F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2010-2011) – indennità di formazione – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 20 maggio 2011, nella seguente composizione: Geoff Thompson (Inghilterra), Presidente ad interim Joaquim Evangelista (Portogallo), membro Johan van Gaalen (Sud Africa), membro Ivan Gazidis (Inghilterra), membro Alejandro Maron (Argentina), membro su una questione tra il club A , come attore e l’S club, come convenuto una vertenza indennità di formazione relativo al trasferimento dei giocatori G I. Fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2010-2011) - indennità di formazione - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 20 maggio 2011, nella seguente composizione: Geoff Thompson (Inghilterra), Presidente ad interim Joaquim Evangelista (Portogallo), membro Johan van Gaalen (Sud Africa), membro Ivan Gazidis (Inghilterra), membro Alejandro Maron (Argentina), membro su una questione tra il club A , come attore e l'S club, come convenuto una vertenza indennità di formazione relativo al trasferimento dei giocatori G I. Fatti della controversia 1. Secondo il giocatore di passaporto, rilasciato dalla Federcalcio B (FFB) e rettificato in data 8 ottobre 2008, il G player (in prosieguo: il giocatore), nato il 27 dicembre 1990, non è stato registrato ("Nessun record trovato") con qualsiasi club fino al 10 marzo 2004, data in cui è stato poi registrato presso il club di E fino al 4 aprile 2005. Dal 4 aprile al 9 maggio 2005, il giocatore è stato poi registrato presso il T club, e come dal 10 maggio 2005 fino al 31 dicembre 2006 con il club, A (in prosieguo: il Richiedente). Il giocatore ha sempre avuto lo status di dilettante nel Paese B. Tuttavia, detto passaporto giocatore non comprende i dati di registrazione dal 1 ° gennaio e il 23 settembre 2007. 2. La stagione calcistica nel paese B segue l'anno solare, vale a dire che dura da gennaio a dicembre. 3. Il 24 settembre 2007, il giocatore è stato registrato con il club, S (in prosieguo: il Resistente) come un professionista. 4. La Federcalcio P (FFP) ha confermato che il Resistente apparteneva alla categoria II (importo indicativo di EUR 60.000 all'anno), quando il giocatore è stato registrato con esso. 5. Il 29 aprile 2009, l'attore contattato FIFA chiedendo per la sua quota di indennità di formazione da parte del Resistente. In particolare, l'attore ha chiesto 66.416 euro, aumentata del 5% di interesse annuo dal giorno in cui il pagamento della indennità di formazione diventa effettivamente dovuto. 6. Nella sua risposta, il Resistente ha affermato che il giocatore non è stato registrato con l'attore dal 10 maggio 2005 fino al 31 dicembre 2005 e dal 1 ° gennaio al 31 dicembre 2006. Secondo la convenuta, che aveva chiesto al Football Federation B per la storia del giocatore prima che ha registrato il giocatore. A questo proposito, il Resistente ha fornito una lettera della Federcalcio P, informando che il giocatore non compare nei registri della Federazione Calcio B, così come una corrispondenza della Federcalcio B del 27 agosto 2007, in cui quest'ultimo ha dichiarato di non avere i dati di registrazione sul giocatore. Secondo la convenuta, non è tenuto a pagare un'indennità di formazione se il Football Federation B ha creato un nuovo passaporto giocatore. 7. Nella controreplica, l'attore ha dichiarato che il Football Federation B non ha alcun controllo sui dati di registrazione di calciatori dilettanti. Inoltre, l'attore fornito FIFA con un giocatore di passaporto rilasciato dalla Federcalcio B, così come con una lettera dell '"Associazione P of Football", che è un ente legato alla Federazione Calcio B, a conferma che il giocatore è stato registrato con l'Attore. Inoltre, secondo il ricorrente, il convenuto avrebbe dovuto chiedere il giocatore sulla sua carriera calcistica. A questo proposito, l'attore non credeva che un club come il Resistente non controlla la carriera di un giocatore prima di firmare un contratto con lui. Inoltre, ha spiegato che il Regolamento FIFA sullo status e il trasferimento di giocatori non contengono alcuna norma che preveda che il nuovo club non è obbligato a pagare un'indennità di formazione nel caso in cui non conosceva la storia del giocatore. 8. Nella sua posizione finale, l'interpellato ha dichiarato che l'argomento del ricorrente, secondo la quale la Football Federation B non ha alcun controllo sui dati di registrazione di calciatori dilettanti, sostenuto che il passaporto giocatore di recente rilasciato dalla Federazione di calcio B non è corretto. Il Resistente non dovrebbero essere responsabili per le informazioni errate della Federcalcio B. A questo proposito, il convenuto ha sottolineato che un club di un altro paese non avrebbe alcuna alternativa che fidarsi delle dichiarazioni di una federazione nazionale. 