F.I.G.C. – TRIBUNALE FEDERALE NAZIONALE – Sezione Disciplinare – 2025/2026 – figc.it – atto non ufficiale – Decisione n. 17/TFN – SD del 28 Luglio 2025 (motivazioni) – Andrea Gatto – Reg. Prot. 240/TFN-SD

Decisione/0017/TFNSD-2025-2026

Registro procedimenti n. 0240/TFNSD/2024-2025

 

IL TRIBUNALE FEDERALE NAZIONALE

SEZIONE DISCIPLINARE

 

composto dai Sigg.ri:

Carlo Sica – Presidente

Serena Callipari – Componente

Giammaria Camici – Componente

Gaia Golia - Componente (Relatore)

Maurizio Lascioli - Componente

Giancarlo Di Veglia - Rappresentante AIA

ha pronunciato, nell'udienza fissata il 17 luglio 2025, sul deferimento proposto dal Procuratore Federale n. 30302/908pf24-24/GC/PM/mg del 13 giugno 2025, depositato il 17 giugno 2025, nei confronti del sig. Andrea Gatto, la seguente

DECISIONE

Il deferimento

La Procura Federale con provvedimento prot. n. 30302/908pf2424/GC/PM/mg del 13 giugno 2025, depositato il 17 giugno 2025 ha deferito dinanzi al Tribunale Federale Nazionale, sezione disciplinare il sig. Andrea Gatto all’epoca dei fatti Arbitro Effettivo della sezione AIA di Crotone, per rispondere della violazione degli artt. 42 co. 1, 2 e 3 lett. a) e c) del vigente Regolamento AIA così come integrato quest’ultimo anche dagli artt. 4, 5, 6.1 del Codice Etico e di Comportamento dell’AIA per avere costui quale arbitro dell’incontro ASD AMATORI ISOLA C.R. vs AMATORI NEAITHOS, disputato in data 25.01.2025 e valevole per la 9^ giornata del Campionato Amatori Gir. C della corrente stagione sportiva, assunto e tenuto in occasione della gara e nell’esercizio delle proprie funzioni un atteggiamento irriguardoso, irrispettoso e financo offensivo nei confronti di certuni tesserati (calciatori) della società ospitante (ASD AMATORI ISOLA). E più precisamente per aver: i) nel corso del secondo tempo di gioco (al minuto 40^) dopo aver annullato una rete della squadra ospitante rivolto all’indirizzo del calciatore Orlando PERITI che a lui si era avvicinato per avere spiegazioni circa la decisione di annullare la segnatura e al momento di espellere lo stesso dal terreno di gioco per proteste le seguenti testuali parole: <Tu hai finito di giocare nel campionato Amatori. Ti devi allontanare, non protestare ... a Isola siete tutti mafiosi.>; ii) al termine della gara proferito verso il calciatore Giovanni GERALDI che a lui si era avvicinato per avere delucidazioni circa le ragioni che lo avevano determinato ad annullare ben tre reti segnate nel corso dell’incontro dalla ASD AMATORI ISOLA e nell’atto di espellerlo per proteste le seguenti testuali parole:<Sei un mafioso. Ad Isola siete tutti mafiosi.>.

La fase istruttoria

Il procedimento avente ad oggetto “Trasmissione atti della Corte Sportiva d'Appello Territoriale del C.R. Calabria per accertamenti in ordine alla presunta condotta oltraggiosa dell'arbitro Andrea Gatto in occasione della gara Amatori Isola-Amatori Neaithos del 25 gennaio 2025” trae origine dalla segnalazione della Corte Sportiva di Appello Territoriale del CR Calabria – L.N.D. pervenuta alla Procura Federale il 25.02.2025, in merito al reclamo proposto dalla società ASD Amatori Isola. Il reclamo segnalava presunti comportamenti inappropriati tenuti dall’Arbitro Effettivo Andrea Gatto nei confronti di giocatori della ASD Amatori Isola nel corso e al termine della gara del 25.01.2025, nei seguenti termini:

