F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2009-2010) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 17 settembre 2009, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Philippe Diallo (Francia), membro ESSA M. Saleh Al-Housani (Emirati Arabi Uniti), membro Gerardo Movilla (Spagna), membro Rinaldo Martorelli (Brasile), membro del reclamo presentato dal giocatore, M, come querelanti nei confronti del club, N FC, come convenuto in vista di un lavoro-correlato vertenza contrattuale sorto tra il giocatore ei fatti I. club del caso
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2009-2010) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 17 settembre 2009, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Philippe Diallo (Francia), membro ESSA M. Saleh Al-Housani (Emirati Arabi Uniti), membro Gerardo Movilla (Spagna), membro Rinaldo Martorelli (Brasile), membro del reclamo presentato dal giocatore, M, come querelanti nei confronti del club, N FC, come convenuto in vista di un lavoro-correlato vertenza contrattuale sorto tra il giocatore ei fatti I. club del caso 1. Il 10 gennaio 2008, il giocatore B, M, (di seguito: l'attore) e il club A , N FC, (in prosieguo: il Resistente) ha firmato un contratto di lavoro valido come dal 10 gennaio 2008 fino al 1 maggio 2009 (in prosieguo: il contratto ). 2. In conformità con il contratto, l'attore aveva il diritto di ricevere gli stipendi tra l'altro, quanto segue: a. A partire dal 10 gennaio 2008 al 31 maggio 2008: un totale di 50.000 USD; b. A partire dal 1 giugno 2008 al 31 maggio 2009: un totale di USD 150.000, c. Il 50% dello stipendio annuale è pagata all'inizio della stagione; d. 50% è pagato in rate uguali nell'arco di 12 mesi alla fine di ogni mese. 3. Inoltre, secondo il contratto, il convenuto è stato quello di fornire al richiedente con alloggio e due biglietti aerei. 4. Ai sensi dell'art. 4 par. 1 del contratto, "Se il giocatore gioca meno del 40% dei giochi nei campionati principale fino al 31 maggio del 2008, poi la società ha il diritto di recedere dal presente contratto". 5. Ai sensi dell'art. 6 par. 4 del contratto, l'attore può disdire anticipatamente il contratto, tra l'altro, se il convenuto non adempiere alle proprie responsabilità contrattuali. In tal caso, secondo il medesimo articolo, l'attore ha il diritto di ricevere gli stipendi per il periodo di tempo durante il quale ha reso i suoi servizi al Resistente. 6. Il 3 e il 22 agosto 2008, l'attore si rivolse a FIFA, sostenendo che il convenuto ha omesso di pagare le somme seguenti: a. Gli stipendi per marzo, aprile, e maggio 2008 USD 30.000 b. Gli stipendi di giugno e luglio 2008 USD 12.500 c. Pagamento anticipato per la nuova stagione USD 75.000 d. Casa in affitto e USD 6.000. Biglietto aereo per tornare a B USD 1800 7. Inoltre, secondo il ricorrente, il convenuto gli proibì di allenarsi con la squadra. 8. Per queste ragioni, l'attore ha chiesto che gli fosse autorizzata a firmare con un altro club. 9. Il ricorrente faccia valere sono tornati in B il 13 agosto 2008. 10. In risposta, il convenuto ha informato FIFA che ha esaminato la questione con l'attore come stabilito. Essa ha aggiunto che l'attore è stato concesso un trasferimento gratuito a un altro club A e che i problemi finanziari sono stati risolti. 11. In reazione, l'attore ha chiesto alla Resistente di fornire lui con una documentazione che attesti a) la cessazione del contratto di lavoro, b) che il richiedente è libero di entrare nel club Sua scelta, e c) le date in cui gli importi dovuti al Richiedente sarà pagato. 12. Il Resistente ha poi sottolineato che secondo il contratto, aveva la facoltà di recedere dal contratto senza l'obbligo di pagare un risarcimento se il ricorrente non avrebbe giocato il 40% dei giochi del campionato rimanente. 13. Essa afferma che alla fine della stagione non ci sono stati problemi finanziari tra le parti in cui il richiedente a sinistra per B. 14. Tuttavia, l'attore non è riuscito a riprendere le sue funzioni dopo le vacanze, infatti, non tornare in A. A questo proposito, il Resistente fa riferimento alla sua lettera del 14 agosto 2008, ha inviato alla FIFA, indicando che l'attore ha lasciato il Resistente in maggio 2008 senza aver restituito, in violazione dei termini del contratto e lasciando il Resistente senza la possibilità di "discutere i termini del contratto e pagamenti". 15. Nella sua replica, l'attore modificato la sua domanda. Oltre ai salari dovuti e il pagamento anticipato per la nuova stagione (cfr n. I / 6. Sopra) ha sostenuto che il convenuto aveva violato il contratto e chiede che il convenuto la condanna al pagamento di un indennizzo per violazione del contratto . 16. Questo è, l'attore sostiene che il Resistente ha agito in violazione del contratto di lavoro e rivendica quindi il pagamento delle somme seguenti: a. Gli stipendi da marzo 2008 a luglio 2008 USD 42.500 b. Pagamento anticipato per la nuova stagione di USD 75.000 c. Indennizzo per violazione del contratto USD 62.500 d. P.A. interesse del 5% a partire dalla data di scadenza di ciascuna rata 17. Allo stesso modo, l'attore conferma tornato a B il 26 maggio 2008 per una vacanza dopo la fine della stagione, quando il suo stipendio a marzo 2008 era ancora rimasto in sospeso. 