TAS-CAS – Tribunale Arbitrale dello Sport – Corte arbitrale dello Sport (2004-2005) – Versione non ufficiale by dirittocalcistico – Arbitrato TAS/2004/A/761 SASP Olympique Marsiglia (OM) c. Federation Internationale de Football Association (FIFA), Arsenal e Mathieu Flamini, Premio del 31 ottobre 2005 Istruzione: Mr. Gerard Rasquin (Lussemburgo), presidente, François Carrard (Svizzera), Jean-Jacques Bertrand (Francia) Calcio Player contratto stagista Condizioni per la conclusione di un contratto da professionista al termine di un contratto tra un giocatore studente e società di formazione del giocatore Indennità di formazione
TAS-CAS - Tribunale Arbitrale dello Sport - Corte arbitrale dello Sport (2004-2005) - Versione non ufficiale by dirittocalcistico -
Arbitrato TAS/2004/A/761 SASP Olympique Marsiglia (OM) c. Federation Internationale de Football Association (FIFA), Arsenal e Mathieu Flamini, Premio del 31 ottobre 2005
Istruzione: Mr. Gerard Rasquin (Lussemburgo), presidente, François Carrard (Svizzera), Jean-Jacques Bertrand (Francia) Calcio
Player contratto stagista
Condizioni per la conclusione di un contratto da professionista al termine di un contratto tra un giocatore studente e società di formazione del giocatore
Indennità di formazione
1. Secondo la Carta calcio professionistico, applicabile in Francia, "il contratto di formazione scade, il club ha diritto di esigere dalla controparte la stipula di un contratto professionale" (art. 261). Il testo indica lo stesso che "le proposte fatte ai giocatori di contratto in materia di formazione entro il 30 aprile deve essere seguita attraverso 30 giorni prima della fine del periodo estivo trasferimento dello stesso anno. In caso contrario, il club e il giocatore sarà libero da qualsiasi impegno "(Art. 262). Una "proposta di contratto" inviato da un club per un giocatore è una semplice dichiarazione di intenti e non può essere trattato come un offerta di contratto, gli elementi del futuro contratto, come ad esempio i salari, non appaiono in loro .
2. Il giocatore tirocinante che non accetta una proposta secondo contratto stipulato dal datore di lavoro del club dopo la scadenza di 30 giorni che segna la fine del periodo di trasferimento estivo, è libero da qualsiasi obbligo e può validamente contratto con un un altro club.
SASP Olympique Marsiglia ("OM") è una società di calcio, membro della federcalcio francese (FFF).
Arsenal ("Arsenal FC") è un membro della Football Association (Premier League).
Mathieu Flamini ("player") è entrato il centro di formazione di OM all'età di 8 anni.
Il vantaggio di un contratto di formazione, dove ha portato tutte le sue classi fino a quando il off-season 2003/2004.
31 Marzo 2004, OM ha proposto al giocatore firma un contratto da professionista, nuova proposta il 29 giugno, non ha accettato. Sig. Flamini ha, invece, firmato 21 luglio 2004, un contratto da professionista con l'Arsenal FC.
Entrata a rilasciare il certificato internazionale di trasferimento del giocatore, il FFF ha categoricamente rifiutato, visto che è rimasto legato al suo primo club e che quindi non avrebbe potuto validamente firmato un contratto con l'Arsenal FC.
Il 9 novembre 2004, il Dispute Resolution Chamber (DRC) ha autorizzato FIFA giocatore della affiliazione con la Federcalcio e ha stabilito un assegno di formazione di 480 mila euro, realizzando così il trasferimento del giocatore Arsenal FC.
L'OM ha fatto appello questa decisione al CAS il 25 novembre 2004, il suo appello è diretto contro la FIFA.
Le richieste di azione da Arsenal FC e il giocatore sono stati accolti dal Presidente della Divisione arbitrale d'appello del CAS con ordinanza 1 ° febbraio 2005.
L'udienza si è svolta a Losanna il 25 luglio 2005.
Nelle sue memorie, la ricorrente ha sollevato l'incompetenza del CRL per determinare la validità del certificato internazionale di trasferimento, il che equivarrebbe alla concessione Commissione per lo Status dei Calciatori e il cui mancato rispetto dovrebbe portare alla cancellazione del ha impugnato la decisione.
Inoltre, la ricorrente ha sostenuto che la FIFA non ha correttamente valutato i fatti, quando ha dichiarato che la OM non aveva mai fatto un'offerta concreta al giocatore per il suo impegno al suo team . Inoltre, sentiva che la Carta del calcio francese ("Carta"), applicabile a questo caso come un contratto collettivo, costringendola dell'articolo 262 il giocatore a firmare un contratto con il suo primo club, la FIFA avrebbe a causa di questa disposizione come s. 43 del Regolamento FIFA sullo status e il trasferimento di giocatori (edizione settembre 2001) ("il regolamento FIFA") richiede che si tenga conto dei contratti collettivi nazionali in modo che il sistema di risoluzione delle controversie.
Considerati questi elementi, la ricorrente ritiene che la FIFA aveva una base sufficiente per negare il trasferimento del giocatore, chiedendo la sua reintegrazione nel suo primo club e firmando un contratto da professionista.
Data la natura contrattuale della controversia tra l'OM e il giocatore, la FIFA ha detto che è corretto la validità del trasferimento è stato deciso dal CRL.
Per quanto riguarda l'offerta di contratto fatta dal OM, la FIFA ha sostenuto che il 29 giugno 2004 è stata ritardata, mentre quella del 31 marzo 2004 non è stato dato seguito entro il termine fissato dal arti. 262 della Carta, rendendo il giocatore libero da qualsiasi impegno.
Sulla base di questi elementi, la FIFA ha trovato conferma della decisione oggetto del ricorso.
Sig. Flamini Arsenal FC e hanno deciso di respingere tutte le conclusioni del ricorso presentato da Olympique de Marseille.
DESTRA
Competenza del CAS
1. La competenza CAS dagli articoli 59 e 60 dello Statuto della FIFA stabiliscono che:
Art. 59
"La FIFA ha il potenziale di fare appello al Tribunale Arbitrale dello Sport, un tribunale arbitrale indipendente con sede a Losanna (Svizzera) per ogni controversia tra FIFA, le Confederazioni, i membri, leghe, club, giocatori, funzionari, agenti e corrispondere agli agenti dei giocatori. (...) ".
Art. 60
"Il CAS ha competenza esclusiva a conoscere i ricorsi contro qualsiasi decisione o azione disciplinare preso in ultima istanza da qualsiasi autorità giurisdizionale della FIFA, una confederazione, o un membro di una lega. Il ricorso deve essere depositato presso CAS entro dieci giorni dalla notifica della decisione (...) ".
