F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) – indennità di formazione – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 12 gennaio 2007, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Philippe Piat (Francia), membro Rinaldo Martorelli (Brasile), membro Jean-Marie Philips (Belgio), membro Mohamed Mecherara (Algeria), membro sulla domanda presentata dal club A , X, come querelanti nei confronti del club B , Y Resistente come una vertenza indennità di formazione in connessione con il trasferimento del giocatore CI Fatti all’origine della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) - indennità di formazione - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 12 gennaio 2007, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Philippe Piat (Francia), membro Rinaldo Martorelli (Brasile), membro Jean-Marie Philips (Belgio), membro Mohamed Mecherara (Algeria), membro sulla domanda presentata dal club A , X, come querelanti nei confronti del club B , Y Resistente come una vertenza indennità di formazione in connessione con il trasferimento del giocatore CI Fatti all'origine della controversia 1. Secondo una dichiarazione scritta della Federcalcio del paese X C giocatore, nato il 12 ottobre 1983, è stato registrato per la squadra A dal 1 ° ottobre 1999 al 30 giugno 2000 come un dilettante e dal 1 ° luglio 2002 al giugno 2004 come giocatore professionista. Dal luglio 2000 al giugno 2002 il giocatore è stato selezionato per un istituto di Sport. 2. Inoltre, la suddetta associazione ha informato che il campionato FIFA in X è principalmente svolto da agosto / settembre a marzo / aprile di ogni anno. L'associazione di X FIFA ha inoltre informato che il campionato concluso il 13 marzo 2004. 3. Infine, il sopra menzionato FIFA informato che il professionista giocatore C è stato trasferito da A a B del Y paese il 27 luglio 2004. 4. Secondo la FIFA non circolare. 826 del 31 ottobre 2002, che riguarda la categorizzazione dei club, l'attore appartiene alla categoria 2. 5. Il 21 settembre 2004, A, l'attore, afferma l'indennità di formazione, in conformità al Regolamento FIFA sullo status e sul trasferimento dei giocatori da B del paese Y, il Resistente. 6. Il Resistente ha respinto la domanda in quanto l'attore avrebbe omesso e non era in grado di contrarre il giocatore in questione più come conseguenza del fatto che c'era incertezza se ci sarebbe stato un campionato professionistico per giocare e se l'attore avrebbe cessato di esistere . Alla fine non c'era nessun concorrente per il giocatore per giocare il poll 7. Inoltre, il convenuto ha sostenuto che qualsiasi compensazione, sarebbe manifestamente sproporzionato rispetto al livello di formazione e istruzione offerto dal club e di concedere una domanda come questa in base alle circostanze sarebbero ingiustamente ostacolare giocatori come C nella loro libera circolazione e creerebbe un precedente indesiderato . 8. Inoltre, il Resistente ha affermato che la formazione e l'istruzione del C giocatore già terminato prima di compiere 21. Ha stipulato un contratto a lungo termine con l'attore prima di compiere 21 ed è stato messo in campo su base regolare per la prima squadra. Inoltre, è comparso nel più alto squadra nazionale di X. 9. In risposta ad essa, l'attore accertato che la questione se il club ha offerto un contratto non è rilevante per una domanda di indennità di formazione che riflette l'investimento alcuni luoghi del club sullo sviluppo del giocatore. 10. Inoltre, l'attore ha spiegato che si tratta di un membro fondatore della Lega Nazionale in X ed è stato membro dal 1977 fino al maggio 2004. 11. Inoltre, l'attore ha sottolineato che l'aggiudicazione di un indennità di formazione club in alcun modo ostacola il movimento di un giocatore. Il beneficiario delle prestazioni del club dallo sviluppo intrapresa da club come l'attore, che fornisce ai club come il Resistente un giocatore di tale abilità che il club è pronto a offrirgli un contratto. 12. L'attore ha aggiunto che fino all'età di 18 anni il giocatore ottenuto lo status di dilettante. A 19 anni si rivolse al richiedente e firma il suo primo contratto. Ha fatto solo 55 apparizioni in prima squadra per l'attore. La lega nazionale ha cessato di esistere da maggio 2004 con FFA che istituisce un nuovo campionato che ha avuto inizio nel mese di agosto 2005. 13. Infine, l'attore ha affermato che C ha giocato per X in the World Confederation Cup Fase di qualificazione del torneo 1 in P nel giugno 2004. Egli è iniziata solo nel 2 giochi e "è venuto come un sostituto in un altro in una gara 5 match". A partire da questo momento, quelle apparenze restano l'unica volta che C è stato selezionato per la squadra nazionale senior. Pertanto, l'attore ha affermato che il giocatore non ha posto fine alla sua formazione e l'istruzione prima dei 21 anni di età. 14. Il Resistente aderito alla sua posizione e ha aggiunto che il caso è prescritto. