F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2010-2011) – indennità di formazione – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 15 giugno 2011, nella seguente composizione: Geoff Thompson (Inghilterra), Presidente Carlos Soto (Cile), membro Takuya Yamazaki (Giappone), membro Mario Gallavotti (Italia), membro Damir Vrbanovic (Croazia), membro del reclamo presentato dal club, G, come querelanti nei confronti del club, V, come convenuto in merito l’indennità di formazione in connessione con le F giocatore I. Fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2010-2011) - indennità di formazione - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 15 giugno 2011, nella seguente composizione: Geoff Thompson (Inghilterra), Presidente Carlos Soto (Cile), membro Takuya Yamazaki (Giappone), membro Mario Gallavotti (Italia), membro Damir Vrbanovic (Croazia), membro del reclamo presentato dal club, G, come querelanti nei confronti del club, V, come convenuto in merito l'indennità di formazione in connessione con le F giocatore I. Fatti della controversia 1. Secondo il giocatore di passaporto rilasciato dalla Federcalcio K (FFK) il giocatore, F (in prosieguo: il giocatore), nato il 26 dicembre 1989, è stato registrato con il club, G (di seguito: Richiedente), in quanto dal 17 novembre 2004 fino al 30 giugno 2010. Il passaporto giocatore indicato che il giocatore è stato registrato con l'attore come dilettante nella stagione 04/05, come un "aspirante" nelle 05/06 e 07/06 stagioni e come professionista a partire dalla stagione 06/07. 2. Le stagioni di calcio in K paese durante il periodo di tempo il giocatore è stato registrato con l'attore ha iniziato il 1 ° luglio e si è concluso il 30 giugno dell'anno successivo. 3. La Federcalcio K ha confermato che l'attore apparteneva alla categoria del club I durante il periodo di tempo è stato registrato il giocatore con il Richiedente. 4. In conformità con la conferma ufficiale della Federcalcio E (FFE), il giocatore è stato registrato con il suo club affiliato, V (di seguito: Resistente), il 23 agosto 2010. 5. La Federcalcio E ha anche confermato che il Resistente apparteneva alla categoria del club ho al momento è stato registrato il giocatore con il Resistente. 6. Il 7 ottobre 2010, l'attore ha presentato una domanda di fronte alla FIFA rivendicare il pagamento di indennità di formazione da parte del Resistente sulla base del fatto che il giocatore, all'età di 21 anni, aveva firmato un contratto da professionista con la controparte, cioè il giocatore è stato trasferito tra club di due diverse associazioni prima della fine della stagione del 23esimo compleanno del giocatore. In particolare, l'attore ha sostenuto l'importo di euro 502.500 da parte del Resistente. 7. In risposta alla richiesta del ricorrente, il convenuto cui le decisioni emesse dalla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS) in CAS 2003/X/XXX e CAS 2006/X/XXXX, e ha sostenuto che il giocatore aveva completato la sua formazione presso la 18 anni di età. In considerazione di quanto precede, il Resistente ha sostenuto che l'attore stava semplicemente diritto a ricevere l'importo di EUR 232.500. 8. A sostegno della sua tesi secondo cui il giocatore ha completato la sua formazione all'età di 18 anni, il Resistente ha presentato una copia del contratto di lavoro firmato tra il giocatore e il Richiedente, che si è svolta dal 1 ° luglio 2007 fino alla fine del 09/10 stagione e indicato che lo stipendio mensile lordo del giocatore ammontano a 3.500 così come che il giocatore avrebbe ricevuto i bonus al verificarsi di determinate condizioni. In vista del Resistente, lo stipendio e bonus in detto contratto dimostrato che il giocatore ha già completato la sua formazione prima dell'inizio della stagione 07/08. Inoltre, il Resistente cui articoli di giornale diversi che indicavano che diversi club sono interessati a firmare il giocatore, nonché del giocatore "i dati delle prestazioni" al momento il giocatore è stato registrato con l'attore, che, a parere della Resistente, hanno dimostrato che il giocatore aveva completato la sua formazione prima dell'inizio del 07/08 CAMPAGNA. 