F.I.G.C. – TRIBUNALE FEDERALE NAZIONALE – Sezione Disciplinare – 2023/2024 – figc.it – atto non ufficiale – Decisione n. 074/TFN – SD del 23 Ottobre 2023 (motivazioni) – Deferimento n. 6774/908pf22-23 GC/SA/ep del 12 settembre 2023, depositato il 14 settembre 2023, nei confronti del sig. Cristian Minò – Reg. Prot. 60/TFN-SD
Decisione/0074/TFNSD-2023-2024
Registro procedimenti n. 0060/TFNSD/2023-2024
IL TRIBUNALE FEDERALE NAZIONALE
SEZIONE DISCIPLINARE
composto dai Sigg.ri:
Carlo Sica – Presidente
Giorgia Marina Caccamo – Componente (relatore)
Serena Callipari – Componente
Giammaria Camici – Componente
Francesca Paola Rinaldi – Componente
Paolo Fabricatore – Rappresentante AIA
ha pronunciato, all’udienza del giorno 12 ottobre 2023, sul deferimento proposto dal Procuratore Federale n. 6774/908pf22-23 GC/SA/ep del 12 settembre 2023, depositato il 14 settembre 2023, nei confronti del sig. Cristian Minò,
la seguente
DECISIONE
Il deferimento
La Procura Federale, con atto del 12 settembre 2023, depositato il 14 settembre 2023, deferiva innanzi al Tribunale Federale Nazionale - Sezione Disciplinare:
“il sig. MINO CRISTIAN, all’epoca dei fatti calciatore tesserato per la F.C. Aprilia Racing Club s.r.l., per rispondere della violazione dell’art. 4, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva perché, in data 1° aprile 2023, in occasione della gara Vis Artena – Aprilia Calcio, valevole per il campionato Juniores Nazionali U19, era presente sugli spalti dell’impianto sportivo di Artena, esibendo nella cintola dei pantaloni una pistola; veniva indi bloccato e identificato da militari dell’Arma dei Carabinieri, accorsi sul posto su segnalazione di altri spettatori della gara, mentre tentava di occultare la predetta pistola, successivamente sottoposta a sequestro, rivelatasi un’arma giocattolo priva di tappo rosso (marca Air Model Firearms, mod. M190 Special Force cal. 6 mm), del tutto simile alle pistole in dotazione alle Forze di Polizia (del tipo Beretta cal. 9 SB parabellum).”
La fase istruttoria
L’indagine della Procura Federale nasce da una notizia stampa del 3 aprile 2023, comparsa su internet, che riferiva come il 1° aprile 2023, nel corso della gara Vis Artena – Aprilia Calcio, valevole per il campionato Juniores Nazionali U19, un giovane calciatore tesserato per la società FC Aprilia Racing Club S.r.l. (poi identificato come Minò Cristian), si fosse recato presso l’impianto sportivo di Artena, sebbene non convocato dalla società di appartenenza in quanto nella partita di andata aveva avuto un acceso diverbio con gli avversari, con una pistola giocattolo visibilmente infilata nei pantaloni, provocando allarme nel pubblico. In tale frangente veniva bloccato e identificato dai Carabinieri, accorsi su segnalazione. Dall’articolo emergeva inoltre che l’episodio sarebbe stato riconducibile a aspri litigi verbali tra il Minò e giocatori e loro genitori della squadra avversaria, nel corso e all’esito della gara di andata.
La Procura Federale acquisiva gli atti di censimento della stagione sportiva 22/23 di entrambe le società, gli atti della gara “Vis Artena – Aprilia Racing Club” disputata il 1° aprile 2023 e quelli della gara “Aprilia Racing Club – Vis Artena” disputata il 3 dicembre 2022. Contestualmente chiedeva di acquisire gli atti ai Comandi dei Carabinieri competenti per territorio. Il Comando dei Carabinieri di Artena, in particolare, confermava di aver fatto un intervento in Artena in data 1° aprile 2023, a seguito del quale aveva segnalato la notizia di reato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri, che aveva poi aperto un procedimento penale.
Per avere il tempo di acquisire gli atti del procedimento penale la Procura Federale otteneva dalla Procura Generale dello Sport una proroga per il completamento dell’attività inquirente.
