F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie – Commissione per lo Status del Giocatore (2003-2004) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico -LA CAMERA DI RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE Commissione per lo Status dei Calciatori convocazione a Zurigo, in Svizzera, il 4 luglio 2003 e comprendente: Slim Aloulou (Tunisia), presidente Philippe Piat (Francia), membro Theo van Seggelen (Paesi Bassi), membro Mario Gallavotti (Italia), membro Philippe Diallo (Francia), membro e delibera ai sensi dell’art. 42 del Regolamento FIFA sullo status e trasferimento dei calciatori (edizione di settembre 2001, nel prosieguo: egli Regolamento) su un ricorso presentato dal giocatore polacco, X, contro il club greco, Z,

F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie - Commissione per lo Status del Giocatore (2003-2004) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico -LA CAMERA DI RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE Commissione per lo Status dei Calciatori convocazione a Zurigo, in Svizzera, il 4 luglio 2003 e comprendente: Slim Aloulou (Tunisia), presidente Philippe Piat (Francia), membro Theo van Seggelen (Paesi Bassi), membro Mario Gallavotti (Italia), membro Philippe Diallo (Francia), membro e delibera ai sensi dell'art. 42 del Regolamento FIFA sullo status e trasferimento dei calciatori (edizione di settembre 2001, nel prosieguo: egli Regolamento) su un ricorso presentato dal giocatore polacco, X, contro il club greco, Z, ha preso in considerazione Quanto alla sostanza - la Camera debitamente rilevato che: - il 5 agosto 2002 il giocatore, X, ha concluso un contratto di lavoro con il club, Z, valida per un anno, con scadenza quindi il 30 giugno 2003, - secondo il detto contratto il giocatore ha diritto ad uno stipendio mensile di - Euro -;. -. Inoltre, una tassa annuale di Euro -, dovrebbero essere pagato al giocatore in 8 rate mensili di Euro - - a partire dal 30 agosto 2002;. - ai sensi dell'art. 3 del contratto di lavoro, il giocatore è autorizzato a rescindere unilateralmente il relativo accordo mediante comunicazione scritta al club, e il club dovrà risarcire lui per tutte le perdite, a condizione che le cambiali rimessi al giocatore non può essere incassato sul loro data di scadenza, - tuttavia, il relativo importo deve essere versato dal club non dovrebbe essere inferiore al valore intero residua del contratto, - inoltre, in tali circostanze, il club non ha il diritto di chiedere qualsiasi risarcimento del giocatore nuovo club; - il 16 gennaio 2003 l'avvocato del giocatore, comunicata il club greco, la risoluzione unilaterale del contratto di lavoro da parte del giocatore, a causa della violazione degli obblighi contrattuali da parte del club; - il 20 gennaio 2003 il club ha pubblicato un documento, mediante di cui il giocatore ha accusato di essere stato assente dalla formazione, senza valide ragioni dal 17 gennaio 2003 e invitando il giocatore a raggiungere immediatamente il team; - il 21 gennaio 2003 il Consiglio di Amministrazione del club greco ha deciso di risolvere il contratto di lavoro con l' giocatore, a causa della perdurante assenza di quest'ultimo, - inoltre, una denuncia contro il giocatore è stato depositato presso la competente commissione del calcio ellenico Federazione; - lo stesso giorno il signor X ha chiesto FIFA di dichiarare che il club greco è in violazione del rapporto di lavoro contratto e di essere autorizzata a firmare per un nuovo club Sua scelta; - il 14 febbraio 2003 l'amministrazione FIFA provvisoriamente autorizzato il giocatore a firmare per il club S ua scelta; - il 19 febbraio 2003, il collegio arbitrale della Lega greca di calcio Club ha approvato una decisione, secondo la quale richiesta di Z per la terminazione del contratto di lavoro è stato accolto; - in particolare, il corpo di decidere della Lega greca ha tenuto conto che secondo le norme greche un giocatore è obbligato a rispettare tutte le clausole del suo lavoro contratto; - se non è conforme con loro, il club è libero di rescindere unilateralmente il contratto in questione; - di conseguenza, si è concluso che il rapporto contrattuale tra le parti doveva essere considerato estinto a decorrere dal 17 gennaio 2003; - inoltre , il corpo di decidere della Lega greca ha ritenuto che il giocatore aveva violato il relativo accordo il giorno stesso di