9. Nella sua replica, l'attore ha respinto l'affermazione del Resistente che il giocatore aveva completato la sua formazione all'età di 18 anni. Ha sottolineato che, nel corso del 2008 e il 2009, il giocatore è stato selezionato solo per 3 su 26 partite della nazionale under-21 K squadra e ha sostenuto che se il giocatore avrebbe effettivamente completato la sua formazione prima dell'inizio della stagione 07/08, egli sarebbe stato chiamato più spesso per la nazionale under-21 K team. Inoltre, l'attore ha sottolineato che il giocatore aveva giocato solo 41,43% dei giochi nella stagione 07/08 e 53,53% dei giochi nella stagione 08/09. Pertanto, tenuto conto del richiedente, era evidente che la formazione del giocatore non è stata completata prima dell'inizio del 07/08 CAMPAGNA. 10. Dopo essere stato richiesto dalla FIFA di fornire le sue osservazioni relative all'art. 6 par. 3 del 4 Allegato del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei giocatori, l'attore ha dichiarato che, nonostante le varie discussioni sul prolungamento del contratto del giocatore, è stato lo stesso giocatore che aveva deciso di lasciare il club il 30 giugno 2010. 11. Nella sua duplicazione, il Resistente ha ribadito la sua posizione precedente. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera di Risoluzione delle Dispute (di seguito anche denominata Sezione) ha analizzato se essa era competente ad occuparsi del caso a portata di mano. A questo proposito, ha preso atto che la questione attuale è stata presentata alla FIFA il 7 ottobre 2010. Di conseguenza, le regole procedurali della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Dispute, edizione 2008 (di seguito: Regole procedurali) sono applicabili alla materia in esame (cfr. art 21 comma 2 e 3 delle norme procedurali..) . 2. Successivamente, i membri della sezione di cui all'art. 3 par. 1 delle norme procedurali e ha confermato che ai sensi dell'art. 24 par. 1 in combinazione con l'art. 22 lit. (D) del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2010) la Camera di Risoluzione delle Controversie è competente a decidere sul contenzioso in esame, concernente l'indennità di formazione fra società appartenenti a diverse associazioni. 3. Inoltre, e tenendo conto che il giocatore è stato registrato con il Resistente il 23 agosto 2010, la Camera ha analizzato i quali la normativa dovrebbe essere applicabile a conoscere del merito della questione. A questo proposito, ha confermato che ai sensi dell'art. 26 par. 1 e 2 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizioni 2009 e 2010), e considerando che la presente domanda è stata presentata il 7 ottobre 2010, l'edizione 2009 delle suddette regole (in prosieguo: Regolamento) è applicabile in materia a portata di mano per quanto riguarda la sostanza. 4. La competenza della Camera e dei regolamenti vigenti che sono stati istituiti, la Camera è entrato nella sostanza della questione. I membri della Camera ha iniziato riconoscendo le suddette circostanze del caso, nonché la documentazione sul file. 5. Prima di tutto, la Camera ha ricordato che il giocatore, nato il 26 dicembre 1989, è stato registrato con il Richiedente a decorrere dal 17 novembre 2004 al 30 giugno 2010, a partire dalla Season 06/07 da professionista, fino al suo passaggio dal richiedente al Resistente. 6. In continuazione, la Camera ha preso atto che il ricorrente ha affermato che essa aveva il diritto di ricevere l'indennità di formazione da parte del Resistente per un importo di euro 502.500, poiché il giocatore è stato trasferito a un club appartenente ad una associazione diversa prima della fine della stagione della 23 ° compleanno del giocatore. 7. Allo stesso modo, la Camera ha preso atto che il Resistente parzialmente respinto la richiesta del ricorrente per il pagamento delle indennità di formazione, affermando che il giocatore aveva completato la sua formazione all'età di 18 anni e che, pertanto, solo EUR 232.500 è dovuto al Richiedente. 8. A questo proposito, e con il presente facendo riferimento alle regole applicabili alle indennità di formazione, la Camera ha affermato che, come stabilito dall'art. 1 par. 1 in combinazione con l'art. 2 par. 1 lit. ii. di cui all'allegato 4 del Regolamento, l'indennità di formazione è dovuta, come regola generale, per la formazione sostenute età compresa tra i 12 e 21 quando un professionista è trasferito fra società di due diverse Associazioni prima della fine della stagione del 23esimo compleanno del giocatore. 9. Inoltre, la sezione di cui, in particolare, all'arte. 6 di cui all'allegato 4 del Regolamento, che contiene disposizioni particolari per i giocatori che si spostano da una Associazione ad altra associazione all'interno del territorio dell'Unione europea (UE) / Spazio economico europeo (SEE). Più specificamente, la Camera ha rivolto la sua attenzione all'arte. 6 par. 3 di cui all'allegato 4, che prevede, tra l'altro, che la società deve offrire al calciatore un contratto per iscritto tramite lettera raccomandata almeno 60 giorni prima della scadenza del suo contratto attuale. 