F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2009-2010) – controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera il 18 marzo 2010, e comprende: Slim Aloulou (Tunisia), presidente Joaquim Evangelista (Portogallo), membro Carlos Soto (Cile), membro Philippe Diallo (Francia), membro Damir Vrbanovic (Croazia), membro sulla domanda sollevata dal club di B, di seguito “il ricorrente “contro il giocatore di C, di seguito” imputato 1 “e il T club, di seguito” rispondente 2 “sulla controversia di lavoro tra le parti derivanti I
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2009-2010) - controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera il 18 marzo 2010, e comprende: Slim Aloulou (Tunisia), presidente Joaquim Evangelista (Portogallo), membro Carlos Soto (Cile), membro Philippe Diallo (Francia), membro Damir Vrbanovic (Croazia), membro sulla domanda sollevata dal club di B, di seguito "il ricorrente "contro il giocatore di C, di seguito" imputato 1 "e il T club, di seguito" rispondente 2 "sulla controversia di lavoro tra le parti derivanti I. Atti 1. Il 2 febbraio 2005, il giocatore, C (in prosieguo: il convenuto 1), nato il 24 agosto 1985, e il club, B (di seguito il querelante), ha firmato un contratto di lavoro (di seguito : il primo contratto), valido dalla data della firma fino al 30 giugno 2006. 2. La seconda ipotesi del primo contratto prevede una retribuzione mensile per il convenuto 1 nel 5000, maggiorato di un premio di 32,50 per ogni punto guadagnato in ogni gioco ufficiale della prima divisione in cui il convenuto 1 parte. 3. La terza clausola del primo contratto dà diritto al richiedente di prorogare il primo contratto per due volte, in periodi di un anno. 4. Il 1 ° luglio 2007, la convenuta 1 e il club, T (in prosieguo: il convenuto 2), ha firmato un contratto di lavoro (in prosieguo: il secondo contratto), efficace per tre stagioni annuali per l'apertura di tornei 2007, 2008 e 2009 e la chiusura tornei 2008, 2009 e 2010 rispettivamente. 5. La clausola sesto del secondo contratto prevede la retribuzione totale per la stagione convenuto 1 come segue: - stagione 2007/2008 1250000; - Stagione 2008/2009 1500000; - stagione 2009/2010 1.750.000. E 'anche prevista come data di inizio dei pagamenti nel mese di agosto 2007 e data di completamento per il pagamento nel mese di giugno 2010. 6. La clausola dodicesimo del secondo contratto prevede il pagamento di $ 5.000.000 da parte del convenuto 1 e il suo nuovo club, nel caso in cui il convenuto 1 chiuso il secondo contratto senza giusta causa o per un motivo diverso da quello sportivo giusta causa. 7. Il 16 luglio 2007, M Football Federation (in prosieguo: la FFM), ha chiesto l'intervento della FIFA per ottenere il certificato internazionale di trasferimento (in prosieguo: CTI) di un imputato da parte dell'Associazione Football X (di seguito: AFX). 8. Di conseguenza, la FIFA ha avviato un procedimento relativamente al rilascio del CTI relativo. In questo processo, l'imputato ha sostenuto che un attore doveva stipendi da gennaio 2007 a giugno 2007 e che il suo stipendio non è aumentato, la prima stagione al secondo, più del 15%, che è ciò che prescritto dal regolamento. 9. Inoltre, la convenuta 1 ha sostenuto che il suo stipendio era scarso per il titolare della prima squadra del ricorrente, tenendo conto dei parametri di professionalità X calcio e il resto dei giocatori professionali del richiedente. 10. Inoltre, la convenuta ha affermato di aver ricevuto uno, il 21 giugno 2006 (recte: 2007), sei giorni prima della scadenza del termine della stagione, dove l'attore un telegramma che lo informava che quest'ultima avrebbe utilizzato l'opzione unilaterale di estendere stabilito nel primo contratto per la stagione 2007-2008. 11. Di fronte a queste circostanze, il convenuto ha deciso di respingere una proroga unilaterale espressamente e formalmente notificare al richiedente da un documento lettera. 12. Di conseguenza, il convenuto ha negoziato un secondo contratto con l'imputato 2, che effettua l'operazione CTI FFM corrispondente. 13. Per quanto riguarda la proroga unilaterale del primo contratto, la convenuta ha sostenuto che alcuni organi giudiziari della FIFA e la Corte Arbitrale dello Sport (in prosieguo: il CAS, il suo acronimo in francese) ritengono che queste estensioni sono disattivate, contabilità inaccettabile squilibrio a favore del club, che a sua volta è la parte più forte del rapporto di lavoro. A tal fine, il 1 legge convenuto citare caso pertinente delle istanze giurisdizionali di cui sopra. Di conseguenza, il giocatore ha detto che la proroga unilaterale sotto il primo contratto non soddisfa uno dei requisiti della competenza del Prof. P, vale a dire: - il contratto non prevede un congruo periodo di esercizio dell'opzione per l'estensione; - il contratto non prevede l'esame della pop diritto di opzione - nel contratto non è chiaramente reso evidente la clausola di proroga unilaterale. 14. Nell'ambito della procedura per il rilascio della ITC del convenuto 1, il ricorrente ha sostenuto che l'argomento convenuto 1 deve essere respinta in quanto il ricorrente avrebbe aumentato lo stipendio del convenuto 1 a 20% più premi variabili, con il suo stipendio tra 6,000 e 6,500 dopo la prima estensione esercitata. A questo proposito, la ricorrente ha sostenuto di aver agito ai sensi dell'art. 6 del Contratto Collettivo No. 430/75 (in prosieguo: la CCT) tra il AFX e calciatori XX (di seguito: FXX) in cui si afferma "di esercitare il suo diritto al rinnovo, il club deve accettare giocatore fino al 15% dello stipendio per l'ultimo mese dell'anno precedente. Se durante l'anno della proroga è stato aumentato i prezzi dei biglietti, l'aumento di stipendio è del 20%. " 15. La ricorrente sostiene anche di aver esercitato la seconda opzione di rinnovare per la stagione 2007-2008, datato 26 aprile 2007, essendo stato inviato come del 21 giugno 2007, solo un servizio nuovo alla parte convenuta ed il convenuto dopo aver escluso una tale estensione il 23 giugno 2007. 16. Successivamente, l'attore ha affermato di aver pagato per il trasferimento di uno convenuto al loro club precedente, Club E, l'importo di 320.000 USD 68,800 USD in più per i costi di trasferimento in cui l'attore sostenute. 17. In relazione ai salari non pagati presumibilmente, l'attore ha sostenuto tangenti pagate. Inoltre, l'attore ha citato l'art. 15 del CST dice: "in assenza del pagamento di un mese di stipendio, o uno dei premi d'accordo, o una parte complementare del salario annuo, il calciatore, da solo o attraverso calciatori XX, il club di intimará pagamento entro due giorni lavorativi, telegramma, proprio l'importo dovuto. Se entro tale termine il club deve depositare l'intero importo dovuto per i calciatori XX, o non presentare le ricevute regolati come prescritto dalla Legge n ° 20.744 comprovante il pagamento al sindacato, il giocatore può quindi risolvere il contratto a causa del club, da diritto ad una retribuzione maturati alla data di cessazione, in tutto gli importi delle compensazioni ... ". Pertanto, la ricorrente ha affermato che, sebbene vi sia la procedura sopra descritta che protegge la convenuta 1, non la seconda intimato al ricorrente di pagare presunti stipendi non pagati e quindi non lo invocano. 