F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) – indennità di formazione – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 27 aprile 2007, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Wilfried Straub (XX), membro Mario Gallavotti (Italia), membro Joaquim Evangelista (Portogallo), gli Gerardo Movilla (Spagna), membro per il reclamo presentato dal club, X, XX, rappresentata dal sig OO, avvocato, come “attore” nei confronti del club, Y, YY, come “convenuto” in merito a una controversia indennità di formazione in relazione al trasferimento dei fatti ZI giocatore della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) - indennità di formazione - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 27 aprile 2007, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Wilfried Straub (XX), membro Mario Gallavotti (Italia), membro Joaquim Evangelista (Portogallo), gli Gerardo Movilla (Spagna), membro per il reclamo presentato dal club, X, XX, rappresentata dal sig OO, avvocato, come "attore" nei confronti del club, Y, YY, come "convenuto" in merito a una controversia indennità di formazione in relazione al trasferimento dei fatti ZI giocatore della controversia 1. Secondo la conferma ufficiale dal XX Football Association, la Z giocatore, nato l '8 settembre 1983, è stato registrato come giocatore professionista con la società XX, X (in prosieguo: il Richiedente), dal 6 luglio 2002 fino al 21 agosto 2005, vale a dire età compresa tra i 18 e 21. Il giocatore in questione aveva firmato un contratto di lavoro con l'attore il 4 luglio 2002 che si è svolta fino al 30 giugno 2005. 2. Una copia del contratto di lavoro ha detto è stato deferito alla Camera di Risoluzione delle Controversie. 3. Il 3 luglio 2005, il giocatore ha firmato un contratto di lavoro come un professionista con la società YY, Y (in prosieguo: il Resistente), e, secondo la conferma ufficiale dalla Football Federation YY, è stato registrato con il Resistente al YY Football Federation il 23 agosto 2005. 4. Con la sua lettera del 25 aprile 2006, l'attore ha presentato una denuncia alla FIFA contro il Resistente in cui ha chiesto l'indennità di formazione pari a 180 mila, più cinque per cento gli interessi maturati dal 1 ottobre 2005, in conformità con FIFA non circolare. 826, del 31 ottobre 2002. Il Richiedente ha basato la sua denuncia, relativa alla ripartizione della Resistente, un YY prima divisione club, alla categoria 2, che corrisponde ad un importo di euro 60.000 per anno di formazione. Per quanto riguarda l'interesse applicato, l'attore ha affermato di aver richiesto la controparte a pagare l'indennità di formazione in una lettera datata 13 settembre 2005, fissa un termine fino al 30 settembre 2005. 5. L'attore ha anche affermato che il Resistente aveva finora rifiutato di pagare un'indennità di formazione, obiettando che l'attore non aveva offerto al giocatore un nuovo contratto con condizioni equivalenti al timore che il suo contratto precedente con il Richiedente. A questo proposito, l'attore ha presentato un contratto offrono datato 29 aprile 2005 firmata dal ricorrente, che aveva apparentemente inviato al giocatore a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento. L'attore ha aggiunto che l'offerta del contratto è stata consegnata al giocatore il 3 maggio 2005. Secondo la ricorrente, il giocatore è stato informato in anticipo che tale offerta potrebbe essere imminente. A questo proposito, l'attore è del parere che il Regolamento FIFA sullo status e trasferimento dei calciatori (edizione 2005), in particolare l'art. 6 par. 3 dell'allegato 4 del Regolamento, non prevedono che il termine di 60 giorni si considera solo sono stati raggiunti quando la relativa lettera raggiunge il giocatore entro tale termine. 6. Infine, l'attore è del parere che la precedente edizione del Regolamento (edizione 2001) è applicabile al caso in mano e non l'edizione riveduta del Regolamento (edizione 2005). A questo proposito, l'attore ha sottolineato che l'obbligo di fare un'offerta contratto al giocatore, la cui violazione il Resistente afferma, doveva essere adempiuto entro l'aprile 2005 al più tardi, a quel punto nel tempo i vecchi regolamenti sono ancora in dubbio forza. L'attore afferma inoltre che i vecchi regolamenti fissato alcun termine entro il quale l'offerta relativo contratto doveva essere fatto al giocatore in questione. 7. I punti Richiedente inoltre che in nessun FIFA circolare. 995, datato 23 settembre 2005, si afferma chiaramente che a causa della transizione dalla prima alla nuova edizione del Regolamento, ci dovrebbe essere nessun effetto negativo sui fatti di un caso particolare, che aveva già sorti prima dell'entrata in vigore del nuovo Regolamento, in quanto altrimenti in contrasto con il principio giuridico generale che vieta effetto retroattivo. 