10. In considerazione di quanto sopra, la sezione precisato che, in primo luogo, essa doveva verificare se l'arte. 6 par. 3 dell'allegato 4 del Regolamento si applica nel caso di specie, come lex specialis, e, in caso affermativo, per determinare se il richiedente aveva rispettato la disposizione in questione al fine di avere diritto alla indennità di formazione. 11. Per quanto riguarda l'applicabilità dell'arte. 6 par. 3 dell'allegato 4 del Regolamento è interessato, la Camera ha affermato che, in quanto il giocatore spostato da un club della K paese in un club nel paese E, cioè spostati da una Associazione ad un'altra Associazione all'interno del territorio dell'UE, la detto articolo è applicabile. Pertanto, la Camera ha concluso che la citata disposizione si applica nel caso in mano come lex specialis. 12. In considerazione di quanto precede, la Camera ha analizzato se l'attore non aveva rispettato i requisiti di cui all'art. 6 par. 3 di cui all'allegato 4 del Regolamento, al fine di avere diritto alla indennità di formazione. In questo contesto, la Camera ha ricordato che il giocatore era già legato contrattualmente e registrato come un professionista con l'attore prima del suo passaggio al Resistente. 13. In questo senso, la sezione sottolineato che, ai sensi dell'art. 6 par. 3 inviato. 1 di cui all'allegato 4 del Regolamento, se la società di provenienza non offre al calciatore un contratto, nessuna indennità di formazione è dovuta a meno che la società di provenienza può giustificare di avere diritto a tale risarcimento. La società deve offrire al calciatore un contratto per iscritto a mezzo raccomandata almeno 60 giorni prima della scadenza del suo attuale contratto (cfr. art. 6 par. Tre inviati. 2 di cui all'allegato 4 del Regolamento). 14. In questo contesto, i membri della Camera ha sottolineato che l'attore è limitata ad affermare che, nonostante le varie discussioni sul prolungamento del contratto del giocatore, è stato lo stesso giocatore che aveva deciso di lasciare il Richiedente il 30 giugno 2010. A questo proposito, la Camera ha osservato che l'attore aveva, quindi, non ha portato alcun argomento che aveva, infatti, ha offerto al calciatore un contratto ai sensi dell'art. 6 par. 3 inviato. 2 e inviato. 3 di cui all'allegato 4 del Regolamento, né vi era alcuna prova documentale di file che l'attore aveva fatto (cfr. art. 12 par. 3 del Regolamento di procedura). 15. Di conseguenza, la Camera, e sottolineando in tal modo che l'attore non aveva offerto il giocatore, che era già un giocatore professionista quando registrata presso il Richiedente, un nuovo contratto, ha deciso che le considerazioni di cui sopra potrebbe portare a nessuna conclusione diversa da quella del richiedente non aveva rispettato i requisiti di cui all'art. 6 par. 3 di cui all'allegato 4 del Regolamento. In considerazione di quanto precede, la Camera ha stabilito che il richiedente non ha diritto a ricevere l'indennità di formazione da parte del Resistente per la formazione e l'educazione del giocatore. 16. Inoltre, e per il buon ordine delle cose, la Camera ha sottolineato che il ricorrente non aveva fatto alcuno sforzo per giustificare che avrebbe diritto ad indennità di formazione ai sensi dell'art. 6 par. 3 inviato. 1 in fine di cui all'allegato 4 del Regolamento, che, secondo la consolidata giurisprudenza della Camera, è limitato a circostanze del tutto eccezionali. A questo proposito, la Camera ha ritenuto importante sottolineare che il ricorrente non aveva portato avanti il verificarsi di una circostanza del tutto eccezionale che, nel caso di specie, si era fermato l'attore di offrire al calciatore un contratto ovvero la Camera aveva alcun motivo di credo che le circostanze eccezionali aveva impedito al ricorrente di offrire al calciatore un contratto 60 giorni prima della scadenza del suo contratto di lavoro. In questo contesto, la Camera ha ribadito che l'unica affermazione del ricorrente nei confronti dell'art. 6 par. 3 dell'allegato 4 del Regolamento è che, nonostante vari presunti discussioni sul prolungamento del contratto del giocatore, è stato lo stesso giocatore che aveva deciso di lasciare il club il 30 giugno 2010. La Camera ha dichiarato che, evidentemente, questo non potrebbe essere considerato come una giustificazione ai sensi dell'art. 6 par. 3 inviato. 1 di cui all'allegato 4 del Regolamento. 