18. Il richiedente dichiara inoltre di aver restituito alla Resistente il 23 giugno 2008, quando, nel frattempo, il pagamento anticipato 75.000 USD per la nuova stagione era anche esigibile. Allora è stato informato dal Resistente che non è stato permesso di allenarsi o di accedere alle sue istallazioni. 19. Sono stati compiuti sforzi per risolvere la questione amichevolmente e il Resistente ha detto l'attore a cercare un altro club. In vista della sua difficoltà finanziarie e la situazione con la Resistente avendo rimasto irrisolto ha deciso di tornare in B il 13 agosto 2008. 20. L'attore ritiene che l'art. 4 par. 1 del contratto, che viene richiamato dal Resistente, è abusivo e non è accettabile. In ogni modo, secondo l'attore, non è mai stato formalmente notificato da parte del Resistente di qualsiasi cessazione del contratto. Il Richiedente ritiene che il contratto pertinente era ancora in vigore quando ha sottoposto il suo caso alla FIFA nel mese di agosto 2008. 21. Su richiesta, il 9 marzo 2009, l'attore ha informato FIFA che era rimasto disoccupato da quando ha lasciato A. 22. Il Resistente, da parte sua, respinge l'eccezione sollevata dalla parte attrice e insiste sul fatto che, nel maggio 2008, l'attore aveva lasciato il Resistente per la B senza permesso e senza aver tornato a riprendere gli allenamenti. 23. La Resistente ritiene che la questione era stata risolta nel settembre 2008 e che ha risolto il contratto in conformità con la sua arte. 4 par. 1 come l'attore aveva partecipato meno del 40% delle partite della Resistente a partire dal gennaio 2008 al maggio 2008. 24. E aggiunge che l'attore aveva ricevuto la retribuzione per intero durante la riproduzione per la squadra del Resistente. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera di Risoluzione delle Controversie (di seguito anche denominata "la Camera" o "DRC") ha analizzato se essa era competente ad occuparsi del caso a portata di mano. A questo proposito, ha preso atto che la questione attuale è stata presentata alla FIFA nel mese di agosto 2008. Di conseguenza, le regole procedurali della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie (edizione 2008, in prosieguo: Regole procedurali) sono applicabili alla materia in esame (cfr. articolo 21 comma 2 e 3 delle norme procedurali.). 2. Successivamente, i membri della sezione di cui all'art. 3 par. 1 delle norme procedurali e ha confermato che ai sensi dell'art. 24 par. 1 in combinazione con l'art. 22 lit. b) del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2008) la Camera di Risoluzione delle controversie è competente a trattare la questione in gioco, che riguarda un occupazionale controversia con una dimensione internazionale tra un giocatore e una B un club. 3. Inoltre, la Camera ha analizzato i quali la normativa dovrebbe essere applicabile a conoscere del merito della questione. A questo proposito, ha confermato che ai sensi dell'art. 26 par. 1 e 2 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2008), e considerando che la presente domanda è stata presentata nel mese di agosto 2008, l'edizione 2008 delle suddette regole (di seguito: Regolamento) è applicabile alla materia a portata di mano per quanto riguarda la sostanza. 4. La competenza della Camera e dei regolamenti vigenti che sono stati istituiti, la Camera è entrato nella sostanza della questione. A questo proposito, la Camera ha riconosciuto che l'attore e il convenuto ha firmato un contratto di lavoro il 10 gennaio 2008 valida fino al 1 maggio 2009. Il ricorrente, da un lato, sostiene che il Resistente ha violato il contratto, non avendo mandato i suoi stipendi in modo tempestivo ed escludendo lui dal team. Il Resistente, d'altro canto, respinge tale richiesta e sostiene che l'attore aveva lasciato la controparte senza il suo permesso e senza aver ripreso le sue funzioni. Il Resistente sostiene inoltre che debitamente rescisso il contratto in conformità con l'articolo 4, par. 1, come l'attore aveva partecipato meno del 40% delle partite a partire da gennaio 2008 fino al maggio 2008. 5. In questo contesto, la Camera in primo luogo focalizzato la sua attenzione sull'arte detto. 4 par. 1 del contratto, che recita: "Se il giocatore gioca meno del 40% dei giochi nei campionati principale fino al 31 maggio del 2008, poi la società ha il diritto di recedere dal presente contratto". 6. A questo proposito, la sezione ha tenuto conto che tale clausola appare unilaterale e a vantaggio della controparte solo. Per di più, la decisione sul rivestimento-up dei giocatori in una partita è normalmente lasciata alla totale discrezione del club. Alla luce di tale carattere potestativo della clausola contrattuale pertinenti, i membri della Camera d'accordo che l'art. 4 par. 1 del contratto non è accettabile. 7. Pertanto, la Camera d'accordo che il medesimo art. 4 par. 1 del contratto non costituisce una ragione che può essere validamente invocato né una base giuridica per rescindere unilateralmente il contratto. Di conseguenza, la Camera ha respinto l'argomento del Resistente a questo riguardo. 8. Successivamente, i membri della Camera ha ricordato che, secondo il Resistente, l'attore non aveva ripreso i suoi doveri contrattuali dopo aver lasciato per le sue vacanze nel maggio 2008. In una dichiarazione successiva, la Resistente ha aggiunto che l'attore aveva lasciato la controparte, senza il suo permesso. Il ricorrente, da parte sua, conferma che era tornato a B per le vacanze il 26 maggio 2008, sottolineando che in quel momento il suo stipendio a marzo 2008 era rimasto in sospeso. Il Richiedente conferma di aver restituito al Resistente in data 23 giugno 2008, smentendo le accuse di quest'ultimo, che non aveva restituiti al Resistente. Inoltre, secondo l'attore, era finalmente tornato a B il 13 agosto 2008, la situazione con il Resistente essere rimasto irrisolto. 