2. È confermato dall'Ordine procedurale del 21 Giugno 2005 firmato dalle parti, fatte salve le osservazioni fatte dal Sig. Flamini Arsenal FC e articoli affini che non sono stati dedotti dalla ricorrente prima della DRC ( disciplina, indennità di formazione superiore a EUR 480.000 -.).
3. La giurisdizione CAS su questi temi saranno discussi i meriti di ciascuno di questi elementi.
Ammissibilità
4. L'atto di ricorso è stato ricevuto dal CAS il 25 novembre 2004, sia in termine di ricorso di 10 giorni dalla comunicazione, 17 novembre, la decisione impugnata.
5. Pertanto, il ricorso sia stato accolto questo punto di vista.
6. Ai sensi dell'art. R48 del Codice di Arbitrato per lo Sport (il "Codice"), un avviso di ricorso deve essere diversi riferimenti, tra cui nome e indirizzo completo del convenuto. Nella sua comunicazione del ricorso 25 novembre 2005, OM ha designato, in modo chiaro
per errore, come convenuto, che l'Ufficio CAS Corte non ha mancato di correggere dalla ricorrente.
7. Infatti, ai sensi dell'art. R48 in fine, il CAS, con lettera del 26 novembre 2004, invitava la ricorrente a regolarizzare il suo atto dichiarando la piena identità della parte o delle parti contro cui è diretta la chiamata.
8. Dal 29 novembre, OM ha risposto a TAS, che punta a FIFA come rispondente unica. L'appello diventa così regolarmente dal Codice (art. R48).
9. Oltre a questo punto, e il signor Flamini Arsenal FC hanno criticato il chiamante di non essere nominato nel bando di appello come intervistati, nonostante il fatto che la decisione era di rendere il CAS riguarda anche, privandoli diritti procedurali derivanti dalla loro posizione delle parti, compresa la scelta della lingua del procedimento.
10. L'arte. R48 del Codice dà il chiamante la scelta di determinazione delle parti di essere designato come intervistati, tutti gli altri soggetti terzi che possono cercare di intervenire nel procedimento ai sensi delle condizioni definite dall'art. R41.3 e 4 del Codice. La designazione da parte della ricorrente di una sola parte dei tanti che era apparso in una precedente istanza non può avere lo scopo di dare al lettore e Arsenal FC in quanto non pregiudica la validità formale della 'Avviso di Appello posto dall'art. R48 codice. La loro scelta può avere un effetto sulla portata della decisione, a condizione che non sarebbe opponibile dalle parti omesse dal ricorso dato l'effetto relativo dei lodi arbitrali. Di conseguenza, anche se il gruppo di esperti scientifici ritiene che la designazione del giocatore e Arsenal FC come parti fin dall'inizio della procedura sarebbe stata in grado di aiutarli a meglio presentare le proprie argomentazioni per quanto riguarda la scelta della lingua la procedura, si può solo respingere la domanda di nullità su questa sola censura, che è stata erroneamente deciso.
11. Pertanto l'appello del OM è dichiarata ricevibile.
Legge
12. Art R58 del Codice prevede che la Commissione decide in base alle norme e alle regole di legge scelta dalle parti, o, se non la scelta in base alla legge del paese in cui la Federazione che ha emesso la decisione impugnata è domiciliato .
13. In questo caso, le parti non abbiano espressamente scelto il diritto e la FIFA con sede in Svizzera, il diritto svizzero è applicabile, inoltre, nel merito.
14. Per quanto riguarda la normativa applicabile a questo caso, è il Regolamento FIFA sullo status e il trasferimento di giocatori (edizione settembre 2001) e le pertinenti disposizioni della Carta che si riferisce calcio professionistico detto regolamenti (articolo 43).
Sulle irregolarità addebitate alla FIFA
A. Competenza della Camera di Risoluzione delle Dispute
15. Nel suo ricorso, l'Olympique de Marseille ha citato l'incompetenza del CRL per determinare la validità del certificato internazionale di trasferimento del giocatore.
16. Sull'opportunità di mantenere questo corpo incompetente e che la decisione avrebbe dovuto essere presa dal Comitato per lo Status dei Calciatori, per l'istruzione avrebbe riferito che il corpo appelli di queste due istituzioni è la SAD. Quindi, la domanda non ha scopo dato che il ricorso è stato costituito e che il CAS può liberamente rivedere la decisione controversa.
17. Training rileva inoltre che la vaghezza della divisione esistente di responsabilità di ciascuno dei corpi FIFA era stata evidenziata dal CAS nella sua decisione del 21 dicembre 2004, resa nel caso opposto Olympique Marsiglia a FIFA ( 2004/A/685 TAS). Aveva in quel momento che la decisione impugnata non era valido in quanto risultato di un amalgama di differenti competenze organi della FIFA. Infatti, era stato fatto dal capo dello stato giocatore per conto della Camera di risoluzione delle controversie, in modo da confondere le rispettive competenze di tali organismi.
18. In questo caso, i termini della controversia diversa, la decisione è stata pronunciata dal CRL solo. Una lettura degli articoli 42 acceso. 2, lettera b del Regolamento e al regolamento interno della Camera di risoluzione delle controversie, è chiaro che è competente ad esaminare controversie in materia di indennità di formazione e di contenzioso in relazione alla violazione del contratto. L'argomento della ricorrente su una indennità di formazione particolare e di compensazione a seguito di una violazione del contratto che sarebbe imputabile al giocatore, la giurisdizione del CRL non può essere ragionevolmente contestata.
19. Di conseguenza, la formazione respinge la conclusione della chiamata ad annullare la decisione impugnata, a causa della presunta incompetenza del CRL.
B. Procedura per l'indagine del caso prima della RDC
20. L'OM critica FIFA per consentire l'Arsenal per la produzione di due volte gli argomenti aggiuntivi quando il processo di scambio di scrittura è stato chiuso.
21. La formazione non può apprezzare il suo vero valore l'influenza che le voci aggiuntivi presentati dal Arsenal FC hanno avuto l'esito del procedimento dinanzi FIFA. Tuttavia, rimane convinto che le conseguenze che cerca di attirare l'OM sono eccessive nella misura in cui voci aggiuntive sono state presentate al chiamante con le sue stesse dichiarazioni e ha avuto ampia opportunità di rispondere.
22. In ogni caso, segue le disposizioni di cui all'art. R57 del Codice che:
"La formazione in rassegna i fatti e la legge con pieni poteri di revisione. Si può prendere una nuova decisione sostituisce la decisione impugnata o annullare e adire l'autorità che ha governato l'ultima (...) ".
