di licenza ". Pertanto, i membri del CRD richiesto tali procedimenti siano trasmesse alla commissione per lo Status dei Calciatori di aprire un'indagine al riguardo. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. P è stata respinta la domanda del club. 2. E affermazione del convenuto è accettata. 3. Tali procedimenti sono trasmessi alle calciatori Commissione per lo Status per avviare indagini riguardanti l'uso dei servizi di un agente dei giocatori senza licenza. 4. In conformità con le disposizioni di cui all'articolo 61, comma 1, dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). Il ricorso deve essere presentato direttamente al CAS entro 21 giorni dalla notifica della decisione, e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle norme di procedura emessi dal CAS, una copia allegata alla presente decisione. Il richiedente ha 10 giorni aggiuntivi dal termine per il ricorso a presentare la loro dichiarazione scritta con la descrizione dei fatti e gli argomenti giuridici sui quali fonda la propria azione (cfr. punto 4 delle direttive .) Per contattare il CAS sono i seguenti: Tribunale Arbitrale dello Sport febbraio 1012 Beaumont Avenue de Lausanne, Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 E-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org orgCamera di Risoluzione delle Controversie Segretario Generale Urs Linsi Adj. (Direttive CAS)
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F.I.F.A. - Cámara de Resolución de Disputas (2006-2007) - la formación de compensación – la versión oficial www.fifa.com – Decisión de la Cámara de Resolución de Disputas reunida en Zúrich, Suiza, el 17 de agosto 2006, e integrada por: Sr. Slim Aloulou (Túnez), Presidente Sr. Rinaldo Martorelli (Brasil), Miembro Sr. Mick McGuire (Inglaterra), Miembro Sr. Jean-Marie Philips (Bélgica), Miembro Sr. Zola Majabu (Sudáfrica), Miembro conoció de la controversia planteada por el Club P representado por Lawyer en adelante, “el demandante” contra el Club E en adelante, “el demandado” y Club Esp como “parte interviniente” en relación con la indemnización por la formación del jugador Pe I. Hechos 1. De conformidad con los registros oficiales de la Federación de Fútbol, el jugador Pe nació el 22 de febrero de 1981 y estuvo registrado por el Club P desde el 18 de marzo de 1999 hasta el 18 de marzo de 2002. 2. El primer contrato que celebraron el jugador Pe y el club P fué el 18 de marzo de 1999 hasta el 18 de marzo de 2000 , el segundo el 19 de marzo de 2000 hasta el 18 de marzo de 2001 y el último el 19 de marzo de 2001 hasta el 18 de marzo de 2002. 3. Antes de finalizar el último contrato antes mencionado con el club demandante, el jugador Pe recurrió a los Tribunales laborales y obtuvo un permiso de parte de la Corte Laboral de fecha 25 de abril de 2002, autorizándolo a ser transferido a cualquier club de su elección. El club demandante remitió una copia de la decisión del Tribunal a la FIFA. 4. Además el jugador Pe le solicitó al Tribunal laboral que informara a la Federación Regional y a la Federación que el club P no tenia derecho a ninguna indemnización ni posibilidad de establecer ninguna condición ante un eventual registro del jugador con un nuevo club. El Tribunal laboral decidió específicamente con respecto a esta petición del jugador que se estableciera un monto en concepto de caución por daños de $ 5,000,000 trabándole embargo al jugador Pe a favor del club P. La decisión del Tribunal de trabar embargo se fundamentó en la necesidad de asegurarle al club la “indemnización por el vinculo deportivo (pase)”. 5. En base a la decisión de la justicia de fecha 25 de abril de 2002, el jugador Pe firmó contrato con otro club Esp por el período 24/04/2002 al 24/07/2002. 6. A posteriori el 12 de junio de 2002 (fecha del certificado de transferencia internacional “CTI”) el jugador fue transferido al club E. 7. El 19 de marzo de 2004 la Federación remitió a la FIFA el reclamo formal del club P por cobro del derecho de formación del jugador Pe, de conformidad con las provisiones establecidas en el Capítulo VII del Reglamento sobre el estatuto y la transferencia de jugadores (edición septiembre 2001), en adelante “El Reglamento”. 8. En particular, el club P fundamentó su reclamo en la circular FIFA número 826 de fecha 31 de octubre de 2002. Asimismo, dicho club sostuvo que la registración del jugador con el club Esp había sido sólo una suerte de maquinación y simulación a fin de impedir que el club P reclame el respectivo derecho de formación. 