F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2010-2011) – indennità di formazione – versione non ufficiale by dirittocalcistico – la decisione del Camera di Risoluzione delle Controversie (DRC) giudice passati a Zurigo, in Svizzera, il 24 novembre 2010, con Theo van Seggelen (Paesi Bassi) , DRC giudice, sulla domanda presentata dalla N club, come querelanti nei confronti del P club, come convenuto in merito a una controversia indennità di formazione relativo al trasferimento dei giocatori C I. Fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2010-2011) - indennità di formazione - versione non ufficiale by dirittocalcistico - la decisione del Camera di Risoluzione delle Controversie (DRC) giudice passati a Zurigo, in Svizzera, il 24 novembre 2010, con Theo van Seggelen (Paesi Bassi) , DRC giudice, sulla domanda presentata dalla N club, come querelanti nei confronti del P club, come convenuto in merito a una controversia indennità di formazione relativo al trasferimento dei giocatori C I. Fatti della controversia 1. La Federcalcio N (di seguito: FFN) ha confermato che il giocatore, C (in prosieguo: il giocatore), nato il 1 ° giugno 1988, è stato registrato con il suo club N affiliati (in seguito: l'attore) a partire dall'11 aprile 2001 al 27 giugno 2005 come un dilettante. 2. Secondo il passaporto del giocatore rilasciata dalla Federazione di calcio N, "non c'è record trovato" per il periodo dal 28 giugno 2005 fino al 7 agosto 2007. 3. La stagione calcistica del paese N segue l'anno solare. 4. La Federcalcio P (in prosieguo: FFP) ha confermato che il giocatore è stato registrato con il suo club affiliato P (in prosieguo: il Resistente) il 9 agosto 2007 come un professionista. 5. La Federcalcio P ha confermato che il Resistente apparteneva alla III categoria (importo indicativo di 30.000 euro all'anno, all'interno UEFA) nel corso della stagione 2007/2008 quando il giocatore è stato registrato con detto club. 6. Il 2 febbraio 2009, l'attore contattato FIFA chiedendo per la sua quota di indennità di formazione da parte del Resistente. In particolare, l'attore ha richiesto 72.500 euro più il 5% di interesse annuo da applicare su tale importo a decorrere dalla data di scadenza del pagamento, nonché il rimborso delle spese sostenute procedimenti. 7. Nella sua risposta, l'interpellato ha dichiarato che il giocatore non giocare a calcio quando aveva 17 e 18 anni, che è, a parere del Resistente, un periodo molto importante nella carriera di un giocatore. A questo proposito, il convenuto ha sottolineato che l'indennità di formazione è stato creato per premiare i club che si sono formati ed educati giocatori e che il giocatore non era in realtà concluso il suo periodo di formazione, quando si unì al Resistente. 8. Inoltre, il Resistente ha dichiarato che l'attore non ha mostrato alcun interesse per il futuro del giocatore e ha sottolineato che è stato tagliato ogni legame tra l'attore e il giocatore. Il Resistente si è quindi considerato come il club che ha formato il giocatore. Tuttavia, poiché il giocatore non ha mostrato la qualità attesa, il Resistente e il giocatore ha chiuso il rapporto contrattuale di comune accordo il 9 maggio 2008. 9. Il Resistente riferimento anche all'art. 5 par. 4 di cui all'allegato 4 del Regolamento FIFA sullo status e il trasferimento di giocatori e considerato ovvio che l'importo richiesto dalla parte attrice è "estremamente alto". A questo proposito, il Resistente contro le proprie spese per la formazione dei giocatori sulla base dell'età del giocatore quando giocava per il ricorrente, e ha sottolineato che tali costi non sono stati superiori a 500 euro all'anno per ogni giocatore. 10. Inoltre, il Resistente ha affermato che il giocatore in realtà non ha giocato per sei mesi relativi alla stagione del suo 17 ° compleanno, ma è stato solo registrato con l'attore nel detto periodo di tempo. 11. Infine, il convenuto ha sottolineato che non vi era alcun trasferimento del giocatore dal pretendente al Resistente, ma che il giocatore era disoccupato quando si unì al Resistente e così è stato un agente libero. 12. Considerando tutti questi argomenti, il convenuto ha concluso che nessuna indennità di formazione è dovuta al ricorrente o, in subordine, che l'importo massimo è dovuto EUR 2.500 o, in subordine, secondo, che l'importo massimo è dovuto EUR 37.500. II. Considerazioni del giudice DRC 1. Prima di tutto, il giudice RDC analizzato se era competente a trattare il caso a portata di mano. A questo proposito, il primo giudice di cui all'art. 21 par. 1 e 2, del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status dei Calciatori e la Camera di Risoluzione delle Dispute (edizione 2008, in prosieguo: Regolamento) e ha rilevato che la questione attuale è stata presentata alla FIFA il 2 febbraio 2009, quindi dopo le regole di cui sopra è entrato in vigore il 1 ° luglio 2008. Pertanto, il giudice della CRC ha concluso che l'edizione 2008 del regolamento è applicabile alla questione in esame (cfr. art 21 comma 2 e 3 del Regolamento;.. Edizione 2008). 2. Successivamente, il giudice della CRC di cui all'art. 3 par. 2 e 3 del regolamento e ha confermato che ai sensi dell'art. 24 par. 1 e 2 acceso. ii) in combinazione con art. 22 lit. d) del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizioni 2008 e 2009) è competente a decidere sul contenzioso in esame, concernente l'indennità di formazione fra società appartenenti a diverse associazioni. 