9. Secondo il dichiarante, il Football Federation B dovrebbe essere responsabile per le informazioni errate. La Football Federation B presumibilmente cercato di indurla in errore. In primo luogo, la Federcalcio B ha affermato che il giocatore non è stato registrato con qualsiasi club B paese e, dopo la conclusione del contratto con la controparte, ha affermato il contrario. Infine, la Resistente ha chiarito che non avrebbe mai concluso il primo contratto da professionista con il giocatore, se avesse saputo che il giocatore era stato registrato con i club del paese B. 10. La Federcalcio FIFA B informato che il nome del giocatore non è stato trovato nei suoi documenti, in quanto il "Football Federation B" non le ha fornito le date di registrazione dei minori. Inoltre, la Football Federation B di cui all'art. 2 allegato 5 del Regolamento FIFA sullo status e il trasferimento di giocatori, che contiene che il giocatore deve aiutare il nuovo club per stabilire la sua carriera calcistica. Pertanto, secondo la Football Federation B, il convenuto avrebbe dovuto chiedere il giocatore. 11. Su richiesta della FIFA di fornire alcuna prova documentale al fine di stabilire carriera calcistica del giocatore completo, l'attore ha dichiarato che il giocatore era in formazione nel paese con la P Resistente fino alla sua registrazione con esso. Secondo la ricorrente, si tratta di una procedura comune di club, nel caso in cui il giocatore non è ancora 18 anni. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera di Risoluzione delle Dispute (in prosieguo: il DRC o della Camera) ha analizzato se era competente a trattare la questione in gioco. A questo proposito, si fa riferimento all'arte. 21 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Dispute (edizione 2008). La questione attuale è stato presentato alla FIFA il 29 aprile 2009. Di conseguenza, la Camera ha concluso che l'edizione 2008 delle norme che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Dispute (in prosieguo: le norme procedurali) è applicabile in materia a portata di mano. 2. Per quanto riguarda la competenza della Camera, art. 3 par. Uno degli stati norme procedurali che la Camera di Risoluzione delle Controversie esamina la propria competenza alla luce degli articoli 22 e 24 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2010). Ai sensi dell'art. 1 par. 1 del Regolamento di cui sopra, che descrive il campo di applicazione dei regolamenti pertinenti, in connessione con gli articoli 24 par. 1 e 22 d) del suddetto Regolamento, la Camera di Risoluzione delle controversie è competente a decidere sul contenzioso in esame, con una dimensione internazionale concernente l'indennità di formazione sostenuto dal richiedente per la formazione e l'educazione del giocatore, G, in connessione con la prima registrazione di detto giocatore come un professionista per il Convenuto. 3. Inoltre, e tenendo conto che il giocatore è stato registrato per il Resistente il 24 settembre 2007, la Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, ha confermato che ai sensi dell'art. 26 par. 1 e 2 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2010, 2009 e 2008), e considerando anche che la presente domanda è stata presentata di fronte alla FIFA il 29 aprile 2009, l'edizione precedente (2005) del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (di seguito: il Regolamento) è applicabile in materia a portata di mano per quanto riguarda la sostanza. 4. La competenza della Camera e dei regolamenti vigenti che sono stati istituiti, la Camera è entrato nella sostanza della questione e ha iniziato riconoscendo i fatti del caso di specie, nonché la documentazione contenuta nel file. 5. In primo luogo, la Camera ha affermato che, come stabilito dall'art. 20 del Regolamento in combinazione con l'art. 1 par. 1, nonché art. 2 dell'allegato 4 del Regolamento, l'indennità di formazione è dovuta, come regola generale, per la formazione sostenute età compresa tra i 12 e 21 quando il giocatore in questione è registrato per la prima volta come un professionista, o quando un professionista viene trasferito tra due club di due diverse associazioni, prima della fine della stagione del 23esimo compleanno del giocatore. 6. In continuazione, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha riconosciuto che il giocatore, nato il 27 dicembre 1990, era, secondo la Football Federation B, registrato per l'attore dal 10 maggio 2005 fino al 31 dicembre 2006 come un dilettante. 7. Inoltre, la Camera debitamente sottolineato che, da un lato, l'attore chiede l'indennità di formazione da parte del Resistente per un importo di 66.416 euro più il 5% di interesse annuo dal giorno in cui il pagamento della indennità di formazione era effettivamente dovuto, e , d'altra parte, che il Resistente contestato il diritto del ricorrente ad un indennizzo di formazione, sostenendo che la Federcalcio B aveva confermato che il giocatore non è stato registrato nel paese B prima che il Resistente ha concluso il contratto di lavoro con il giocatore. 