“Sulla squalifica del calciatore Periti Orlando Francesco… per "ripetuto comportamento irriguardoso e minaccioso nei confronti dell'arbitro". In un contesto ambientale mal gestito dal direttore di gara nei minuti finali della partita la squadra Amatori Isola ASD segnava il gol del 1-0 (dopo che erano stati annullati due gol per fuorigioco - tanto si dice per descrivere solo le circostanze fattuali, di tempo e luogo e non già per censurare la decisione tecnica del sig. Arbitro di annullare i gol, essendo sua prerogativa che chi scrive non intende sindacare) sugli sviluppi di una mischia in aria di rigore il sig. Arbitro attendeva circa un minuto prima di fischiare denotando un evidente smarrimento. In tale lasso di tempo affermava ad alta voce ed in maniera provocatoria rivolgendosi ai giocatori della squadra Amatori Neaithos "Non vi preoccupate, tanto a questi non gliene fischio gol". II Periti, evidentemente esterrefatto, si rivolgeva al signor Arbitro in maniera concitata dicendo "Che cosa hai detto? Ma come fai? Ma come fai ad annullare questo gol?" Riscontrava il signor Arbitro rivolgendosi al Periti "Tu hai finito di giocare nel campionato Amatori. Sei un mafioso."… II Periti, … ha reagito verbalmente, nelle fasi di concitazione del momento, affermando "Ma come ti permetti di chiamarmi mafioso? Io non ho finito di giocare nel campionato amatori così come tu non hai finito di arbitrare".

“Sulla squalifica del calciatore Geraldi Giovanni… "per aver tentato a fine gara di aggredire l'arbitro senza riuscirci solo grazie all'intervento dei compagni". Alla fine della gara il sig. Geraldi, che già al termine del prima tempo si era confrontato in maniera pacata e civile con il sig. Arbitro, si avvicinava al direttore di gara pacatamente chiedendo spiegazioni sulle ragioni tecniche che lo avevano portato ad annullare 3 reti all'AMATORI ISOLA ASD. Il direttore di gara rispondeva al GERALDI nei seguenti termini "Sei un mafioso. Ad Isola di Capo Rizzuto siete tutti mafiosi. Questo schifo succede solo ad isola di Capo Rizzuto." … II Geraldi dopo aver udito detti insulti ha provato ad avvicinarsi al signor arbitro in maniera concitata gridando "a chi hai chiomato mafioso? come ti permetti di chiamare mafioso me ed i miei paesani?” ed i compagni di squadra, per evitare un'altra squalifica, lo hanno trattenuto dall'avvicinarsi al signor Arbitro. In nessun modo il Geraldi ha provato ad aggredire l'arbitro, ma al più in maniera concitata, ha provato ad avvicinarsi allo stesso per chiedere spiegazioni. Ancora una volta, dunque, la squalifica di 3 mesi inflitta al GERALDI è non solo eccessiva, ma non tiene conto delle circostanze attenuanti”.

Nel corso dell’attività di indagine venivano auditi Orlando Francesco Periti, Presidente/calciatore della A.S.D. AMATORI ISOLA C.R., Paolo Periti, tesserato della società ASD AMATORI ISOLA C.R., Giovanni Geraldi tesserato della società A.S.D. AMATORI ISOLA C.R., Vincenzo Paparo tesserato della società A.S.D. AMATORI ISOLA C.R.

Orlando Francesco Periti in merito ai fatti oggetto di reclamo dichiarava: “ … dopo ha fischiato il fuorigioco ed io mi sono rivolto verso di lui dicendo che non doveva permettersi a fischiare in quanto il fuorigioco era inesistente e lui per contro mi ha mostrato il cartellino rosso dell’espulsione, dicendo le testuali parole: “Vuoi vedere che non ti faccio giocare mai più a pallone? Al che io gli ho battuto le mani in segno di complimento e me ne sono uscito… dopo il triplice fischio di fine gara, Al momento dell’espulsione di Geraldi che stava protestando contro l’arbitro per la gara in generale e per i goal annullati, l’arbitro gli ha rivolto queste testuali parole: “voi a Isola CR siete tutti così, siete tutti mafiosi e ad Isola non si può arbitrare”.