18. Per quanto riguarda le accuse che l'imputato uno pagherebbe magra, l'attore ha citato l'art. 5 in fine della Legge Nazionale n ° 20160 "statuto del calciatore professionista", in cui si afferma che l'importo della indennità mensile, compreso lo stipendio e premi non deve essere inferiore al salario minimo e la forza di cellulare al momento (nella Repubblica X). Quindi, secondo la ricorrente, il X, il salario minimo stabilito per legge e la forza mobile è 800, con il salario mensile si accorse del convenuto 1 ben al di sopra del minimo. 19. In tale ottica, l'attore cita l'art. 1 sec. 3 lettera b) del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005), che stabilisce l'obbligo di proteggere la stabilità contrattuale e rispettino il diritto nazionale e dei contratti collettivi e fornisce anche in caso di risoluzione del contratto senza giusta causa, sanzioni sportive per il contravventore. Pertanto, la ricorrente sostiene di aver agito in conformità con la normativa vigente, vale a dire conformemente alla legislazione nazionale e dei contratti collettivi. 20. Inoltre, come l'attore, dopo aver accettato il convenuto 1 il primo ampliamento, acconsentì alla validità della clausola terzo del primo contratto, che attraverso la sua applicazione tende a sopprimere valido. A questo proposito, il ricorrente invoca la dottrina della estoppel. 21. Ecco perché, secondo la ricorrente, non aveva ricevuto una risposta sulla seconda proroga dopo la sua notifica, è stato consensuale. 22. Infine, ha dichiarato che il primo termine del contratto è a norma del regolamento, vale a dire meno di 5 anni e in base alle norme X, dal momento che le opzioni unilaterali sono indicati in modo specifico nelle regole locali e sono quindi obbligatorie e valido. 23. Successivamente, la ricorrente ha presentato pagare nascosta, apparentemente firmata dalla convenuta 1 per i mesi di gennaio 2007 e marzo 2007. 24. Inoltre, come del 24 luglio 2007, l'attore citato in giudizio il convenuto di cessazione del contratto senza giusta causa, chiedendo la restrizione di un imputato per avere diritto a giocare partite ufficiali per sei mesi come una punizione peggiore, perché che il contratto era entro il periodo protetto. 25. La ricorrente chiede inoltre l'applicazione di sanzioni disciplinari al convenuto 2 ed i suoi funzionari, per aver indotto il convenuto 1 di recedere dal contratto prima. 26. Infine, la ricorrente chiede la condanna del convenuto e il convenuto congiuntamente due a pagare la stessa quantità di denaro concordate nel secondo contratto, in caso di risoluzione anticipata, vale a dire USD 5.000.000, aumentato del 50% a titolo di aggravante si sono verificati risoluzione entro il periodo protetto. 27. In conclusione, la ricorrente ha comunicato FIFA che avviare un procedimento penale in tribunale nei confronti del convenuto X 1 e contro le autorità del convenuto 2 sulla base degli stessi fatti della presente controversia, ma per il reato di frode, punibile ai sensi dell'art . 173 del codice penale X. 28. Per questi motivi, datata 31 luglio 2007, il giudice unico della Commissione per lo Status dei Calciatori ha autorizzato la FFM per registrare provvisoriamente un imputato per il convenuto 2. 29. Successivamente, il ricorrente ha chiesto di proseguire il processo relativo alla controversia di lavoro tra le parti. 30. In risposta al completo dal richiedente, la parte convenuta 1 e 2 convenuto perseguire le rivendicazioni presentate nell'ambito della procedura per ottenere il CTI. Tra l'altro, ha dichiarato che, rifiutando il convenuto una proroga del primo contratto, quest'ultimo era libero di contratto con un nuovo club di loro scelta, in modo che il convenuto e del convenuto 1 2 ha raggiunto un accordo e il convenuto 2 in buona fede ha firmato il secondo contratto. 31. A questo proposito, i convenuti citare la giurisprudenza, nelle loro decisioni TAS TAS XXXX / XXXX e XXXX TAS / XXXX, P v H Club, G & S, in cui si svolge, tra l'altro, che i regimi normativi che permettono di proroga unilaterale contratti, e soprattutto coloro che la impongono, sono contrarie allo spirito del regolamento. 32. Per questo motivo, gli imputati ha sostenuto l'esercizio unilaterale estensione il richiedente non è valido. 33. A titolo di spiegazione, l'imputato ha sostenuto che uno ha accettato la proroga prima ma ha respinto la seconda perché era contro i loro interessi. Inoltre, poiché la convenuta 1 per accettare la prima estensione non significa riconoscere la validità del secondo, come una regola illegale non può convalidato dalla pratica. Altrimenti, sarebbe mettere il lavoratore in balia del datore di lavoro. Questo è il motivo per cui il convenuto 1 ha sostenuto che la clausola è contraria al principio del libero contratto stabilito stabilità contrattuale. 34. In conclusione, la convenuta di aver firmato due il secondo contratto in buona fede e hanno solo sentito parlare della controversia tra il convenuto e l'attore in un momento in cui la FFM richiesto dal CTI relativo. 35. I convenuti sottolineano anche che il sistema giuridico chiamate invocato dal ricorrente che il contratto ha una durata fissa, che non soddisfano questo requisito in quanto il richiedente è il diritto esclusivo di determinare la durata del contratto alla loro mercé. Pertanto, la durata non è fisso. 36. Per quanto riguarda la rivendicazione salariale, il giocatore chiarisce che la procedura descritta dal richiedente è opzionale, quindi si vuole fare la denuncia dei salari tali al Camera di Risoluzione delle Controversie (DRC) della FIFA. 37. In risposta alla posizione del convenuto convenuto 1 e 2, la ricorrente precisa che il contratto contiene la clausola di proroga unilaterale, è l'unica forma che è, un modello può essere utilizzato all'interno del sistema calcio X. Sottolinea inoltre l'induzione apparente del convenuto in febbraio per violazione di contratto, perché il primo contratto del convenuto nel mese di gennaio, dopo la sua prima estensione, che termina il 30 giugno 2007 e convenuto hanno firmato un secondo accordo del 1 ° luglio 2007, dove si iscrive in FFM il 2 luglio 2007, che chiarisce che i negoziati tra l'imputato e il convenuto a due iniziato prima. 38. Alla luce di queste argomentazioni, il convenuto 1 e 2 è stato convenuto sottolineato che il giudice unico della Commissione per lo Status dei Calciatori che ha autorizzato la registrazione provvisoria del giocatore nella FFM. * II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. In primo luogo, la Camera di Risoluzione delle Controversie analizzato se era competente a trattare la questione. A questo proposito, ha osservato che la questione è stata presentata alla FIFA il 24 luglio 2007. Pertanto, il regolamento interno del Comitato per lo Status dei calciatori e la Camera di Risoluzione delle Controversie della FIFA (CRD, luglio edizione 2005, qui di seguito: Regolamento) è applicabile a questo caso (cf . art. apdos 18. 2 e 3 del regolamento di procedura). 