8. A questo proposito, la sezione di cui all'art. 3 par. 1 dell'allegato 4 del Regolamento, secondo cui il club, per il quale è stato registrato il lettore per la prima volta come un professionista, è tenuto a pagare un'indennità di formazione in conformità con la storia della carriera dei giocatori, come previsto nel passaporto giocatore. 9. In continuazione, la RDC ha anche ricordato d'arte. 5 par. 1 del Regolamento, che stabilisce che i giocatori professionisti, così come dilettante, devono essere registrati con un'associazione a giocare per un club. In particolare, la Camera ha osservato che tale articolo indica chiaramente che è responsabilità di un'associazione per registrare il giocatore. Nella stessa linea, la Camera ha sottolineato che ai sensi dell'art. 7 del Regolamento, l'associazione deve fornire il suo club affiliato registrazione di un giocatore con un passaporto che indica carriera di giocatore di calcio un giocatore completo come dalla stagione del suo 12 ° compleanno. 10. Inoltre, la Camera ha tenuto conto del fatto che il convenuto aveva chiesto l'associazione del richiedente, cioè la Federcalcio B, attraverso la sua propria associazione, cioè la Federcalcio P, per il passaporto giocatore. 11. Tenendo conto di quanto sopra, la RDC ritenuto importante sottolineare che il Resistente assolutamente rispettato l'art. 3 par. 1 dell'allegato 4 del Regolamento chiedendo ai soggetti responsabili, cioè la Federcalcio B e la Federcalcio P, al fine di conoscere la storia della carriera del giocatore. 12. Tornando ai fatti del caso di specie, la Camera ha sottolineato che il 27 agosto 2007, il Football Federation B aveva inviato una lettera alla Federcalcio P, confermando che non ha avuto dati di registrazione riguardanti il giocatore. Tuttavia, basandosi su questa dichiarazione, il Resistente ha registrato il lettore come un professionista il 24 settembre 2007. 13. In considerazione di quanto sopra, la RDC ha osservato che la questione se il convenuto poteva contare sulla conferma da parte della Football Federazioni B è fondamentale per decidere sul diritto del ricorrente a ricevere l'indennità di formazione, soprattutto in vista della decisione del Resistente per registrare il lettore come professionale, dal momento che non è stato registrato prima nel paese B. 14. A tal proposito, la Camera ha sottolineato ancora una volta che il Resistente ha proceduto, come previsto dai regolamenti girando per la sua associazione al fine di scoprire la storia del giocatore. 15. In seguito, il DRC rivolto alla tesi del ricorrente che il Resistente avrebbe dovuto chiedere il giocatore sulla sua carriera calcistica. 16. In seguito l'argomentazione del ricorrente, la Camera ha osservato che l'art. 2 par. 2 dell'allegato 5 del Regolamento prevede per il meccanismo di solidarietà, infatti, che il giocatore dovrà aiutare il nuovo club nella distribuzione del contributo di solidarietà ai club ex del giocatore. 17. Su questa base, la RDC di cui le sue decisioni precedenti in cui aveva sottolineato che un club di registrazione di un giocatore non può basare le sue informazioni sulla storia della carriera del giocatore sulla dichiarazione del giocatore solo, ma deve rivolgersi alla associazione. 18. Tenuto conto di quanto precede, la Camera ha concluso all'unanimità che essa non aveva altra alternativa che seguire le sue decisioni precedenti, affermando che le associazioni sono il contatto pertinenti al fine di ricevere informazioni corrette sulla carriera di un giocatore. Pertanto, ha deciso che il convenuto poteva contare sulla conferma da parte della Federcalcio di B. 19. In considerazione della materia di cui sopra e anche con la certezza del diritto, la RDC ha concluso che non era accettabile per un club, che prende un giocatore sotto contratto, basati sulla conferma dell'associazione precedente e confidando che non avrebbe dovuto pagare di formazione compensazione, per essere poi obbligato a pagare un'indennità di formazione. 20. In continuazione, la sezione di cui il passaporto giocatore rilasciata dalla Federazione Calcio B, che è alla base della domanda del ricorrente e ha osservato che detto passaporto è stato rettificato in data 8 ottobre 2008, ossia un anno dopo la registrazione del giocatore per la Resistente. 21. Tenuto conto di quanto sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie sottolineato che sulla base della documentazione al momento in cui il giocatore è stato registrato presso la Federazione calcio P, il convenuto non aveva ragione di pagare un'indennità di formazione. Di conseguenza, la Camera ha deciso all'unanimità che il Resistente non poteva essere obbligati a farlo in seguito, sulla base di documenti modificati emessi dalla stessa associazione. 