3. Inoltre, il giudice della CRC ha analizzato l'edizione del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, il giudice DRC cui, da un lato, all'arte. 26 par. 1 e 2 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizioni 2008 e 2009) e, dall'altro, al fatto che il giocatore è stato registrato per il Resistente in data 9 agosto 2007 come calciatore professionista. In considerazione di quanto sopra, il giudice DRC ha concluso che l'edizione 2005 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (di seguito: il Regolamento) è applicabile in materia a portata di mano per quanto riguarda la sostanza. 4. La competenza del giudice della CRC e dei regolamenti applicabili essendo stato stabilito, il giudice della CRC è entrato nel merito della questione. A questo proposito, il giudice DRC iniziato riconoscendo i fatti del caso di specie, nonché la documentazione contenuta nel file. 5. In seguito, il giudice della CRC preso atto che, da un lato, l'attore chiede, tra l'altro, il pagamento di indennità di formazione da parte del Resistente per la formazione e l'educazione del giocatore per un importo di 72.500 euro maggiorato del 5% di interesse annuo da applicare su tale importo, e che, d'altra parte, il Resistente contestato il diritto del ricorrente a ricevere alcun pagamento corrispondente alla indennità di formazione. 6. A questo proposito, il giudice della CRC in primo luogo ha preso atto che il convenuto, al fine di giustificare la sua posizione, ha affermato che il giocatore non giocare a calcio all'età di 17 anni e 18 anni, che è, secondo il Resistente, un ruolo molto importante periodo di tempo in carriera calcistica del giocatore. Per di più, il convenuto ha altresì dichiarato che il giocatore non aveva completato la sua formazione quando è stato dapprima registrato come un calciatore professionista con la Resistente in data 9 agosto 2007. 7. Inoltre, il giudice della CRC ha inoltre osservato che il Resistente si considerava come il club che ha allenato il giocatore e che, al contrario, l'attore non avrebbe presumibilmente creduto nel futuro del giocatore e quindi ha rotto ogni legame tra quest'ultimo e il giocatore. 8. In considerazione della affermazione della Resistente, il giudice della CRC ha sottolineato che per quanto riguarda il pagamento di indennità di formazione, come stabilito dall'art. 20 del Regolamento in combinazione con il contenuto dell'art. 2 par. 1 di cui all'allegato 4 del Regolamento, il fatto rilevante da prendere in considerazione o è la prima registrazione del lettore come un professionista, o il trasferimento di un professionista tra i club di due diverse associazioni, sia durante o alla fine del suo contratto , sia prima della fine della stagione del suo 23 ° compleanno. 9. In considerazione di quanto precede, il giudice della CRC ha ricordato che sulla base dei documenti a sua disposizione, il giocatore, che era nato il 1 ° giugno 1988, è stato registrato per l'attore come un dilettante a partire dall'11 aprile 2001 al 27 giugno 2005, vale a dire la stagioni comprese tra il 13 e il 17 compleanno del giocatore, e che le stagioni calcistiche N corse, durante il suddetto periodo di tempo, a partire da gennaio fino a dicembre. Inoltre, il giudice RDC inoltre preso atto che, in base al passaporto del giocatore, il giocatore non era stato registrato con qualsiasi squadra di calcio a partire dal 28 giugno 2005 fino 7 agosto 2007. 10. Alla luce delle considerazioni di cui sopra e conformemente alla sua giurisprudenza di lunga data, il giudice DRC è giunto alle conclusioni che nessuno degli argomenti di cui sopra portato avanti dal Resistente per contestare il diritto del richiedente di chiedere l'indennità di formazione sono elementi validi per rifiutare la diritto di indennità di formazione per la formazione e l'educazione del giocatore dal Richiedente. 11. In considerazione di quanto precede, tali argomenti portati avanti da parte del Resistente sono state respinte dal giudice della CRC. 12. Inoltre, il giudice della CRC ha altresì preso atto che, secondo il Resistente, il giocatore in realtà non giocare per sei mesi relativi alla stagione del suo 17 ° compleanno ", ma è stato solo registrato con l'attore nel detto periodo di tempo". 13. In considerazione di quanto sopra, il giudice DRC cui art. 12 par. 3 del Regolamento, che stabilisce che una parte deriva un diritto sulla base di un fatto presunto recano l'onere della prova. A questo proposito, il giudice della CRC ha osservato che il Resistente non ha fornito alcuna prova delle accuse di cui sopra e di conseguenza non è riuscito a dimostrare tale affermazione. Come conseguenza di ciò, la tesi della Resistente in base alla presunta mancanza di una formazione efficace del giocatore nel detto periodo di tempo è stata respinta. 14. Infine, il giudice della CRC rivolse la sua attenzione all'argomento della Resistente secondo cui non è dovuta un'indennità di formazione all'attore in quanto non vi è stato alcun trasferimento in quanto il giocatore era libero e disoccupato quando è stato registrato con il Resistente. 15. A questo proposito, il giudice della CRC tornò alla documentazione a sua disposizione e potrebbe verificare che l'ultimo club conosciuto con il quale è stato registrato il giocatore è il N club, vale a dire l'attore (cfr. punto I. / 1. Sopra), con il quale è stato registrato come un dilettante a partire dall'11 aprile 2001 al 27 giugno 2005. 