F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2011-2012) – indennità di formazione – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 24 novembre 2011, nella seguente composizione: Geoff Thompson (Inghilterra), presidente Carlos Soto (Cile), membro Takuya Yamazaki (Giappone), membro Theodoros Giannikos (Grecia), membro Guillermo Saltos Guale (Ecuador), membro sulla domanda presentata dal club, M, come attore contro il club, A, Resistente come per quanto riguarda una controversia relativa all’indennità di formazione per il trasferimento del giocatore I
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2011-2012) - indennità di formazione - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 24 novembre 2011, nella seguente composizione: Geoff Thompson (Inghilterra), presidente Carlos Soto (Cile), membro Takuya Yamazaki (Giappone), membro Theodoros Giannikos (Grecia), membro Guillermo Saltos Guale (Ecuador), membro sulla domanda presentata dal club, M, come attore contro il club, A, Resistente come per quanto riguarda una controversia relativa all’indennità di formazione per il trasferimento del giocatore I I. Fatti della controversia 1. Secondo la Federcalcio M (FFM) il giocatore, I (in prosieguo: il giocatore), nato il 31 ottobre 1989, è stato registrato con il suo club affiliato, M (di seguito: Richiedente), a partire dal 21 luglio 2008 al 2 gennaio 2010, e dal 30 giugno 2010 fino al 3 Agosto 2010 come un professionista. Durante il periodo dal 2 gennaio 2010 fino al 30 giugno 2010, il giocatore è stato in prestito con il club, S del paese P (di seguito: S), come professionale. 2. La Federcalcio M ha confermato che la stagione calcistica del paese corre M dal 1 ° agosto al 31 luglio dell'anno successivo. 3. Secondo la Federcalcio P (FAP), il giocatore è stato registrato per la sua affiliata club, A (in prosieguo: il Resistente), il 5 agosto 2010, come un professionista. 4. La Football Association P ha confermato che nel corso del tempo il giocatore è stato registrato con essa, il Resistente apparteneva alla III categoria. 5. Il 22 novembre 2010, l'attore contattato FIFA per chiedere la sua percentuale di formazione indennizzo da parte della Resistente. In particolare, l'attore ha chiesto l'importo di euro 60.000. 6. Inoltre, secondo la Federcalcio M, l'attore "smettere di giocare nel [la] Prima Divisione e per quanto riguarda le decisioni disciplinari di [i] organi competenti M era relegato nel 4 ° (ultimo) divisione M dove le squadre sono completamente con amatoriale stato, e secondo il suddetto giocatore ha ricevuto lo status di giocatore libero ". 7. Nella sua risposta alla domanda, il Resistente ha dichiarato che il giocatore ha firmato un professionista contratto dopo aver ricevuto una "conferma" da parte attrice, del 9 giugno 2010 e firmata dal suo segretario tecnico (Mr X) per mezzo della quale "si conferma al signor Z; Procuratore autorizzato, che è il rappresentante ufficiale del giocatore (...) che: Club M, Repubblica di paese M che non sarà come per qualsiasi INDENNITÀ DI FORMAZIONE o compensazioni di altri per quanto riguarda l'articolo 20 dell'allegato 4 del regolamento FIFA di status e sui trasferimenti dei giocatori (edizione luglio 2005). Per quanto riguarda la situazione nel nostro Club, ci conferma che non siamo un professionista Club e che stiamo giocando ora in avanti campionato, che il giocatore I è TOTALMENTE GRATIS senza la necessità di pagare qualsiasi importo al nostro Club in caso di suo trasferimento ad un'altra Club. Dopo che il giocatore che firma un contratto da professionista con un altro club, ci fornirà tutti i documenti necessari da parte della Federazione di calcio M richiesto per la registrazione del giocatore. " 8. Allo stesso modo, il Resistente ha dichiarato che l'attore ha prestato il giocatore a S dal 2 febbraio 2010 fino al 30 giugno 2010 e per tale finanziamento ha ricevuto un importo di 20.000 euro che era "contro il regolamento, perché [l'attore] non aveva uno status professionale in questo momento e il giocatore non ha un contratto valido professionista". 9. Nella sua replica, l'attore contestava l'autenticità della deroga di cui dal Resistente. In particolare, essa ha ritenuto che tale conferma non è rilasciato e firmato da una persona autorizzata del Richiedente. Più in particolare, l'attore ha dichiarato che la persona che ha firmato la rinuncia, vale a dire il signor X, non è né dipendente della segreteria tecnica del richiedente, né il secondo. Inoltre, il timbro sulla rinuncia è, secondo l'attore, non un "timbro registrato e ufficiale del club" e la rinuncia viene rilasciato in carta bianca. Inoltre, l'attore ha dichiarato che il documento non ha alcun numero di riferimento e che è "chiaro se il documento esiste in originale" in quanto il richiedente non ha alcun record. 