F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2005-2006) – indennità di formazione – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera il 21 febbraio 2006, e comprendeva Mr Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Sig. Michele Colucci (Italia), membro Mr. Joaquim Evangelista (Portogallo), gli Mr. Philippe Diallo (Francia), gli Mr. Mohamed Mecherara (Algeria), membro sulla domanda sollevata dalla L Club, Argentina prosieguo: la “ricorrente” contro il Club U, l’Italia in seguito “convenuto” in relazione al risarcimento del giocatore di formazione T I.
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2005-2006) - indennità di formazione - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera il 21 febbraio 2006, e comprendeva Mr Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Sig. Michele Colucci (Italia), membro Mr. Joaquim Evangelista (Portogallo), gli Mr. Philippe Diallo (Francia), gli Mr. Mohamed Mecherara (Algeria), membro sulla domanda sollevata dalla L Club, Argentina prosieguo: la "ricorrente" contro il Club U, l'Italia in seguito "convenuto" in relazione al risarcimento del giocatore di formazione T I. Atti 1. La T giocatore è nato il 24 luglio 1986 ed è stato registrato dal Club A nel 1998 e la L del club dal 1999 fino al 15 febbraio 2005. Entrambe le squadre ha giocato come un dilettante. 2. Il giocatore è stato trasferito T 15 febbraio 2005 Club To Club U. L 3. Membro Associazione ha presentato alla FIFA, L doglianza del club il 17 febbraio 2005 raccogliendo il diritto di formare il T giocatore, in conformità con le disposizioni contenute nel capitolo VII del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori ( settembre 2001 numero), di seguito "Regolamento FIFA." 4. Il club di L ha basato la sua pretesa non solo nel Regolamento FIFA di cui sopra, ma anche nel regolamento dell'Associazione, in seguito "il regolamento AFA". In particolare l'Associazione ha detto, che il giocatore è stato incluso nelle graduatorie T (liste di buona fede) L Club dal momento della registrazione del 1999 fino al momento del trasferimento (2005/02/15). Che questo sia un fatto importante perché i club hanno una capacità massima di registrare i giocatori sotto e tra T significava non avere un altro giocatore. Nel caso di età T Player (categoria 1986) il limite è di 30 giocatori all'anno. T giocatore 23 giugno 2003 applicato agli organi della libertà della AFA d'azione, una richiesta che è stata negata sulla base del diritto e della giurisprudenza in Argentina. del 5 marzo 2004 ha ricevuto una richiesta dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio (che indica che il giocatore aveva dichiarato di non aver mai era stato registrato, in ogni club argentino) per essere mitigata dalla Juventus SpA Infine, il 7 gennaio 2005, l'U club attraverso la rispettiva Federazione AFA invia la richiesta per il certificato internazionale di trasferimento. Le questioni FAA un certificato che attesti il giorno 15/02/2005 espressamente rivendicare il club giusto per la formazione L. 5. L'amministrazione FIFA ha inviato la domanda del club argentino con i documenti allegati alla Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) il 17 febbraio 2005 al fine di riferire al suo club affiliato U. 6. Il club ha detto che il reclamo L U rifiutando categoricamente il club e ha dichiarato quanto segue: il giocatore T giocato l'ultima volta per il club di L il 9 giugno 2001. Questa dichiarazione è stata approvata dal L club e che dopo quella partita il giocatore si trasferì in Spagna con la sua famiglia dove, secondo le informazioni fornite da parte del giocatore non è stato registrato da un club spagnolo. che quattro anni dopo il giocatore decide di riprendere a suonare e il club è stato registrato da U. Quindi, il giocatore non ha giocato il calcio T per 42 mesi e mezzo fino a quando ha iniziato a giocare per la U. il club fa affermazioni L falsi, soprattutto quando si fa riferimento al giocatore dopo la sua ultima partita e ha continuato ad allenarsi al club formato. che sarebbe applicabile a questo caso, l'articolo 28 e 29 del Regolamento FIFA (edizione 2001). il fatto che il giocatore è stato incluso nelle graduatorie non aggiunge nulla di sostanziale a tale affermazione, che in realtà il fatto fondamentale è che la sua ultima partita è stata nel giugno 2001. che le norme del regolamento AFA menzionate dal club argentino sono del tutto irrilevante in questo caso, poiché si applica solo al Regolamento FIFA, dato che l'indennità di formazione è un istituto creato dalla FIFA e costituisce un trasferimento internazionale. Inoltre, mentre le regole AFA erano applicabili a lui correggere Club U. 7. U Gli stati club che l'articolo 29 del regolamento FIFA dovrebbe essere applicabile in questo caso, poiché, come non esiste alcuna norma specifica nel regolamento che si riferisce a giocatori dilettanti deve coprire il vuoto normativo con l'articolo 29 che fornisce un i calciatori non dilettanti. In particolare, quando l'articolo 29 nel suo punto 2 si riferisce al fatto che, se superiore a 30 mesi dal momento che un calciatore non dilettante smesso di suonare, l'ultimo club non ha diritto al risarcimento. Si riferisce anche al principio della limitazione dei diritti da parte lasso di tempo e che i diritti di cui lo stato di giocatore non sono bloccate. 8. Inoltre, il club italiano sottolinea che l'indennità di formazione è destinato a premiare un club deve affrontare spese per sviluppare le capacità di un giocatore a due condizioni: che il giocatore sviluppare le competenze per diventare un professionista e la possibilità di raggiungere essendo un professionista è una diretta conseguenza di un lavoro di formazione e formazione continua e senza interruzioni da uno o più club. se un giocatore non gioca per un periodo superiore a 30 mesi, il nuovo club ha deciso di utilizzarlo come un calciatore professionista, ma senza alcun vantaggio della loro formazione precedente, perché di fatto dopo l'allenamento nel corso del tempo si perde. 