16. Il giudice DRC potrebbe anche verificare che il giocatore non sembra siano state registrate con qualsiasi club del 28 giugno 2005 fino al 7 agosto 2007 (cfr. punto I. 2. Sopra), che consiste nel l'intero periodo di tempo compreso dopo la sua registrazione con l'attore e prima della sua registrazione in data 9 agosto 2007 come un giocatore di calcio professionistico con la controparte (cfr. punto I. / 4. sopra). 17. Alla luce di quanto sopra, il giudice DRC ha concluso che il giocatore è stato registrato come un professionista per la prima volta il 9 agosto 2007 con la controparte, che ha confermato la domanda sulla situazione a portata di mano delle disposizioni di cui all'art. 20 del Regolamento e l'arte. 2 lettera. 1 (i) e art. 3 lett. 1 di cui all'allegato 4 del Regolamento. 18. Inoltre, il giudice della CRC ha voluto sottolineare che, come regola generale, l'indennità di formazione è prevista per la nuova società, indipendentemente dal fatto che vi sia stato pagato un importo di trasferimento per il trasferimento di un giocatore, ed è basato sulla categoria della nuova club. 19. Alla luce di quanto sopra, il giudice della CRC ha deciso che il convenuto è tenuto a pagare un'indennità di formazione all'attore. 20. Rivolgendo la sua attenzione al calcolo dell'importo da versare a titolo di risarcimento di formazione per il giocatore di riferimento dal Resistente al ricorrente, il giudice della CRC ha osservato che il Resistente aveva sostenuto, nel caso in cui si è accertato che il pagamento dell'indennità di formazione è dovuta all'attore, che l'importo massimo da versare al Richiedente è stato pari a 2.500 o, come una richiesta sussidiaria, che l'importo massimo per il richiedente è stato di euro 37.500. 21. A questo proposito, il giudice della CRC tornò alla dichiarazione del Resistente in base alle quali essa ha ritenuto che l'importo richiesto dalla parte attrice era "estremamente alto" e che, a suo parere, i costi di formazione dei giocatori, come il giocatore di riferimento sono stati non superiore a 500 euro all'anno per ogni giocatore (cfr. punto I. / 8. sopra). 22. A questo proposito, il Giudice DRC ricordato che, in accordo con il contenuto dell'arte. 5 par. 4 di cui all'allegato 4 del Regolamento, il giudice della CRC può esaminare le controversie riguardanti l'ammontare delle indennità di formazione dovuta e deve avere la facoltà di regolare questo importo se è chiaramente sproporzionato rispetto al caso in esame. Tuttavia, il giudice DRC era ansioso di sottolineare che tale possibilità consentita dai regolamenti sarebbero, in ogni caso, devono essere analizzati caso per caso. 23. In questo contesto, il giudice della CRC ha sottolineato che, ai sensi dell'art. 20 del Regolamento e l'arte. 2 di cui all'allegato 4 del Regolamento stesso, prima immatricolazione del giocatore come un professionista è, di per sé, sufficiente a far scattare il diritto delle società di formazione di chiedere un risarcimento di formazione. Inoltre, come sottolineato dalla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS) nel caso CAS XXXX / X / XXXX K v / T & Football Federation X, nonché la consolidata giurisprudenza, il regolamento non fissa alcun lunghezza minima del rapporto contrattuale tra il giocatore e il club dove firma il suo primo contratto da professionista quando si considera l'importo della compensazione dovuta alla formazione in un caso particolare. 24. Nella questione in esame, il giudice ha ritenuto che DRC nessun fatto particolare del caso dovrebbe condurlo a rivedere l'importo da pagare, nel senso di una riduzione rispetto alla rigorosa applicazione delle disposizioni concernenti il calcolo delle indennità di formazione. 25. Di conseguenza, il giudice della CRC ha concluso che le disposizioni di cui all'art. 5 par. 4 di cui all'allegato 4 del Regolamento non si applicano nel caso di specie e, quindi, ha deciso che l'importo della indennità di formazione a carico del convenuto per l'attore non deve essere riesaminato. 26. In continuazione, dopo aver pienamente stabilito il diritto del ricorrente all'indennità di formazione, il giudice della CRC ha proceduto al calcolo del relativo importo delle indennità di formazione a carico del convenuto all'attore. A questo proposito, ha riconosciuto il fatto che il giocatore in questione è nato il 1 ° giugno 1988 ed era stato registrato con il Richiedente a partire dall'11 aprile 2001 al 27 giugno 2005. Inoltre, ha ricordato che la stagione del calcio N paese corse, durante il periodo di tempo interessato, in quanto da gennaio a dicembre. 27. Come risultato, e considerando arte. 3 par. 1 di cui all'allegato 4 del Regolamento, che stabilisce che l'importo da pagare viene calcolato su base pro rata in base al periodo di formazione che il giocatore passato con tutti i club, il giudice DRC ha concluso che il periodo effettivo di tempo da prendere in considerazione l' la materia in gioco corrisponde al periodo complessivo di 51 mesi compreso tra l'11 aprile 2001 al 27 giugno 2005, cioè nove mesi della stagione 2001, le intere stagioni 2002 fino al 2004 e sei mesi della stagione 2005, che corrisponde alle stagioni del 13 al giocatore, compresa la stagione del suo 17 ° compleanno. 