lasciare il club, senza ragioni valide, - nel frattempo, il giocatore si trasferì in Polonia, dove è stato ingaggiato dal club, Gornik Zabrze SSA, - il giocatore, X, sostiene in particolare nella sua affermazione che: - il club era sempre in ritardo con il pagamento del suo stipendio e parte di esso rimane ancora in sospeso, - in particolare, egli sottolinea che il primo stipendio era in ritardo , la rata del canone annuale dovuto nel settembre 2002 è stato pagato nel mese di novembre 2002 e la terza rata è stata pagata a metà dicembre 2002 solo, - inoltre, dal momento che il suo avvocato è intervenuta con il club a suo nome, Z è in costante intimidatorio, minaccia e molesto lui, - fino al 21 gennaio 2003 ha ricevuto solo tre rate del canone annuo, vale a dire per i mesi di agosto, settembre e ottobre 2002, - inoltre, lo stipendio mensile di Euro - - è stato pagato per agosto, settembre, ottobre e. novembre 2002, tuttavia non per i due mesi successivi; - per quanto riguarda la parte finanziaria della controversia, è esigente i seguenti importi: - Euro - (quote rimanenti della tassa annuale dovuta, rispettivamente, il 30 novembre e il 30 dicembre 2002). ; Euro - - (stipendio prevista per dicembre 2002);. Euro - - (indennizzo per la violazione del contratto di lavoro corrispondente al valore residuo del contratto, ai sensi dell'art 3 del contratto in questione.);. Euro -. - (indennizzo per perdite si sono verificate a lui); Euro - - Totale - inoltre, afferma una somma non ancora determinata per i bonus, per cui si stima che il valore dei premi dovuti a lui durante l'intera stagione corrisponde a Euro - -.. , - in risposta al reclamo del club, Z, sostiene in particolare che: - il giocatore ha lasciato il club senza preavviso e validi motivi e, di conseguenza, non ha adempiuto i suoi obblighi contrattuali; - dal 17 gennaio 2003, egli non ha partecipato ad alcuna formazione sessione o match; - con la presentazione dei relativi introiti, conferma che fino a febbraio 2003 ha pagato solo le tre rate della tassa annuale dovuta nel mese di agosto, settembre e ottobre 2002 per il giocatore, - copia delle ricevute di rimettere i rilevanti per la FIFA servizi, si impegna, inoltre, che essa ha pagato quattro stipendi mensili al giocatore, cioè per agosto, settembre, ottobre e novembre 2002; - tenendo in considerazione quanto sopra, la Camera sottolineato che: - in considerazione del fatto che il Corpo Arbitrale della Lega greca delle società di calcio aveva già esaminato la sostanza del contenzioso in esame, in primo luogo, è stato necessario verificare se la Camera fosse competente a trattare il caso in questione, - ai sensi dell'art. 42 par. 1 lit. (B) (i) del Regolamento, la Camera può decidere sugli elementi scatenanti della controversia solo se le parti non hanno espresso una preferenza per un tribunale nazionale di arbitrato sportivo composto da membri scelti in numero uguale da giocatori e club, nonché come un presidente indipendente, in un accordo scritto, o se questa procedura è prevista dal contratto di contrattazione collettiva, - la suddetta disposizione si propone di sostenere la libertà delle parti di scegliere di riferimento le loro controversie ad un collegio arbitrale nazionale, tuttavia, ha anche lo scopo per garantire che alcuni principi procedurali fondamentali siano rispettati dalle istanze nazionali, - in particolare, la clausola prevede espressamente dal tribunale nazionale di arbitrato sportivo di una composizione di parità, - ovviamente, anche se non dichiarato esplicitamente, la procedura nazionale deve rispettare il diritto dei le parti di essere ascoltato, - allo stesso modo, il procedimento contraddittori così come una corretta e chiara motivazione della decisione presa, compresa l'enumerazione dei membri del corpo di decidere, deve essere garantita e rispettata, - in considerazione di quanto precede, si potrebbe concludere che le decisioni adottate dalle autorità nazionali di tribunali arbitrali sportivi, che non soddisfano tutti i suddetti principi procedurali fondamentali, non possono essere considerati come vincolanti per la Camera e, di conseguenza, in tali casi, la Camera può riesaminare l'intera vicenda de novo , - l'organo arbitrale della Lega greca delle società di calcio non sembra composta da una base di parità, - di conseguenza, in fondo, la Camera è competente a esaminare il merito della