9. Per quanto riguarda l'affermazione della Resistente che il ricorrente non era tornato al Resistente, dopo le sue vacanze, la Camera ha tenuto conto del fatto che il convenuto non era riuscito a presentare alcuna documentazione a sostegno della sua posizione. Dalla documentazione presentata dal ricorrente, tuttavia, la Camera ha preso atto della fattura del 7 agosto 2008, rilasciato dalla compagnia aerea in A, da cui i membri della Camera ha osservato che tale fattura è stata emessa al signor X in città di un pagamento in contanti che indica un AFS biglietto. Questo documento, secondo la Camera, dà forti indicazioni a sostegno della posizione del ricorrente che egli era tornato in A dopo aver lasciato per le vacanze a B nel maggio 2008. Per queste ragioni, la Camera ha respinto l'argomento del Resistente che il ricorrente non era tornato dopo le vacanze. 10. In questo contesto, i membri della Camera ha tenuto conto che la ragione indicata dal richiedente per il suo ritorno in B nel maggio 2008, vale a dire vacanza, deve essere considerata plausibile, soprattutto alla luce della stagione sportiva che hanno finito intorno tale periodo di tempo specifico. 11. Indipendentemente dalle considerazioni che precedono, la Camera ha sottolineato che, secondo l'attore, i suoi stipendi a marzo 2008 era rimasto non pagato. Il Resistente, da parte sua, sostiene che tutte le questioni finanziarie tra l'attore e il convenuto era stata risolta alla fine della stagione, quando l'attore ha lasciato per cuscinetti B. in arte mente. 12 par. 3 delle norme procedurali, in conformità con una parte la rivendicazione del diritto sulla base di un fatto presunto recano l'onere della prova, la Camera ha preso atto del fatto che il convenuto non era riuscito a presentare prove documentali dimostrano che essa aveva infatti rinviato del ricorrente stipendio del mese di marzo 2008, conformemente a tale clausola nel contratto. 12. In continuazione, tornando alla posizione del Resistente che l'attore aveva lasciato la controparte, senza il suo permesso e senza aver ripreso i suoi doveri contrattuali, a causa della considerazione di cui sopra (cfr n. II/11. Sopra), la Camera ha ritenuto idonei a sottolineare che l'attore aveva una giusta causa di non tornare al Resistente. 13. A questo proposito, e alla luce di quanto precede, la Camera ha aggiunto che l'attore abbia avuto motivi validi per tornare alla B nel mese di agosto 2008, vale a dire prima della scadenza del contratto, che è il momento nel tempo a partire dalla quale il contratto pertinenti è stato considerato terminato a colpa del Resistente. 14. Per tutti questi motivi, la Camera ha deciso di respingere gli argomenti del Resistente e per accettare l'affermazione del ricorrente che il Resistente aveva agito in violazione del contratto di lavoro non avendo mandato stipendi del ricorrente nel corso di una notevole quantità di tempo, vale a dire a marzo 2008 , senza giusta causa. 15. Dopo aver stabilito che il convenuto deve essere ritenuta responsabile per la risoluzione anticipata del contratto di lavoro senza giusta causa, la Camera ha focalizzato l'attenzione sulle conseguenze di tale violazione del contratto. Prendendo in considerazione l'arte. 17 par. 1 del Regolamento, la Camera ha deciso che il richiedente ha diritto a ricevere dal convenuto una somma di denaro a titolo di risarcimento per violazione del contratto, oltre ad eventuali pagamenti in sospeso sulla base del relativo contratto. 16. La Camera poi ripristinato pretesa economica del richiedente, che include delle retribuzioni arretrate, a partire dal marzo 2008, e ha ricordato che il convenuto non è riuscito a dimostrare che aveva effettivamente corrisposto del richiedente a decorrere dal marzo 2008 in poi. Cioè, il Resistente non ha presentato alcuna documentazione a sostegno della sua posizione che l'attore aveva ricevuto la retribuzione per intero oltre che a rendere i suoi servizi al Resistente e / o che la "questione" con il ricorrente era stato risolto. Di conseguenza, tenendo conto della documentazione rimessa dalla parte attrice a sostegno della sua domanda, cioè il relativo contratto di lavoro, e il fatto che il contratto era considerato risolto di agosto 2008 (cfr. n. II/13. Sopra) la Camera ha deciso che il Resistente è tenuto a pagare al ricorrente l'importo di USD 117.500 relative ai pagamenti dovuti al richiedente in conformità con il contratto a partire dal marzo 2008 fino al luglio 2008. 17. Inoltre, prendendo in considerazione pretesa del ricorrente, la Camera ha deciso di assegnare il Richiedente interessi al tasso del 5% pa a partire dal giorno successivo a quello in cui ciascuno dei pagamenti stipendi inclusi nel valore globale di 117.500 USD è sceso a causa conformemente al contratto di lavoro pertinenti. 