F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2009-2010) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 16 luglio 2009, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Mario Gallavotti (Italia), membro Joaquim Evangelista (Portogallo), membro su una questione tra il V Player da C, rappresentata dal Sig. B come querelanti nei confronti del Club A da E, come convenuto in merito a una controversia contrattuale tra le parti I. I fatti del caso
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2009-2010) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 16 luglio 2009, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Mario Gallavotti (Italia), membro Joaquim Evangelista (Portogallo), membro su una questione tra il V Player da C, rappresentata dal Sig. B come querelanti nei confronti del Club A da E, come convenuto in merito a una controversia contrattuale tra le parti I. I fatti del caso 1. Il 4 settembre 2007, il V attore (qui di seguito: l'attore), e il club, A (di seguito: il Resistente), ha firmato un contratto di lavoro valido dal 5 settembre 2007 fino al 16 ottobre 2009. L'appendice firmato tale contratto prevede il modo in cui il richiedente riceverà il pagamento, come segue: - 110 mila euro, più 11.000 per il mese di aprile di ogni anno del contratto, prevista per il 1 aprile. - 110 mila euro, più 1.667 per i mesi maggio, giugno, luglio, agosto, settembre e ottobre di ogni anno del contratto, prevista per il 1 ° di ogni mese. 2. Inoltre, il contratto stipulato alcuni extra aggiuntivi che sarebbero stati coperti dal Resistente: - alloggio, più riscaldamento ed elettricità. - Pranzo cinque volte a settimana. - Tre biglietti aerei andata e ritorno al loro paese d'origine. - Accesso ad una macchina. 3. Il 27 febbraio 2009, l'attore contattato FIFA spiegando che il convenuto non era riuscito a pagare le somme dovute previste per l'anno 2008 come segue: - stipendio parziale di giugno 2008 per un importo di EUR 500 - completi stipendi di luglio, settembre e ottobre 2008 (110.000 oltre EUR 1.667 al mese) - EUR 1.750 per i biglietti aerei 4. Pertanto, l'attore richiede inizialmente un totale di 330.000 euro e di 7.451 per il 2008 (successivamente modificato cfr. punto 15). 5. Inoltre, le affermazioni Attore che il Resistente lo rimandò a C nel dicembre 2008 dopo la fine della stagione 2008, e presumibilmente l'attore ha detto che "non era certo se deve continuare a rispettare i contratti stipulati per l'anno 2009" . 6. Secondo la ricorrente, il Resistente a quanto pare ha offerto l'attore (via email) l'importo di euro 1.453 per l'anno 2008, plus offerto a versare al ricorrente 5.500 euro ad accettare una risoluzione del contratto. 7. Il ricorrente, pertanto, richiede anche l'importo di euro 770.000, più 21.002 per l'anno 2009. Inoltre le richieste attore "di un permesso di registrare temporaneamente e giocare per un altro club". L'attore è stato poi informato in due occasioni, dei requisiti per una richiesta di ITC, e deve ancora riconoscere o conformarsi con loro. 8. Il 26 marzo 2009, il convenuto ha risposto alla domanda, affermando che essa aveva adempiuto il suo obbligo intera nei confronti dell'attore, tuttavia ha ammesso che c'erano stati dei ritardi in alcuni dei pagamenti dovuti alla situazione economica di E (ricevute di pagamento non in dotazione) . 9. Per quanto riguarda i pagamenti in sospeso per l'anno 2008, il Resistente sostengono che l'attore aveva chiesto un cambio di alloggio, non previsto nel contratto, e che si è convenuto che il costo aggiuntivo sarebbe da dedurre dal suo salario. Inoltre, l'attore avrebbe richiesto i servizi pay-tv e internet, che sarebbero ancora una volta saranno detratte dai salari (non prove documentali per dimostrare un accordo o dei costi aggiuntivi è stato fornito). Il Resistente quindi calcolato che aveva fatto, strapagati al ricorrente l'importo di EUR 648. Il Resistente sostengono inoltre che se il richiedente è infelice con il calcolo, allora può sottoporre la questione al comitato dei contratti e trasferimenti della Football Association E. 10. Il Resistente