22. Pertanto, la RDC ha deciso di respingere la domanda della ricorrente. 23. In continuazione, la sezione di cui all'art. 18 par. 1 del Regolamento di procedura, secondo il quale nel procedimento davanti alla Camera di Risoluzione delle Controversie relative alle controversie riguardanti i costi di formazione risarcimento per un importo massimo di CHF 25.000 sono riscossi. I costi sono a carico in considerazione del grado delle parti di successo nel procedimento. 24. A questo proposito, la RDC ha ribadito che la pretesa del ricorrente è respinta. Pertanto, l'attore deve sopportare le spese del procedimento in corso davanti a FIFA. 25. Secondo l'Allegato A delle norme procedurali, le spese del procedimento devono essere applicate sulla base del valore della controversia. 26. Il valore della controversia da prendere in considerazione gli importi attuali procedure di euro 66.416 relativo alla domanda del ricorrente. Pertanto, la Camera ha concluso che l'importo massimo delle spese del procedimento corrisponde a CHF 10.000 (cfr. tabella in allegato A). 27. Considerando che il caso in questione il permesso di essere trattata secondo una procedura ragionevole, che la presente causa non ha mostrato particolari difficoltà e che di fatto non ha comportato specifica complessità giuridica, la Camera ha stabilito l'importo finale delle spese del procedimento in corso alla importo di CHF 5000. 28. A questo proposito, la RDC ha tenuto conto che la ricorrente aveva versato l'anticipo delle spese per un importo di CHF 2000 ai sensi dell'art. 17 delle norme procedurali. 29. In considerazione di quanto sopra, e tenendo presente che la pretesa del ricorrente è respinta, la Camera ha concluso che l'importo aggiuntivo di CHF 3000 deve essere versata dal richiedente, a coprire i costi del presente procedimento. Dell'operazione, l'importo di CHF 3000 deve essere versata dal richiedente, a FIFA. II. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La pretesa del ricorrente, A, è stata respinta. 2. L'ammontare finale dei costi degli importi atti a CHF 5.000, di cui CHF 2.000 sono già stati pagati dal Richiedente, A. Di conseguenza, l'importo di CHF 3000 deve essere pagata dalla parte attrice, A, entro 30 giorni dalla notifica della la presente decisione alla FIFA al seguente conto bancario con riferimento al caso no. xxx XX-XXXXX: UBS Zurigo 366.677.01U Numero di conto (lo Status dei Calciatori FIFA) Clearing numero 230 IBAN: CH27 0023 0230 3666 7701 U SWIFT: UBSWCHZH80A Nota relativa alla decisione motivata (ricorso giurisdizionale): Ai sensi dell'art . 63 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Tribunale Arbitrale dello Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Dispute: Jérôme Valcke Segretario Generale All.. CAS direttive
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F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2010-2011) - training compensation – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 20 May 2011, in the following composition: Geoff Thompson (England), Chairman ad interim Joaquim Evangelista (Portugal), member Johan van Gaalen (South Africa), member Ivan Gazidis (England), member Alejandro Marón (Argentina), member on a matter between the club A, as Claimant and the club S, as Respondent regarding a training compensation dispute related to the transfer of the player G I. Facts of the case 1. According to the player passport, issued by the Football Federation B (FFB) and rectified on 8 October 2008, the player G (hereinafter: the player), born on 27 December 1990, was not registered (“no record found”) with any club until 10 March 2004, date on which he was then registered with the club E until 4 April 2005. From 4 April until 9 May 2005, the player was then registered with the club T, and as from 10 May 2005 until 31 December 2006 with the club, A (hereinafter: the Claimant). The player always had amateur status in country B. However, said player passport does not include any registration data between 1 January and 23 September 2007. 2. The football season in country B follows the calendar year, i.e. it lasts from January to December. 3. On 24 September 2007, the player was registered with the club, S (hereinafter: the Respondent) as a professional. 