• Stagione sportiva: 2002/2003
F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie – Commissione per lo Status del Giocatore (2002-2003) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico -LA CAMERA DI RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE Commissione per lo Status dei Calciatori convocazione a Zurigo, in Svizzera, il 6 giugno 2003 e composto da: Slim Aloulou (Tunisia), presidente Philippe Piat (Francia), membro Gerardo Movilla (Spagna), membro Michele Colucci (Italia), membro Mario Gallavotti (Italia), membro Maurice Watkins (Inghilterra), membro Philippe Diallo (Francia), membro Paulo Rogeiro Amoretty Souza (Brasile), membro e deliberare, a norma dell’articolo 42 del Regolamento FIFA sullo status e trasferimento dei calciatori (edizione settembre 2001) su un ricorso presentato dal club X . contro il giocatore A.
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie - Commissione per lo Status del Giocatore (2002-2003) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico -LA CAMERA DI RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE Commissione per lo Status dei Calciatori convocazione a Zurigo, in Svizzera, il 6 giugno 2003 e composto da: Slim Aloulou (Tunisia), presidente Philippe Piat (Francia), membro Gerardo Movilla (Spagna), membro Michele Colucci (Italia), membro Mario Gallavotti (Italia), membro Maurice Watkins (Inghilterra), membro Philippe Diallo (Francia), membro Paulo Rogeiro Amoretty Souza (Brasile), membro e deliberare, a norma dell'articolo 42 del Regolamento FIFA sullo status e trasferimento dei calciatori (edizione settembre 2001) su un ricorso presentato dal club X . contro il giocatore A. (firsrespondent), come così come contro il P. club (secondo l'intervistato) e l'agente di giocatori tesserati "Io, (intervistato terzo), successivamente e in solidarietà, ha preso in considerazione Quanto alla sostanza - la Camera preso atto che: - in data 23 maggio 2002, i club X. e P. così come la A. giocatore ha firmato un accordo tripartito, l'organizzazione per il trasferimento del giocatore di aderire al club X. , - inoltre, il giocatore e il club X . firmato un contratto di lavoro il 24 giugno 2002 valida fino al 24 giugno 2006, - Club X. aveva acquistato i diritti federativi al giocatore A. per un totale di USD, di cui essa ha pagato USD al club Z. e USD al P. club, - Club X. e il giocatore A. ha firmato un contratto di lavoro consente al giocatore uno stipendio di USD a stagione, pagabili in 10 rate, - le parti hanno firmato un nuovo contratto sui diritti di immagine del giocatore, stabilendo che il giocatore avrebbe ricevuto un ulteriore importo di USD 2.000.000 per stagione, - il 12 febbraio 2003, la Federcalcio del giocatore A. convocato quest'ultima per giocare una partita amichevole contro la squadra rappresentante di una associazione europea di calcio, - piuttosto che tornare in Club X. dopo il periodo di rilascio, il giocatore a sinistra per il suo paese d'origine e da allora non è tornato al suo club, - la Federcalcio del giocatore A. X. ha informato il club che aveva intrapreso tutte le misure necessarie per garantire che il giocatore sarebbe tornato alla sua squadra dopo la partita , ma il giocatore non ha bordo del velivolo e tornò al suo paese d'origine per conto proprio, dato che la delega della propria associazione nazionale viaggiato senza di lui, - il club X . si rivolse a FIFA 11 aprile 2003, chiedendo per i suoi diritti essere protetti, - il ricorrente, il Club X. , sostiene in particolare nella sua affermazione che: - il giocatore A. concesso un termine fino al 12 marzo 2003 per riassumere le sue funzioni al club , che non è stato raggiunto dal giocatore, - Pertanto, si chiede il risarcimento dal giocatore per violazione del contratto e, successivamente e solidale, contro la P. I. club e l'agente del giocatore, dovrebbe essere dimostrato che essi istigato il giocatore alla violazione del contratto, - la sportiva e pregiudizio economico causato dal giocatore quando ha lasciato il club X. dispone quanto segue: • X. acquistato il 50% del diritto federativo alla A. giocatore dal Club Z. a USD. L'accordo con il club in P. l'importo di USD è stato firmato in continuazione in modo da consentire il club X. per ottenere il restante 50% da questo club. Pertanto, indennità di trasferimento pari a un totale di USD. • Il club X. ha anche organizzato a pagare un importo di USD per l'agente di calciatori ed ex titolare di diritti di immagine del giocatore la "Società XXX". • Inoltre, il club X . versato un importo di USD alla Football