sostengono anche l'attore è stato offerto 5.500 euro di recedere dal contratto iniziale, e gli è consentito di trovare un nuovo club. Quando questa offerta è stata respinta dal ricorrente, il Resistente sostengono che non avevano altra intenzione, ma di rispettare i termini del contratto esistente e, quindi, contattato il richiedente via e-mail, per richiedere i documenti necessari (originali) in modo per lui per essere concesso un nuovo lavoro e permessi di soggiorno (si sostiene che l'attore aveva subito questa procedura più volte in precedenza). Il Richiedente presumibilmente non ha inviato i documenti richiesti. 11. Infine il Resistente ha offerto di continuare il loro rapporto di lavoro con l'attore, a condizione che egli invierà i documenti richiesti immediatamente. In alternativa, l'offerta Resistente a concedere all'attore un trasferimento ad un altro club, a condizione che non ulteriori pagamenti al ricorrente sono meno ordinato dal suddetto comitato dei contratti e trasferimenti della Football Association E. 12. Il 1 ° aprile 2009, l'attore ha risposto, e ha sostenuto che era dovuto l'intero importo richiesto per l'anno 2008 meno 1653 euro che era stato apparentemente versati sul conto del richiedente, in tal modo 330 mila euro e 5.798 per il 2008. Inoltre il richiedente rifiuta l'idea di avere la materia trattata in sede di Comitato dei contratti e trasferimenti della Football Association E, e sostiene che solo la FIFA è competente a pronunciarsi in merito. 13. La ricorrente chiede inoltre che ora ha inviato i documenti richiesti per tre volte (senza prove documentali fornite), e che il convenuto si limita a usare questo parametro per evitare l'adempimento degli obblighi contrattuali. Inoltre, le rivendicazioni ricorrente di aver contattato il Resistente numerose volte per richiedere un biglietto aereo per E in modo che possa prendere parte con la squadra (senza prove documentali fornite). 14. Infine, l'attore sottolinea che tornerà a prendere parte con la squadra una volta che le obbligazioni contrattuali sono state soddisfatte, e un biglietto aereo inviato. Il Richiedente, "come segno di buona volontà" rinuncia a qualsiasi S non pagati e le richieste di EUR 5.798. 15. Dopo essere stato concesso un termine in cui per raggiungere una soluzione amichevole, l'attore il 18 aprile 2009, ha informato i nostri servizi che, purtroppo, nessun accordo era stato raggiunto tra le parti. L'attore sostiene di essere stato "irritato e umiliati dal comportamento della Resistente" al punto che nessun accordo potrà mai essere raggiunto, e quindi le pretese ricorrente di avere "il diritto legittimo e richieste" euro 5.798 per l'anno 2008, oltre a EUR 21.002 e 770.000 per l'anno 2009. In una copia di una corrispondenza chiusa, datata 14 aprile 2009, inviato alla Resistente, Il richiedente dichiara che egli considera "tutta la corrispondenza terminato" con il Convenuto. 16. Il 15 maggio 2009, il Resistente fornito la sua posizione definitiva al riguardo, e messo in discussione la competenza della FIFA a pronunciarsi sulla questione, quando un organismo competente, a livello nazionale. Di conseguenza lo schema convenuto che la Football Association e gestire un sistema in linea con quelli di FIFA. I negoziati della Fa e il Comitato Transfer garantisce presumibilmente un processo equo e rispetta il principio della pari rappresentanza di giocatori e club. Il Resistente fornire una copia tradotta del Regolamento E Football Association sul trasferimento, Contratti e status dei giocatori e club, che regolano i negoziati e del Comitato di trasferimento. 17. In base al capitolo VII del regolamento E Football Association sul trasferimento, Contratti e status dei calciatori e le società, i negoziati e il Comitato di trasferimento deve essere costituito da "tre individui, con tre membri della commissione supplenti ... il Consiglio di Amministrazione della Federcalcio E nomina i membri del comitato. "18. Il ruolo del Comitato è quello di assumere "una posizione in materia di controversie dopo una sentenza e dopo che tutte le parti hanno avuto la possibilità di fare affermazioni, prove attuali, familiarizzarsi con la documentazione pertinente e commentare le accuse. L'uguaglianza massima deve essere mantenuta. "19. Nonostante questo, il Resistente mantiene la sua posizione precedente, e afferma che le deduzioni per le spese di alloggio aggiuntivi e pay-tv e servizi Internet non sono stati contestati dal ricorrente. 