F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2008-2009) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 15 maggio 2009, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Joaquim Evangelista (Portogallo), membro Carlos Soto (Cile), membro Mario Gallavotti (Italia), membro Caio Cesar Vieira Rocha (Brasile), membro sulla domanda presentata dal club di B, come attore / Counter-Resistente contro il giocatore C , come Resistente / Counter-attore in vista di un lavoro-correlato controversia sorta tra l’attore / Counter-Resistente e il Resistente / Counter-all’attore. I. Fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2008-2009) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 15 maggio 2009, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Joaquim Evangelista (Portogallo), membro Carlos Soto (Cile), membro Mario Gallavotti (Italia), membro Caio Cesar Vieira Rocha (Brasile), membro sulla domanda presentata dal club di B, come attore / Counter-Resistente contro il giocatore C , come Resistente / Counter-attore in vista di un lavoro-correlato controversia sorta tra l'attore / Counter-Resistente e il Resistente / Counter-all'attore. I. Fatti della controversia 1. Il 29 agosto 2007, la squadra di calcio, B (di seguito: l'attore), e il giocatore, C (in prosieguo: il Resistente), ha concluso un contratto di lavoro (in prosieguo: il contratto) valido dal 1 ° settembre 2007 fino al 31 maggio 2008; l' club aveva un'opzione per estendere il contratto di due anni (stagioni 2008-2009 e 2009-2010) al momento dandone comunicazione entro il 15 maggio 2008. 2. In base al contratto, il Resistente aveva diritto a ricevere uno stipendio di 150.000 euro come "bonifico per il calciatore", da pagare come segue: a) 40.000 euro il giorno è stato firmato il contratto (firma-on a pagamento), [nota: 29 agosto 2007]; b) euro 110.000 in nove rate uguali mensili di 12.222 euro, valido da settembre 2007 fino a maggio 2008 (30 settembre 2007, 30 ottobre 2007, 30 novembre 2007, 30 dicembre 2007, 30 gennaio 2008, 28 febbraio 2008, 30 marzo 2008, 30 aprile 2008 e 30 maggio 2008). 3. Secondo il contratto, il Resistente è stato anche il diritto di ricevere due biglietti per il volo di ritorno ICI per ogni stagione, più alloggio e una macchina. 4. Se il richiedente ha esercitato l'opzione unilaterale di prorogare il contratto, il contratto prevedeva il versamento di una somma di 50.000 euro il 1 ° agosto 2008 per il 2008-2009 stagione, così come un pagamento mensile di 12.500 euro tra il 30 settembre 2008 e 30 maggio 2009 (per un totale di euro 125.000), e, per la stagione 2009 - 2010, il pagamento di una somma di 50.000 euro il 1 ° agosto 2009, così come un pagamento mensile di 15.000 euro tra il 30 agosto 2009 e il 30 maggio 2010 ( per un totale di 150.000 euro). 5. Secondo il comma 3 par. 6 del contratto, se il pagamento di due stipendi mensili è stata ritardata, il giocatore potrebbe risolvere unilateralmente il contratto di lavoro. 6. Infine, in accordo con la tecnica provvisoria. 64 della [A] legge 193 relativa all'imposta sul reddito, l'attore è stato quello di operare la deduzione dal pagamento del Resistente, come concordato nel contratto, e quindi di trasmettere all'autorità fiscale competente, in conformità al punto 4 del contratto. 7. Il 31 agosto 2007, una somma di 40.000 euro è stata dedicata al Resistente come indicato nel contratto. 8. Il Resistente contratto un infortunio alla caviglia destra a seguito di un aspetto per la squadra G nazionale nel settembre 2007, il che significava che egli non era disponibile per la selezione per un mese e mezzo (settembre, ottobre e inizio novembre 2007) durante il suo recupero . 9. Su entrambi i 18 e 22 ottobre 2007, l'attore ha pagato il convenuto un importo di 1.000, vale a dire un totale di 2.000, a titolo di rate verso la somma di trasferimento. 10. Il 23 ottobre 2007, l'attore ha pagato il convenuto la somma di 4.000, a titolo di una puntata verso la somma di trasferimento. 11. Il 26 ottobre 2007, l'attore ha pagato il convenuto la somma di euro 9.312, che ha rappresentato la somma residua di trasferimento prevista per il 30 settembre 2007. 12. In un atto emesso da un notaio il 18 dicembre 2007, di cui una copia è stata inviata alla A Football Federation (FF), il Resistente ha rescisso il contratto e ha chiesto al ricorrente di onorare i pagamenti arretrati dovuti a lui, che ammontano a euro 24.666, composto da EUR 222 (saldo settembre 2007), EUR 12222 (ottobre 2007) e EUR 12.222 (novembre 2007). 13. Il 21 e il 22 dicembre 2007, il convenuto non ha preso parte nella formazione e, il 23 dicembre 2007, non ha preso parte alla gara del ricorrente. 14. In una lettera del 16 gennaio 2008, la FIFA FF informato che il Resistente aveva risolto unilateralmente il contratto, e ha allegato una lettera all'attore datato 15 gennaio 2008, riguardante l'abrogazione del contratto del Resistente. 15. In un reclamo presentato con la FIFA e datato 15 gennaio 2008, la compensazione attore ha chiesto di USD 300.000 per la risoluzione unilaterale del contratto senza giusta causa da parte del giocatore - senza specificare la quantità - e riservato anche i suoi diritti di ricorso e rispondere nei confronti confronti pretese del giocatore. 16. Secondo la ricorrente, il Resistente aveva risolto unilateralmente il contratto il 18 dicembre 2007. Non era stato un ritardo di due mesi sia nel pagamento mensile dovuto il 30 ottobre 2007, né nel pagamento mensile prevista per il 30 novembre 2007. Dato che non ci fosse stato un ritardo di due mesi nel pagamento delle somme mensili indicate nel contratto, la risoluzione unilaterale del contratto da parte del Resistente era senza giusta causa e chiaramente in contrasto con le clausole del contratto. 17. Secondo la ricorrente, che aveva pienamente raggiunti tutti i suoi obblighi nei confronti del giocatore come indicato nel contratto firmato dal giocatore, ma il giocatore aveva comunque risolto unilateralmente il contratto ed era stato assente sia dalla formazione e una delle partite del richiedente senza una scusa valida o ragione (cfr punto 8). 18. In un fax datato 31 marzo 2008, il Resistente ancora una volta servito il richiedente, con diffida a pagare gli arretrati immediatamente. 