9. Club U considerato in base alla interpretazione delle norme di cui sopra la L squadra non ha diritto ad un indennizzo, in quanto il giocatore ha iniziato a giocare di nuovo T U per poi, dopo molti di più di 30 mesi da quando ha giocato la sua ultima corrispondere per la L. Di conseguenza, si deve ritenere di non aver mai ricevuto una formazione sportiva e più se si considera che negli ultimi quattro anni (da 15 a 19 anni) il più importante nella loro formazione non aveva alcuna attività. 10. Il club argentino del tutto respinto gli argomenti della U club e ha espresso la sua posizione: è falso che il giocatore non è più attivo nel club di L nel giugno 2001. Sottolinea che in quel momento il giocatore ha giocato le sue ultime partite T, ma che lui continuava a lavorare e formare nel club. che è un'interpretazione del tutto incomprensibile di U del club per quanto riguarda l'applicazione alla fattispecie degli articoli 28 e 29 del Regolamento FIFA, in quanto è chiaro che tali articoli sono applicabili solo ai giocatori dilettanti. che in nessun momento il club trovato U T modo definitivo che il giocatore ha avuto la sua residenza di famiglia in Italia dal giugno 2001 ad oggi. che è argomento del tutto illogico e senza senso del convenuto, quando dice che tutto il lavoro di formazione e istruzione "perse", ancor più se si considera che un giocatore che è argentino in un club di prima divisione del calcio italiano con 19 anni di età, è tentato da un ente di andare lì a formare quando si ha un età già potrebbe agire in prima divisione. ha ribadito quanto detto al punto precedente, ma di cui la tesi del club italiano ha detto di non aver mai ricevuto una formazione sportiva. E 'ovvio che l'obiettivo delle dichiarazioni U del club sia quello di ritardare il più possibile il pagamento di un'indennità di formazione. appare del tutto contraddittorio che due istituzioni italiane come Juventus SpA U e il club sono interessati ai servizi di un giocatore di 19 anni a "dimenticare" come giocare a calcio. L il club ha rifiutato di concedere la libertà di azione del T giocatore quando richiesto in occasione che il club Juventus SpA hanno mostrato interesse. rifiutando categoricamente il valore probatorio del riconoscimento del giocatore (la prova offerta dalla squadra U) perché si tratta di una parte coinvolta in questo caso, la legge generale in carica e che ha un interesse alla soluzione del caso. U il club non è un ente di beneficenza, ma a scopo di lucro e intende utilizzare i servizi di un giocatore di livello superiore come uno stratagemma per cercare di rompere le regole. 11. Il caso è stato presentato alla Camera di risoluzione delle controversie nella riunione del 23 novembre 2005 ha deliberato di chiedere che il club ha chiesto ulteriori prove circa la residenza del giocatore con la sua famiglia T dalla metà del 2001. 12. Il club ha intervistato l'esigenza di fornire ulteriore documentazione FIFA cercando di mostrare che il giocatore T viveva in Europa dal giugno 2003. A questo proposito a condizione che: 1) e 2) una dichiarazione dei genitori del 2 giocatore per manifestarsi in tal senso; 3) censimento della famiglia T in Spagna (3/11/03), 4) la documentazione di residenza in Spagna Player T ( 8/27/03), 5) l'iscrizione condizionale del giocatore nelle scuole (21/10/03) 6) ruota di registrazione del giocatore in Spagna (10/11/03), 7) l'iscrizione al liceo in Spagna ( 4/11/03), 8) la documentazione di residenza del padre del giocatore in Spagna (8/27/03) 9) locazione di un edificio (senza termine) firmato dal padre del giocatore (01/11/03 ): contratto di lavoro 10) del padre del giocatore per 1 anno (01/08/03) 11) certificato di residenza del giocatore in Italia (25/02/04); 12) certificato di residenza della famiglia in Italia (25/02/04) e 13) dimostrazione del Consolato Argentino di Milano (03.08.04). 13. Il club di L ha analizzato la posizione trasmessa dal convenuto e dichiarato che si ripete tutti gli argomenti di cui sopra ed in particolare sulla documentazione presentata dal club di U vale: che le dichiarazioni dei genitori del giocatore identificato dai nn. 1 e 2 virtuale mancanza di prove, perché sono manifestazioni unilaterali dei genitori del giocatore, non l'evidenza calciatore emergente e la sua famiglia sono stati residenti in Italia dal giugno 2001 ad oggi, si conferma che il giocatore era tutto T anno 2003 in Argentina, è evidente tra le altre cose il documento identificato con il n. 7, il documento identificato con il numero 11 indica che il giocatore e la sua famiglia vivono nella città italiana dal 27/01/2004, fino al 2004 il giocatore e la sua famiglia ha vissuto in Argentina e il giocatore ha giocato per il club di T L, motivo per cui negli anni 2001.2002 e 2003 sono incontrovertibili per calcolare la giusta formazione per esso. 14. Per quanto riguarda le società interessate, in conformità con la circolare FIFA 826, datato 31 ottobre 2002, il club di L appartiene alla I categoria (importo indicativo USD 50.000 all'anno), mentre il club U appartiene alla I categoria ( Importo indicativo 90.000 euro all'anno). 15. L'importo è calcolato in conformità con i parametri della circolare FIFA 826, datato 31 ottobre 2002 e il Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione settembre 2001) e il capitolo III delle norme applicazione. 16. Il club di L chiede alla Camera di risoluzione delle controversie (CRD) che costringe il club U a pagare un'indennità di formazione di T che corrisponde giocatore. 17. Il club ha chiesto alla U CRD voltare le spalle interamente la pretesa di non riconoscere alcun compenso club di L per la formazione. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. In primo luogo, la Camera di Risoluzione delle Controversie analizzato se era competente a trattare la questione. A questo proposito, ha fatto riferimento all'art. 18 par. 2 e 3 del regolamento di procedura della Commissione per lo Status dei Calciatori e la Camera di risoluzione delle controversie. Questo caso è stato presentato alla FIFA il 17 febbraio 2005 la Camera ha pertanto concluso che i regolamenti sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione settembre 2001), "regolamento" in seguito è applicabile a questo caso. 2. Di conseguenza la competenza della Camera, art. 42 coppia. 1 lit (b) (iv) del Regolamento stabilisce che spetta alla Camera di Risoluzione delle Controversie di decidere sulle controversie relative al risarcimento per la formazione. 3. Pertanto, la Camera di Risoluzione delle Controversie è l'organo competente a decidere sul presente controversia concernente l'indennità di formazione sostenuto dalla ricorrente per la formazione e l'educazione della T. giocatore 4. Successivamente, la Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei giocatori deve essere applicato fino in fondo questo caso. A questo proposito, la camera di cui alla tecnica. 26. coppia. 1 e 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) nella versione riveduta secondo senza FIFA Circolare. 995 del 23 settembre 2005. Inoltre, la Camera ha tenuto conto che il giocatore è stato registrato G per il suo club New U del 15 febbraio 2005. Allo stesso modo, la Camera ha osservato che la richiesta è stata sottoposta alla FIFA il 17 febbraio 2005. Dato quanto sopra, la Camera ha concluso che il precedente regolamento sullo status e il trasferimento di giocatori (edizione 2001) è applicabile alla sostanza di questo caso. 5. Successivamente, la sezione di cui al capitolo VII del Regolamento dispone che la compensazione per la formazione di un giocatore deve essere pagato dal nuovo club con cui il giocatore ha firmato un contratto, l'allenatore del club stesso. 6. Ai sensi dell'articolo 5 del regolamento di applicazione, il periodo di formazione per il calcolo della compensazione per la formazione, partire dall'inizio della stagione in cui il giocatore è di 12 anni o più, a seconda dei casi, e termina alla fine della stagione compie 21. 7. La Camera ha sottolineato che la T giocatore, nato il 24 luglio 1986, è stato registrato con il fan club come giocatore L a partire dal 1999 fino al 15 febbraio 2005, tra i 12 ei 19 anni di età. 8. Successivamente, la Camera ha preso atto dei contenuti di cui all'articolo 5.2 a), del regolamento di applicazione in cui si afferma che si deve pagare un'indennità di formazione quando un giocatore acquisisce non dilettante. In questo caso particolare, la T giocatore ha avuto lo status di dilettante con l'attore e convenuto firmato per ottenere lo status di non dilettante all'età di 19 anni. 9. Poi la Camera è diventata il punto focale della spalla cui il conflitto è che il convenuto ritiene che non debba pagare un compenso per la formazione del richiedente club sulla base del fatto che vi sia un vuoto normativo e di applicare l'articolo 29.2 dello statuto in questo senso. 10. Successivamente, la Camera ha osservato che il convenuto nega la sua obbligazione relativa al pagamento di indennità di formazione sostenendo in particolare che, sebbene la T giocatore è apparso ufficialmente registrato per il club dal 1999, L ha giocato la sua ultima partita per il club ha detto 9 Giu 2001 e che in seguito il giocatore e la sua famiglia ha lasciato l'Argentina. Inoltre, la convenuta sottolinea che il regolamento c'è una regola che si riferisce a quella in caso di non-giocatori dilettanti che hanno cessato di giocare a calcio per un periodo superiore a 30 mesi, il club che è stato registrato non ha diritto al risarcimento . Di conseguenza, la convenuta ha chiesto l'applicazione di questa norma, in subordine, per il caso di un calciatore dilettante (come nel caso di specie). 11. In questo stato, la Camera ha ritenuto importante analizzare le prove documentali presentate da entrambe le parti e ha concluso che è emerso con chiarezza che il giocatore è stato registrato per il club L T nel periodo precedente (1999/2005) e hanno sempre avuto uno status di dilettante. CRD ha inoltre osservato che le prove nel record dimostra che il giocatore effettivamente ha giocato la sua ultima partita per la L squadra il 9 giugno 2001 e questo fatto è stato confermato anche dal richiedente. 12. Di conseguenza, la Camera si fermò per analizzare le prove e la documentazione fornita dalle parti per determinare quando il T giocatore e la sua famiglia ha lasciato l'Argentina e / o ha cominciato a risiedere in Europa. A questo proposito, i membri della RDC ha sottolineato i seguenti fatti e circostanze: che, come L riportati dal club, il 23 giugno 2003 T ha chiesto il giocatore alla agenzia appropriata della Federcalcio argentina (AFA) la loro margine di manovra. La petizione si riferisce specificamente al giocatore e la sua famiglia stavano facendo le pratiche per stabilirsi in Spagna o in Portogallo. La FAA ha emesso una decisione negativa datato 11 agosto 2003, che secondo la documentazione fornita dal club U, lo stato i genitori del giocatore che nel giugno 2003, il padre del giocatore e il giocatore si trasferisce a T Spagna per motivi personali (documenti identificati con i numeri 1 e 2). Anche allegato un certificato di iscrizione nel registro del Comune di Madrid (documento identificato con il nro.4), dove T indica che il giocatore ha fatto il suo alto contenuto di quella città il 27 agosto 2003 con l'espressa menzione della loro origine da Argentina , 13. In stati membri della RDC, ha sottolineato che il regolamento è chiaro per quanto riguarda la natura giuridica della indennità di formazione. In questo senso, la RDC ha osservato che attraverso questa compensazione si desidera fornire una compensazione finanziaria a quei club che hanno contribuito alla formazione del giocatore, indipendentemente dal fatto che il giocatore effettivamente giocato partite ufficiali o meno. Pertanto, i membri della RDC ha concluso che non era possibile accogliere la domanda di cui all'art. 29 del regolamento, come è richiesto dalla convenuta. 