10. Infine, l'attore ha sottolineato che l'unica persona autorizzata a rappresentare il club e per firmare il documento in questione sarebbe il presidente del Richiedente, il signor V. 11. A dispetto di essere stati invitati dalla FIFA a farlo, il Resistente non ha presentato il suo ultimo posizione. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera di risoluzione delle controversie (in prosieguo: la Camera o RDC) ha analizzato se era competente a trattare il caso a portata di mano. A questo proposito, ha preso atto che la questione attuale è stata presentata alla FIFA il 22 novembre 2010. Di conseguenza, l'edizione 2008 del Regolamento che disciplinano le procedure di Commissione per lo Status del Calciatore e della Camera di risoluzione delle controversie (in prosieguo: le norme procedurali), è applicabile alla materia in esame (cfr. Articolo 21 comma 2 e 3 della.. Regole procedurali). 2. Successivamente, i membri della sezione di cui all'art. 3 par. 1 della procedura Regole e hanno confermato che ai sensi dell'art. 24 par. 1 in combinazione con art. 22 lit. (D) del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2010), la Camera di Risoluzione delle Controversie è competente a trattare la questione in gioco in materia di indennità di formazione fra società appartenenti a diverse associazioni. 3. Inoltre, la Camera ha analizzato i quali la normativa dovrebbe essere applicabile per quanto riguarda la sostanza della questione. A questo proposito, si conferma che ai sensi dell'art. 26 par. 1 e 2 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2010), e considerando che la presente domanda è stata presentata il 22 novembre 2010, e che il giocatore è stato registrato con il Resistente in data 5 agosto 2010, l'edizione 2009 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (di seguito: Regolamento) è applicabile alla materia in esame nel merito. 4. La competenza della Camera e dei regolamenti applicabili essendo stato stabilito, la Camera è entrato nel merito della questione. I membri della Camera iniziato riconoscendo i fatti del caso di specie, nonché la documentazione su file. 5. In particolare, i membri della Camera osservato che il Richiedente rivendicato formazione indennizzo da parte della Resistente per un importo complessivo di 60.000 euro, basata sul trasferimento internazionale del giocatore al Resistente. 6. D'altra parte, la Camera ha osservato che il Resistente respinto la domanda del Richiedente di ricevere indennità di formazione, a causa di una "conferma" della Richiedente, in data 9 giugno 2010 e firmato dal segretario tecnico del club presunto, per mezzo del quale l'attore ha confermato che non avrebbe richiesto alcuna indennità di formazione. Inoltre, la Camera ha osservato che il Resistente, a dispetto di essere stato invitato a farlo, non ha fornito alcun commento finale. 7. A questo proposito, è stato osservato che la ricorrente attacca l'autenticità del "Conferma" del 9 giugno 2010, presentato dal Resistente, tenendo che rinunciava al diritto alla indennità di formazione nonché la firma e il timbro, affermando di non aver mai firmato il documento del genere. 8. Fermo restando quanto sopra, e tenuto conto delle osservazioni delle parti, le Prima Camera rivolto la sua attenzione alla questione preliminare per accertare se il detto "Conferma", ha stabilito che l'attore aveva rinunciato al suo diritto a ricevere l'indennità di formazione, sulla base del contenuto di tale documento. 9. A questo proposito, i membri della sezione esaminato attentamente il contenuto del suddetto documento datato 9 giugno 2010 e firmata dal signor X "Tehnical segretario", e indirizzata al Procuratore Mr. Z, in cui l'attore ha dichiarato tra l'altro che "(...) non richiede alcuna indennità di formazione (...)" . 10. Sezione, quindi, rispetto al detto primo luogo "Conferma" e la documenti presentati dal richiedente in fase di indagine nel presente materia. A questo proposito, la Camera ha preso debitamente nota che il timbro club del Richiedente contenuti nel "Conferma" datato 9 giugno 2010 è stato effettivamente diverso da quello utilizzato dal richiedente nella sua procura rilasciata a favore del calcio Federazione di M che lo autorizza ad agire per conto del richiedente nella vicenda attuale. 11. Inoltre, i membri della Camera ha tenuto conto del fatto che la "Conferma" è stato stampato su carta bianca e non conteneva carta intestata del club. 12. Inoltre, la Camera ha ricordato che per quanto riguarda le affermazioni del ricorrente, secondo cui Mr. X, da cui è stato firmato il presunto "Conferma", non è un dipendente del richiedente, così come il fatto che la versione originale del documento di accompagnamento non sono state fornite dal Resistente, mai ottenuto dallo stesso FIFA con la sua posizione. Pertanto, il DRC ha ritenuto che, così facendo, il convenuto rinunciato al suo diritto di difesa e accettato le accuse di fatto l'attore in ultima presentazione di quest'ultimo (cfr. art. 9 par. 3 del Regolamento di procedura), che ha detto " Conferma "non può essere preso in considerazione come una rinuncia a ricevere indennità di formazione. 