23. Il pieno potere di revisione, secondo una consolidata giurisprudenza, è probabile che per eliminare i difetti rilevati nel procedimento dinanzi all'autorità di cui decisione è impugnata (REEB M. (a cura di), Serie Award CAS III, 2001-2003, Berna 2004, pag. 108, 162, 478 e 495).
24. Secondo quanto precede, la richiesta di annullamento presentata dal OM deve essere respinto.
In fondo
A. Campo di applicazione dell'articolo 43 del Regolamento sullo status e sui trasferimenti dei calciatori
25. L'arte. 43 del regolamento FIFA prevede che "il sistema di risoluzione delle controversie e del sistema arbitrale prenderà in considerazione tutte le pertinenti disposizioni, le leggi e / o contratti collettivi a comprendere un cittadino, così come la specificità dello sport". La formazione considera, come le decisioni CAS fatte in casi analoghi (TAS 2003/O/530) attraverso accordi ai sensi di tale articolo, è inteso come accordi contrattuali.
26. Nelle loro relazioni contrattuali, il giocatore e Olympique de Marseille si sono impegnati a rispettare la Costituzione e lo Statuto della Professional Football League (LFP), in particolare la Carta del calcio professionistico. Il rapporto tra il giocatore e OM deve essere pertanto valutata sulla base delle pertinenti disposizioni della Carta, in particolare gli articoli 261 e 262.
B. Le sezioni 261 e 262 della Carta del calcio professionistico
27. Sig. Flamini era sotto di un contratto di prova scade alla fine della stagione 2003-2004.
28. 31 Marzo 2004, OM ha proposto al giocatore di firmare un contratto da professionista con una durata di tre stagioni sportive dal 1 ° luglio 2004 senza alcuna delle condizioni del contratto da inserire sono specificati nella loro e.
29. Varie discussioni ne seguì, senza che le parti sono d'accordo sui termini di un contratto.
30. Il 29 giugno 2004, il club ha offerto Mr. Flamini tre anni di contratto a stipendio lordo mensile di 30.000 -. € che sono stati aggiunti vari benefici. Questa offerta non è stata accettata dal giocatore.
31. Il 21 luglio 2004, il giocatore ha firmato un contratto con l'Arsenal FC.
32. Sulla base di queste considerazioni, si deve stabilire se un contratto da professionista è stato concluso tra il giocatore e Olympique de Marseille.
33. A questo proposito, s. 261 della Carta stabilisce:
"Alla scadenza del contratto di formazione, il club ha il diritto di richiedere la controparte la stipula di un contratto da professionista.
Il club sarà dovuto il 30 aprile al più tardi, mettere in guardia il lettore delle sue intenzioni a mezzo lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, una copia sarà inviata alla LFP. (...)
Se il giocatore si rifiuta di firmare un giocatore nella formazione del contratto, il giocatore d'elite o un giocatore professionista non può, per un periodo di tre anni, firma un altro club della LFP in qualsiasi stato di sorta, senza la accordo scritto del club scorso era in formazione. (...) ".
e l'arte. 262:
"Le proposte fatte ai giocatori di contratto in materia di formazione entro il 30 aprile deve essere seguita fino a 30 giorni prima della fine del periodo estivo trasferimento dello stesso anno. In caso contrario, il club e il giocatore sarà libero da ogni impegno. (...)
La risposta del giocatore è data al club entro e non oltre il 31 maggio dello stesso anno. In questo caso, le circostanze del giocatore sarà risolta in conformità con le disposizioni del precedente articolo. "
34. L'arte. 261 menziona l'obbligo di impedire al giocatore del club delle sue intenzioni, 30 aprile al più tardi, mentre l'art. 262 prevede una proposta di contratto stipulato prima del 30 aprile.
a) alimentazione
35. In questo caso, l'Olympique de Marseille giocatore ha inviato una lettera del 31 Marzo 2004. Il presente documento si limita ad affermare l'intenzione del OM a concludere con il suo giocatore un contratto da professionista in conformità con i requisiti di s. 261 della Carta. Tuttavia, non ha alcun elemento sostanziale di discrezionalità e può, se del caso, l'accettazione, compreso lo stipendio, può quindi essere considerato come una proposta contrattuale ai sensi dell'art. 262. E 'quindi una semplice dichiarazione di intenti e non una proposta.
36. In questa fase, si deve determinare se l'assenza di una proposta di contratto ai sensi dell'art. 262, entro il termine fissato, comporta la squalifica del club di coinvolgere il giocatore. In altre parole, definire se la sola lettera di intenti di cui all'art. 261 è sufficiente in modo che il club ha adempiuto ai suoi obblighi.
Entrambi gli argomenti devono essere considerati, vale a dire:
37. La sanzione contenuta nell'art. 262 è esplicito in assenza di proposta di contratto, il giocatore è libero da qualsiasi impegno, o, detto diversamente, il club perde il diritto di prendere il giocatore. Data la natura decisiva di tale sanzione, è legittimo pensare che l'esistenza di una proposta di contratto stipulato prima del 30 aprile è cruciale.
38. Inoltre, la formazione crede di poter almeno essere tenuti, nell'ambito dei colloqui del contratto, il club che è interessato a uno dei giocatori come parte del suo centro di formazione, presentare una proposta sufficientemente specifica entro un termine ragionevole, in particolare prima dell'inizio dei trasferimenti stagione. Sembra lecito ritenere che un giovane giocatore viene informato con sufficiente anticipo sul suo futuro professionale e, se necessario, si ha il tempo di applicare ad altri club. Da questa prospettiva, l'art. 262 corrisponde a questi requisiti. Inoltre, occorre considerare che le condizioni qui riportati sono cumulative a quelle dell'arte. 261. Di conseguenza, 30 aprile, solo una lettera di intenti non è sufficiente. Dovrebbe essere una società di formazione che vuole integrare un giocatore nel suo gruppo di giocatori professionisti consegnare, questo termine, una proposta di contratto specifico sufficiente che il destinatario può accettarla o rifiutarla.
39. Come accennato in precedenza, la lettera di Olympique de Marseille il 31 marzo 2004 non è un contratto proposta ai sensi dell'art. 262. La realizzazione di questa condizione è necessario, le note di formazione che la ricorrente ha, da questo punto di vista, non adempiere ai suoi obblighi entro i termini previsti dalla Carta.
40. Per quanto riguarda la lettera del 29 giugno 2004, esso non può essere considerato dato il fatto che l'offerta in esso contenuto era chiaramente tardi.
b) Accettazione
41. La seconda condizione imposta dall'art. 262 si occupa di risposta di un giocatore deve essere notificata al club entro e non oltre il 31 maggio dello stesso anno.
