F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2010-2011) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – la decisione del Camera di Risoluzione delle Controversie (DRC) giudice passati a Zurigo, in Svizzera, il 13 dicembre 2010, di Philippe Diallo (Francia), DRC giudice, sulla domanda presentata dal giocatore, O, come attore / Counter-Resistente contro il club, M, come Resistente / Counter-attore per quanto riguarda una disputa occupazionale sorto tra le parti I. I fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2010-2011) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - la decisione del Camera di Risoluzione delle Controversie (DRC) giudice passati a Zurigo, in Svizzera, il 13 dicembre 2010, di Philippe Diallo (Francia), DRC giudice, sulla domanda presentata dal giocatore, O, come attore / Counter-Resistente contro il club, M, come Resistente / Counter-attore per quanto riguarda una disputa occupazionale sorto tra le parti I. I fatti della controversia 1. Il 14 agosto 2007, il club, M (in prosieguo: il club o il Resistente / Counter-richiedente) ha firmato un contratto di lavoro con la O player (in prosieguo: il giocatore o attore / Counter-Resistente), valido dalla data della firma fino al 30 giugno 2008. 2. Il contratto di lavoro prevede un compenso complessivo per il giocatore di 10.000 euro da versare in dieci rate mensili di 1.000 euro, il primo dei quali è dovuto il 10 settembre 2007. 3. Un accordo è stato concluso dalle parti il 24 luglio 2007, secondo la quale: a) il club avrebbe finanziato i biglietti aerei del giocatore da B a P e di rimpatrio; b) il club avrebbe pagato 15.000 euro al giocatore in 10 rate mensili di EUR 1.500, a partire il 10 settembre 2007; c) il club sarebbe'' responsabile per la permanenza del giocatore, durante la durata del contratto''. 4. Il 5 marzo 2008 il giocatore ha presentato una domanda di fronte alla FIFA, che fu poi completata il 2 aprile 2008. Il giocatore ha chiesto di essere assegnato: a) 2.000 euro, come gli stipendi in sospeso (settembre e dicembre 2007). Il giocatore sostiene che, solo i suoi stipendi di ottobre e novembre 2007 sono stati pagati; b) 6.000 euro a titolo di risarcimento per violazione di contratto, vale a dire gli stipendi il giocatore aveva diritto a ricevere fino alla fine del contratto di lavoro (gennaio-giugno 2008); Per quanto riguarda la sua richiesta per il pagamento del risarcimento, l'attore / Counter-Resistente si riferisce alla'' occupazione'' Blanquet P per questi pagamenti. Detti regolamenti, che sono inclusi nell'articolo 14 del contratto di lavoro, Stato di cui all'articolo 43 che il giocatore ha il diritto di recedere dal contratto per giusta causa se il club ha ritardato il pagamento della retribuzione da 30 giorni e il giocatore ha un diritto ricevere un indennizzo pari alle retribuzioni spettanti al giocatore di ricevere fino alla fine del contratto, ma solo se il giocatore informa il club delle sue intenzioni e il club non regolarizzare la situazione entro 3 giorni. c) di essere liberato dal contratto di lavoro. 5. Il Richiedente / Counter-Resistente spiega che tornò nel paese B per il Natale 2007 con l'autorizzazione del club ed è stato rifiutato l'ingresso nel territorio P il 22 gennaio 2008, perché non è riuscito a presentare un visto valido al suo ritorno. 6. Al ritorno del giocatore al paese B egli avrebbe cercato di contattare il club più volte in vista di risolvere la situazione e tornare al paese P a giocare per il club, ma a quanto pare non ha ricevuto alcuna risposta. 7. Il Richiedente / Counter-Resistente insiste sul fatto che il Resistente / Counter-attore era responsabile di fornire lui con un permesso di lavoro valido per tutta la durata del contratto di lavoro, che il club si era impegnato a questo, e che la validità del contratto non può essere soggetta alla concessione di un permesso di lavoro. Di conseguenza, il giocatore sostiene che il club ha violato il contratto di lavoro per non averlo fornito con il permesso di lavoro in questione. 8. Nella sua risposta alla domanda, il Resistente / Counter-Ricorrente afferma che il giocatore è volato a B paese né con il permesso del club, né la sua conoscenza dei suoi viaggi. Il club ha aggiunto che, tornando a P paese il 22 gennaio 2008 era in ritardo, comunque, dal momento che due partite di campionato erano già state giocate. Il club aggiunge che solo scoperto il giocatore era nel paese B all'inizio di gennaio, come ha richiesto la sua presenza per la formazione. 9. Inoltre, il Resistente / Counter-attore insiste che non era responsabile di fornire al richiedente / Counter-Resistente con il visto. A questo proposito, il club avrebbe informato il giocatore che ha dovuto richiedere un visto di lavoro dal soggetto competente al fine di soggiornare legalmente nel paese P. Il club sostiene anche di aver fornito il giocatore con tutti i documenti necessari per la sua domanda di visto e che non era a conoscenza il giocatore non aveva fatto la relativa richiesta di visto. 