13. Come risultato, in considerazione dei sopra citati, i membri della sezione ha concluso che la "Conferma" fornito dal Resistente, senza dover FIFA fornito con una versione originale, non potrebbero essere prese in considerazione nella presente la materia, e che pertanto, il richiedente ha diritto a ricevere l'indennità di formazione. 14. Infine, per quanto riguarda le accuse di al Resistente che l'attore non avrebbe diritto di chiedere indennità di formazione, visto che il giocatore è stato prestato dal Richiedente a S (cfr. punto I.8), la Camera era ansioso di sottolineare che detta materia non era rilevante nel merito del caso di specie e che non avrebbe pregiudica il diritto all'indennità di formazione. 15. Avendo stabilito che, la sezione di cui le norme applicabili alla formazione compensazione, e ha dichiarato che, come stabilito dall'art. 20 del Regolamento in combinazione con l'art. 1 par. 1 e art. 2 Allegato 4 del Regolamento, indennità di formazione è dovuta, come regola generale, per la formazione sostenute età compresa tra i 12 e 21 quando un professionista viene trasferito tra i due club di due diverse associazioni, prima della fine della stagione del giocatore del 23 ° compleanno. 16. Inoltre, la Camera ha anche ricordato che ai sensi dell'art. 3 par. 1 Allegato 4 del Regolamento, il nuovo club, con la quale il calciatore è tesserato, ha la responsabilità di pagare un'indennità di formazione. 17. In seguito, la Camera ha osservato che era pacifico che il giocatore, che è stato un professionista, è stato trasferito e registrato in un club appartenente a una diversa associazione, vale a dire il Resistente, prima della fine della stagione del suo 23 ° compleanno. In luce di quanto precede, la RDC ha deciso che il Resistente è tenuto a pagare formazione compensazione al richiedente ai sensi dell'art. 20 e allegato 4 della Regolamenti. 18. Per quanto la sua attenzione per il calcolo dell'indennità di formazione, i membri del Sezione di cui all'art. 5 par. 1 e 2, dell'allegato 4 del Regolamento, che prevede che, come regola generale, per calcolare la compensazione formazione a causa di un ex giocatore club, è necessario considerare i costi che sarebbero stati sostenuti dal nuovo club se aveva addestrato il lettore stesso e che è quindi calcolato sulla base dei costi di formazione della la nuova società moltiplicati per il numero di anni di formazione presso la società di provenienza. 19. Inoltre, il DRC ricordato che, secondo la documentazione sul file, potrebbe essere stabilito che la stagione del M paese va dal 1 ° agosto al 31 luglio dell'anno l'anno successivo, che il giocatore, nato il 31 ottobre 1989, sono stati registrati con il Resistente in data 5 agosto 2010, e che il Resistente apparteneva alla III categoria (Importo indicativo di 30.000 euro in UEFA) quando il giocatore è stato registrato con il quest'ultimo. 20. Stabilito quanto sopra, la sezione di cui all'art. 3 par. 1 dell'allegato 4 del Regolamento, che prevede che l'importo da pagare è calcolato su base proporzionale a seconda del periodo di formazione che il giocatore ha trascorso con il club. A questo proposito, la Camera ha concluso che il richiedente ha diritto a ricevere l'indennità di formazione per la formazione e l'educazione del giocatore in questione per il periodo di tempo dal 21 Luglio 2008 e il 2 gennaio 2010 e dal 30 giugno 2010 al 3 agosto 2010, durante il la stagione del 19 ° compleanno del giocatore e compie 20 anni, vale a dire per 18 mesi. 21. Come risultato, prendendo in considerazione quanto sopra, la Camera ha deciso che l' Resistente è tenuto a versare l'importo di 45.000 euro al richiedente per la formazione e l'educazione del giocatore. 22. La Camera ha concluso i suoi lavori per quanto riguarda il merito della causa, rifiutando ogni ulteriore pretesa del Ricorrente. 23. Infine, i membri della sezione di cui all'art. 25 par. 2 del Regolamento in combinato disposto con l'art. 18 par. 1 del Regolamento di procedura, secondo la quale, in procedimento dinanzi alla RDC relativo alle controversie in materia di indennità di formazione e il meccanismo di solidarietà, i costi per un importo massimo di CHF 25'000 di prelevamento. Il disposizione prevede inoltre che i relativi costi sono a carico in considerazione del grado parti di successo nel procedimento e che, ai sensi dell'allegato A della le norme procedurali, le spese del procedimento devono essere prelevati sulla base della valore della controversia. 