F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2008-2009) – indennità di formazione – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 18 giugno 2009, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Rinaldo Martorelli (Brasile), membro Mohamed Mecherara (Algeria), membro su una questione tra il club di C FC, come attore e il club A, come convenuto in merito a una controversia indennità di formazione relativo al trasferimento dei giocatori fatti R I. caso
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2008-2009) - indennità di formazione - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 18 giugno 2009, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Rinaldo Martorelli (Brasile), membro Mohamed Mecherara (Algeria), membro su una questione tra il club di C FC, come attore e il club A, come convenuto in merito a una controversia indennità di formazione relativo al trasferimento dei giocatori fatti R I. caso 1. Il B Federcalcio ha confermato che il giocatore B, R (in prosieguo: il giocatore), nato il 16 maggio 1985, è stato registrato per il suo club affiliato C FC (in prosieguo: il Richiedente) a decorrere dal 17 marzo 2003 al 19 gennaio 2004 come un dilettante e dal 20 gennaio 2004 al 10 luglio 2007 come un professionista. 2. La stagione sportiva in B dura dal 1 ° gennaio al 31 dicembre. 3. Il 14 agosto 2007, il giocatore è stato registrato per il club P A (in prosieguo: il Resistente) come un giocatore professionista. 4. Il P Federcalcio ha confermato che il Resistente apparteneva alla categoria 2 durante la stagione 2007/2008. 5. Il 26 giugno 2008, l'attore contattato FIFA per chiedere il pagamento della sua quota di indennità di formazione da parte del Resistente. In particolare, l'attore ha chiesto il pagamento di un importo complessivo di euro 227.500, con gli interessi, composto come segue: - EUR 47.500 per il periodo compreso tra il 17 marzo e il 31 dicembre 2003 - 60.000 euro per la stagione 2004; - EUR 60.000 per la stagione 2005, - euro 60.000 per la stagione 2006. 6. Il 30 gennaio 2009, il Resistente ha respinto la domanda del ricorrente. A questo proposito, il convenuto ha sostenuto che l'indennità di formazione non era dovuta alla ricorrente in quanto il giocatore non era stato registrato come un professionista per la prima volta con il Resistente ai sensi dell'art. 2 par. 1 lit. i) di cui all'allegato 4 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori. Inoltre, e secondo al Resistente, il giocatore ha già firmato quattro contratti "professionali" con l'attore prima di firmare un contratto di lavoro con la Resistente in data 11 agosto 2007. 7. Inoltre, la convenuta ha affermato che non è dovuta l'indennità di formazione per la ragione che il giocatore non era stato trasferito a livello internazionale tra le parti in causa durante o alla fine del contratto del giocatore con il Richiedente. A questo proposito, l'interpellato ha dichiarato che, il 10 luglio 2007, l'attore e il giocatore avevano concordato la risoluzione anticipata del contratto di lavoro firmato tra di loro. Così, il Resistente ha affermato che il giocatore era disoccupato quando hanno firmato un contratto di lavoro il 11 agosto 2007. In questo contesto, il Resistente sottolineato il fatto che il passaporto giocatore citato "Nessun record trovato" con riguardo al periodo di tempo dal 11 luglio al 12 agosto 2007. Pertanto, il Resistente era del parere che il ricorrente non poteva pretendere il pagamento di indennità di formazione sulla base dell'art. 2 par. 1 lit. ii) di cui all'allegato 4 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori. 8. Inoltre, secondo il Resistente, l'attore non aveva il diritto di chiedere il risarcimento di formazione per le stagioni di compleanni 20 e 21 del giocatore, ovvero le stagioni 2005 e 2006. A questo proposito, il Resistente ha dichiarato che il giocatore aveva presumibilmente concluso il suo periodo di formazione nel 2004, quando ha firmato il suo primo contratto da professionista con il richiedente, vale a dire il 20 gennaio 2004, e ha anche dichiarato che il giocatore aveva già giocato nella " Una "squadra del richiedente e citato, a questo proposito, un sito internet, www.soccerassociation.com, senza tuttavia fornire prove documentali con FIFA ulteriormente. 