19. L'8 aprile 2008, e senza aver ricevuto la richiesta del Richiedente, la Resistente ha presentato un reclamo presso la Camera di Risoluzione delle Controversie della FIFA contro il Richiedente, chiedendo la somma di euro 97.998, ripartiti come segue: a) euro 73.332 (netto) in retribuzioni arretrate (30 ottobre, 30 novembre e 30 dicembre 2007, 30 gennaio, 28 febbraio e 30 marzo 2008), per gli stipendi dovuti tra l'ottobre 2007 e marzo 2008; b) EUR 220 (netto) il saldo dovuto per il suo stipendio per settembre 2007 c) 24.444 euro (netto) di risarcimento per violazione del contratto, corrispondente alle retribuzioni dovute rimanenti fino alla scadenza del contratto di lavoro, cioè i pagamenti due mesi di stipendio (aprile e maggio 2008). 20. Questa domanda riconvenzionale si basava sulle accuse seguenti da parte della Resistente: mentre il convenuto aveva sempre agito in modo dignitoso e professionale, in particolare in fase di suo periodo di riabilitazione con l'attore nel modo corretto, quest'ultima non aveva rispettato i suoi obblighi contrattuali , con l'eccezione dei firma-sul prezzo (EUR 40.000) e il pagamento degli stipendi di settembre 2007 (EUR 12.000), nessun altro pagamento era stato fatto al giocatore fino ad oggi, che è, non aveva ricevuto le retribuzioni dovute a lui per il periodo da ottobre 2007 fino al marzo 2008. 21. Secondo la convenuta, nonostante questa diffida, l'attore non era riuscito a cambiare il suo comportamento e aveva continuato a non fare retribuzioni al giocatore. 22. Il 24 dicembre 2008, l'attore ha contestato il giocatore domanda riconvenzionale e ha chiesto che tutte le asserzioni della Resistente essere respinta. In particolare, l'attore ha affermato che il giocatore aveva accettato il pagamento delle somme indicate per la firma, sul prezzo e le retribuzioni per i mesi di settembre e ottobre 2007, a seguito della quale non vi erano motivi di controversia tra le parti relative a questi periodi. Inoltre, il Resistente aveva risolto unilateralmente il contratto il 18 dicembre 2007. Di conseguenza, non ci fosse stato un ritardo di due mesi - come sostenuto dal convenuto a giustificazione della sua risoluzione unilaterale del contratto - nei pagamenti dovuti in data 30 ottobre 2007 e 30 novembre 2007. Rescissione unilaterale del Resistente del contratto era quindi illegittimo e contrario alle clausole del contratto. L'attore ha affermato che la risoluzione del contratto due mesi prima delle date previste di pagamento non costituisce giusta causa. Il Resistente quindi non aveva diritto al risarcimento. 23. In una lettera del 2 febbraio 2009, il convenuto ha risposto che, contrariamente alle affermazioni del ricorrente, non aveva mai dichiarato che lo stipendio del mese di ottobre 2007 era stata pagata. Inoltre, il contratto essendo stato violato durante il periodo "protetto", il giocatore ha lasciato alla discrezione della camera di decidere le sanzioni sportive da imposte al club. 24. In una lettera datata 17 marzo 2009, l'attore ha risposto alle lettere del Resistente ribadendo le sue precedenti dichiarazioni. 25. Tra dicembre 2007 e maggio 2008, il convenuto non ha giocato per qualsiasi altro club. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera di Risoluzione delle Controversie analizzato se era competente a trattare il caso a portata di mano. A questo proposito, ha preso atto che la questione attuale è stata presentata alla FIFA il 16 gennaio 2008. Di conseguenza, le regole procedurali della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie (edizione 2005, in prosieguo: Regole procedurali) sono applicabili alla materia in esame (cfr. art 18 comma 2 e 3 delle norme procedurali..) . 2. Successivamente, i membri della sezione di cui all'art. 3 par. 1 delle norme procedurali e ha confermato che, ai sensi dell'art. 24 par. 1 in combinazione con l'art. 22 lit. b) del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2008), la Camera di Risoluzione delle Controversie è competente a trattare la questione in gioco, che riguarda un occupazionale controversia con una dimensione internazionale, tra un un club e un giocatore di G . 3. Inoltre, la Camera ha analizzato i quali la normativa dovrebbe essere applicabile a conoscere del merito della questione. A questo proposito, ha confermato che ai sensi dell'art. 26 par. 1 e 2 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2008), e considerando che il contratto di lavoro relativo alla base della presente controversia è stato firmato il 29 agosto 2007 e la presente domanda è stata presentata alla FIFA del 16 gennaio 2008 , l'attuale versione del Regolamento (edizione 2008, in prosieguo: Regolamento) è applicabile alla questione in mano a conoscere del merito. 4. La competenza della Camera e dei regolamenti vigenti che sono stati istituiti, la Camera è entrato nella sostanza della questione. I membri della Camera ha iniziato riconoscendo che, il 29 agosto 2007, l'attore e il convenuto aveva concluso un contratto di lavoro valido dal 1 ° settembre 2007 fino al 31 maggio 2008, secondo la quale la ricorrente aveva la possibilità di estendere il contratto di due anni (2008-2009 e le stagioni 2009-2010), al momento dandone comunicazione entro il 15 maggio 2008. 5. Per quanto riguarda l'opzione di cui a favore del richiedente, tenendo conto che il ricorrente non aveva fatto uso di essa, la Camera come un "obiter dictum" di cui la sua giurisprudenza, che è stata confermata dalla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS ). Tale giurisprudenza stabilisce che, come principio generale, le opzioni unilaterali per estendere la durata di un contratto di lavoro a favore dei club non possono di per sé essere ammessi, in quanto limitano la libertà del giocatore in maniera eccessiva e causare una disuguaglianza ingiustificata tra i diritti del giocatore e quelli del club. 6. Inoltre, la Camera ha preso atto che, da un lato, secondo il contratto di lavoro competente, il convenuto aveva il diritto di ricevere durante il suddetto periodo di validità uno stipendio netto di 150.000 euro come "bonifico per il calciatore", per essere pagato come segue: a) 40.000 euro il giorno il contratto è stato firmato (firma-on a pagamento), [nota: 29 agosto 2007]; b) euro 110.000 in nove pari pagamenti netti mensili di 12.222 euro, valido da settembre 2007 fino al maggio 2008 (30 settembre 2007, 30 ottobre 2007, 30 novembre 2007, 30 dicembre 2007 30 gennaio 2008, 28 febbraio 2008, 30 marzo 2008, 30 aprile 2008 e 30 maggio 2008). 