24. Nel rispetto di quanto sopra, il DRC ritenuto che l'importo da prendere in considerazione in presente procedimento è pari a 60.000 relative al credito del richiedente. Di conseguenza, la Camera ha concluso che l'importo massimo delle spese del procedimento corrisponde a CHF 10.000 (cfr. tabella di cui all'allegato A). 25. Di conseguenza, e tenendo conto che la domanda del richiedente è stato parzialmente accettato, la Camera ha concluso che sia l'attore e il convenuto devono sopportare una parte delle spese del procedimento in corso davanti FIFA. 26. Considerato quanto sopra, la Camera determinato i costi del procedimento in corso ad l'importo di 5000 franchi, di cui CHF 3000 sono a carico del Resistente e CHF 2000 sono a carico del Richiedente. 27. A questo proposito, la Camera ha anche tenuto conto del fatto che l'attore aveva già pagato l'importo di CHF 2000 all'inizio del presente procedimento, e che è pertanto esentate dal pagamento del relativo importo delle spese processuali. La decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La richiesta del Richiedente, M, è parzialmente accolta. 2. Il Resistente, A, deve pagare alla M Richiedente, l'importo di 45.000 euro entro 30 giorni a partire dalla notifica della presente decisione. 3. Se la somma di cui sopra non viene pagata entro il termine di cui sopra, gli interessi al l'aliquota del 5% all'anno vigore al momento della scadenza del termine previsto e la questione attuale sono presentati, su richiesta, alla commissione disciplinare della FIFA, a titolo oneroso e una decisione formale. 4. L'importo finale delle spese del procedimento per un importo di 5000 franchi deve essere pagato come segue: 4.1 L'importo di CHF 3000 deve essere pagato da parte del Resistente, A, entro 30 giorni di notifica della presente decisione alla FIFA al seguente conto bancario con riferimento al caso no. XX-XXXXX/xxx: UBS Zurigo Numero di conto 366.677.01U (Stato Calciatori) Clearing numero 230 IBAN: CH27 0023 0230 3666 7701 U SWIFT: UBSWCHZH80A 4.2 L'importo di CHF 2000 deve essere pagato dalla parte attrice, M, alla FIFA, che sono già stati pagati dal richiedente a titolo di anticipo delle spese all'inizio del presente procedimento. 5. Eventuali ulteriori richieste presentate dalla parte attrice, M, sono respinte. 6. Il Richiedente, M, è diretta ad informare il Resistente, A, immediata e diretta di il numero di conto sul quale l'rimessa deve essere effettuata e di informare la Camera di Risoluzione delle Controversie di ogni pagamento ricevuto. Nota relativa alla decisione motivata (ricorso giurisdizionale): Ai sensi dell'art. 63 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi al Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato al CAS direttamente entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi di cui al punto 2 delle direttive impartite dal CAS, una copia della quale si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, il ricorrente deve presentare una breve indicando i fatti e gli argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e il numero di contatto del CAS sono i seguenti: Tribunale Arbitrale dello Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle controversie: Jérôme Valcke Segretario Generale ______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2011-2012) - training compensation – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 24 November 2011, in the following composition: Geoff Thompson (England), Chairman Carlos Soto (Chile), member Takuya Yamazaki (Japan), member Theodoros Giannikos (Greece), member Guillermo Saltos Guale (Ecuador), member on the claim presented by the club, M, as Claimant against the club, A, as Respondent regarding a training compensation dispute related to the transfer of the player I I. Facts of the case 1. According to the Football Federation M (FFM) the player, I (hereinafter: the player), born on 31 October 1989, was registered with its affiliated club, M (hereinafter: the Claimant), as from 21 July 2008 until 2 January 2010, and from 30 June 2010 until 3 August 2010 as a professional. During the period from 2 January 2010 until 30 June 2010, the player was on loan with the club, S of the country P(hereinafter: S), as a professional. 2. The Football Federation M confirmed that the football season in the country M runs from 1 August until 31 July of the following year. 3. According to the Football Association P (FAP), the player was registered for its affiliated club, A (hereinafter: the Respondent), on 5 August 2010, as a professional. 4. The Football Association P confirmed that during the time the player was registered with it, the Respondent belonged to the category III. 5. On 22 November 2010, the Claimant contacted FIFA asking for its proportion of training compensation from the Respondent. In particular, the Claimant requested the amount of EUR 60,000. 