C.R. LOMBARDIA – Corte Sportiva di Appello Territoriale – 2022/2023 – crlombardia.it – atto non ufficiale – CU N. 43 del 22/12/2022 – Delibera – Reclamo della società POLISPORTIVA LOMBARDIA UNO – Camp. U15 Reg.– Gir. A GARA del 27.11.2022 tra Polisportiva Lombardia Uno – Castellanzese 1921 C.U. n. 38 del CRL datato 01.12.2022

Reclamo della società POLISPORTIVA LOMBARDIA UNO – Camp. U15 Reg.– Gir. A GARA del 27.11.2022 tra Polisportiva Lombardia Uno – Castellanzese 1921 C.U. n. 38 del CRL datato 01.12.2022 La società POL. LOMBARDIA UNO ha proposto reclamo avverso la decisione del GS di 1°Grado con cui veniva comminata alla stessa l’ammenda di € 150,00 e l’obbligo di disputare una gara a porte chiuse in quanto, mentre il direttore di gara lasciava lo stadio, nei pressi della propria vettura veniva circondato minacciosamente da alcuni sostenitori della reclamante; uno di essi poggiava le mani sopra il petto dell’arbitro, spingendolo e facendolo indietreggiare. La società Pol. Lombardia Uno chiedeva quindi l’annullamento della sanzione comminata. Il direttore di gara, in data 11.12.2022, inviava una propria precisazione relativa all’accaduto, nella quale dichiarava che, al termine della gara, mentre si dirigeva verso la propria auto posta nel parcheggio adiacente allo stadio notava un gruppo di 4 persone all’altezza dell’ingresso della tribuna. Due di questi ultimi erano appoggiati sul cofano di un’auto di colore blu e altri due erano davanti a loro. L’arbitro continua dicendo che, arrivato a circa cinque metri dal gruppo di quattro persone, i due in piedi sono corsi dietro di lui accerchiandolo e i due appoggiati al cofano si sono posti davanti a lui ostruendogli il passaggio. Uno di questi, dichiara l’arbitro, con una barba rossa, accento dell’est Europa e un basco di colore chiaro, gli avrebbe appoggiato entrambe le mani al petto e gridato: “(BESTEMMIA) che cazzo di rigore hai fischiato pezzo di merda”, spingendolo e facendolo arretrare di qualche passo. Il direttore di gara ha dedotto che si trattasse di tifosi del Lombardia Uno in quanto nel corso della partita ha assegnato un solo rigore e a favore della Castellanzese 1921. Continua l’arbitro precisando che, dopo essere riuscito a superare il blocco grazie all’intervento di una persona che non faceva parte del gruppo di tifosi del Lombardia Uno, sentiva gridare “Ti ammazzo…”, riconoscendo lo stesso tifoso che l’aveva spinto il quale concludeva con “figlio di puttana vattene via”. All’udienza tenuta in data 15.12.2022 era presente il Presidente della società reclamante, Gatti Davide, il quale dichiarava di non essere stato presente alla gara. Il Presidente si riportava al proprio reclamo chiedendone l’accoglimento e chiedendo, altresì, l’audizione di due testimoni, Ivaniuc Natalia e Gagliardi Massimiliano, immediatamente reperibili. Veniva introdotta la sig.ra Ivaniuc Natalia, dirigente accompagnatore della squadra, la quale dichiarava: “sono stata presente sia nel corso della partita che al termine. Sul marciapiede si trovava un gruppo di 4 o 5 genitori. I genitori sostavano in piedi davanti alla macchina di mia proprietà. Mio figlio, tesserato per la reclamante, è entrato in macchina, io ho salutato i genitori, sono salita a mia volta in macchina e mentre facevo manovra e mi allontanavo ho notato l’arbitro che si avvicinava verso i genitori dei componenti della squadra. Non ho notato nessun episodio di violenza nei confronti dell’arbitro. Ho solo visto l’arbitro che si avvicinava al gruppo dei genitori e il clima era disteso. Poi mi sono allontanata senza aver sentito né percepito nulla di anomalo. A seguito del Comunicato, ho chiamato i genitori che avevo visto sul marciapiede nei pressi della mia macchina. Questi hanno negato ogni episodio. I genitori mi hanno altresì riferito che l’arbitro ha chiesto di poter passare in mezzo a loro e che si sono scansati per consentirgli il passaggio. Preciso che i genitori si ritengono risentiti per quanto riferito dal direttore di gara e che intendono adire le competenti autorità per far valere i propri diritti”. A domanda se ne gruppo di genitori vi fosse un uomo con la barba rossa, la Ivaniuc rispondeva: “nel gruppo dei genitori c’era un uomo con la barba di colore tendente al rosso e corta”. A domanda se tra i genitori presente vi fossero degli stranieri, rispondeva: “i genitori che erano presenti erano tutti italiani”. A domanda se il genitore con la barba tendente al rosso portasse un basco chiaro, rispondeva: “non ricordo se il genitore con la barba tendente al rosso avesse un cappello nell’occasione”. Veniva introdotto il sig. Gagliardi Massimiliano, Direttore Sportivo e Allenatore, il quale dichiarava: “dichiaro che l’episodio non è mai accaduto. Sono andato via insieme agli ultimi calciatori. La mia macchina si trovava circa a metà parcheggio. Non so dove si trovava la macchina dell’arbitro. Non ho visto l’arbitro andare verso la propria autovettura. Ho solo visto i calciatori salire sulle macchine dei propri genitori e andare via”. La Corte Sportiva d’Appello Territoriale, preso atto che il reclamo è stato depositato ritualmente e nei termini di cui al CGS OSSERVA Dal referto arbitrale, che si rammenta essere fonte primaria e privilegiata di prova (art. 61 comma 1 CGS), emergono in modo chiaro le condotte tenute dai sostenitori della società Pol. Lombardia Uno nei confronti del direttore di gara, al termine della gara del 27.11.2022 tra la reclamante e la Castellanzese 1921. Le testimonianze assunte all’udienza del 15.12.2022, al contrario, non apportano elementi tali da confutare quanto sostenuto dal direttore di gara. Nello specifico la sig.ra Ivaniuc afferma chiaramente di essersi allontanata con la propria auto prima che l’arbitro raggiungesse il gruppo di genitori della Lombardia Uno, mentre il sig. Gagliardi dichiara di non aver visto nulla anche perché tra gli ultimi a lasciare lo stadio. Tanto premesso e ritenuto questa Corte Sportiva di Appello Territoriale RIGETTA il reclamo e dispone l’addebito della relativa tassa se versata.
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