14. Tuttavia, i membri della RDC ha ritenuto che bastava a giustificare nel record che il T giocatore e la sua famiglia avevano cambiato la loro residenza a metà del 2003 in Europa, lasciando in conseguenza di essere formata dalla L. Club Pertanto, non veniva vista ragionevole del club L periodo di formazione alla data di registrazione T giocatore da parte del convenuto (15/02/2005). 15. Dopo una lunga analisi delle posizioni delle parti e lunghe discussioni, i membri della RDC ha concluso che dovrebbe essere presa il 27 agosto 2003 come data di completamento della formazione da parte del club di L. La Camera ha detto che data è stata presa come la fine della formazione da club argentino secondo il ricevimento ufficiale rilasciata dal Comune di Madrid. 16. È stato quindi redatto ai sensi dell'articolo 5, comma 2 (a) del regolamento di applicazione, in linea di principio l'attore ha diritto di ottenere il risarcimento per la formazione del giocatore T. 17. I membri della RDC, ha osservato che ai sensi dell'articolo 7 par. 1 del regolamento di applicazione non si tiene conto ai fini del calcolo della compensazione per la formazione, il club dove il giocatore era da 12 a 21 anni. 18. Poi il Parlamento osserva che l'imputato è un club che appartiene alla categoria 1 (importo indicativo 90.000 euro all'anno) e che il club di L appartengono anche alla categoria 1. 19. A questo proposito, la Camera ha spiegato che l'importo della compensazione deve essere calcolato in conformità dell'articolo 7 del regolamento di applicazione del Regolamento FIFA, utilizzando i parametri stabiliti dalla FIFA Circolare n ° 769 del 24 agosto 2001 e n ° 826 del 31 ottobre 2002. 20. In conformità con l'articolo 7 par. Regola 3 del Regolamento FIFA per l'applicazione del principio generale, l'indennità di formazione si basa sui costi della formazione e dell'istruzione del paese del nuovo club. A questo proposito, al fine di chiarire il significato di tale clausola, la Camera di cui al punto 2 b (i) della Circolare 769 e ha dichiarato che, per il trasferimento di un giocatore, l'indennità è calcolata sulla base dei costi nuovo club del paese con il club in modo più efficace che ha formato il giocatore. Articolo 7 par. 1 del regolamento di applicazione del regolamento FIFA conferma che principio ("... La formazione e dell'indennità scolastica moltiplicando l'importo corrispondente alla categoria delle società di provenienza ...") (il testo originale non è evidenziato). 21. Di conseguenza, e secondo le disposizioni di cui al punto precedente l'importo dovuto sulla indennità di formazione si ottiene moltiplicando l'importo corrispondente alla categoria del richiedente, cioè la Categoria 1 per il costo della formazione del convenuto ( 90.000 euro) all'anno. 22. Tuttavia, i membri della RDC ricordato che ai sensi dell'articolo 7 par. 2, gli anni formativi da 12 a 15 devono essere calcolati in base ai costi di formazione e di educazione categoria 4. Di conseguenza, i primi tre (3) anni che il giocatore è stato registrato con il club T L dovrebbe essere calcolato tenendo in considerazione l'importo applicabile alla categoria 4 per i costi di formazione del club U (EUR 10.000). 23. Di conseguenza, ai sensi dell'articolo 7 comma 1 del regolamento di applicazione dei regolamenti FIFA indicative di cui sopra deve essere moltiplicato per il numero di anni di istruzione del giocatore rilevante in questo caso, vale a dire, gli anni dal 1999 al 2001 deve essere moltiplicato per 10.000 euro e per gli anni dal 2002 al 27 agosto 2003 data di registrazione del giocatore proporzionalmente T EUR 90.000. 24. Per tutto quanto sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha concluso che il club deve pagare il club U L indennità di formazione per un importo di EUR 180.000. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La domanda di L club è accolto in parte. 2. Il convenuto deve pagare il club U L 'importo di USD 180.000 in un periodo di 30 giorni dalla notifica della presente decisione. 3. Se il convenuto non ottempera a pagamento si stabilirono qui sono soggette a una quota del 5% all'anno e il caso verrà deferita alla commissione Disciplinare della FIFA. 4. Si impegna L del club di comunicare direttamente al numero U conto del club che deve essere pagato l'importo dovuto, e di informare la Camera di risoluzione delle controversie sui pagamenti ricevuti. 5. In conformità con le disposizioni di cui all'articolo 60, comma 1, dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). Il ricorso deve essere presentato entro 21 giorni dalla notifica della decisione, ai sensi del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, una copia allegato. Il richiedente ha 10 giorni aggiuntivi dal termine per il ricorso a presentare la loro dichiarazione scritta con la descrizione dei fatti e gli argomenti giuridici sui quali fonda la propria azione (cfr. punto 4 delle direttive .) Per contattare il CAS deve essere indirizzata a: Avenue de Beaumont febbraio 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 E-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org . Camera di Risoluzione delle Controversie Segretario Generale Urs Linsi Adj. (Norme procedurali CAS)
