F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2009-2010) – indennità di formazione – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 17 settembre 2009, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Gerardo Movilla (Spagna), membro Rinaldo Martorelli (Brasile), membro Philippe Diallo (Francia), membro ESSA M. Saleh Al Housani (Emirati Arabi Uniti), membro su una questione tra la S club, come attore e il club G, Resistente come una vertenza indennità di formazione in relazione al trasferimento dei fatti OI giocatore della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2009-2010) - indennità di formazione - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 17 settembre 2009, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Gerardo Movilla (Spagna), membro Rinaldo Martorelli (Brasile), membro Philippe Diallo (Francia), membro ESSA M. Saleh Al Housani (Emirati Arabi Uniti), membro su una questione tra la S club, come attore e il club G, Resistente come una vertenza indennità di formazione in relazione al trasferimento dei fatti OI giocatore della controversia 1. O Il giocatore (in prosieguo: il giocatore) è nato il 18 gennaio 1990. 2. La Federcalcio D ha confermato che il giocatore è stato registrato per il suo club affiliato, A (in prosieguo: il Richiedente), dal 10 luglio 2002 al 27 giugno 2007 come un dilettante. 3. La stagione calcistica in D dura dal 1 ° luglio e il 30 giugno dell'anno successivo. 4. Secondo una dichiarazione scritta da parte della Football Federation T, il giocatore è stato registrato per il suo club affiliato, G (in prosieguo: il Resistente), come professionista, il 28 gennaio 2008. 5. Il T Federcalcio ha confermato che il Resistente apparteneva alla categoria II durante la stagione 2007/2008 (importo indicativo di EUR 60.000 all'anno). 6. Il 4 agosto 2008, l'attore contattato FIFA chiedendo per la sua quota di indennità di formazione da parte del Resistente sulla base che il giocatore aveva firmato il suo primo contratto da professionista con la Resistente. In particolare, l'attore ha chiesto 180.000 euro come indennità di formazione. 7. In risposta alla richiesta del ricorrente, l'interpellato ha dichiarato che l'attore non aveva offerto un contratto al giocatore, e che il giocatore era libero di firmare un contratto. Di conseguenza, secondo il Resistente, il giocatore non è stato addestrato a un livello di firmare un contratto da professionista. Inoltre, l'attore ha dichiarato che il giocatore ha ricevuto solo il salario minimo, che, secondo il Resistente, pari a uno stipendio mensile di 666. Così, non poteva essere considerato come un professionista. Inoltre, secondo il Resistente, il giocatore non aveva mai partecipato a corsi di formazione e giochi del suo A-team. Si presume che abbia giocato solo cinque partite nella Lega della Gioventù (U-18) durante la stagione 2007/2008 e tre partite in campionato (U-19) durante la stagione 2008/2009. In entrambi i campionati, i giocatori dilettanti e professionisti possono partecipare. Tuttavia, il Resistente ha dichiarato che la Lega della gioventù è amministrativamente considerata come un dilettante. Infine, il Resistente ha affermato di aver firmato un contratto con il giocatore in modo da dargli la possibilità di continuare il suo addestramento. 8. Nella sua replica, l'attore aderito alla sua posizione e ha informato la FIFA che il giocatore aveva voluto lasciare il club. A questo proposito, l'attore ha espresso l'opinione che, in generale, un club deve impostare un giocatore dilettante libero se vuole andare. Di conseguenza, l'attore non aveva alcuna possibilità di offrire al giocatore un contratto. Infine, l'attore ha affermato che il fatto che il giocatore giocato solo un paio di partite con la squadra giovanile del Resistente non è rilevante. Infatti, secondo l'attore, l'unico fatto rilevante è che il giocatore non era un dilettante per la prima volta al momento di firmare un contratto di lavoro con il Resistente. 9. Nella sua posizione finale, il Resistente ha informato FIFA che non ha ritenuto necessario presentare eventuali argomenti aggiuntivi. Tuttavia, il Resistente FIFA fornito una copia del contratto firmato con il giocatore, valida a partire dal 21 gennaio 2008 al 31 maggio 2010, che reca il timbro del Football Federation T e porta il titolo "Principi generali di contratto", così come "professional contratto di calciatore tipo deve essere fatta tra società che reclutano giocatore professionista di calcio e giocatori professionisti", rispettivamente. Inoltre, il contratto prevede che gli importi salariali mensili al "salario minimo", senza menzionare un determinato importo. Inoltre, il convenuto ha allegato una dichiarazione rilasciata dalla Football Federation T del 21 gennaio 2008, in cui si afferma che "Questo accordo è usato in contratto tra società che reclutano i calciatori professionisti". II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera di Risoluzione delle Controversie analizzato se era competente a trattare la questione a portata di mano. A questo proposito, la prima sezione di cui all'art. 21 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie (edizione 2008). La questione attuale è stato presentato alla FIFA il 4 agosto 2008. Di conseguenza, l'edizione 2008 delle norme che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie (in prosieguo: le norme procedurali) sono applicabili alla materia in esame (cfr. art 21 comma 2 e 3 del regolamento di procedura.. regole). 