F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2010-2011) – indennità di formazione – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 19 agosto 2010, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Michele Colucci (Italia), membro Takuya Yamazaki (Giappone), membro Philippe Diallo (Francia), membro Damir Vrbanovic (Croazia), membro del reclamo presentato dal club, io, come attore nei confronti del club, L, come convenuto in merito una disputa indennità di formazione in relazione al trasferimento del giocatore A I. Fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2010-2011) - indennità di formazione - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 19 agosto 2010, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Michele Colucci (Italia), membro Takuya Yamazaki (Giappone), membro Philippe Diallo (Francia), membro Damir Vrbanovic (Croazia), membro del reclamo presentato dal club, io, come attore nei confronti del club, L, come convenuto in merito una disputa indennità di formazione in relazione al trasferimento del giocatore A I. Fatti della controversia 1. Il Football Confederation I (FCI) ha confermato che il giocatore, A (in prosieguo: il giocatore), nato il 29 marzo 1989, è stato registrato con il suo club I affiliati (in seguito: l'attore), dal 11 agosto 2005 fino al 23 novembre 2005, uno amatoriale, dal 24 novembre 2005 al 23 FEBBRAIO 2006 come professionista così come dal 25 aprile 2006 al 31 agosto 2007, un professionista. 2. La stagione sportiva del paese l segue l'anno solare. 3. Il giocatore è stato registrato con il club, L (in prosieguo: il Resistente), il 19 ottobre 2007 come un professionista. 4. La Federcalcio L (FFL) ha confermato che il Resistente apparteneva alla II categoria (importo indicativo di EUR 60.000 all'anno, all'interno UEFA) durante la stagione 2007/2008. 5. Il 24 marzo 2009, l'attore contattato FIFA chiedendo per la sua quota di indennità di formazione da parte del Resistente alla luce del trasferimento di cui sopra. 6. In particolare, l'attore chiede l'importo di euro 113.588 maggiorato del 5% di interesse annuo calcolata a partire dalla data di scadenza del pagamento, il rimborso dell'anticipo delle spese di procedura, nonché le spese legali sostenute dal procedimento in gioco. 7. Nella sua risposta, il Resistente ha respinto il ricorso presentato dal ricorrente. A questo proposito, il Resistente ha dichiarato che l'indennità di formazione richiesto dalla parte attrice è sproporzionata, poiché non vi è alcuna prova circa i costi effettivi sostenuti dal richiedente per la formazione del giocatore e l'unica prova della registrazione del giocatore con i risultati finali della la copia del passaporto giocatore fornite dal ricorrente e la Football Confederation I. 8. Inoltre, la convenuta ha affermato di aver firmato un accordo con un organismo XXX, che era titolare di diritti sportivi del giocatore e che ha presentato il giocatore come bonus e privo di vincoli. Il Resistente inoltre affermato che, a causa di quanto sopra, XXX aveva presumibilmente pagato il giocatore ex indennità di formazione del club e / o di una tassa di trasferimento in modo da acquisire i diritti sportivi del giocatore e che il giocatore era libero di firmare un contratto di lavoro. Inoltre, l'interpellato ha dichiarato che, secondo tale accordo, essa avrebbe surrogato la sua responsabilità di pagare l'indennità di formazione che può essere richiesto al momento della firma un contratto di lavoro con il giocatore. Inoltre, il convenuto ha sottolineato che è disposto a pagare un'indennità di formazione all'attore, a condizione che viene rimborsato dalla XXX, che dovrebbe essere incluso come parte del procedimento a portata di mano. 9. Nella relativa risposta, l'attore ha affermato che è il passaporto giocatore che dimostra il contenuto della storia della carriera del giocatore ed è "assegnando ai club pertinenti che formano la legittimità necessaria per le estremità di una indennità di formazione e di contributo di solidarietà." Di conseguenza, nessun altro documento, ma il passaporto del giocatore, che è un documento ufficiale rilasciato dalla competente Federazione calcio, dovevano essere presentati per accertare la validità della registrazione di un giocatore con un club. In considerazione di quanto sopra, l'attore ha ritenuto che essa non deve presentare alcuna prova ulteriore del fatto che il giocatore è stato registrato con sé durante i periodi di cui sopra (cfr. supra I. 1). 10. Inoltre, per quanto riguarda il calcolo dell'importo della indennità di formazione richiesto dalla Resistente, l'attore di cui al Regolamento FIFA sullo status e il trasferimento di giocatori, che stabiliscono i costi di formazione, nonché il calcolo delle indennità di formazione e ha sottolineato l'oggettività delle l'importo che ha portato avanti. 