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F.I.F.A. - Cámara de Resolución de Disputas (2005-2006) - la formación de compensación – la versión oficial www.fifa.com – Decisión de la Cámara de Resolución de Disputas reunida en Zurich, Suiza, el 21 de febrero de 2006, e integrada por: Sr. Slim Aloulou (Túnez), Presidente Sr. Michele Colucci (Italia), miembro Sr. Joaquim Evangelista (Portugal), miembro Sr. Philippe Diallo (Francia), miembro Sr. Mohamed Mecherara (Argelia), miembro conoció de la controversia planteada por el Club L, Argentina en adelante, “el demandante” contra el Club U, Italia en adelante, “el demandado” en relación con la indemnización por la formación del jugador T I. Hechos 1. El jugador T nació el 24 de julio de 1986 y estuvo registrado por el Club A durante el año 1998 y para el club L desde el año 1999 y hasta el 15 de febrero de 2005. En ambos clubes se desempeñó como jugador amateur. 2. El jugador T fué transferido el 15 de febrero de 2005 del club L al club U. 3. La Asociación miembro remitió a la FIFA el reclamo formal del club L el 17 de febrero de 2005 por cobro del derecho de formación del jugador T, de conformidad con las provisiones establecidas en el Capítulo VII del Reglamento sobre el estatuto y la transferencia de jugadores (edición septiembre 2001), en adelante “Reglamento FIFA”. 4. El club L fundamenta su reclamo no sólo en el Reglamento FIFA antes mencionado sino también en el Reglamento de la Asociación, en adelante “Reglamento AFA”. Particularmente la Asociación manifestó: que el jugador T estuvo incluido en las listas de clasificación (listas de buena fé) del club L desde el momento de su inscripción 1999 y hasta el momento de su transferencia (15/02/2005). Que este constituye un dato importante ya que los clubes tienen un cupo máximo para registrar jugadores menores y la inclusión de T implicaba no poder contar con otro jugador. En el caso de la edad del Jugador T (categoría 1986) el limite es de 30 jugadores por año. que el jugador T el 23 de junio de 2003 solicitó ante los órganos de la AFA su libertad de acción, petición que le fue denegada en base a derecho y jurisprudencia argentina. que el 5 de marzo de 2004 se recibió una solicitud de la Federación Italiana de Fútbol (indicando que el jugador había declarado que nunca había sido registrado en ningún club argentino) para ser habilitado por el club Juventus S.p.A. por último que el 7 de enero de 2005 el club U a través de la respectiva Federación envía solicitud a la AFA del certificado de transferencia internacional. La AFA emite el certificado el día 15/02/2005 manifestando expresamente el reclamo del club L por derecho de formación. 5. La administración de la FIFA remitió el reclamo del club argentino con la documentación anexa a la Federación Italiana de Fútbol (FIGC) el día 17 de febrero de 2005 a fin de que informe al respecto a su club afiliado U. 6. El club U respondió el reclamo del club L rechazándolo categóricamente y manifestó lo siguiente: que el Jugador T jugó por ultima vez para el club L el 9 de junio de 2001. Que esta afirmación fue ratificada por el club L y que luego de ese partido el jugador se mudó a España con su familia donde según información brindada por el jugador no fue registrado por ningún club español. que cuatro años después el jugador decide comenzar a jugar nuevamente y es registrado por el club U. En consecuencia el jugador T no jugó fútbol por 42 meses y medio hasta que comenzó a jugar por U. que el club L hace afirmaciones falsas, en particular cuando hace referencia a que el jugador después de su último partido siguió entrenando y formándose en el club. que sería aplicable a este caso el Articulo 28 y 29 del Reglamento FIFA (edición 2001). que el hecho que el jugador estuviera incluido en las listas de clasificación no aporta nada substancial al presente reclamo, que en realidad el hecho fundamental es que su último partido disputado fue en el mes de junio de 2001. que las normas del Reglamento AFA mencionadas por el club argentino son totalmente improcedentes en este caso ya que solo se aplica el Reglamento FIFA, teniendo en cuenta que la indemnización por formación es un instituto creado por la FIFA y que se trata de una transferencia internacional. Además, aunque las normas de la AFA fueran aplicables le dan la razón al club U. 7. El club U manifiesta que el articulo 29 del Reglamento FIFA debe ser el aplicable en este caso, ya que, como no hay una norma especifica en dicho Reglamento que haga referencia a los jugadores aficionados debe cubrirse el vacío legal con el articulo 29 que contempla a los jugadores no aficionados. En particular, cuando el articulo 29 en su punto 2 hace referencia a que si transcurren mas de 30 meses desde que un jugador no aficionado cesó de jugar, el último club no tiene derecho a indemnización. Asimismo, hace referencia al principio de prescripción de los derechos por el transcurso del tiempo y que los derechos derivados del status de futbolista no son imprescriptibles. 8. Asimismo, el club italiano destaca que la indemnización por formación tiene como finalidad recompensar los gastos que un club afronta para desarrollar las capacidades de un jugador bajo dos condiciones: que el futbolista desarrolle capacidades para llegar a ser un profesional y que la capacidad para llegar a ser un profesional sea directa consecuencia de un trabajo de formación y entrenamiento seguido e ininterrumpido por parte de uno o mas clubes. en caso que un jugador no juegue por un periodo mayor de 30 meses el nuevo club toma la decisión de utilizarlo como futbolista profesional pero sin sacar ningún provecho de su formación anterior porque de hecho luego del transcurso del tiempo es formación perdida. 9. El club U considera que basado en la interpretación de la normativa antes mencionada el club L no tiene derecho a percibir ninguna indemnización, ya que el jugador T comenzó a jugar nuevamente para el U luego de transcurridos muchos más que 30 meses desde que jugó su ultimo partido para el L. En consecuencia, debe ser considerado como que nunca recibió una formación deportiva y más aún teniendo en cuenta que durante los últimos cuatro años (de los 15 a los 19 años) los mas importantes en su formación no tuvo actividad. 