9. Infine, il convenuto ha sostenuto che l'indennità di formazione non era dovuta alla ricorrente in quanto quest'ultima non aveva offerto un nuovo contratto al giocatore ai sensi dell'art. 6 par. 3 dell'allegato 4 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera di Risoluzione delle Controversie analizzato se era competente a trattare il caso a portata di mano. A questo proposito, la prima sezione di cui all'art. 21 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Dispute (edizione 2008). La questione attuale è stato presentato alla FIFA il 26 giugno 2008, quindi prima le regole di cui sopra è entrato in vigore il 1 ° luglio 2008. Pertanto, la Camera di Risoluzione delle controversie di cui all'art. 18 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status dei Calciatori e la Camera di Risoluzione delle Controversie (DRC) (in prosieguo: Regole procedurali; edizione 2005) e ha concluso che l'edizione 2005 delle norme procedurali è applicabile in materia a portata di mano. 2. Successivamente, i membri della sezione di cui all'art. 3 par. 1 delle norme procedurali, che stabilisce che la Camera di Risoluzione delle Controversie esamina la propria giurisdizione alla luce dell'art. 22 e 24 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2008). Ai sensi dell'art. 24 par. 1, par. 2 in relazione con l'arte. 22 lit. d) del Regolamento di cui sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie decide in merito alle controversie relative al risarcimento di formazione. 3. Inoltre, la Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, la sezione di cui, da un lato, all'arte. 26 par. 1 e 2 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2008) e, dall'altro, al fatto che la presente domanda è stata presentata il 26 giugno 2008 e che il giocatore è stato registrato per il Resistente il 14 agosto 2007 . In considerazione di quanto sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie concluso che l'edizione 2005 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (di seguito: il Regolamento) è applicabile in materia a portata di mano per quanto riguarda la sostanza. 4. La competenza della Camera e dei regolamenti vigenti che sono stati istituiti, la Camera è entrato nella sostanza della questione. I membri della Camera ha iniziato riconoscendo i fatti del caso di specie, nonché la documentazione contenuta nel file. 5. Inoltre, la Camera ha affermato che, come stabilito dall'art. 1 par. 1 dell'allegato 4 in combinazione con l'art. 2 dell'allegato 4 del Regolamento, l'indennità di formazione è dovuta, come regola generale, per la formazione sostenute età compresa tra i 12 e 21 quando un professionista è trasferito fra società di due diverse Associazioni prima della fine della stagione del 23esimo compleanno del giocatore . 6. A questo proposito, la Camera ha ricordato che il giocatore, nato il 16 maggio 1985, è stato registrato per il richiedente a decorrere dal 17 marzo 2003 fino al 19 gennaio 2004 come un dilettante e come dal 20 gennaio 2004 al 10 luglio 2007 come un professionista. 7. Allo stesso modo, i membri della Camera ha osservato che il Resistente contestato il diritto del ricorrente a ricevere indennità di formazione. 8. A questo proposito, la Camera ha preso atto che il Resistente ha sostenuto che il giocatore non era stato registrato per la prima volta come un professionista con esso, nel senso dell'arte. 2 par. 1 lit. i), dell'allegato 4 del Regolamento, dal momento che aveva già firmato diversi contratti "professionali" con l'attore e che il giocatore non era stato trasferito fra società di due diverse Associazioni nel senso dell'art. 2 par. 1 lit. ii) dell'allegato 4 del Regolamento, in quanto quest'ultimo era stato disoccupato nel corso di circa un mese prima di firmare un contratto di lavoro con il Convenuto. 9. In considerazione di quanto precede, la Camera ha osservato che il passaporto player rilasciato dal Football Federation B, e presentata dal richiedente, stabilisce che il giocatore è stato registrato per l'attore come un dilettante, prima di essere registrati per quest'ultimo come un professionista 20 gennaio 2004. Di conseguenza, la sezione ha che l'arte. 2 par. 1 lit. ii) dell'allegato 4 del Regolamento è stata la disposizione applicabile al caso in questione, dato che il giocatore era stato trasferito come un giocatore professionista. 10. A questo proposito, la Camera ha ritenuto opportuno richiamare la sua giurisprudenza, confermata dalla Corte Arbitrale dello Sport, secondo cui un club che ha formato un giocatore come un dilettante per un certo periodo di tempo prima di concludere un contratto di lavoro con lui deve essere risarciti per tutto il tempo che ha formato il giocatore e non solo per il tempo che lo ha formato come un professionista. 