7. In questo senso, la Camera ha insistito sul fatto che le somme indicate nel contratto di lavoro sono da considerarsi come importi netti, poiché, secondo la clausola 4 del contratto e in conformità con la (provvisoria) art. 64 della [A] legge 193 relativa all'imposta sul reddito, l'attore è stato quello di operare la deduzione dal pagamento del Resistente, come concordato nel contratto, e quindi di trasmettere all'autorità fiscale competente. In aggiunta a ciò, la Camera ha anche stabilito che non è mai stata contestata dalla parte attrice che gli stipendi mensili dovevano essere versato a titolo di importi netti. 8. D'altra parte, la Camera ha osservato che se il ricorrente avrebbe esercitato la sua opzione unilaterale di prorogare il contratto, il contratto dovrebbe prevedere il pagamento di una somma di 50.000 euro il 1 ° agosto 2008 per la stagione 2008-2009, così come un pagamento mensile di 12.500 euro tra il 30 settembre 2008 al 30 maggio 2009 (per un totale di euro 125.000), e, per la stagione 2009-2010, il pagamento di una somma di 50.000 euro il 1 ° agosto 2009, così come un pagamento mensile di 15.000 euro tra il 30 agosto 2009 e il 30 maggio 2010 (per un totale di 150.000 euro). 9. Inoltre, e conformemente alla clausola 3 par. 6 del contratto di lavoro, la Camera ha preso atto del fatto che, se il pagamento degli stipendi mensili è stata ritardata, il Resistente potrebbe risolvere unilateralmente il contratto. 10. In questo senso, la Camera ha concluso che vi era nel contratto una clausola risolutiva chiara e inequivocabile a favore della controparte, nel caso in cui l'attore è stato trovato ad essere in un ritardo di due mensilità. 11. In continuazione, la Camera ha osservato che, da un lato, l'attore ha dichiarato, in una lettera alla FIFA datato 15 gennaio 2008, che ha chiesto un risarcimento di USD 300.000 per la risoluzione unilaterale del contratto senza giusta causa dal convenuto - senza specificare questo quantità e riservato anche i suoi diritti di ricorso e rispondere nei confronti dei crediti della Resistente. 12. A questo proposito, la Camera ha osservato che il ricorrente, nella sua affermazione, ha sostenuto che il convenuto aveva prematuramente terminato il rapporto contrattuale tra lui e il convenuto. 13. D'altra parte, la Camera ha osservato che, in data 8 aprile 2008 - e senza aver ricevuto richiesta del ricorrente - il Resistente ha presentato un reclamo presso la Camera di Risoluzione delle Controversie della FIFA contro il Richiedente, chiedendo la somma di euro 97.998, ripartiti come segue: a) 73.332 euro (netti) in arretrati di stipendio (30 ottobre, 30 novembre et 30 dicembre 2007, 30 gennaio, 28 febbraio e 30 marzo 2008), per gli stipendi dovuti tra l'ottobre 2007 e marzo 2008; b) 220 euro (netti) il saldo dovuto per il suo stipendio per il settembre 2007; c) 24.444 euro (netto) di risarcimento per violazione del contratto, corrispondente alle retribuzioni dovute rimanenti fino alla scadenza del contratto di lavoro, cioè, dei pagamenti due mesi di stipendio (aprile e maggio 2008). 14. A questo proposito, la Camera ha preso atto che, per mezzo della sua replica del 24 dicembre 2008, il ricorrente aveva contestato la Resistente domanda riconvenzionale e ha chiesto che tutte le accuse della resistente dovrebbe essere respinta. In particolare, l'attore ha affermato che il convenuto aveva presumibilmente accettato il pagamento delle somme indicate per la firma, sul prezzo e le retribuzioni per i mesi di settembre e ottobre 2007, e che quindi non ci sono motivi di controversia tra le parti in merito al questi periodi. Inoltre, il Resistente aveva risolto unilateralmente il contratto il 18 dicembre 2007. Di conseguenza, non ci fosse stato un ritardo di due mesi - come sostenuto dal convenuto a giustificazione della sua risoluzione unilaterale del contratto - nei pagamenti dovuti in data 30 ottobre 2007 e 30 novembre 2007. Rescissione unilaterale del Resistente del contratto era quindi illegittimo e contrario alle clausole del contratto. L'attore ha affermato che la risoluzione del contratto due mesi prima delle date previste di pagamento non costituisce giusta causa. Il Resistente ha quindi alcun diritto al risarcimento. 15. D'altra parte, la Camera ha osservato che, in una lettera del 2 febbraio 2009, il convenuto ha risposto che, contrariamente alle affermazioni del ricorrente, non aveva mai dichiarato che lo stipendio del mese di ottobre 2007 era stata pagata. Inoltre, il contratto essendo stato violato durante il periodo "protetto", il Resistente ha lasciato alla discrezione della Camera di decidere le sanzioni sportive da inflitta alla ricorrente. 16. In continuazione, la Camera ha continuato a deliberare quale parte deve essere considerato responsabile per la violazione del contratto di lavoro prima della scadenza del proprio mandato. 17. A questo proposito, la Camera ha preso atto del fatto emessa dal notaio il 18 dicembre 2007 - di cui una copia è stata inviata alla A Football Federation - per mezzo del quale il Resistente ha chiaramente espresso il desiderio di risolvere il contratto e ha chiesto al ricorrente di onorare gli arretrati di pagamento dovuti a lui, che presumibilmente pari a EUR 24.666 (di cui euro 222 a titolo di saldo per il settembre 2007, euro 12.222 per l'ottobre 2007 e euro 12.222 per novembre 2007). 18. In considerazione di quanto sopra, e tenendo in particolare conto comunicazione del Resistente di risoluzione del 18 dicembre 2007, la Camera è giunto alla conclusione che il contratto di lavoro in questione era stato risolto unilateralmente il 18 dicembre 2007 e che il Resistente aveva lasciato al richiedente tale data, al più tardi. 19. La Camera ha sottolineato che il problema di fondo in questa disputa, considerando la richiesta e la domanda riconvenzionale dalle parti, era di determinare se il contratto fosse stato unilateralmente terminato con o senza giusta causa e, se sì, quale partito è stato responsabile per l'estinzione anticipata del rapporto contrattuale in questione.