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera di Risoluzione delle Controversie analizzato se era competente a trattare la questione in gioco. A questo proposito, si fa riferimento all'arte. 18 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie. La questione attuale è stato presentato alla FIFA il 21 settembre 2004 dalla parte attrice, di conseguenza la Camera ha concluso che le precedenti regole procedurali (edizione 2001) sulle questioni pendenti dinanzi gli organi decisionali della FIFA sono applicabili in materia a portata di mano. 2. Per quanto riguarda la competenza della Camera, art. 42 par. 1 lit. (B) (iv) del Regolamento FIFA sullo status e trasferimento dei calciatori (edizione 2001) stabilisce che le controversie relative indennità di formazione, sarà decisa dalla Camera di Risoluzione delle Controversie. 3. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Dispute è l'organo competente a decidere sul contenzioso in esame, concernente l'indennità di formazione sostenuto dal richiedente per la formazione e l'istruzione del lettore C. 4. In continuazione, e prima di poter entrare nel merito della questione, la Camera consentono di verificare se l'organo competente FIFA possa occuparsi di questo affare o meno per motivi formali. In particolare, per quanto riguarda l'obiezione del convenuto che il reclamo è da ritenersi annullato. 5. A questo proposito, la sezione di cui alla tecnica. 44. del Regolamento FIFA sullo status e trasferimento dei calciatori (edizione 2001) in connessione con l'arte. 4 del Regolamento FIFA in materia di prassi e le procedure della Camera di Risoluzione delle Controversie (edizione 2002), che prevedono che il corpo non si sente di decidere qualsiasi controversia, se più di due anni sono trascorsi da quando i fatti che portano alla controversia sorta. 6. In questo contesto, i membri della Camera ha tenuto conto che sulla base della documentazione a loro disposizione si può stabilire che la relativa domanda è stata presentata con la FIFA il 21 settembre 2004 e che i fatti che portano alla controversia sorta nel luglio 2004 quando il giocatore in questione trasferito al Resistente. Come risultato, la Camera ha respinto l'obiezione del Resistente. 7. Successivamente, i membri della Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento per lo Status ed il trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, la sezione di cui all'art. 26 par. 1 e 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) nella versione modificata secondo la FIFA non circolare. 995 del 23 settembre 2005. Inoltre, ha riconosciuto che il professionista era stato registrato per il suo nuovo club il 27 luglio 2004. Allo stesso modo la Camera ha preso atto che la richiesta è stata depositata presso la FIFA il 21 settembre 2004. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha concluso che i precedenti regolamenti FIFA per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2001, qui di seguito: il Regolamento) sono applicabili al caso in esame nel merito. 8. In continuazione, la Camera ha sottolineato che secondo quanto stabilito nel capitolo VII della indennità di formazione Regolamento per la formazione di un giocatore e l'istruzione è, in linea di principio, a carico del nuovo club sia quando il giocatore firma il suo primo contratto come un tempo non dilettante o ciascuno un giocatore cambia da un club ad un altro, al momento, si completò la sua formazione e istruzione, che, come regola generale, si verifica quando il giocatore raggiunge 21 anni di età. 9. Ai sensi dell'art. 5 del Regolamento FIFA in materia di applicazione del Regolamento, il periodo di formazione da prendere in considerazione per il calcolo della indennità di formazione, partendo dall'inizio della stagione del 12 ° compleanno del giocatore, o in età più avanzata, come nel caso può essere, e si conclude alla fine della stagione del 21 ° compleanno del giocatore. 10. Successivamente, la Camera ha ritenuto che, da un lato, l'indennizzo attore di formazione richiesto dal Resistente a causa del fatto che il giocatore ha firmato un nuovo contratto con il club ha detto. D'altra parte, la Camera ha preso atto del fatto che il Resistente contestato il diritto del ricorrente per i seguenti motivi: in primo luogo, dal momento che l'attore non ha offerto al giocatore un nuovo contratto a causa del fatto che c'era incertezza se ci sarebbe stato un Professional League per giocare in e se l'attore avrebbe cessato di esistere. In secondo luogo, dal momento alcun compenso sarebbe chiaramente sproporzionato e, infine, dato che il giocatore già concluso la sua formazione e l'istruzione prima di compiere 21. 