10. El club argentino rechazó completamente las alegaciones del club U y manifestó su posición: que es falso que le jugador haya dejado su actividad en el club L en junio de 2001. Destaca que en esa fecha el jugador T jugó su ultimo partido pero que siguió entrenando y formándose en el club. que es totalmente incomprensible la interpretación del club U en cuanto a la aplicación a este caso de los artículos 28 y 29 del Reglamento FIFA , ya que es evidente que dichos artículos son aplicables sólo a jugadores no aficionados. que en ningún momento el club U comprobó fehacientemente que el jugador T haya tenido residencia con su familia en Italia desde junio de 2001 a la fecha. que es completamente ilógico y sin sentido el argumento del demandado cuando dice que todo el trabajo de entrenamiento y formación “se pierde”, más aun si se tiene en cuenta que un futbolista que va desde la Argentina a un club de primera división del fútbol italiano con 19 años de edad, es tentado por una institución para que vaya allí a formarse cuando tiene una edad en la que ya podría actuar en primera división. reiteraron lo dicho en el punto anterior pero referido al argumento del club italiano que dice que nunca recibió formación deportiva. Es obvio que el objetivo del club U con este tipo de afirmaciones es dilatar lo mas que puedan el pago de la indemnización de formación. aparece como totalmente contradictorio que dos instituciones italianas como la Juventus S.p.A. y el club U se interesen por los servicios de un futbolista de 19 años que se “olvido” como se juega al fútbol. que el club L se negó a otorgarle la libertad de acción al jugador T cuando la solicito en oportunidad que el club Juventus S.p.A. demostró interés. que rechaza categóricamente el valor probatorio del reconocimiento del jugador (prueba ofrecida por el club U) por tratarse de una parte involucrada en el presente caso, que le incumben las generales de la ley y que tiene interés en el resultado del caso. que el club U no es una entidad de beneficencia sino que persigue fines de lucro y que pretende utilizar los servicios de un futbolista de primer nivel como ardid para tratar de incumplir las normas aplicables. 11. El caso fue sometido a la Cámara de Resolución de Disputas en su sesión del 23 de noviembre de 2005 la que resolvió solicitar mayor evidencia al club demandado acerca de la residencia del jugador T junto a su familia desde mediados de 2001. 12. El club demandado respondió el requerimiento de la FIFA aportando documentación adicional tratando de evidenciar que el jugador T se encontraba radicado en Europa desde junio del 2003. En tal sentido aportó: 1) y 2) declaración de los 2 padres del jugador manifestándose en tal sentido; 3) censo de la familia T en España (3/11/03); 4) documentación de residencia del Jugador T en España (27/08/03); 5) inscripción condicional del jugador en centros docentes (21/10/03); 6) volante de empadronamiento del jugador en España (10/11/03); 7) inscripción en el bachillerato en España (4/11/03); 8) documentación de residencia del padre del jugador en España (27/08/03); 9) contrato de arrendamiento de un inmueble (sin plazo) firmado por el padre del jugador (1/11/03): 10) contrato de trabajo del padre del jugador por 1 año (1/08/03); 11) certificado de residencia del jugador en Italia (25/02/04) ; 12) certificado de residencia de toda la familia en Italia (25/02/04) y 13) manifestación del Consulado Argentino en Milán (8/03/04). 13. El club L analizó la posición remitida por el demandado y manifestó que reitera todos los argumentos vertidos anteriormente y respecto específicamente a la documentación presentada por el club U sostiene: que las declaraciones de los padres del jugador identificadas con los nros. 1 y 2 carecen de virtualidad probatoria ya que son manifestaciones unilaterales de los padres del jugador; no surgen evidencias que el futbolista y su familia hayan tenido residencia en Italia desde junio de 2001 hasta la fecha; se confirma que el jugador T estuvo todo el año 2003 en la Argentina, esto se desprende entre otras cosas del documento identificado con el nro. 7; del documento identificado con el numero 11 surge que el jugador y su familia son residentes en la localidad italiana desde el 27/01/2004; hasta el año 2004 el jugador y su familia residieron en Argentina y el jugador T jugó para el club L, razón por la cual los años 2001,2002 y 2003 son incontrovertibles para el calculo del derecho de formación a su favor. 14. Con relación a los clubes involucrados, de conformidad con la circular de la FIFA 826, de fecha 31 octubre 2002, el club L pertenece a la categoría I (monto indicativo USD 50,000 por año) mientras que el club U pertenece a la categoría I (monto indicativo EUR 90,000 por año). 15. El monto deberá ser calculado de conformidad con los parámetros establecidos en la circular de la FIFA 826, de fecha 31 Octubre 2002 y en el Reglamento sobre el estatuto y la transferencia de jugadores (edición septiembre 2001) y en el Capítulo III de sus reglas de aplicación. 16. El club L solicita a la Cámara de Resolución de Disputas (CRD) que obligue al club U al pago de la indemnización por formación del jugador T que le corresponde. 17. El club U solicita a la CRD rechaze en su totalidad el reclamo del club L no reconociéndole ninguna indemnización por formación . II. Consideraciones de la Cámara de Resolución de Disputas 1. En primer lugar, la Cámara de Resolución de Disputas analizó si era competente para tratar el presente asunto. A este respecto, hizo referencia al art. 18 par. 2 y 3 del Reglamento de procedimiento de la Comisión del Estatuto del Jugador y de la Cámara de de Resolución de Disputas. El presente asunto fue sometido a FIFA el 17 de febrero de 2005 por lo tanto la Cámara concluyó que el Reglamento sobre el Estatuto y las Transferencias de Jugadores (edición septiembre de 2001), en adelante “el Reglamento”, es aplicable al presente asunto. 