8. L'attore sottolinea inoltre che, anche se, contrariamente alle sue aspettative, art. 6 par. 3 dell'allegato 4 del nuovo Regolamento dovrebbe essere considerato applicabile al caso in questione e quindi la sua lettera del 29 aprile 2005 sarà considerato non hanno rispettato il termine rilevante, sarebbe comunque il diritto di indennità di formazione. L'articolo citato prevede che l'importo corrispondente di compensazione è dovuta se la società di provenienza, vale a dire l'attore, può giustificare che è diritto. A questo proposito, l'attore ha presentato un elenco delle spese del presunto sul lettore durante il periodo di formazione, ossia dal 4 luglio 2002 al 30 giugno 2005. In base a questa lista, l'attore aveva speso circa 520.000 sul lettore di stipendio, bonus e contributi previdenziali. Commissione per l'importo di 45.600 euro sarebbero stati anche pagato all'agente del giocatore al momento del suo trasferimento al convenuto, nonché indennità di trasferimento pari a 150.000 euro al club di provenienza del giocatore. Infine, l'attore ha anche presentato un elenco dei costi generali l'anno della sua seconda squadra, in cui il giocatore in questione principalmente giocato. In base a questa lista, EUR 87,707.64 euro l'anno e il giocatore viene speso per costi di gestione del team. 9. Il 5 luglio 2006, la Resistente ha informato FIFA che a suo parere, l'attore non aveva diritto a ricevere indennità di formazione. Il Resistente ha inoltre indicato che, secondo le informazioni fornite dal giocatore al momento del suo trasferimento al Resistente, l'attore non aveva offerto al giocatore un nuovo contratto entro il termine di 60 giorni. Il Resistente ha inoltre indicato che il ricorrente non ha sollevato obiezioni nei confronti del suo trasferimento alla Resistente al momento del rilascio del certificato internazionale di trasferimento per il giocatore Z. 10. Il Resistente inoltre sottolineato di aver solo firmato un contratto di lavoro con il giocatore perché non era contrattualmente legato a qualsiasi altro club. A questo proposito, il convenuto sostiene che soffriva problemi finanziari in quel momento e che non avrebbe potuto permettersi di pagare le indennità di trasferimento. 11. Il Resistente ha sottolineato che ai sensi dell'art. 26 par. 2 del nuovo Regolamento, tali norme si applicano alle cause intentate dopo la loro entrata in vigore. 12. Nella sua seconda dichiarazione, l'attore in particolare ha confermato le dichiarazioni fatte nella sua denuncia iniziale. Ha inoltre ribadito che, anche se la parte convenuta avesse avuto l'impressione che il giocatore è stato un agente libero, questo non pregiudicano il diritto del ricorrente all'indennità di formazione. 13. Nella sua seconda dichiarazione, il Resistente ha ribadito la posizione che aveva in precedenza adottato, vale a dire che le nuove disposizioni sono applicabili al caso in questione e che l'attore, avendo omesso di offrire al giocatore un nuovo contratto entro il 60 - termine di giorni, non ha diritto alla indennità di formazione. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera ha analizzato se era competente a trattare la questione in gioco. A questo proposito, si fa riferimento all'arte. 18 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie. La questione attuale è stato presentato alla FIFA il 26 aprile 2006, come conseguenza della Camera ha concluso che le regole rivedute concernenti le procedure (edizione 2005) sulle questioni pendenti dinanzi gli organi decisionali della FIFA sono applicabili alla questione a portata di mano. 2. Per quanto riguarda la competenza della Camera, art. 3 par. 1 delle suddette regole si afferma che la Camera di Risoluzione delle controversie esamina la propria giurisdizione alla luce dell'art. Da 22 a 24 la versione attuale del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005). Ai sensi dell'art. 24 par. 1 in combinazione con l'art. 22 (d) del Regolamento del 2005, la Camera di Risoluzione delle Controversie decide in merito alle controversie tra due società appartenenti a diverse Associazioni relative alla indennità di formazione. 3. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Dispute è l'organo competente a decidere sul contenzioso in esame, concernente l'indennità di formazione sostenuto dal richiedente per la formazione e l'istruzione del lettore Z. 4. Successivamente, i membri della Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento per lo Status ed il trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, la sezione di cui all'art. 26 par. 1 e 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) nella versione modificata secondo la FIFA non circolare. 995, datato 23 settembre 2005. Inoltre, ha riconosciuto che il professionista era stato registrato per il suo nuovo club il 23 agosto 2005. Allo stesso modo la Camera ha preso atto che la pretesa del ricorrente è stato depositato presso la FIFA il 26 aprile 2006. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha concluso che gli attuali regolamenti FIFA per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005, qui di seguito: il Regolamento) sono applicabili nel caso in esame nel merito. 