11. Quanto riguarda l'argomento prima del Resistente, la Camera ha ritenuto che, in primo luogo, l'obbligo di un club A ver offerto al giocatore un contratto quando vengono richieste le indennità di formazione è un requisito solo bisogno di essere soddisfatte all'interno dell'UE / SEE (cfr. art. 5 par. 3 del regolamento FIFA che disciplina l'applicazione del Regolamento). Dal momento che la società di formazione, vale a dire l'attore, non si trova all'interno dell'UE / SEE, la Camera ha concluso che la citata disposizione non si applica nel caso in esame e pertanto ha respinto la tesi della Resistente a tale riguardo. Inoltre, e per quanto riguarda il suddetto "incertezza" se ci sarebbe stato un campionato professionistico per giocare e se l'attore avrebbe cessato di esistere proposto dalla Resistente, la Camera ha sottolineato che questo fatto non pregiudica il diritto alle indennità di formazione . Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Dispute deciso di respingere l'affermazione della Resistente anche a tale riguardo. 12. Per quanto riguarda l'affermazione della convenuta, secondo cui ogni compensazione sia chiaramente sproporzionata, la Camera ha sottolineato che secondo la sua giurisprudenza consolidata e confermata al momento di decidere su casi di indennità di formazione, il meccanismo di calcolo di cui al Regolamento con le precisazioni contenute nella lettera FIFA circolare 826 del 31 ottobre 2002 deve essere applicata rigorosamente. Inoltre, la Camera ha affermato che l'importo calcolato secondo queste regole sarà modificato soltanto se le circostanze del giocatore in questione sono eccezionali e il risultato del calcolo sono stati manifestamente sproporzionato (cfr. la citata lettera circolare FIFA 826). 13. A tal proposito, la Camera ha preso atto che il Resistente ha sostenuto che qualsiasi quantità di indennità di formazione sarebbe manifestamente sproporzionato rispetto al livello di formazione e istruzione offerto dal club, dal momento che questo secondo le "circostanze" sarebbe ingiusto ostacolare giocatori come C nel loro libera circolazione e creerebbe un precedente indesiderato senza specificare il presunto "circostanze date" o il modo in cui i giocatori sarebbero stati ostacolati nel loro libera circolazione. 14. In questo contesto, la sezione di cui al principio giuridico l'onere della prova, che è un principio fondamentale in ogni sistema giuridico, in base al quale una parte un diritto derivante da un fatto asserito ha l'obbligo di dimostrare il fatto rilevante (cfr. Art. 12 par. 3 del regolamento FIFA che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle controversie). 15. Tenendo conto della citata giurisprudenza (cfr. sopra citato punto II.12) e il principio giuridico l'onere della prova, i membri della Camera ha concluso che il Resistente non motivata né fornito alcuna prova documentale al fine di corroborare eccezionale circostanze o un risultato sproporzionato del calcolo in materia presenti. Di conseguenza, la Camera ha esaminato la denuncia del Resistente ad essere infondata e, pertanto, ha deciso che deve essere respinta a causa della mancanza di forza probatoria. 16. In continuazione, la Camera ha rivolto l'attenzione alla tesi della Resistente, secondo cui l'indennità di formazione non è dovuta, visto che il giocatore avrebbe terminato la sua formazione e l'istruzione prima di compiere 21. 17. A questo proposito, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha sottolineato che il periodo di formazione da prendere in considerazione è essere ridotta solo se è evidente che il giocatore ha terminato il suo periodo di formazione prima dell'età di 21 (cfr. art. 13 del Regolamento ). Inoltre, la Camera ha affermato che il Resistente porta l'onere della prova al riguardo. 18. La Camera ha riconosciuto che gli argomenti principali addotti dalla Resistente sono il fatto che il giocatore in questione è stato messo in campo su base regolare per la prima squadra e che apparve nel più alto nazionale di X e che il Resistente non ha presentato alcuna documentazione prova a riguardo. D'altra parte, l'attore aveva affermato che il giocatore fatto solo 55 apparizioni in prima squadra per il richiedente e solo iniziato in 2 partite e "è venuto come un sostituto in un altro in una gara 5 match" che rappresenta la squadra X nazionale senior. 19. In questo contesto, la Camera sottolineato che, in ogni caso, più di una indicazione alla cessazione fatta prima del periodo di formazione deve esistere per giustificare l'applicazione della relativa eccezione, così come per esempio la prova che il giocatore è il giocatore più talentuoso che ha giocato a tutte le età al più alto livello e le squadre nazionali di tutte le età diverse o che il trasferimento comportava importato ingenti somme di denaro. 20. Tenendo conto di cui sopra e con riferimento al suddetto principio dell'onere della prova, i membri della Camera ha deciso che non è evidente che il giocatore C terminato la sua formazione prima di raggiungere l'età di 21. Di conseguenza, la Camera ha respinto l'affermazione della Resistente anche a tale riguardo. 