20. Inoltre, il Resistente chiarisce che l'attore è stato chiesto di fornire il Resistente con un certificato penale, come richiesto dalle regole della Direzione E per l'Immigrazione. Il Resistente afferma che "come negli anni precedenti è stato espressamente dichiarato che il documento originale sarebbe necessario che le autorità non approvano una copia ..." (il sigillata Immigrazione regole che il documento deve essere "originale o in copia autenticata"). Il certificato a quanto pare non arriva fino al 14 aprile 2009 (copia della busta affrancata in dotazione). 21. Il Resistente offre anche una vasta collezione di corrispondenze e-mail tra le parti in cui vengono discussi i debiti, nonché l'obbligo per i documenti originali, nel periodo dicembre 2008 e gennaio 2009. 22. Dopo la chiusura della fase istruttoria, l'attore, il 10 giugno 2009, a condizione di un ulteriore, posizione tardi per i commenti finali del Resistente. Le affermazioni Attore che ha ricevuto, via e-mail, un modulo di autorizzazione della Direzione E per l'Immigrazione che è stato compilato dal Resistente e inviato a lui chiedendo la sua firma. A questo proposito le domande Attore perché è ora accettabile a presentare tale autorizzazione via e-mail e non nella forma originale "come è stato più volte sottolineato" (una copia del documento viene fornito). II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera di Risoluzione delle Controversie analizzato se era competente a trattare la questione a portata di mano. A questo proposito, ha preso atto che la questione attuale è stata sottoposta alla FIFA dal Richiedente il 27 febbraio 2009. Di conseguenza, le regole procedurali della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie (edizione 2008, in prosieguo: le norme procedurali) sono applicabili alla materia in esame (cfr. art 21 comma 1 e comma 2 del... Regole procedurali). 2. Successivamente, i membri della sezione di cui all'art. 3 par. 1 delle norme procedurali e ha confermato che ai sensi dell'art. 24 par. 1, in connessione con l'arte. 22 lit. b del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2008), la Camera di Risoluzione delle Controversie (DRC) decide in merito alle relative all'occupazione controversie tra un club e un giocatore di una dimensione internazionale. Di conseguenza, e dato che il richiedente abbia la cittadinanza C e il Resistente è un club E, è stato confermato che la Camera di Risoluzione delle Controversie è, in linea di principio, l'organismo competente a decidere sul contenzioso in esame. 3. Tuttavia, la Camera ha riconosciuto che il Resistente ha avuto, nel corso del procedimento, ha cercato di sostenere che la FIFA non dovrebbe occuparsi della materia presente fin dal E Football Association aveva istituito un comitato apparentemente indipendente di fronte al quale contesta, come quello attuale potrebbero essere trattati e, in particolare, dal art. 3 del contratto stipulato che ogni controversia derivante dal contratto di lavoro dovrebbe essere presentata al suddetto comitato. Detto questo, i membri della Camera ha inoltre osservato che il Resistente ha comunque fornito la sua posizione e commenti in risposta alla richiesta specifica del ricorrente nel merito. 4. A questo proposito, la Camera ricordato che ai sensi dell'art. 22 b) del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei giocatori, la Camera di Risoluzione delle controversie è competente a trattare una questione come quella a portata di mano a meno che un tribunale arbitrale indipendente, garantire un procedimento equo e nel rispetto del principio della pari rappresentanza di giocatori e club, è stato istituito a livello nazionale nel quadro della Associazione e / o un contratto collettivo. Per quanto riguarda le norme da imporre un tribunale arbitrale indipendente che garantisce un processo equo, la sezione di cui non FIFA Circolare. Datata 20 dicembre 2005 1010. 