11. Infine, per quanto riguarda l'accordo concluso tra il Resistente e XXX, l'attore ha ritenuto che la XXX società non può essere parte in causa di fronte a FIFA, né come un creditore né come un debitore. Pertanto, l'attore ha affermato che il convenuto rimane libero di chiedere il rimborso contro XXX, ma deve farlo con i propri mezzi e dopo aver pagato un risarcimento di formazione all'attore. 12. A dispetto di essere stato invitato dalla FIFA per presentare le sue osservazioni sulle ultime affermazioni della ricorrente, il resistente non ha fornito la sua posizione finale. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera di Risoluzione delle Controversie analizzato se era competente a trattare il caso a portata di mano. A questo proposito, la prima sezione di cui all'art. 21 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status dei Calciatori e la Camera di Risoluzione delle Controversie (edizione 2008, in prosieguo: le norme procedurali). La questione attuale è stato presentato alla FIFA il 24 marzo 2009, quindi dopo le Regole procedurali di cui sopra è entrato in vigore il 1 ° luglio 2008. Pertanto, la Camera di Risoluzione delle Dispute ha concluso che l'edizione 2008 delle norme procedurali è applicabile in materia a portata di mano. 2. Successivamente, i membri della sezione di cui all'art. 3 par. 1 delle norme procedurali, che stabilisce che la Camera di Risoluzione delle Controversie esamina la propria giurisdizione alla luce dell'art. 22 e 24 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2009). Ai sensi dell'art. 24 par. 1, in connessione con l'arte. 22 lit. d) del Regolamento di cui sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie decide in merito alle controversie relative al risarcimento di formazione tra società appartenenti a due diverse associazioni. 3. Inoltre, la Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, la sezione di cui, da un lato, all'arte. 26 par. 1 e 2 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizioni 2009 e 2008) e, dall'altro, al fatto che il giocatore è stato registrato con il Resistente il 19 ottobre 2007 come un professionista. In considerazione di quanto sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha concluso che l'edizione 2005 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (in prosieguo: il Regolamento) è applicabile in materia a portata di mano per quanto riguarda la sostanza. 4. La competenza della Camera e dei regolamenti vigenti che sono stati istituiti, la Camera è entrato nella sostanza della questione. I membri della Camera ha iniziato riconoscendo i fatti del caso di specie, nonché la documentazione contenuta nel file. 5. A questo proposito, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha ricordato che il giocatore, nato il 29 marzo 1989, è stato registrato per l'attore, come dal 11 agosto 2005 fino al 23 novembre 2005, un dilettante, dal 24 novembre 2005 al 23 febbraio 2006 e dal 25 Aprile 2006 fino al 31 agosto 2007 come un professionista. 6. Inoltre, la Camera debitamente sottolineato che, da un lato, l'attore chiede, tra l'altro, l'indennità di formazione per la formazione e l'educazione del giocatore sostenuti tra il 11 Agosto 2005 fino al 23 febbraio 2006 e dal 25 aprile 2006 al 31 agosto 2007, vale a dire le stagioni compresa fra 15 ° compleanno e il 17 del giocatore, per un importo di 113.558 euro, maggiorato del 5% di interessi all'anno a partire dal 19 novembre 2007 fino alla data dell'effettivo pagamento. 7. D'altra parte, la Camera ha preso atto che il convenuto ha sostenuto che l'importo richiesto è chiaramente sproporzionato, perché il ricorrente non ha fornito alcuna prova dei costi effettivi sostenuti per la formazione del giocatore. Inoltre, il convenuto sostiene che non ha alcun obbligo finanziario a pagare un'indennità di formazione all'attore, dal XXX, titolare dei diritti sportivi del giocatore, è responsabile a pagare un risarcimento di formazione. 8. A questo proposito, la Camera ha riconosciuto che la Federcalcio L confermato che il Resistente apparteneva alla categoria II, al momento è stato registrato il lettore per il 19 ottobre 2007. Inoltre, la Camera ha tenuto conto che i costi di formazione indicativi per un club di categoria II e membro di un'associazione nazionale affiliata alla Union des associazioni Européennes de Football (UEFA) ammontano a 60'000 per ogni stagione (cf. FIFA Circolare nr. 1085 del 11 aprile 2007). 9. Inoltre, la Camera ha affermato che, come stabilito dall'art. 20 del Regolamento in combinazione con l'art. 1 par. 1 dell'allegato 4 e art. 2 dell'allegato 4 del Regolamento, l'indennità di formazione è dovuta, come regola generale, per la formazione sostenute età compresa tra i 12 e 21 quando il giocatore in questione è registrato per la prima volta come un professionista, o quando un professionista viene trasferito tra due club di due diverse associazioni, prima della fine della stagione del 23esimo compleanno del giocatore. 10. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha concluso che sulla base dei documenti a disposizione, si può stabilire che il giocatore professionista in questione, nato il 29 marzo 1989, è stato registrato con l'attore dal 11 agosto 2005 fino al 23 novembre 2005, un dilettante , dal 24 novembre 2005 al 23 febbraio 2006 e dal 25 aprile 2006 al 31 agosto 2007, a. professionale e trasferito al Resistente nel mese di ottobre 2007, cioè prima della fine della stagione del 23esimo compleanno del giocatore 11. In continuazione, la Camera ha preso atto delle argomentazioni del Resistente che un accordo è stato firmato con la XXX società sportiva, che sembra essere il titolare dei diritti sportivi del giocatore. Inoltre, che il Resistente non è disposto a pagare, dal momento che XXX è responsabile e perseguibile a corrispondere alcun indennizzo da versare al club o di terze parti. 12. A questo proposito, la Camera ha ritenuto opportuno ricordare che, secondo la formulazione dell'art. 3 dell'allegato 4 del Regolamento, solo un club può registrare un giocatore e quindi un trasferimento di un calciatore può avvenire solo tra due club. 13. Inoltre, per amor di completezza, la sezione di cui ancora una volta all'arte. 3 dell'allegato 4 del Regolamento, che stabilisce che è responsabilità del club con il quale il calciatore è tesserato a pagare un'indennità di formazione ad ogni club con il quale il giocatore è già stata registrata (in conformità con la storia della carriera del giocatore come previsto il passaporto giocatore) e ha contribuito alla sua formazione a partire dalla stagione del suo 12 ° compleanno. In questo senso, un club che paga l'indennità di formazione un'altra squadra deferisce direttamente al club beneficiario e non effettuerà nessun rimessa, né parzialmente né totalmente, a terzi. 14. In continuazione di quanto sopra esposto, anche la Camera di cui all'art. 6 par. 1 delle norme procedurali, in base al quale solo i membri della FIFA, club, giocatori, allenatori o pareggio licenza e agenti dei calciatori possono essere parti in un procedimento della Camera di Risoluzione delle Controversie. Pertanto, la Camera ha concluso che la questione tra il Resistente e il XXX società non è di competenza della Camera di Risoluzione delle controversie e ha deciso di respingere la richiesta del convenuto XXX che dovrebbero essere coinvolti nel presente procedimento. 15. In considerazione di tutto quanto precede, la Camera ha concluso che l'accordo tra XXX e il convenuto non doveva essere considerato come un accordo di compensazione relative attività di formazione e che l'attore aveva il diritto di ricevere l'indennità di formazione da parte del Resistente. 16. Il risultato e considerando i punti di cui sopra II. 6 e 9, la sezione di cui all'art. 3 par. 1 dell'allegato 4 del Regolamento, che stabilisce che l'importo della indennità di formazione da pagare è calcolato su una base pro rata in base al periodo di formazione che il giocatore passato con un bastone, che può essere stabilito in conformità con la storia della carriera del giocatore come fornito nel passaporto giocatore, nel senso dell'arte. 7 del Regolamento, contenente il club (s) con cui il giocatore è stato registrato a partire dalla stagione del suo 12 ° compleanno. 17. Rivolgendo la propria attenzione al calcolo dell'importo della indennità di formazione, la sezione di cui all'art. 5 par. 1 e 2 dell'allegato 4 del Regolamento, che prevedono che, come regola generale, è necessario prendere in considerazione i costi che sarebbero stati sostenuti dalla nuova società se avesse allenato il lettore stesso e, quindi, si calcola sulla base dei costi di formazione del nuovo club moltiplicato per il numero di anni di allenamento con la società di provenienza. 18. A questo proposito, la Camera ha concluso che il periodo di efficacia della formazione da prendere in considerazione la questione in gioco corrisponde alle informazioni contenute nel passaporto giocatore ha ricevuto dall'associazione del richiedente, cioè la Football Confederation I, che mostra che il giocatore era registrato con l'attore per cinque mesi della stagione 2005, dieci mesi della stagione 2006 e otto mesi della stagione 2007 nel paese che, e che le stagioni di cui sopra corrispondono alle stagioni di compleanni 16, 17 e 18 del giocatore. 19. Inoltre, la Camera ha preso atto che in base alle informazioni fornite dalla Federcalcio L, il Resistente apparteneva alla categoria II durante la stagione 2007/2008 (cfr. supra II. 8). Inoltre, la Camera ha tenuto conto che i costi di formazione indicativi per un club di categoria II e membro di una federazione nazionale affiliata alla UEFA l'importo di EUR 60'000 a stagione. 