28. Rivolgendo la propria attenzione al calcolo delle indennità di formazione, il giudice RDC ritenuto fondamentale ricordare le disposizioni specifiche di cui all'art. 5 par. 3 di cui all'allegato 4 del Regolamento, secondo cui, "Per garantire che l'indennità di formazione per i giocatori molto giovani non è impostato a livelli irragionevolmente elevati, i costi di formazione per i giocatori per le stagioni tra i loro compleanni 12 e 15 (vale a dire quattro stagioni), è basarsi sui costi di formazione e istruzione di categoria 4 club ". 29. In considerazione di quanto precede, il giudice della CRC ha stabilito che i costi di formazione per le stagioni 2001 fino al 2003, vale a dire le stagioni 13 del giocatore fino al 15 compleanni, dovevano essere basato sui costi di formazione e l'istruzione di un IV categoria club. 30. A questo proposito, il giudice DRC ha ricordato che secondo la lettera FIFA circolare n. 959 del 16 marzo 2005, l'importo indicativo per stagione per un IV categoria di società nell'ambito della Union des associazioni Européennes de Football (UEFA) era di 10.000 euro. 31. In continuazione, e girando la sua attenzione alle stagioni 2004 fino al 2005, il giudice della CRC di cui all'art. 5 par. 1 e 2 dell'allegato 4 del Regolamento, che stabilisce che in linea generale, è necessario considerare i costi che sarebbero stati sostenuti dalla nuova società se avesse allenato il lettore stesso. Pertanto, l'indennità da versare è calcolato in base ai costi di formazione del nuovo club moltiplicato per il numero di anni di allenamento con la società di provenienza. 32. Il giudice ha riconosciuto che la DRC FFP ha confermato che il Resistente era un club di categoria III nel momento in cui il giocatore è stato registrato come un professionista, cioè il 9 agosto 2007. Di conseguenza, il giudice della CRC ha tenuto conto che i costi di formazione indicativi per un club di III categoria e membro di una federazione nazionale affiliata alla UEFA l'importo di 30.000 euro. 33. Analogamente, il giudice della CRC ha sottolineato che ai sensi dell'art. 3 par. 2 di cui all'allegato 4 del Regolamento, il termine per il pagamento di indennità di formazione è di 30 giorni dalla registrazione del professionista con la nuova associazione. 34. Alla luce delle disposizioni applicabili e dei fatti del caso di specie, e dopo aver proceduto al calcolo rilevante in considerazione delle date di registrazione del giocatore con la ricorrente, il giudice della CRC è giunto alla conclusione che il richiedente ha diritto a ricevere l'indennità di formazione da parte del Resistente per un importo di 72.500 euro più il 5% di interesse annuo da applicare su detto importo come dal 9 settembre 2007 fino alla data effettiva del pagamento. 35. Pertanto, alla luce di tutto quanto precede, il giudice della CRC ha deciso che la pretesa di parte attrice, per quanto riguarda l'importo della indennità di formazione a carico del convenuto, è stata accettata. 36. In seguito, il giudice della CRC di cui all'art. 18 par. 1 del Regolamento di procedura, secondo il quale nel procedimento davanti alla Camera di Risoluzione delle Controversie relative alle controversie riguardanti i costi di formazione risarcimento per un importo massimo di CHF 25.000 sono riscossi. I costi sono a carico in considerazione del grado delle parti di successo nel procedimento. 37. A questo proposito, il giudice DRC ha ribadito che la pretesa del ricorrente è stata accettata. Di conseguenza, il convenuto deve sopportare le spese del procedimento in corso davanti a FIFA. 38. Secondo l'Allegato A delle norme procedurali, le spese del procedimento devono essere applicate sulla base del valore della controversia. 39. Il valore della controversia da prendere in considerazione gli importi attuali procedure di euro 72.500 relativo alla domanda del ricorrente. Pertanto, il giudice della CRC ha concluso che l'importo massimo delle spese del procedimento corrisponde a CHF 10.000 (cfr. tabella in allegato A). 40. Considerando che il caso in questione non ha permesso di essere trattata secondo una procedura ragionevole e che ha coinvolto specifica complessità giuridica, il giudice DRC determinato l'importo finale delle spese del procedimento in corso per l'importo di CHF 10'000. 41. A questo proposito, il giudice RDC ha preso in considerazione che la ricorrente aveva versato l'anticipo delle spese per un importo di CHF 3000 ai sensi dell'art. 17 delle norme procedurali. 42. In considerazione di tutto quanto sopra, il giudice DRC ha concluso che l'importo di CHF 10'000 deve essere pagato dal Resistente per coprire le spese del presente procedimento. Di cui un importo di CHF 7000 deve essere pagato dal Resistente alla FIFA e l'importo di CHF 3000 all'attore. III. La decisione del giudice DRC 1. La pretesa del ricorrente, N, viene accettata. 2. Il Resistente, club P, deve pagare all'attore, club N, l'importo di euro 72.500 così come il 5% di interesse annuo su detto importo come dal 9 settembre 2007 fino alla data dell'effettivo pagamento, entro 30 giorni dalla la data di notifica della presente decisione. 3. Se la somma più gli interessi di cui sopra non viene pagata entro il termine suddetto, la presente questione deve essere presentata, su richiesta, alla Commissione Disciplinare della FIFA per l'esame e una decisione formale. 