21. Successivamente, la Camera ha ritenuto che sulla base della documentazione ufficiale, trasferito da quest'ultima associazione di X può essere stabilito che la C giocatore, nato il 12 ottobre 1983, è stato registrato con il richiedente per 2 ¾ stagioni sportive dal 1 ° ottobre 1999 al 30 giugno 2000 e dal 1 ° luglio 2002 al giugno 2004 tra i 15 a 16, rispettivamente da 18 a 20 anni. 22. Inoltre, la Camera ha preso atto del fatto che il giocatore in questione è stata trasferita all'età di 20 alla Resistente il 27 luglio 2004, dove ha indiscutibilmente firmato un nuovo contratto di lavoro con il Resistente come un giocatore professionista. 23. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha concluso che il richiedente ha diritto a ricevere l'indennità di formazione per la formazione e l'educazione del giocatore in questione per il periodo di tempo a partire dal 1 ottobre 1999 al 30 giugno 2000 e dal 1 ° luglio 2002 al giugno 2004 tra i 15 a 16, rispettivamente da 18 a 20 anni, vale a dire per 2 ¾ stagioni sportive. 24. Rivolgendo la propria attenzione al calcolo, la Camera ha sottolineato che, in conformità con i parametri previsti dall'art. 7 par. 3 del Regolamento FIFA che disciplina l'applicazione dei regolamenti, come principio generale, l'indennità di formazione si basa sui costi di formazione e di istruzione del paese in cui il nuovo club, vale a dire il Resistente, si trova. 25. Secondo la FIFA non circolare. 826 del 31 ottobre 2002, che riguarda la categorizzazione dei club, l'attore appartiene alla categoria 2. Categoria 2 in UEFA corrisponde all'importo della compensazione annuale di euro 60.000. 26. Di conseguenza, in applicazione dell'art. 7 par. 1 del Regolamento FIFA in materia di applicazione del Regolamento l'importo indicativo di euro 60.000 deve essere moltiplicato per il numero di anni di formazione del giocatore in caso. 27. Tenendo conto di tutto quanto sopra, la Camera ha concluso che il Resistente deve pagare l'importo di euro 165.000 al Richiedente a titolo di risarcimento di formazione per la formazione e l'educazione della C. lettore III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La richiesta presentata dal Richiedente viene accettata. 2. Il Resistente deve pagare l'importo di euro 165.000 al Richiedente, entro 30 giorni dalla data della notifica della presente decisione. 3. Nel caso in cui il suddetto importo non viene pagato entro il termine ultimo, un tasso di interesse del 5% all'anno vigore al momento della scadenza del termine stabilito e la questione attuale è presentata alla Commissione Disciplinare della FIFA, in modo che il necessarie sanzioni disciplinari possono essere imposte. 4. Il Richiedente è diretta ad informare il Resistente direttamente e immediatamente il numero di conto sul quale l'rimessa deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. 5. Ai sensi dell'art. 61 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Tribunale Arbitrale dello Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Dispute: Jérôme Valcke Segretario Generale allegato: CAS direttive______________________________
F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2006-2007) - training compensation – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 12 January 2007, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Philippe Piat (France), member Rinaldo Martorelli (Brazil), member Jean-Marie Philips (Belgium), member Mohamed Mecherara (Algeria), member on the claim presented by the club A, X, as Claimant against the club B, Y as Respondent regarding a training compensation dispute in connection with the transfer of the player C. I. Facts of the case 1. According to a written statement of the football association of the country X the player C, born on 12 October 1983, was registered for the club A from 1 October 1999 to 30 June 2000 as an amateur and from 1 July 2002 to June 2004 as a professional player. From July 2000 to June 2002 the player was selected for an institute of Sport. 2. In addition, the aforementioned association informed FIFA that the championship in X is mainly played from August/September to March/April in each year. The association of X also informed FIFA that the championship concluded on 13 March 2004. 3. Finally, the above-mentioned informed FIFA that the professional player C was transferred from A to the B of the country Y on 27 July 2004. 4. According to the FIFA circular no. 826 dated 31 October 2002, which regards the categorisation of clubs, the Claimant belongs to category 2. 5. On 21 September 2004, A, the Claimant, claims training compensation, in accordance with the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players from B of the country Y, the Respondent. 