20. In continuazione, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha ricordato che il Resistente ha ritenuto che l'importo richiesto di indennità di formazione è stata manifestamente sproporzionato rispetto alle spese sostenute dal richiedente per la formazione del giocatore (cfr. supra I. 7). 21. A questo proposito, la sezione di cui all'art. 5 par. 4 dell'allegato 4 del Regolamento, secondo il quale "La Camera di Risoluzione delle Controversie può esaminare le controversie riguardanti l'ammontare delle indennità di formazione dovuta e deve avere la facoltà di regolare questo importo se è chiaramente sproporzionato rispetto al caso in esame". 22. Allo stesso modo, e con quanto precede, la sezione di cui il contenuto dell'arte. 12 par. 3 delle norme procedurali, il quale stabilisce che una parte di un diritto derivante da un fatto presunto recano l'onere della prova. In questo contesto, la Camera ha sottolineato che il convenuto non aveva fornito FIFA con qualsiasi prova documentale sostanziali che stabilisce che l'importo richiesto dalla parte attrice era chiaramente sproporzionata. Di conseguenza, la Camera ha ritenuto non aveva alcun motivo per discostarsi dagli importi indicativi previsti nella citata Circolare FIFA (cfr. supra II. 19). 23. In considerazione di quanto precede, la Camera ha deciso che ogni ulteriori argomentazioni della parte avversa non sono rilevanti per la presente controversia e che la pretesa del ricorrente è stata accettata. 24. Inoltre, la Camera ha sottolineato che ai sensi dell'art. 3 par. 2 dell'allegato 4 del Regolamento, il termine per il pagamento di indennità di formazione è di 30 giorni dalla registrazione del professionista con la nuova associazione. 25. Di conseguenza, e tenendo conto di tutti i suddetti elementi e, in particolare, l'importo richiesto dalla parte attrice (cfr. supra I. 6), la Camera di Risoluzione delle Controversie deciso che l'attore aveva il diritto di ricevere l'indennità di formazione da parte del Resistente nella quantità di euro 113.558, maggiorato del 5% di interessi all'anno a partire dal 19 novembre 2007 fino alla data dell'effettivo pagamento. 26. In continuazione, la sezione di cui all'art. 18 par. 1 del Regolamento di procedura, secondo il quale nel procedimento davanti alla Camera di Risoluzione delle Controversie relative alle controversie riguardanti l'indennità di formazione, i costi per un importo massimo di CHF 25.000 sono riscossi. I costi sono a carico in considerazione del grado delle parti di successo nel procedimento. 27. A questo proposito, la Camera ha ribadito che la pretesa del ricorrente è stata accettata. Di conseguenza, il convenuto deve sopportare le spese del procedimento in corso davanti a FIFA. 28. Secondo l'Allegato A delle norme procedurali, le spese del procedimento devono essere applicate sulla base del valore della controversia. 29. Il valore della controversia da prendere in considerazione gli importi attuali procedure di euro 113.558 relativo al credito del Richiedente. Pertanto, la Camera ha concluso che l'importo massimo delle spese del procedimento corrisponde a 20'000 franchi (cfr. tabella nell'allegato A delle norme procedurali). 30. Considerando che il caso in esame non ha mostrato particolari difficoltà di fatto, ma, d'altra parte, una certa complessità giuridica, la Camera ha stabilito l'importo finale delle spese del procedimento in corso per un importo di CHF 15'000. 31. A questo proposito, la Camera ha tenuto conto che la ricorrente aveva versato l'anticipo delle spese per un importo di CHF 4000 ai sensi dell'art. 17 delle norme procedurali. 32. In considerazione di quanto sopra, e tenendo presente che la pretesa del ricorrente è stata accettata, la Camera ha concluso che la quantità di CHF 15'000 deve essere pagato dal Resistente per coprire le spese del presente procedimento. Dell'operazione, l'importo di CHF 11.000 deve essere pagato dal Resistente alla FIFA e la quantità di CHF 4'000 al Richiedente. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La pretesa del ricorrente, I, viene accettata. 2. Il Resistente, L, deve pagare all'attore, I, l'importo di 113.588 euro, più il 5% di interessi all'anno a partire dal 19 novembre 2007 fino alla data dell'effettivo pagamento, entro 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione . 3. Se la somma più gli interessi di cui sopra non viene pagata entro il termine suddetto, la presente questione deve essere presentata, su richiesta, alla Commissione Disciplinare della FIFA per l'esame e una decisione formale. 4. L'importo finale delle spese del procedimento per un importo di 15'000 franchi sono a carico da parte del Resistente, L, entro 30 giorni dalla notifica della presente decisione come segue: 4.1 L'importo di CHF 11.000 a FIFA al seguente conto corrente bancario con riferimento al caso no. XX-XXXXX: UBS Zurigo 366.677.01U Numero di conto (lo Status dei Calciatori FIFA) Clearing numero 230 IBAN: CH27 0023 0230 3666 7701 U SWIFT: UBSWCHZH80A 4.2 L'importo di CHF 4'000 al Richiedente, I. 5. Il Richiedente, I, è diretta ad informare la controparte, L, immediatamente e direttamente il numero di conto a cui il versamento deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. ***** Nota relativa alla decisione motivata (ricorso giurisdizionale): Ai sensi dell'art. 63 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Tribunale Arbitrale dello Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie Jérôme Valcke Segretario Generale All.. CAS direttive______________________________