11. In continuazione, la sezione di cui alla formulazione dell'art. 2 par. 1 lit. ii) di cui all'allegato 4 del Regolamento, che stabilisce che il trasferimento del giocatore può avvenire sia durante o alla fine del suo contratto (il corsivo è mio). Così, i membri della Camera ha evidenziato il fatto che il relativo trasferimento del giocatore può verificarsi dopo la cessazione scadenza, reciproca o giustificato del contratto di lavoro precedente del giocatore, la società di formazione senza perdere il suo diritto alle indennità di formazione. Pertanto, la Camera non aveva altra alternativa che respingere la dichiarazione del Resistente, secondo la quale non l'indennità di formazione era dovuto in quanto il giocatore non era stato trasferito a livello internazionale tra le parti in causa durante o alla fine del contratto del giocatore con il Richiedente. 12. In continuazione, la Camera ha riconosciuto che il Resistente era del parere che il ricorrente non aveva diritto a ricevere l'indennità di formazione per l'istruzione, la formazione sostenute tra la stagione del compleanno di 20 e 21 del giocatore, ovvero le stagioni 2005 e 2006. La Camera ha preso atto che il Resistente sostiene, a tale riguardo, che il giocatore ha terminato il suo periodo di formazione nel 2004, quando ha firmato il suo primo contratto da professionista con l'attore il 20 gennaio 2004 e che il giocatore ha giocato nella squadra "A" del richiedente, citando a questo proposito, un sito internet, www.soccerassociation.com, senza tuttavia fornire prove documentali con FIFA ulteriormente. 13. A questo proposito, la Camera ha ritenuto opportuno ricordare il principio generale dell'onere della prova previsto dall'art. 12 par. 3 delle norme procedurali, in base al quale una parte la rivendicazione del diritto sulla base di un fatto presunto recano l'onere della prova, e, ha sottolineato che il Resistente non ha presentato prove documentali a sostegno delle sue affermazioni che il giocatore aveva terminato il suo periodo di formazione prima dell'età di 21 anni. 14. Inoltre, la Camera ha ricordato che l'art. 1 par. 1, prima frase, in fine dell'allegato 4 del Regolamento stabilisce che essa deve essere evidente (il corsivo è mio) che il giocatore aveva già concluso il suo periodo di formazione prima dell'età di 21 anni. In continuazione, i membri della sezione di cui la sua consolidata giurisprudenza in tal senso e ha ricordato che l'eccezione prevista dalla suddetta disposizione deve essere strettamente all'esame della Camera. In particolare, il solo fatto di firmare un contratto di lavoro non è di per sé sufficiente a dimostrare che il periodo di formazione del giocatore aveva effettivamente concluso prima dell'età di 21 anni, senza analizzare ulteriori elementi, quali, tra l'altro, le competenze tecniche del giocatore o il numero di partite giocate con la squadra "A". 15. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha ritenuto che il convenuto non ha provato che il giocatore aveva concluso il suo periodo di formazione nel 2004, e, quindi, non aveva altra alternativa che respingere l'argomentazione del Resistente a questo proposito. 16. Alla fine, la Camera di Risoluzione delle controversie riconosciuto che il Resistente contestato il diritto del ricorrente a ricevere l'indennità di formazione sulla base del fatto che l'attore non aveva offerto un contratto nuovo e migliorato ai sensi dell'art. 6 par. 3 dell'allegato 4 del Regolamento. 17. A questo proposito, la Camera ha evidenziato il fatto che la citata disposizione si applica solo quando un giocatore si muove da una Associazione ad un altro all'interno del territorio dell'UE / SEE. Di conseguenza, non essendo B un paese all'interno del territorio dell'UE / SEE, art. 6 par. 3 dell'allegato 4 del Regolamento non è applicabile alla questione in mano e che, di conseguenza, l'attore non aveva alcun obbligo di offrire un contratto nuovo e migliorato per il giocatore. 18. In considerazione di quanto precede, la Camera ha concluso che l'attore aveva il diritto di ricevere l'indennità di formazione da parte del Resistente. 19. In continuazione, la Camera di Risoluzione delle Controversie preso atto che il ricorrente chiede l'indennità di formazione per la formazione e l'educazione del giocatore sostenute tra il 17 marzo 2003 al 31 dicembre 2006, vale a dire le stagioni comprese tra il 18 ° compleanno e il 21 del giocatore, in una quantità di EUR 227.500, così come il pagamento di interessi. 20. In considerazione del suddetto punti II. 5. e II. 6. nonché dell'art. 3 par. 1 dell'allegato 4 del Regolamento, che stabilisce che l'importo da pagare viene calcolato su base pro rata in base al periodo di formazione che il giocatore passato con tutti i club, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha concluso che il periodo effettivo di tempo da prendere in considerazione la materia in questione corrisponde al periodo compreso tra il 17 marzo 2003 al 31 dicembre 2006. 