6. The Respondent rejected the claim since the Claimant allegedly failed and was not able to contract the player in question any longer as a result of the fact that there was uncertainty whether there would be a professional league to play in and whether the Claimant would cease to exist. In the end there was no competitor for the player to play in. 7. Furthermore, the Respondent maintained that any compensation would be clearly disproportionate to the level of training and education offered by the club and to award a claim like this under the given circumstances would unfairly hinder players like C in their free movement and would create an undesirable precedent. 8. Moreover, the Respondent affirmed that the training and education of the player C already terminated before he turned 21. He entered into a long term contract with the Claimant before he turned 21 and was fielded on a regular basis for the first team. Furthermore, he appeared in the highest national team of X. 9. In reply thereto, the Claimant ascertained that the issue of whether the club offered a contract is not relevant to a claim for training compensation which reflects the investment a club places on the development of the player. 10. Furthermore, the Claimant explained that it is a founding member of the national league in X and was a member from 1977 until May 2004. 11. Moreover, the Claimant pointed out that awarding a club training compensation in no way hinders the movement of a player. The receiving club benefits from the development undertaken by clubs such as the Claimant, which delivers to clubs such as the Respondent a player of such ability that the club is prepared to offer him a contract. 12. The Claimant added that until the age of 18 years the player obtained amateur status. At 19 years he turned to the Claimant and signed his first contract. He only made 55 first team appearances for the Claimant. The national league ceased to exist from May 2004 with FFA establishing a new league which commenced in August 2005. 13. Finally, the Claimant affirmed that C played for X in the Confederation World Cup qualification tournament Phase 1 in P in June 2004. He only started in 2 games and “came on as a substitute in one other in a 5 match competition”. As of this time, those appearances remain the only time C has been selected for the national senior team. Therefore, the Claimant asserted that the player did not terminate his training and education before 21 years of age. 14. The Respondent adhered to its position and added that the case is prescribed. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Dispute Resolution Chamber analysed whether it was competent to deal with the matter at stake. In this respect, it referred to art. 18 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber. The present matter was submitted to FIFA on 21 September 2004 by the Claimant, as a consequence the Chamber concluded that the previous Procedural Rules (edition 2001) on matters pending before the decision making bodies of FIFA are applicable on the matter at hand. 2. With regard to the competence of the Chamber, art. 42 par. 1 lit. (b) (iv) of the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2001) establishes that, disputes concerning training compensation, will be decided by the Dispute Resolution Chamber. 3. As a consequence, the Dispute Resolution Chamber is the competent body to decide on the present litigation concerning the training compensation claimed by the Claimant for the training and education of the player C. 4. In continuation, and before being able to enter into the substance of the matter, the Chamber needed to verify whether the competent FIFA body could deal with this affair or not for formal reasons. In particular, with respect to the Respondent’s objection that the claim is to be considered as forfeited. 5. To this regard, the Chamber referred to the art. 44. of the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2001) in connection with art. 4 of the FIFA Rules governing the Practice and Procedures of the Dispute Resolution Chamber (edition 2002), which stipulate that the deciding body will not hear any dispute if more than two years have elapsed since the facts leading to the dispute arose. 6. In this context, the members of the Chamber took into account that based on the documentation at their disposal it can be established that the relevant claim was lodged with FIFA on 21 September 2004 and that the facts leading to the dispute arose in July 2004 when the player concerned transferred to the Respondent. As a result, the Chamber rejected the Respondent’s objection. 7. Subsequently, the members of the Chamber analyzed which edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the Chamber referred to art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005) in the modified version in accordance with the FIFA circular no. 995 dated 23 September 2005. Furthermore, it acknowledged that the professional had been registered for his new club on 27 July 2004. Equally the Chamber took note that the claim was lodged at FIFA on 21 September 2004. In view of the aforementioned, the Chamber concluded that the former FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2001, hereafter: the Regulations) are applicable to the case at hand as to the substance. 