17. Infine, e tenendo conto di quanto precede, i membri della Camera non ha ritenuto necessario entrare nel merito degli altri argomenti portati dalle parti della presente controversia, dal momento che i presupposti in ordine per il ricorrente di essere autorizzato a l'indennità di formazione non sono stati rispettati. 18. In considerazione di quanto sopra, la Camera di Risoluzione delle Dispute ha respinto la domanda della ricorrente per l'indennità di formazione. 19. Infine, la sezione di cui all'art. 25 par. 2 del Regolamento, in combinato disposto con l'art. 18 par. 1 delle norme procedurali, secondo cui, nel procedimento dinanzi al DRC relative alle controversie riguardanti l'indennità di formazione e il meccanismo di solidarietà, i costi per un importo massimo di CHF 25'000 sono riscossi. Si stabilisce inoltre che i costi sono a carico in considerazione del grado delle parti di successo nel procedimento e, in conformità con l'allegato A delle norme procedurali, le spese del procedimento devono essere applicate sulla base dell'importo in discussione. 20. Nel rispetto di quanto sopra, la Camera ha ritenuto che l'importo da prendere in considerazione nel presente procedimento è pari a 502.500 legata alla domanda del ricorrente. Di conseguenza, la Camera ha concluso che l'importo massimo delle spese del procedimento corrisponde a 25'000 franchi (cfr. tabella in allegato A). 21. Di conseguenza, e tenendo conto che la pretesa del ricorrente è stata respinta, la Camera ha concluso che l'attore deve sopportare le spese del procedimento in corso davanti a FIFA. 22. Considerando che il caso in questione non ha alcun comporre complesse questioni di fatto o di diritto, la Camera determinato i costi del procedimento in corso per l'importo di CHF 6000. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La pretesa del ricorrente, G, è stata respinta. 2. L'importo finale delle spese del procedimento per un importo di CHF 6000 deve essere versata dal richiedente, a FIFA, CHF 5.000 delle quali sono già stati pagati a titolo di anticipo delle spese. Di conseguenza, l'importo di CHF 1000 deve essere pagata dalla parte attrice entro 30 giorni dalla notifica della presente decisione, alla FIFA al seguente conto bancario con riferimento al caso no. xxx XX-XXXXX: UBS Zurigo 366.677.01U Numero di conto (lo Status dei Calciatori FIFA) Clearing numero 230 IBAN: CH27 0023 0230 3666 7701 U SWIFT: UBSWCHZH80A Nota relativa alla decisione motivata (ricorso giurisdizionale): Ai sensi dell'art . 63 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Tribunale Arbitrale dello Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Dispute: Jérôme Valcke Segretario Generale allegato: CAS direttive
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F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2010-2011) - training compensation – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 15 June 2011, in the following composition: Geoff Thompson (England), Chairman Carlos Soto (Chile), member Takuya Yamazaki (Japan), member Mario Gallavotti (Italy), member Damir Vrbanovic (Croatia), member on the claim presented by the club, G, as Claimant against the club, V, as Respondent regarding training compensation in connection with the player F I. Facts of the case 1. According to the player passport issued by the Football Federation K (FFK) the player, F (hereinafter: player), born on 26 December 1989, was registered with the club, G (hereinafter: Claimant), as from 17 November 2004 until 30 June 2010. The player passport indicated that the player was registered with the Claimant as an amateur in the 04/05 season, as an “aspirant” in the 05/06 and 06/07 seasons and as a professional as of the 06/07 season. 2. The football seasons in country K during the period of time the player was registered with the Claimant started on 1 July and ended on 30 June of the following year. 3. The Football Federation K confirmed that the Claimant belonged to the club category I during the period of time the player was registered with the Claimant. 4. In accordance with the official confirmation of the Football Federation E (FFE) the player was registered with its affiliated club, V (hereinafter: Respondent), on 23 August 2010. 5. The Football Federation E also confirmed that the Respondent belonged to the club category I at the time the player was registered with the Respondent. 