In questi termini, la formazione comprende che il giocatore deve avere, entro i termini stabiliti, accettato o rifiutato il contratto offerto a lui, o, formulati nei confronti di una proposta.
42. In questo caso, il signor Flamini non ha accettato le proposte presentate da Olympique Marsiglia. Nessun contratto è stato concluso, nessun contro-proposta è stata fatta prima della scadenza.
43. Pertanto, è opportuno riferirsi all'arte. 261, con riferimento all'art. 262, in cui si afferma che il giocatore che si rifiuta di firmare un contratto da professionista non può, per un periodo di tre anni, in un altro segno del club LFP, se non con l'ultimo club era in formazione.
44. Questo risultato è l'unica sanzione applicabile al Sig. Flamini, anche se gli occhi di formazione, mina il principio della libertà contrattuale. Infatti, come parte di colloqui volti a concludere un contratto, il fatto che una parte può essere favorito nei confronti
un altro dal gioco di un problema normativo. Il fatto penalizzare un giocatore per un divieto a lavorare sul suo territorio nazionale per un periodo di tre anni, se non accetta le condizioni stabilite dal suo primo club torna proprio per favorire questi ultimi a scapito di uno.
c) Il contratto
45. La terza condizione riguarda una proposta attuata 30 giorni prima della fine del periodo di trasferimento estivo. Con queste parole Training capisce che il contratto deve essere concluso entro il termine suindicato.
46. Formazione osserva che non è mai il giocatore ha risposto positivamente alle proposte del suo primo club in tempo. Inoltre, nessun contratto è stato concluso, questa condizione non è soddisfatta. Si deve poi ammettere, ai sensi dell'art. 262, il club e il giocatore è libero da qualsiasi impegno.
47. Di conseguenza, il gruppo è del parere che il giocatore aveva il diritto di concludere un contratto con l'Arsenal FC.
C. Indennità di formazione
48. Il CRL ha fissato la compensazione della formazione Mr. Flamini a EUR 480.000 -. Sulla base Circolare n 826 dalla FIFA.
49. Sig. Flamini Arsenal FC e sentiva che il CAS non è competente a decidere questo aspetto della controversia, la garanzia del doppio grado non è dato, questo punto non è stato sollevato dalla OM prima della RDC.
50. In questo caso, la decisione impugnata, le conclusioni di cui Olympique de Marseille, vale a dire la somma di Arsenal FC, club di pagare un'indennità di formazione per il giocatore Mathieu Flamini ai sensi del capitolo VII del Regolamento FIFA per la Status e Trasferimento dei Calciatori. Nel suo preambolo, la decisione si riferisce alla Circolare n 826 e l'obbligo del formatore club per fornire elementi di prova se vuole ottenere un risarcimento superiore all'importo ordinario.
51. Il laboratorio ha risolto il problema. Inoltre, Arsenal FC e M. Flamini non può far valere una violazione della garanzia del doppio grado.
52. OM, nel frattempo, ha contestato l'importo stabilito dal CRL sulla base del fatto che il costo di formazione di un giocatore è al centro e per un periodo di otto anni, pari a 826'955. -. Per arrivare a questo calcolo, la ricorrente di cui il bilancio annuale per il suo centro di formazione per la campagna 2004/2005 è stato diviso per il numero di giocatori in formazione (sotto contratto).
53. Circolare n ° 826 prevede che il pagamento del risarcimento che supera l'ammontare calcolato non può essere basata su circostanze particolari. Nella sua decisione, la LRC ha osservato che era opportuno dargli informazioni precise, comprese le fatture e il budget del centro di formazione, in modo che possa valutare un assegno di formazione superiore all'importo standard.
54. Training ritiene che le prove fornite, che il bilancio per stagione 2004/2005 e il numero di giocatori sotto contratto, non sono sufficienti per determinare il costo della formazione dedicata al signor Flamini. Questi sono i bilanci di ciascuno degli anni in cui è stato addestrato il giocatore da prendere in considerazione e non solo quella dello scorso anno. E 'importante che l'autorità, se del caso, dovrebbe dare un premio in eccesso rispetto al normale compenso, può avere tutte le prove necessarie per garantire una accurato calcolo della spesa da un club ad un giocatore particolare.
55. In questo caso, questi elementi sono mancanti. Inoltre, l'indennità di formazione fissati dal CRL sarà confermata.
D. Sanzioni sportive e la compensazione per violazione del contratto
56. Sulla base degli articoli 22 e 23 del Regolamento per lo Status ed il trasferimento dei giocatori e alla pretesa violazione del contratto, l'Olympique de Marseille ha chiesto che le sanzioni sportive sono pronunciate contro il giocatore e Arsenal FC. Ha anche richiesto un indennizzo pari al prezzo di acquisto del giocatore sostituire Mr. Flamini all'interno del team.
57. Come l'indennità di formazione, il giocatore e Arsenal FC ha ritenuto che il CAS non è competente a decidere questo punto, non è stato presentato al CRL. Questo argomento è infondato in quanto la OM ha concluso su questo punto prima della RDC, se la formazione ha cercato motivi per accogliere la richiesta di OM esiste.
58. Sezioni 22 e 23 del Regolamento per lo Status ed il trasferimento dei calciatori, che prevedono sanzioni sportive, si riferiscono entrambi a una rottura (unilaterale) del contratto. Inoltre, è opportuno esaminare se il giocatore contratto di stagista M. Flamini è stato rotto.
59. E 'ammessa da entrambe le parti che il contratto del giocatore è scaduto il 30 giugno 2004. Tutto ciò che rimane negli occhi del chiamante, l'obbligo del giocatore firmare un contratto da professionista con una durata di tre anni con il suo primo club.
60. Infatti, come esposto nei paragrafi 63 e segg, M. Flamini non è mai entrato in contratto da professionista con il ricorrente per la semplice ragione che l'OM non è conforme ai requisiti di cui all'art. 262 della Carta. La violazione che poteva essere addebitato ai dadi non è in conformità con l'obbligo di un contratto dopo la sua formazione.
61. La formazione ritiene pertanto che, non firmando il contratto offerto dalla OM, il giocatore non ha né rotto (unilateralmente) un contratto o violato alcun obbligo ad esso incombente. L'unica sanzione che può essere imposto a causa proprio per l'arte. 261 della Carta, vale a dire il divieto di impegnarsi in un club francese per un periodo di tre anni.
62. Questo ragionamento è applicabile a Arsenal FC, che ha parlato con un giocatore che non era sotto contratto, che lo protegge da eventuali sanzioni sportive contro di lui.