2. En consecuencia y analizando la competencia de la Cámara, el art. 42 par. 1 lit (b) (iv) del Reglamento establece que, le compete a la Cámara de Resolución de Disputas decidir sobre las disputas relacionadas con la indemnización de formación. 3. Por consiguiente, la Cámara de Resolución de Disputas es el órgano competente para decidir sobre la presente disputa referente a la indemnización de formación reclamada por el demandante por la formación y educación del jugador T. 4. Posteriormente, la Cámara analizó cual es la edición del Reglamento sobre el estatuto y la transferencia de jugadores que debe ser aplicado al fondo del presente asunto. A este respecto, la Cámara hizo referencia al art. 26. par. 1 y 2 del Reglamento sobre el estatuto y la transferencia de jugadores (edición 2005) en su versión revisada en acuerdo a la circular FIFA no. 995 del 23 de septiembre de 2005. Además, la Cámara tomó en cuenta que el jugador T había sido inscripto para su nuevo club U el 15 de febrero de 2005. Igualmente, la Cámara tomó nota de que la demanda fué sometida a FIFA el 17 de febrero de 2005. En vista de lo antedicho la Cámara concluyó que el Reglamento anterior sobre el Estatuto y la Transferencia de Jugadores (edición 2001) es aplicable al fondo del presente caso. 5. A continuación, la Cámara hizo referencia a que el capitulo VII del Reglamento establece que una indemnización por la formación de un jugador deberá ser pagada por el nuevo club con el cual el jugador firmó un contrato laboral, al club formador del mismo. 6. De acuerdo al artículo 5 del Reglamento de aplicación del Reglamento, el período de formación, para el cálculo de la indemnización de formación, comenzará a principios de la temporada en la que el jugador cumple 12 años, o una edad mayor, según el caso, y termina al final de la temporada en que cumple 21 años. 7. La Cámara subrayó que el jugador T, nacido el 24 de julio de 1986, estuvo inscripto con el club L como jugador no aficionado desde el año 1999 y hasta el 15 de febrero de 2005, entre los 12 y los 19 años de edad. 8. A continuación, la Cámara destacó el contenido del articulo 5.2 a) del Reglamento de aplicación del Reglamento que sostiene que se deberá abonar una indemnización por formación cuando un jugador adquiere el status de no aficionado. En este caso en particular el jugador T tenia status de aficionado con el demandante y firmó contrato con el demandado adquiriendo el status de no aficionado a la edad de 19 años. 9. A continuación la Cámara puso de resalto el punto central del conflicto el cual consiste en que el demandado considera que no debe abonar indemnización de formación al club demandante basándose en que existe un vacío legal y que debe aplicarse el articulo 29.2 del Reglamento a este respecto. 10. A continuación, la Cámara tomó nota que el demandado rechaza su obligación relacionada al pago de la indemnización por formación alegando principalmente, que el jugador T si bien aparecía formalmente registrado para el club L desde el año 1999 jugó su último partido para el mencionado club el 9 de junio de 2001 y que a posterior el jugador y su familia se fueron de la Argentina. Asimismo el demandado destaca que en el Reglamento existe una norma que hace referencia a que en caso de jugadores no aficionados que hayan cesado de jugar al fútbol por un periodo superior a 30 meses, el club en el que estaba registrado no tendrá derecho a una indemnización. En consecuencia, el demandado solicitó la aplicación de esta norma de forma subsidiaria para el caso de un jugador aficionado (como es el presente caso). 11. En este estado la Cámara consideró relevante analizar la documentación probatoria aportada por ambas partes y concluyó que surgía claramente que el jugador T estuvo registrado para el club L en todo el periodo mencionado (1999/2005) y que siempre tuvo status de aficionado. Asimismo la CRD destacó que de las evidencias que constan en el expediente surge que el jugador jugó efectivamente su último partido para el club L el 9 de junio de 2001 y que además este hecho fue confirmado por el demandante. 12. En consecuencia, la Cámara se detuvo a analizar las pruebas y documentación aportada por las partes a fin de determinar cuando el jugador T y su familia dejaron la Argentina y/o comenzaron a residir en Europa. A este respecto, los miembros de la CRD destacaron los siguiente hechos y circunstancias: que conforme lo informado por el club L, el día 23 de junio de 2003 el jugador T solicitó ante los órganos competentes de la Asociación del Fútbol Argentino (AFA) su libertad de acción. En dicha petición se hace expresa referencia a que el jugador y su familia estaban realizando los trámites para radicarse en España o en Portugal. La AFA emitió una resolución negativa de fecha 11 de agosto de 2003; que conforme surge de la documentación aportada por el club U, los padres del jugador declaran que en el mes de junio de 2003 el padre del jugador y el jugador T se trasladaron a España por razones de índole personal (documentos identificados con los nros 1 y 2). Asimismo, adjuntaron una constancia de inscripción en el padrón del ayuntamiento de Madrid (documento identificado con el nro.4) de donde surge que el jugador T efectuó su alta en dicha ciudad el 27 de agosto de 2003 con expresa mención de su procedencia desde Argentina; 13. En estado los miembros de la CRD, puntualizaron que el Reglamento es claro en cuanto a la naturaleza jurídica de la indemnización por formación. En este sentido, la CRD destacó que a través de esta indemnización se desea compensar económicamente a aquellos clubes que contribuyeron a la formación del jugador sin importar si el jugador efectivamente jugó partidos oficiales o no. Por lo tanto los miembros de la CRD concluyeron que no era factible la aplicación en subsidio del art. 29 del Reglamento tal cual lo solicitaba el demandado. 