18. In continuazione, la Camera ha concentrato la sua attenzione sul calcolo dell'importo di risarcimento per rottura del contratto nel caso in questione. In tal modo, i membri della Camera ricapitolato in primo luogo che, ai sensi dell'art. 17 par. 1 del Regolamento, l'importo del risarcimento viene calcolato, in particolare, e salvo quanto diversamente stabilito nel contratto alla base della controversia, con la dovuta considerazione per la legge del paese in questione, la specificità dello sport e di ulteriori criteri oggettivi, tra cui, in particolare, la remunerazione ed altri benefici dovuti al richiedente ai sensi del contratto esistente e / o del nuovo contratto, il tempo rimanente nel contratto esistente fino ad un massimo di cinque anni e, a seconda se la violazione contrattuale rientra nella protetto periodo. 19. In applicazione della disposizione in questione, la Camera ha dichiarato che prima di tutto doveva chiarire se il contratto di lavoro pertinente contiene una disposizione con la quale le parti avevano concordato in precedenza su un importo del risarcimento dovuto da entrambe le parti contrattuali in caso di violazione del contratto. Art. 6 par. 4 del contratto di lavoro (cfr. n. I / 5. Sopra) autorizza solo l'attore di rescindere unilateralmente il contratto di lavoro, dopo di che egli avrebbe diritto a ricevere gli stipendi per il periodo di tempo che rese i suoi servizi al Resistente. I membri della Camera hanno convenuto che tale clausola, in realtà non prevede alcun indennizzo a carico della parte contrattuale in violazione del contratto ai sensi del citato art. 17 par. 1 del Regolamento. Di conseguenza, la Camera ha stabilito che nessuna clausola di tale indennizzo è stata inserita nel contratto di lavoro alla base della questione in gioco. 20. Di conseguenza, i membri della Camera ha stabilito che l'importo del risarcimento dovuto dal convenuto all'attore dovevano essere valutati in applicazione degli altri parametri di cui all'art. 17 par. 1 del Regolamento. La Camera ha ricordato che la citata disposizione prevede un elenco non esaustivo di criteri da prendere in considerazione per calcolare l'importo del risarcimento dovuto. Pertanto, di altri criteri oggettivi possono essere presi in considerazione a discrezione del corpo di decidere. 21. Su questa base, i membri della Camera ha sottolineato che al momento della risoluzione anticipata del contratto di lavoro nel mese di agosto 2008, il Resistente era in ritardo di cinque stipendi mensili. La Camera ha ritenuto che si dovrebbe prendere in considerazione questo fatto nel determinare l'importo della compensazione da versare da parte del Resistente. 22. Allo stesso modo, e al fine di valutare la compensazione da versare da parte del Resistente, i membri della Camera ha tenuto conto del compenso spettante al ricorrente in conformità con il contratto così come il tempo rimanente nel contratto stesso, nonché la situazione professionale del ricorrente, dopo la cessazione anticipata avvenuta fino al momento presente. In effetti, l'attore sembra essere rimasto disoccupato almeno fino al 9 marzo 2009. Infine, la Camera ha tenuto conto del fatto che l'attore, da parte sua, rivendica l'importo di USD 62.500 a titolo di risarcimento per violazione di contratto, che ammontano, infatti, riflette il valore residuo del contratto di lavoro pertinenti a partire dal momento in cui il violazione del contratto si è verificato. 23. In considerazione di quanto sopra, la sezione ha concluso che, tenuto conto art. 17 par. 1 del Regolamento così come le circostanze del caso, l'importo della compensazione di USD 62.500 come sostenuto dalla parte attrice appare equo ed adeguato. 24. Alla luce di quanto sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie deciso che il Resistente deve pagare al ricorrente l'importo di USD 117.500 a titolo di remunerazione straordinario maggiorato degli interessi al tasso del 5% pa a partire dal giorno successivo a quello in cui ciascuno dei pagamenti inclusi nel valore globale di 117.500 USD è sceso a causa conformemente al contratto di lavoro pertinenti. 25. Inoltre, la Camera ha deciso che il convenuto è tenuto a pagare al ricorrente l'importo di USD 62.500 a titolo di risarcimento per violazione del contratto. 26. In conclusione, la Camera ha deciso di accettare pienamente la domanda presentata dal ricorrente. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La pretesa del ricorrente, l'attore, M, viene accettata. 2. Il Resistente, il Resistente, N FC, deve pagare al richiedente entro 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione remunerazione straordinaria pari a USD 117.500 maggiorato degli interessi fino alla data dell'effettivo pagamento come segue: 5% pa dal 1 ° aprile 2008 più l'importo di USD 10.000 al 5% pa dal 1 ° maggio 2008 più l'importo di USD 10.000 al 5% pa dal 1 ° giugno 2008 più l'importo di USD 10.000 al 5% pa dal 1 ° luglio 2008 più l'importo di USD 6250 al 5% pa dal 1 ° agosto 2008 più l'importo di USD 6250 al 5% pa al 30 giugno 2008 più l'importo di USD 75.000 3. Il Resistente, N FC, deve pagare la compensazione richiedente per violazione del contratto per un importo di USD 62.500 entro 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione. Nel caso in cui tale importo della compensazione non viene pagata entro il termine previsto, gli interessi al tasso del 5% pa cadrà a causa delle scadenza del termine dei 30 giorni fino alla data dell'effettivo pagamento. 4. Nel caso in cui gli importi dovuti alla richiedente secondo i suddetti numeri 2. e 3. non sono pagati dal convenuto entro i termini indicati, la questione attuale deve essere presentata, su richiesta, al Comitato Disciplinare della FIFA per il suo esame e decisione. 5. Il Richiedente è diretta ad informare il Resistente immediatamente e direttamente il numero di conto a cui il versamento deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. ** Nota relativa alla decisione motivata (ricorso giurisdizionale): Ai sensi dell'art. 63 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Tribunale Arbitrale dello Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 / Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info @ tas- cas.org / www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie : Markus Kattner Vice Segretario Generale All.: CAS direttive