5. A questo proposito, la Camera ha osservato che, sulla base delle prove documentali fornite dal Resistente, non è stato possibile stabilire senza ombra di dubbio che qualsiasi tribunale arbitrale tali rispettate la formulazione rigorosa dell'art. 22 b) del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori. In particolare, la Camera considerato molto attentamente il capitolo VII del Regolamento E Football Association sul trasferimento, Contratti e status dei giocatori e club, che ha dichiarato che "il Consiglio di Amministrazione della Federcalcio e nomina i membri del comitato. "A questo proposito, la Camera ha ritenuto che il modo in cui sono stati selezionati i membri della commissione, in base ai regolamenti di cui sopra E Federcalcio, ha sollevato seri dubbi sull'indipendenza della commissione, come richiesto dall'art. 22 b) del Regolamento. 6. Di conseguenza, e tenendo in considerazione le prove documentali fornite, la Camera ha stabilito che l'obiezione del Resistente alla competenza della FIFA per affrontare la questione attuale è stata respinta e che la Camera di Risoluzione delle controversie è competente, sulla base dell'art. 22 b) del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei giocatori, da considerare la questione presente come alla sostanza. 7. Successivamente, i membri della Camera ha analizzato l'edizione dei regolamenti dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, la Camera ha preso atto, da un lato, che il contratto relativo alla base della presente controversia è stato firmato il 4 settembre 2007 e, dall'altro, che la richiesta è stata presentata con la FIFA il 27 febbraio 2009. In considerazione di quanto precede, la Camera ha concluso che la versione 2008 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (in prosieguo: il Regolamento), è applicabile al caso in esame nel merito (cfr. art 26 comma 1 e. 2 del Regolamento, edizione 2008). 8. Una volta che le sue competenze e dei regolamenti applicabili era stata così accertata, la Camera di Risoluzione delle Controversie è andato a trattare con la sostanza della questione e ha iniziato con il riconoscimento dei suddetti fatti, nonché la documentazione delle conclusioni l'attore e il convenuto aveva presentato . In particolare, la Camera ha osservato che l'attore e il convenuto aveva firmato un contratto di lavoro il 4 settembre 2007, valida dal 5 settembre 2007 fino al 16 ottobre 2009. 9. La Camera ha esaminato la prossima data in cui il contratto tra le parti in causa era stato risolto. A questo proposito, la Camera ha osservato che la corrispondenza, datata 18 aprile 2009, inviato dal richiedente, a FIFA ha dichiarato che l'attore era la convinzione che nessun accordo sarebbe stato raggiunto tra le parti in merito a qualsiasi eventuale prosecuzione del rapporto di lavoro. Inoltre, la Camera ha osservato che allegato insieme alla corrispondenza del 18 aprile 2009, era una copia di una corrispondenza inviata dal richiedente al Resistente, in data 14 aprile 2009, in cui l'attore ha affermato di considerare «tutta la corrispondenza terminato". Dopo aver considerato i contenuti dei due documenti, la Camera ha concluso che il contratto è stato risolto, dal Richiedente, il 14 aprile 2009, quando l'attore terminato tutta la corrispondenza con il Resistente, e in tal modo, terminata la possibilità delle parti interessate continuando il loro rapporto di lavoro. 10. Dopo aver concluso che l'attore aveva risolto il contratto il 14 aprile 2009, la camera accanto dovuto prendere in considerazione, ai sensi dell'art. 14 del regolamento, se l'attore ha avuto una giusta causa per rescindere il contratto unilateralmente. A questo proposito, la Camera ritenuto la controversia di avere due problemi separati, sui quali le parti in disaccordo. 