6. Moreover, according to the Football Federation M, the Claimant “stop to play in [the] First Division and regarding Disciplinary Decisions of [the] competent bodies M was relegated in the 4th (last) M division where the teams are completely with amateur status, and according to the abovementioned the player received status of free player”. 7. In its response to the claim, the Respondent held that the player signed a professional contract with it after having received a “Confirmation” from the Claimant, dated 9 June 2010 and signed by its technical secretary (Mr X) by means of which “it confirms to Mr. Z; licensed player’s agent, who is the official representative of the player (…) that: Club M, Republic of country M that will NOT AS FOR ANY TRAINING COMPENSATIONS or other compensations regarding the article 20 annex 4 of the FIFA regulations of the Status and Transfer of players (edition July 2005). Regarding the situation in our Club, we are confirming that we are not a professional Club and that we are playing now in forth league, that the player I is TOTALLY FREE without the need for paying any amount to our Club in case of his transfer to another Club. After the player I signs a professional contract with some other Club, we will provide all necessary document from the Football Federation M needed for the player’s registration.” 8. Equally, the Respondent held that the Claimant loaned the player to S from 2 February 2010 until 30 June 2010 and for said loan it received an amount of EUR 20,000 which was “against regulations because [the Claimant] did not have a professional status at this moment and the player doesn’t have a valid professional contract”. 9. In its replica, the Claimant contested the authenticity of the waiver provided by the Respondent. In particular, it held that said confirmation is not issued and signed by an authorized person of the Claimant. More specifically, the Claimant held that the person who signed the waiver, i.e. Mr X, is neither employed by the Claimant nor Technical secretary of the latter. Moreover, the stamp on the waiver is, according to the Claimant, not a “registered and official stamp of the club” and the waiver is issued on blank paper. Furthermore, the Claimant held that the document does not have any reference number and that is “unclear whether the document exists in original” since the Claimant does not have any record. 10. Finally, the Claimant emphasized that the only authorized person to represent the club and to sign the relevant document would be the president of the Claimant, Mr V. 11. In spite of having been asked by FIFA to do so, the Respondent did not submit its final position. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Dispute Resolution Chamber (hereinafter: the Chamber or DRC) analysed whether it was competent to deal with the case at hand. In this respect, it took note that the present matter was submitted to FIFA on 22 November 2010. Consequently, the 2008 edition of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (hereinafter: the Procedural Rules), is applicable to the matter at hand (cf. art. 21 par. 2 and 3 of the Procedural Rules). 2. Subsequently, the members of the Chamber referred to art. 3 par. 1 of the Procedural Rules and confirmed that in accordance with art. 24 par. 1 in combination with art. 22 lit. (d) of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2010), the Dispute Resolution Chamber is competent to deal with the matter at stake relating to training compensation between clubs belonging to different associations. 3. Furthermore, the Chamber analysed which regulations should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, it confirmed that in accordance with art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2010), and considering that the present claim was lodged on 22 November 2010, and that the player was registered with the Respondent on 5 August 2010, the 2009 edition of the Regulations on the Status and Transfer of Players (hereinafter: Regulations) is applicable to the matter at hand as to the substance. 4. The competence of the Chamber and the applicable regulations having been established, the Chamber entered into the substance of the matter. The members of the Chamber started by acknowledging the facts of the case as well as the documentation on file. 5. In particular, the members of the Chamber noted that the Claimant claimed training compensation from the Respondent for a total amount of EUR 60,000, based on the player’s international transfer to the Respondent. 