21. Rivolgendo la propria attenzione al calcolo delle indennità di formazione, la sezione di cui all'art. 5 par. 1 e 2 dell'allegato 4 del Regolamento, che stabilisce che in linea generale, è necessario considerare i costi che sarebbero stati sostenuti dalla nuova società se avesse allenato il lettore stesso e così viene calcolato in base alla formazione costi della nuova società moltiplicati per il numero di anni di formazione presso la società di provenienza. 22. In continuazione, la Camera ha preso atto che in base alle informazioni fornite dalla P Football Federation, il Resistente era un 2 club di categoria al momento è stato registrato il lettore per il 14 agosto 2007. Di conseguenza, la Camera ha tenuto conto che i costi di formazione indicativi per un club di categoria 2 e membro di un'associazione nazionale affiliata alla Union des associazioni Européennes de Football (UEFA) ammontano a 60.000 (cfr. Circolare n. FIFA 1085 in data 11 aprile 2007). 23. Di conseguenza, e tenendo conto di tutti i suddetti elementi, la Camera di Risoluzione delle Dispute deciso che l'attore aveva il diritto di ricevere l'indennità di formazione da parte del Resistente in un importo pari a 225.000, con gli interessi al 5% pa a partire dal 15 settembre 2007. 24. Pertanto, la Camera ha deciso che il Resistente deve pagare l'indennizzo di formazione Richiedente pari a EUR 225.000 e, quindi, la pretesa di parte attrice, C FC, è parzialmente accolta. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La pretesa del ricorrente, C FC, è parzialmente accolta. 2. Il Resistente, Club A, è tenuto a pagare la somma di EUR 225.000, oltre il 5% di interesse annuo sull'importo disse mentre dal 15 settembre 2007 fino alla data dell'effettivo pagamento, all'attore, C FC, entro 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione. 3. Eventuali ulteriori richieste presentate dalla parte attrice, C FC, sono respinte. 4. Se la somma di cui sopra non viene pagata entro il termine suddetto la questione attuale deve essere presentata, su richiesta, alla Commissione Disciplinare della FIFA in modo che le necessarie sanzioni disciplinari possono essere imposte. 5. Il Richiedente, C FC, è diretta ad informare la controparte, A, immediatamente e direttamente il numero di conto a cui il versamento deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. Nota relativa alla decisione motivata (ricorso giurisdizionale): Ai sensi dell'art. 63 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Tribunale Arbitrale dello Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie Markus Kattner Vice Segretario Generale All.. CAS direttive
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F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2008-2009) - training compensation – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 18 June 2009, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Rinaldo Martorelli (Brazil), member Mohamed Mecherara (Algeria), member on a matter between the club C FC, as Claimant and the club A, as Respondent regarding a training compensation dispute related to the transfer of the player R I. Facts of the case 1. The B Football Federation confirmed that the B player, R (hereinafter: the player), born on 16 May 1985, was registered for its affiliated club C FC (hereinafter: the Claimant) as from 17 March 2003 until 19 January 2004 as an amateur and from 20 January 2004 until 10 July 2007 as a professional. 2. The sporting season in B lasts from 1 January to 31 December. 3. On 14 August 2007, the player was registered for the P club A (hereinafter: the Respondent) as a professional player. 4. The P Football Federation confirmed that the Respondent belonged to the category 2 during the season 2007/2008. 5. On 26 June 2008, the Claimant contacted FIFA asking for the payment of its proportion of training compensation from the Respondent. In particular, the Claimant requested the payment of a total amount of EUR 227,500, with interests, composed as the following: - EUR 47,500 for the period comprehended between 17 March and 31 December 2003; - EUR 60,000 for the 2004 season; - EUR 60,000 for the 2005 season; - EUR 60,000 for the 2006 season. 