11. La prima questione relativa alle accuse di stipendi non pagati, dove da un lato, le pretese Attore che più di tre mesi gli stipendi per l'anno 2008 rimangono non pagati, e d'altra parte, il convenuto sostiene che tutti gli obblighi finanziari al ricorrente sono state soddisfatte . 12. La seconda questione riguarda a titolo oneroso, da un lato, le accuse da parte del richiedente che il Resistente aveva lo rimandò a C, e non aveva intenzione di portarlo indietro o degli obblighi contrattuali per l'anno 2009, e dall'altro , rivendicazioni da parte del Resistente che il richiedente è stato il compito di fornire i documenti corretti per ottenere un permesso di lavoro e di soggiorno, senza la quale, l'attore non può essere riportato a E. 13. La prima Camera considerato la questione degli stipendi non pagati, e ha preso atto delle accuse dalla parte attrice, che il Resistente non era riuscito a pagare gli stipendi interi per i mesi di luglio, settembre e ottobre 2008, e parte dello stipendio di giugno 2008. Successivamente, la Camera allora considerato l'argomento della Resistente, in cui è stato confermato che c'erano stati alcuni ritardi nel pagamento degli stipendi, tuttavia, il convenuto ha sostenuto che tutti gli obblighi finanziari per l'anno 2008, sono stati interamente versato all'attore. A questo proposito, si è preso atto che il Resistente ha affermato che l'attore aveva fatto richieste di servizi aggiuntivi che non facevano parte degli obblighi contrattuali del Resistente. Il Resistente ha affermato che tra questi figurano un cambio di servizi relativi all'alloggio, pay-tv e internet, e che l'attore aveva accettato di avere dei costi aggiuntivi detratti dal suo stipendio. Inoltre, il Resistente ha fornito una ripartizione dettagliata dei costi aggiuntivi, che apparentemente hanno dimostrato che l'attore aveva, infatti, è stato strapagato dal Resistente, per il periodo 2008. 14. Dopo aver considerato l'argomento del Resistente, la Camera era ansioso di sottolineare che, ai sensi dell'art. 12 par. 3 del Regolamento di procedura, ogni parte la rivendicazione del diritto sulla base di un fatto presunto recano l'onere della prova. In questo contesto, la Camera ha riconosciuto che, in conformità con la documentazione sul file, il Resistente non ha fornito alcuna documentazione comprovante che le parti interessate erano messi d'accordo per avere i costi supplementari trattenuti dallo stipendio del richiedente. Inoltre la Camera ha osservato che è stata fornita alcuna documentazione a sostegno i calcoli contenuti nella ripartizione del Resistente dei pagamenti e dei costi aggiuntivi. Di conseguenza, la Camera ha concluso che le accuse della parte convenuta, è stata respinta, in quanto non c'erano sufficienti elementi di prova forniti dal Resistente al fine di dimostrare le accuse. 15. In considerazione di ciò la Camera ha ritenuto che il convenuto non aveva fornito prove sufficienti a dimostrare di aver soddisfatto tutti gli obblighi finanziari previsti nel contratto di lavoro, e che pertanto aveva omesso di provare di aver effettivamente versato al ricorrente gli importi dichiarati per i mesi di luglio, settembre e ottobre del 2008, oltre a uno stipendio parziale per giugno 2008. In considerazione di ciò, e sulla base della documentazione a portata di mano, la Camera ha concluso che il convenuto non aveva adempiuto il suo obbligo finanziario a versare al ricorrente per il periodo richiesto, pari a oltre 3 mesi. 16. Di conseguenza, la Camera ha deciso che il Resistente, non avendo a versare al ricorrente oltre 3 mesi di stipendi, è risultato essere in violazione del contratto e, in particolare, che tale violazione del contratto conformemente alla sua giurisprudenza aveva raggiunto un tale livello di sofferenza che il ricorrente la violazione ha diritto di recedere dal contratto unilateralmente. 17. Alla luce di quanto sopra, la Camera è giunta alla conclusione che l'attore risolto il relativo contratto di lavoro, il 14 aprile 2009, con giusta causa. In considerazione di ciò, la questione relativa al fatto che il richiedente è stato il compito di fornire la documentazione necessaria per la concessione di un permesso di lavoro, è stato considerato di scarsa importanza conseguenti alla questione a portata di mano. 18. Di conseguenza, la Camera ha deciso che il convenuto è tenuto a pagare tutte le somme dovute in sospeso ai sensi del contratto di collocamento competente fino alla data in cui è considerato il rapporto di lavoro di aver terminato, vale a dire fino al 14 aprile 2009. 