2. Di conseguenza la competenza della Camera, art. 3 sec. 1 del regolamento di procedura che la Camera di Risoluzione delle Controversie esamina la propria competenza ai sensi delle disposizioni degli articoli da 22 a 24 del 2005, Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori. Ai sensi dell'art. 24 sec. 1, in connessione con l'arte. 22 lettera a) del regolamento e di cui la Camera di Risoluzione delle Controversie devono decidere sulle controversie fra società e calciatori in relazione al mantenimento della stabilità contrattuale (art. 13 -18) è stato emesso una richiesta di certificato internazionale di trasferimento (in in avanti: CTI) e se vi è una domanda di una parte interessata in relazione alla CTI, in particolare per quanto riguarda la spedizione in materia di sanzioni sportive o risarcimenti per violazione di contratto. 3. Pertanto, la Camera di Risoluzione delle Controversie confermato che è competente a trattare la controversia tra un X club, un giocatore X e M club in relazione alla domanda relativa ad una controversia economica derivante contratto in relazione a una richiesta di rilascio di uno ITC. 4. Successivamente, la Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei giocatori deve essere applicato fino in fondo questo caso. A questo proposito, la camera di cui alla tecnica. 26 sec. 1 e 2 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione ottobre 2009). Inoltre, la Camera ha tenuto conto del relativo contratto è stato firmato tra le parti il 2 febbraio 2005 e che la domanda è stata presentata alla FIFA il 24 luglio 2007. Alla luce delle considerazioni sopra esposte e tenendo conto che secondo le regole di cui sopra ogni caso sottoposti alla FIFA prima dell'entrata in vigore del presente regolamento sarà deciso in base alle vecchie regole, e che questo principio si applica anche nel Regolamento sullo status e trasferimento dei calciatori (edizione gennaio 2008), la Camera ha concluso che l'edizione 2005 gennaio del Regolamento FIFA sullo status e sul trasferimento dei giocatori (in prosieguo: Regolamento) è applicabile alla sostanza di questo caso. 5. Dopo aver stabilito la competenza della Camera e dei regolamenti, la casa andò in analisi del merito della causa e ha cominciato a prendere nota del del 2 febbraio 2005, il ricorrente e il convenuto ha firmato un contratto di un lavoro valido dal data di transazione. 6. A questo proposito, la Camera ha osservato che il contratto di lavoro come la data originariamente fissata per il completamento del 30 giugno 2006 e prevede anche la possibilità per il richiedente unilateralmente estendere il periodo di contratto di lavoro rilevante fino a due anni, attraverso due proroghe di un anno ciascuno, a decorrere dalla data di scadenza originariamente concordato. 7. Poi i membri della Camera ha osservato che il 26 aprile 2007 da telegramma del ricorrente informava la convenuta che ha fatto uso di una opzione di prolungare il termine del contratto di lavoro rilevante per un altro anno. 8. Inoltre, i membri della Camera ha osservato che il 1 ° luglio 2007, il convenuto 1 e 2 convenuto firmato un contratto di lavoro in vigore fino alla chiusura del torneo 2010. 9. Successivamente, la Camera ha osservato che a causa della impossibilità di registrare il convenuto 1 per non avere il CTI emesso dalla Federcalcio X (MF-DJ) M Football Federation (FFM) ha richiesto la relativa assistenza alla FIFA. 10. A questo punto, i membri della Camera ha iniziato ad assumere il solo giudice della Commissione per lo Status dei Calciatori ha emesso una decisione il 31 luglio 2007, che autorizza la registrazione provvisoria di un imputato per l'imputato 2. 11. In questo stato, i membri della Camera ha osservato che le parti sono rimasti completamente opposte posizioni nel merito di questa disputa contrattuale. 12. In primo luogo, la Camera ha osservato che la ricorrente sostiene che la convenuta 1 chiuso senza giusta causa il contratto di primo impiego del 2 febbraio 2005 e che il convenuto due indotto l'imputato a una tale violazione del contratto. In particolare, la Camera ha osservato che la ricorrente sostiene che il momento in cui il convenuto prima a sinistra sulla X per firmare un nuovo contratto di lavoro con la convenuta 2 era un rapporto di lavoro esistente tra di loro, fin dal primo contratto sia stato validamente prorogato per un altro anno fino al 30 giugno 2007. Pertanto, la ricorrente ha chiesto un risarcimento da parte del convenuto il 1 ° gennaio dello stesso importo di denaro concordate nel secondo contratto, in caso di risoluzione anticipata, vale a dire USD 5.000.000, aumentato del 50% a titolo di circostanze aggravanti che si sono verificati di terminazione entro il periodo protetto e diretto a far dichiarare che il convenuto congiuntamente e solidalmente responsabili per fare due pagamenti. 13. D'altra parte, la Camera ha osservato che gli intervistati ritengono che, in base al Regolamento per l'opzione unilaterale di estendere il contratto di lavoro rilevanti per l'attore è stato improprio e quindi deve essere considerato valido. Di conseguenza, i convenuti sostengono che l'imputato non ha avuto 1 rapporto contrattuale in corso con l'attore al momento ha lasciato il X per firmare il contratto di lavoro con la convenuta 2 e che quindi non c'era alcuna base legale per rivendicare risarcimento per rottura di contratto. 14. Tenendo conto delle posizioni di cui sopra, i membri della Casa ritenuto essenziale concentrarsi sull'analisi della presunta relazione contrattuale tra attore e convenuto dopo la data di scadenza originaria del contratto di lavoro, vale a dire 30 giugno 2006 per determinare se ci fosse una violazione del contratto di lavoro concluso tra l'attore rilevante e convenuto 1. 15. Di conseguenza, i membri della Casa focalizzata, in primo luogo, l'analisi del contenuto della facoltà unilaterale di estendere sotto la terza clausola del contratto di lavoro in questione. 16. Come risultato di questa analisi, la Camera ha preso atto della opzione di rinnovo di pertinenza abbia avuto le seguenti caratteristiche: a) l'estensione può essere esercitato solo due volte, b) ognuno limitato ad un anno, c) richiedente che ha facoltà di esercitare l'estensione. 17. A questo proposito, i membri della Camera ha osservato che il 26 aprile 2007 la possibilità di estendere il secondo era stato esercitato dal ricorrente, circa due mesi prima della scadenza della prima proroga del primo contratto. 18. In particolare, la Casa considerata affermazione del convenuto quanto riguarda la proroga al primo contratto non era valido perché non soddisfa uno dei requisiti della competenza del professor P. 19. In primo luogo, la Casa di cui il suo caso che è stato confermato dal CAS nella sua decisione TAS XXXX / X / XXX e XXX. Questo caso ha stabilito che, in linea di principio, le opzioni unilaterali per club, di per sé, non può essere ammessa in quanto limitano la libertà del giocatore ad un uso eccessivo e condurre a una ingiustificata disparità tra i diritti del giocatore e il club . 20. In particolare, la Camera ha osservato che questo caso ha stabilito che, di regola, il sistema di proroga unilaterale di un contratto di lavoro non è compatibile con i principi enunciati nel Regolamento ed è anche contrario ai principi della libertà di contratto e la libertà di lavorare. 