4. The Football Federation P (FFP) confirmed that the Respondent belonged to category II (indicative amount of EUR 60,000 per year), when the player was registered with it. 5. On 29 April 2009, the Claimant contacted FIFA asking for its proportion of the training compensation from the Respondent. In particular, the Claimant requested EUR 66,416, plus 5% interest per annum from the day on which the payment of the training compensation became effectively due. 6. In its reply, the Respondent alleged that the player was not registered with the Claimant from 10 May 2005 until 31 December 2005 and from 1 January until 31 December 2006. According to the Respondent, it had asked the Football Federation B for the player’s history before it registered the player. In this respect, the Respondent provided a letter of the Football Federation P, informing that the player does not appear in the records of the Football Federation B, as well as a correspondence of the Football Federation B dated 27 August 2007, in which the latter declared not to have any registration data about the player. According to the Respondent, it is not responsible to pay training compensation if the Football Federation B created a new player passport. 7. In its rejoinder, the Claimant stated that the Football Federation B has no control about the registration details of amateur players. Furthermore, the Claimant provided FIFA with a player passport issued by the Football Federation B, as well as with a letter of the “Association P of Football”, which is an entity connected to the Football Federation B, confirming that the player was registered with the Claimant. Furthermore, according to the Claimant, the Respondent should have asked the player about his football career. In this respect, the Claimant did not believe that a club like the Respondent does not check the career of a player before signing a contract with him. Moreover, it explained that the FIFA Regulations on the Status and Transfer of Players do not contain any rule stipulating that the new club is not obliged to pay training compensation in case it did not know the history of the player. 8. In its final position, the Respondent stated that the Claimant’s argument, according to which the Football Federation B would not have any control about the registration details of amateur players, sustained that the recent player passport issued by the Football Federation B is not correct. The Respondent should not be responsible for the incorrect information of the Football Federation B. In this respect, the Respondent pointed out that a club of another country would have no alternative than to trust the statements of a national association. 9. According to the Respondent, the Football Federation B should be responsible for its incorrect information. The Football Federation B allegedly tried to mislead it. First, the Football Federation B asserted that the player was not registered with any club from country B and, after the conclusion of the contract with the Respondent, it stated the contrary. Finally, the Respondent made clear that it would never have concluded the first professional contract with the player if it had known that the player had been registered with clubs of country B. 10. The Football Federation B informed FIFA that the name of the player could not be found in its records, since the “Football Federation B” did not provide it with the registration dates of the minors. Furthermore, the Football Federation B referred to art. 2 of Annexe 5 of the FIFA Regulations on the Status and Transfer of Players, which contains that the player shall assist the new club to establish his football career. Therefore, according to the Football Federation B, the Respondent should have asked the player. 11. Upon FIFA’s request to provide any documentary evidence in order to establish the complete player’s football career, the Claimant stated that the player was in training in country P with the Respondent until his registration with it. According to the Claimant, this is a common procedure of clubs, in case the player is not yet 18 years old. ***** Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Dispute Resolution Chamber (hereinafter: the DRC or the Chamber) analysed whether it was competent to deal with the matter at stake. In this respect, it referred to art. 21 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (edition 2008). The present matter was submitted to FIFA on 29 April 2009. As a consequence, the Chamber concluded that the 2008 edition of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (hereinafter: the Procedural Rules) is applicable to the matter at hand. 2. With regard to the competence of the Chamber, art. 3 par. 1 of the Procedural Rules states that the Dispute Resolution Chamber shall examine its jurisdiction in the light of the articles 22 to 24 of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2010). In accordance with art. 1 par. 1 of the aforementioned Regulations, which describes the scope of the relevant Regulations, in connection with articles 24 par. 1 and 22 d) of said Regulations, the Dispute Resolution Chamber is competent to decide on the present litigation with an international dimension concerning the training compensation claimed by the Claimant for the training and education of the player, G, in connection with the first registration of said player as a professional for the Respondent. 