La Camera ha inoltre sottolineato che in seguito, se fosse accertato che il contratto di lavoro è stato terminato con o senza giusta causa, sarebbe necessario determinare le conseguenze finanziarie e / o sportivo della risoluzione relativa del contratto di lavoro. 20. In altre parole, la Camera ha continuato a deliberare se i fatti del caso di specie costituisce una giusta causa per il convenuto di risolvere anticipatamente il contratto di lavoro. 21. A questo proposito, la Camera ha sottolineato che: a) il 31 agosto 2007, l'attore ha pagato il Resistente una somma di 40.000 euro, come indicato nel contratto stesso; b) sia 18 e il 22 ottobre 2007, l'attore ha pagato il Resistente un importo di 1.000, vale a dire un totale di 2.000, a titolo di rate verso la somma di trasferimento, ma senza specificare per quale mese queste somme erano state pagate; c) il 23 ottobre 2007, l'attore ha pagato il convenuto la somma di 4.000 titolo di una puntata verso la somma di trasferimento, ma senza specificare per quale mese questa somma era stata versata; d) il 26 ottobre 2007, l'attore ha pagato il convenuto la somma di 9.312 euro, che avrebbero rappresentato la somma in sospeso a causa di trasferimento il 30 settembre 2007. 22. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha riconosciuto che non solo il (primo) lo stipendio per settembre 2007 era stato pagato con quasi un mese di ritardo, ma anche che fino alla data della cessazione del contratto di lavoro rilevante, vale a dire il 18 dicembre 2007 , solo una somma corrispondente ad un importo complessivo di 12.759 euro era stata pagata dal ricorrente per il Resistente come stipendio mensile. La Camera ha quindi sottolineato che solo lo stipendio per settembre 2007 era stato interamente versato - e questo anche a tarda - dal richiedente, così come una parte quasi insignificante dello stipendio di ottobre 2007 per un importo di EUR 537 (EUR 12.759 - EUR 12.222 = EUR 537). 23. A questo proposito, la Camera ha stabilito che fino alla data della cessazione del contratto di lavoro rilevante, vale a dire il 18 dicembre 2007, gli stipendi per: a) una parte di ottobre 2007 per un importo di EUR 11.685 (EUR 12.222 - EUR 537 = EUR 11.685), b) Novembre 2007 per un importo di EUR 12.222, c) 18 giorni del mese di dicembre 2007 per un importo di EUR 7.333 (12.222 EUR / 30 [giorni] * 18 [giorni] = EUR 12.222 * 0,6 = EUR 7333), non sono stati pagati dalla parte attrice al Resistente. Pertanto, il 18 dicembre 2007, gli stipendi per un importo complessivo di euro 31.240 erano ancora in sospeso. 24. Inoltre, la Camera ha stabilito che l'attore aveva cercato di convincere la Camera che non c'era nessun ritardo di due stipendi mensili per il pagamento dei salari. 25. A questo proposito, la sezione di cui all'art. 12 par. 3 delle norme procedurali, in base alle quali una parte un diritto derivante da un fatto presunto recano l'onere della prova. A questo proposito, la Camera ha riconosciuto che la ricorrente non aveva presentato alcun documento giustificativo per quanto riguarda le retribuzioni dovute al Resistente. Di conseguenza, la Camera ha concluso che l'attore non era in grado di dimostrare di aver pagato il convenuto per ottobre 2007 e novembre 2007. 26. A questo proposito, la sezione illustra il contenuto della clausola 3 par. 6 del contratto di lavoro che prevede che se il pagamento di due stipendi mensili è stata ritardata, il giocatore potrebbe risolvere unilateralmente il contratto di lavoro. I membri della Camera ha ritenuto che il comma 6 del citato comma 3 da poter essere interpretata letteralmente come un ritardo nel pagamento di due stipendi mensili e non come un ritardo di due mesi nel pagamento degli stipendi relativi al mese. Come conseguenza di quanto sopra, la Camera ha concluso che l'attore ha avuto un ritardo nel pagamento di due stipendi mensili e, quindi, il club deve essere considerato responsabile della risoluzione anticipata del contratto di lavoro. 27. Pertanto, la Camera ha deciso che la B deve pagare la retribuzione arretrata per un importo complessivo di euro 31.240 al giocatore di C. 28. In prosecuzione, dopo aver determinato quale parte risolto il contratto di lavoro e la responsabilità per la cessazione detto, la Camera concentrata sulle possibili conseguenze finanziarie e / o sportiva in questo caso. 29. Per quanto riguarda le conseguenze finanziarie della cessazione del contratto di lavoro, la sezione di cui all'art. 17 par. 1 del Regolamento e ha ricordato che la citata disposizione prevede un elenco non esaustivo di criteri da prendere in considerazione per calcolare l'importo del risarcimento dovuto. Su questa base, i membri della Camera ha sottolineato che non tutti gli obblighi finanziari previsti nel contratto di lavoro era stato compiuto verso il giocatore fino a quando la violazione del contratto il 18 dicembre 2007. La Camera ha ritenuto che si dovrebbe prendere in considerazione questo fatto nel determinare l'importo della compensazione da versare da parte del club di B. 30. A questo proposito, la Camera ha preso in considerazione il valore restante del contratto di lavoro rilevante, vale a dire gli stipendi per i 12 giorni restanti del mese di dicembre 2007, nonché per i mesi tra gennaio e maggio 2008. Come conseguenza dei punti sopra indicati, e considerando il tempo rimanente del contratto e le specificità del caso di specie, la Camera ha stabilito che era sufficiente per assegnare la compensazione Resistente per un importo di euro 65.999. A questo proposito, per amore di completezza, la Camera ha ritenuto che il convenuto non aveva concluso un contratto di lavoro con una nuova società per il periodo compreso tra dicembre 2007 e maggio 2008. 31. Inoltre, e tenendo conto delle considerazioni che precedono, i membri della Camera ha deciso di respingere le conclusioni del ricorrente in pieno. 32. In conclusione, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha deciso che il richiedente deve pagare per la remunerazione Resistente straordinaria per un importo di euro 31.240 e il risarcimento per violazione del contratto per un importo di euro 65.999, vale a dire l'importo totale di euro 97.239. 33. A questo proposito, la Camera ha stabilito che ulteriori pretese della parte avversa sono respinte. Pertanto, la Camera istituita l'affermazione del Resistente è parzialmente accolta. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La pretesa del ricorrente / Counter-Resistente, B, è respinta. 2. La domanda riconvenzionale del convenuto / Counter-attrice, C, è parzialmente accolta. 3. Il Richiedente / Counter-Resistente deve pagare al Resistente / Counter-ricorrente l'importo di euro 97.239, entro 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione. 4. Eventuali ulteriori richieste presentate dal Resistente / Counter-all'attore vengono respinte. 