21. Come nota a margine, e fatto salvo il discusso in precedenza, la Camera ha ritenuto opportuno notare che la relazione elaborata dal professor P è stato uno studio dottrinale di uno specialista nel campo, ma è stata sviluppata solo allo scopo di indicare al seguire le linee guida e suggerimenti . Come tutte le questioni tecniche, la relazione in questione è vincolante per i tribunali competenti per il trattamento di un problema specifico che riguarda i diversi soggetti. La relazione contiene il parere dell'esperto che ha preparato e le loro argomentazioni. Tuttavia, lasciato alla discrezionalità del giudice investito di una controversia specifica per analizzare il contenuto della relazione e raggiungere le conclusioni che ritiene opportune al caso. 22. Per quanto riguarda la questione di un tempo, la Camera ha ritenuto opportuno notare che quando un giocatore vuole giocare per un club nel X devono essere conformi alle normative vigenti, cioè in particolare il CST 430/75 FXX stipulati dalla associazione e AFX, per l'impresa, e che l'accordo prevede che il club che include un giocatore deve formalmente unilaterale del contratto con l'opzione di estensione per il club. L'organo decisionale ha ritenuto opportuno a spalla, secondo le circostanze, un giocatore che vuole giocare a calcio nel X in realtà non hanno scelta. Oppure firmare il contratto che contiene la proroga unilaterale o rinuncia a giocare nel calcio professionistico X. La libertà contrattuale è quindi fortemente limitata. 23. A questo proposito, la Camera ha confermato che in questo caso l'opzione unilaterale di estendere il contratto di lavoro tra l'attore e convenuto 1 era coerente con le disposizioni della legislazione e CST 430/75 di X. 24. Inoltre, i membri della Camera ha ritenuto opportuno sottolineare il principio di uniformità che dovrebbe prevalere in questioni sportive internazionali, in particolare nel calcio. A questo proposito, la Camera ha osservato che il principio si basa essenzialmente sulla specificità dello sport ed è essenziale per preservare la certezza del diritto, la razionalità, e il mantenimento di regole chiare a livello internazionale. 25. Di conseguenza, la Camera ha concluso che uno sportivo internazionale un'istituzione come la FIFA dovrebbe proteggere e preservare il principio di uniformità avendo in vista che tutte le parti abbiano parità di trattamento indipendentemente dal paese di appartenenza. 26. Secondo quanto sopra, del peso di tutte le considerazioni di cui a questo proposito e tenendo conto della giurisprudenza citata, la Camera ha concluso che l'opzione unilaterale stipulato nel contratto di lavoro rilevante e esercitata dal richiedente, in linea di principio, possono essere accettate come base giuridica per l'estensione del rapporto contrattuale in questione. A questo proposito, la Camera ha aggiunto che bisogna anche tener conto del fatto che questo tipo di opzione, in linea di principio, viola la certezza del diritto, dal momento che, fino alla scadenza originaria è gestito dal rapporto contrattuale non è possibile stabilire quando la contratto effettivamente finire. 27. Inoltre, la Camera ha osservato che l'imputato ha avuto uno, durante il processo di questo caso fornito prove sufficienti che potrebbe dimostrare che aveva espresso la sua opposizione alla continuazione del rapporto contrattuale con il richiedente formale richiesta, attraverso una lettera del documento al richiedente datato 23 giugno 2007 o termine prima del periodo riferendosi al primo rinnovo del contratto di lavoro originario. Pertanto, la Camera ha concluso che il convenuto 1 in dubbio la validità della opzione di rinnovo relativa prima della scadenza della prima proroga del contratto di lavoro originario. 28. Inoltre, i membri della Camera ha osservato che, come l'attore, il convenuto uno aveva accettato la prima estensione del contratto, e quindi avrebbe acconsentito alla validità della clausola terzo del primo contratto. A questo proposito, la ricorrente ha richiamato la dottrina della estoppel. Inoltre, la ricorrente ha sostenuto che, non avendo per ottenere pronta risposta in relazione alla seconda proroga dopo aver esercitato l'opzione d'altra parte, dopo il servizio al convenuto 1, interpretato nel senso che era stato tacitamente tollerati da parte di quest'ultimo quindi, con le loro azioni, la convenuta 1 avrebbe iniziato un nuovo periodo di contratto con l'attore. 29. Poi, la Casa mettere in rilievo la convenuta ha notificato alla ricorrente la volontà di rifiutare l'opzione di proroga datato 23 giugno 2007, in modo esplicitamente opposto alla prosecuzione del rapporto di lavoro che li legava. A questo proposito, la Camera ha sottolineato che l'accettazione della prima estensione non significa riconoscere la validità della seconda estensione, come una norma contraria allo spirito non può essere convalidato con la pratica di regolamentazione. Questo è il motivo per cui i membri della Camera ha ritenuto che il fatto che il convenuto 1, ha accettato la prima estensione non richiede di dover accettare la seconda estensione. 30. In considerazione di quanto precede, la Camera ha concluso che il primo contratto è stato risolto al 30 giugno 2007, cioè dopo la scadenza della prima proroga accettata da parte del convenuto 1, che si applicava per il periodo dal 1 ° luglio 2006 al 30 giugno 2007. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha stabilito che l'imputato era libero di stipulare un contratto con qualsiasi club di loro scelta dal 1 ° luglio 2007, in particolare, era libero di contrattare con l'imputato 2. 31. Di conseguenza, tenendo conto di tutti i fatti e le circostanze sopra esposte, i membri della Camera ha concluso all'unanimità che la convenuta non ha violato i termini di un set nel primo contratto e quindi la Camera ha deciso di respingere le conclusioni del ricorrente in sua interezza. * III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie della domanda dell'attore, B, è respinta. Note * decisione motivata (ricorso giurisdizionale): Secondo quanto previsto dall'art. 63 coppia. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS, il suo acronimo in francese). Il ricorso deve essere presentato direttamente al CAS entro 21 giorni dalla notifica della presente decisione, e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle linee guida del CAS, una copia allegato. Il ricorrente ha 10 giorni aggiuntivi dal termine di appello, a presentare argomenti scritti con la descrizione dei fatti e gli argomenti giuridici sui quali si basa il suo appello alla CAS (vedi punto 4 delle linee guida allegate). Per contattare il CAS sono i seguenti: Tribunale Arbitrale dello Sport febbraio 1012 Beaumont Avenue de Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 E-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Camera di Risoluzione delle Controversie Segretario Generale Jérôme Valcke Adj. (Linee guida TAS)