10. Il Resistente / Counter-attore conclude che l'attore / Counter-Resistente non ha rispettato le indicazioni del club, al fine di regolarizzare la sua situazione nel P paese ed è quindi colpevole di non essere in grado di adempiere ai suoi obblighi contrattuali, ovvero rendendosi disponibile per il club . Pertanto, il Resistente / Counter-attore sostiene che l'attore / Counter-Resistente risolto unilateralmente il contratto senza giusta causa e ha presentato una domanda riconvenzionale nei confronti del giocatore, che richiede il pagamento di un indennizzo, senza tuttavia specificare l'importo. 11. Secondo il club, tutti i pagamenti dovuti al giocatore alla data della sua partenza per il paese B era stato concesso (rate da settembre a dicembre 2007). 12. Nella sua replica, l'attore / Counter-Resistente insiste sul fatto che il club non gli aveva mai detto di domanda per il visto da solo e, in particolare, che il club si era impegnato a fornire lui con il visto con la firma dell'accordo del 24 luglio 2007 (cfr. Numero I. / 3. sopra). 13. Inoltre, il giocatore sostiene che il club era a conoscenza del viaggio del giocatore al paese B, per l'accordo del 24 luglio 2007, in cui si afferma che il club avrebbe pagato per il biglietto aereo del giocatore da BP e ritorno. Inoltre, il giocatore ha dichiarato che il club gli ha fornito il biglietto. 14. Nella sua duplicazione, il Resistente / Counter-attore conferma la sua posizione e concorsi di riferimento del giocatore l'accordo del 24 luglio 2007 sostenendo che questo era solo un accordo provvisorio prima della firma del contratto di lavoro, cioè una promessa di lavoro, e che il contratto di lavoro è valida solo dal 14 agosto 2007. Il club ha aggiunto che, nel momento in detto accordo provvisorio è stato firmato, il giocatore è entrato nel territorio P con un visto temporaneo per passare una prova con il club. Per quanto riguarda i biglietti aerei, il club spiega che era disposto a pagare per l'arrivo originale del giocatore in P paese nel luglio 2007 e la sua partenza al termine del contratto. Infine, il club specificato l'importo richiesto a titolo di risarcimento per violazione del contratto e ha chiesto il pagamento di 6.000 euro, costituito dai restanti stipendi da gennaio a giugno 2008 (6 x 1.000 euro). 15. Il giocatore ha informato FIFA che non aveva firmato un nuovo contratto di lavoro dal suo ritorno nel paese B, presumibilmente perché i club paura di dover pagare un risarcimento al club M . II. Considerazioni del giudice DRC 1. Prima di tutto, il giudice RDC analizzato se era competente a trattare il caso a portata di mano. A questo proposito, il giudice della CRC di cui all'art. 21 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie (edizione 2008). La questione attuale è stato presentato alla FIFA il 5 marzo 2008, quindi anteriormente al 1o luglio 2008. Di conseguenza, ha concluso che l'edizione 2005 delle norme che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie (di seguito: Regole procedurali) è applicabile alla materia in esame (cfr. art 18 comma 2 e 3.. le norme procedurali). 2. Successivamente, il giudice della CRC di cui all'art. 3 par. 2, par. 3 delle norme procedurali e ha confermato che ai sensi dell'art. 24 par. 1, par. 2 in combinato disposto con l'art. 22 lit. b) del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2010) è competente a decidere sulla controversia in esame, che riguarda un occupazionale controversia con una dimensione internazionale tra un giocatore e un club. 3. Inoltre, il giudice della CRC ha analizzato i quali la normativa dovrebbe essere applicabile a conoscere del merito della questione. A questo proposito, ha confermato che ai sensi dell'art. 26 par. 1, par. 2 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizioni 2009 e 2010) e considerando che la presente domanda è stata presentata il 5 marzo 2008, l'edizione 2008 dei suddetti regolamenti (di seguito: Regolamento) è applicabile alla materia presente da la sostanza. 4. La competenza del giudice della CRC e dei regolamenti applicabili essendo stato stabilito, il giudice della CRC è entrato nel merito della questione. A questo proposito, il giudice DRC iniziato da riconoscere che, il 14 agosto 2007, le parti nella controversia in questione hanno concluso un contratto di lavoro valido a decorrere dalla data della firma fino al 30 giugno 2008, che prevede un compenso complessivo di 10.000 euro a favore del richiedente / Counter-Resistente. 5. Analizzando i fatti relativi alla questione in esame, il giudice della CRC ha osservato che l'attore / Counter-Resistente ritornasse nel paese B per il Natale 2007 e che al suo ritorno in paese P il 22 gennaio 2008, è stato rifiutato l'ingresso sul suolo P per non avere il visto necessario. 