9. El club E respondió el reclamo del club P rechazándolo categóricamente y manifestó lo siguiente: que el jugador Pe finalizó su relación con el club P el 18 de marzo de 2002 en virtud de la decisión adoptada por la justicia; que a posteriori el jugador Pe firmó contrato laboral con el Esp por el período 24/04/2002 al 24/07/2002. Adjuntaron constancia de la transferencia entre los dos clubes expedida por la Federación Regional el 7 de mayo de 2002; que rechaza categóricamente la hipótesis de simulación. No comprende como el club P basa sus alegaciones en la circular 826 de fecha 31 de octubre de 2002 cuando en realidad los hechos en cuestión son previos a la fecha de promulgación de dicha circular; que el club E no pagó ninguna suma de transferencia al Esp. que el día 12 de junio de 2002 la Federación expidió el CTI del jugador P a favor de la Federación del nuevo club E (adjuntaron una copia del CTI); que en consecuencia y conforme el Reglamento y la circular 826, el club P no tiene derecho a percibir ni contribución solidaria ni indemnización por formación en relación con esta transferencia del jugador Pe, en particular lo relativo a transferencias subsecuentes; que el periodo de registración en E había cerrado el 31/01/02 y no se volvía a abrir hasta el 1/07/03, en consecuencia ningún jugador podría haber sido registrado por un club en el mes de marzo. que el jugador Pe era libre de jugar para el club que quisiera y que es lógico que no deseara estar sin jugar por un periodo de tiempo por eso firmó contrato con el Esp. 10. En virtud de lo manifestado por el club demandado, el club P respondió con los siguientes argumentos: que toda la situación descripta por el club E demuestra claramente que la transferencia del jugador Pe fué cuidadosamente premeditada y organizada con la única finalidad de no tener que pagar ningún tipo de compensación al club demandante; prueba de ello, es que el jugador haya recurrido a la Justicia del Trabajo para obtener su liberación. A continuación y en vez de transferir al jugador en cuestión directamente al club E se implementó una simulación con la asistencia de agentes de jugadores y el jugador firmó contrato con el club Esp donde permaneció sólo unos pocos días y que además esta simulación quedó totalmente evidenciada con la documentación adjuntada por el club E; cuando el jugador Pe decidió acudir a la Justicia ya tenía su contrato negociado con el club demandado y todos los pasos organizados a fin de obtener su liberación y que el club demandado no tuviera que abonar derecho de formación al club P; además el club P envió a la FIFA la ficha de registro emitida por la Federación donde consta que el día 17 de mayo de 2002 fué registrado por el Esp y que el 31 del mismo mes y año la Federación solicitaba el relevante CTI a la Federación. El hecho que la Federación del club E solicitara el 31 de mayo de 2002 el CTI a la Federación muestra claramente que toda la maniobra estaba arreglada entre el jugador y el club demandado y que el club Esp sólo sirvió de puente; el club P suministró a la FIFA una copia del contrato de trabajo “tipo” celebrado entre el jugador Pe y el club Esp de fecha 25 de abril de 2002. En dicho contrato se estipula una claúsula penal a favor del club Esp de $ 1,000,000 (= USD 461,254); el club P manifiesta que el club Esp no cobró ninguna suma de dinero ni de parte del jugador Pe ni del club E, en consecuencia este elemento es una prueba contundente de la simulación orquestada entre las partes. Además esto fue corroborado por los propios dichos del club demandado cuando manifestó que el transfer del jugador Pe se realizó sin ningún pago indemnizatorio y así consta también en el propio transfer; que en el sitio de Internet del club demandado consta que el jugador jugó para el club P y luego para el E no existiendo ninguna mención al club Esp (adjuntaron una copia de la mencionada comunicación de Internet) y finalmente el club P manifiesta que es antijurídico que por una simulación se vea privado de recibir indemnización por formación a la cual surge claramente que tiene derecho. 11. El 15 de abril de 2005 la FIFA informó al club Esp acerca del presente reclamo y le pidió su opinión en base a las alegaciones que se hacían a su respecto. 