Il Tribunale Arbitrale dello Sport:
1. Riceve il ricorso presentato da Olympique de Marseille.
2. Fondamentalmente, il detto mal fondata.
3. Conferma la decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie della FIFA il 9 novembre 2004.
4. (...).
5. (...).
6. Rigetta le parti da tutti gli altri motivi. ______________________________
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Arbitrage TAS/2004/A/761 SASP Olympique de Marseille (OM) c. Fédération Internationale de Football Association (FIFA), Arsenal Football Club et Mathieu Flamini, sentence du 31 octobre 2005
Formation: M. Gérard Rasquin (Luxembourg), Président; Me François Carrard (Suisse); Me Jean-Jacques Bertrand (France)
Football
Contrat de joueur stagiaire
Conditions de conclusion d’un contrat de joueur professionnel au terme d’un contrat de joueur stagiaire entre un joueur et son club formateur
Indemnité de formation
1. Selon la Charte du Football Professionnel, applicable en France, “à l’expiration du contrat stagiaire, le club est en droit d’exiger de l’autre partie la signature d’un contrat professionnel” (art. 261). Ce même texte précise que “les propositions de contrats faites aux joueurs en formation avant le 30 avril doivent être suivies d’effets 30 jours avant la fin de la période de mutation estivale de la même année. A défaut, le club et le joueur seront libres de tout engagement” (art. 262). Une “proposition de contrat” envoyée par un club à un joueur ne constitue qu’une simple déclaration d’intention et ne peut être assimilée à une offre de contracter, les éléments du futur contrat, tel que le salaire, n’y figurant pas.
2. Le joueur stagiaire qui n’accepte pas une deuxième proposition de contrat faite par son club employeur après l’expiration du délai de 30 jours marquant la fin de la période de mutation estivale, est libre de tout engagement et peut valablement conclure un contrat avec un autre club.
SASP Olympique de Marseille (“l’OM”) est un club de football, membre de la Fédération Française de Football (FFF).
Arsenal Football Club (“Arsenal FC”) est membre de la Football Association (Premier League).
M. Mathieu Flamini (“le joueur”) a intégré le centre de formation de l’OM à l’âge de 8 ans.
Au bénéfice d’un contrat de formation, il y a effectué toutes ses classes jusqu’à l’intersaison 2003/2004.
Le 31 mars 2004, l’OM a proposé au joueur la signature d’un contrat professionnel, proposition renouvelée le 29 juin, qu’il n’a pas acceptée. M. Flamini a, en lieu et place, signé le 21 juillet 2004, un contrat de joueur professionnel avec Arsenal FC.
Saisie en vue de délivrer le certificat international de transfert du joueur, la FFF a opposé un refus catégorique, considérant que celui-ci restait lié à son club formateur et que, partant, il ne pouvait avoir signé valablement un contrat avec Arsenal FC.
Le 9 novembre 2004, la Chambre de Résolution des Litiges (CRL) de la FIFA a autorisé l’affiliation du joueur auprès de la Football Association et fixé une indemnité de formation à hauteur de EUR 480’000, consacrant ainsi le transfert définitif du joueur à Arsenal FC.
L’OM a formé appel de cette décision auprès du TAS le 25 novembre 2004, son appel étant dirigé contre la FIFA.
Les demandes d’intervention d’Arsenal FC et du joueur ont été acceptées par le Président de la Chambre arbitrale d’appel du TAS par ordonnance du 1er février 2005.
Une audience a été tenue à Lausanne le 25 juillet 2005.
Dans ses écritures, l’appelant a soulevé l’incompétence de la CRL pour se prononcer sur la validité du certificat international de transfert, attribution qui reviendrait à la Commission du Statut du Joueur et dont le non respect devrait conduire à l’annulation de la décision contestée.
D’autre part, l’appelant a soutenu que la FIFA n’a pas correctement apprécié les faits lorsqu’elle a considéré que l’OM n’avait jamais fait d’offre concrète au joueur relativement à son engagement au sein de son équipe. En outre, il a estimé que la Charte du Football Français (“la Charte”), applicable au cas d’espèce à titre de convention collective, obligeant à son article 262 le joueur à signer un contrat avec son club formateur, la FIFA aurait dû faire application de cette disposition puisque l’art. 43 du Règlement FIFA sur le Statut et le Transfert des Joueurs (édition septembre 2001) (“le Règlement FIFA”) impose qu’il soit tenu compte des conventions collectives d’ordre national dans le système de règlement des litiges.
Au vu de ces éléments, l’appelant a considéré que la FIFA disposait d’une base suffisante pour refuser le transfert du joueur, exiger sa réintégration au sein de son club formateur et la signature d’un contrat de joueur professionnel.
Vu la nature contractuelle du litige opposant l’OM et le joueur, la FIFA a estimé que c’est à bon droit que la validité du transfert a été tranchée par la CRL.
En ce qui concerne l’offre de contrat formulée par l’OM, la FIFA a soutenu que celle du 29 juin 2004 était tardive alors que celle du 31 mars 2004 n’a pas été suivie d’effet dans le délai fixé par l’art. 262 de la Charte, ce qui rendait le joueur libre de tout engagement.
Sur la base de ces éléments, la FIFA a conclu à la confirmation de la décision dont appel.
Arsenal FC et M. Flamini ont conclu au rejet de toutes les conclusions contenues dans l’appel déposé par l’Olympique de Marseille.
DROIT
Compétence du TAS
1. La compétence du TAS résulte des articles 59 et 60 des Statuts de la FIFA qui stipulent:
Art. 59
“La FIFA offre la possibilité de faire recours au Tribunal Arbitral du Sport, un tribunal arbitral indépendant ayant son siège à Lausanne (Suisse) pour tout différend opposant la FIFA, les confédérations, les membres, les ligues, les clubs, les joueurs, les officiels, les agents de matches et les agents de joueurs licenciés. (…)”.
Art. 60
“Le TAS est seul compétent pour traiter des recours interjetés contre toute décision ou sanction disciplinaire prise en dernier ressort par toute autorité juridictionnelle de la FIFA, d’une confédération, d’un membre ou d’une ligue. Le recours doit être déposé au TAS dans les dix jours suivant la communication de la décision (…)”.
2. Elle est confirmée par l’ordonnance de procédure du 21 juin 2005 signée par les parties, sous réserve des remarques émises par M. Flamini et Arsenal FC en rapport avec les points qui n’auraient pas été soulevés par l’appelant devant la CRL (sanctions disciplinaires, indemnité de formation dépassant EUR 480’000.-).