6. Il giudice DRC ha preso atto, da un lato, che l'attore / Counter-Resistente ha affermato che il Resistente / Counter-attore aveva violato il contratto senza giusta causa, non lo fornisce con un visto di lavoro valido per l'intera durata del lavoro competente relazione e, quindi, l'attore / Counter-Resistente chiede il pagamento di EUR 2000 gli stipendi in sospeso per settembre e dicembre 2007, nonché 6.000 euro corrispondenti al valore residuo del contratto a partire dal gennaio 2008. 7. Il giudice DRC ugualmente riconosciuto, d'altra parte, che il Resistente / Counter-attore ha respinto la domanda della richiedente / Counter-Resistente, sostenendo che il giocatore ha violato il contratto senza giusta causa, omettendo di tenersi a disposizione per il club al fine di soddisfare suoi obblighi contrattuali. In questo contesto, il giudice della CRC ha osservato che il Resistente / Counter-attore richiede il pagamento di 6.000 euro a titolo di risarcimento per violazione del contratto, corrispondente al valore restante del contratto a partire dal gennaio 2008. 8. In questo contesto, il giudice della CRC in primo luogo focalizzato la sua attenzione sulla richiesta del giocatore relativa agli stipendi in sospeso. 9. A questo proposito, il giudice della CRC ha osservato che, pur sostenendo di aver pagato gli stipendi mensili dovuti al Richiedente / Counter-Resistente fino alla partenza di quest'ultimo, il Resistente / Counter-attore non ha fornito FIFA con qualsiasi prova documentale che gli stipendi erano stati pagati , ai sensi dell'art. 12 par. 3 delle norme procedurali, il quale stabilisce che una parte deriva un diritto sulla base di un fatto presunto recano l'onere della prova. 10. In questo contesto, il giudice della CRC ha dichiarato che, in base al principio giuridico fondamentale del pacta sunt servanda, il Resistente / Counter-attore deve rispettare i suoi obblighi ai sensi del contratto stipulato con l'attore / Counter-Resistente e, di conseguenza, pagare la retribuzione arretrata che è dovuto a quest'ultimo. 11. In considerazione di quanto sopra, il giudice ha deciso che il DRC Resistente / Counter-attore era tenuto a pagare all'attore / Counter-Resistente l'importo di EUR 2000 gli stipendi in sospeso per i mesi di settembre e dicembre 2007. 12. In seguito, il giudice della CRC rivolse la sua attenzione alla censura del richiedente / Counter-Resistente relative alla mancanza di un visto valido, che il giocatore considerato da costituire una violazione del contratto di lavoro da parte del club. A questo proposito, il giudice RDC ha preso atto delle argomentazioni avanzate dal Resistente / Counter-all'attore. In primo luogo, il giudice della CRC ha osservato che il Resistente / Counter-attore non ha contestato che il giocatore è stato rifiutato l'ingresso sul suolo P per non avere il visto necessario. In particolare, il giudice della CRC ha osservato che l'attore / Counter-Resistente aveva fornito un documento, rilasciato dalle autorità di frontiera dei P, da cui si può osservare che il giocatore non è stato permesso di rientrare nel territorio di P per il motivo suddetto. 13. Successivamente, il giudice ha preso atto della RDC accusa del Resistente / Counter-attore che era responsabilità del giocatore per fare domanda per il visto pertinente e di aver fornito a quest'ultimo la documentazione necessaria per la richiesta del visto in questione. 14. In questo contesto, il giudice della CRC di cui all'art. 18 par. 4 del Regolamento che prevede, tra l'altro, che la validità di un contratto non può essere subordinata al rilascio di un permesso di lavoro. 15. A questo proposito, il giudice DRC cui la consolidata giurisprudenza della Camera di Risoluzione delle controversie e ha sottolineato che la responsabilità di ottenere il visto necessario prima della firma del contratto di lavoro o durante il suo periodo di validità spetta al club, vale a dire il Resistente / Counter-attore e che, pertanto, l'argomentazione del Resistente / Counter-attore non poteva essere consentito. 16. Alla luce delle considerazioni di cui sopra, compreso il fallimento del club per pagare gli stipendi del richiedente / Counter-Resistente come stabilito in precedenza, il giudice della CRC ha deciso di respingere la domanda riconvenzionale presentata dal Resistente / Counter-all'attore e ad accettare il richiedente / Counter- Resistente affermazione, secondo la quale il Resistente / Counter-ricorrente aveva agito in violazione del contratto di lavoro senza giusta causa. 17. Avendo stabilito che il Resistente / Counter-Richiedente deve essere ritenuto responsabile per la risoluzione anticipata del contratto di lavoro senza giusta causa nel gennaio 2008, il giudice RDC focalizzato la sua attenzione sulle conseguenze di tale violazione del contratto. Prendendo in considerazione l'arte. 17 par. 1 del Regolamento, il giudice DRC deciso che l'attore / Counter-Resistente ha il diritto di ricevere dal Resistente / Counter-all'attore un importo di risarcimento per violazione del contratto, oltre ad eventuali pagamenti in sospeso sulla base del relativo contratto. 