La Procura ha quindi potuto accertare i fatti contestati dal contenuto della notizia di reato, dal verbale di perquisizione del deferito e dal verbale di sequestro della pistola giocattolo. Negli atti dei Carabinieri, in particolare, era riportata la dichiarazione del signor Gragnanello, padre di un minore tesserato per la squadra avversaria Artena Calcio, il quale riferiva di aver chiamato i Carabinieri nel corso della partita del 1° aprile 2023, perché sentitosi minacciato.
Nel corso delle audizioni, rispettivamente del 28 luglio e del 29 luglio 2023, il tesserato ammetteva sia i fatti contestati sia i precedenti dissapori, precisava di non avere estratto la pistola giocattolo e di non avere minacciato alcuno degli spettatori; il sig. Pezone Antonio, Presidente della soc. F.C. Racing Ardea s.r.l., affermava di aver di aver disposto l’allontanamento del Minò, appreso del suo comportamento.
Dopo aver notificato agli interessati, Minò Cristian e F.C. Racing Ardea s.r.l., la chiusura delle attività istruttorie e l’intenzione di procedere a deferimento, la Procura ha ricevuto una memoria dalla Società, che sottolineava di aver fatto quanto possibile per evitare la presenza del sig. Minò, e quindi di non avere alcuna colpa rispetto al suo comportamento.
La Procura ha poi acquisito svariati atti indicati nell’atto di deferimento.
La Procura Federale ha deferito solo il signor Minò Cristian in relazione al comportamento del 1° aprile 2023, ritenendo che la F.C. Racing Ardea s.r.l. avesse cercato di evitare la presenza del calciatore all’evento.
La fase predibattimentale
Il Presidente del Tribunale Federale Nazionale fissava per la discussione l’udienza del 12 ottobre 2023. Il deferito non provvedeva al deposito di memorie.
Il dibattimento
All’udienza di discussione, tenuta in modalità videoconferenza, erano presenti gli Avv.ti Giovanni Greco e Davide Giovanni Pintus in rappresentanza della Procura Federale. Nessuno è comparso per il sig. Cristian Minò.
L’Avv. Giovanni Greco, presa la parola in rappresentanza della Procura Federale, si riportava integralmente all’atto di deferimento e chiedeva nei confronti del sig. Cristian Minò la sanzione di mesi 6 (sei) di squalifica.
La decisione
Il Tribunale ritiene che il deferito sia responsabile delle violazioni ascritte.
I verbali predisposti dalla Forza Pubblica intervenuta in loco, acquisiti nel fascicolo di indagine unitamente a quanto ammesso dall’odierno deferito, in sede di audizione, non lasciano dubbi sul fatto che il Minò si è recato sugli spalti dell’impianto sportivo di Artena, pur non convocato quale calciatore dalla società di appartenenza, portando con sé nella cintura dei pantaloni una pistola giocattolo in apparenza simile ad un arma vera, così provocando l’allarme del pubblico presente nell’impianto, con potenziali impatti non solo sull’andamento della competizione sportiva ma anche sulla sicurezza dell’evento.
Dall’istruttoria compiuta risulta altresì una stretta connessione tra il comportamento che il Minò Cristian ha tenuto il 1° aprile e quello dallo stesso tenuto precedentemente nella partita di andata.
La condotta contestata all’odierno deferito rientra, nella concreta fattispecie, nella giurisdizione del Giudice sportivo, trovando riferibilità, indispensabile ex art. 4, comma 1 CGS, con l’attività sportiva del gioco del calcio, trovando genesi nella gara di andata tra le due società e negli aspri scontri verbali allora intervenuti tra il Minò e gli avversari e loro genitori.
Essa condotta, poi, è manifestamente violativa dei principi di lealtà, correttezza e probità tutelati dal medesimo art. 4.
Sanzione equa risulta quella richiesta dalla Procura Federale, in ragione dell’oggettiva gravità del comportamento tenuto dal calciatore.
P.Q.M.
Il Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare, definitivamente pronunciando, irroga nei confronti del sig. Cristian Minò la sanzione di mesi 6 (sei) di squalifica.
Così deciso nella Camera di consiglio del 12 ottobre 2023.
IL RELATORE IL PRESIDENTE
Giorgia Marina Caccamo Carlo Sica
Depositato in data 23 ottobre 2023.
IL SEGRETARIO
Marco Lai
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