3. La compétence du TAS sur ces points sera examinée lors de l’examen au fond de chacun de ces éléments.
Recevabilité
4. La déclaration d’appel est parvenue au TAS le 25 novembre 2004, soit dans le délai d’appel de 10 jours suivant la communication, le 17 novembre, de la décision attaquée.
5. Ainsi, l’appel est recevable de ce point de vue.
6. En vertu de l’art. R48 du Code de l’arbitrage en matière de sport (le “Code”), une déclaration d’appel doit porter plusieurs mentions, dont notamment le nom et l’adresse complète de l’intimé. Dans sa déclaration d’appel du 25 novembre 2005, l’OM s’est désigné, manifestement
par erreur, comme intimé, ce que le Greffe du TAS n’a pas manqué de faire corriger par l’appelant.
7. En effet, conformément à l’art. R48 in fine, le TAS, par courrier en date du 26 novembre 2004, a invité l’appelant à régulariser son acte en indiquant l’identité complète de la partie ou des parties contre qui l’appel est dirigé.
8. Dès le 29 novembre, l’OM a répondu au TAS en désignant la FIFA comme seule partie intimée. L’acte d’appel devenait ainsi régulier par rapport au Code (art. R48).
9. Outre ce point, Arsenal FC et M. Flamini ont reproché à l’appelant de ne pas les avoir désignés dans la déclaration d’appel comme parties intimées en dépit du fait que la décision que devait rendre le TAS les concernait aussi, les privant ainsi des droits de procédure découlant de leur position de parties, notamment quant au choix de la langue de la procédure.
10. L’art. R48 du Code donne à l’appelant le libre choix de la détermination des parties qu’il entend désigner comme intimées, tous autres tiers pouvant demander à intervenir dans la procédure dans les conditions définies par l’art. R41.3 et 4 du Code. La désignation par l’appelant d’une seule partie parmi d’autres qui avaient comparu dans une précédente instance ne saurait avoir la portée que lui donnent le joueur et Arsenal FC dans la mesure où elle n’affecte en rien la régularité formelle de l’acte d’appel telle que posée par l’art. R48 du code. Ce choix ne pourrait avoir d’effet que sur la portée de la décision rendue pour autant que celle-ci ne serait pas opposable aux parties omises dans l’acte d’appel compte tenu de l’effet relatif des décisions arbitrales. En conséquence, même si la Formation est d’avis que la désignation du joueur et d’Arsenal FC comme parties dès l’entame de la procédure eût été de nature à leur permettre de mieux faire valoir leurs arguments quant au choix de la langue de la procédure, elle ne peut que rejeter la demande de nullité portant sur ce seul grief, qui est mal fondé.
11. En conséquence l’appel de l’OM est déclaré recevable.
Droit applicable
12. L’article R58 du Code prévoit que la Formation statue selon les règlements applicables et selon les règles de droit choisies par les parties, ou, à défaut de choix, selon le droit du pays dans lequel la fédération ayant rendu la décision attaquée a son domicile.
13. En l’espèce, les parties n’ont pas expressément choisi de règles de droit et la FIFA ayant son siège en Suisse, le droit suisse est applicable, à titre complémentaire, au fond du litige.
14. Quant aux réglementations applicables au présent litige, il s’agit du Règlement FIFA sur le Statut et le Transfert des Joueurs (édition septembre 2001) ainsi que les dispositions pertinentes de la Charte du Football Professionnel auxquelles renvoie ledit Règlement (art. 43).
Sur les irrégularités reprochées à la FIFA
A. Compétence de la Chambre de Résolution des Litiges
15. Dans son appel, l’Olympique de Marseille a invoqué l’incompétence de la CRL pour se prononcer sur la validité du certificat international de transfert du joueur.
16. S’il fallait retenir que cet organe n’était pas compétent et que la décision aurait dû être prise par la Commission du Statut du Joueur, la Formation relèverait que l’organe de recours de ces deux instances est le TAS. Aussi, la question n’a pas d’objet dès lors qu’un recours a été formé et que le TAS peut librement revoir la décision contestée.
17. La Formation relève également que le flou existant sur la répartition des compétences de chacun des organes de la FIFA avait été mis en exergue par le TAS dans sa décision du 21 décembre 2004, rendue dans la cause opposant l’Olympique de Marseille à la FIFA (TAS 2004/A/685). Il avait considéré à cette occasion que la décision contestée était nulle, car elle résultait d’un amalgame des compétences de différents organes de la FIFA. En effet, elle avait été rendue par le Chef du statut du joueur au nom de la Chambre de résolution des litiges, confondant ainsi les compétences respectives de ces organes.
18. En l’espèce, les termes du litige diffèrent, la décision ayant été rendue par la CRL, seule. A la lecture des articles 42 litt. b du Règlement et 2 du Règlement de procédure de la Chambre de Résolution des Litiges, force est de constater que celle-ci est compétente pour examiner les litiges en matière d’indemnités de formation et les litiges liés aux ruptures de contrat. Les prétentions de l’appelant concernant notamment une indemnité de formation et une indemnité consécutive à une rupture de contrat qui serait imputable au joueur, la compétence de la CRL ne saurait être valablement contestée.
19. En conséquence, la Formation rejette la conclusion de l’appelant visant à annuler la décision dont appel en raison de l’incompétence prétendue de la CRL.
B. Procédure d’instruction du dossier devant la CRL
20. L’OM a fait grief à la FIFA d’avoir autorisé Arsenal FC à produire à deux reprises des arguments complémentaires alors que la procédure d’échange des écritures était close.
21. La Formation ne saurait apprécier à sa juste valeur l’influence que les écritures complémentaires déposées par Arsenal FC ont pu avoir sur l’issue de la procédure devant la FIFA. Toutefois, elle reste convaincue que les conséquences que cherche à en tirer l’OM sont excessives dans la mesure où les écritures complémentaires ont été soumises à l’appelant d’après ses propres déclarations et qu’il a ainsi eu tout le loisir d’y répondre.
22. En tout état de cause, il résulte des dispositions de l’art. R57 du Code que:
“La Formation revoit les faits et le droit avec plein pouvoir d’examen. Elle peut soit rendre une nouvelle décision se substituant à la décision attaquée, soit annuler cette dernière et renvoyer la cause à l’autorité qui a statué en dernier (…)”.
23. Ce plein pouvoir d’examen, d’après une jurisprudence solidement établie, est de nature à purger les vices de forme constatés dans la procédure menée devant l’autorité dont la décision est contestée (REEB M. (éd.), Recueil des sentences du TAS III, 2001-2003, Berne 2004, p. 108, 162, 478 et 495).