18. Successivamente, il giudice della CRC di cui all'art. 17 par. 1 dei regolamenti, in particolare non esaustivo dei criteri oggettivi che devono essere presi in considerazione. I membri della Camera ricapitolato in primo luogo che, ai sensi dell'art. 17 par. 1 del Regolamento, l'importo del risarcimento viene calcolato, in particolare, e salvo quanto diversamente stabilito nel contratto alla base della controversia, con la dovuta considerazione per la legge del paese in questione, la specificità dello sport e di ulteriori criteri oggettivi, tra cui, in particolare, la remunerazione ed altri benefici dovuti al richiedente ai sensi del contratto esistente e / o del nuovo contratto, il tempo rimanente nel contratto esistente fino ad un massimo di cinque anni e, a seconda se la violazione contrattuale rientra nella protetto periodo. 19. In applicazione della disposizione in questione, il giudice della CRC ha dichiarato che egli prima di tutto doveva chiarire se il contratto di lavoro pertinente contiene una disposizione per mezzo del quale le parti avevano concordato in precedenza su un importo del risarcimento dovuto dalle parti contrattuali in caso di violazione del contratto. 20. L'articolo 14 del contratto di lavoro (cfr. punto I. / 4. B lit.) Di cui sopra) si riferisce alla'' occupazione'' Blanquet P, il quale prevede all'articolo 43 che il giocatore ha il diritto di recedere dal contratto ed è intitolata al pagamento degli stipendi dovuti al giocatore fino alla fine del contratto di lavoro se il pagamento dello stipendio è ritardato di 30 giorni. Tuttavia, il giudice della CRC ha osservato che tale articolo stabilisce inoltre che le conseguenze di cui sopra si applicano solo se il giocatore informa il club delle sue intenzioni e il club non regolarizzare la situazione entro 3 giorni. A questo proposito, la RDC ha evidenziato che dalla documentazione su file, non è stato possibile stabilire che i presupposti formali stabiliti dal presente articolo al fine di essere applicabili sono stati rispettati. Pertanto, il giudice della CRC ha stabilito che nel caso in esame, l'articolo pertinente del contratto di lavoro non potevano essere presi in considerazione per il calcolo del risarcimento dovuto all'attore / Counter-Resistente. 21. Di conseguenza, il giudice DRC stabilito che l'ammontare del risarcimento dovuto dal Resistente / Counter-pretendente al Richiedente / Counter-Resistente dovevano essere valutati in applicazione degli altri parametri di cui all'art. 17 par. 1 del Regolamento. La Camera ha ricordato che la citata disposizione prevede un elenco non esaustivo di criteri da prendere in considerazione per calcolare l'importo del risarcimento dovuto. Pertanto, di altri criteri oggettivi possono essere presi in considerazione a discrezione del corpo di decidere. 22. In questo contesto, il giudice della CRC ha tenuto conto del fatto che l'attore / Counter-Resistente ha chiesto il pagamento di 6.000 euro a titolo di risarcimento per violazione del contratto e che tale importo corrisponde alle retribuzioni che avrebbe avuto diritto a ricevere in conformità con l'impiego contratto a decorrere dalla cessazione del contratto di lavoro nel gennaio 2008 fino a giugno 2008. Inoltre, il giudice della CRC ha osservato che l'attore / Counter-Resistente aveva apparentemente rimasto disoccupato per tutto il periodo contrattuale, dopo il verificarsi della violazione del contratto da parte del Resistente / Counter-attore nel gennaio 2008. 23. Alla luce delle considerazioni di cui sopra e le specificità del caso in questione, il giudice ha deciso che il DRC Resistente / Counter-attore deve pagare all'attore / Counter-Resistente 6.000 euro a titolo di risarcimento per violazione del contratto corrispondente al valore residuo del il contratto, ossia le retribuzioni da gennaio 2008 fino a giugno 2008, che doveva essere considerato ragionevole e giustificata a titolo di risarcimento per violazione del contratto. 24. Di conseguenza, il giudice della CRC ha deciso che il Resistente / Counter-attore è tenuto a pagare l'importo totale di EUR 8.000 all'attore / Counter-Resistente, costituito da EUR 2.000 concernenti gli stipendi in sospeso e di 6.000 euro a titolo di risarcimento per violazione del contratto. 25. Il giudice DRC ha concluso le sue riflessioni sul presente controversia ritenendo che la domanda riconvenzionale del Resistente / Counter-Richiedente viene respinto. III. La decisione del giudice DRC 1. La pretesa del ricorrente / Counter-Resistente, O, viene accettata. 2. Il Resistente / Counter-attrice, M, deve pagare all'attore / Counter-Resistente, O, l'importo di 8.000 euro entro 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione. 3. Se la somma di cui sopra non viene pagata entro il termine suddetto, gli interessi al tasso del 5% annuo si applica a decorrere dalla scadenza del termine stabilito e la questione attuale deve essere presentata, su richiesta, alla Commissione Disciplinare della FIFA per l'esame e uno decisione formale. 