______________________________ F.I.F.A. - Cámara de Resolución de Disputas (2009-2010) - los conflictos laborales – la versión oficial www.fifa.com – Decisión de la Cámara de Resolución de Disputas reunida en Zúrich, Suiza, el 18 de marzo de 2010, e integrada por: Slim Aloulou (Túnez), Presidente Joaquim Evangelista (Portugal), miembro Carlos Soto (Chile), miembro Philippe Diallo (Francia), miembro Damir Vrbanovic (Croacia), miembro conoció de la controversia planteada por el club B, en adelante, “el demandante” contra el jugador C, en adelante, “el demandado 1” y el club T, en adelante, “el demandado 2” respecto a la disputa laboral surgida entre las partes I. Hechos 1. Con fecha 2 de febrero de 2005, el jugador, C (en adelante: el demandado 1), nacido el 24 de agosto de 1985, y el club, B (en adelante: el demandante), suscribieron un contrato de trabajo (en adelante: el primer contrato) válido desde la fecha de su firma hasta el 30 de junio de 2006. 2. La cláusula segunda del primer contrato establece un sueldo mensual a favor del demandado 1 de 5,000, más un premio de 32.50 por punto ganado en cada partido oficial de primera división donde el demandado 1 participe. 3. La cláusula tercera del primer contrato otorga el derecho al demandante de prorrogar el primer contrato hasta dos veces, en períodos de un año. 4. Con fecha 1 de julio de 2007, el demandado 1 y el club, T (en adelante: el demandado 2), suscribieron un contrato de trabajo (en adelante: el segundo contrato), con vigencia por tres temporadas anuales correspondiente a los torneos apertura 2007, 2008 y 2009 y a los torneos clausura 2008, 2009 y 2010 respectivamente. 5. La cláusula sexta del segundo contrato prevé el salario total por temporada a favor del demandado 1 según el siguiente detalle: - temporada 2007/2008 1,250,000; - temporada 2008/2009 1,500,000; - temporada 2009/2010 1,750,000. Asimismo se prevé como fecha de inicio de pagos el mes de agosto de 2007 y como fecha de finalización de pago el mes de junio de 2010. 6. La cláusula décimosegunda del segundo contrato establece el pago de USD 5,000,000 a cargo del demandado 1 y su nuevo club, para el caso de que el demandado 1 rescinda el segundo contrato sin justa causa o por una causa diferente a la causa deportiva justificada. 7. El 16 de julio de 2007, la Federación de Fútbol M (en adelante: la FFM), solicitó la intervención de la FIFA a fin de obtener el certificado de transferencia internacional (en adelante: CTI) del demandado 1 por parte de la Asociación del Fútbol X (en adelante: la AFX). 8. En consecuencia, la FIFA inició el procedimiento referente a la emisión del CTI respectivo. En dicho proceso, el demandado 1 sostuvo que el demandante le adeudaba los salarios desde enero de 2007 hasta junio de 2007 y que su salario no se vio incrementado, de la primer temporada a la segunda, más que en un 15%, que es lo que prescribe la reglamentación. 9. Asimismo, el demandado 1 sostuvo que su salario era exiguo para su condición de titular del primer equipo del demandante, teniendo en cuenta los parámetros del fútbol profesional X y los del resto de los jugadores profesionales del demandante. 10. Seguidamente, el demandado 1 alegó haber recibido, el 21 de junio de 2006 (recte: 2007), 6 días antes del vencimiento del término de la temporada, un telegrama del demandante donde éste último le informaba que haría uso de la opción unilateral de prórroga establecida en el primer contrato para la temporada 2007-2008. 11. Frente a las circunstancias expuestas, el demandado 1 decidió rechazar la prórroga unilateral en forma expresa y formal, notificando al demandante mediante una carta documento. 12. En consecuencia, el demandado 1 negoció el segundo contrato con el demandado 2, iniciando la FFM la tramitación del CTI respectivo. 13. En relación a la prórroga unilateral del primer contrato, el demandado 1 alegó que los órganos jurisdiccionales de la FIFA y del Tribunal Arbitral del Deporte (en adelante: el TAS, en sus siglas en francés) consideran que dichas prórrogas son inválidas, ya que suponen un desequilibrio inadmisible a favor del club, que de por sí es la parte más fuerte de la relación laboral. A tal fin, el demandado 1 citó la jurisprudencia pertinente de los órganos jurisdiccionales citados. En consecuencia, el jugador sostuvo que la prórroga unilateral prevista en el primer contrato no cumple con ninguno de los requisitos establecidos en la pericia del Prof. P, a saber: - el contrato no prevé un plazo razonable de ejercicio de la opción de prórroga; - el contrato no establece contraprestación emergente del derecho de opción; - en el contrato no está claramente puesta en evidencia la cláusula de prórroga unilateral. 14. En el marco del procedimiento relativo a la emisión del CTI del demandado 1, el demandante sostuvo que los argumentos del demandado 1 deben ser rechazados ya que el demandante incrementó el salario del demandado 1 en un 20% más premios variables, siendo su salario de entre 6,000 y 6,500 luego de ejercida la primer prórroga. Al respecto, el demandante alegó haber actuado en conformidad con el art. 6 del Convenio Colectivo de Trabajo N°430/75 (en adelante: el CCT) celebrado entre la AFX y Futbolistas XX (en adelante: FXX) que establece lo siguiente: “para poder ejercer el derecho de prórroga, el club deberá acordar al futbolista un aumento del 15% del sueldo correspondiente al último mes del año anterior. Si durante el año de prórroga fuera aumentado el precio de las entradas, el incremento del sueldo deberá ser del 20%”. 15. Asimismo, el demandante argumenta haber ejercido la segunda opción de prórroga por la temporada 2007-2008 con fecha 26 de abril de 2007, habiéndosele enviado en fecha 21 de junio de 2007 solamente una nueva notificación al demandado 1 y habiendo rechazado el demandado 1 dicha prórroga el 23 de junio de 2007. 16. Seguidamente, el demandante alegó haber pagado por la transferencia del demandado 1 a su previo club, Club E, el monto de USD 320,000 más USD 68,800 por los gastos de transferencia en los que el demandante incurrió. 17. En relación a los salarios supuestamente impagos, el demandante sostuvo haberlos pagado. Por otra parte, el demandante citó el art. 15 del CCT que dice: “ante la falta de pago de un mes de sueldo, o de uno de los premios pactados, o de una parte del sueldo anual complementario, el futbolista, por sí o por medio de Futbolistas XX, intimará al club al pago dentro de dos días hábiles, por telegrama colacionado, con precisión del monto adeudado. Si dentro de dicho término el club no depositare la totalidad de lo adeudado en Futbolistas XX, o no presentare recibos ajustados a lo prescripto por la ley N°20.744 que acrediten el pago reclamado ante la entidad gremial, el futbolista podrá dar por rescindido el contrato por culpa del club, siendo acreedor a las remuneraciones devengadas hasta la fecha de la rescisión, con más la totalidad de los montos indemnizatorios…”. Es así que, el demandante destacó que si bien existe el procedimiento arriba mencionado que protege al demandado 1, este último no intimó al demandante a que pague los salarios supuestamente impagos y por lo tanto no se acogió al mismo. 18. En relación a las alegaciones de que el sueldo del demandado 1 sería exiguo, el demandante citó el art. 5 in fine de la Ley Nacional N°20160 “Estatuto del Jugador de Fútbol Profesional” que establece que el monto de remuneración mensual, incluido el sueldo y premios, no podrá ser inferior al salario mínimo y móvil vigente en cada momento (en la República X). Por lo que, según el demandante, en la X, el salario mínimo y móvil vigente fijado legalmente es de 800, siendo el salario mensual que percibía el demandado 1 notoriamente superior al mínimo establecido. 