5. Se la somma di cui sopra non viene pagata entro il termine suddetto, un tasso di interesse del 5% all'anno vigore al momento della scadenza del termine fisso e la questione attuale deve essere presentata, su richiesta del partito al Comitato Disciplinare della FIFA per l'esame e decisione. 6. Il Resistente / Counter-attore è diretta ad informare il richiedente / Counter-Resistente immediatamente e direttamente il numero di conto a cui il versamento deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. Nota relativa alla decisione motivata (ricorso giurisdizionale): Ai sensi dell'art. 63 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Tribunale Arbitrale dello Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie : Markus Kattner Vice Segretario Generale All.. CAS direttive______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2008-2009) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 15 May 2009, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Joaquim Evangelista (Portugal), member Carlos Soto (Chile), member Mario Gallavotti (Italy), member Caio Cesar Vieira Rocha (Brazil), member on the claim submitted by the club B, as Claimant / Counter-Respondent against the player C, as Respondent / Counter-Claimant regarding an employment-related dispute, arisen between the Claimant / Counter-Respondent and the Respondent / Counter-Claimant. I. Facts of the case 1. On 29 August 2007, the football club, B (hereinafter: the Claimant), and the player, C (hereinafter: the Respondent), concluded an employment contract (hereinafter: the contract) valid from 1 September 2007 until 31 May 2008; the club had an option to extend the contract by two years (2008-2009 and 2009-2010 seasons) upon providing notice by 15 May 2008. 2. According to the contract, the Respondent was entitled to receive a salary of EUR 150,000 as a “transfer payment for the footballer”, to be paid as follows: a) EUR 40,000 on the day the contract was signed (signing-on fee), [note: 29 August 2007]; b) EUR 110,000 in nine equal monthly payments of EUR 12,222, valid from September 2007 until May 2008 (30 September 2007, 30 October 2007, 30 November 2007, 30 December 2007, 30 January 2008, 28 February 2008, 30 March 2008, 30 April 2008 and 30 May 2008). 3. According to the contract, the Respondent was also entitled to receive two return flight tickets I-C-I for each season, plus accommodation and a car. 4. If the Claimant exercised its unilateral option to extend the contract, the contract provided for the payment of a sum of EUR 50,000 on 1 August 2008 for the 2008- 2009 season, as well as a monthly payment of EUR 12,500 between 30 September 2008 and 30 May 2009 (a total of EUR 125,000); and, for the 2009- 2010 season, the payment of a sum of EUR 50,000 on 1 August 2009, as well as a monthly payment of EUR 15,000 between 30 August 2009 and 30 May 2010 (a total of EUR 150,000). 5. According to clause 3 par. 6 of the contract, if the payment of two monthly salaries was delayed, the player could unilaterally terminate the employment contract. 6. Finally, in accordance with the provisional art. 64 of the [A] law 193 on income tax, the Claimant was to make the deduction from the Respondent’s payment, as agreed in the contract, and then to forward it to the relevant tax authority in accordance with clause 4 of the contract. 7. On 31 August 2007, a sum of EUR 40,000 was paid to the Respondent as set out in the contract. 8. The Respondent contracted an injury to his right ankle as the result of an appearance for the G national team in September 2007, which meant that he was unavailable for selection for a month and a half (September, October and early November 2007) during his recovery. 9. On both 18 and 22 October 2007, the Claimant paid the Respondent an amount of 1,000, that is a total of 2,000, by way of instalments towards the transfer sum. 10. On 23 October 2007, the Claimant paid the Respondent the sum of 4,000, by way of an instalment towards the transfer sum. 11. On 26 October 2007, the Claimant paid the Respondent the sum of EUR 9,312, which represented the outstanding transfer sum due on 30 September 2007. 12. In a deed issued by notary on 18 December 2007, a copy of which was sent to the A Football Federation (FF), the Respondent terminated the contract and asked the Claimant to honour the payment arrears due to him, which amounted to EUR 24,666, comprising EUR 222 (balance for September 2007), EUR 12,222 (October 2007) and EUR 12,222 (November 2007). 13. On 21 and 22 December 2007, the Respondent did not take part in training and, on 23 December 2007, he did not take part in the Claimant’s match. 14. In a letter dated 16 January 2008, the FF informed FIFA that the Respondent had unilaterally terminated his contract, and enclosed a letter from the Claimant dated 15 January 2008 regarding the termination of the Respondent’s contract. 15. In a claim lodged with FIFA and dated 15 January 2008, the Claimant requested compensation of USD 300,000 for the unilateral termination of the contract without just cause by the player - without specifying the amount - and also reserved its rights of appeal and reply vis-à-vis the player’s claims. 16. According to the Claimant, the Respondent had terminated the contract unilaterally on 18 December 2007. There had not been a delay of two months either in the monthly payment due on 30 October 2007 nor in the monthly payment due on 30 November 2007. Given the fact that there had not been a twomonth delay in the payment of the monthly sums set out in the contract, the unilateral termination of the contract by the Respondent was without just cause and clearly contrary to the clauses in the contract. 17. According to the Claimant, he had fully met all of its obligations towards the player as set out in the contract signed by the player, but the player had nevertheless terminated the contract unilaterally and had been absent both from training and one of the Claimant’s matches without a valid excuse or reason (cf. point 8). 18. In a fax dated 31 March 2008, the Respondent once again served the Claimant with formal notice to pay the arrears immediately. 