4. La domanda riconvenzionale del convenuto / Counter-attrice, M, è stata respinta. 5. Il Richiedente / Counter-Resistente, O, è diretta ad informare il Resistente / Counter-attrice, M, immediatamente e direttamente il numero di conto a cui il versamento deve essere effettuato e di notificare al giudice della CRC di ogni pagamento ricevuto. ***** Nota relativa alla decisione motivata (ricorso giurisdizionale): Ai sensi dell'art. 63 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Tribunale Arbitrale dello Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne, Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info @ tas- cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie : Markus Kattner Vice Segretario Generale All.. CAS direttive______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2010-2011) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber (DRC) judge passed in Zurich, Switzerland, on 13 December 2010, by Philippe Diallo (France), DRC judge, on the claim presented by the player, O, as Claimant / Counter-Respondent against the club, M, as Respondent / Counter-Claimant regarding an employment-related dispute arisen between the parties I. Facts of the case 1. On 14 August 2007, the club, M (hereinafter: the club or the Respondent / Counter-Claimant) signed an employment contract with the player O (hereinafter: the player or Claimant / Counter-Respondent) valid from the date of signature until 30 June 2008. 2. The employment contract provides for a total remuneration for the player of EUR 10,000 to be paid in ten monthly instalments of EUR 1,000, the first of which being due on 10 September 2007. 3. An agreement was also concluded by the parties on 24 July 2007, according to which: a) the club would finance the player’s flight tickets from B to P and return; b) the club would pay EUR 15,000 to the player in 10 monthly instalments of EUR 1,500, beginning on 10 September 2007; c) the club would be ‘’responsible for the player’s permanence, during the duration of the contract’’. 4. On 5 March 2008 the player lodged a claim in front of FIFA, which was later completed on 2 April 2008. The player asked to be awarded: a) EUR 2,000 as outstanding salaries (September and December 2007). The player alleges that, only his salaries of October and November 2007 were paid; b) EUR 6,000 as compensation for breach of contract, i.e. the salaries the player was entitled to receive until the end of the employment contract (January to June 2008); With regard to his request for the payment of compensation, the Claimant / Counter-Respondent refers to the ‘’P Employment Blanquet’’ for these payments. Said regulations, which are included in article 14 of the employment contract, state in article 43 that the player has the right to terminate the contract with just cause if the club has delayed the payment of the salary by 30 days and the player has a right to compensation amounting to the salaries the player is entitled to receive until the end of the contract, but only if the player informs the club of his intentions and the club does not rectify the situation within 3 days. c) to be released from the employment contract. 5. The Claimant / Counter-Respondent explains that he flew back to country B for Christmas 2007 with the club’s authorisation and was refused entry onto P territory on 22 January 2008, because he failed to present a valid visa on his return. 6. Upon the player’s return to country B he allegedly attempted to contact the club several times in view of resolving the situation and returning to country P to play for the club, but apparently received no answer. 7. The Claimant / Counter-Respondent insists that the Respondent / Counter-Claimant was responsible to provide him with a work permit valid for the duration of the employment contract, that the club had committed to this, and that the validity of the contract cannot be subject to the granting of a work permit. Consequently, the player claims that the club breached the employment contract for not having provided him with the relevant work permit. 8. In its reply to the claim, the Respondent / Counter-Claimant states that the player flew to country B with neither the club’s permission nor its knowledge of his travels. The club added that, returning to country P on 22 January 2008 was late anyhow, since two league games had already been played. The club adds that it only found out the player was in country B early January as it requested his presence for training. 9. Furthermore, the Respondent / Counter-Claimant insists that it was not responsible to provide the Claimant / Counter-Respondent with the visa. In this respect, the club allegedly informed the player he had to require a work visa from the competent entity in order to stay legally in country P. The club equally claims having provided the player with all the necessary documents for his visa application and that it was not aware the player had not made the relevant visa application. 