F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2010-2011) - training compensation – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 19 August 2010, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Michele Colucci (Italy), member Takuya Yamazaki (Japan), member Philippe Diallo (France), member Damir Vrbanovic (Croatia), member on the claim presented by the club, I, as Claimant against the club, L, as Respondent regarding a training compensation dispute related to the transfer of the player A I. Facts of the case 1. The Football Confederation I (FCI) confirmed that the player, A (hereinafter: the player), born on 29 March 1989, was registered with its affiliated club I (hereinafter: the Claimant), from 11 August 2005 until 23 November 2005 as an amateur, from 24 November 2005 until 23 February 2006 as a professional as well as from 25 April 2006 until 31 August 2007 as a professional. 2. The sporting season in the country l follows the calendar year. 3. The player was registered with the club, L (hereinafter: the Respondent), on 19 October 2007 as a professional. 4. The Football Federation L (FFL) confirmed that the Respondent belonged to the category II (indicative amount of EUR 60,000 per year within UEFA) during the season 2007/2008. 5. On 24 March 2009, the Claimant contacted FIFA asking for its proportion of training compensation from the Respondent in the light of the aforementioned transfer. 6. In particular, the Claimant is requesting the amount of EUR 113,588 plus 5% interest p.a. calculated as from the due date of payment, the reimbursement of the advance of costs of proceedings as well as the legal fees incurred by the proceedings at stake. 7. In its reply, the Respondent rejected the claim lodged by the Claimant. In this respect, the Respondent held that the training compensation requested by the Claimant is disproportionate, since there is no evidence about the effective costs incurred by the Claimant for the training of the player and the only evidence of the player’s registration with the latter results of the copy of the player passport provided by the Claimant and the Football Confederation I. 8. Additionally, the Respondent asserted that it had signed an agreement with an entity named XXX, which was the holder of the player’s sporting rights and who presented the player as free of bonuses and encumbrances. The Respondent further asserted that, on account of the above, XXX had allegedly paid the player’s former club training compensation and/or a transfer fee so as to acquire the player’s sporting rights and that the player was free to sign a labour contract. Moreover, the Respondent stated that, according to said agreement, it had allegedly subrogated its responsibility to pay training compensation that may be claimed upon signing an employment contract with the player. Furthermore, the Respondent pointed out that it is willing to pay training compensation to the Claimant, provided it gets reimbursed by XXX, which should be included as a party to the proceedings at hand. 9. In reply thereto, the Claimant asserted that it is the player passport which proves the contents of the player’s career’s history and is “assigning to the pertinent forming clubs the legitimacy required for the ends of a training compensation and solidarity contribution.” Consequently, no other document but the player’s passport, which is an official document issued by the relevant football association, had to be presented to ascertain the validity of a player’s registration with a club. On account of the above, the Claimant deemed that it did not have to present any further evidence to the fact that the player was registered with it during the aforementioned periods (cf. supra I. 1). 10. Furthermore, concerning the calculation of the amount of the training compensation requested from the Respondent, the Claimant referred to the FIFA Regulations on the Status and Transfer of Players, which establish the training costs as well as the calculation of training compensation and highlighted the objectivity of the amount it brought forward. 