5. In continuazione, ed entrando nel merito della questione, i membri della Camera ha iniziato riconoscendo le suddette circostanze del caso, nonché tutta la documentazione contenuta nel file. In particolare, la Camera ha riconosciuto che da un lato, l'indennizzo attore di formazione richiesto per un importo di EUR 180'000 in base al numero di anni trascorso il giocatore di formazione con l'attore più il 5% degli interessi maturati dal 1 ° ottobre 2005 e, dall'altro mano, il Resistente principalmente invocato che il richiedente non ha diritto ad un indennizzo di formazione per mezzo di non aver offerto al calciatore un contratto di almeno un valore equivalente alla sua esistente entro il termine di 60 giorni come previsto dall'art. 6 par. 3 dell'allegato 4 del Regolamento (edizione 2005). 6. A questo proposito, i membri della Camera ha riconosciuto che l'attore ha offerto, per mezzo della sua lettera del 29 aprile 2005, la Z calciatore un contratto migliore di quello esistente (nel senso del valore del contratto) per iscritto. La Camera ha preso atto che l'attore ha fornito una copia della lettera ha detto anche dei suoi allegati, contenente una nuova offerta contratto per la stagione 2005/2006. 7. In continuazione, e tenendo conto del fatto che, come stabilito al precedente punto II.4., Nuovo Regolamento sono applicabili in materia in gioco, i membri della sezione di cui all'art. 6 dell'allegato 3 del Regolamento detto, che contiene disposizioni particolari per i giocatori che si spostano da una Associazione ad un altro all'interno del territorio dell'UE / SEE. Secondo il par. 3 della detta disposizione, l'indennità di formazione si può pagare solo se la società di provenienza non offre al calciatore un contratto di almeno un valore equivalente a quello attuale contratto in forma scritta a mezzo raccomandata almeno 60 giorni prima della scadenza del suo contratto attuale, o se si può giustificare che esso ha diritto a indennità di formazione. 8. A questo punto, la Camera ha sottolineato che, considerando le dichiarazioni divergenti del ricorrente e del convenuto, la questione centrale tra le parti della presente controversia è quindi se l'attore ha dovuto soddisfare i criteri formali di cui all'art. 6 par. 3 dell'allegato 4 del Regolamento, al fine di avere diritto alla indennità di formazione, vale a dire offrire al giocatore un contratto di lavoro di almeno un valore equivalente al contratto attuale e, in particolare, che tale offerta deve essere fatta almeno 60 giorni prima alla scadenza del contratto attuale del giocatore. 9. Successivamente, in considerazione del fatto che il giocatore spostato tra i due paesi UE / SEE, la Camera ha preso in considerazione il Regolamento 2001 (cfr. art. 5 par. 5 del Regolamento d'Applicazione del Regolamento FIFA 2001 e Circolare n. 769, datato 24 agosto 2001) e al Regolamento 2005 (cfr. art. 6 par. 3 dell'allegato 4 del Regolamento), nel caso in cui un giocatore si muove all'interno del territorio dell'UE / SEE. 10. In questo contesto, la Camera ha ritenuto opportuno sottolineare che a causa delle difficoltà che spesso l'esperienza da parte delle le parti interessate a dimostrare di aver proceduto ad offrire un giocatore un nuovo contratto, il nuovo Regolamento (edizione 2005) di integrare alcuni requisiti formali in ordine per facilitare la prova che l'offerta del contratto è stato effettivamente fatto. 11. Nel caso di specie, la Camera ha sottolineato, tuttavia, che al momento l'attore avrebbe dovuto effettuare l'offerta contrattuale al giocatore in questione, i requisiti formali previsti dalla normativa (edizione 2005) non erano ancora in vigore. In effetti, il contratto del giocatore ha firmato con l'attore il 4 luglio 2002 è stata valida fino al 30 giugno 2005. Così, anche assumendo che l'attore avrebbe dovuto rispettare il termine di 60 giorni come stabilito dall'art. 6 par. 3 dell'allegato 4, la data di riferimento decisivo per la proposta di un contratto sarebbe senza dubbio era stato prima dell'entrata in vigore del Regolamento (edizione 2005), ossia il 1 ° luglio 2005. Per richiedere che il ricorrente avrebbe dovuto soddisfare i requisiti formali del Regolamento (edizione 2005) prima della loro entrata in vigore costituirebbe un'applicazione retroattiva del suddetto requisiti formali. 12. In considerazione di quanto sopra, il corpo decidendo concluso che questi requisiti formali di 60 giorni non si applicano nel caso in esame. Pertanto, il diritto del ricorrente all'indennità di formazione non era soggetta al requisito formale termine stabilito dall'art. 6 par. 3 dell'allegato 4 del Regolamento. 13. Inoltre, i membri della Camera ha osservato l'argomento sollevato dal Resistente secondo cui, al momento del trasferimento del giocatore dal richiedente al Resistente, l'attore non ha fatto obiezioni contro tale trasferimento del giocatore. Inoltre, il convenuto ha sottolineato che solo firmato un contratto con il giocatore in questione, perché quest'ultimo non era contrattualmente legato a qualsiasi altro club. 14. A questo proposito, la Camera ha sottolineato, tuttavia, che un eventuale e, comunque, non evidenziato, rinuncia del creditore di chiedere il risarcimento trasferimento dal Resistente non influisce o includere il diritto del ricorrente a ricevere l'indennità di formazione secondo la relativi regolamenti (siamo noi che sottolineare). A questo proposito, la Camera ha sottolineato che il diritto di un club di chiedere un risarcimento trasferimento dal nuovo club del giocatore è chiaramente deve essere distinta dal diritto di un club al risarcimento di formazione per il contributo della formazione e dello sviluppo ha fornito ad un giocatore specifico. 