10. The Respondent / Counter-Claimant concludes that the Claimant / Counter-Respondent failed to respect the club’s indications in order to regularise his situation in the country P and is therefore culpable for not being able to fulfil his contractual obligations, i.e. making himself available for the club. Therefore, the Respondent / Counter-Claimant argues that the Claimant / Counter-Respondent unilaterally terminated the contract without just cause and lodged a counterclaim against the player, requesting the payment of compensation without, however, specifying an amount. 11. According to the club, all payments due to the player on the date of his departure to country B had been granted (instalments from September to December 2007). 12. In his replica, the Claimant / Counter-Respondent insists that the club had never told him to apply for the visa by himself and in particular that the club had committed to provide him with the visa by signing the agreement of 24 July 2007 (cf. number I./3. above). 13. Furthermore, the player argues that the club was aware of the player’s journey to the country B, because of the agreement dated 24 July 2007, which states that the club would pay for the player’s flight ticket from B-P and return. Moreover, the player stated that the club provided him with the ticket. 14. In its duplica, the Respondent / Counter-Claimant confirms its position and contests the player’s reference to the agreement dated 24 July 2007 by arguing that this was only a provisory agreement prior to the signature of the employment contract, i.e. a promise of work, and that the employment contract is only valid from 14 August 2007. The club added that, at the time said provisory agreement was signed, the player entered the P territory with a temporary visa in order to pass a trial with the club. Concerning the flight tickets, the club explains that it was willing to pay for the player’s original arrival in country P in July 2007 and his departure at the end of the contract. Finally, the club specified the amount requested as compensation for breach of contract and asked for the payment of EUR 6,000, consisting of the remaining salaries from January to June 2008 (6 x EUR 1,000). 15. The player informed FIFA that he had not signed a new employment contract since his return to country B, allegedly because clubs fear having to pay compensation to the club M. II. Considerations of the DRC judge 1. First of all, the DRC judge analysed whether he was competent to deal with the case at hand. In this respect, the DRC judge referred to art. 21 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (edition 2008). The present matter was submitted to FIFA on 5 March 2008, thus before 1 July 2008. Consequently, he concluded that the 2005 edition of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (hereinafter: Procedural Rules) is applicable to the matter at hand (cf. art. 18 par. 2 and 3 of the Procedural Rules). 2. Subsequently, the DRC judge referred to art. 3 par. 2 and par. 3 of the Procedural Rules and confirmed that in accordance with art. 24 par. 1 and par. 2 in conjunction with art. 22 lit. b) of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2010) he is competent to decide on the present litigation, which concerns an employment-related dispute with an international dimension between a player and a club. 3. Furthermore, the DRC judge analysed which regulations should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, he confirmed that in accordance with art. 26 par. 1 and par. 2 of the Regulations on the Status and Transfer of Players (editions 2009 and 2010) and considering that the present claim was lodged on 5 March 2008, the 2008 edition of said Regulations (hereinafter: the Regulations) is applicable to the present matter as to the substance. 4. The competence of the DRC judge and the applicable regulations having been established, the DRC judge entered into the substance of the matter. In this respect, the DRC judge started by acknowledging that, on 14 August 2007, the parties in the dispute at stake concluded an employment contract valid as from the date of signature until 30 June 2008, providing for a total remuneration of EUR 10,000 in favour of the Claimant / Counter-Respondent. 5. Analysing the facts pertaining to the matter at hand, the DRC judge noted that the Claimant / Counter-Respondent returned to country B for Christmas 2007 and that upon his return to country P on 22 January 2008, he was refused entrance onto P soil for not having the necessary visa. 6. The DRC judge took note, on the one hand, that the Claimant / Counter-Respondent asserted that the Respondent / Counter-Claimant had breached the contract without just cause by not providing him with an employment visa valid for the entire duration of the relevant employment relationship and therefore, the Claimant / Counter-Respondent demands the payment of EUR 2,000 as outstanding salaries for September and December 2007, as well as EUR 6,000 corresponding to the residual value of the contract as from January 2008. 