12. El club Esp informó lo siguiente: que rechazaban categóricamente la hipótesis de simulación esgrimida por el club P; que el jugador Pe fué ofrecido a mediados de abril de 2002 al Esp por el agente de jugadores J (la FIFA comprobó que no esta licenciado). Según lo informado por el Sr. J, ya se había acordado la contratación del jugador por el club E pero que la transferencia se produciría recién en el mes de julio de 2002; en función de dichas circunstancias el Sr. J ofrecía al jugador Pe al Esp a fin que no estuviera sin jugar o entrenar. Por dicha razón el plazo de duración del contrato era corto y se fijó una claúsula penal a fin de asegurar que el jugador permaneciera con el Esp por el plazo acordado hasta tanto se produjera su transferencia internacional; que el club Esp no sabía como el jugador se había desvinculado de su club anterior, que posteriormente supieron que fué a través de una orden judicial pero que no se preocuparon por este punto ya que hicieron el tramite de registración normalmente y la Federación registró al jugador para el Esp sin inconvenientes; que el club Esp aceptó dicho acuerdo con el jugador Pe ya que era beneficioso aunque fuera por tan corto periodo de tiempo porque se trataba de un jugador de calidad que podía beneficiar el desempeño del club y que el salario acordado de BRL 5,000 era posible de pagar para el Esp; que como se cumplió con lo pactado el club Esp no ejecutó la claúsula penal; que el jugador fué liberado por el Esp cuando termino el campeonato del estado y que esta circunstancia se produjo incluso antes de la fecha fijada en el contrato. 13. El club P informó a la FIFA que todo lo manifestado por el club Esp no hace mas que ratificar todo lo alegado en su demanda. 14. Con relación a los clubes involucrados, de conformidad con la circular de la FIFA 826, de fecha 31 de octubre de 2002, el club P pertenece a la categoría I (monto indicativo USD 50,000 por año) mientras que el club E pertenece a la categoría I (monto indicativo EUR 90,000 por año). 15. El monto deberá ser calculado de conformidad con los parámetros establecidos en la circular de la FIFA 826, de fecha 31 de Octubre de 2002, en el Reglamento y en el Capítulo III de sus reglas de aplicación. 16. El club P solicita a la Cámara de Resolución de Disputas (CRD) se reconozca su derecho a cobrar indemnización por formación del jugador Pe y se determine el monto respectivo. 17. El club E solicita a la CRD rechaze en todos sus términos el reclamo del club P. II. Consideraciones de la Cámara de Resolución de Disputas 1. En primer lugar, la Cámara de Resolución de Disputas analizó si era competente para tratar el presente asunto. A este respecto, hizo referencia al art. 18 par. 2 y 3 del Reglamento de procedimiento de la Comisión del Estatuto del Jugador y de la Cámara de de Resolución de Disputas. El presente asunto fue sometido a FIFA el 19 de marzo de 2004 por lo tanto la Cámara concluyó que las reglas de procedimiento anterior (edición 2001) en cuestiones pendientes ante los órganos decisorios de la FIFA son aplicables al presente asunto. 2. En consecuencia y analizando la competencia de la Cámara, el art. 42 par. 1 lit (b) (iv) del Reglamento FIFA sobre el estatuto y las transferencias de jugadores (edición 2001) establece que, le compete a la Cámara de Resolución de Disputas decidir sobre las disputas relacionadas con la indemnización de formación. 3. Por consiguiente, la Cámara de Resolución de Disputas (CRD) es el órgano competente para decidir sobre la presente disputa referente a la indemnización de formación reclamada por el demandante por la formación y educación del jugador P. 4. Posteriormente, la Cámara analizó cual es la edición del Reglamento sobre el estatuto y la transferencia de jugadores que debe ser aplicado al fondo del presente asunto. A este respecto, la Cámara hizo referencia al art. 26. par. 1 y 2 del Reglamento sobre el estatuto y la transferencia de jugadores (edición 2005) en su versión revisada en acuerdo a la circular FIFA no. 995 del 23 de septiembre de 2005. Además, la Cámara tomó en cuenta que el jugador profesional había sido inscrito para su nuevo club el 12 de junio de 2002. Igualmente, la Cámara tomó nota de que la demanda fue sometida a FIFA el 19 de marzo de 2004. En vista de lo antedicho la Cámara concluyó que el anterior Reglamento FIFA sobre el estatuto y la transferencia de jugadores (edición 2001, en adelante: el Reglamento) es aplicable al fondo del presente caso. 5. A continuación, la Cámara hizo referencia a que el capitulo VII del Reglamento prevé que una indemnización por la formación de un jugador deberá ser pagada por el nuevo club con el cual el jugador firmó un contrato laboral, al club formador del mismo. 