19. On 8 April 2008, and without having received the Claimant’s request, the Respondent lodged a claim with the FIFA Dispute Resolution Chamber against the Claimant, requesting the sum of EUR 97,998, broken down as follows: a) EUR 73,332 (net) in salary arrears (30 October, 30 November and 30 December 2007, 30 January, 28 February and 30 March 2008), for the salaries due between October 2007 and March 2008; b) EUR 220 (net) as the balance due for his salary for September 2007; c) EUR 24,444 (net) in compensation for breach of contract, corresponding to the remaining salaries due until expiry of the employment contract, that is two months’ salary payments (April and May 2008). 20. This counter-claim was based on the following allegations by the Respondent: While the Respondent had always acted in a dignified and professional manner, particularly in undergoing his period of rehabilitation with the Claimant in the correct fashion, the latter had not respected its contractual obligations, with the exception of the signing-on fee (EUR 40,000) and the salary payment for September 2007 (EUR 12,000); no other payment had been made to the player to date, that is, he had not received the salary payments due to him for the period from October 2007 until March 2008. 21. According to the Respondent, despite this formal notice, the Claimant had failed to change its behaviour and had continued not to make any salary payments to the player. 22. On 24 December 2008, the Claimant contested the player’s counter-claim and demanded that all of the Respondent’s allegations be rejected. In particular, the Claimant claimed that the player had accepted payment of the specified sums for the signing-on fee and the salary payments for the months of September and October 2007, as a result of which there were no grounds for dispute between the parties relating to these periods. Furthermore, the Respondent had terminated the contract unilaterally on 18 December 2007. Consequently, there had not been a delay of two months - as claimed by the Respondent in justification of his unilateral termination of the contract - in the payments due on 30 October 2007 and 30 November 2007. The Respondent’s unilateral termination of the contract was therefore unlawful and contrary to the clauses in the contract. The Claimant asserted that termination of the contract two months before the specified dates of payment did not constitute just cause. The Respondent therefore had no right to receive compensation. 23. In a letter dated 2 February 2009, the Respondent responded that, contrary to the Claimant’s claims, he had never stated that the salary for October 2007 had been paid. Moreover, the contract having been breached within the “protected” period, the player left it to the discretion of the chamber to decide on the sporting sanctions to be imposed on the club. 24. In a letter dated 17 March 2009, the Claimant responded to the Respondent’s letters by reiterating its previous statements. 25. Between December 2007 and May 2008, the Respondent did not play for any other club. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Dispute Resolution Chamber analysed whether it was competent to deal with the case at hand. In this respect, it took note that the present matter was submitted to FIFA on 16 January 2008. Consequently, the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (edition 2005; hereinafter: Procedural Rules) are applicable to the matter at hand (cf. art. 18 par. 2 and 3 of the Procedural Rules). 2. Subsequently, the members of the Chamber referred to art. 3 par. 1 of the Procedural Rules and confirmed that, in accordance with art. 24 par. 1 in combination with art. 22 lit. b) of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2008), the Dispute Resolution Chamber is competent to deal with the matter at stake, which concerns an employment-related dispute with an international dimension between an A club and a G player. 3. Furthermore, the Chamber analysed which regulations should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, it confirmed that in accordance with art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2008), and considering that the relevant employment contract at the basis of the present dispute was signed on 29 August 2007 and the present claim was lodged at FIFA on 16 January 2008, the current version of the regulations (edition 2008; hereinafter: Regulations) is applicable to the matter at hand as to the substance. 4. The competence of the Chamber and the applicable regulations having been established, the Chamber entered into the substance of the matter. The members of the Chamber started by acknowledging that, on 29 August 2007, the Claimant and the Respondent had concluded an employment contract valid from 1 September 2007 until 31 May 2008, according to which the Claimant had an option to extend the contract by two years (2008-2009 and 2009-2010 seasons), upon providing notice by 15 May 2008. 5. With regard to the mentioned option in favor of the Claimant and taking into consideration that the Claimant had not made use of it, the Chamber as an “obiter dictum” referred to its jurisprudence, which was confirmed by the Court of Arbitration for Sport (CAS). This jurisprudence establishes that, as a general principle, the unilateral options to extend the duration of an employment contract in favor of clubs can per se not be admitted, since they limit the freedom of the player in an excessive manner and cause an unjustified inequality between the rights of the player and those of the club. 6. Furthermore, the Chamber took note that, on one hand, according to the relevant employment contract, the Respondent was entitled to receive during the above- mentioned term of validity a net salary of EUR 150,000 as a “transfer payment for the footballer”, to be paid as follows: a) EUR 40,000 on the day the contract was signed (signing-on fee), [note: 29 August 2007]; b) EUR 110,000 in nine equal net monthly payments of EUR 12,222, valid from September 2007 until May 2008 (30 September 2007, 30 October 2007, 30 November 2007, 30 December 2007, 30 January 2008, 28 February 2008, 30 March 2008, 30 April 2008 and 30 May 2008). 