questione, nonostante la decisione già adottata dalle autorità nazionali esempio, a condizione che nessun altro elemento formale chiamerebbe competenza della Camera in discussione, - come stabilito dall'art. 42 par. 1 lit. (B) (i) del Regolamento, esso rientra nella competenza della Camera di Risoluzione delle Controversie per determinare se una delle parti abbia commesso una violazione unilaterale del contratto senza giusta causa, - se il contratto di lavoro è stato violato da una parte, la Camera di Risoluzione delle Controversie è responsabile di verificare se questo partito è responsabile per i pagamenti in sospeso e di compensazione, - inoltre, la Camera di Risoluzione delle Controversie stabilirà l'importo della compensazione da versare e decidere se sanzioni sportive deve essere imposta (cfr. art 42 par.. 1 (b) (ii) e (iii) in relazione con l'arte 22 e 23 del Regolamento), -. è pacifico che, fino al 21 gennaio 2003, l'unico giocatore ha ricevuto tre rate del canone annuo, vale a dire per i mesi di agosto, settembre e ottobre 2002, così come lo stipendio mensile di agosto, settembre, ottobre e novembre 2002, - a causa di questo fatto, si deve riconoscere che il club non ammette di aver rispettato i suoi obblighi finanziari, - nel mese di gennaio 2003, il club era in ritardo con il pagamento della quota annuale e lo stipendio già da due mesi, - in queste circostanze, art. 3 del contratto di lavoro deve essere applicata, - doveva essere stabilito che il club aveva violato il contratto di lavoro stipulato con il giocatore e, di conseguenza, il giocatore ha avuto una giusta causa per rescindere unilateralmente il suo impegno il 16 gennaio 2003, - inoltre, tale diritto era stato conferito in modo esplicito al giocatore per mezzo dell'arte. 3 del contratto di lavoro, - in considerazione di quanto sopra, il giocatore, X, ha diritto al suo stipendio e le rate del canone annuale fino al dicembre 2002, vale a dire -. Euro -, - in aggiunta, il giocatore ha diritto al risarcimento per la violazione del contratto di lavoro da parte del club, corrispondente al valore residuo del contratto, vale a dire Euro - - (rate della tassa annuale di gennaio fino a marzo 2003 per un importo di Euro - - ciascuno;. stipendio di gennaio. fino giugno 2003, l'importo di Euro -. - al mese), - dal momento che l'art. 3 del contratto di lavoro stabilisce chiaramente che l'indennizzo da versare al giocatore del club in caso di mancato rispetto degli obblighi finanziari non deve essere inferiore al valore intero residua del contratto, lo stipendio percepito dal giocatore dal suo nuova polacco club non ha bisogno di essere detratti, - il giocatore non aveva presentato le prove corroboranti ulteriori perdite sarebbero accaduti a lui, - allo stesso modo, non aveva sufficientemente circostanziata la sua richiesta di bonus, - quindi, non importi supplementari possono essere concessi a lui sotto questi titoli, - per il buon ordine delle cose, va detto che, a causa delle considerazioni di cui sopra e le conclusioni affermazione del club che il giocatore aveva lasciato il club senza validi motivi il 17 gennaio 2003 non è possibile eseguire, - l'assenza del giocatore da allenamenti e partite decorrere dal 17 gennaio 2003 è una conseguenza della sua comunicazione scritta e motivata inviata al club dal suo avvocato il 16 gennaio 2003, - in considerazione di quanto precede, la decisione dell'amministrazione FIFA 14 febbraio 2003, di autorizzare in via provvisoria il giocatore, X, a firmare per il club Sua scelta deve essere confermata, - infine, in applicazione dell'art. 3 del contratto di lavoro, il club, Z, non ha diritto di chiedere alcun risarcimento dal nuovo club del giocatore, DECIDE PER QUESTI MOTIVI 1. Il ricorso presentato dal giocatore, X, è parzialmente accolta. 2. Il rapporto contrattuale tra il giocatore, X, e il club, Z, viene interrotto a decorrere dal 16 gennaio 2003. 3. Il giocatore, X, ha diritto a ricevere Euro -. - Come stipendio eccezionale e tassa annuale da parte del club, Z. Il relativo importo deve essere pagato dal club entro 30 giorni dalla notifica della presente decisione. 4. Il club, Z, è diretto a pagare il giocatore, X, il risarcimento per la violazione del contratto di lavoro per un importo di Euro -. - Entro 30 giorni dalla notifica della presente decisione. 5. Se Z non rispetti i suddetti termini, un tasso di interesse del 4,50% annuo si applica. 