Association, corrispondenti alla partecipazione% sui trasferimenti previsti nel presente contratto collettivo di contrattazione paesi. • L 'A. giocatore e il club X . convenuto che il giocatore avrebbe diritto ad uno stipendio di USD a stagione, pagabile in 10 rate, nonché un importo di USD a stagione per i diritti di immagine del giocatore. • Inoltre, il club X . si incaricò di pagare imposte di bollo e le tasse, i contributi per gli agenti e società dell'immagine in questione, le spese relative al rilascio di garanzie bancarie, spese legali e tutte le altre spese relative al giocatore, come i costi di viaggio, lo stipendio del consigliere giocatori, affitto e auto. - X. Il club è quindi chiedere un risarcimento per un importo complessivo di USD dalle controparti, cioè il giocatore A-così come l'agente del giocatore I. e P. club Seguito e nella solidarietà, nel caso in cui il loro coinvolgimento nella violazione sarebbe essere provato, insieme a USD nel concetto di pregiudizio sportiva. - L'Amministrazione ha chiesto alla FIFA convenuto prima, la A. giocatore, tramite il suo Football Association, ad inviare le sue spiegazioni in merito: - in considerazione del fatto che il giocatore ha abbandonato il suo domicilio legale nel paese del Club X. , dove altrimenti tutte le notifiche da trasmettere, la Camera di Risoluzione delle Controversie osservato che la richiesta è stata trasmessa alla Football Association, invece, - la Football Association è stato chiesto di inviare tutti i documenti ricevuti al giocatore A., - la Camera di Risoluzione delle Controversie notato che non c'era possibilità di servire la domanda al giocatore direttamente, - il giocatore non ha risposto alla richiesta della FIFA, - la Football Association, tuttavia, ha fornito FIFA con una lettera ricevuta dal giocatore il 19 marzo 2003, cioè prima ancora che la pretesa di X. la squadra è stata presentata, in cui illustra le sue ragioni per non tornare al club, - il giocatore ha sostenuto che è tornato a casa dopo la partita della propria federazione nazionale, dal momento che aveva l'autorizzazione orale del presidente del club X . per visitare la sua famiglia e ad assistere alla nascita di suo figlio. Pertanto, fu sorpreso di apprendere che la X. squadra ha sostenuto che non era riuscito a tornare e ha chiesto la sua sospensione, soprattutto perché allo stesso tempo il club è stato di iniziare una discussione con il P. club per organizzare il suo trasferimento schiena, - personalmente, il giocatore ha ritenuto che il club non è stato X. concedendogli la necessaria attenzione medica, nonché la sicurezza personale, da quando è tornato al club all'inizio dell'anno, - inoltre, l'instabilità politica della regione lo dissuase dall'andare torna al club, - vista la discussione tra la sua ex squadra e il Club X., il giocatore decise di rimanere nel suo paese d'origine, - egli chiede di poter continuare a giocare a calcio in casa, - in risposta al reclamo, secondo la resistente, il P. club, sostiene in particolare che: - il club X . ha coinvolto in questo contenzioso in maniera sleale, - a partire dal 3 febbraio 2003, ha cominciato a comparire articoli sulla stampa affermando che il giocatore non è più A. ha voluto giocare con il club X., - sulla base di questa notizia, il club P . contattato club X . iscritto il 7 febbraio 2003, in modo da stabilire se il club X. sarebbe interessato a negoziare il trasferimento del giocatore A. di nuovo al P. club, - dal 18 al 21 febbraio 2003, due rappresentanti del club X . visitato il P. club per negoziare un eventuale trasferimento, - la continuazione di tali negoziati si è tenuto nel paese del club X ., dove due rappresentanti del club P. visitato il Club X. , - il club ha fornito P. FIFA con le copie dei biglietti aerei verso il paese di club X. e le fatture delle fatture d'albergo per i rappresentanti di il club X. durante il loro soggiorno nel paese del P. club, - i negoziati, tuttavia, non ha portato a una conclusione soddisfacente e, pertanto, il club P. abbandonato il suo interesse per la firma del giocatore, - per questi motivi, il club P. ritiene assolutamente inaccettabile che si sta svolgendo responsabile per le azioni del giocatore, A. - In risposta alla domanda, il convenuto terzo, l'agente autorizzato I., sostiene in particolare che: - egli non può che respingere ogni responsabilità per le azioni A. del giocatore, dato che quest'ultimo ha lasciato il Club X. per motivi personali, in virtù dell'autorizzazione concessa orale da parte del club e che non ha restituito perché si sentiva insicuro e perché