19. En este orden de ideas, el demandante cita el art. 1 apdo. 3 letra b) del Reglamento sobre el estatuto y la transferencia de jugadores (edición 2005), que establece la obligación de proteger la estabilidad contractual y de respetar la legislación nacional y los convenios colectivos y que además prevé, en caso de rescisión de un contrato sin causa justificada, sanciones deportivas para la parte infractora. Es así que el demandante afirma haber actuado de conformidad con la reglamentación vigente, es decir de conformidad con la legislación nacional y con los convenios colectivos. 20. Asimismo, según el demandante, al haber aceptado el demandado 1 la primera prórroga, consintió la validez de la cláusula tercera del primer contrato, que mediante su demanda pretende tachar de inválida. Al respecto, el demandante invoca la doctrina de los actos propios. 21. Es por ello que, según el demandante, al no haber obtenido respuesta en relación a la segunda prórroga luego de su notificación, la misma quedó consentida. 22. Por último, el demandante destacó que el plazo de vigencia del primer contrato es conforme al Reglamento, o sea, menor a 5 años y conforme a la normativa X, ya que las opciones unilaterales están contempladas expresamente en la normativa local y en consecuencia son obligatorias y válidas. 23. Seguidamente, el demandante presentó recibos de salario aparentemente firmados por el demandado 1 correspondientes a los meses de enero de 2007 y marzo de 2007. 24. Por otra parte, en fecha 24 de julio de 2007, el demandante entabló una demanda contra el demandado 1 por rescisión de contrato sin justa causa, solicitando la restricción del demandado 1 a ser elegible para jugar partidos oficiales por 6 meses como sanción agravada, debido a que el contrato se encontraba dentro del periodo protegido. 25. Asimismo, el demandante demanda la aplicación de sanciones disciplinarias al demandado 2 y a sus funcionarios, por haber inducido al demandado 1 a rescindir el primer contrato. 26. Por último, el demandante solicita se condene al demandado 1 y solidariamente al demandado 2 al pago de la misma suma de dinero acordada en el segundo contrato para el supuesto de rescisión anticipada, es decir, USD 5,000,000, incrementada en un 50% en concepto de agravante por haber ocurrido la rescisión dentro del periodo protegido. 27. Para concluir, el demandante informó a la FIFA que inició un juicio penal ante los tribunales X contra el demandado 1 y contra las autoridades del demandado 2 en base a los mismos hechos de la presente disputa pero por el delito de defraudación, tipificado en el art. 173 del Código Penal X. 28. En virtud de todo lo expuesto, con fecha 31 de julio de 2007, el juez único de la Comisión del Estatuto del Jugador autorizó a la FFM a inscribir provisionalmente al demandado 1 a favor del demandado 2. 29. Seguidamente, el demandante solicitó continuar con el proceso concerniente a la disputa laboral entre las partes. 30. En contestación a la demanda planteada por el demandante, tanto el demandado 1 como el demandado 2 reiteraron sus alegaciones presentadas dentro del marco del procedimiento para la obtención del CTI. Inter alia, sostuvieron que al haber rechazado el demandado 1 la prórroga del primer contrato, éste último se encontraba libre para contratar con un nuevo club de su elección, por lo que el demandado 2 y el demandado 1 llegaron a un acuerdo y el demandado 2 de buena fe suscribió el segundo contrato. 31. A este respecto, los demandados citan la jurisprudencia del TAS en sus decisiones TAS XXXX/XXXX y TAS XXXX/XXXX, Club P contra H, G & S, donde se sostiene, inter alia, que los regímenes normativos que permiten la prolongación unilateral de los contratos, y fundamentalmente los que la imponen, son contrarios al espíritu del Reglamento. 32. Es por ello que, según los demandados, la prórroga unilateral que pretendió ejercer el demandante es inválida. 33. A título explicativo, el demandado 1 sostuvo que aceptó la primera prórroga pero rechazó la segunda ya que iba en contra de sus intereses. Más aún, según el demandado 1, aceptar la primera prórroga no significa reconocer la validez de la segunda pues una norma ilegal no puede convalidarse con la práctica. De lo contrario, sería poner al trabajador a merced del patrón. Es por ello que el demandado 1 sostiene que dicha cláusula es contraria al principio de libre contratación establecido en la estabilidad contractual. 34. Para concluir, el demandado 2 manifiesta haber suscripto el segundo contrato de buena fe y haberse sólo enterado de la controversia existente entre el demandado 1 y el demandante al momento en que la FFM solicitara el CTI respectivo. 35. Asimismo, los demandados ponen en relieve que el ordenamiento legal invocado por el demandante exige que el contrato tenga una duración determinada, no cumpliéndose este requisito puesto que el demandante es el único que tiene derecho de determinar la duración del contrato a su merced. Por lo tanto, la duración no es determinada. 36. En cuanto a la reclamación de salarios, el jugador aclara que el procedimiento indicado por el demandante es facultativo, por lo que prefiere hacer el reclamo formal de dichos salarios ante la Cámara de Resolución de Disputas (CRD) de la FIFA. 37. En respuesta a la posición del demandado 1 y del demandado 2, el demandante explica que el contrato suscrito, que contiene la cláusula de prórroga unilateral, constituye el único formulario, o sea, un modelo, posible a ser usado dentro del sistema futbolístico X. Asimismo, pone de manifiesto la evidente inducción del demandado 2 a la ruptura contractual puesto que el primer contrato del demandado 1, luego de su primera prórroga, terminaba el 30 de junio de 2007 y el demandado 1 suscribió el segundo contrato con fecha 1 de julio de 2007, siendo éste inscripto en la FFM el día 2 de julio de 2007, lo cual deja en claro que las negociaciones entre el demandado 1 y el demandado 2 comenzaron previamente. 38. Ante dichas alegaciones, el demandado 1 y el demandado 2 recalcaron que fue el juez único de la Comisión del Estatuto del Jugador quien autorizó la inscripción provisional del jugador en la FFM. ***** II. Consideraciones de la Cámara de Resolución de Disputas 1. En primer lugar, la Cámara de Resolución de Disputas analizó si era competente para tratar el presente asunto. A este respecto, tomó nota de que el presente asunto fue sometido a la FIFA el 24 de julio de 2007. Por lo tanto, el Reglamento de procedimiento de la Comisión del Estatuto del Jugador y de la Cámara de Resolución de Disputas de la FIFA (CRD; edición de julio de 2005; en adelante: el Reglamento de procedimiento) es aplicable al presente asunto (cf. art. 18 apdos. 2 y 3 del Reglamento de procedimiento). 2. En consecuencia y analizando la competencia de la Cámara, el art. 3 apdo. 1 del Reglamento de procedimiento indica que la Cámara de Resolución de Disputas deberá examinar su competencia jurisdiccional en virtud de lo estipulado en los artículos 22 a 24 de la edición 2005 del Reglamento sobre el estatuto y la transferencia de jugadores. De acuerdo con el art. 24 apdo. 1 en conexión con el art. 22 letra a) del Reglamento ya mencionado la Cámara de Resolución de Disputas decidirá sobre disputas entre clubes y jugadores en relación con el mantenimiento de la estabilidad contractual (art. 13 -18) si se ha expedido una solicitud de certificado de transferencia internacional (en adelante: CTI) y si existiera una demanda de una parte interesada en relación con dicho CTI, en particular en lo que se refiere a su expedición, concerniente a sanciones deportivas o a la indemnización por incumplimiento de contrato. 