2. Successivamente, la sezione di cui all'art. 3 par. 2 e 3 delle norme procedurali e ha confermato che ai sensi dell'art. 24 par. 1 e 2 e art. 22 lit. d) del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2008, in prosieguo: il Regolamento), essa era competente a decidere sul contenzioso in esame, con una dimensione internazionale concernente l'indennità di formazione richiesto dalla parte attrice, A, per la formazione e O educazione del giocatore, in connessione con la prima registrazione di detto giocatore come un professionista per il Resistente, G. 3. Inoltre, e tenendo conto che il giocatore è stato registrato per il Resistente il 28 gennaio 2008, la Camera ha analizzato i quali la normativa dovrebbe essere applicabile a conoscere del merito della questione. A questo proposito, ha confermato che ai sensi dell'art. 26 par. 1 e 2 del Regolamento, e considerando anche che la presente domanda è stata presentata di fronte alla FIFA il 4 agosto 2008, l'edizione 2008 del Regolamento è applicabile alla questione in esame nel merito. 4. La competenza della Camera e dei regolamenti vigenti che sono stati istituiti, la Camera è entrato nella sostanza della questione e ha iniziato riconoscendo i fatti del caso di specie, nonché la documentazione contenuta nel file. 5. In primo luogo, la Camera ha affermato che, come stabilito dall'art. 20 del Regolamento in combinazione con l'art. 1 par. Allegato 1 di 4, come pure l'arte. 2 di cui all'allegato 4 del Regolamento, l'indennità di formazione è dovuta, come regola generale, per la formazione sostenute età compresa tra i 12 e 21 quando il giocatore in questione è registrato per la prima volta come un professionista, o quando un professionista viene trasferito tra due club di due diverse Associazioni, prima della fine della stagione del 23esimo compleanno del giocatore. 6. In continuazione, la Camera di Risoluzione delle Controversie riconosciuto che il giocatore, che è nato il 18 gennaio 1990, è stato registrato per l'attore dal 10 luglio 2002 fino al 27 giugno 2007 come un dilettante. 7. Inoltre, la Camera debitamente sottolineato che, da un lato, l'attore chiede l'indennità di formazione da parte del Resistente per un importo di euro 180.000 e, dall'altro, che il Resistente contestato il diritto del ricorrente ad un indennizzo di formazione sostenendo che la Richiedente non ha offerto un contratto al giocatore, che era libero di firmare un contratto. Di conseguenza, secondo il Resistente, il giocatore non è stato addestrato a un livello di firmare un contratto da professionista. Inoltre, l'interpellato ha dichiarato che il giocatore ha ricevuto solo il salario minimo, che equivale ad uno stipendio mensile di 666, e che non poteva quindi essere considerato come un professionista al momento della firma del relativo contratto. 8. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha osservato che il Resistente contestato il fatto che sarebbe dovere l'indennità di formazione al ricorrente in considerazione del fatto che il ricorrente non ha offerto un contratto al giocatore e che, in ogni caso, il giocatore deve non deve essere considerato come un professionista sulla sua iscrizione alla Resistente. 9. Per quanto riguarda il fatto che la ricorrente non ha offerto al calciatore un contratto, anche se il convenuto non ha rimproverato espressamente l'applicazione dell'art. 6 par. 3 dell'allegato 4 del Regolamento, la Camera era desideroso di ricordare che, secondo la citata disposizione, non è dovuta l'indennità di formazione "se la società di provenienza non offre al calciatore un contratto". Tuttavia, art. 6 di cui all'allegato 4 del Regolamento è applicabile solo per i trasferimenti in cui i giocatori si muovono da una Federazione ad un'altra all'interno del territorio dell'UE / SEE. 10. A questo proposito, la Camera era ansioso di sottolineare che il T Federcalcio non si trova all'interno del territorio dell'UE / SEE e, di conseguenza, art. 6 par. 3 del Regolamento non si applica alla materia a portata di mano. 11. In considerazione di quanto sopra, la sezione concluso che, in ogni caso, il Richiedente ha nessun obbligo di offrire un contratto al giocatore. Pertanto, la dichiarazione del Resistente a questo proposito, vale a dire che il ricorrente non ha offerto un contratto al giocatore, non poteva essere considerato come un argomento valido per rifiutare il pagamento di indennità di formazione. 