4. L'importo finale delle spese del procedimento per un importo di 10'000 franchi sono a carico da parte del Resistente, club P, entro 30 giorni dalla notifica della presente decisione come segue: 4.1 L'importo di CHF 7000 alla FIFA al seguente conto bancario con riferimento al caso no. [XX-XXXXX]: UBS Zurigo 366.677.01U Numero di conto (lo Status dei Calciatori FIFA) Clearing numero 230 IBAN: CH27 0023 0230 3666 7701 U SWIFT: UBSWCHZH80A 4.2 L'importo di CHF 3000 all'attore, club N. 5. Il Richiedente, club N, è diretta ad informare la Resistente, club P, immediatamente e direttamente il numero di conto a cui il versamento deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. Nota relativa alla decisione motivata (ricorso giurisdizionale): Ai sensi dell'art. 63 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Tribunale Arbitrale dello Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per il giudice della CRC Jérôme Valcke Segretario Generale allegato: CAS direttive
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F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2010-2011) - training compensation – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber (DRC) judge passed in Zurich, Switzerland, on 24 November 2010, by Theo van Seggelen (Netherlands), DRC judge, on the claim presented by the club N, as Claimant against the club P, as Respondent regarding a training compensation dispute related to the transfer of the player C I. Facts of the case 1. The Football Federation N (hereinafter: FFN) confirmed that the player, C (hereinafter: the player), born on 1 June 1988, was registered with its affiliated club N (hereinafter: the Claimant) as from 11 April 2001 until 27 June 2005 as an amateur. 2. According to the player’s passport issued by the Football Federation N, there is “no record found” for the period as from 28 June 2005 until 7 August 2007. 3. The football season in the country N follows the calendar year. 4. The Football Federation P (hereinafter: FFP) confirmed that the player was registered with its affiliated club P (hereinafter: the Respondent) on 9 August 2007 as a professional. 5. The Football Federation P confirmed that the Respondent belonged to the category III (indicative amount of EUR 30,000 per year within UEFA) during the season 2007/2008 when the player was registered with said club. 6. On 2 February 2009, the Claimant contacted FIFA asking for its proportion of training compensation from the Respondent. In particular, the Claimant is requesting EUR 72,500 plus 5% interest p.a. to be applied on this amount as from the due date of payment, as well as the reimbursement of the incurred proceedings costs. 7. In its reply, the Respondent stated that the player didn’t play football when he was 17 and 18 years old, which is, in the Respondent’s opinion, a very important period in a player’s career. In this respect, the Respondent pointed out that training compensation was created to reward clubs who trained and educated players and that the player hadn’t really terminated his training period when he joined the Respondent. 8. Furthermore, the Respondent held that the Claimant did not show any interest about the future of the player and underlined that every link was cut between the Claimant and the player. The Respondent therefore considered itself as the club who trained the player. However, because the player didn’t show the quality expected, the Respondent and the player terminated the contractual relation by mutual agreement on 9 May 2008. 9. The Respondent also referred to art. 5 par. 4 of Annexe 4 of the FIFA Regulations on the Status and Transfer of Players and considered as obvious that the amount claimed by the Claimant is “tremendously high”. In this respect, the Respondent compared its own costs for training of players on the basis of the age of the player when he was playing for the Claimant, and pointed out that such costs were not superior than EUR 500 per year per player. 10. Additionally, the Respondent asserted that the player actually didn’t play during six months pertaining to the season of his 17th birthday, but was only registered with the Claimant over said period of time. 11. Finally, the Respondent underlined that there was no transfer of the player from the Claimant to the Respondent, but that the player was unemployed when he joined the Respondent and thus was a free agent. 12. Considering all those arguments, the Respondent concluded that no training compensation is due to the Claimant or, in a subsidiary way, that the maximum amount due is EUR 2,500 or, in a second subsidiary way, that the maximum amount due is EUR 37,500. II. Considerations of the DRC judge 1. First of all, the DRC judge analysed whether he was competent to deal with the case at hand. In this respect, the judge first referred to art. 21 par. 1 and 2 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (edition 2008; hereinafter: the Rules) and noted that the present matter was submitted to FIFA on 2 February 2009, thus after the aforementioned Rules entered into force on 1 July 2008. Therefore, the DRC judge concluded that the 2008 edition of the Rules is applicable to the matter at hand (cf. art. 21 par. 2 and 3 of the Rules; edition 2008). 