15. La Camera di Risoluzione delle Controversie poi fatto riferimento all'art. 20 e art. 2 dell'allegato 4 del Regolamento e ha sottolineato che, come regola generale, l'indennità di formazione è dovuta fino all'età di 23 anni. A questo proposito, è stato notato che al momento del suo trasferimento al Resistente, la Z giocatore era 21 anni. 16. Come conseguenza di quanto sopra, e dopo aver attentamente considerato tutte la documentazione fornita da entrambe le parti così come le loro rispettive posizioni, i membri ha concluso all'unanimità che l'attore ha offerto un nuovo contratto al giocatore pertinente e ha diritto a ricevere indennità di formazione per la formazione e l'educazione della Z. player 17. Dopo aver stabilito l'obbligo del convenuto di compensare il richiedente per la formazione del giocatore in questione, i membri ha continuato a deliberare in merito al calcolo corretto di questa compensazione. 18. Ai sensi dell'art. 1 par. 1 dell'allegato 4 in combinazione con l'art. 2 dell'allegato 4 del Regolamento, l'indennità di formazione è dovuta, come regola generale, per la formazione sostenute età compresa tra i 12 e 21, quando il giocatore in questione è registrato per la prima volta come un professionista, o quando un Professionista è trasferito fra due squadre di due diverse Associazioni, prima della fine della stagione del giocatore 23 compleanno. 19. A questo proposito, la Camera ha riconosciuto che, in base al passaporto relativo giocatore trasferito da quest'ultima XX Football Association, la Z giocatore, nato l '8 settembre 1983, è stato registrato con l'attore in qualità di professionista dal 6 luglio 2002 fino al 21 agosto 2005. 20. Alla luce di tutto quanto sopra, la Camera ha deciso che il richiedente ha diritto a indennità di formazione per il periodo di 3 stagioni (stagione 2002/2003, stagione 2003/2004 e la stagione 2004/2005). 21. La Camera amplificato che il giocatore si stava muovendo tra due associazioni all'interno del territorio dell'UE / SEE. Inoltre, la Camera ha preso atto del fatto che il giocatore si muoveva da un club di categoria superiore (l'attore classificate nella categoria 1) in un club categoria inferiore (il Resistente classificata nella categoria 2). 22. Tenendo conto del secondo sopra e con l'arte. 6 lit. par. 1 lit. b) dell'allegato 4 del Regolamento, come regola generale, al fine di calcolare l'indennità di formazione per ex squadra del giocatore, vale a dire l'attore, il calcolo si basa sui costi di formazione del club di categoria inferiore. Il valore stabilito è più basso, secondo la regola generale dell'art. 5 par. 2 dell'allegato 4 del Regolamento, deve essere moltiplicato per il numero di anni di formazione da società di formazione del giocatore. 23. Secondo la FIFA non circolare. 959, datato 16 marzo 2005, che riguarda la categorizzazione dei club, l'attore appartiene alla categoria 1, quindi il corrispondente importo indicativo per un club di prima categoria in Europa è pari a 90.000 e il Resistente appartiene alla categoria 2, per il quale l'importo corrispondente indicato è pari a 60.000. 24. Di conseguenza, come accennato in precedenza, il relativo importo delle spese di formazione di categoria inferiore è pari a 60.000, un importo che deve essere moltiplicato per il numero di anni trascorso il giocatore di formazione con il richiedente, vale a dire 3 stagioni come stabilito al punto II.20. 25. Sulla base delle considerazioni che precedono, la Camera ha concluso che il Resistente deve pagare l'importo di euro 180.000 a titolo di risarcimento all'attore di formazione per la formazione e l'educazione della Z. player 26. Di conseguenza, alla luce del fatto che tale pagamento è dovuto dal momento che il trentunesimo giorno dopo la registrazione del giocatore Z con l'Associazione del suo nuovo club, ossia il 23 agosto 2005, e considerando che l'attore chiede applicazione degli interessi a decorrere dal 1 ottobre 2005, la Camera ha stabilito che una quota di pagamento di default del 5% pa dal 1 ° ottobre 2005 devono essere applicate sulla somma dovuta. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Il reclamo presentato dal ricorrente, X, viene accettata. 2. Il Resistente, Y, versa l'importo di euro 180.000 a all'attore, X, entro 30 giorni dalla data della notifica della presente decisione. 3. Sulla somma di cui sopra, un interesse predefinito pagamento del 5% pa dal 1 ° ottobre 2005 fino alla data del pagamento viene applicata. 4. Nel caso in cui il suddetto importo non viene pagata entro il termine indicato, la questione attuale è presentata alla Commissione Disciplinare della FIFA, in modo che le necessarie sanzioni disciplinari possono essere imposte. 