7. The DRC judge equally acknowledged, on the other hand, that the Respondent / Counter-Claimant rejected the Claimant / Counter-Respondent’s claim, alleging that the player breached the contract without just cause by failing to make himself available for the club in order to fulfil his contractual obligations. In this context, the DRC judge noted that the Respondent / Counter-Claimant demands the payment of EUR 6,000 as compensation for breach of contract, corresponding to the remaining value of the contract as from January 2008. 8. In this context, the DRC judge first and foremost focussed his attention on the player’s claim relating to outstanding salaries. 9. In this regard, the DRC judge noted that, despite claiming having paid the monthly salaries due to the Claimant / Counter-Respondent until the latter’s departure, the Respondent / Counter-Claimant failed to provide FIFA with any documentary evidence that the salaries had been paid, in accordance with art. 12 par. 3 of the Procedural Rules, which stipulates that any party deriving a right on the basis of an alleged fact shall carry the burden of proof. 10. In this context, the DRC judge held that, in accordance with the basic legal principle of pacta sunt servanda, the Respondent / Counter-Claimant must fulfil its obligations as per the contract entered into with the Claimant / Counter-Respondent and, consequently, pay the outstanding remuneration which is due to the latter. 11. On account of the above, the DRC judge decided that the Respondent / Counter-Claimant was liable to pay to the Claimant / Counter-Respondent the amount of EUR 2,000 as outstanding salaries for the months of September and December 2007. 12. In continuation, the DRC judge turned his attention to the allegation of the Claimant / Counter-Respondent pertaining to the lack of a valid visa, which the player considered to constitute a breach of the employment contract by the club. In this respect, the DRC judge took note of the argumentation advanced by the Respondent / Counter-Claimant. First and foremost, the DRC judge noted that the Respondent / Counter-Claimant has not contested that the player was refused entrance onto P soil for not having the necessary visa. In particular, the DRC judge observed that the Claimant / Counter-Respondent had provided a document, issued by the P border authorities, from which it could be noted that the player was not allowed back into the territory of P for the aforementioned reason. 13. Subsequently, the DRC judge noted the allegation of the Respondent / Counter-Claimant that it was the player’s responsibility to apply for the pertinent visa and that it had provided the latter with the necessary documentation for the relevant visa request. 14. In this context, the DRC judge referred to art. 18 par. 4 of the Regulations which stipulates, inter alia, that the validity of a contract may not be made subject to the grant of a work permit. 15. In this respect, the DRC judge referred to the well-established jurisprudence of the Dispute Resolution Chamber and emphasised that the responsibility to obtain the necessary visa prior to the signing of the employment contract or during its period of validity is incumbent on the club, i.e. the Respondent / Counter-Claimant and that, therefore, the argumentation of the Respondent / Counter-Claimant could not be allowed. 16. In view of the aforementioned considerations, including the club’s failure to pay the salaries of the Claimant / Counter-Respondent as established above, the DRC judge decided to reject the counterclaim lodged by the Respondent / Counter-Claimant and to accept the Claimant / Counter-Respondent’s claim, according to which the Respondent / Counter-Claimant had acted in breach of the employment contract without just cause. 17. Having established that the Respondent / Counter-Claimant is to be held liable for the early termination of the employment contract without just cause in January 2008, the DRC judge focussed his attention on the consequences of such breach of contract. Taking into consideration art. 17 par. 1 of the Regulations, the DRC judge decided that the Claimant / Counter-Respondent is entitled to receive from the Respondent / Counter-Claimant an amount of compensation for breach of contract in addition to any outstanding payments on the basis of the relevant contract. 18. Subsequently, the DRC judge referred to art. 17 par. 1 of the Regulations, in particular to the non-exhaustive enumeration of the objective criteria which need to be taken into account. The members of the Chamber firstly recapitulated that, in accordance with art. 17 par. 1 of the Regulations, the amount of compensation shall be calculated, in particular and unless otherwise provided for in the contract at the basis of the dispute, with due consideration for the law of the country concerned, the specificity of sport and further objective criteria, including, in particular, the remuneration and other benefits due to the Claimant under the existing contract and/or the new contract, the time remaining on the existing contract up to a maximum of five years, and depending on whether the contractual breach falls within the protected period. 