6. On 30 January 2009, the Respondent rejected the claim of the Claimant. In this respect, the Respondent alleged that no training compensation was due to the Claimant, since the player had not been registered as a professional for the first time with the Respondent in accordance with art. 2 par. 1 lit. i) of Annexe 4 of the Regulations on the Status and Transfer of Players. Furthermore and according to the Respondent, the player had already signed four “professional contracts” with the Claimant before signing an employment contract with the Respondent on 11 August 2007. 7. Moreover, the Respondent asserted that no training compensation was due for the reason that the player had not been internationally transferred between the parties to the dispute during or at the end of the player’s contract with the Claimant. In this respect, the Respondent stated that, on 10 July 2007, the Claimant and the player had agreed on the early termination of the employment contract signed between them. Thus, the Respondent affirmed that the player was unemployed when they signed an employment contract on 11 August 2007. In this context, the Respondent highlighted the fact that the player passport mentioned “no record found” with regard to period of time as from 11 July until 12 August 2007. Therefore, the Respondent was of the opinion that the Claimant could not claim the payment of training compensation on the basis of art. 2 par. 1 lit. ii) of Annexe 4 of the Regulations on the Status and Transfer of Players. 8. Additionally, according to the Respondent, the Claimant was not entitled to claim training compensation for the seasons of the player’s 20th and 21st birthdays, i.e. the 2005 and 2006 seasons. In this respect, the Respondent held that the player had allegedly terminated his training period in the year 2004, when he signed his first professional contract with the Claimant, i.e. on 20 January 2004, and also stated that the player had already played in the “A” team of the Claimant and cited, in this regard, an internet website, www.soccerassociation.com, without, however, providing FIFA with further documentary evidence. 9. Finally, the Respondent claimed that no training compensation was due to the Claimant, since the latter had not offered a new contract to the player in accordance with art. 6 par. 3 of Annexe 4 of the Regulations on the Status and Transfer of Players. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Dispute Resolution Chamber analysed whether it was competent to deal with the case at hand. In this respect, the Chamber first referred to art. 21 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (edition 2008). The present matter was submitted to FIFA on 26 June 2008, thus before the aforementioned Rules entered into force on 1 July 2008. Therefore, the Dispute Resolution Chamber referred to art. 18 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (DRC) (hereinafter: Procedural Rules; edition 2005) and concluded that the 2005 edition of the Procedural Rules is applicable to the matter at hand. 2. Subsequently, the members of the Chamber referred to art. 3 par. 1 of the Procedural Rules, which states that the Dispute Resolution Chamber shall examine its jurisdiction in the light of art. 22 to 24 of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2008). In accordance with art. 24 par. 1 and par. 2 in connection with art. 22 lit. d) of the aforementioned Regulations, the Dispute Resolution Chamber shall adjudicate on disputes relating to training compensation. 3. Furthermore the Chamber analysed which edition of the Regulations on the Status and Transfer of Players should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the Chamber referred, on the one hand, to art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2008) and, on the other hand, to the fact that the present claim was lodged on 26 June 2008 and that the player was registered for the Respondent on 14 August 2007. In view of the aforementioned, the Dispute Resolution Chamber concluded that that the 2005 edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players (hereinafter: the Regulations) is applicable to the matter at hand as to the substance. 4. The competence of the Chamber and the applicable regulations having been established, the Chamber entered into the substance of the matter. The members of the Chamber started by acknowledging the facts of the case as well as the documentation contained in the file. 5. Furthermore, the Chamber stated that, as established in art. 1 par. 1 of Annex 4 in combination with art. 2 of Annex 4 of the Regulations, training compensation is payable, as a general rule, for training incurred between the ages of 12 and 21 when a professional is transferred between clubs of two different Associations before the end of the season of the player’s 23rd birthday. 