11. Finally, with regard to the agreement concluded between the Respondent and XXX, the Claimant deemed that the company XXX cannot be a party to the proceedings in front of FIFA, neither as a creditor nor as a debtor. Therefore, the Claimant asserted that the Respondent remains free to claim reimbursement against XXX, but it has to do so by its own means and after having paid training compensation to the Claimant. 12. In spite of having been invited by FIFA to present its comments on the latest assertions of the Claimant, the Respondent did not provide its final position. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Dispute Resolution Chamber analysed whether it was competent to deal with the case at hand. In this respect, the Chamber first referred to art. 21 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (edition 2008; hereinafter: the Procedural Rules). The present matter was submitted to FIFA on 24 March 2009, thus after the aforementioned Procedural Rules entered into force on 1 July 2008. Therefore, the Dispute Resolution Chamber concluded that the 2008 edition of the Procedural Rules is applicable to the matter at hand. 2. Subsequently, the members of the Chamber referred to art. 3 par. 1 of the Procedural Rules, which states that the Dispute Resolution Chamber shall examine its jurisdiction in the light of art. 22 to 24 of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2009). In accordance with art. 24 par. 1 in connection with art. 22 lit. d) of the aforementioned Regulations, the Dispute Resolution Chamber shall adjudicate on disputes relating to training compensation between clubs belonging to two different associations. 3. Furthermore, the Chamber analysed which edition of the Regulations on the Status and Transfer of Players should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the Chamber referred, on the one hand, to art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations on the Status and Transfer of Players (editions 2009 and 2008) and, on the other hand, to the fact that the player was registered with the Respondent on 19 October 2007 as a professional. In view of the aforementioned, the Dispute Resolution Chamber concluded that the 2005 edition of the Regulations on the Status and Transfer of Players (hereinafter: the Regulations) is applicable to the matter at hand as to the substance. 4. The competence of the Chamber and the applicable regulations having been established, the Chamber entered into the substance of the matter. The members of the Chamber started by acknowledging the facts of the case as well as the documentation contained in the file. 5. In this regard, the Dispute Resolution Chamber recalled that the player, born on 29 March 1989, was registered for the Claimant as from 11 August 2005 until 23 November 2005 as an amateur, from 24 November 2005 until 23 February 2006 and from 25 April 2006 until 31 August 2007 as a professional. 6. Furthermore, the Chamber duly noted that, on the one hand, the Claimant is requesting, inter alia, training compensation for the training and education of the player incurred between 11 August 2005 until 23 February 2006 and between 25 April 2006 until 31 August 2007, i.e. the seasons comprehended between the player’s 15th and 17th birthday, in an amount of EUR 113,558, plus 5% of interest per year as from 19 November 2007 until the date of effective payment. 7. On the other hand, the Chamber took due note that the Respondent argued that the requested amount is clearly disproportionate, because the Claimant did not provide any proof of the effective costs incurred for the training of the player. Also, the Respondent holds that it has no financial obligation to pay training compensation to the Claimant, since XXX, holding the sporting rights of the player, is responsible to pay training compensation. 8. In this respect, the Chamber acknowledged that the Football Federation L confirmed that the Respondent belonged to category II at the time the player was registered for it on 19 October 2007. Moreover, the Chamber took into account that the indicative training costs for a category II club and member of a national association affiliated to the Union des Associations Européennes de Football (UEFA) amount to EUR 60’000 per season (cf. FIFA Circular nr. 1085 dated 11 April 2007). 9. Furthermore, the Chamber stated that, as established in art. 20 of the Regulations in combination with art. 1 par. 1 of Annex 4 and art. 2 of Annex 4 of the Regulations, training compensation is payable, as a general rule, for training incurred between the ages of 12 and 21 when the player concerned is registered for the first time as a professional, or when a professional is transferred between two clubs of two different associations, before the end of the season of the player’s 23rd birthday. 