7. In this sense, the Chamber insisted on the fact that the sums indicated in the employment contract are to be considered as net amounts, since, according to clause 4 of the contract and in accordance with the (provisional) art. 64 of the [A] law 193 on income tax, the Claimant was to make the deduction from the Respondent’s payment, as agreed in the contract, and then to forward it to the relevant tax authority. In addition to that, the Chamber also established that it has never been contested by the Claimant that the monthly salaries were supposed to be paid as net amounts. 8. On the other hand, the Chamber noted that if the Claimant would exercise its unilateral option to extend the contract, the contract would provide for the payment of a sum of EUR 50,000 on 1 August 2008 for the 2008-2009 season, as well as a monthly payment of EUR 12,500 between 30 September 2008 and 30 May 2009 (a total of EUR 125,000), and, for the 2009-2010 season, the payment of a sum of EUR 50,000 on 1 August 2009, as well as a monthly payment of EUR 15,000 between 30 August 2009 and 30 May 2010 (a total of EUR 150,000). 9. Moreover and in accordance with clause 3 par. 6 of the employment contract, the Chamber took due note that, if the payment of the monthly salaries was delayed, the Respondent could unilaterally terminate the contract. 10. In this sense, the Chamber concluded that there was in the contract a clear and unequivocal termination clause in favor of the Respondent, in case that the Claimant was found to be in a delay of two monthly salary payments. 11. In continuation, the Chamber noted that, on one hand, the Claimant stated, in a letter to FIFA dated 15 January 2008, that it requested compensation of USD 300,000 for the unilateral termination of the contract without just cause by the Respondent - without specifying this amount -and also reserved its rights of appeal and reply vis-à-vis the Respondent’s claims. 12. In this regard, the Chamber observed that the Claimant, in his claim, argued that the Respondent had prematurely terminated the contractual relationship between him and the Respondent. 13. On the other hand, the Chamber noted that, on 8 April 2008 - and without having received the Claimant’s request - the Respondent lodged a claim with the FIFA Dispute Resolution Chamber against the Claimant, requesting the sum of EUR 97,998, broken down as follows: a) EUR 73,332 (net) in salary arrears (30 October, 30 November et 30 December 2007, 30 January, 28 February and 30 March 2008), for the salaries due between October 2007 and March 2008; b) EUR 220 (net) as the balance due for his salary for September 2007; c) EUR 24,444 (net) in compensation for breach of contract, corresponding to the remaining salaries due until expiry of the employment contract, that is, two months’ salary payments (April and May 2008). 14. In this regard, the Chamber took due note that, by means of its replica dated 24 December 2008, the Claimant had contested the Respondent’s counter-claim and demanded that all of the Respondent’s allegations should be rejected. In particular, the Claimant claimed that the Respondent had allegedly accepted payment of the specified sums for the signing-on fee and the salary payments for the months of September and October 2007, and that therefore there were no grounds for dispute between the parties relating to these periods. Furthermore, the Respondent had terminated the contract unilaterally on 18 December 2007. Consequently, there had not been a delay of two months - as claimed by the Respondent in justification of his unilateral termination of the contract - in the payments due on 30 October 2007 and 30 November 2007. The Respondent’s unilateral termination of the contract was therefore unlawful and contrary to the clauses in the contract. The Claimant asserted that termination of the contract two months before the specified dates of payment did not constitute just cause. The Respondent had therefore no right to receive compensation. 15. On the other hand, the Chamber noted that, in a letter dated 2 February 2009, the Respondent answered that, contrary to the Claimant’s claims, he had never stated that the salary for October 2007 had been paid. Moreover, the contract having been breached within the “protected” period, the Respondent left it to the discretion of the Chamber to decide on the sporting sanctions to be imposed on the Claimant. 16. In continuation, the Chamber went on to deliberate which party has to be considered responsible for the breach of the employment contract before the expiry of its term. 17. In this regard, the Chamber took note of the deed issued by notary on 18 December 2007 - a copy of which was sent to the A Football Federation - by means of which the Respondent clearly expressed his wish to terminate the contract and asked the Claimant to honour the payment arrears due to him, which allegedly amounted to EUR 24,666 (comprising EUR 222 as balance for September 2007, EUR 12,222 for October 2007, and EUR 12,222 for November 2007). 18. On account of the above, and taking in particular into consideration the Respondent’s notice of termination dated 18 December 2007, the Chamber came to the conclusion that the relevant employment contract had been unilaterally terminated on 18 December 2007 and that the Respondent had left the Claimant on that date at the latest. 19. The Chamber highlighted that the underlying issue in this dispute, considering the claim and the counter-claim by the parties, was to determine whether the contract had been unilaterally terminated with or without just cause and if so, which party was responsible for the early termination of the contractual relationship in question. The Chamber also underlined that subsequently, if it were found that the employment contract was terminated with or without just cause, it would be necessary to determine the financial and/or sporting consequences of the relevant termination of the employment contract. 20. In other words, the Chamber went on to deliberate whether the facts of the case constituted a just cause for the Respondent to prematurely terminate the employment contract. 21. In this regard, the Chamber pointed out that: a) on 31 August 2007, the Claimant paid the Respondent a sum of EUR 40,000, as set out in the contract; b) on both 18 and 22 October 2007, the Claimant paid the Respondent an amount of 1,000, that is a total of 2,000, by way of instalments towards the transfer sum, but without specifying for which month these sums had been paid; c) on 23 October 2007, the Claimant paid the Respondent the sum of 4,000 by way of an instalment towards the transfer sum, but without specifying for which month this sum had been paid; d) on 26 October 2007, the Claimant paid the Respondent the sum of EUR 9,312, which allegedly represented the outstanding transfer sum due on 30 September 2007. 