6. On 7 October 2010, the Claimant lodged a claim in front of FIFA claiming the payment of training compensation from the Respondent on the basis that the player, at the age of 21, had signed a professional contract with the Respondent, i.e. the player was transferred between clubs of two different associations before the end of the season of the player’s 23rd birthday. In particular, the Claimant claimed the amount of EUR 502,500 from the Respondent. 7. In reply to the Claimant’s claim, the Respondent referred to the decisions passed by the Court of Arbitration for Sport (CAS) in CAS 2003/X/XXX and CAS 2006/X/XXXX, and argued that the player had completed his training at the age of 18. In view of the foregoing, the Respondent argued that the Claimant was merely entitled to receive the amount of EUR 232,500. 8. In support of its argument that the player completed his training at the age of 18, the Respondent submitted a copy of the employment contract signed between the player and the Claimant, which ran from 1 July 2007 until the end of the 09/10 season and indicated that the player’s gross monthly salary amounted to EUR 3,500 as well as that the player would receive bonuses upon the fulfilment of certain conditions. In the Respondent’s view, the salary and bonuses in the said contract proved that the player already completed his training before the start of the 07/08 season. Also, the Respondent referred to several newspaper articles which indicated that various clubs were interested in signing the player as well as to the player’s “performance data” at the time the player was registered with the Claimant, which, in the Respondent’s view, demonstrated that the player had completed his training before the start of the 07/08 season. 9. In its replica, the Claimant rejected the Respondent’s assertion that the player had completed his training at the age of 18. It stressed that, during 2008 and 2009, the player was only selected for 3 out of 26 matches of the K national under-21 team and argued that if the player would indeed have completed his training before the start of the 07/08 season, he would have been called up more often for the K national under-21 team. Furthermore, the Claimant stressed that the player had only played 41,43% of the games in the 07/08 season and 53,53% of the games in the 08/09 season. Therefore, in the Claimant’s view, it was evident that the player’s training was not completed before the start of the 07/08 season. 10. After having been asked by FIFA to provide its comments pertaining to art. 6 par. 3 of the Annexe 4 of the Regulations on the Status and Transfer of Players, the Claimant stated that, despite various discussions on the prolongation of the player’s contract, it was the player himself that had decided to leave the club on 30 June 2010. 11. In its duplica, the Respondent reiterated its previous position. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Dispute Resolution Chamber (hereinafter also referred to as Chamber) analysed whether it was competent to deal with the case at hand. In this respect, it took note that the present matter was submitted to FIFA on 7 October 2010. Consequently, the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber, edition 2008 (hereinafter: Procedural Rules) are applicable to the matter at hand (cf. art. 21 par. 2 and 3 of the Procedural Rules). 2. Subsequently, the members of the Chamber referred to art. 3 par. 1 of the Procedural Rules and confirmed that in accordance with art. 24 par. 1 in combination with art. 22 lit. (d) of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2010) the Dispute Resolution Chamber is competent to decide on the present litigation concerning training compensation between clubs belonging to different associations. 3. Furthermore, and taking into consideration that the player was registered with the Respondent on 23 August 2010, the Chamber analysed which regulations should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, it confirmed that in accordance with art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations on the Status and Transfer of Players (editions 2009 and 2010), and considering that the present claim was lodged on 7 October 2010, the 2009 edition of the said regulations (hereinafter: Regulations) is applicable to the matter at hand as to the substance. 4. The competence of the Chamber and the applicable regulations having been established, the Chamber entered into the substance of the matter. The members of the Chamber started by acknowledging the above-mentioned facts of the case as well as the documentation on file. 5. First of all, the Chamber recalled that the player, born on 26 December 1989, was registered with the Claimant as from 17 November 2004 until 30 June 2010, as of the 06/07 season as a professional, until his move from the Claimant to the Respondent. 