3. Por consiguiente, la Cámara de Resolución de Disputas confirmó que es competente para tratar la presente disputa entre un club X, un jugador X y un club M en relación a una demanda económica concerniente a una disputa contractual surgida en relación con una solicitud de expedición de un CTI. 4. Posteriormente, la Cámara analizó cuál es la edición del Reglamento sobre el Estatuto y la Transferencia de Jugadores que debe ser aplicada al fondo del presente asunto. A este respecto, la Cámara hizo referencia al art. 26 apdo. 1 y 2 del Reglamento sobre el Estatuto y la Transferencia de Jugadores (edición de octubre de 2009). Además, la Cámara tomó en cuenta que el contrato laboral pertinente fue firmado entre las partes el 2 de febrero de 2005 y que la demanda fue sometida a la FIFA el 24 de julio de 2007. En vista de lo antedicho, y teniendo en consideración que según el mencionado reglamento todo caso sometido a la FIFA antes de la entrada en vigor de dicho reglamento se decidirá conforme al reglamento anterior, y que dicho principio se aplica asimismo en el Reglamento sobre el Estatuto y la Transferencia de Jugadores (edición de enero de 2008), la Cámara concluyó que la edición de enero de 2005 del Reglamento FIFA sobre el estatuto y la transferencia de jugadores (en adelante: el Reglamento) es aplicable al fondo del presente asunto. 5. Habiendo establecido la competencia de la Cámara y los reglamentos aplicables, la Cámara entró en el análisis del fondo del caso y comenzó tomando nota de que el 2 de febrero de 2005 el demandante y el demandado 1 firmaron un contrato de trabajo válido a partir de la fecha de su celebración. 6. A este respecto, la Cámara tomó nota que dicho contrato de trabajo fija como fecha originaria de finalización el 30 de junio de 2006 y además brinda la posibilidad al demandante de extender unilateralmente la duración del contrato de trabajo pertinente hasta dos años más, por medio de dos prórrogas de un año cada una, a continuación de la fecha de vencimiento pactada originariamente. 7. A continuación, los miembros de la Cámara tomaron nota de que el 26 de abril de 2007 mediante telegrama el demandante informó al demandado 1 que hacía uso de la opción prorrogando la vigencia del contrato de trabajo pertinente por un año más. 8. Asimismo, los miembros de la Cámara notaron que el 1 de julio de 2007 el demandado 1 y el demandado 2 firmaron un contrato de trabajo con vigencia hasta el torneo clausura 2010. 9. Seguidamente, la Cámara tomó nota de que debido a la imposibilidad de registrar al demandado 1 por no contar con el CTI expedido por la Asociación del Fútbol X (AFX), la Federación de Fútbol M (FFM) solicitó la asistencia pertinente a la FIFA. 10. En este punto, los miembros de la Cámara pusieron de resalto que el juez único de la Comisión del Estatuto del Jugador emitió una decisión el 31 de julio de 2007 autorizando la inscripción provisional del demandado 1 a favor del demandado 2. 11. En este estado, los miembros de la Cámara tomaron nota de que las partes involucradas mantenían posiciones completamente antagónicas con respecto al fondo de la presente disputa contractual. 12. Por una parte, la Cámara destacó que el demandante sostiene que el demandado 1 rescindió sin causa justificada el primer contrato de trabajo de fecha 2 de febrero de 2005 y que el demandado 2 indujo al demandado 1 a dicha ruptura contractual. En particular, la Cámara observó que el demandante alega que en el momento en que el primer demandado se fue de la X a fin de suscribir un nuevo contrato de trabajo con el demandado 2 existía una relación laboral vigente entre ambos, ya que, el primer contrato había sido válidamente extendido por un año más hasta el 30 de junio de 2007. Por lo tanto, el demandante reclama del demandado 1 una indemnización de la misma suma de dinero acordada en el segundo contrato para el supuesto de rescisión anticipada, es decir, USD 5,000,000, incrementada en un 50% en concepto de agravante por haber ocurrido la rescisión dentro del periodo protegido y solicita que se declare al demandado 2 solidariamente responsable de efectuar dicho pago. 13. Por la otra parte, la Cámara tomó nota de que los demandados consideran que de acuerdo con el Reglamento aplicable la opción de prórroga unilateral del contrato de trabajo pertinente a favor del demandante era abusiva y por lo tanto debía ser considerada inválida. En consecuencia, los demandados alegan que el demandado 1 no tenía una relación contractual vigente con el demandante en el momento en que se marchó de la X para firmar el contrato de trabajo con el demandado 2 y que por lo tanto no existía base legal para reclamar una indemnización por ruptura contractual. 14. Tomando en cuenta las posiciones antes mencionadas, los miembros de la Cámara consideraron esencial enfocarse en el análisis de la supuesta relación contractual entre el demandante y el demandado 1 después de la fecha de vencimiento original del contrato de trabajo, es decir, el 30 de junio de 2006 a fin de determinar si se produjo o no una ruptura del contrato de trabajo pertinente celebrado entre el demandante y el demandado 1. 15. En consecuencia los miembros de la Cámara se enfocaron, en primer lugar, en el análisis del contenido de la opción unilateral de prórroga prevista en la cláusula tercera del contrato laboral pertinente. 16. Como fruto de dicho análisis, la Cámara tomó debida nota de que la opción de prórroga pertinente tenía las siguientes características: a) la prórroga podía ser ejercida solamente hasta dos veces; b) cada una se limitaba a un año de duración; c) el demandante es quien tiene derecho a ejercer la prórroga. 17. En este sentido, los miembros de la Cámara observaron que el 26 de abril de 2007 la segunda opción de prórroga había sido ejercida por el demandante, aproximadamente dos meses antes del vencimiento de la primera prórroga del primer contrato. 18. En particular, la Cámara consideró la alegación del demandado 1 en cuanto a que la prórroga prevista en el primer contrato no era válida porque no cumple con ninguno de los requisitos establecidos en la pericia del Profesor P. 19. En primer lugar, la Cámara se refirió a su jurisprudencia la cual fue confirmada por el TAS en su decisión TAS XXXX/X/XXX&XXX. Dicha jurisprudencia estableció que, en principio, las opciones unilaterales a favor de los clubes, per se, no pueden ser admitidas, ya que limitan la libertad del jugador de manera excesiva y conllevan a una desigualdad injustificada entre los derechos del jugador y los del club. 20. En particular, la Cámara destacó que la mencionada jurisprudencia estableció que, como regla general, el sistema de extensión unilateral de un contrato de trabajo no es compatible con los principios establecidos en el Reglamento y además es contrario a los principios de la libertad contractual y de la libertad de trabajo. 