aveva appreso delle discussioni del X circolo . con la sua ex squadra per quanto riguarda un possibile trasferimento indietro. Inoltre, le azioni del giocatore A. erano al di là del suo controllo, - prendendo in considerazione quanto sopra, la Camera sottolineato che: - come stabilito dall'art. 21 § 1 del Regolamento FIFA sullo status e trasferimento dei calciatori (di seguito "regolamenti di trasferimento"), rientra nella competenza della Camera di Risoluzione delle Controversie per determinare se una delle parti abbia commesso una violazione unilaterale del contratto senza giusta causa, - se il contratto di lavoro è stato violato da una parte, la Camera di Risoluzione delle Controversie è responsabile di verificare se questo partito è responsabile per i pagamenti di compensazione e straordinaria, - anche, e come indicato nell'articolo citato, la Camera di Risoluzione delle Controversie stabilirà l'importo del indennizzo da versare e decidere se sanzioni sportive deve essere imposto, - la Camera di Risoluzione delle Controversie A. notato che il giocatore aveva commesso una violazione del contratto, omettendo di riassumere la formazione con il club X. , dopo essere stato chiamato a giocare per il suo calcio Association, - il giocatore A. FIFA non ha fornito una spiegazione sul suo comportamento, nonostante la gravità delle accuse di essere sollevate contro di lui dal club X. , - la Camera non può quindi che fare riferimento alle spiegazioni che il giocatore si era offerta di il presidente della sua Federcalcio il 19 marzo 2003, che coincide in gran parte con la lettera che il giocatore ha inviato al club X . 8 marzo 2003, - di conseguenza, la Camera si limita a queste spiegazioni, al fine di stabilire se il giocatore ha avuto giusta causa per la violazione del contratto, - dalle informazioni a sua disposizione, la Camera capisce che il giocatore A. aveva ricevuto l'autorizzazione verbale da parte delil club X. per andare a casa, in modo da permettergli di assistere alla nascita di suo figlio, - anche se non vi è alcuna prova documentale che questa informazione è corretta, la Camera ritiene che questo punto non ha alcuna rilevanza ulteriore, - in questo contesto, la Camera ha sostenuto che, anche se il giocatore A. era stata autorizzata a recarsi a casa, avrebbe dovuto restituito al club X . entro il 12 marzo 2003 al più tardi, come richiesto dal club, - inoltre, il fatto che la squadra X. e il club P. stavano negoziando il suo trasferimento possibile di nuovo, questo non è un motivo valido per il giocatore ignorare la richiesta della X club per il suo ritorno, - in particolare, il giocatore non può banca il successo dei negoziati e non è in grado di predire la durata di questi colloqui, che - per quanto riguarda le accuse di A. giocatore sulla apparente mancanza di cure mediche e misure di sicurezza personale fornite dal Club X. , la Camera ha sostenuto che queste affermazioni erano infondate e vaghe, - inoltre, è chiaramente nell'interesse del club per assicurarsi che i suoi giocatori beneficiare della necessaria attenzione medica e la sicurezza personale misure, - infine, la Camera sottolineato che l'instabilità politica della zona non può essere considerato un impedimento per il giocatore per tornare al club X. , come il paese del club non è stato coinvolto nel conflitto e che questa situazione non rappresentava minaccia per il giocatore, - la Camera di Risoluzione delle Controversie pertanto concluso che l'A. giocatore aveva commesso una violazione del contratto senza giusta causa, - come A. giocatore ha firmato il contratto di lavoro con il club X. a 28 anni di età, art. 21. 1 (b) del Regolamento FIFA sullo status e sul trasferimento dei giocatori è applicabile, - il giocatore A. X. lasciato il club nel febbraio 2003, 9 mesi della validità del rapporto di lavoro, - art. 21 delle norme di trasferimento prevede che le sanzioni sportive devono essere applicate e dei risarcimenti, se una parte contraente commette una violazione del contratto senza giusta causa durante il periodo protetto del rapporto di lavoro, - art. 23.1 (a) delle norme di trasferimento prevede che le sanzioni sportive applicabili contro i giocatori è costituito da una sospensione di partecipare a tutte le partite di calcio ufficiali per un periodo di quattro mesi, a partire dall'inizio della nuova stagione del campionato nazionale del nuovo club, - dato che il giocatore di cui non ha ancora firmato con una nuova società, la Camera ha deciso che la sospensione del giocatore dovrebbe iniziare il 31 agosto 2003, data della fine del periodo di registrazione sia per l'Associazione Club X. 