6. In continuation, the Chamber took note that the Claimant asserted that it was entitled to receive training compensation from the Respondent in the amount of EUR 502,500, since the player was transferred to a club belonging to a different association before the end of the season of the player’s 23rd birthday. 7. Equally, the Chamber took note that the Respondent partially rejected the Claimant’s claim for the payment of training compensation, stating that the player had completed his training at the age of 18 and that, therefore, only EUR 232,500 was due to the Claimant. 8. In this respect, and hereby referring to the rules applicable to training compensation, the Chamber stated that, as established in art. 1 par. 1 in combination with art. 2 par. 1 lit. ii. of Annexe 4 of the Regulations, training compensation is payable, as a general rule, for training incurred between the ages of 12 and 21 when a professional is transferred between clubs of two different Associations before the end of the season of the player’s 23rd birthday. 9. Moreover, the Chamber referred, in particular, to art. 6 of Annexe 4 of the Regulations, which contains special provisions regarding players moving from one Association to another Association inside the territory of the European Union (EU)/European Economic Area (EEA). More specifically, the Chamber turned its attention to art. 6 par. 3 of Annexe 4 which stipulates, inter alia, that the former club must offer the player a contract in writing via registered post at least 60 days before the expiry of his current contract. 10. In view of the above, the Chamber stated that, first and foremost, it had to verify whether art. 6 par. 3 of Annexe 4 of the Regulations applies in the present case as lex specialis, and, in the affirmative, to determine if the Claimant had complied with the said provision in order to be entitled to training compensation. 11. As far as the applicability of art. 6 par. 3 of Annexe 4 of the Regulations is concerned, the Chamber stated that, as the player moved from a club in the country K to a club in the country E, i.e. moved from one Association to another Association inside the territory of the EU, the said article is applicable. Therefore, the Chamber concluded that the aforementioned provision applies in the case at hand as lex specialis. 12. On account of the aforesaid, the Chamber analysed whether or not the Claimant had complied with the prerequisites of art. 6 par. 3 of Annexe 4 of the Regulations in order to be entitled to training compensation. In this context, the Chamber recalled that the player was already contractually bound and registered as a professional with the Claimant prior to his move to the Respondent. 13. In this sense, the Chamber emphasized that, in accordance with art. 6 par. 3 sent. 1 of Annexe 4 of the Regulations, if the former club does not offer the player a contract, no training compensation is payable unless the former club can justify that it is entitled to such compensation. The former club must offer the player a contract in writing via registered mail at least 60 days before the expiry of his current contract (cf. art. 6 par. 3 sent. 2 of Annexe 4 of the Regulations). 14. In this context, the members of the Chamber pointed out that the Claimant merely stated that despite various discussions on the prolongation of the player’s contract, it was the player himself that had decided to leave the Claimant on 30 June 2010. In this regard, the Chamber noted that the Claimant had, thus, not brought forward any argument that it had, in fact, offered the player a contract in accordance with art. 6 par. 3 sent. 2 and sent. 3 of Annexe 4 of the Regulations, nor was there any documentary evidence of file that the Claimant had done so (cf. art. 12 par. 3 of the Procedural Rules). 15. As a consequence, the Chamber, and hereby underlining that the Claimant had not offered the player, who was already a professional player when registered with the Claimant, a new contract, decided that the aforementioned considerations could lead to no other conclusion than that the Claimant had not complied with the prerequisites of art. 6 par. 3 of Annexe 4 of the Regulations. In view of the foregoing, the Chamber determined that the Claimant is not entitled to receive training compensation from the Respondent for the training and education of the player. 