5. Il Richiedente, X, è incaricato di informare il Resistente, Y, direttamente e immediatamente il numero di conto sul quale l'rimessa deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. 6. Ai sensi dell'art. 61 par. 1 dello Statuto della FIFA che tale decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi di cui al punto 2 delle direttive impartite dal CAS, copia della quale si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve depositare presso la CAS una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno origine al ricorso (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Château de Béthusy Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie: Jérôme Valcke Segretario Generale All.. CAS direttive
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F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2006-2007) - training compensation – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 27 April 2007, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Wilfried Straub (XX), Member Mario Gallavotti (Italy), Member Joaquim Evangelista (Portugal), Member Gerardo Movilla (Spain), Member on the claim presented by the club, X, XX, represented by Mr OO, attorney at law, as “Claimant” against the club, Y, YY, as “Respondent” regarding a training compensation dispute related to the transfer of the player Z. I. Facts of the case 1. According to the official confirmation from the XX Football Association, the player Z, born on 8 September 1983, was registered as a professional player with the XX club, X (hereinafter: the Claimant), from 6 July 2002 until 21 August 2005, i.e. between the ages of 18 and 21. The player in question had signed an employment contract with the Claimant on 4 July 2002 which ran until 30 June 2005. 2. A copy of the said employment contract was remitted to the Dispute Resolution Chamber. 3. On 3 July 2005, the player signed an employment contract as a professional with the YY club, Y (hereinafter: the Respondent), and, according to the official confirmation from the YY Football Federation, was registered with the Respondent at the YY Football Federation on 23 August 2005. 4. By means of its letter dated 25 April 2006, the Claimant submitted a complaint with FIFA against the Respondent in which it requested training compensation of EUR 180,000 plus five per cent interest accrued since 1 October 2005, in accordance with FIFA circular no. 826, dated 31 October 2002. The Claimant based its complaint on the allocation of the Respondent, a YY first-division club, to Category 2, which corresponds to an amount of EUR 60,000 per year of training. With regard to the interest charged, the Claimant asserted that it had requested the Respondent to pay the training compensation in a letter dated 13 September 2005, setting a deadline until 30 September 2005. 5. The Claimant also asserted that the Respondent had so far refused to pay training compensation, objecting that the Claimant had not offered the player a new contract with at lest equivalent terms than his previous contract with the Claimant. In this connection, the Claimant submitted a contract offer dated 29 April 2005 signed by the Claimant, which it had apparently sent to the player by registered post with recorded delivery. The Claimant added that the contract offer was delivered to the player on 3 May 2005. According to the Claimant, the player was informed beforehand that such an offer would be forthcoming. In this regard, the Claimant is of the view that the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005), in particular art. 6 par. 3 of Annex 4 of the Regulations, do not stipulate that the 60-day term is only deemed to have been met when the relevant letter reaches the player within the said term. 6. Finally, the Claimant is of the view that the former edition of the Regulations (edition 2001) is applicable on the case at hand and not the revised edition of the Regulations (edition 2005). In this connection, the Claimant emphasized that its obligation to make a contract offer to the player, the breach of which the Respondent asserts, had to be fulfilled by April 2005 at the latest, at which point in time the old Regulations were unquestionably still in force. The Claimant further asserts that the old Regulations set no term within which the relevant contract offer had to be made to the player concerned. 7. The Claimant further points out that in the FIFA circular no. 995, dated 23 September 2005, it is clearly stated that due to the transition from the former to the revised edition of the Regulations, there should be no negative effect on facts of a particular case that had already arisen before the entry into force of the revised Regulations, as this would otherwise contravene the general legal principle prohibiting retroactive effect. 