8. In continuation, the Chamber emphasised that as established in chapter VII of the Regulations training compensation for a player’s training and education is, in principle, payable by the new club either when the player signs his first contract as a non-amateur or each time a player changes from one club to another up to the time his training and education is completed, which, as a general rule, occurs when the player reaches 21 years of age. 9. In accordance with art. 5 of the FIFA Regulations governing the Application of the Regulations, the training period to be taken into account for the calculation of the training compensation, starts at the beginning of the season of the player’s 12th birthday, or at a later age, as the case may be, and finishes at the end of the season of the player’s 21st birthday. 10. Subsequently, the Chamber considered that, on the one hand, the Claimant requested training compensation from the Respondent due to the fact that the player signed a new employment contract with the said club. On the other hand, the Chamber took due note that the Respondent contested the Claimant’s entitlement for the following reasons: Firstly, since the Claimant did not offer the player a new contract as a result of the fact that there was uncertainty whether there would be a professional league to play in and whether the Claimant would cease to exist. Secondly, since any compensation would be clearly disproportionate and finally since the player already terminated his training and education before he turned 21. 11. With regard to the Respondent’s first argument, the Chamber considered that, first and foremost, the obligation of a club having offered the player a contract when claiming training compensation is a requirement only need to be met within the EU/EEA (cf. art. 5 par. 3 of the FIFA Regulations governing the Application of the Regulations). Since the training club, i.e. the Claimant, is not located within the EU/EEA, the Chamber concluded that the aforementioned provision does not apply in the case at hand and therefore rejected the Respondent’s argument to that regard. Furthermore, and regarding the above-mentioned “uncertainty” whether there would be a professional league to play in and whether the Claimant would cease to exist put forward by the Respondent, the Chamber pointed out that this fact does not affect the entitlement to training compensation. Consequently, the Dispute Resolution Chamber decided to reject the Respondent’s allegation also to that regard. 12. As regards the Respondent’s allegation, according to which any compensation would be clearly disproportionate, the Chamber emphasized that in accordance with its well established and confirmed jurisprudence when deciding on cases of training compensation, the calculation mechanism set out in the Regulations along with the explanations contained in the FIFA circular letter 826 dated 31 October 2002 is to be applied rigorously. Furthermore, the Chamber stated that the amount calculated as per these rules will only be altered, if the circumstances of the player in question are exceptional and the outcome of the calculation were clearly disproportionate (cf. the aforementioned FIFA circular letter 826). 13. To that regard, the Chamber took note that the Respondent maintained that any amount of training compensation would be clearly disproportionate to the level of training and education offered by the club, since this under the “given circumstances” would unfairly hinder players like C in their free movement and would create an undesirable precedent without specifying the alleged “given circumstances” or the way in which players would be hindered in their free movement. 14. In this context, the Chamber referred to the legal principle of the burden of proof, which is a basic principle in every legal system, according to which a party deriving a right from an asserted fact has the obligation to prove the relevant fact (cf. art. 12 par. 3 of the FIFA Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber). 15. Taking into account the above-mentioned jurisprudence (cf. above-mentioned point II.12) and the legal principle of the burden of proof, the members of the Chamber concluded that the Respondent neither substantiated nor provided any documentary evidence in order to corroborate exceptional circumstances or an disproportionate outcome of the calculation in the present matter. Consequently, the Chamber considered the allegation of the Respondent to be ungrounded and therefore it decided that it has to be rejected due to the lack of probative force. 