3. Furthermore, and taking into consideration that the player was registered for the Respondent on 24 September 2007, the Chamber analysed which edition of the Regulations on the Status and Transfer of Players should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, it confirmed that in accordance with art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2010, 2009 and 2008), and also considering that the present claim was lodged in front of FIFA on 29 April 2009, the previous edition (2005) of the Regulations for the Status and Transfer of Players (hereinafter: the Regulations) is applicable to the matter at hand as to the substance. 4. The competence of the Chamber and the applicable regulations having been established, the Chamber entered into the substance of the matter and started by acknowledging the facts of the case, as well as the documentation contained in the file. 5. First and foremost, the Chamber stated that, as established in art. 20 of the Regulations in combination with art. 1 par. 1, as well as art. 2 of Annex 4 to the Regulations, training compensation is payable, as a general rule, for training incurred between the ages of 12 and 21 when the player concerned is registered for the first time as a professional, or when a professional is transferred between two clubs of two different associations, before the end of the season of the player’s 23rd birthday. 6. In continuation, the Dispute Resolution Chamber acknowledged that the player, born on 27 December 1990, was, according to the Football Federation B, registered for the Claimant from 10 May 2005 until 31 December 2006 as an amateur. 7. Furthermore, the Chamber duly noted that, on the one hand, the Claimant is requesting training compensation from the Respondent in the amount of EUR 66,416 plus 5% interest per annum from the day on which the payment of the training compensation was effectively due, and, on the other hand, that the Respondent contested the Claimant’s entitlement to receive any training compensation, arguing that the Football Federation B had confirmed that the player was not registered in country B before the Respondent concluded the employment contract with the player. 8. In this respect, the Chamber referred to art. 3 par. 1 of Annex 4 to the Regulations, according to which the club, for which the player was registered for the first time as a professional, is responsible for paying training compensation in accordance with the players’ career history as provided for in the player passport. 9. In continuation, the DRC also reminded of art. 5 par. 1 of the Regulations, which stipulates that professional, as well as amateur players, must be registered with an association to play for a club. In particular, the Chamber noted that said article clearly points out that it is the responsibility of an association to register the player. In the same line, the Chamber underlined that according to art. 7 of the Regulations, an association has to provide its affiliated club registering a player with a player passport indicating the complete player’s football career as from the season of his 12th birthday. 10. Furthermore, the Chamber took into account that the Respondent had asked the Claimant’s association, i.e. the Football Federation B, via its own association, i.e. the Football Federation P, for the player passport. 11. Taking into account the above, the DRC deemed important to underline that the Respondent absolutely complied with art. 3 par. 1 of Annex 4 of the Regulations by asking the responsible entities, i.e. the Football Federation B and the Football Federation P, in order to know the player’s career history. 12. Reverting to the facts of the present case, the Chamber emphasised that on 27 August 2007, the Football Federation B had sent a letter to the Football Federation P, confirming that it did not have any registration details regarding the player. However, relying on this statement, the Respondent registered the player as a professional on 24 September 2007. 13. In view of the aforementioned, the DRC noted that the question if the Respondent could rely on the Football Federations B’s confirmation is fundamental to decide on the Claimant’s right to receive training compensation, especially with a view to the Respondent’s decision to register the player as a professional, since he was not registered before in country B. 14. To that regard, the Chamber pointed out again that the Respondent proceeded as foreseen in the Regulations by turning to its association in order to find out the player’s history. 