6. De acuerdo al artículo 5 del Reglamento de aplicación del Reglamento FIFA, el período de formación, para el cálculo de la indemnización de formación, comenzará a principios de la temporada en la que el jugador cumple 12 años, o una edad mayor, según el caso, y termina al final de la temporada en que cumple 21 años. 7. La Cámara subrayó que el jugador P, nació el 22 de febrero de 1981, estuvo inscripto con el demandante como profesional desde el 18 de marzo de 1999 hasta el 18 de marzo de 2002, entre los 18 y los 21 años de edad. 8. A continuación, la Cámara destacó que el 24 de abril de 2002 el jugador P firmó contrato profesional con el club Esp y que a posteriori el 12 de junio de 2002 fué registrado por la Federación E para su club afiliado E. 9. Asimismo, la Cámara tomó nota que el demandado rechaza su supuesta obligación de pago de una indemnización por la formación del jugador P planteada por el demandante basándose principalmente en el Reglamento y la circular 826. En particular fundamenta su negativa al pago del derecho de formación pertinente en el punto ii) de la circular antes referida, principios de cálculo simplificados, según la cual en el caso de transferencias subsecuentes el monto de indemnización por formación se pagará solamente al club anterior, Esp. 10. La CRD además tomó nota que el demandante justifica su reclamo en que el paso del jugador Pe por el club Esp fué organizado por el club demandado a fin de evitar el pago de cualquier indemnización al demandante amparándose justamente en la circular antes mencionada. 11. En consecuencia los miembros de la CRD advirtieron que ambos clubes tienen posiciones completamente antagónicas razón por la cual decidieron analizar exhaustivamente las posiciones, pruebas y documentación suministrada por ambas partes bajo la luz de la normativa aplicable, el Reglamento. 12. En primer lugar, la Cámara consideró relevante mencionar que el hecho que el jugador Pe haya recurrido a la Justicia Ordinaria a fin de ser liberado del contrato vigente que tenia con el demandante constituye una clara infracción al Reglamento y que este tipo de acciones deben ser desalentadas por los distintos sujetos intervinientes. 13. En segundo lugar, la Cámara destacó que de las alegaciones y pruebas suministradas por el demandante surgían indicios que indicarían que la transferencia del jugador Pe al club Esp no habría sido genuinamente convenida. Asimismo coincidieron con el demandante en que llamaba la atención que el jugador Pe haya recurrido a la Justicia Ordinaria, luego firmara contrato con el Esp y luego fuera registrado para el demandado, todo ello en tan corto tiempo. 14. En tercer lugar, la CRD destacó que los argumentos del demandado en cuanto a que en caso de transferencias subsecuentes sólo el club anterior tiene derecho a percibir una indemnización por formación resultaba en principio razonable. 15. En consecuencia los miembros de la CRD consideraron pertinente focalizarse en el análisis de la prueba documental obrante en el expediente y además verificar si las transferencias del jugador Pe y las correspondientes registraciones habían sido efectuadas conforme al Reglamento. 16. A este respecto la Cámara tomó debida nota que de la información obrante en el expediente se advertía que efectivamente el jugador Pe celebró contrato laboral con el club Esp y que dicho contrato fué registrado por la Federación de Fútbol. Además se verificó que la Federación recibió el pedido de expedición del certificado de transferencia internacional (CTI) del jugador Pe por parte de la Federación E y que el club Esp no objetó dicha transferencia. De la ficha del jugador Pe expedida por la Federación surge claramente que el 10 de junio de 2002 el jugador y el club Esp rescindieron el contrato respectivo y finalmente el 12 de junio de 2002 el jugador Pe fué transferido a E. 17. Teniendo en cuenta todo lo antedicho, la Cámara concluyó que de la documentación obrante en el expediente tanto el pedido del CTI efectuado por la Federación E a la Federación B, así como el proceso de registración del jugador Pe para el club demandado se hizo conforme al Reglamento. 18. Asimismo la Cámara consideró oportuno destacar que independientemente de los hechos y circunstancias alegados por el demandante, el hecho que los procedimientos de registración ,tanto en B como en E, se hayan realizado conforme el Reglamento ostentaba un valor legal superior a los indicios referidos. 19. En consecuencia la Cámara concluyó que en aras de mantener un buen orden administrativo y de preservar la seguridad jurídica en este tipo de actos se debía priorizar el respeto a la normativa FIFA y la prueba documental aportada por sobre la prueba indiciaria. 