Paolo Periti in merito ai fatti oggetto di reclamo dichiarava: “… le frasi pronunciate dall’arbitro nei confronti di Periti Orlando Francesco, al 40° del 2° tempo, non le ho sentite in quanto ero distante… ho sentito il nostro calciatore Periti Orlando gridare dicendo “io non ho finito di giocare nel campionato Amatori come Lei non ha finito di arbitrare”. Detta frase è stata pronunciata dal nostro calciatore al momento dell’espulsione. Poi a fine gara il nostro calciatore Geraldi Giovanni si è avvicinato all’arbitro protestando ad alta voce in merito ai tre goal annullati chiedendo spiegazioni. Io ero nelle immediate vicinanze … al che l’arbitro rispondeva al Geraldi “Sei un mafioso, ad Isola siete tutti mafiosi”. Dopo queste parole il nostro calciatore ancor di più protestava e forma di reazione alle parole subite e noi tutti presenti al fine di evitare che la situazione degenerasse, abbiamo trattenuto il Geraldi e lo abbiamo fatto rientrare negli spogliatoi”.

Giovanni Geraldi in merito ai fatti oggetto di reclamo dichiarava: “Si ero presente e in lista di riserva e non ho preso parte alla gara … durante la gara l'arbitro più volte ci ha apostrofato come mafiosi. A fine gara invece, mi sono alzato e mi sono avvicinato all'arbitro per chiedere i motivi dell'annullamento di una rete a mio parere regolarmente segnata. Gli ho detto perché non ha concesso il gol. Per risposta, avvicinandosi a me con fare di sfida, mi diceva: tu sei un mafioso e a Isola siete tutti mafiosi. Al che, vista la mia reazione, i miei compagni mi hanno afferrato e allontanato. Sono rimasto sorpreso dal fatto che un ragazzino di 18 anni, che può essere mio figlio, abbia potuto dire dette frasi”.

Vincenzo Paparo in merito ai fatti oggetto di reclamo dichiarava: “… ho giocato come capitano e centrocampista… l’arbitro sia al momento dell’espulsione di Periti Orlando che a fine gara nei confronti del calciatore nostro Geraldi Giovanni, ha più volte pronunciato le seguenti parole: Siete tutti mafiosi, ad Isola siete tutti mafiosi…  Al momento dell’espulsione di Periti Orlando, avvenuta nel fine gara, chiedendo spiegazioni per la rete che aveva annullato, l’arbitro ha detto in faccia a Periti Orlando queste parole: ti devi allontanare, non protestare anche perché a Isola siete tutti mafiosi… A fine gara il mio compagno Geraldi Giovanni si è avvicinato all’arbitro per chiedere spiegazioni anche per le frasi pronunciate dallo stesso, in risposta l’arbitro lo ha espulso e ad alta voce gli diceva di allontanarsi”.

Sempre in fase di indagini venivano, altresì, auditi in qualità di persone informate sui fatti, i seguenti tesserati della società avversaria Amatori Neaithos: il Dirigente Responsabile Pierfrancesco Podella, il portiere e capitano Antonio Dattolo.

Il Podella dichiarava di non aver sentito le frasi offensive oggetto di contestazione avendo seguito la partita dalla panchina e, per il resto, “a fine gara vedendo l'arbitro un po' impaurito noi della squadra ospite abbiamo cercato di accompagnarlo in sicurezza negli spogliatoi. Unitamente a noi vi erano anche tesserati della squadra di casa che hanno accompagnato in sicurezza l'arbitro. Questo perché, dopo il fischio finale si era creata una situazione di forte contestazione nei confronti dell'arbitro per le espulsioni comminate… Ricordo che al momento dell'espulsione di Periti Orlando, avvenuta a circa 5 minuti dalla fine, lo stesso contestava l'espulsione avvicinandosi all'arbitro e ritardando l'uscita dal terreno di giuoco. Ricordo altresì che dopo il triplice fischio il calciatore locale Geraldi Giovanni, ha protestato vivamente contro l'arbitro e nel frattempo si era creato un parapiglia di calciatori locali che hanno circondato l'arbitro, protestando e impedendogli di lasciare il terreno di giuoco. L’intervento dei nostri e di alcuni giocatori locali ha permesso di scortarlo sino ai locali dello spogliatoio”.