6. In this respect, the Chamber recalled that the player, born on 16 May 1985, was registered for the Claimant as from 17 March 2003 until 19 January 2004 as an amateur and as from 20 January 2004 until 10 July 2007 as a professional. 7. Equally, the members of the Chamber noted that the Respondent contested the Claimant’s entitlement to receive training compensation. 8. In this respect, the Chamber took note that the Respondent argued that the player had not been registered for the first time as a professional with it in the sense of art. 2 par. 1 lit. i) of Annex 4 of the Regulations, since he had already signed several “professional contracts” with the Claimant and that the player had not been transferred between clubs of two different Associations in the sense of art. 2 par. 1 lit. ii) of Annex 4 of the Regulations, since the latter had been unemployed during approximately one month before signing an employment contract with the Respondent. 9. On account of the aforesaid, the Chamber noted that the relevant player passport issued by the B Football Federation, and submitted by the Claimant, establishes that the player was first registered for the Claimant as an amateur before being registered for the latter as a professional on 20 January 2004. As a consequence, the Chamber pointed that art. 2 par. 1 lit. ii) of Annex 4 of the Regulations was the applicable provision to the matter at stake, since the player had been transferred as a professional player. 10. In this regard, the Chamber deemed it appropriate to recall its jurisprudence, confirmed by the Court of Arbitration for Sport, according to which a club that has trained a player as an amateur for a certain period of time before concluding an employment contract with him shall be compensated for the entire time that it trained the player and not only for the time it trained him as a professional. 11. In continuation, the Chamber referred to the wording of art. 2 par. 1 lit. ii) of Annex 4 of the Regulations, which stipulates that the transfer of the player can take place either during or at the end of his contract (emphasis added). Thus, the members of the Chamber highlighted the fact that the relevant transfer of the player can occur after the expiry, mutual or justified termination of the player’s previous employment contract, without the training club losing its entitlement to training compensation. Therefore, the Chamber had no other alternative but to reject the Respondent’s statement, according to which no training compensation was due since the player had not been transferred internationally between the parties to the dispute during or at the end of the player’s contract with the Claimant. 12. In continuation, the Chamber acknowledged that the Respondent was of the opinion that the Claimant was not entitled to receive training compensation for the training education incurred between the season of the player’s 20th and 21st birthday, i.e. the 2005 and 2006 seasons. The Chamber took note that the Respondent alleged, in this respect, that the player terminated his training period in the year 2004, when he signed his first professional contract with the Claimant on 20 January 2004 and that the player played in the “A” team of the Claimant, citing in this regard, an internet website, www.soccerassociation.com, without, however, providing FIFA with further documentary evidence. 13. In this regard, the Chamber deemed it appropriate to recall the general principle of burden of proof stipulated in art. 12 par. 3 of the Procedural Rules, according to which any party claiming a right on the basis of an alleged fact shall carry the burden of proof, and, pointed out that the Respondent did not submit any documentary evidence in support of its allegations that the player had terminated his training period before the age of 21. 14. Furthermore, the Chamber recalled that art. 1 par. 1, 1st sentence in fine of Annex 4 of the Regulations stipulates that it shall be evident (emphasis added) that the player had already terminated his training period before the age of 21. In continuation, the members of the Chamber referred to its well-established jurisprudence in this respect and recalled that the exception provided for in the aforementioned provision shall be strictly examined by the Chamber. In particular, the only fact to sign an employment contract is not per se sufficient to demonstrate that the player’s training period had effectively ended before the age of 21, without analyzing further elements, such as, inter alia, the technical skills of the player or the number of matches played with the “A” team. 15. In view of the above, the Chamber considered that the Respondent failed to prove that the player had terminated his training period in the year 2004, and, thus, had no other alternative but to reject the Respondent’s argumentation in this regard. 