16. Furthermore, and for the sake of good order, the Chamber pointed out that the Claimant had not made any efforts to justify that it would be entitled to training compensation in accordance with art. 6 par. 3 sent. 1 in fine of Annexe 4 of the Regulations, which, according to the well-established jurisprudence of the Chamber, is limited to very exceptional circumstances. In this respect, the Chamber deemed it important to underline that the Claimant had not brought forward the occurrence of a very exceptional circumstance which, in the case at hand, had stopped the Claimant from offering the player a contract i.e. the Chamber had no reason to believe that very exceptional circumstances had prevented the Claimant from offering the player a contract 60 days before the expiry of his employment contract. In this context, the Chamber reiterated that the only statement of the Claimant with regard to art. 6 par. 3 of Annexe 4 of the Regulations was that, despite various alleged discussions on the prolongation of the player’s contract, it was the player himself that had decided to leave the club on 30 June 2010. The Chamber stated that, evidently, this could not be considered as a justification in the sense of art. 6 par. 3 sent. 1 of Annexe 4 of the Regulations. 17. Finally, and taking into account the above, the members of the Chamber did not deem it necessary to enter into the substance of the other arguments brought up by the parties to the present dispute, since the prerequisites in order for the Claimant to be entitled to training compensation were not complied with. 18. In view of all the above, the Dispute Resolution Chamber rejected the Claimant’s claim for training compensation. 19. Lastly, the Chamber referred to art. 25 par. 2 of the Regulations in conjunction with art. 18 par. 1 of the Procedural Rules, according to which, in proceedings before the DRC relating to disputes regarding training compensation and the solidarity mechanism, costs in the maximum amount of CHF 25’000 are levied. It is further stipulated that the costs are to be borne in consideration of the parties’ degree of success in the proceedings and, in accordance with Annex A of the Procedural Rules, the costs of the proceedings are to be levied on the basis of the amount in dispute. 20. In respect of the above, the Chamber held that the amount to be taken into consideration in the present proceedings is EUR 502,500 related to the claim of the Claimant. Consequently, the Chamber concluded that the maximum amount of costs of the proceedings corresponds to CHF 25,000 (cf. table in Annex A). 21. As a result, and taking into account that the claim of the Claimant has been rejected, the Chamber concluded that the Claimant has to bear the costs of the current proceedings in front of FIFA. 22. Considering that the case at hand did not compose any complex factual or legal issues, the Chamber determined the costs of the current proceedings to the amount of CHF 6,000. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the Claimant, G, is rejected. 2. The final amount of costs of the proceedings in the amount of CHF 6,000 is to be paid by the Claimant to FIFA, CHF 5,000 of which have already been paid as advance of costs. Consequently, the amount of CHF 1,000 is to be paid by the Claimant within 30 days of notification of the present decision, to FIFA to the following bank account with reference to case no. xxx XX-XXXXX: UBS Zurich Account number 366.677.01U (FIFA Players’ Status) Clearing number 230 IBAN: CH27 0023 0230 3666 7701U SWIFT: UBSWCHZH80A ***** Note relating to the motivated decision (legal remedy): According to art. 63 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Court of Arbitration for Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Jérôme Valcke Secretary General Enclosed: CAS directives
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Share the post "F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2010-2011) – indennità di formazione – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 15 giugno 2011, nella seguente composizione: Geoff Thompson (Inghilterra), Presidente Carlos Soto (Cile), membro Takuya Yamazaki (Giappone), membro Mario Gallavotti (Italia), membro Damir Vrbanovic (Croazia), membro del reclamo presentato dal club, G, come querelanti nei confronti del club, V, come convenuto in merito l’indennità di formazione in connessione con le F giocatore I. Fatti della controversia"