20. En virtud de todo lo antes expuesto, la Cámara se refirió a los registros oficiales de la Federación B y subrayó que quedó por tanto establecido que el jugador Pe estuvo registrado como profesional con el demandante desde el 18 de marzo de 1999 hasta el 18 de marzo de 2002, con el Esp como profesional desde el 24 de abril de 2002 hasta el 12 de junio de 2002 cuando fue transferido a E y registrado como profesional con el demandado. 21. Por lo tanto, la Cámara se refirió a la Circular de la FIFA N° 826 la cual claramente establece en el punto ii) Principios de cálculo simplificados textualmente: “Para empezar, se mantiene la disposición según la cual se pagará una indemnización por formación a los clubes que hayan formado a jugadores entre los 12 y 21 años de edad, una vez que el jugador adquiera el estatus de no-aficionado (ya sea firmando un contrato de no-aficionado con el club para el cual ha estado jugando como aficionado o firmando un contrato de no-aficionado con otro club al cual es transferido)…..Sin embargo, los principios relacionados con las transferencias subsecuentes se simplificarán hasta que se haya completado la revisión del Reglamento a finales del período 2003/2004 Como resultado, en el caso de transferencias subsecuentes de jugadores jóvenes, un monto de indemnización por formación se pagará solamente al club anterior, y a ningún otro, hasta que se haya completado la revisión del Reglamento. “ 22. Además, la Cámara recordó que el mismo principio, al cual se refiere la Circular de la FIFA N° 826 y aplicado a las transferencias subsiguientes, fue integrado en el actual Reglamento sobre el estatuto y la transferencia de jugadores (edición 2005), en particular, en el art. 3 par.1 del anexo 4 del mencionado Reglamento. 23. En vista de todo lo antedicho, la Cámara unánimemente concluyó que la transferencia del jugador en cuestión del club Esp al club demandado corresponde a una transferencia subsiguiente y por lo tanto de conformidad con las normas aplicables y la jurisprudencia establecida el club E no deberá abonar indemnización de formación al club P. 24. Por último los miembros de la Cámara consideraron de fundamental importancia destacar un aspecto que fué mencionado durante el proceso del presente caso. En particular, el demandante alegó que para la transferencia del jugador P al club Esp y consecuentemente al club demandado, se habían utilizado los servicios de un agente de jugadores no licenciado. 25. La CRD se detuvo en el análisis de lo expresado por el club Esp en tal sentido y destacó que dicho club ratificó dicho extremo aludido por el demandante y además identificó al supuesto agente como J. Asimismo, el club Esp brindó información y detalles de cómo había intervenido el agente sin licencia en la negociación de la transferencia del jugador, primero al club Esp y luego al E. 26. En consecuencia, los miembros de la CRD remarcaron el contenido del artículo 1 par. 2 conjuntamente con el articulo 18 par. 1 ambos del Reglamento sobre los Agentes de Jugadores los cuales establecen que está prohibido recurrir a los servicios de un agente de jugadores sin licencia. Por lo tanto, los miembros de la CRD solicitaron se remitan las presentes actuaciones a la Comisión del Estatuto del Jugador para abrir una investigación en tal sentido. III. Decisión de la Cámara de Resolución de Disputas 1. La demanda del club P es rechazada. 2. El reclamo del demandado E es aceptado. 3. Se remitan las presentes actuaciones a la Comisión del Estatuto del Jugador a fin que se inicien investigaciones con respecto a la utilización de los servicios de un agente de jugadores no licenciado. 4. De acuerdo con lo previsto por el artículo 61, apartado 1, de los Estatutos de la FIFA, esta decisión podrá recurrirse ante el Tribunal Arbitral del Deporte (TAS). El recurso deberá interponerse directamente ante el TAS en un plazo de 21 días tras la notificación de la decisión, y deberá contener todos los elementos de conformidad con el punto nº 2 de las normas de procedimiento emanadas del TAS, cuya copia adjuntamos a la presente. El demandante dispone de 10 días adicionales a partir del vencimiento del plazo para recurrir a fin de presentar su escrito de alegaciones con la descripción de los hechos y los argumentos legales sobre los cuales basa su recurso (véase el punto nº 4 de las normas procesales adjuntas). Para ponerse en contacto con el TAS deberán dirigirse a: Tribunal Arbitral del Deporte Avenue de Beaumont 2 1012 Lausana, Suiza Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 Dirección electrónica: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Por la Cámara de Resolución de Disputas Urs Linsi Secretario General Adj. (Reglas procesales del TAS)
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