's e Il giocatore A. 's Home Calcio Associazioni. La sospensione del giocatore A. sarà quindi aperta fino al 30 dicembre 2003, - art. 42,1 (c) del regolamento di cui sopra specifica che un ricorso contro la presente decisione non avrà un effetto sospensivo sulla sanzione sportiva di cui, - per quanto riguarda il risarcimento che il giocatore A., la Camera ha sostenuto che il giocatore aveva commesso un infrazione grave e che la sua responsabilità pesava sui danni subito dal club X. , - art. 22 del Regolamento FIFA sullo status e sul trasferimento dei giocatori elenca i fattori che devono essere presi in considerazione al momento di stabilire il compenso per la violazione del contratto, - non solo la violazione A. giocatore il contratto di lavoro nel periodo protetto, vale a dire nel primo anno della sua validità, ma ha anche abbandonato il club a metà stagione, il che è contrario all'art. 21.1 (c) delle norme di trasferimento, - comprensibilmente, questo hanno avuto un impatto negativo sulle prestazioni e la pianificazione del Club X., - inoltre, la Camera ha osservato che del club X. pagato USD alla Z club e USD al P. club, al fine di ottenere i diritti federativi al giocatore, A. - Inoltre, e in spirito dell'arte. 22 (3), la Camera ha riconosciuto che club X . aveva pagato la partecipazione necessaria% alla Federcalcio del giocatore pari a USD, come previsto nel contratto collettivo, e che ha cancellato i pagamenti delle imposte, bolli e spese per la banca garantisce pari a circa USD, - da parte di queste spese, il club X . remunerata la "Società XXX" con USD, in modo da ottenere i diritti d'immagine al giocatore, - nel senso dell'art. 22 (2) delle norme di trasferimento, la Camera ha preso in considerazione che il giocatore A. avrebbe avuto 3 anni e 3 mesi che rimangono sul suo contratto di lavoro con il club X., - il giocatore riceveva un salario di USD per stagione nonché USD a stagione come compensazione per i suoi diritti di immagine, - tenendo conto delle spese di Club X. e, dall'altro, il fatto che il giocatore A. aveva eseguito per il club X. durante nove mesi, la Camera ha concluso che l'indennizzo per la violazione del contratto che la A. giocatore è tenuto a rimborsare gli importi Club X. a USD, - inoltre, il giocatore deve restituire immediatamente le garanzie bancarie in USD quantità che sono state emesse a suo nome dal Club X. , - per quanto riguarda la responsabilità richiesto congiunta del club e il P. I. agente autorizzato, la Camera ha deliberato che il P. club era in grado di documentare in modo chiaro che era stato negoziato un possibile trasferimento del giocatore schiena, ancora che non era in grado di raggiungere un accordo con il club X., - il P. club non aveva nascosto il suo interesse per la firma del giocatore e il club A. X. era stata disposta a trattare questa materia, - quindi, il club P . non si può dire di aver indotto il giocatore A. sciogliere il proprio contratto con il club X. , - allo stesso modo, la Camera ha sostenuto che non c'erano segni di un coinvolgimento del I. agente autorizzato, che potrebbe dare origine alla nozione che il agente può aver indotto il giocatore A. alla violazione del rapporto di lavoro, - di conseguenza, la Camera ha respinto la richiesta del club X. tenere il club e la P. I. agente autorizzato responsabili in solido per il risarcimento a carico A. giocatore, - di conseguenza, la Camera ha ribadito che squadra X. ha diritto a ricevere un importo di USD dalla A. giocatore a titolo di risarcimento per i danni derivanti dalla rottura unilaterale del contratto di lavoro senza giusta causa da parte del giocatore di cui - la A. giocatore non ha i requisiti per partecipare a qualsiasi partite di calcio ufficiali fino al 30 dicembre 2003, HA DECISO PER QUESTI MOTIVI 1. Il reclamo presentato dal club X. è parzialmente accettata. 2. A. Il giocatore commesso una violazione del contratto di lavoro firmato con il club X . il 13 febbraio 2003, senza giusta causa. 3. A. Il giocatore non è idoneo a giocare per un club fino al 30 dicembre 2003. 4. A. Il giocatore deve pagare il club X . un importo di USD a titolo di risarcimento per la violazione del contratto di lavoro. 5. A. Il giocatore deve restituire immediatamente la banca garantisce ricevuto dal Club X. 6. Le richieste presentate dal club X . contro il P. club e I. agente dei giocatori autorizzati vengono rifiutati. 