______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2009-2010) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 17 September 2009, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Philippe Diallo (France), member Essa M. Saleh Al-Housani (United Arab Emirates), member Gerardo Movilla (Spain), member Rinaldo Martorelli (Brazil), member on the claim presented by the player, M, as Claimant against the club, N FC, as Respondent regarding an employment-related contractual dispute arisen between the player and the club I. Facts of the case 1. On 10 January 2008, the B player, M, (hereinafter: the Claimant) and the A club, N FC, (hereinafter: the Respondent) signed an employment contract valid as from 10 January 2008 until 1 May 2009 (hereinafter: the contract). 2. In accordance with the contract, the Claimant was entitled to receive inter alia salaries as follows: a. As from 10 January 2008 to 31 May 2008: a total of USD 50,000; b. As from 1 June 2008 to 31 May 2009: a total of USD 150,000; c. 50% of the annual salary is paid at the beginning of the season; d. 50% is paid in equal instalments over 12 months at the end of each month. 3. In addition, according to the contract, the Respondent was to provide the Claimant with accommodation and two air tickets. 4. According to art. 4 par. 1 of the contract, “If the player plays less than 40% of the games in the main championships until 31st May of 2008 then the club has the right to terminate this contract”. 5. According to art. 6 par. 4 of the contract, the Claimant can prematurely terminate the contract, inter alia, if the Respondent does not fulfil its contractual responsibilities. In such case, according to the same article, the Claimant has the right to receive the salaries for the period of time during which he rendered his services to the Respondent. 6. On 3 and 22 August 2008, the Claimant turned to FIFA claiming that the Respondent had failed to pay the following monies: a. Salaries for March, April, and May 2008 USD 30,000 b. Salaries for June and July 2008 USD 12,500 c. Advance payment for the new season USD 75,000 d. House rent USD 6,000 e. Air ticket to return to B USD 1,800 7. In addition, according to the Claimant, the Respondent forbade him to train with the team. 8. For these reasons, the Claimant asked that he be authorised to sign on with another club. 9. The Claimant asserts having returned to B on 13 August 2008. 10. In reply, the Respondent informed FIFA that it considered the matter with the Claimant as settled. It added that the Claimant was granted a free transfer to another A club and that the financial problems were solved. 11. In reaction, the Claimant asked the Respondent to provide him with documentation demonstrating a) the termination of the employment contract, b) that the Claimant is free to join the club of his choice, and c) the dates on which the amounts owed to the Claimant will be paid. 12. The Respondent then pointed out that according to the contract, it had the authority to terminate the contract without the obligation to pay compensation if the Claimant would not play 40% of the games of the remaining championship. 13. It asserts that at the end of the season there were no financial issues between the parties when the Claimant left for B. 14. However, the Claimant failed to resume his duties after the holidays, in fact, he did not return to A. In this regard, the Respondent refers to its letter dated 14 August 2008, sent to FIFA, indicating that the Claimant left the Respondent in May 2008 without having returned, in violation of the terms of the contract and leaving the Respondent without the opportunity to “discuss the contract terms and payments”. 15. In his replica, the Claimant amended his claim. In addition to the outstanding salaries and the advance payment for the new season (cf. no. I/6. above) he claimed that the Respondent had breached the contract and requests that the Respondent be ordered to pay to him compensation for breach of contract. 16. This is, the Claimant maintains that the Respondent acted in breach of the employment contract and therefore claims payment of the following monies: a. Salaries as from March 2008 to July 2008 USD 42,500 b. Advance payment for the new season USD 75,000 c. Compensation for breach of contract USD 62,500 d. 5% interest p.a. as of the due date of each instalment 17. Equally, the Claimant confirms having returned to B on 26 May 2008 for vacation after the end of the season, when his salary as of March 2008 had still remained outstanding. 18. The Claimant further asserts having returned to the Respondent on 23 June 2008, when, in the meantime, the USD 75,000 advance payment for the new season had also fallen due. He was then informed by the Respondent that he was not allowed to train or to enter its facilities. 