16. In continuation, the Chamber turned its attention to the Respondent’s argument, according to which training compensation is not due, since the player allegedly terminated his training and education before he turned 21. 17. In this respect, the Dispute Resolution Chamber pointed out that the period of training to be taken into account shall only be reduced if it is evident that the player has terminated his training period before the age of 21 (cf. art. 13 of the Regulations). Furthermore, the Chamber stated that the Respondent carries the burden of proof to that regard. 18. The Chamber acknowledged that the main arguments put forward by the Respondent are the fact that the player in question was fielded on a regular basis for the first team and that he appeared in the highest national team of X and that the Respondent did not present any documentary evidence to that regard. On the other hand, the Claimant had affirmed that the player only made 55 first team appearances for the Claimant and only started in 2 games and “came on as a substitute in one other in a 5 match competition” representing the X national senior team. 19. In this context, the Chamber emphasized that, in any case, more than just one indication to the possible earlier termination of the training period needs to exist in order to justify the application of the relevant exception, so as for example the evidence that the player is the most talented player who played at all ages at the highest level and in the national teams at all different ages or that the transfer involved imported significant amounts of money. 20. Taking into account the aforementioned and referring to the above-mentioned principle of the burden of proof, the members of the Chamber decided that it is not evident that the player C terminated his training before reaching the age of 21. Consequently, the Chamber rejected the Respondent’s allegation also to that regard. 21. Subsequently, the Chamber deemed that based on the official documentation remitted by the association of X it can be established that the player C, born on 12 October 1983, was registered with the Claimant for 2 ¾ sporting seasons as from 1 October 1999 to 30 June 2000 and from 1 July 2002 to June 2004 between the ages of 15 to 16, respectively 18 to 20 years. 22. Furthermore, the Chamber took note of the fact that the player in question was transferred at the age of 20 to the Respondent on 27 July 2004, where he undisputedly signed a new employment contract with the Respondent as a professional player. 23. In view of the above, the Chamber concluded that the Claimant is entitled to receive training compensation for the training and education of the player concerned for the period of time as from 1 October 1999 to 30 June 2000 and from 1 July 2002 to June 2004 between the ages of 15 to 16, respectively 18 to 20 years, i.e. for 2 ¾ sporting seasons. 24. Turning its attention to the calculation, the Chamber pointed out that in accordance with the parameters provided for by art. 7 par. 3 of the FIFA Regulations governing the Application of the Regulations, as a general principle, compensation for training is based on the training and education costs of the country in which the new club, i.e. the Respondent, is located. 25. According to the FIFA circular no. 826 dated 31 October 2002, which regards the categorisation of clubs, the Claimant belongs to category 2. Category 2 in the UEFA corresponds to the yearly compensation amount of EUR 60,000. 26. Consequently, in application of art. 7 par. 1 of the FIFA Regulations governing the Application of the Regulations the indicative amount of EUR 60,000 must be multiplied by the number of years of training of the player in case. 27. Taking into account all of the above, the Chamber concluded that the Respondent has to pay the amount of EUR 165,000 to the Claimant as training compensation for the training and education of the player C. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim lodged by the Claimant is accepted. 2. The Respondent has to pay the amount of EUR 165,000 to the Claimant, within 30 days following the date of the notification of the present decision. 3. In the event that the above-mentioned amount is not paid within the stated deadline, an interest rate of 5% per year will apply as of expiry of the fixed time limit and the present matter shall be submitted to FIFA’s Disciplinary Committee, so that the necessary disciplinary sanctions may be imposed. 4. The Claimant is directed to inform the Respondent directly and immediately of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. 5. According to art. 61 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Court of Arbitration for Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Jérôme Valcke General Secretary Enclosed: CAS directives
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