16. Eventually, the Dispute Resolution Chamber acknowledged that the Respondent contested the Claimant’s entitlement to receive training compensation on the basis that the Claimant had not offered a new and improved contract in accordance with art. 6 par. 3 of Annex 4 of the Regulations. 17. In this respect, the Chamber highlighted the fact that the aforementioned provision only applies when a player is moving from one Association to another inside the territory of the EU/EEA. Consequently, B not being a country inside the territory of the EU/EEA, art. 6 par. 3 of Annex 4 of the Regulations is not applicable to the matter at hand and that, consequently, the Claimant had no obligation to offer a new and improved contract to the player. 18. On account of the foregoing, the Chamber concluded that the Claimant was entitled to receive training compensation from the Respondent. 19. In continuation, the Dispute Resolution Chamber duly noted that the Claimant is requesting training compensation for the training and education of the player incurred between 17 March 2003 until 31 December 2006, i.e. the seasons comprehended between the player’s 18th and 21st birthday, in an amount of EUR 227,500, as well as the payment of interests. 20. In view of the aforementioned points II. 5. and II. 6. as well as art. 3 par. 1 of Annex 4 of the Regulations, which stipulates that the amount payable is calculated on a pro rata basis according to the period of training that the player spent with each club, the Dispute Resolution Chamber concluded that the effective period of time to be considered in the matter at stake corresponds to the period comprehended between 17 March 2003 until 31 December 2006. 21. Turning its attention to the calculation of training compensation, the Chamber referred to art. 5 par. 1 and 2 of Annex 4 of the Regulations, which stipulates that as a general rule, it is necessary to take the costs that would have been incurred by the new club if it had trained the player itself and thus it is calculated based on the training costs of the new club multiplied by the number of years of training with the former club. 22. In continuation, the Chamber took due note that according to the information provided by the P Football Federation, the Respondent was a category 2 club at the time the player was registered for it on 14 August 2007. Consequently, the Chamber took into account that the indicative training costs for a category 2 club and member of a national association affiliated to the Union des Associations Européennes de Football (UEFA) amount to EUR 60,000 (cf. FIFA Circular nr. 1085 dated 11 April 2007). 23. Consequently and taking into account all the above-mentioned elements, the Dispute Resolution Chamber decided that the Claimant was entitled to receive training compensation from the Respondent in an amount of EUR 225,000, with 5% interest p.a. as from 15 September 2007. 24. Therefore, the Chamber decided that the Respondent shall pay to the Claimant training compensation amounting to EUR 225,000 and, hence, the claim of the Claimant, C FC, is partially accepted. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the Claimant, C FC, is partially accepted. 2. The Respondent, Club A, has to pay the amount of EUR 225,000, as well as 5 % interest per year on the said amount as from 15 September 2007 until the date of effective payment, to the Claimant, C FC, within 30 days as from the date of notification of this decision. 3. Any further claims lodged by the Claimant, C FC, are rejected. 4. If the aforementioned sum is not paid within the aforementioned deadline the present matter shall be submitted, upon request, to FIFA’s Disciplinary Committee so that the necessary disciplinary sanctions may be imposed. 5. The Claimant, C FC, is directed to inform the Respondent, A, immediately and directly of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. Note relating to the motivated decision (legal remedy): According to art. 63 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Court of Arbitration for Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber Markus Kattner Deputy Secretary General Encl. CAS directives
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