19. Efforts were made to settle the matter amicably and the Respondent told the Claimant to look for another club. In view of his financial hardship and the situation with the Respondent having remained unresolved he decided to return to B on 13 August 2008. 20. The Claimant considers that art. 4 par. 1 of the contract, which is invoked by the Respondent, is abusive and not acceptable. In any way, according to the Claimant, he was never formally notified by the Respondent of any contract termination. The Claimant considers that the pertinent contract was still in force when he referred his case to FIFA in August 2008. 21. Upon request, on 9 March 2009, the Claimant informed FIFA that he had remained unemployed since he left A. 22. The Respondent, for its part, rejects the claim put forward by the Claimant and insists that, in May 2008, the Claimant had left the Respondent for B without permission and without having returned to resume training. 23. The Respondent considers that the issue had been solved in September 2008 and that it terminated the contract in accordance with its art. 4 par. 1 as the Claimant had participated in less than 40% of the Respondent’s matches as from January 2008 to May 2008. 24. It adds that the Claimant had received his remuneration in full while playing for the Respondent’s team. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Dispute Resolution Chamber (hereinafter also referred to as “the Chamber” or “the DRC”) analysed whether it was competent to deal with the case at hand. In this respect, it took note that the present matter was submitted to FIFA in August 2008. Consequently, the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (edition 2008; hereinafter: Procedural Rules) are applicable to the matter at hand (cf. article 21 par. 2 and 3 of the Procedural Rules). 2. Subsequently, the members of the Chamber referred to art. 3 par. 1 of the Procedural Rules and confirmed that in accordance with art. 24 par. 1 in combination with art. 22 lit. b) of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2008) the Dispute Resolution Chamber is competent to deal with the matter at stake, which concerns an employment-related dispute with an international dimension between a B player and an A club. 3. Furthermore, the Chamber analysed which regulations should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, it confirmed that in accordance with art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2008), and considering that the present claim was lodged in August 2008, the 2008 edition of the said regulations (hereinafter: the Regulations) is applicable to the matter at hand as to the substance. 4. The competence of the Chamber and the applicable regulations having been established, the Chamber entered into the substance of the matter. In this respect, the Chamber acknowledged that the Claimant and the Respondent signed an employment contract on 10 January 2008 valid until 1 May 2009. The Claimant, on the one hand, maintains that the Respondent breached the contract by failing to remit his salaries in a timely manner and excluding him from the team. The Respondent, on the other hand, rejects such claim and submits that the Claimant had left the Respondent without its permission and without having resumed his duties. The Respondent further holds that it duly terminated the contract in accordance with its article 4 par. 1, as the Claimant had participated in less than 40% of the matches as from January 2008 until May 2008. 5. In this context, the Chamber firstly focussed its attention on the said art. 4 par. 1 of the contract, which reads as follows: “If the player plays less than 40% of the games in the main championships until 31st May of 2008 then the club has the right to terminate this contract”. 6. In this regard, the Chamber took into account that such clause appears to be unilateral and to the benefit of the Respondent only. What is more, the decision on the lining-up of players in a match is normally left fully to the discretion of the club. In the light of such potestative character of the pertinent contractual clause, the members of the Chamber agreed that art. 4 par. 1 of the contract is not acceptable. 7. Therefore, the Chamber concurred that the said art. 4 par. 1 of the contract does not constitute a reason that can be validly invoked nor a legal basis to unilaterally terminate the contract. Consequently, the Chamber rejected the Respondent’s argument in this respect. 8. Subsequently, the members of the Chamber recalled that according to the Respondent, the Claimant had not resumed his contractual duties after he had left for his holidays in May 2008. In a later statement, the Respondent added that the Claimant had left the Respondent without its permission. The Claimant, for his part, confirms that he had returned to B for vacation on 26 May 2008, pointing out that at that time his salary as of March 2008 had remained outstanding. The Claimant also confirms having returned to the Respondent on 23 June 2008, thus refuting the latter’s allegations that he had not returned to the Respondent. Furthermore, according to the Claimant, he had finally returned to B on 13 August 2008, the situation with the Respondent having remained unresolved. 