12. Inoltre, in considerazione l'altro argomento sviluppato dal Resistente, vale a dire che il giocatore non dovrebbe essere considerato come un professionista sulla sua iscrizione al Resistente, la Camera ha sottolineato che i criteri per determinare lo stato di un giocatore sono, ai sensi dell'art. 2 par. 2 dei regolamenti, da un lato, il fatto che il giocatore ha un contratto scritto, e, dall'altro, remunerazione del giocatore. 13. Inoltre, la Camera ha affermato che altri fattori, contiene il testo del contratto di lavoro rilevante, così come lo stato in base al quale il giocatore è stato registrato presso l'Associazione in questione. Con riferimento a questi criteri, tuttavia, la Camera ha evidenziato il fatto che lo status in base al quale un'associazione potrebbe registrare un giocatore, così come la denominazione utilizzata nel contratto non poteva di per sé costituiscono fattori determinanti per la valutazione dello stato di un giocatore, ma potrebbe solo essere analizzati in combinazione con le specifiche circostanze di un caso specifico. 14. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha ricordato che il Resistente ha fornito una copia del contratto firmato con il giocatore e che il presente contratto reca il titolo "Principi generali di contratto", così come "giocatore professionista di calcio contratto tipo deve essere fatta tra i club reclutamento di giocatore professionista di calcio e giocatori professionisti ", rispettivamente. Inoltre, la Camera era ansioso di notare che il T Federcalcio aveva indicato che il giocatore è stato registrato per il Resistente come professionista. Inoltre, la Camera ha preso atto del fatto che, a suo parere finale alla FIFA, il Resistente aveva allegato una dichiarazione del Football Federation T del 21 gennaio 2008, che ha detto che "Questo accordo è usato in contratto tra società che reclutano professionale calciatori ". 15. In continuazione, la Camera ha sottolineato che, ai sensi dell'art. 8 del regolamento, la domanda di registrazione di un professionista deve essere presentata unitamente ad una copia del contratto del giocatore. A questo proposito, ha osservato che il contratto di collocamento competente chiaramente recava il timbro della Football Federation T ed era quindi stato depositato presso la Federazione ha detto. Così, il pannello ritenuto che questo elemento aggiuntivo dovrebbe essere un'ulteriore indicazione dello stato del giocatore come professionista. 16. Infine, per quanto riguarda la retribuzione, i membri della Camera di Risoluzione delle Controversie ha sottolineato in particolare che, ai sensi dell'art. 2 par. 2 del Regolamento, se tale retribuzione supera le spese ed i costi che il giocatore effettivamente sostenute per la sua attività di calcio, il giocatore deve essere considerato un professionista. 17. In questo senso, in considerazione degli elementi di cui sopra di contratto di lavoro del giocatore, la Camera ha ritenuto che, nel caso in esame, il giocatore ha guadagnato uno stipendio mensile di 666 e che tale importo è superiore alle spese effettive e dei costi effettivamente sostenuti dal suo calcio attività. A questo proposito, i membri della Camera erano ansiosi di sottolineare che, anche se lo stipendio detto è stato indicato come un "salario minimo", ciò non implica che tale stipendio non poteva essere considerata come eccedente le spese effettive e le spese effettivamente sostenute da del giocatore di calcio attività. 18. Le considerazioni che precedono, pertanto indotto la Camera di Risoluzione delle Controversie a concludere che, nel caso di specie, il contratto firmato tra il giocatore e il Resistente era un contratto da professionista, e che lo status del giocatore durante la sua registrazione per il rispondente deve, di conseguenza, essere considerata come professionale. 19. In considerazione di quanto precede, i membri della Camera ha stabilito che il giocatore è stato registrato per il convenuto per la prima volta come un professionista e prima della fine della stagione del suo 23 ° compleanno. Così, la Camera ha concluso che il richiedente ha diritto a ricevere l'indennità di formazione da parte del Resistente. 20. Come risultato, e considerando arte. 3 par. 1 di cui all'allegato 4 del Regolamento che stabilisce che l'importo della indennità di formazione da pagare è calcolato su una base pro rata in base al periodo di formazione che il giocatore passato con tutti i club, la Camera ha concluso che il periodo di efficacia della formazione da prendere in considerazione la materia in questione corrisponde al periodo dal 10 luglio 2002 al 27 giugno 2007, vale a dire le stagioni 2002/2003, 2003/2004, 2004/2005, 2005/2006 e 2006/2007 (cinque stagioni intere), e che queste stagioni corrispondono alle stagioni 13 del giocatore di 17 ° compleanni. 21. Rivolgendo la propria attenzione al calcolo delle indennità di formazione, la sezione di cui all'art. 5 par. 1 e 2 dell'allegato 4 del Regolamento, che stabilisce che, come regola generale, è necessario considerare i costi che sarebbero stati sostenuti dal nuovo club, come se avesse allenato il lettore stesso e così viene calcolato in base i costi di formazione del nuovo club moltiplicato per il numero di anni di allenamento con la società di provenienza. Tuttavia, art. 5 par. 3 di cui all'allegato 4 del Regolamento prevede che i costi di formazione per i giocatori per le stagioni tra i loro compleanni 12 e 15 si basano sui costi di formazione ed educazione dei 4 club di categoria. 