6. Il club, Z, non ha diritto ad alcun risarcimento da parte del nuovo club del giocatore, X. 7. Tale decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS) entro 20 giorni dalla ricezione della notifica della presente decisione, contattando direttamente il tribunale per iscritto e seguendo le istruzioni pubblicate dal CAS, copia della quale si allega alla presente. L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Avenue de l'Elysée 28 1006 Lausanne Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www. tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie per lo Status dei Calciatori commissione Urs Linsi Segretario Generale All.. ______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber of the Player’s Status Committee (2003-2004) - labour disputes – official version by www.fifa.com – THE DISPUTE RESOLUTION CHAMBER OF THE PLAYERS’ STATUS COMMITTEE convening in Zurich, Switzerland, on 4 July 2003 and comprising: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Philippe Piat (France), member Theo van Seggelen (Netherlands), member Mario Gallavotti (Italy), member Philippe Diallo (France), member and deliberating in accordance with art. 42 of the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition September 2001; hereinafter: he Regulations) on a claim lodged by the Polish player, X, against the Greek club, Z, TOOK INTO CONSIDERATION AS TO SUBSTANCE - the Chamber duly noted that: - on 5 August 2002 the player, X, concluded an employment contract with the club, Z, valid for one year, thus expiring on 30 June 2003; - according to the said contract the player is entitled to a monthly salary of Euro -.-; - furthermore, a yearly fee of Euro -.- should be paid to the player in 8 equal monthly instalments of Euro -.- starting as from 30 August 2002; - according to art. 3 of the employment contract, the player is authorised to unilaterally terminate the relevant agreement by written communication to the club, and the club will have to compensate him for all losses, provided that the bills of exchange remitted to the player cannot be cashed on their expiry date; - yet, the relevant amount to be paid by the club should not be less than the entire remaining value of the contract; - moreover, under such circumstances, the club shall not be entitled to ask for any compensation from the player’s new club; - on 16 January 2003 the player’s lawyer notified the Greek club the unilateral termination of the employment contract by the player, due to the breach of the contractual obligations by the club; - on 20 January 2003 the club released a document, by means of which they accused the player to have been absent from training without valid reasons since 17 January 2003 and urging the player to immediately rejoin the team; - on 21 January 2003 the Board of Directors of the Greek club decided to terminate the employment contract with the player, due to the latter’s continuing absence; - furthermore, a complaint against the player was lodged at the competent committee of the Hellenic Football Federation; - on the same day Mr X asked FIFA to declare that the Greek club is in breach of the employment contract and to be authorised to sign for a new club of his choice; - on 14 February 2003 the FIFA administration provisionally authorised the player to sign for the club of his choice; - on 19 February 2003 the Arbitration Body of the Greek League of Football Clubs passed a decision, according to which Z’s request for termination of the employment contract was accepted; - in particular, the deciding body of the Greek League took into account that according to the Greek regulations a player is obliged to respect all clauses of his employment contract; - if he does not comply with them, the club is at liberty to unilaterally rescind the relevant agreement; - consequently, it was concluded that the contractual relation between the parties had to be considered as terminated as from 17 January 2003; - moreover, the deciding body of the Greek League judged that the player had breached the relevant agreement on the same day by leaving the club without any valid reasons; - in the meantime, the player moved to Poland, where he was engaged by the club, Gornik Zabrze SSA; - the player, X, maintains in particular in its claim that: - the club was always late with the payment of his salary and part of it remains still outstanding; - in particular, he emphasises that the first salary payment was late, the instalment of the yearly fee due in September 2002 was paid in November 2002 and the third instalment was paid in mid December 2002 only; - moreover, since his lawyer intervened with the club on his behalf, Z has been constantly intimidating, threatening and harassing him; - until 21 January 2003 he received only three instalments of the yearly fee, i.e. for the months of August, September and October 2002; - furthermore, the monthly salary of Euro -.