10. In view of the above, the Chamber concluded that based on the documents at disposal, it can be established that the professional player in question, born on 29 March 1989, was registered with the Claimant from 11 August 2005 until 23 November 2005 as an amateur, from 24 November 2005 until 23 February 2006 and from 25 April 2006 until 31 August 2007 as a professional and transferred to the Respondent in October 2007, i.e. before the end of the season of the player’s 23rd birthday. 11. In continuation, the Chamber took note of the Respondent’s argumentation that an agreement was signed with the sports company XXX, which appears to be the holder of the sporting rights of the player. Also, that the Respondent is not willing to pay, since XXX shall be responsible and liable for any compensation to be paid to any club or third party. 12. In this respect, the Chamber deemed it appropriate to recall that according to the wording of art. 3 of Annex 4 of the Regulations, only a club can register a player and therefore a transfer of a player can only take place between two clubs. 13. Furthermore, for the sake of completeness, the Chamber referred once more to art. 3 of Annex 4 of the Regulations, which stipulates that it is the responsibility of the club with which the player is registered to pay training compensation to every club with which the player has previously been registered (in accordance with the player’s career history as provided in the player passport) and has contributed to his training starting from the season of his 12th birthday. In this sense, a club which pays another club training compensation shall remit it directly to the beneficiary club and shall not make any remittance, neither partially nor wholly, to a third party. 14. In continuation of the aforementioned, the Chamber also referred to art. 6 par. 1 of the Procedural Rules, according to which only members of FIFA, clubs, players, coaches or licensed match and players’ agents can be parties in proceedings of the Dispute Resolution Chamber. Therefore, the Chamber concluded that the matter between the Respondent and the company XXX is not of the jurisdiction of the Dispute Resolution Chamber and decided to reject the Respondent’s request that XXX should be involved in the present proceeding. 15. On account of all the foregoing, the Chamber concluded that the agreement between XXX and the Respondent was not to be considered as a training compensation related agreement and that the Claimant was entitled to receive training compensation from the Respondent. 16. As a result and considering the aforementioned points II. 6 and 9, the Chamber referred to art. 3 par. 1 of Annex 4 of the Regulations, which stipulates that the amount of training compensation payable is calculated on a pro rata basis according to the period of training that the player spent with a club, which can be established in accordance with the player’s career history as provided in the player passport, in the sense of art. 7 of the Regulations, containing the club(s) with which the player has been registered since the season of his 12th birthday. 17. Turning its attention to the calculation of the amount of training compensation, the Chamber referred to art. 5 par. 1 and 2 of Annex 4 of the Regulations, which stipulate that, as a general rule, it is necessary to take into consideration the costs that would have been incurred by the new club if it had trained the player itself and thus, it is calculated based on the training costs of the new club multiplied by the number of years of training with the former club. 18. In this respect, the Chamber concluded that the effective period of training to be considered in the matter at stake corresponds to the information contained in the player passport received from the association of the Claimant, i.e. the Football Confederation I, which displays that the player was registered with the Claimant for five months of the season 2005, ten months of the season 2006 and eight months of the season 2007 in the country I, and that the aforementioned seasons correspond to the seasons of the player’s 16th, 17th and 18th birthdays. 19. Furthermore, the Chamber took due note that according to the information provided by the Football Federation L, the Respondent belonged to category II during the season 2007/2008 (cf. supra II. 8). Moreover, the Chamber took into account that the indicative training costs for a category II club and member of a national association affiliated to the UEFA amount to EUR 60’000 per season. 20. In continuation, the Dispute Resolution Chamber recalled that the Respondent considered that the requested amount of training compensation was clearly disproportionate in respect to the costs incurred by the Claimant for the training of the player (cf. supra I. 7). 