22. In continuazione, la Camera ha preso atto che, secondo le informazioni fornite dal T Football Federation, il Resistente era un 2 club di categoria, al momento il giocatore è stato registrato per questo. Inoltre, la Camera ha tenuto conto che, poiché il giocatore è stato registrato per l'attore durante le stagioni della sua 13 ° al 15 ° compleanno (tre stagioni), la categoria applicabile al club di prendere in considerazione per il calcolo della indennità di formazione per queste stagioni è categoria 4. Così, la Camera ha riconosciuto che i costi di formazione per un club di categoria 2 e membro di un'associazione nazionale affiliata alla Union des associazioni Européennes de Football (UEFA) ammontano a 60'000 per ogni stagione, mentre i costi di formazione per un club di categoria 4 amout a EUR 10'000 per ogni stagione (cf. FIFA circolare nr. 1085 datato 11 aprile 2007). 23. Di conseguenza, e tenendo conto di tutti i suddetti elementi, la Camera di Risoluzione delle Controversie deciso che l'attore aveva il diritto di ricevere l'indennità di formazione da parte del Resistente per un importo di 150.000 euro. 24. Pertanto, ricordando che l'attore aveva chiesto l'importo di euro 180.000 a titolo di risarcimento la formazione, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha stabilito che la domanda del ricorrente è parzialmente accettata. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La pretesa del ricorrente, A, è parzialmente accolta. 2. Il Resistente, G, deve pagare all'attore, A, l'importo di 150.000 euro, entro 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione. 3. Eventuali ulteriori richieste presentate dal ricorrente, A, vengono respinte. 4. Se la somma di cui sopra non viene pagata entro il termine suddetto, un tasso di interesse del 5% all'anno vigore al momento della scadenza del termine fisso e la questione attuale deve essere presentata, su richiesta, alla Commissione Disciplinare della FIFA in modo che il disciplinare necessaria sanzioni possono essere imposte. 5. I costi del procedimento per un importo di 10.000 sono a carico da parte del Resistente, G, entro 30 giorni dalla notifica della presente decisione come segue: 5.1 L'importo di 5000 franchi alla FIFA al seguente conto bancario con riferimento al caso non . UBS Zurigo 366.677.01U Numero di conto (lo Status dei Calciatori FIFA) Clearing numero 230 IBAN: CH27 0023 0230 3666 7701 U SWIFT: UBSWCHZH80A 5.2 L'importo di CHF 5.000 al Richiedente, A. 6. Il Richiedente, A, è diretta ad informare la controparte, G, immediatamente e direttamente il numero di conto a cui il versamento deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. ** Nota relativa alla decisione motivata (ricorso giurisdizionale): Ai sensi dell'art. 63 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Tribunale Arbitrale dello Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie Jérôme Valcke Segretario Generale All.. CAS direttive
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F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2009-2010) - training compensation – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 17 September 2009, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Gerardo Movilla (Spain), member Rinaldo Martorelli (Brazil), member Philippe Diallo (France), member Essa M. Saleh Al Housani (United Arab Emirates), member on a matter between the club S, as Claimant and the club G, as Respondent regarding a training compensation dispute related to the transfer of the player O. I. Facts of the case 1. The player O (hereinafter: the player) was born on 18 January 1990. 2. The Football Association of D confirmed that the player was registered for its affiliated club, A (hereinafter: the Claimant), from 10 July 2002 until 27 June 2007 as an amateur. 3. The football season in D lasts from 1 July to 30 June of the following year. 4. According to a written statement from the T Football Federation, the player was registered for its affiliated club, G (hereinafter: the Respondent), as a professional, on 28 January 2008. 5. The T Football Federation confirmed that the Respondent belonged to category II during the season 2007/2008 (indicative amount of EUR 60,000 per year). 6. On 4 August 2008, the Claimant contacted FIFA asking for its proportion of training compensation from the Respondent on the basis that the player had signed his first professional contract with the Respondent. In particular, the Claimant requested EUR 180,000 as training compensation. 