7. Tale decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS) entro 20 giorni dalla ricezione della notifica della presente decisione, contattando direttamente il tribunale per iscritto e seguendo le istruzioni pubblicate dal CAS, copia della quale si allega alla presente. L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Avenue de l'Elysée 28 1006 Lausanne Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www. tas-cas.org Per la Camera di risoluzione delle controversie della Commissione per lo status dei Calciatori, Jérôme Champagne Vice Segretario Generale di protezione: CAS Indicazioni___________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber of the Player’s Status Committee (2002-2003) - labour disputes – official version by www.fifa.com – THE DISPUTE RESOLUTION CHAMBER OF THE PLAYERS’ STATUS COMMITTEE convening in Zurich, Switzerland, on 6 June 2003 and comprising: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Philippe Piat (France), member Gerardo Movilla (Spain), member Michele Colucci (Italy), member Mario Gallavotti (Italy), member Maurice Watkins (England), member Philippe Diallo (France), member Paulo Rogeiro Souza Amoretty (Brazil), member and deliberating in accordance with Article 42 of the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition September 2001) on a claim lodged by the club X. against the player A. (firsrespondent), as well as against the club P. (second respondent) and the licensed players’ agent I, (third respondent), subsequently and in solidarity, TOOK INTO CONSIDERATION AS TO SUBSTANCE - the Chamber duly noted that: - on 23 May 2002, the clubs X. and P. as well as the player A. signed a tripartite agreement, arranging for the player’s transfer to join the club X., - furthermore, the player and the club X. signed an employment contract on 24 June 2002 valid until 24 June 2006, - the club X. had purchased the federative rights to the player A. at a total of USD , of which it paid USD to the club Z. and USD to the club P., - the club X. and the player A. signed an employment contract entitling the player to a salary of USD per season, payable in 10 instalments, - the parties signed a further contract over the image rights of the player, establishing that the player would receive an additional amount of USD 2,000,000 per season, - on 12 February 2003, the Football Association of the player A. summoned the latter to play a friendly match against the representative team of a European Football Association, - rather than returning to the club X. after the period of release, the player left for his home country and has since not gone back to his club, - the Football Association of the player A. informed the club X. that it had undertaken all necessary steps to ensure that the player would return to his club after the match, yet the player did not board the aeroplane and returned to his home country on his own account, given that the delegation of his national association travelled without him, - the club X. turned to FIFA on 11 April 2003, asking for its rights to be protected, - the claimant, the club X., maintains in particular in its claim that: - it granted the player A. a deadline until 12 March 2003 to reassume his duties at the club, which was not met by the player, - therefore, it is claiming compensation from the player for breach of contract and, subsequently and in solidarity, against the club P. and the player’s agent I., should it be proven that they instigated the player to breach the contract, - the sportive and economical prejudice caused by the player when he left the club X. comprises the following: • X. purchased 50% of the federative right to the player A. from the club Z. at USD . The agreement with the club P. in the amount of USD was signed in continuation so as to enable the club X. to obtain the remaining 50% from this club. Therefore, transfer fee amounted to a total of USD . • The club X. also arranged to pay an amount of USD to the players’ agent and former holder of player’s image rights the “XXX Company”. • Furthermore, the club X. paid an amount of USD to the Football Association, corresponding to the % participation on transfers foreseen in this countries collective bargaining agreement. • The player A. and the club X. agreed that the player would be entitled to a salary of USD per season, payable in 10 instalments as well as an amount of USD per season for the player’s image rights. • In addition, the club X. took charge of paying stamp duty and taxes, fees for the agents and image company involved, expenses regarding the issuance of bank guarantees, legal costs and all further expenses related to the player such as travel costs, salary