21. In this respect, the Chamber referred to art. 5 par. 4 of Annex 4 of the Regulations, according to which “The Dispute Resolution Chamber may review disputes concerning the amount of Training Compensation payable and shall have discretion to adjust this amount if it is clearly disproportionate to the case under review”. 22. Equally, and with regard to the foregoing, the Chamber referred to the content of art. 12 par. 3 of the Procedural Rules, which stipulates that any party deriving a right from an alleged fact shall carry the burden of proof. In this context, the Chamber pointed out that the Respondent had not provided FIFA with any substantial documentary evidence establishing that the amount claimed by the Claimant was clearly disproportionate. Consequently, the Chamber deemed it had no reason to deviate from the indicative amounts stipulated in the aforementioned FIFA Circular (cf. supra II. 19). 23. In view of the foregoing, the Chamber decided that any further arguments of the Respondent are not relevant to the present dispute and that the claim of the Claimant is accepted. 24. Furthermore, the Chamber emphasized that according to art. 3 par. 2 of Annex 4 of the Regulations, the deadline for payment of training compensation is 30 days following the registration of the professional with the new association. 25. Consequently, and taking into account all the above-mentioned elements and in particular the amount claimed by the Claimant (cf. supra I. 6), the Dispute Resolution Chamber decided that the Claimant was entitled to receive training compensation from the Respondent in the amount of EUR 113,558, plus 5% of interest per year as from 19 November 2007 until the date of effective payment. 26. In continuation, the Chamber referred to art. 18 par. 1 of the Procedural Rules, according to which in the proceedings before the Dispute Resolution Chamber relating to disputes regarding training compensation, costs in the maximum amount of CHF 25,000 are levied. The costs are to be borne in consideration of the parties’ degree of success in the proceedings. 27. In this respect, the Chamber reiterated that the claim of the Claimant is accepted. Therefore, the Respondent has to bear the costs of the current proceedings in front of FIFA. 28. According to Annexe A of the Procedural Rules, the costs of the proceedings are to be levied on the basis of the amount in dispute. 29. The amount in dispute to be taken into consideration in the present proceedings amounts to EUR 113,558 related to the claim of the Claimant. Therefore, the Chamber concluded that the maximum amount of costs of the proceedings corresponds to CHF 20,000 (cf. table in Annexe A of the Procedural Rules). 30. Considering that the case at hand did not show particular factual difficulty, but, on the other hand, a certain legal complexity, the Chamber determined the final amount of costs of the current proceedings in the amount of CHF 15,000. 31. In this respect, the Chamber took into account that the Claimant had paid the advance of costs in the amount of CHF 4,000 in accordance with art. 17 of the Procedural Rules. 32. In view of all the above, and bearing in mind that the claim of the Claimant was accepted, the Chamber concluded that the amount of CHF 15,000 has to be paid by the Respondent to cover the costs of the present proceedings. Thereof, the amount of CHF 11,000 has to be paid by the Respondent to FIFA and the amount of CHF 4,000 to the Claimant. * III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the Claimant, I, is accepted. 2. The Respondent, L, has to pay to the Claimant, I, the amount of EUR 113,588, plus 5% interest per year as from 19 November 2007 until the date of effective payment, within 30 days as from the date of notification of this decision. 3. If the aforementioned sum plus interest is not paid within the aforementioned deadline, the present matter shall be submitted, upon request, to FIFA’s Disciplinary Committee for consideration and a formal decision. 4. The final amount of costs of the proceedings in the amount of CHF 15,000 are to be paid by the Respondent, L, within 30 days of notification of the present decision as follows: 4.1 The amount of CHF 11,000 to FIFA to the following bank account with reference to case no. XX-XXXXX: UBS Zurich Account number 366.677.01U (FIFA Players’ Status) Clearing number 230 IBAN: CH27 0023 0230 3666 7701U SWIFT: UBSWCHZH80A 4.2 The amount of CHF 4,000 to the Claimant, I. 5. The Claimant, I, is directed to inform the Respondent, L, immediately and directly of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. * Note relating to the motivated decision (legal remedy): According to art. 63 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Court of Arbitration for Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber Jérôme Valcke Secretary General Encl. CAS directives
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