21. Como nota aparte, y sin perjuicio de los expuesto previamente, la Cámara consideró oportuno destacar que el reporte elaborado por el Profesor P era un estudio doctrinario de un especialista en la materia pero que fue elaborado sólo con la finalidad de indicar pautas a seguir y sugerencias. Como cualquier consulta técnica, el reporte en cuestión no tiene efecto vinculante para los órganos jurisdiccionales competentes para tratar un litigio específico que se refiera a la temática pertinente. El reporte contiene la opinión del experto que lo elaboró y su argumentación. Sin embargo, queda al libre criterio del órgano jurisdiccional que entiende en una disputa específica el analizar el contenido del reporte y llegar a las conclusiones que considere apropiadas para el caso en cuestión. 22. En relación con el asunto de marras, la Cámara consideró oportuno destacar que cuando un jugador desea jugar para un club en la X debe cumplir con la normativa aplicable, es decir, en particular con el CCT 430/75 celebrado entre FXX, por la parte sindical, y la AFX, por la parte empresarial, y que dicho convenio establece que el club que incorpore a un jugador deberá formalizar contrato con opción unilateral de prórroga a favor del club. El órgano decisorio consideró apropiado poner de resalto que, bajo las circunstancias imperantes un jugador que desee jugar fútbol en la X no tiene realmente elección. O bien firma el contrato conteniendo la prórroga unilateral o renuncia a jugar fútbol profesional en la X. La libertad contractual se encuentra por lo tanto considerablemente restringida. 23. A este respecto, la Cámara confirmó que en el presente caso la opción unilateral de prórroga del contrato de trabajo celebrado entre el demandante y el demandado 1 se ajustaba a lo establecido por la legislación y el CCT 430/75 de X. 24. Asimismo, los miembros de la Cámara consideraron oportuno remarcar el principio de uniformidad que debe reinar en las cuestiones deportivas internacionales y en particular en el fútbol. En este sentido, la Cámara destacó que dicho principio se basa fundamentalmente en la especificidad del deporte y es esencial para preservar la seguridad jurídica, la racionalidad y el mantenimiento de normas claras en el ámbito internacional. 25. En consecuencia, la Cámara concluyó que una institución deportiva a nivel internacional como la FIFA debe proteger y preservar dicho principio de uniformidad teniendo en mira que todas las partes involucradas tengan un tratamiento igualitario independientemente del país al cual pertenecen. 26. En virtud de lo antes expuesto, ponderando todas las consideraciones mencionadas al respecto y teniendo en cuenta la jurisprudencia antes invocada, la Cámara llegó a la conclusión que la opción unilateral estipulada en el contrato de trabajo pertinente y ejercida por el demandante, en principio, no puede ser aceptada como base legal para la prórroga de la relación contractual en cuestión. En este sentido, la Cámara agregó que también hay que tener en cuenta el hecho que ese tipo de opción, en principio, conculca la seguridad jurídica, ya que, hasta tanto se opere el vencimiento original de la relación contractual no será posible establecer cuándo el contrato realmente llegará a finalizar. 27. Por otra parte, la Cámara destacó que el demandado 1 había, durante el proceso del presente caso, suministrado pruebas suficientes que pudieran comprobar que había manifestado su oposición a la continuación de la relación contractual con el demandante mediante la notificación cursada a través de una carta documento al demandante en fecha 23 de junio de 2007, o sea, antes de finalizarse el plazo referente a la primera renovación del contrato de trabajo original. Por lo tanto, la Cámara concluyó que el demandado 1 cuestionó la validez de la opción de prórroga pertinente antes del vencimiento del plazo de la primera prórroga del contrato de trabajo original. 28. Asimismo, los miembros de la Cámara tomaron nota de que, según el demandante, el demandado 1 había aceptado la primera prórroga del contrato y con ello habría consentido la validez de la cláusula tercera del primer contrato. Al respecto, el demandante invocó la doctrina de los actos propios. Por otra parte, el demandante sostuvo que, al no haber obtenido pronta respuesta en relación a la segunda prórroga después de haber ejercido por su parte dicha opción, luego de su notificación al demandado 1, interpretó que la misma había quedado tácitamente consentida por este último, por lo que, con su accionar, el demandado 1 habría dado inicio a un nuevo periodo contractual con el demandante. 29. A continuación, la Cámara puso en relieve que el demandado 1 notificó al demandante su voluntad de rechazar la opción de prórroga con fecha 23 de junio de 2007, por lo que explícitamente se opuso a la continuación de la relación laboral que los unía. Al respecto, la Cámara recalcó que aceptar la primera prórroga no significa reconocer la validez de la segunda prórroga pues una norma contraria al espíritu reglamentario no puede convalidarse con la práctica. Es por ello que, los miembros de la Cámara consideraron que el hecho de que el demandado 1 haya aceptado la primera prórroga no lo obliga a tener que aceptar la segunda prórroga. 30. En vista de todo lo antes expuesto, la Cámara llegó a la conclusión de que el primer contrato finalizó en fecha 30 de junio de 2007, es decir, luego del vencimiento del plazo correspondiente a la primera prórroga aceptada por el demandado 1, que se aplicaba por el periodo del 1 de julio de 2006 al 30 de junio de 2007. En consecuencia, la Cámara de Resolución de Disputas resolvió que el demandado 1 tenía libertad para contratar con cualquier club de su elección a partir del 1 de julio de 2007, en particular, tenía libertad de contratar con el demandado 2. 31. En consecuencia, y tomando en consideración todos los hechos y circunstancias anteriormente expuestos, los miembros de la Cámara concluyeron de manera unánime que el demandado 1 no incumplió los términos establecidos en el primer contrato y por lo tanto la Cámara decidió rechazar la demanda del demandante en su totalidad. * III. Decisión de la Cámara de Resolución de Disputas La demanda del demandante, B, es rechazada. * Nota sobre la decisión fundamentada (remedio legal): De acuerdo con lo previsto por el art. 63 par. 1, de los Estatutos de la FIFA, esta decisión podrá ser apelada ante el Tribunal Arbitral del Deporte (TAS, en sus siglas en francés). La apelación deberá interponerse directamente ante el TAS en un plazo de 21 días contados desde la notificación de esta decisión, y deberá contener todos los elementos de conformidad con el punto nº 2 de las directrices del TAS, cuya copia adjuntamos a la presente. El apelante dispone de 10 días adicionales, a partir del vencimiento del plazo para apelar, para presentar su escrito de alegaciones con la descripción de los hechos y los argumentos legales sobre los cuales basa su recurso de apelación ante el TAS (véase el punto nº 4 de las directrices adjuntas). Para ponerse en contacto con el TAS deberán dirigirse a: Tribunal Arbitral del Deporte Avenue de Beaumont 2 1012 Lausana Suiza Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 Dirección electrónica: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Por la Cámara de Resolución de Disputas Jérôme Valcke Secretario General Adj. (directrices del TAS)
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