6. On the other hand, the Chamber noted that the Respondent rejected the claim of the Claimant to receive training compensation, because of a “Confirmation” of the Claimant, dated 9 June 2010 and signed by the alleged club’s technical secretary, by means of which the Claimant confirmed that it would not demand any training compensation. Furthermore, the Chamber noted that the Respondent, in spite of having been asked to do so, did not provide any final comments. 7. In this regard, it was noted that the Claimant challenges the authenticity of the “Confirmation” dated 9 June 2010, presented by the Respondent, bearing that it would waive its entitlement to training compensation as well as of the signature and the stamp, asserting that it never signed such document. 8. Notwithstanding the foregoing, and in view of the parties’ submissions, the Chamber first turned its attention to the preliminary question as to whether the said “Confirmation” established that the Claimant had renounced to its right to receive training compensation on the basis of the contents of said document. 9. In this respect, the members of the Chamber carefully examined the contents of the aforementioned document dated 9 June 2010 and signed by Mr. X “Tehnical Secretary”, and addressed to the player’s agent Mr. Z, in which the Claimant stated inter alia that ”(…) will not ask for any training compensation (…)”. 10. The Chamber, therefore, firstly compared the said “Confirmation” as well as the documents submitted by the Claimant during the investigation phase in the present matter. In this respect, the Chamber took duly note that the club stamp of the Claimant contained in the “Confirmation” dated 9 June 2010 was indeed different from the one used by the Claimant in its power of attorney issued in favour of the Football Federation of M authorising it to act on behalf of the Claimant in the present affair. 11. In addition, the members of the Chamber took into account that the “Confirmation” was printed on blank paper and did not contain the club’s letterhead. 12. Furthermore, the Chamber recalled that with regard to the Claimant’s allegations that Mr. X, by whom the alleged “Confirmation” was signed, is not employed by the Claimant, as well as the fact that the original version of said document was not provided by the Respondent, the latter never provided FIFA with its position. Therefore, the DRC deemed that, by doing so, the Respondent renounced to its right to defence and accepted the allegations of the Claimant made in the latter’s last submission (cf. art. 9 par. 3 of the Procedural Rules), that said “Confirmation” cannot be taken into account as a waiver to receive training compensation. 13. As a result and in consideration of the above-stated, the members of the Chamber concluded that the “Confirmation” provided by the Respondent, without having provided FIFA with an original version, could not be taken into account in the present matter, and that therefore, the Claimant is entitled to receive training compensation. 14. Finally, with regard to the allegations of the Respondent that the Claimant would not be entitled to request training compensation, since the player was loaned from the Claimant to S (cf. point I.8), the Chamber was eager to emphasize that said matter was not relevant as to the substance of the present case and that would not prejudice the right to training compensation. 15. Having established that, the Chamber referred to the rules applicable to training compensation, and stated that, as established in art. 20 of the Regulations in combination with art. 1 par. 1 and art. 2 of Annexe 4 to the Regulations, training compensation is payable, as a general rule, for training incurred between the ages of 12 and 21 when a professional is transferred between two clubs of two different associations, before the end of the season of the player’s 23rd birthday. 16. Moreover, the Chamber also recalled that in accordance with art. 3 par. 1 of Annexe 4 of the Regulations, the new club, with which the player is registered, is responsible to pay training compensation. 17. In continuation, the Chamber observed that it was undisputed that the player, who was a professional, was transferred and registered to a club belonging to a different association, i.e. the Respondent, before the end of the season of his 23rd birthday. In view of the foregoing, the DRC decided that the Respondent is liable to pay training compensation to the Claimant in accordance with art. 20 and Annexe 4 of the Regulations. 