24. En vertu de ce qui précède, la demande d’annulation formulée par l’OM doit être rejetée.
Au fond
A. Portée de l’article 43 du Règlement sur le Statut et le Transfert des Joueurs
25. L’art. 43 du Règlement FIFA dispose que “le système de règlement des litiges et le système arbitral tiendront compte de tous les arrangements, lois et/ou conventions collectives d’ordre national, de même que des spécificités du sport”. La Formation considère, à l’instar de décisions du TAS rendues dans des cas similaires (TAS 2003/O/530), que par arrangements au sens dudit article, il faut entendre notamment des accords contractuels.
26. Dans leurs relations contractuelles, le joueur et l’Olympique de Marseille se sont engagés à respecter les statuts et les règlements de la Ligue du Football Professionnel (LFP), en particulier la Charte du Football Professionnel. Les relations entre le joueur et l’OM doivent dés lors être appréciées sur la base des dispositions pertinentes de la Charte, notamment de ses articles 261 et 262.
B. Articles 261 et 262 de la Charte du Football Professionnel
27. M. Flamini était au bénéfice d’un contrat de stagiaire arrivant à échéance à la fin de la saison 2003-2004.
28. Le 31 mars 2004, l’OM a proposé au joueur la signature d’un contrat de joueur professionnel d’une durée de trois saisons sportives à compter du 1er juillet 2004 sans qu’aucune des conditions du contrat à conclure ne soient précisée dans son courrier.
29. Diverses discussions ont suivi, sans que les parties ne tombent d’accord sur les termes d’un contrat.
30. Le 29 juin 2004, le club a proposé à M. Flamini un contrat de trois ans au salaire mensuel brut de 30’000.- € auquel s’ajoutaient divers avantages. Cette offre n’a pas été acceptée par le joueur.
31. Le 21 juillet 2004, le joueur a signé un contrat avec Arsenal FC.
32. Sur la base de ces éléments, il convient de déterminer si un contrat de joueur professionnel a été conclu entre le joueur et l’Olympique de Marseille.
33. A ce sujet, l’art. 261 de la Charte prévoit:
“A l’expiration du contrat stagiaire, le club est en droit d’exiger de l’autre partie la signature d’un contrat professionnel.
Le club aura dû, le 30 avril au plus tard, prévenir le joueur de ses intentions par lettre recommandée avec accusé de réception, dont une copie sera adressée à la LFP. (…)
Si le joueur refuse de signer un contrat de joueur en formation, de joueur élite ou de joueur professionnel il ne pourra pas, pendant un délai de trois ans, signer dans un autre club de la LFP, sous quelque statut que ce soit, sans l’accord écrit du dernier club où il a été en formation. (…)”.
et l’art. 262:
“Les propositions de contrats faites aux joueurs en formation avant le 30 avril doivent être suivies d’effets 30 jours avant la fin de la période de mutation estivale de la même année. A défaut, le club et le joueur seront libres de tout engagement. (…)
La réponse du joueur devra être notifiée au club au plus tard le 31 mai de la même année. Dans ce cas, la situation du joueur sera réglée conformément aux dispositions de l’article précédent”.
34. L’art. 261 mentionne une obligation incombant au club de prévenir le joueur de ses intentions, le 30 avril au plus tard, alors que l’art. 262 stipule une proposition de contrat faite avant le 30 avril.
a) L’offre
35. En l’espèce, l’Olympique de Marseille a adressé au joueur un courrier daté du 31 mars 2004. Ce document fait simplement état de l’intention de l’OM de conclure avec son joueur un contrat professionnel conformément aux exigences de l’art. 261 de la charte. En revanche, il ne comporte aucun élément substantiel susceptible d’appréciation et, le cas échéant, d’acceptation, notamment le salaire, permettant de le considérer comme une proposition de contrat au sens de l’art. 262. Il s’agit alors d’une simple déclaration d’intention et non d’une offre.
36. A ce stade, il convient de déterminer si l’absence d’une proposition de contrat au sens de l’art. 262, dans le délai fixé, doit entraîner la déchéance du droit du club d’engager le joueur. En d’autres termes, de définir si la seule lettre d’intention évoquée à l’art. 261 est suffisante pour que le club ait respecté ses obligations.
Deux arguments doivent être pris en considération, à savoir:
37. La sanction contenue dans l’art. 262 est explicite; en l’absence de proposition de contrat, le joueur est libre de tout engagement, ou, formulé différemment, le club est déchu de son droit d’engager le joueur. Au vu du caractère décisif de cette sanction, il est légitime de penser que l’existence d’une proposition de contrat formulée avant le 30 avril est déterminante.
38. En outre, la Formation considère qu’il peut à tout le moins être exigé, dans le cadre de pourparlers contractuels, que le club qui s’intéresse à l’un des joueurs faisant partie de son centre de formation, émette une proposition suffisamment précise dans un délai raisonnable, notamment avant que ne débute la saison des transferts. Il parait admissible de considérer qu’un jeune joueur soit renseigné suffisamment tôt sur son avenir professionnel et, le cas échéant, qu’il dispose de temps pour postuler auprès d’autres clubs. Dans cette optique, l’art. 262 correspond à ces exigences. Aussi, il convient de considérer que les conditions qu’il contient sont cumulatives à celles de l’art. 261. En conséquence, au 30 avril, seule une lettre d’intention ne suffit pas. Il convient qu’un club formateur qui souhaite intégrer un joueur dans son groupe de joueurs professionnels émette, à cette échéance, une proposition de contrat suffisamment précise pour que son destinataire puisse, soit l’accepter, soit la refuser.
39. Comme évoqué précédemment, la lettre de l’Olympique de Marseille du 31 mars 2004 n’est pas une proposition de contrat au sens de l’art. 262. La réalisation de cette condition étant nécessaire, la Formation constate que l’appelant n’a, de ce point de vue, pas satisfait à ses obligations dans le délai imparti par la Charte.
40. S’agissant de la lettre du 29 juin 2004, celle-ci ne peut être prise en considération compte tenu du fait que l’offre qui y était contenue était manifestement tardive.
b) L’acceptation
41. La deuxième condition fixée par l’art. 262 porte sur une réponse du joueur qui doit être notifiée au club au plus tard le 31 mai de la même année.
Par ces termes, la Formation comprend que le joueur doit avoir, dans le délai imparti, accepté ou refusé le contrat qui lui a été offert, ou encore, formulé une contre-proposition.
42. En l’espèce, M. Flamini n’a accepté aucune des propositions émises par l’Olympique de Marseille. Aucun contrat n’a été conclu, aucune contre-proposition n’a été formulée avant l’échéance fixée.