9. With respect to the Respondent’s allegation that the Claimant had not returned to the Respondent after his holidays, the Chamber took into account that the Respondent had failed to present any documentation in support of its position. From the documentation presented by the Claimant, however, the Chamber took note of the invoice dated 7 August 2008, issued by the airline company in A, from which the members of the Chamber noted that such invoice was issued to Mr. X in the city of A indicating cash payment of a ticket A-F-S. This document, according to the Chamber, gives strong indications in support of the Claimant’s position that he had returned to A after he had left for vacation to B in May 2008. For these reasons, the Chamber rejected the Respondent’s argument that the Claimant had not returned after his holidays. 10. In this context, the members of the Chamber took into account that the reason indicated by the Claimant for his return to B in May 2008, i.e. holidays, must be considered plausible, especially in the light of the sportive season having come to an end around that specific period of time. 11. Irrespective of the aforementioned considerations, the Chamber pointed out that according to the Claimant, his salaries as of March 2008 had remained unpaid. The Respondent, for its part, alleges that all financial issues between the Claimant and the Respondent had been settled at the end of the season when the Claimant left for B. Bearing in mind art. 12 par. 3 of the Procedural Rules, in accordance with which any party claiming a right on the basis of an alleged fact shall carry the burden of proof, the Chamber took due note that the Respondent had failed to present documentary evidence demonstrating that it had in fact remitted the Claimant’s salary as of March 2008 in accordance with the relevant clause in the contract. 12. In continuation, reverting to the Respondent’s position that the Claimant had left the Respondent without its permission and without having resumed his contractual duties, on account of the aforementioned consideration (cf. no. II/11. above), the Chamber deemed it fit to point out that the Claimant had just cause not to return to the Respondent. 13. In this respect, and in the light of the foregoing, the Chamber added that the Claimant had valid reasons to return to B in August 2008, i.e. prior to the expiry of the contract, which is the moment in time as of which the pertinent contract was considered terminated at the Respondent’s fault. 14. For all of these reasons, the Chamber decided to reject the Respondent’s arguments and to accept the Claimant’s claim that the Respondent had acted in breach of the employment contract by failing to remit the Claimant’s salaries during a considerable amount of time, i.e. as of March 2008, without just cause. 15. Having established that the Respondent is to be held liable for the early termination of the employment contract without just cause, the Chamber focussed its attention on the consequences of such breach of contract. Taking into consideration art. 17 par. 1 of the Regulations, the Chamber decided that the Claimant is entitled to receive from the Respondent an amount of money as compensation for breach of contract in addition to any outstanding payments on the basis of the relevant contract. 16. The Chamber then reverted to the Claimant’s financial claim, which includes outstanding remuneration as from March 2008, and recalled that the Respondent failed to demonstrate that it had in fact paid the Claimant’s remuneration as from March 2008 onwards. That is, the Respondent has not presented any documentation in support of its position that the Claimant had received his remuneration in full while rendering his services to the Respondent and/or that the “issue” with the Claimant had been settled. Consequently, taking into account the documentation remitted by the Claimant to substantiate his claim, i.e. the relevant employment contract, and the fact that the contract was considered terminated as of August 2008 (cf. no. II/13. above) the Chamber decided that the Respondent is liable to pay to the Claimant the amount of USD 117,500 relating to the payments due to the Claimant in accordance with the contract as from March 2008 up to and including July 2008. 17. In addition, taking into consideration the Claimant’s claim, the Chamber decided to award the Claimant interest at the rate of 5% p.a. as of the day following the day on which each of the salary payments included in the global amount of USD 117,500 fell due in accordance with the pertinent employment contract. 18. In continuation, the Chamber focused its attention on the calculation of the amount of compensation for breach of contract in the case at stake. In doing so, the members of the Chamber firstly recapitulated that, in accordance with art. 17 par. 1 of the Regulations, the amount of compensation shall be calculated, in particular and unless otherwise provided for in the contract at the basis of the dispute, with due consideration for the law of the country concerned, the specificity of sport and further objective criteria, including, in particular, the remuneration and other benefits due to the Claimant under the existing contract and/or the new contract, the time remaining on the existing contract up to a maximum of five years, and depending on whether the contractual breach falls within the protected period. 