14. Sin embargo, los miembros de la CRD consideraron que estaba suficientemente justificado en el expediente que el jugador T y su familia habían cambiado su residencia a mediados del año 2003 a Europa dejando en consecuencia de ser formado por el club L. Por lo tanto, no surgía razonable contemplar el periodo de formación del club L hasta la fecha de inscripción del jugador T por el demandado (15/02/2005). 15. Tras un largo análisis de las posiciones de las partes y amplias deliberaciones, los miembros de la CRD concluyeron que se debía tomar el día 27 de agosto de 2003 como fecha de finalización de la formación por parte del club L. Asimismo, la Cámara agregó que se tomaba dicha fecha como fin de la formación por parte del club argentino en función del comprobante oficial expedido por el ayuntamiento de Madrid. 16. Quedó por tanto establecido, en aplicación del artículo 5 par 2 (a) del Reglamento de aplicación, en principio el demandante tienen derecho a recibir una indemnización por la formación del jugador T. 17. Los miembros de la CRD , destacaron que de conformidad con el articulo 7 par. 1 del Reglamento de aplicación se tomará en consideración a los fines del calculo de la indemnización por formación, los clubes en los que el jugador estuvo desde los 12 a los 21 años. 18. A continuación la Cámara observó el que el demandado es un club que pertenece a la categoría 1 (monto indicativo EUR 90,000 por año) y que el club L también pertenecen a la categoría 1. 19. A este respecto, la Cámara explicó que el monto de indemnización debe ser calculado de acuerdo al artículo 7 del Reglamento de aplicación del Reglamento FIFA, aplicando los parámetros establecidos por la circular FIFA No. 769 del 24 de agosto de 2001 y No. 826 del 31 de octubre de 2002. 20. De acuerdo con el artículo 7 par. 3 del Reglamento de aplicación del Reglamento FIFA, como principio general, la indemnización de formación se basará en los costes de formación y educación del país del nuevo club. A este respecto, y a fin de clarificar el sentido de la mencionada cláusula, la Cámara refirió al punto 2 b (i) de la circular 769 y mantuvo que, para las transferencias de un jugador, la indemnización deberá ser calculada en base a los costes del país del nuevo club aplicando la categoría del club cual efectivamente haya formado al jugador. El artículo 7 par. 1 del Reglamento de aplicación del Reglamento FIFA confirma el mencionado principio (“…La indemnización de formación y educación se obtendrá multiplicando la suma correspondiente a la categoría del club formador …”) (el texto original no está resaltado). 21. Por lo tanto, y de acuerdo con la normativa mencionada en el párrafo anterior la cantidad adeudada en concepto de indemnización de formación se obtiene multiplicando la suma correspondiente a la categoría del demandante, es decir, la categoría 1 por el coste de formación del demandado (EUR 90,000) por año. 22. No obstante, los miembros de la CRD mencionaron que de conformidad con el articulo 7 par. 2, los años de formación que van desde los 12 hasta los 15 deben ser computados en base a los costes de formación y educación de la categoría 4. En consecuencia, los primeros tres (3) años que el jugador T estuvo inscripto en el club L deben ser calculados teniendo en cuenta el monto aplicable a la categoría 4 por los costes de formación del club U (EUR 10,000). 23. Consecuentemente, en aplicación del artículo 7 par 1 del Reglamento de aplicación del Reglamento FIFA los indicativos mencionados en los puntos anteriores deben ser multiplicados por el número de años de educación del jugador relevantes en el presente caso, es decir, los años desde 1999 hasta el año 2001 deben ser multiplicados por EUR 10,000 y los años desde 2002 hasta el 27 de agosto de 2003 fecha del empadronamiento del jugador T por EUR 90,000 proporcionalmente. 24. Por todo lo antes expuesto, la Cámara de Resolución de Disputas concluyó que el club U debe pagar al club L una indemnización de formación en la cantidad de EUR 180,000. III. Decisión de la Cámara de Resolución de Disputas 1. La demanda del club L es aceptada parcialmente. 2. El demandado, U debe pagarle al club L la cantidad de USD 180,000 en un plazo de 30 días contados desde la notificación de la presente decisión. 3. En caso de que el demandado no cumpla con el pago aquí resuelto se le aplicará un interés del 5% por año y además el caso será derivado a la Comisión Disciplinaria de la FIFA. 4. El club L se compromete a comunicar directamente al club U el número de cuenta en el que deberá abonarse la suma adeudada, así como informar a la Cámara de Resolución de las Disputas sobre los pagos recibidos. 5. De acuerdo con lo previsto por el artículo 60, apartado 1, de los Estatutos de la FIFA, esta decisión podrá recurrirse ante el Tribunal de Arbitraje Deportivo (TAD). El recurso deberá interponerse en un plazo de 21 días tras la notificación de la decisión, en conformidad con el punto nº 2 de las normas procesales publicadas por el TAD, cuya copia adjuntamos a la presente. El demandante dispone de 10 días adicionales a partir del vencimiento del plazo para recurrir a fin de presentar su escrito de alegaciones con la descripción de los hechos y los argumentos legales sobre los cuales basa su recurso (véase el punto nº 4 de las normas procesales adjuntas). Para ponerse en contacto con el TAD deberán dirigirse a: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausana Suiza Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 Dirección electrónica: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Por la Cámara de Resolución de Disputas Urs Linsi Secretario General Adj. (Reglas procesales del TAD)
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