7. In reply to the Claimant’s claim, the Respondent stated that the Claimant had not offered a contract to the player, and that the player was free to sign a contract. Consequently, according to the Respondent, the player was not trained at a level to sign a contract as a professional. Moreover, the Claimant stated that the player received only the minimum salary, which, according to the Respondent, amounts to a monthly salary of 666. Thus, he could not be considered as a professional. Furthermore, according to the Respondent, the player had never participated in trainings and games of its A-team. He allegedly only played five games in the Youth League (U-18) during the season 2007/2008 and three games in the League (U-19) during the season 2008/2009. In both leagues, amateur and professional players may participate. However, the Respondent held that the Youth League is administratively considered as an amateur one. Finally, the Respondent affirmed having signed a contract with the player in order to give him the opportunity to continue his training. 8. In its replica, the Claimant adhered to its position and informed FIFA that the player had wanted to leave the club. In this respect, the Claimant expressed the opinion that, in general, a club must set an amateur player free if he wants to go. Consequently, the Claimant had no chance to offer the player a contract. Finally, the Claimant affirmed that the fact that the player only played a few games with the Youth team of the Respondent is not relevant. Indeed, according to the Claimant, the only relevant fact is that the player was a non-amateur for the first time when signing an employment contract with the Respondent. 9. In its final position, the Respondent informed FIFA that it did not deem necessary to submit any additional arguments. Nevertheless, the Respondent provided FIFA with a copy of the contract signed with the player, valid as from 21 January 2008 until 31 May 2010, which bears the stamp of the T Football Federation and bears the title “General Principles of Contract” as well as “professional football Player Type contract to be made between clubs recruiting professional football player and professional players”, respectively. Furthermore, the contract stipulates that the monthly salary amounts to the “Minimum Salary”, without mentioning any specific amount. Furthermore, the Respondent enclosed a statement issued by the T Football Federation dated 21 January 2008, in which it is mentioned that “This agreement is used in contract between clubs recruiting professional footballers”. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Dispute Resolution Chamber analysed whether it was competent to deal with the matter at hand. In this respect, the Chamber first referred to art. 21 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (edition 2008). The present matter was submitted to FIFA on 4 August 2008. Consequently, the 2008 edition of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (hereinafter: the Procedural Rules) are applicable to the matter at hand (cf. art. 21 par. 2 and 3 of the Procedural Rules). 2. Subsequently, the Chamber referred to art. 3 par. 2 and 3 of the Procedural Rules and confirmed that in accordance with art. 24 par. 1 and 2 and art. 22 lit. d) of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2008; hereinafter: the Regulations), it was competent to decide on the present litigation with an international dimension concerning the training compensation claimed by the Claimant, A, for the training and education of the player O, in connection with the first registration of the said player as a professional for the Respondent, G. 3. Furthermore, and taking into consideration that the player was registered for the Respondent on 28 January 2008, the Chamber analysed which regulations should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, it confirmed that in accordance with art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations, and also considering that the present claim was lodged in front of FIFA on 4 August 2008, the 2008 edition of the Regulations is applicable to the matter at hand as to the substance. 4. The competence of the Chamber and the applicable regulations having been established, the Chamber entered into the substance of the matter and started by acknowledging the facts of the case as well as the documentation contained in the file. 5. First and foremost, the Chamber stated that, as established in art. 20 of the Regulations in combination with art. 1 par. 1 of Annexe 4 as well art. 2 of Annexe 4 of the Regulations, training compensation is payable, as a general rule, for training incurred between the ages of 12 and 21 when the player concerned is registered for the first time as a professional, or when a professional is transferred between two clubs of two different Associations, before the end of the season of the player’s 23rd birthday. 6. In continuation, the Dispute Resolution Chamber acknowledged that the player, who was born on 18 January 1990, was registered for the Claimant from 10 July 2002 until 27 June 2007 as an amateur. 