- was paid for August, September, October and November 2002, however not for the two subsequent months; - with regard to the financial part of the dispute, he is demanding the following amounts: Euro -.- (outstanding instalments of the yearly fee due respectively on 30 November and 30 December 2002); Euro -.- (salary due in December 2002); Euro -.- (compensation for the breach of the employment contract corresponding to the remaining value of the contract, in accordance with art. 3 of the relevant agreement); Euro -.- (compensation for losses occurred to him); Euro -.- Total - furthermore, he claims a not yet determined sum for bonuses, whereby he estimates that the value of the bonuses due to him during the entire season corresponds to Euro -.-; - in response to the claim the club, Z, maintains in particular that: - the player left the club without notice and valid reasons and consequently, did not fulfil his contractual obligations; - since 17 January 2003 he did not participate to any training session or match; - by presenting the relevant receipts, it confirms that until February 2003 it has paid only the three instalments of the yearly fee due in August, September and October 2002 to the player; - remitting copies of the relevant receipts to the FIFA services, it also agrees that it paid four monthly salaries to the player, i.e. for August, September, October and November 2002; - taking into consideration the above, the Chamber outlined that: - in view of the fact that the Arbitration Body of the Greek League of Football Clubs had already examined the substance of the present litigation, first of all, it had to be verified whether the Chamber was competent to deal with the case at issue, - according to art. 42 par. 1 lit. (b) (i) of the Regulations, the Chamber can decide on the triggering elements of the dispute only if the parties have not expressed a preference for a national sports arbitration tribunal composed of members chosen in equal numbers by players and clubs, as well as an independent chairman, in a written agreement, or if this procedure is provided for by collective bargain agreement, - the aforementioned provision intends to support the parties’ freedom to choose to refer their litigations to a national arbitration body, however, it also aims to guarantee that certain fundamental procedural principles are respected by the national instances, - in particular, the relevant clause expressly requires from the national sports arbitration tribunal a parity composition, - obviously, although not explicitly stated, the national procedure has to respect the right of the parties to be heard, - equally, contradictory proceedings as well as a proper and clear motivation of the decision taken, including the enumeration of the members of the deciding body, must be guaranteed and respected, - on account of all the above, it could be concluded that decisions taken by national sports arbitration tribunals, which do not fulfill all of the aforementioned fundamental procedural principles, cannot be considered as binding for the Chamber and as a consequence, in such cases, the Chamber can reexamine the entire affair de novo, - the Arbitration Body of the Greek League of Football Clubs does not appear to by composed on a parity base, - as a result, basically, the Chamber is competent to examine the substance of the matter, despite the decision already taken by the national instance, provided no other formal element would call the Chamber’s jurisdiction into question, - as established in art. 42 par. 1 lit. (b) (i) of the Regulations, it falls within the purview of the Dispute Resolution Chamber to determine whether one of the parties has committed a unilateral breach of contract without just cause, - if the employment contract was breached by a party, the Dispute Resolution Chamber