2. Subsequently, the DRC judge referred to art. 3 par. 2 and 3 of the Rules and confirmed that in accordance with art. 24 par. 1 and 2 lit. ii) in combination with art. 22 lit. d) of the Regulations on the Status and Transfer of Players (editions 2008 and 2009) he is competent to decide on the present litigation concerning the training compensation between clubs belonging to different associations. 3. Furthermore, the DRC judge analysed which edition of the Regulations on the Status and Transfer of Players should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the DRC judge referred, on the one hand, to art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations on the Status and Transfer of Players (editions 2008 and 2009) and, on the other hand, to the fact that the player was registered for the Respondent on 9 August 2007 as a professional football player. In view of the aforementioned, the DRC judge concluded that the 2005 edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players (hereinafter: the Regulations) is applicable to the matter at hand as to the substance. 4. The competence of the DRC judge and the applicable regulations having been established, the DRC judge entered into the substance of the matter. In this respect, the DRC judge started by acknowledging the facts of the case as well as the documentation contained in the file. 5. In continuation, the DRC judge duly noted that, on the one hand, the Claimant is requesting, inter alia, the payment of training compensation from the Respondent for the training and education of the player in the amount of EUR 72,500 plus 5% interest p.a. to be applied on this amount, and that, on the other hand, the Respondent contested the Claimant’s entitlement to receive any payment corresponding to training compensation. 6. In this regard, the DRC judge firstly took due note that the Respondent, in order to justify its position, asserted that the player didn’t play football when he was 17 and 18 years, which is, according to the Respondent, a very important period of time in football player’s career. What is more, the Respondent also held that the player had not completed his training when he was firstly registered as a professional football player with the Respondent on 9 August 2007. 7. Furthermore, the DRC judge also noted that the Respondent considered itself as the club who trained the player and that, on the contrary, the Claimant would have allegedly not believed in the future of the player and thus broke every link between itself and the player. 8. In view of the Respondent’s assertion, the DRC judge emphasized that with regard to the payment of training compensation, as established in art. 20 of the Regulations in combination with the contents of art. 2 par. 1 of Annexe 4 of the Regulations, the relevant fact to be taken into account is either the first registration of the player as a professional, or the transfer of a professional between clubs of two different associations, whether during or at the end of his contract, both before the end of the season of his 23rd birthday. 9. In view of the above, the DRC judge recalled that based on the documents at his disposal, the player, who was born on 1 June 1988, was registered for the Claimant as an amateur as from 11 April 2001 until 27 June 2005, i.e. the seasons comprehended between the player’s 13rd and 17th birthday, and that the N football seasons ran, during said period of time, as from January until December. Furthermore, the DRC judge also duly noted that according to the player’s passport, the player had not been registered with any football club as from 28 June 2005 until 7 August 2007. 10. In light of the above-mentioned considerations, and pursuant to his long standing jurisprudence, the DRC judge came to the conclusions that none of the aforementioned arguments brought forward by the Respondent to challenge the Claimant’s right to claim training compensation were valid elements to refuse the entitlement of training compensation for the training and education of the player by the Claimant. 11. On account of the above, such arguments brought forward by the Respondent were rejected by the DRC judge. 12. Additionally, the DRC judge also took note that according to the Respondent, the player did not actually play during six months pertaining to the season of his 17th birthday “but was only registered with the Claimant over said period of time”. 13. In view of the above, the DRC judge referred to art. 12 par. 3 of the Rules which establishes that any party deriving a right on the basis of an alleged fact shall carry the burden of proof. In this respect, the DRC judge noted that the Respondent did not provide any evidence of the aforementioned allegation and consequently failed to prove such assertion. As a result thereof, the Respondent’s contention based on the alleged absence of effective training of the player over said period of time was rejected. 14. Finally, the DRC judge turned his attention to the Respondent’s argument in accordance with which no training compensation is payable to the Claimant as there has not been any transfer since the player was free and unemployed when he was registered with the Respondent. 15. In this respect, the DRC judge reverted to the documentation at his disposal and could verify that the last known club with whom the player was registered is the club N, i.e. the Claimant (cf. point I./ 1. above), with whom he was registered as an amateur as from 11 April 2001 until 27 June 2005. 