18. Turning its attention to the calculation of training compensation, the members of the Chamber referred to art. 5 par. 1 and 2 of Annexe 4 to the Regulations, which stipulates that, as a general rule, to calculate the training compensation due to a player’s former club, it is necessary to take the costs that would have been incurred by the new club if it had trained the player itself and that it is thus calculated based on the training costs of the new club multiplied by the number of years of training with the former club. 19. In addition, the DRC recalled that, according to the documentation on file, it could be established that the season in the country M runs from 1 August until 31 July of the following year, that the player, born on 31 October 1989, had been registered with the Respondent on 5 August 2010, and that the Respondent belonged to the category III (indicative amount of EUR 30,000 within UEFA) when the player was registered with the latter. 20. Having established the above, the Chamber referred to art. 3 par. 1 of Annexe 4 of the Regulations, which stipulated that the amount payable is calculated on a pro rata basis according to the period of training that the player spent with the club. In this regard, the Chamber concluded that the Claimant is entitled to receive training compensation for the training and education of the player concerned for the period of time from 21 July 2008 until 2 January 2010 as well as from 30 June 2010 until 3 August 2010, during the season of the player’s 19th birthday and 20th birthday, i.e. for 18 months. 21. As a result, taking into consideration all the above, the Chamber decided that the Respondent is liable to pay the amount of EUR 45,000 to the Claimant for the training and education of the player. 22. The Chamber concluded its deliberations as to the substance of the case by rejecting any further claim of the Claimant. 23. Lastly, the members of the Chamber referred to art. 25 par. 2 of the Regulations in conjunction with art. 18 par. 1 of the Procedural Rules, according to which, in proceedings before the DRC relating to disputes regarding training compensation and the solidarity mechanism, costs in the maximum amount of CHF 25’000 are levied. The relevant provision further states that the costs are to be borne in consideration of the parties’ degree of success in the proceedings and that, in accordance with Annex A of the Procedural Rules, the costs of the proceedings are to be levied on the basis of the amount in dispute. 24. In respect of the above, the DRC held that the amount to be taken into consideration in the present proceedings is EUR 60,000 related to the claim of the Claimant. Consequently, the Chamber concluded that the maximum amount of costs of the proceedings corresponds to CHF 10,000 (cf. table in Annex A). 25. As a result, and taking into account that the claim of the Claimant has been partially accepted, the Chamber concluded that both the Claimant as well as the Respondent have to bear a part of the costs of the current proceedings in front of FIFA. 26. Considering the above, the Chamber determined the costs of the current proceedings to the amount of CHF 5,000, of which CHF 3,000 shall be borne by the Respondent and CHF 2,000 shall be borne by the Claimant. 27. In this respect, the Chamber also took into account that the Claimant had already paid the amount of CHF 2,000 at the outset of the present proceedings, and that it is therefore exempted from paying the relevant amount of procedural costs. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the Claimant, M, is partially accepted. 2. The Respondent, A, has to pay to the Claimant M, the amount of EUR 45,000 within 30 days as of notification of the present decision. 3. If the aforementioned sum is not paid within the aforementioned deadline, interest at the rate of 5% per year will apply as of expiry of the stipulated time limit and the present matter shall be submitted, upon request, to FIFA’s Disciplinary Committee, for consideration and a formal decision. 4. The final amount of costs of the proceedings in the amount of CHF 5,000 is to be paid as follows: 4.1 The amount of CHF 3,000 has to be paid by the Respondent, A, within 30 days of notification of the present decision to FIFA to the following bank account with reference to case no. XX-XXXXX/xxx: UBS Zurich Account number 366.677.01U (FIFA Players’ Status) Clearing number 230 IBAN: CH27 0023 0230 3666 7701U SWIFT: UBSWCHZH80A 4.2 The amount of CHF 2,000 has to be paid by the Claimant, M, to FIFA, which have already been paid by the Claimant as advance of costs at the start of the present proceedings. 5. Any further claims lodged by the Claimant, M, are rejected. 6. The Claimant, M, is directed to inform the Respondent, A, immediately and directly of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. Note relating to the motivated decision (legal remedy): According to art. 63 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Court of Arbitration for Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Jérôme Valcke Secretary General
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