Anche il Dattolo dichiarava di non aver sentito l’arbitro pronunciare frasi offensive e su quanto avvenuto a fine gara: “ La prima espulsione è avvenuta al seguito di un annullamento di un gol in fuorigiuoco e da lì sono iniziate le proteste. Proteste che si sono fatte sempre più eclatanti tanto da interessare quasi tutta la squadra di casa compresa la panchina. Dopo il triplice fischio di gara un calciatore locale lo ha minacciato e tentato di aggredirlo e quindi l'arbitro gli ha esposto il cartellino rosso. Non posso riferire le parole che si sono dette in quanto ero distante. Posso riferire invece che l'arbitro l'ho visto piangere a fine gara per la paura avuta”.

Ritenendo confermati i profili di responsabilità, la Procura Federale notificava in data 29 maggio 2025 la comunicazione di conclusione delle indagini, contestando atti e comportamenti disciplinarmente rilevanti, posti in essere da Andrea Gatto. In data 10.06.2025 il difensore del sig. Gatto faceva pervenire memoria difensiva nell’interesse dell’incolpato, confermando le dichiarazioni rese nell’audizione del 28.04.2025 e, in particolare, l’infondatezza e la pretestuosità delle circostanze narrate da dirigenti e calciatori della ASD Amatori Isola, finalizzate ad attenuare i profili di responsabilità accertati e sanzionati dalla Corte Sportiva Territoriale per ottenere, ai sensi dell’art. 13 CGS una riduzione delle squalifiche inflitte. La difesa dell’incolpato evidenziava oggettive difficoltà di gestione del malcontento dei giocatori della squadra ospitante da parte del giovane arbitro diciottenne, un clima ostile culminato in un tentativo di aggressione da parte del calciatore Geraldi il quale, dalla panchina dove si trovava come riserva, raggiungeva l’arbitro nei pressi della porta a circa 40 metri e veniva trattenuto con fatica dai compagni di squadra che evitavano così la violenza fisica. Tali circostanze trovavano conferma nelle dichiarazioni rese dai tesserati della Neaithos Amatori.

È seguita, in data 17 giugno 2025, la notifica del deferimento in oggetto al sig. Andrea Gatto.

La fase predibattimentale

Il Presidente del TFN fissava per la discussione l’udienza del 17.07.2025. Il deferito non depositava memoria.

Il dibattimento

In sede di discussione erano presenti l’Avv. Francesco Keller per la Procura Federale e l’Avvocato Antonio Poleo in difesa del sig. Andrea Gatto, presente anche personalmente.

L’Avv. Keller, si riportava ai contenuti dell’atto di deferimento e chiedeva irrogarsi nei confronti del deferito la sanzione di 30 (trenta) giorni di sospensione.

Prendeva, quindi, la parola l’Avv. Poleo, il quale sottolineava le enormi difficoltà di gestione della partita per l’arbitro, il quale era stato aggredito a fine gara da alcuni rappresentanti della squadra di casa e difeso dai calciatori della squadra ospite, i quali in audizione avevano negato di avergli sentito pronunciare frasi discriminatorie. Concludeva, pertanto, chiedendo il proscioglimento del proprio assistito.

Interveniva il sig. Gatto, il quale confermava di essere stato aggredito in campo e negava di aver proferito le dichiarazioni contestate.

La decisione

Il Tribunale ritiene che gli indizi di colpevolezza come emersi dai documenti di causa e dall’articolata istruttoria testimoniale, non presentino un grado di univocità e significatività idoneo a fondare un giudizio di responsabilità personale del deferito.

Applicando al caso in esame le coordinate ermeneutiche della giustizia federale, infatti, talune rilevanti discrasie del compendio probatorio inducono a ritenere più probabile il non verificarsi che il verificarsi dei fatti contestati al deferito, secondo un giudizio integrato da dati di comune esperienza. Gli elementi raccolti non appaiono tali da condurre ad un ragionevole affidamento in ordine alla sussistenza della violazione contestata, in quanto non corrispondenti a dati di fatto certi, non consistenti in meri giudizi di verosimiglianza (cfr. per tutte CFA, Sez. Unite, n. 126/2023-2024).