15. In continuation, the DRC turned to the Claimant’s argument that the Respondent should have asked the player about his football career. 16. Following the argumentation of the Claimant, the Chamber noted that art. 2 par. 2 of Annex 5 to the Regulations stipulates for the solidarity mechanism in fact that the player shall assist the new club in distributing the solidarity contribution to the player’s former clubs. 17. On this basis, the DRC referred to its previous decisions in which it had underlined that a club registering a player cannot base its information regarding the player’s career history on the player’s statement only, but has to turn to the respective association. 18. Taking into account the foregoing, the Chamber unanimously concluded that it had no alternative but to follow its previous decisions stating that the associations are the pertinent contact in order to receive correct information about the career of a player. Therefore, it decided that the Respondent could rely on the Football Federation B’s confirmation. 19. In view of the aforementioned and also with regard to the legal certainty, the DRC concluded that it was not acceptable for a club, which takes a player under contract based on the confirmation of the previous association and trusting that it would not have to pay training compensation, to be subsequently obliged to pay training compensation. 20. In continuation, the Chamber referred to the player passport issued by the Football Federation B, which is the basis of the Claimant’s claim and noted that said passport was rectified on 8 October 2008, i.e. one year after the registration of the player for the Respondent. 21. Taking into account all of the above, the Dispute Resolution Chamber emphasised that based on the documentation at the time when the player was registered at the Football Federation P, the Respondent had no reason to pay training compensation. Consequently, the Chamber unanimously decided that the Respondent could not be obliged to do so later, based on changed documents issued by the same association. 22. Therefore, the DRC decided to reject the Claimant’s claim. 23. In continuation, the Chamber referred to art. 18 par. 1 of the Procedural Rules, according to which in the proceedings before the Dispute Resolution Chamber relating to disputes regarding training compensation costs in the maximum amount of CHF 25,000 are levied. The costs are to be borne in consideration of the parties’ degree of success in the proceedings. 24. In this respect, the DRC reiterated that the claim of the Claimant is rejected. Therefore, the Claimant has to bear the costs of the current proceedings in front of FIFA. 25. According to Annexe A of the Procedural Rules, the costs of the proceedings are to be levied on the basis of the amount in dispute. 26. The amount in dispute to be taken into consideration in the present proceedings amounts to EUR 66,416 related to the claim of the Claimant. Therefore, the Chamber concluded that the maximum amount of costs of the proceedings corresponds to CHF 10,000 (cf. table in Annexe A). 27. Considering that the case at hand allowed to be dealt with following a reasonable procedure, that the present case did not show particular factual difficulty and that it did not involve specific legal complexity, the Chamber determined the final amount of costs of the current proceedings to the amount of CHF 5,000. 28. In this respect, the DRC took into account that the Claimant had paid the advance of costs in the amount of CHF 2,000 in accordance with art. 17 of the Procedural Rules. 29. In view of all the above, and bearing in mind that the claim of the Claimant is rejected, the Chamber concluded that the additional amount of CHF 3,000 has to be paid by the Claimant to cover the costs of the present proceedings. Thereof, the amount of CHF 3,000 has to be paid by the Claimant to FIFA. ***** II. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the Claimant, A, is rejected. 2. The final amount of costs of the proceedings amounts to CHF 5,000, of which CHF 2,000 have already been paid by the Claimant, A. Consequently, the amount of CHF 3,000 is to be paid by the Claimant, A, within 30 days of notification of the present decision to FIFA to the following bank account with reference to case no. xxx XX-XXXXX: UBS Zurich Account number 366.677.01U (FIFA Players’ Status) Clearing number 230 IBAN: CH27 0023 0230 3666 7701U SWIFT: UBSWCHZH80A ***** Note relating to the motivated decision (legal remedy): According to art. 63 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Court of Arbitration for Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Jérôme Valcke Secretary General Encl. CAS directives
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