16. The DRC judge could also verify that the player does not appear to have been registered with any club as of 28 June 2005 until 7 August 2007 (cf. point I. 2. above), which consists in the entire period of time comprehended after his registration with the Claimant and before his registration on 9 August 2007 as a professional football player with the Respondent (cf. point I./ 4. above). 17. In light of the above, the DRC judge concluded that the player was registered as a professional for the first time on 9 August 2007 with the Respondent, which confirmed the application on the situation at hand of the provisions set out in art. 20 of the Regulations and art. 2 lit. 1 (i) and art. 3 lit. 1 of Annexe 4 of the Regulations. 18. Additionally, the DRC judge wanted to underline that, as a general rule, training compensation is due by the new club, irrespective of whether there has been paid a transfer amount for the transfer of a player, and is based on the category of the new club. 19. In light of the above, the DRC judge decided that the Respondent is liable to pay training compensation to the Claimant. 20. Turning his attention to the calculation of the amount to be paid as training compensation for the player of the reference by the Respondent to the Claimant, the DRC judge noted that the Respondent had claimed, in case it was found that the training compensation payment was due to the Claimant, that the maximum amount payable to the Claimant was EUR 2,500 or, as a subsidiary request, that the maximum amount due to the Claimant was EUR 37,500. 21. In this respect, the DRC judge reverted to the Respondent’s statement in accordance with which it considered that the amount claimed by the Claimant was “tremendously high” and that, in its opinion, the costs of training of players like the player of the reference were not superior than EUR 500 per year per player (cf. point I./ 8. above). 22. In this regard, the DRC Judge recalled that, in accordance with the contents of art. 5 par. 4 of Annexe 4 of the Regulations, the DRC judge may review disputes concerning the amount of training compensation payable and shall have discretion to adjust this amount if it is clearly disproportionate to the case under review. However, the DRC judge was eager to emphasize that such possibility allowed by the Regulations would, in any case, have to be analysed on a case-by-case basis. 23. In this context, the DRC judge pointed out that, according to art. 20 of the Regulations and art. 2 of Annexe 4 of the same Regulations, the player’s first registration as a professional is, in itself, sufficient to trigger the right of training clubs to claim training compensation. Moreover, as pointed out by the Court of Arbitration for Sport (CAS) in the case CAS XXXX/X/XXXX K v/ T & Football Federation X, as well as by the well-established jurisprudence, the Regulations do not set out any minimum length of the contractual relationship between the player and the club where he signs his first professional contract when considering the amount of training compensation due in a particular case. 24. In the matter at hand, the DRC judge considered that no particular fact of the case should lead him to review the amount payable in the sense of a reduction compared to the strict application of the provisions regarding the calculation of training compensation. 25. Consequently, the DRC judge concluded that the provisions of art. 5 par. 4 of Annexe 4 of the Regulations shall not be applied in the present case and, therefore, decided that the amount of training compensation payable by the Respondent to the Claimant shall not be reviewed. 26. In continuation, after having fully established the Claimant’s entitlement to training compensation, the DRC judge proceeded to the calculation of the relevant amount of training compensation to be paid by the Respondent to the Claimant. In this respect, he acknowledged the fact that the player in question was born on 1 June 1988 and had been registered with the Claimant as from 11 April 2001 until 27 June 2005. Furthermore, it recalled that the country N football season ran, during the relevant period of time, as from January to December. 27. As a result, and considering art. 3 par. 1 of Annexe 4 of the Regulations, which stipulates that the amount payable is calculated on a pro rata basis according to the period of training that the player spent with each club, the DRC judge concluded that the effective period of time to be considered in the matter at stake corresponds to the total period of 51 months comprehended between 11 April 2001 until 27 June 2005, i.e. nine months of the season 2001, the entire seasons 2002 until 2004 and six months of the season 2005, which corresponds to the seasons of the player’s 13th to and including the season of his 17th birthday. 28. Turning its attention to the calculation of training compensation, the DRC judge deemed fundamental to recall the specific provisions of art. 5 par. 3 of Annexe 4 of the Regulations, according to which, “To ensure that training compensation for very young players is not set at unreasonably high levels, the training costs for players for the seasons between their 12th and 15th birthdays (i.e. four seasons) shall be based on the training and education costs of category 4 clubs”. 