of the players advisor, rent and car. - The club X. is therefore claiming compensation in the total amount of USD from the counterparties, i.e. the player A- as well as the player’s agent I. and the club P. subsequently and in solidarity, in case their involvement in the breach would be proven, along with USD in concept of sportive prejudice. - the FIFA Administration asked the first respondent, the player A., via his Football Association, to send his explanations on the matter: - in view of the fact that the player abandoned his legal domicile in the country of the club X., where all notifications would otherwise be transmitted, the Dispute Resolution Chamber noted that the claim was forwarded to the Football Association instead, - the Football Association was asked to send all documents received to the player A., - the Dispute Resolution Chamber noted that there was no possibility to serve the claim to the player directly, - the player did not answer the request of FIFA, - the Football Association, however, did provide FIFA with a letter it received from the player on 19 March 2003, i.e. even before the claim of the club X. was lodged, in which he outlined his reasons for not returning to the club, - the player maintained that he returned home after the match of his national association, since he had the oral authorisation by the president of the club X. to visit his family and to witness the birth of his child. Therefore, he was surprised to learn that the club X. claimed that he had failed to return and asked for his suspension, particularly since at the same time the club was initiating discussion with the club P. to arrange his transfer back, - personally, the player felt that the club X. was not granting him the required medical attention as well as the personal security, ever since he returned to the club at the beginning of the year, - also, the political instability of the region deterred him from going back to the club, - given the discussion between his former club and the club X., the player resolved to stay in his home country, - he is asking to be able to continue playing football at home, - in response to the claim, the second respondent, the club P., maintains in particular that: - the club X. involved it in this litigation in an unfair manner, - as from 3 February 2003, articles began appearing in the press stating that the player A. no longer wanted to play with the club X., - on the basis of this news, the club P. contacted club X. in writing on 7 February 2003 so as to establish whether the club X. would be interested in negotiating the transfer of the player A. back to the club P., - from 18 to 21 February 2003, two representatives of the club X. visited the club P. in order to negotiate a possible transfer, - the continuation of these negotiations was held in the country of the club X., where two representatives of club P. visited the club X., - the club P. has provided FIFA with the copies of the aeroplane tickets to the country of club X. and the invoices of the hotel bills for the representatives of the club X. during their stay in the country of the club P., - the negotiations, however, did not lead to a satisfactory conclusion and therefore, the club P. abandoned its interest in signing the player, - for these reasons, the club P. considers it wholly unacceptable that it is being held responsible for the actions of the player A., - in response to the claim, the third respondent, the licensed agent I., maintains in particular that: - he can but reject all responsibility for the actions of the player A., since the latter left the club X. for personal reasons, in virtue of the oral authorisation granted by the club and that he did not return because he felt unsafe and because he had learnt of the discussions of the club X. with his former club regarding a possible transfer back. Moreover, the actions of the player A. were beyond his control, - taking into consideration the above, the Chamber outlined that: - as established in art. 21 §1 of the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (hereinafter “transfer regulations”), it falls within the purview of the Dispute Resolution Chamber to determine whether one of the parties has committed a unilateral breach of contract without just cause, - if the employment contract was breached by a party, the Dispute Resolution Chamber is responsible to verify whether this party is accountable for compensation and outstanding payments, - also, and as outlined in the mentioned article, the Dispute Resolution Chamber will establish