19. In application of the relevant provision, the DRC judge held that he first of all had to clarify as to whether the pertinent employment contract contains a provision by means of which the parties had beforehand agreed upon an amount of compensation payable by the contractual parties in the event of breach of contract. 20. Article 14 of the employment contract (cf. point I./4. lit. b) above) refers to the ‘’P Employment Blanquet’’, which states in article 43 that the player has the right to terminate the contract and is entitled to the payment of salaries due to the player until the end of the employment contract if the payment of the salary is delayed by 30 days. However, the DRC judge noted that said article also stipulates that the aforementioned consequences are applied only if the player informs the club of his intentions and the club does not rectify the situation within 3 days. In this respect, the DRC highlighted that from the documentation on file it could not be established that the formal prerequisites set out by this article in order to be applicable had been respected. Therefore, the DRC judge determined that in the case at hand, the relevant article of the employment contract could not be taken into consideration for the calculation of the compensation to be awarded to the Claimant / Counter-Respondent. 21. As a consequence, the DRC judge determined that the amount of compensation payable by the Respondent / Counter-Claimant to the Claimant / Counter-Respondent had to be assessed in application of the other parameters set out in art. 17 par. 1 of the Regulations. The Chamber recalled that the said provision provides for a non-exhaustive enumeration of criteria to be taken into consideration when calculating the amount of compensation payable. Therefore, other objective criteria may be taken into account at the discretion of the deciding body. 22. In this context, the DRC judge took into account that the Claimant / Counter-Respondent asked for the payment of EUR 6,000 as compensation for breach of contract and that this amount corresponds to the salaries he would have been entitled to receive in accordance with the employment contract as from the termination of the employment contract in January 2008 until June 2008. Furthermore, the DRC judge noted that the Claimant / Counter-Respondent had apparently remained unemployed for the whole contractual period after the occurrence of the breach of contract by the Respondent / Counter-Claimant in January 2008. 23. In view of the aforementioned considerations and the specificities of the case at hand, the DRC judge decided that the Respondent / Counter-Claimant has to pay to the Claimant / Counter-Respondent EUR 6,000 as compensation for breach of contract corresponding to the residual value of the contract, i.e. salaries from January 2008 until June 2008, which was to be considered reasonable and justified as compensation for breach of contract. 24. Consequently, the DRC judge decided that the Respondent / Counter-Claimant has to pay the total amount of EUR 8,000 to the Claimant / Counter-Respondent, consisting of EUR 2,000 concerning outstanding salaries and of EUR 6,000 as compensation for breach of contract. 25. The DRC judge concluded his deliberations on the present dispute by deciding that the counterclaim of the Respondent / Counter-Claimant is rejected. III. Decision of the DRC judge 1. The claim of the Claimant / Counter-Respondent, O, is accepted. 2. The Respondent / Counter-Claimant, M, has to pay to the Claimant / Counter-Respondent, O, the amount of EUR 8,000 within 30 days as from the date of notification of this decision. 3. If the aforementioned sum is not paid within the aforementioned deadline, interest at the rate of 5% per year will apply as of expiry of the fixed time limit and the present matter shall be submitted, upon request, to FIFA’s Disciplinary Committee for consideration and a formal decision. 4. The counterclaim of the Respondent / Counter-Claimant, M, is rejected. 5. The Claimant / Counter-Respondent, O, is directed to inform the Respondent / Counter-Claimant, M, immediately and directly of the account number to which the remittance is to be made and to notify the DRC judge of every payment received. ***** Note relating to the motivated decision (legal remedy): According to art. 63 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Court of Arbitration for Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne, Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Markus Kattner Deputy Secretary General Encl. CAS directives
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