7. Furthermore, the Chamber duly noted that, on the one hand, the Claimant is requesting training compensation from the Respondent in the amount of EUR 180,000 and, on the other hand, that the Respondent contested the Claimant’s entitlement to receive any training compensation arguing that the Claimant did not offer a contract to the player, who was free to sign a contract. Consequently, according to the Respondent, the player was not trained at a level to sign a contract as a professional. Moreover, the Respondent stated that the player received only the minimum salary, which amounts to a monthly salary of 666, and that he could therefore not be considered as a professional when signing the relevant contract. 8. In view of the aforementioned, the Chamber noted that the Respondent challenged the fact that it would owe training compensation to the Claimant in view of the fact that the Claimant did not offer a contract to the player and that, in any case, the player should not be considered as a professional upon his registration with the Respondent. 9. With regard to the fact that the Claimant did not offer the player a contract, although the Respondent did not allege expressly the application of art. 6 par. 3 of Annexe 4 of the Regulations, the Chamber was eager to recall that according to the said provision, no training compensation is payable “if the former club does not offer the player a contract”. However, art. 6 of Annexe 4 of the Regulations is only applicable for transfers where players move from one association to another one inside the territory of the EU/EEA. 10. In this respect, the Chamber was eager to emphasize that the T Football Federation is not inside the territory of the EU/EEA and consequently, art. 6 par. 3 of the Regulations is not applicable to the matter at hand. 11. In view of the above, the Chamber concluded that, in any case, the Claimant had no obligation to offer a contract to the player. Thus, the statement of the Respondent in this respect, i.e. that the Claimant did not offer a contract to the player, could not be considered as a valid argument to refuse the payment of training compensation. 12. Additionally, in consideration of the other argument developed by the Respondent, i.e. that the player should not be considered as a professional upon his registration for the Respondent, the Chamber underlined that the relevant criteria to determine a player’s status are, in accordance with art. 2 par. 2 of the Regulations, on the one hand, the fact that the player has a written contract, and, on the other hand, the player’s remuneration. 13. Furthermore, the Chamber stated that other factors include the wording of the relevant employment contract, as well as the status under which the player was registered at the association concerned. With regard to these criteria, however, the Chamber highlighted the fact that the status under which an Association might register a player, as well as the denomination used in the relevant contract could not per se constitute decisive factors for the evaluation of a player’s status, but could only be analysed in combination with the specific circumstances of a particular case. 14. In view of the aforementioned, the Chamber recalled that the Respondent had provided a copy of the contract signed with the player and that this contract bears the title “General Principles of Contract” as well as “professional football Player Type contract to be made between clubs recruiting professional football player and professional players”, respectively. Furthermore, the Chamber was eager to note that the T Football Federation had indicated that the player was registered for the Respondent as professional. In addition, the Chamber took due note of the fact that, in its final submission to FIFA, the Respondent had enclosed a statement of the T Football Federation dated 21 January 2008, which mentioned that “This agreement is used in contract between clubs recruiting professional footballers”. 15. In continuation, the Chamber emphasized that, according to art. 8 of the Regulations, the application for registration of a professional must be submitted together with a copy of the player’s contract. In this respect, it observed that the relevant employment contract clearly bore the stamp of the T Football Federation and had thus been deposited at the said Federation. Thus, the panel deemed that this additional element should be a further indication of the player’s status as a professional. 16. Finally, with regard to remuneration, the members of the Dispute Resolution Chamber pointed out in particular that, according to art. 2 par. 2 of the Regulations, if such remuneration exceeds the expenses and costs that the player effectively incurs for his football activity, the player shall be considered to be a professional. 