22. In view of the above, the Chamber acknowledged that not only the (first) salary for September 2007 had been paid with almost one month of delay, but also that until the date of the termination of the relevant employment contract, i.e. on 18 December 2007, only a sum corresponding to a total amount of EUR 12,759 had been paid by the Claimant to the Respondent as monthly salary. The Chamber therefore pointed out that only the salary for September 2007 had been fully paid - and this even late - by the Claimant, as well as an almost insignificant part of the salary of October 2007 in the amount of EUR 537 (EUR 12,759 - EUR 12,222 = EUR 537). 23. In this respect, the Chamber determined that until the date of the termination of the relevant employment contract, i.e. on 18 December 2007, the salaries for: a) a part of October 2007 in the amount of EUR 11,685 (EUR 12,222 - EUR 537 = EUR 11,685); b) November 2007 amounting to EUR 12,222; and c) 18 days of the month of December 2007 in the amount of EUR 7,333 (EUR 12,222 / 30 [days] * 18 [days] = EUR 12,222 * 0.6 = EUR 7,333); have not been paid by the Claimant to the Respondent. Therefore, on 18 December 2007, salaries in the total amount of EUR 31,240 were still outstanding. 24. Moreover, the Chamber established that the Claimant had tried to convince the Chamber that there were no delay of two monthly salaries for the payment of the salaries. 25. In this regard, the Chamber referred to art. 12 par. 3 of the Procedural Rules, in accordance with which a party deriving a right from an alleged fact shall carry the burden of proof. In this respect, the Chamber acknowledged that the Claimant had not presented any documentary evidence regarding the outstanding salaries due to the Respondent. As a consequence, the Chamber concluded that the Claimant was not able to prove that it had paid the Respondent for October 2007 and November 2007. 26. In this respect, the Chamber outlined the content of clause 3 par. 6 of the employment contract which stipulates that if the payment of two monthly salaries was delayed, the player could unilaterally terminate the employment contract. The members of the Chamber considered that the above mentioned paragraph 6 of clause 3 as to be interpreted literally as being a delay in the payment of two monthly salaries and not as being a delay of two months in the payment of the relevant monthly salaries. As a consequence of the above, the Chamber concluded that the Claimant had a delay in the payment of two monthly salaries, and thus the club has to be considered responsible of the early termination of the employment contract. 27. Therefore, the Chamber decided that B has to pay the outstanding remuneration in the total amount of EUR 31,240 to the player C. 28. In continuation, having determined which party terminated the employment contract and the responsibility for the said termination, the Chamber focused on the potential financial and/or sporting consequences in this case. 29. With regard to the financial consequences of the termination of the employment contract, the Chamber referred to art. 17 par. 1 of the Regulations and recalled that the said provision provides for a non-exhaustive enumeration of criteria to be taken into consideration when calculating the amount of compensation payable. On this basis, the members of the Chamber highlighted that not all the financial obligations provided for in the employment contract had been fulfilled towards the player until the breach of the contract on 18 December 2007. The Chamber deemed that it should consider this fact in determining the amount of compensation to be paid by the club B. 30. In this regard, the Chamber took into consideration the rest value of the relevant employment contract, i.e. the salaries for the 12 remaining days of December 2007 as well as for the months between January and May 2008. As a consequence of the above mentioned points, and considering the remaining time of the contract and the specificities of the present case, the Chamber established that it was adequate to award the Respondent compensation in the amount of EUR 65,999. In this respect, for the sake of completeness, the Chamber held that the Respondent had not concluded an employment contract with a new club for the period between December 2007 and May 2008. 31. Also, and considering the above considerations, the members of the Chamber decided to reject the Claimant’s claim in full. 32. In conclusion, the Dispute Resolution Chamber decided that the Claimant must pay to the Respondent outstanding remuneration in the amount of EUR 31,240 and compensation for breach of contract in the amount of EUR 65,999, i.e. the total amount of EUR 97,239. 33. In this respect, the Chamber determined that any further claims of the Respondent are rejected. Therefore, the Chamber established the Respondent’s claim is partially accepted. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the Claimant / Counter-Respondent, B, is rejected. 2. The counter-claim of the Respondent / Counter-Claimant, C, is partially accepted. 3. The Claimant / Counter-Respondent has to pay to the Respondent / Counter- Claimant the amount of EUR 97,239, within 30 days as from the date of notification of this decision. 4. Any further claims lodged by the Respondent / Counter-Claimant are rejected. 5. If the aforementioned sum is not paid within the aforementioned deadline, an interest rate of 5% per year will apply as of expiring of the fixed time limit and the present matter shall be submitted upon the party’s request to FIFA’s Disciplinary Committee for consideration and decision. 6. The Respondent / Counter-Claimant is directed to inform the Claimant / Counter- Respondent immediately and directly of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. Note relating to the motivated decision (legal remedy): According to art. 63 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Court of Arbitration for Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Markus Kattner Deputy Secretary General Encl. CAS directives
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