29. In view of the above, the DRC judge ruled that the training costs for the seasons 2001 until 2003, i.e. the seasons of the player’s 13th until 15th birthdays, were to be based on the training and education costs of a category IV club. 30. In this respect, the DRC judge recalled that according to FIFA circular letter no. 959 dated 16 March 2005, the indicative amount per season for a category IV club within the Union des Associations Européennes de Football (UEFA) was of EUR 10,000. 31. In continuation, and turning its attention to the seasons 2004 until 2005, the DRC judge referred to art. 5 par. 1 and 2 of Annexe 4 of the Regulations, which stipulates that as a general rule, it is necessary to take the costs that would have been incurred by the new club if it had trained the player itself. Therefore, the compensation to be paid is to be calculated based on the training costs of the new club multiplied by the number of years of training with the former club. 32. The DRC judge acknowledged that the FFP confirmed that the Respondent was a category III club at the time when the player was registered as a professional, i.e. on 9 August 2007. Consequently, the DRC judge took into account that the indicative training costs for a category III club and member of a national association affiliated to the UEFA amount to EUR 30,000. 33. Equally, the DRC judge emphasized that according to art. 3 par. 2 of Annexe 4 of the Regulations, the deadline for payment of training compensation is 30 days following the registration of the professional with the new association. 34. In view of the applicable provisions and of the facts of the present case, and having proceeded to the relevant calculation in view of the dates of registration of the player with the Claimant, the DRC judge came to the conclusion that the Claimant is entitled to receive training compensation from the Respondent in the amount of EUR 72,500 plus 5% interest per year to be applied on said amount as from 9 September 2007 until the effective date of payment. 35. Thus, in view of all of the above, the DRC judge decided that the claim of the Claimant, with regard to the amount of training compensation to be paid by the Respondent, is accepted. 36. In continuation, the DRC judge referred to art. 18 par. 1 of the Procedural Rules, according to which in the proceedings before the Dispute Resolution Chamber relating to disputes regarding training compensation costs in the maximum amount of CHF 25,000 are levied. The costs are to be borne in consideration of the parties’ degree of success in the proceedings. 37. In this respect, the DRC judge reiterated that the claim of the Claimant is accepted. Therefore, the Respondent has to bear the costs of the current proceedings in front of FIFA. 38. According to Annexe A of the Procedural Rules, the costs of the proceedings are to be levied on the basis of the amount in dispute. 39. The amount in dispute to be taken into consideration in the present proceedings amounts to EUR 72,500 related to the claim of the Claimant. Therefore, the DRC judge concluded that the maximum amount of costs of the proceedings corresponds to CHF 10,000 (cf. table in Annexe A). 40. Considering that the case at hand did not allow to be dealt with following a reasonable procedure and that it did involve specific legal complexity, the DRC judge determined the final amount of costs of the current proceedings to the amount of CHF 10,000. 41. In this respect, the DRC judge took into account that the Claimant had paid the advance of costs in the amount of CHF 3,000 in accordance with art. 17 of the Procedural Rules. 42. In view of all of the above, the DRC judge concluded that the amount of CHF 10,000 has to be paid by the Respondent to cover the costs of the present proceedings. Thereof the amount of CHF 7,000 has to be paid by the Respondent to FIFA and the amount of CHF 3,000 to the Claimant. ***** III. Decision of the DRC judge 1. The claim of the Claimant, N, is accepted. 2. The Respondent, club P, has to pay to the Claimant, club N, the amount of EUR 72,500 as well as 5% interest per year on the said amount as from 9 September 2007 until the date of effective payment, within 30 days as from the date of notification of this decision. 3. If the aforementioned sum plus interest is not paid within the aforementioned deadline, the present matter shall be submitted, upon request, to FIFA’s Disciplinary Committee for consideration and a formal decision. 4. The final amount of costs of the proceedings in the amount of CHF 10,000 are to be paid by the Respondent, club P, within 30 days of notification of the present decision as follows: 4.1 The amount of CHF 7,000 to FIFA to the following bank account with reference to case no. [XX-XXXXX]: UBS Zurich Account number 366.677.01U (FIFA Players’ Status) Clearing number 230 IBAN: CH27 0023 0230 3666 7701U SWIFT: UBSWCHZH80A 4.2 The amount of CHF 3,000 to the Claimant, club N. 5. The Claimant, club N, is directed to inform the Respondent, club P, immediately and directly of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. * Note relating to the motivated decision (legal remedy): According to art. 63 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Court of Arbitration for Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the DRC judge Jérôme Valcke Secretary General Enclosed: CAS directives
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