19. La Camera, preso in considerazione i termini finanziari del contratto di lavoro, che stabilisce che per ciascuno dei mesi di luglio, settembre e ottobre del 2008, l'attore era dovuto EUR 1667 oltre 110 mila, oltre a 500 euro che non pagate per giugno 2008 . Inoltre, la Camera ha inoltre preso atto che il ricorrente aveva rinunciato il diritto a tutte S non retribuito per l'anno 2008 (cfr. punto I. 14.), E che l'attore aveva ricevuto un pagamento di 1.653 euro nel febbraio 2009 da parte del Resistente. A questo proposito, e tenendo conto del fatto che lo stipendio non era dovuta per il mese di febbraio 2009, la Camera ha ritenuto che tale importo relativo ai salari dovuti dovuti per l'anno 2008. Infine la Camera ha osservato che il rapporto contrattuale era stata revocata dalla parte attrice il 14 aprile 2009, quindi la metà del previsto 11.000 euro, più 110.000 di aprile 2009, è stato dovuto al richiedente, come gli stipendi in sospeso. Pertanto la Camera ha concluso che l'importo dovuto in salari dovuti è pari a 9348 ((3 x 1.667 EUR + 500 euro) - (1.653 euro) per il 2008/5500 euro per il 2009) più 55 mila per aprile 2009. Inoltre, la Camera ha deciso di assegnare il Richiedente, in conformità con i termini del contratto di lavoro, il valore di un biglietto di ritorno volo tra R e Z. A questo proposito la Camera ha ritenuto che il costo medio di un biglietto è pari a 1.000 . 20. Inoltre, la Camera ha stabilito che il Resistente ai sensi dell'art. 17 par. 1 del Regolamento è inoltre tenuto a versare un risarcimento per la violazione commessa del contratto. 21. A questo proposito, e tenendo in considerazione il valore restante del contratto di lavoro rilevante, vale a dire gli stipendi per il periodo tra il 15 aprile 2009 e il 15 ottobre 2009, le circostanze del caso di specie, nonché i criteri stabiliti dall'art. 17 par. 1 del Regolamento, la Camera ha stabilito che era sufficiente per assegnare la compensazione richiedente per violazione del contratto per un importo di 15.502 euro, più 715.000. 22. Pertanto, tenuto conto del tasso di cambio tra EUR e S al momento della decisione, la Camera ha calcolato che l'attore doveva essere assegnato l'importo totale di euro 29.848. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La pretesa del ricorrente, V, è parzialmente accolta. 2. Il Resistente, A, deve pagare all'attore, V, l'importo di euro 29.848 entro 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione. 3. Eventuali ulteriori richieste presentate dalla parte attrice, V, sono respinte. 4. Se la somma di cui sopra non viene pagata entro il termine suddetto, un tasso di interesse del 5% all'anno vigore al momento della scadenza del termine fisso e la questione attuale deve essere presentata, su richiesta del partito al Comitato Disciplinare della FIFA in modo che il disciplinare necessaria sanzioni possono essere imposte. 5. Il Richiedente, V, è diretta ad informare la controparte, A, immediatamente e direttamente il numero di conto a cui il versamento deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. ** Nota relativa alla decisione motivata (ricorso giurisdizionale): Secondo l'articolo 63 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Tribunale Arbitrale dello Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie Jérôme Valcke Segretario Generale All.. CAS direttive