19. In application of the relevant provision, the Chamber held that it first of all had to clarify as to whether the pertinent employment contract contains a provision by which the parties had beforehand agreed upon an amount of compensation payable by either contractual party in the event of breach of contract. Art. 6 par. 4 of the employment contract (cf. no. I/5. above) merely entitles the Claimant to unilaterally terminate the employment contract, whereupon he would be entitled to receive the salaries for the period of time that he rendered his services to the Respondent. The members of the Chamber agreed that such clause does in fact not provide for any compensation payable by the contractual party in breach of contract in the sense of the aforementioned art. 17 par. 1 of the Regulations. Consequently, the Chamber established that no such compensation clause was included in the employment contract at the basis of the matter at stake. 20. As a consequence, the members of the Chamber determined that the amount of compensation payable by the Respondent to the Claimant had to be assessed in application of the other parameters set out in art. 17 par. 1 of the Regulations. The Chamber recalled that the said provision provides for a non-exhaustive enumeration of criteria to be taken into consideration when calculating the amount of compensation payable. Therefore, other objective criteria may be taken into account at the discretion of the deciding body. 21. On this basis, the members of the Chamber highlighted that at the moment of the early termination of the employment contract in August 2008, the Respondent was in arrears of five monthly salaries. The Chamber deemed that it should consider this fact in determining the amount of compensation to be paid by the Respondent. 22. Equally, and in order to evaluate the compensation to be paid by the Respondent, the members of the Chamber took into account the remuneration due to the Claimant in accordance with the contract as well as the time remaining on the same contract, as well as the professional situation of the Claimant after the early termination occurred until the present moment. In fact, the Claimant appears to have remained unemployed until at least 9 March 2009. Finally, the Chamber took into account that the Claimant, for his part, claims the amount of USD 62,500 as compensation for breach of contract, which amount, in fact, reflects the remaining value of the pertinent employment contract as of the moment on which the breach of contract occurred. 23. In view of all of the above, the Chamber concluded that bearing in mind art. 17 par. 1 of the Regulations as well as the circumstances of the case, the amount of compensation of USD 62,500 as claimed by the Claimant would appear fair and appropriate. 24. In light of the above, the Dispute Resolution Chamber decided that the Respondent has to pay to the Claimant the amount of USD 117,500 as outstanding remuneration plus interest at the rate of 5% p.a. as of the day following the day on which each of the payments included in the global amount of USD 117,500 fell due in accordance with the pertinent employment contract. 25. Furthermore, the Chamber decided that the Respondent is liable to pay to the Claimant the amount of USD 62,500 as compensation for breach of contract. 26. In conclusion, the Chamber decided to fully accept the claim lodged by the Claimant. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the Claimant, the Claimant, M, is accepted. 2. The Respondent, the Respondent, N FC, has to pay to the Claimant within 30 days as from the date of notification of this decision outstanding remuneration amounting to USD 117,500 plus interest until the date of effective payment as follows: 5% p.a. as of 1 April 2008 over the amount of USD 10,000 5% p.a. as of 1 May 2008 over the amount of USD 10,000 5% p.a. as of 1 June 2008 over the amount of USD 10,000 5% p.a. as of 1 July 2008 over the amount of USD 6,250 5% p.a. as of 1 August 2008 over the amount of USD 6,250 5% p.a. as of 30 June 2008 over the amount of USD 75,000 3. The Respondent, N FC, has to pay to the Claimant compensation for breach of contract in the amount of USD 62,500 within 30 days as from the date of notification of this decision. In the event that this amount of compensation is not paid within the stated time limit, interest at the rate of 5% p.a. will fall due as of expiry of the 30 days’ time limit until the date of effective payment. 4. In the event that the amounts due to the Claimant in accordance with the above- mentioned numbers 2. and 3. are not paid by the Respondent within the stated time limits, the present matter shall be submitted, upon request, to the FIFA Disciplinary Committee for its consideration and decision. 5. The Claimant is directed to inform the Respondent immediately and directly of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. ** Note relating to the motivated decision (legal remedy): According to art. 63 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Court of Arbitration for Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 / Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org / www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Markus Kattner Deputy Secretary General Encl: CAS directives
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