43. Ainsi, il convient de se référer à l’art. 261, par renvoi de l’art. 262, qui précise que le joueur qui refuse de signer un contrat de joueur professionnel ne pourra pas, pendant un délai de trois ans, signer dans un autre club de la LFP, sauf accord du dernier club où il a été en formation.
44. Cette conséquence est la seule sanction applicable à M. Flamini, même si aux yeux de la Formation, elle porte atteinte au principe de la liberté contractuelle. En effet, dans le cadre de pourparlers visant à la conclusion d’un contrat, le fait qu’ une partie soit avantagée vis-à-vis
d’une autre par le jeu d’une réglementation pose problème. Le fait de sanctionner un joueur d’une interdiction de travailler sur son territoire national pendant une durée de trois ans s’il n’accepte pas les conditions fixées par son club formateur revient précisément à favoriser celui-ci au détriment de celui-là.
c) La conclusion du contrat
45. La troisième condition porte sur une proposition suivie d’effet 30 jours avant la fin de la période de mutation estivale. Par ces termes la Formation comprend que le contrat doit avoir été conclu dans le délai évoqué.
46. La Formation constate que le joueur n’a jamais répondu positivement aux propositions de son club formateur dans les délais impartis. Aussi, aucun contrat n’ayant été conclu, cette condition n’est également pas remplie. Il convient alors d’admettre, conformément à l’art. 262, que le club et le joueur sont libres de tout engagement.
47. En conséquence, la Formation est d’avis que le joueur a pu valablement conclure un contrat avec Arsenal FC.
C. Indemnité de formation
48. La CRL a fixé l’indemnité de formation concernant M. Flamini à EUR 480’000.- en se fondant sur la circulaire n° 826 de la FIFA.
49. Arsenal FC et M. Flamini ont estimé que le TAS n’est pas compétent pour trancher cet aspect du litige, la garantie de double instance n’étant pas donnée, ce point n’ayant pas été soulevé par l’OM devant la CRL.
50. En l’espèce, la décision dont appel fait mention des conclusions de l’Olympique de Marseille, à savoir de sommer le club Arsenal FC de payer l’indemnité de formation pour le joueur Mathieu Flamini en application du chapitre VII du Règlement FIFA concernant le Statut et le Transfert des Joueurs. Dans ses considérants, la décision fait référence à la circulaire n° 826 et à l’obligation incombant au club formateur de fournir des justificatifs probants s’il entend obtenir une indemnité supérieure au montant ordinaire.
51. La CRL a ainsi tranché ce point. Aussi, Arsenal FC et de M. Flamini ne peuvent se prévaloir d’une violation de la garantie de double instance.
52. L’OM, pour sa part, a contesté le montant fixé par la CRL en alléguant que le coût d’un joueur en formation est, dans son centre et pour une durée de huit ans, d’un montant de EUR 826’955.-. Pour arriver à ce calcul, l’appelant s’est référé au budget annuel de son centre de formation pour l’année 2004/2005 qu’il a divisé par le nombre de joueurs en formation (sous contrat).
53. La circulaire n° 826 prévoit que le versement d’une indemnité qui dépasse le montant calculé ne peut se fonder que sur des circonstances particulières. Dans sa décision, la CRL a relevé qu’il convenait de lui remettre des informations précises, notamment des factures et le budget du centre de formation, afin qu’elle puisse apprécier une indemnité de formation dépassant le montant ordinaire.
54. La Formation considère que les éléments fournis, à savoir le budget de la saison 2004/2005 et le nombre de joueurs sous contrat, ne sont pas suffisants pour déterminer les coûts de formation consacrés à M. Flamini. Ce sont les budgets de chacune des années pendant lesquelles le joueur a été formé qu’il faut prendre en compte et non pas seulement celui de la dernière année. Il est important que l’autorité qui, le cas échéant, doit fixer une indemnité supérieure à l’indemnité ordinaire, puisse disposer de tous les éléments lui permettant de calculer de manière exacte les dépenses consacrées par un club à un joueur particulier.
55. En l’espèce, ces éléments font défaut. Aussi, l’indemnité de formation fixée par la CRL sera confirmée.
D. Sanctions sportives et indemnité pour rupture de contrat
56. Sur la base des articles 22 et 23 du Règlement concernant le Statut et le Transfert des Joueurs et de la violation contractuelle alléguée, l’Olympique de Marseille a sollicité que des sanctions sportives soient prononcées à l’égard du joueur et d’Arsenal FC. Il a requis en outre une indemnité équivalente au prix d’acquisition du joueur remplaçant M. Flamini au sein de l’équipe.
57. À l’instar de l’indemnité de formation, le joueur et Arsenal FC ont estimé que le TAS n’est pas compétent pour trancher ce point, celui-ci n’ayant pas été soumis à la CRL. Cet argument étant infondé dans la mesure où l’OM a bien conclu sur ce point devant la CRL, la Formation a recherché si des raisons de faire droit à la demande de l’OM existent.
58. Les articles 22 et 23 du Règlement sur le Statut et le Transfert des Joueurs, qui prévoient les sanctions sportives, font chacun référence à une rupture (unilatérale) de contrat. Aussi, convient-il d’examiner si le contrat de joueur stagiaire de M. Flamini a été rompu.
59. Il est admis par chacune des parties que le contrat du joueur arrivait à échéance le 30 juin 2004. Seule subsiste, aux yeux de l’appelant, une obligation incombant au joueur de signer un contrat professionnel d’une durée de trois ans avec son club formateur.
60. En effet, comme examiné aux paragraphes 63 et suivants, M. Flamini n’a jamais conclu de contrat de joueur professionnel avec l’appelant pour la simple raison que l’OM ne s’est pas conformé aux prescriptions de l’art. 262 de la Charte. La seule violation qui pourrait lui être reprochée consiste dés lors dans le non respect de l’obligation de conclure un contrat à l’issue de sa formation.
61. La Formation estime, en conséquence, qu’en ne signant pas le contrat proposé par OM, le joueur n’a ni rompu (unilatéralement) un contrat ni violé une quelconque obligation lui incombant. La seule sanction pouvant lui être imposée résulte précisément de l’art. 261 de la Charte, à savoir l’interdiction de s’engager dans un club français pendant une durée de trois ans.
62. Ce raisonnement est applicable à Arsenal FC qui s’est adressé à un joueur qui n’était pas sous contrat, ce qui le protège de toute sanction sportive à son encontre.
Le Tribunal Arbitral du Sport:
1. Reçoit l’appel déposé par l’Olympique de Marseille.
2. Au fond, le déclare mal fondé.
3. Confirme la décision de la Chambre de Résolution des Litiges de la FIFA du 9 novembre 2004.
4. (…).
5. (…).
6. Déboute les parties de toutes autres conclusions.
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