8. The Claimant further underlines that even if, contrary to its expectations, art. 6 par. 3 of Annex 4 of the revised Regulations should be considered applicable on the case at stake and thus its letter dated 29 April 2005 would be deemed not to have met the relevant deadline, it would still be entitled to training compensation. The aforementioned article provides that the corresponding amount of compensation is payable if the former club, i.e. the Claimant, can justify that it is entitled to. In this regard, the Claimant has submitted a list of its alleged expenditure on the player during the training period, i.e. from 4 July 2002 to 30 June 2005. According to this list, the Claimant had spent around EUR 520,000 on the player in salary, bonuses and social security contributions. Commission in the amount of EUR 45,600 were allegedly also paid to the player’s agent at the time of his transfer to the respondent as well as transfer compensation amounting to EUR 150,000 to the player’s former club. Finally, the Claimant also submitted a list of the general costs per year of its second team, where the player in question mainly played. According to this list, EUR 87,707.64 per year and player is spent on the team’s operational costs. 9. On 5 July 2006, the Respondent informed FIFA that in its opinion, the Claimant had no right to receive training compensation. The Respondent further indicated that, according to the information provided by the player at the time of his transfer to the Respondent, the Claimant had not offered the player a new contract within the 60-day term. The Respondent further indicated that the Claimant did not raise any objections to his transfer to the Respondent at the time of the issuance of the International Transfer Certificate for the player Z. 10. The Respondent further pointed out that it had only signed an employment contract with the player because he was not contractually bound to any other club. In this respect, the Respondent alleges that it was suffering financial problems at that time and that it would not have been able to afford to pay transfer compensation. 11. The Respondent underlined that according to art. 26 par. 2 of the revised Regulations, said regulations are applicable to cases brought after their entry into force. 12. In its second statement, the Claimant particularly confirmed its statements made in its initial complaint. It also reiterated that even if the Respondent had been under the impression that the player was a free agent, this would not affect the Claimant’s entitlement to training compensation. 13. In its second statement, the Respondent reiterated the position it had previously adopted, i.e. that the new Regulations are applicable on the case at stake and that the Claimant, having failed to offer the player a new contract within the 60- day term, has no right to training compensation. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Chamber analysed whether it was competent to deal with the matter at stake. In this respect, it referred to art. 18 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber. The present matter was submitted to FIFA on 26 April 2006, as a consequence the Chamber concluded that the revised Rules Governing Procedures (edition 2005) on matters pending before the decision making bodies of FIFA are applicable to the matter at hand. 2. With regard to the competence of the Chamber, art. 3 par. 1 of the above- mentioned Rules states that the Dispute Resolution Chamber shall examine its jurisdiction in the light of art. 22 to 24 of the current version of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005). In accordance with art. 24 par. 1 in combination with art. 22 (d) of the Regulations 2005, the Dispute Resolution Chamber shall adjudicate on disputes between two clubs belonging to different Associations related to training compensation. 3. As a consequence, the Dispute Resolution Chamber is the competent body to decide on the present litigation concerning the training compensation claimed by the Claimant for the training and education of the player Z. 4. Subsequently, the members of the Chamber analyzed which edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the Chamber referred to art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005) in the modified version in accordance with the FIFA circular no. 995, dated 23 September 2005. Furthermore, it acknowledged that the professional had been registered for his new club on 23 August 2005. Equally the Chamber took note that the claim of the Claimant was lodged at FIFA on 26 April 2006. In view of the aforementioned, the Chamber concluded that the current FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005, hereafter: the Regulations) are applicable on the case at hand as to the substance. 5. In continuation, and entering into the substance of the matter, the members of the Chamber started by acknowledging the above-mentioned facts of the case as well as all the documentation contained in the file. In particular, the Chamber acknowledged that on the one hand, the Claimant requested training compensation amounting to EUR 180’000 based on the number of years the player spent training with the Claimant plus 5% interest accrued since 1 October 2005 and, on the other hand, the Respondent mainly invoked that the Claimant is not entitled to receive any training compensation by means of not having offered the player a contract of at least an equivalent value to his existing one within the deadline of 60 days as provided for by art. 6 par. 3 of Annex 4 of the Regulations (edition 2005). 