the amount of compensation to be paid and decide whether sports sanctions must be imposed, - the Dispute Resolution Chamber noted that the player A. had committed a breach of contract by failing to reassume training with the club X., after having been summoned to play for his Football Association, - the player A. did not provide FIFA with an explanation on his conduct, despite the seriousness of the allegations being raised against him by the club X., - the Chamber can therefore only refer to the explanations that the player had offered to the President of his Football Association on 19 March 2003, which largely coincides with the letter that the player sent to the club X. on 8 March 2003, - consequently, the Chamber is limited to these explanations, in order to establish whether the player had just cause for the breach of contract, - from the information at its disposal, the Chamber understands that the player A. had received verbal authorisation by the club X. to travel home, so as to enable him to witness the birth of his child, - although there is no documentary proof that this information is correct, the Chamber considers that this point bears no further relevance, - in this context, the Chamber maintained that, even if the player A. had been authorised to travel home, he should have returned to the club X. by 12 March 2003 at the latest, as requested by the club, - furthermore, the fact that club X. and the club P. were negotiating his possible transfer back, this is no valid reason for the player to ignore the club X’s demand for his return, - in particular, the player cannot bank on the success of the negotiations and is unable to predict the duration of these talks, - with regard to the allegations of the player A. on the apparent lack of medical attention and measures of personal security provided by the club X., the Chamber maintained that these claims were unsubstantiated and vague, - moreover, it is clearly in the club’s interest to ensure that its players benefit from the required medical attention and the personal security measures, - finally, the Chamber outlined that the political instability of the area could not be considered an impediment for the player to return to the club X., as the country of the club was not involved in the conflict and that this situation posed no threat to the player, - the Dispute Resolution Chamber therefore concluded that the player A. had committed a breach of contract without just cause, - as the player A. signed the employment contract with the club X. at 28 years of age, art. 21. 1 (b) of the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players is applicable, - the player A. left the club X. in February 2003, 9 months into the validity of the employment, - art. 21 of the transfer regulations foresees that sports sanctions shall be applied and compensation payable, if a contracting party commits a breach of contract without just cause during the protected period of the employment, - art. 23.1 (a) of the transfer regulations foresees that the sports sanctions applicable against players shall consist of a suspension to participate in any official football matches for a period of four months, as from the beginning of the new season of the new club’s national championship, - given that the mentioned player has not yet signed with a new club, the Chamber decided that the suspension of the player should commence on 31 August 2003, date of the end of the registration period for both the club X.’s Association and the player A.’s home Football Associations. The suspension of the player A. will thus run until 30 December 2003, - art. 42.1 (c) of the aforementioned regulations specifies that an appeal against the present decision will not have a suspensive effect on the mentioned sportive sanction, - with regard to the compensation payable by the player A., the Chamber maintained that the player had committed a grave infraction and that his responsibility weighed heavily on the damages being suffered by the club X., - art. 22 of the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players lists the factors that are to be taken into account when establishing the compensation for the breach of contract, - not only did the player A. breach the employment contract in the protected period, i.e. in the first year of its validity, but he also abandoned the club mid-season, which is contrary to art. 21.1 (c) of the transfer regulations, - understandably so, this will have had a detrimental impact on the performance and the planning of the club X., - moreover, the