LEGA NAZIONALE PROFESSIONISTI SERIE – C Comunicato Ufficiale del 21/11/2001 n. 64/C – pubbl. su www.lega-calcio-serie-c.it DECISIONI DEL GIUDICE SPORTIVO IN ORDINE ALLA GARA DI S E R I E ” C/2 ” – GARE DEL 17 E 18 NOVEMBRE 2001 GARA CATANZARO – CAVESE
LEGA NAZIONALE PROFESSIONISTI SERIE - C
Comunicato Ufficiale del 21/11/2001 n. 64/C - pubbl. su www.lega-calcio-serie-c.it
DECISIONI DEL GIUDICE SPORTIVO IN ORDINE ALLA GARA DI S E R I E " C/2 " - GARE DEL 17 E 18 NOVEMBRE 2001
GARA CATANZARO - CAVESE
- Il Giudice Sportivo,
letti gli atti ufficiali,
o s s e r v a
- Nel corso del 1° tempo, prendendo a pretesto decisioni tecniche dell’arbitro i
sostenitori locali davano luogo a ripetuti e fitti lanci sul terreno, monete bottiglie e
frammenti di cemento, anche indirizzati verso calciatori ospiti ai quali veniva impedita
l’azione di gioco;
- l’arbitro veniva più volte colpito da monete, senza riportare danni ed un calciatore
campano raggiunto da una bottiglia di plastica, mentre era assistito dai medici;
- nella seconda frazione di gioco i tifosi locali prendevano a gridare minacce ed
indirizzare cori di scherno verso un assistente arbitrale contro il quale erano lanciati
oggetti contundenti vari tra cui sassi, bottiglie anche semipiene e numerosissime
monetine; l’ufficiale di gara veniva colpito ripetutamente al capo, alla schiena ed agli
arti;
- in conseguenza di ciò l’arbitro era costretto a sospendere il gioco per alcuni minuti
durante i quali l’assistente veniva, in maniera più insistita, fatto oggetto di ingiurie e
minacce finanche dal personale paramedico di servizio;
- anche contro l’altro assistente venivano lanciati oggetti vari e in particolare monete,
bottigliette di plastica e di vetro, due delle quali ultime semipiene lo colpivano
provocandogli momentaneo dolore ed ematomi;
- l’altro assistente veniva ancora pesantemente ingiuriato anche da personale di
servizio allo stadio e da numerosi facinorosi che si erano arrampicati sulle reti di
recinzione;
- tale situazione provocava, inoltre, concreto turbamento sull’attività propria degli
ufficiali di gara che erano costretti ad operare all’interno del terreno di gioco per
sottrarsi ai lanci ed all’atteggiamento della tifoseria;
- al termine, una individuo non identificato che era penetrato sul terreno di gioco tentava
di aggredire l’arbitro che veniva protetto dalla forza pubblica e scortato agli spogliatoi
dove – per diretta responsabilità della società – sostavano numerose persone non
autorizzate, una delle quali gli gridava frasi minacciose:
- in queste medesime circostanze, anche contro uno degli assistenti erano urlate
ingiurie da un individuo che gli dava anche uno spintone, mentre proseguivano i lanci
di oggetti; l’ufficiale di gara cercava di corsa di allontanarsi ma veniva inseguito da
alcuni facinorosi, uno dei quali lo colpiva con un forte calcio alla schiena
provocandogli dolore; ciò nonostante cercava di intervenire in aiuto dell’arbitro e
dell’altro assistente contro il quale un ignoto si era scagliato colpendolo, da tergo, con
un violentissimo pugno alla nuca; lo stesso assistente veniva ancora raggiunto da
calci che gli provocavano senso di vertigini ed ematomi, nonché persistente dolore
che si sarebbe protratto per tutta la notte;
- il collega intervenuto in suo aiuto veniva nuovamente colpito con un calcio ad una
gamba e quando si trovava nel tunnel che porta agli spogliatoi, raggiunto da altro
calcio che gli veniva sferrato da un addetto alla società;
- una volta all’interno degli spogliatoi contro gli ufficiali di gara erano indirizzate ancora
grida offensive e di minaccia tanto che per motivi precauzionali la terna veniva fatta
allontanare dall’impianto sotto scorta e da una uscita secondaria;
- va segnalato che l’assistente di cui sopra veniva successivamente accompagnato al
presidio ospedaliero di Sant’Agata Militello dove venivano riscontrate lesioni personali
e disposte terapie adeguate; lo stesso aveva peraltro potuto constatare che la propria
autovettura era stata danneggiata;
- una volta accompagnati all’aeroporto di Lamezia Terme gli uffciali di gara venivano
affrontati da una ventina di esagitati che tentavano di aggredirli, senza riuscirvi per
l’intervento della forza pubblica;
- uno scalmanato tuttavia riusciva ad avvicinarsi all’arbitro sferrando un calcio alla sua
borsa mentre gli altri gridavano offese e minacce;
- come il primo, anche il secondo assistente arbitrale doveva ricorrere a cure mediche
che gli venivano prestate presso l’ospedale di Cannizzaro.
- Gli eventi come sopra descritti emergono in maniera chiara ed univoca dagli atti
ufficiali di gara che costituiscono fonte privilegiata di prova ai fini della valutazione che
il Giudice Sportivo è chiamato ad operare.
- Le circostanze e gli eventi quali si sono verificati, espressivi di insistite condotte di
sicura gravità e di notevole violenza hanno caratterizzato parte considerevole della
gara in oggetto traducendosi – come già detto – in un sensibile turbamento dell’attività
agonistica e provocando addirittura inammissibili danni fisici a tutti gli ufficiali di gara.
- La considerazione definitiva dei fatti deve ispirarsi ai principi di proporzionalità ed
adeguatezza delle sanzioni così determinate alla luce delle gravissine violazioni
disciplinari che devono essere poste a carico della società Catanzaro in virtù del
principio di responsabilità oggettiva.
- Tutto ciò premesso,
d e l i b e r a
a) di squalificare per SEI gare effettive, con decorrenza immediata, il campo di gioco
della società Catanzaro, infliggendo alla stessa l’ammenda di € 26.000 (L.
50.343.020).
b) di rimettere gli atti alla Lega per quanto di competenza.