6. In this respect, the members of the Chamber acknowledged that the Claimant offered, by means of its letter dated 29 April 2005, the player Z a better contract than the existing one (in the sense of the value of the contract) in writing. The Chamber took note that the Claimant provided a copy of the said letter as well of its enclosures, containing a new contract offer for the season 2005/2006. 7. In continuation, and taking into account that, as established above under point II.4., the revised Regulations are applicable on the matter at stake, the members of the Chamber referred to art. 6 of Annex 3 of the said Regulations, which contains special provisions regarding players moving from one Association to another inside the territory of the EU/EEA. According to par. 3 of the mentioned provision, training compensation is only payable if the former club does offer the player a contract of at least an equivalent value to the current contract in writing via registered mail at least 60 days before the expiry of his current contract, or if it can justify that it is entitled to training compensation. 8. At this point, the Chamber underlined that, considering the divergent statements of the Claimant and the Respondent, the core issue between the parties to the present dispute is therefore whether the Claimant had to satisfy the formal criteria of art. 6 par. 3 of Annex 4 of the Regulations in order to be entitled to training compensation, i.e. to offer the player an employment contract of at least an equivalent value to the current contract and, in particular that such offer has to be made at least 60 days before the expiry of the player’s current contract. 9. Subsequently, considering the fact that the player moved between two EU/EEA countries, the Chamber took into consideration the Regulations 2001 (cf. art. 5 par. 5 of the Regulations governing the Application of the Regulations 2001 and FIFA circular no. 769, dated 24 August 2001) and the Regulations 2005 (cf. art. 6 par. 3 of Annex 4 of the Regulations), in case a player moves within the territory of the EU/EEA. 10. In this context, the Chamber deemed it appropriate to emphasize that due to the often experience difficulties by the relevant parties concerned to demonstrate that they have proceeded to offer a player a new contract, the revised Regulations (edition 2005) integrate some formal requirements in order to facilitate the evidence that a contract offer was effectively made. 11. In the present case, the Chamber emphasized, however, that at the time the Claimant should have made the contractual offer to the player in question, the formal requirements provided for by the Regulations (edition 2005) were not yet in force. In fact, the player’s contract he signed with the Claimant on 4 July 2002 was valid until 30 June 2005. Thus, even by assuming that the Claimant would have to comply with the term of 60 days as established by art. 6 par. 3 of Annex 4, the relevant decisive date for the proposal of a contract would unquestionably had been before the entry into force of the Regulations (edition 2005), i.e. on 1 July 2005. To require that the Claimant should have had to comply with the formal requirements of the Regulations (edition 2005) before their entry into force would constitute a retroactive application of the said formal requirements. 12. In view of the above, the deciding body concluded that these formal requirements of 60 days do not apply on the case at hand. Therefore, the entitlement of the Claimant to training compensation was not subject to the formal time limit requirement established by art. 6 par. 3 of Annex 4 of the Regulations. 13. Furthermore, the members of the Chamber observed the argument raised by the Respondent according to which, at the time of the player’s transfer from the Claimant to the Respondent, the Claimant did not make any objections against such a transfer of the player. Moreover, the Respondent pointed out that it only signed a contract with the player in question because the latter was not contractually bound to any other club. 14. To this regard, the Chamber stressed, however, that such a possible and, by the way not evidenced, renouncement of the Claimant to claim for transfer compensation from the Respondent does not affect or include the Claimant’s entitlement to receive training compensation in accordance with the relevant Regulations (it is us who emphasize). In this connection, the Chamber underlined that the right of a club to claim transfer compensation from the player’s new club is clearly to be distinguished from a club’s entitlement to training compensation for the contribution of training and development it provided to a specific player. 