Chamber noted that club X. paid USD to the club Z and USD to the club P., in order to obtain the federative rights to the player A., - additionally, and in spirit of art. 22 (3), the Chamber recognised that club X. had paid the required % participation to the Football Association of the player amounting to USD , as foreseen in the collective bargaining agreement, and that it cancelled tax payments, stamp duties and fees for bank guarantees amounting to around USD , - aside of these expenses, the club X. remunerated the “XXX Company” with USD so as to obtain the image rights to the player, - in the sense of art. 22 (2) of the transfer regulations, the Chamber took into consideration that the player A. would have had 3 years and 3 months remaining on his employment contract with the club X., - the player was receiving a salary of USD per season as well as USD per season as compensation for his image rights, - taking into account the expenses of the club X. and, on the other hand, the fact that the player A. had performed for the club X. during nine months, the Chamber concluded that the compensation for the breach of contract that the player A. is liable to reimburse to the club X. amounts to USD , - furthermore, the player must immediately return the bank guarantees in the amount USD that were issued on his behalf by the club X., - with regard to the requested joint liability of the club P. and the licensed agent I., the Chamber resolved that the club P. was able to clearly document that it had been negotiating a possible transfer of the player back, yet that it was unable to reach an agreement with the club X., - the club P. had not concealed its interest in signing the player A. and the club X. had been willing to negotiate this matter, - therefore, the club P. cannot be said to have induced the player A. to breach his contract with the club X., - equally, the Chamber maintained that there were no signs of an involvement of the licensed agent I. that could give rise to the notion that the agent may have induced the player A. to the breach of employment, - as a result, the Chamber rejected the request of the club X. to hold the club P. and the licensed agent I. jointly liable for the compensation to be paid by the player A., - as a result, the Chamber reiterated that club X. is entitled to receive an amount of USD from the player A. as compensation for damages deriving from the unilateral breach of the employment contract without just cause by the mentioned player, - the player A. is not eligible to participate in any official football matches until 30 December 2003, DECIDED FOR THESE REASONS 1. The claim lodged by club X. is partially accepted. 2. The player A. committed a breach of the employment contract signed with the club X. on 13 February 2003, without just cause. 3. The player A. is not eligible to play for any club until 30 December 2003. 4. The player A. must pay the club X. an amount of USD as compensation for the breach of the employment contract. 5. The player A. must immediately return the bank guarantees received from the club X. 6. The claims lodged by the club X. against the club P. and the licensed players’ agent I. are rejected. 7. This decision may be appealed before the Court of Arbitration for Sport (CAS) within 20 days of receiving notification of this decision, by contacting the court directly in writing and by following the directions issued by the CAS, copy of which we enclose hereto. The full address and contact numbers of the CAS are the following: Avenue de l’Elysée 28 1006 Lausanne Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber of the FIFA Players’ Status Committee, Jérôme Champagne Deputy General Secretary Enclosure: CAS Directions
Share the post "F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie – Commissione per lo Status del Giocatore (2002-2003) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico -LA CAMERA DI RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE Commissione per lo Status dei Calciatori convocazione a Zurigo, in Svizzera, il 6 giugno 2003 e composto da: Slim Aloulou (Tunisia), presidente Philippe Piat (Francia), membro Gerardo Movilla (Spagna), membro Michele Colucci (Italia), membro Mario Gallavotti (Italia), membro Maurice Watkins (Inghilterra), membro Philippe Diallo (Francia), membro Paulo Rogeiro Amoretty Souza (Brasile), membro e deliberare, a norma dell’articolo 42 del Regolamento FIFA sullo status e trasferimento dei calciatori (edizione settembre 2001) su un ricorso presentato dal club X . contro il giocatore A."