Dalla documentazione in atti sono emerse le seguenti circostanze: Orlando Periti ha dichiarato che l’arbitro al momento dell’espulsione “mi ha mostrato il cartellino rosso dell’espulsione, dicendo le testuali parole: “Vuoi vedere che non ti faccio giocare mai più a pallone? Al che io gli ho battuto le mani in segno di complimento e me ne sono uscito”, mentre Vincenzo Paparo ha dichiarato “Al momento dell’espulsione di Periti Orlando, avvenuta nel fine gara, chiedendo spiegazioni per la rete che aveva annullato, l’arbitro ha detto in faccia a Periti Orlando queste parole: ti devi allontanare, non protestare anche perché a Isola siete tutti mafiosi”. Le dichiarazioni risultano palesemente contraddittorie in quanto appare evidente che il Paparo si è letteralmente inventato la frase che l’arbitro avrebbe rivolto all’Orlando Periti (che ha riferito tutt’altro) con l’evidente scopo di mettere in pessima luce il giovane arbitro anche al fine di sostenere il reclamo proposto avverso la squalifica irrogata dal Giudice sportivo, non a caso incentrandosi quel reclamo sulla presunta provocazione subita dai due calciatori.

Quanto all’espulsione del Giraldi e alla frase ad esso asseritamente rivolta, le dichiarazioni del Periti Orlando e del Paparo risultano convergenti, ma si è visto come il Paparo abbia perduto ogni credibilità con la falsa dichiarazione riguardante l’Orlandi Periti, mentre il Periti ha ovviamente riferito quanto dettogli da altri, atteso che egli era stato espulso (quindi era uscito dal campo e rientrato negli spogliatoi) ben cinque minuti prima del fatto.

Quanto argomentato porta a ritenere che le accuse all’arbitro siano frutto di un tentativo di minarne la credibilità e di arrecargli un danno al fine di evitare o sminuire la responsabilità dei due giocatori espulsi e di “punirlo” per le reti annullate.

Le contraddizioni adombrano la credibilità dei dichiaranti ancor più se si considera che nessuno dei tre tesserati della società Amatori Neaithos auditi nel corso delle indagini ha confermato di aver sentito pronunciare le frasi contestate, né ha rilevato alcun comportamento scorretto dell’arbitro nei confronti dei giocatori.

A fronte di ciò emerge in maniera univoca, per stessa ammissione dei tesserati della ASD Amatori Isola C.R. auditi che, a partire dal 40° minuto di gioco, con la prima espulsione di Periti, più giocatori contestavano con veemenza il giovane arbitro; contestazione sfociata, al termine della gara, nel tentativo di aggressione fisica da parte del Geraldi (che, pur senza essere mai entrato in partita, dalla panchina raggiungeva in corsa sfrenata l’arbitro per assalirlo): “abbiamo trattenuto il Geraldi e lo abbiamo fatto rientrare negli spogliatoi”, “vista la mia reazione, i miei compagni mi hanno afferrato e allontanato”, “L’intervento dei nostri e di alcuni giocatori locali ha permesso di scortarlo sino ai locali dello spogliatoio”.   L’analisi dei menzionati elementi non consente una valida prova presuntiva, non risultando accertabile con ragionevole grado neppure di probabilità se, quando e nei confronti di chi il deferito avrebbe pronunciato le frasi denunciate. Integrando il giudizio complessivo sui fatti oggetto di deferimento con il criterio di normalità basato sull"id quod plerumque accidit, appaiono probabilisticamente convincenti le deduzioni difensive svolte in favore del deferito, il quale, dunque, non può rispondere della violazione dell’art. 42 co. 1, 2 e 3 lett. a) e c) del vigente Regolamento AIA così come integrato dagli artt. 4, 5, 6.1 del Codice Etico e di Comportamento dell’AIA.

Valuterà la Procura Federale se procedere nei confronti dei sigg.ri Paparo e Giraldi per le dichiarazioni rese, che questo Tribunale ritiene non veridiche e strumentali anche a danneggiare il sig. Gatto.

P.Q.M.

Il Tribunale Federale Nazionale, Sezione Disciplinare, definitivamente pronunciando, proscioglie il sig. Andrea Gatto.

Così deciso nella Camera di consiglio del 17 luglio 2025.

 

IL RELATORE                                                                IL PRESIDENTE

Gaia Colia                                                                         Carlo Sica

 

Depositato in data 28 luglio 2025.

 

IL SEGRETARIO

Marco Lai

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