17. In this sense, in consideration of the aforementioned elements of the player’s employment contract, the Chamber held that, in the case at hand, the player earned a monthly salary of 666 and that this amount exceeds the actual expenses and costs effectively incurred by his football activity. In this respect, the members of the Chamber were eager to stress that, although the said salary was referred to as a “minimum salary”, this did not imply that such salary could not be considered as exceeding the actual expenses and costs effectively incurred by the player’s football activity. 18. The above considerations therefore led the Dispute Resolution Chamber to conclude that, in the present case, the contract signed between the player and the Respondent was a professional contract, and that the player’s status during his registration for the Respondent should, consequently, be considered as professional. 19. In view of the above, the members of the Chamber established that the player was registered for the Respondent for the first time as a professional and before the end of the season of his 23rd birthday. Thus, the Chamber concluded that the Claimant is entitled to receive training compensation from the Respondent. 20. As a result, and considering art. 3 par. 1 of Annexe 4 of the Regulations which stipulates that the amount of training compensation payable is calculated on a pro rata basis according to the period of training that the player spent with each club, the Chamber concluded that the effective period of training to be considered in the matter at stake corresponds to the period from 10 July 2002 until 27 June 2007, i.e. the seasons 2002/2003, 2003/2004, 2004/2005, 2005/2006 and 2006/2007 (five entire seasons), and that these seasons correspond to the seasons of the player’s 13th to 17th birthdays. 21. Turning its attention to the calculation of training compensation, the Chamber referred to art. 5 par. 1 and 2 of Annexe 4 of the Regulations, which stipulates that, as a general rule, it is necessary to take the costs that would have been incurred by the new club as if it had trained the player itself and thus it is calculated based on the training costs of the new club multiplied by the number of years of training with the former club. However, art. 5 par. 3 of Annexe 4 of the Regulations provides that the training costs for players for the seasons between their 12th and 15th birthdays are based on the training and education costs of the category 4 clubs. 22. In continuation, the Chamber took due note that, according to the information provided by the T Football Federation, the Respondent was a category 2 club at the time the player was registered for it. Moreover, the Chamber took into account that since the player was registered for the Claimant during the seasons of his 13th to 15th birthdays (i.e. three seasons), the applicable club category to be taken into consideration for the calculation of training compensation for these seasons is category 4. Thus, the Chamber acknowledged that the training costs for a category 2 club and member of a national association affiliated to the Union des Associations Européennes de Football (UEFA) amount to EUR 60’000 per season, while the training costs for a category 4 club amout to EUR 10’000 per season (cf. FIFA circular nr. 1085 dated 11 April 2007). 23. Consequently and taking into account all the above-mentioned elements, the Dispute Resolution Chamber decided that the Claimant was entitled to receive training compensation from the Respondent in the amount of EUR 150,000. 24. Therefore, and recalling that the Claimant had requested the amount of EUR 180,000 as training compensation, the Dispute Resolution Chamber ruled that the claim of the Claimant is partially accepted. * III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the Claimant, A, is partially accepted. 2. The Respondent, G, has to pay to the Claimant, A, the amount of EUR 150,000, within 30 days as from the date of notification of this decision. 3. Any further claims lodged by the Claimant, A, are rejected. 4. If the aforementioned sum is not paid within the aforementioned deadline, an interest rate of 5% per year will apply as of expiring of the fixed time limit and the present matter shall be submitted, upon request, to FIFA’s Disciplinary Committee so that the necessary disciplinary sanctions may be imposed. 5. The costs of the proceeding in the amount of 10,000 are to be paid by the Respondent, G, within 30 days of notification of the present decision as follows: 5.1 The amount of CHF 5,000 to FIFA to the following bank account with reference to case no. UBS Zurich Account number 366.677.01U (FIFA Players’ Status) Clearing number 230 IBAN: CH27 0023 0230 3666 7701U SWIFT: UBSWCHZH80A 5.2 The amount of CHF 5,000 to the Claimant, A. 6. The Claimant, A, is directed to inform the Respondent, G, immediately and directly of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. ** Note relating to the motivated decision (legal remedy): According to art. 63 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Court of Arbitration for Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber Jérôme Valcke Secretary General Encl. CAS directives
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