15. The Dispute Resolution Chamber then referred to art. 20 and art. 2 of Annex 4 of the Regulations and emphasized that, as a general rule, training compensation is payable up to the age of 23. In this respect, it was noted that at the time of his move to the Respondent, the player Z was 21 years old. 16. As a result of all the above, and after having duly considered all the documentation provided by both parties as well as their respective positions, the members unanimously concluded that the Claimant offered a new employment contract to the relevant player and is entitled to receive training compensation for the training and education of the player Z. 17. After having established the Respondent’s obligation to compensate the Claimant for the training of the player in question, the members went on to deliberate on the proper calculation of this compensation. 18. In accordance with art. 1 par. 1 of Annex 4 in combination with art. 2 of Annex 4 of the Regulations, training compensation is payable, as a general rule, for training incurred between the ages of 12 and 21, when the player concerned is registered for the first time as a Professional, or when a Professional is transferred between two clubs of two different Associations, before the end of the season of the player’s 23 birthday. 19. In this respect, the Chamber acknowledged that, according to the relevant player passport remitted by the XX Football Association, the player Z, born on 8 September 1983, was registered with the Claimant as a Professional from 6 July 2002 until 21 August 2005. 20. In light of all of the above, the Chamber decided that the Claimant is entitled to training compensation for the period of 3 seasons (season 2002/2003, season 2003/2004 and season 2004/2005). 21. The Chamber amplified that the player was moving between two Associations inside the territory of the EU/EEA. Moreover, the Chamber took note of the fact that the player was moving from a higher category club (the Claimant classified in category 1) to a lower category club (the Respondent classified in category 2). 22. Taking into account the above and in accordance with art. 6 lit. par. 1 lit. b) of Annex 4 of the Regulations, as a general rule, in order to calculate training compensation due to the player’s former club, i.e. the Claimant, the calculation shall be based on the training costs of the lower category club. The established lower amount is, according to the general rule of art. 5 par. 2 of Annex 4 of the Regulations, to be multiplied by the number of years of training by the player’s training club. 23. According to the FIFA circular no. 959, dated 16 March 2005, which regards the categorisation of clubs, the Claimant belongs to category 1, thus the corresponding indicative amount for a first category club in Europe is EUR 90,000 and the Respondent belongs to category 2, for which the corresponding indicated amount is EUR 60,000. 24. Consequently, as mentioned above, the relevant amount of training costs of the lower category is EUR 60,000, an amount which must be multiplied by the number of years the player spent training with the Claimant , i.e. 3 seasons as established under point II.20. 25. Based on all the foregoing considerations, the Chamber concluded that the Respondent has to pay the amount of EUR 180,000 to the Claimant as training compensation for the training and education of the player Z. 26. Consequently, in light of the fact that this payment is due since the thirty-first day after the registration of the player Z with the Association of his new club, i.e. 23 August 2005, and considering that the Claimant asks application of interest as from 1 October 2005, the Chamber established that a default interest payment of 5% p.a. as from 1 October 2005 must be applied on the due amount. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim lodged by the Claimant, X, is accepted. 2. The Respondent, Y, shall pay the amount of EUR 180,000 to the Claimant, X, within 30 days following the date of the notification of the present decision. 3. On the aforementioned amount, a default interest payment of 5% p.a. as from 1 October 2005 until the date of the payment is applied. 4. In the event that the above-mentioned amount is not paid within the stated deadline, the present matter shall be submitted to FIFA’s Disciplinary Committee, so that the necessary disciplinary sanctions may be imposed. 5. The Claimant, X, is instructed to inform the Respondent, Y, directly and immediately of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. 6. According to art. 61 par. 1 of the FIFA Statutes this decision may be appealed before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receiving notification of this decision and has to contain all elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for the filing of the statement of appeal, the appellant shall file with the CAS a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Château de Béthusy Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Jérôme Valcke General Secretary Encl. CAS directives
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