F.I.G.C. – TRIBUNALE FEDERALE NAZIONALE – Sezione Disciplinare – 2016/2017 – figc.it – atto non ufficiale – Decisione pubblicata sul C.U. n. 89/TFN-SD del 24 Maggio 2017 (motivazioni) – DEFERIMENTO DEL PROCURATORE FEDERALE A CARICO DI: ROBERTO ADICI (all’epoca dei fatti soggetto che ha svolto all’interno e nell’interesse della Società Aurora Pro Patria 1919 Srl, un’attività rilevante per l’Ordinamento Federale ai sensi dell’art. 1 bis, comma 5 CGS) – (nota n. 10067/367 pf16-17 GP/GT/ag del 16.03.2017).

DEFERIMENTO DEL PROCURATORE FEDERALE A CARICO DI: ROBERTO ADICI (all’epoca dei fatti soggetto che ha svolto all’interno e nell’interesse della  Società Aurora Pro Patria 1919 Srl, un’attività rilevante per l’Ordinamento Federale  ai sensi dell’art. 1 bis, comma 5 CGS) - (nota n. 10067/367 pf16-17 GP/GT/ag del  16.03.2017).

Il deferimento

Con provvedimento del 16 marzo 2017, il Procuratore Federale deferiva a questo Tribunale Federale Nazionale, Sezione Disciplinare:

- Il Signor Roberto Adici (all’epoca dei fatti soggetto che ha svolto all'interno e nell'interesse della Società Aurora Pro Patria 1919 Srl un'attività rilevante per l'Ordinamento federale ai sensi dell'art. 1 bis,  comma 5, CGS) per rispondere della violazione dell'art. 1 bis, comma 1 CGS (principi di lealtà, correttezza e probità in ogni rapporto comunque riferibile all'attività sportiva) per aver fatto uso di documenti risultati apocrifi e su carta intestata della Società, con i quali veniva concessa ai calciatori minorenni, Marco Davì, Lorenzo Gazzola e Riccardo Maggiore, la facoltà di svincolarsi dalla Società al termine della stagione sportiva 2015/2016, nel caso in cui la Pro Patria fosse retrocessa in serie D, pur nella piena consapevolezza che tali documenti fossero, in realtà, privi di valore e così inducendo i tre calciatori a tesserarsi per la Pro Patria per la Stagione Sportiva 2015/2016.

Le memorie difensive

Nei termini assegnati nell’atto di comunicazione degli addebiti, il deferito non presentava alcuna memoria difensiva.

Il dibattimento

All’odierna riunione è comparso il rappresentante della Procura Federale, il quale ha richiesto nei confronti del Signor Roberto Adici l’applicazione della sanzione dell’inibizione per mesi  6 (sei). É altresì comparso il Signor  Roberto Adici, il quale ha contestato integralmente i fatti posti a fondamento del deferimento ed ha richiesto il proscioglimento da ogni addebito.

La decisione

Il Tribunale Federale Nazionale, Sezione Disciplinare, esaminati gli atti, rileva quanto segue:

Il deferimento trae spunto dall’attività d’indagine espletata nel corso del procedimento disciplinare n. 367 pf16-17, avente ad oggetto: “Accertamento della autenticità e della veridicità delle due lettere riguardanti un presunto accordo per lo svincolo dei calciatori Davì Marco e Maggiore Riccardo al termine della s.s. 2015/2016 in caso di retrocessione nel campionato interregionale serie D, cosa questa avvenuta” attivato a seguito della segnalazione effettuata con nota del 22.7.2016 dal Presidente in carica della Società Aurora Pro Patria 1919 Srl, Signora Patrizia Testa.

Dagli atti di indagine, dalle evidenze istruttorie, dai documenti versati in atti (elencati alle pagg. 2 e ss. del deferimento in oggetto) e dalle audizioni dei Signori Patrizia Testa, Marco Davì, Lorenzo Gazzola, Riccardo Maggiore, Francesco Bianchi, Roberto Adici e Matteo Battiliana, oltre, per tutti, e-mail di convocazione, nonché copia della scrittura privata datata 15.12.2015 del calciatore Lorenzo Gazzola, è emerso che nel mese di luglio 2016, i genitori di due calciatori minorenni tesserati con il proprio settore giovanile, Riccardo Maggiore e Marco Davì, si erano presentati presso la sede della Società consegnando due documenti ritenuti di dubbia provenienza ed autenticità; più precisamente gli stessi avevano esibito due scritture private, datate 22.9.2015, redatte su carta intestata della Società Pro Patria e con sottoscrizione illeggibile apposta sotto la dicitura “Firma del Presidente”, con cui la Società si sarebbe impegnata a svincolare i calciatori “. al termine della Stagione Sportiva 2015/2016 nel caso di retrocessione nel Campionato di Serie D”, circostanza poi questa effettivamente verificatasi.

Sulla veridicità ed autenticità di tali scritture private, il Presidente della Pro Patria avanzava diversi dubbi, atteso che la carta intestata era obliqua e leggibile solo in parte; che si trattava di autodichiarazioni e non di vere e proprie scritture private e, soprattutto, la firma apposta non era riconducibile a nessuno dei vertici della Società o comunque a ruoli abilitati ad impegnare la Società medesima. Veniva poi ipotizzato che l’autore di tali documenti potesse essere il Signor Roberto Adici, direttore del settore giovanile della Pro Patria per la stagione sportiva 2015/2016. Dalle dichiarazioni rese dai soggetti sopra elencati è emerso il nome del deferito Adici, il quale però ha negato di aver apposto alcuna firma sui documenti in questione.

Dalla documentazione in atti, dalle dichiarazioni rese da alcuni tesserati, e dalle risultanze istruttorie, si ritiene che non sia stata fornita alcuna prova dei fatti posti a fondamento delle violazioni ascritte al deferito, dalla Procura Federale. Si evidenzia che anche lo stesso collaboratore della Procura Federale, Avv. Marco Bellocari, sulla base dell’attività di indagine espletata, conclude la propria relazione affermando che “non può ritenersi emergere in modo certo la responsabilità in capo a Roberto Adici della “manomissione” delle scritture private relative alla promessa di svincolo dei ragazzi Davì, Maggiore e Gazzola (ed anche Bosio) così come ipotizzato nell’esposto del 22 luglio 2016 della società Aurora Pro Patria 1919 Srl”.

Per tali ragioni, al Signor Roberto Adici non può essere attribuito alcuna comportamento antiregolamentare.

P.Q.M.

Il Tribunale Federale Nazionale, Sezione Disciplinare rigetta il deferimento proposto e proscioglie il Signor Roberto Adici da ogni addebito.

 

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