is responsible to verify whether this party is accountable for outstanding payments and compensation, - also, the Dispute Resolution Chamber will establish the amount of compensation to be paid and decide whether sports sanctions must be imposed (cf. art. 42 par. 1 (b) (ii) and (iii) in connection with art. 22 and 23 of the Regulations), - it is uncontested that, until 21 January 2003, the player only received three instalments of the yearly fee, i.e. for the months of August, September and October 2002, as well as the monthly salary for August, September, October and November 2002, - on account of this fact, it has to be acknowledged that the club admits not having respected its financial obligations, - in January 2003, the club was in arrears with the payment of the yearly fee and the salary already for two months, - under these circumstances, art. 3 of the employment contract has to be applied, - it had to be established that the club had breached the employment contract concluded with the player and as a result, the player had a just cause to unilaterally terminate his engagement on 16 January 2003, - moreover, this right had explicitly been conferred to the player by means of art. 3 of the employment contract, - in view of the above, the player, X, is entitled to his salary and the instalments of the yearly fee until December 2002, i.e. Euro -.-, - in addition, the player is entitled to compensation for the breach of the employment contract by the club, corresponding to the remaining value of the contract, i.e. Euro -.- (instalments of the yearly fee for January until March 2003 in the amount of Euro -.- each; salary for January until June 2003 in the amount of Euro -.- per month), - since art. 3 of the employment contract clearly provides that the compensation to be paid to the player by the club in case of non-respect of the financial obligations should not be less than the entire remaining value of the contract, the salary received by the player from his new Polish club does not need to be deducted, - the player had not presented any evidences corroborating additional losses allegedly occurred to him, - equally, he had not sufficiently substantiated his request for bonuses, - therefore, no supplementary amounts can be granted to him under these titles, - for the sake of good order, it should be mentioned that on account of the above considerations and conclusions the club’s claim that the player had left the club without valid reasons on 17 January 2003 cannot be backed, - the player’s absence from trainings and matches as from 17 January 2003 is a consequence of his justified written notice sent to the club by his lawyer on 16 January 2003, - in view of all the above, the decision of the FIFA administration of 14 February 2003 to provisionally authorise the player, X, to sign for the club of his choice must be confirmed, - finally, in application of art. 3 of the employment contract, the club, Z, is not entitled to ask for any compensation from the player’s new club, DECIDED FOR THESE REASONS 1. The claim lodged by the player, X, is partially accepted. 2. The contractual relation between the player, X, and the club, Z, is terminated as from 16 January 2003. 3. The player, X, is entitled to receive Euro -.- as outstanding salary and yearly fee from the club, Z. The relevant amount has to be paid by the club within 30 days as from notification of the present decision. 4. The club, Z, is directed to pay the player, X, compensation for the breach of the employment contract in the amount of Euro -.- within 30 days of notification of the present decision. 5. If Z fails to comply with the above-mentioned deadlines, an interest rate of 4.50% per year will apply. 6. The club, Z, is not entitled to any compensation from the new club of the player, X. 7. This decision may be appealed before the Court of Arbitration for Sport (CAS) within 20 days of receiving notification of this decision, by contacting the court directly in writing and by following the directions issued by the CAS, copy of which we enclose hereto. The full address and contact numbers of the CAS are the following: Avenue de l’Elysée 28 1006 Lausanne Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber of the FIFA Players’ Status Committee Urs Linsi General Secretary Encl. __________________________
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