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F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2009-2010) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 16 July 2009, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Mario Gallavotti (Italy), member Joaquim Evangelista (Portugal), member on a matter between the Player V from C, represented by Mr B as Claimant against the Club A from E, as Respondent regarding a contractual dispute between the parties I. Facts of the case 1. On 4 September 2007, the Claimant V (hereafter: the Claimant), and the club, A (hereafter: the Respondent), signed an employment contract valid from 5 September 2007 until 16 October 2009. The signed appendix of said contract stipulates the manner in which the Claimant will receive payment, as follows: - 110,000 plus EUR 11,000 for the month of April for each year of the contract, due on 1st of April. - 110,000 plus EUR 1,667 for the months May, June, July, August, September and October of each year of the contract, due on 1st of each month. 2. Additionally, the contract stipulated some additional extras that would be covered by the Respondent: - Accommodation plus heating and electricity. - Lunch five times a week. - Three return airline tickets to their home country. - Access to a car. 3. On 27 February 2009, the Claimant contacted FIFA explaining that the Respondent had failed to pay the due amounts stipulated for the year 2008 as follows: - Partial salary for June 2008 amounting to EUR 500 - Full salaries for July, September and October 2008 (110,000 plus EUR 1,667 each month) - EUR 1,750 for airline tickets 4. Therefore, the Claimant initially requests a total of 330,000 and EUR 7,451 for 2008 (later amended c.f. paragraph 15). 5. Additionally, the Claimant claims that the Respondent sent him back to C in December 2008 following the end of the 2008 season, and allegedly told the Claimant that it was “not certain whether it shall continue to abide by the stipulated contracts for the year 2009”. 6. According to the Claimant, the Respondent apparently offered the Claimant (via email) the amount of EUR 1,453 for the year 2008, plus offered to pay the Claimant EUR 5,500 to accept a termination of the contract. 7. The Claimant, therefore, also requests the amount 770,000 plus EUR 21,002 for the year 2009. Additionally the Claimant requests “a permit to temporarily register and play for another club”. The Claimant has since been informed on two occasions of the requirements for an ITC request, and has yet to acknowledge or comply with them. 8. On 26 March 2009, the Respondent responded to the claim, alleging that it had fulfilled its entire obligation towards the Claimant, however it admitted that there had been delays in some of the payments due to the economic situation of E (no payment receipts provided). 9. In relation to the outstanding payments for the year 2008, the Respondent allege that the Claimant had requested a change of accommodation, not provided for in the contract, and that it was agreed that the additional cost would be deducted from his wages. Additionally, the Claimant allegedly requested pay-tv and internet services, which would again be deducted from the wages (no documentary evidence to show an agreement or the additional costs was provided). The Respondent therefore calculated that it had in fact, overpaid the Claimant the amount of EUR 648. The Respondent also maintain that if the Claimant is unhappy with the calculation, then he can submit the matter to the Committee of Contracts and Transfers of the E Football Association. 10. The Respondent also claim the Claimant was offered EUR 5,500 to terminate the contract early, and be allowed to find a new club. When this offer was rejected by the Claimant, the Respondent maintain that they had no other intention but to fulfil the terms of the existing contract, and thus contacted the Claimant via email, to request the necessary documents (originals) in order for him to be granted new work and residence permits (it is claimed that the Claimant had undergone this procedure numerous times before). The Claimant allegedly did not send the required documents. 11. Finally the Respondent offered to continue their working relationship with the Claimant, under the condition that he send the required documents immediately. Alternatively, the Respondent offer to grant the Claimant a transfer to another club, under the condition that no further payments to the Claimant are made unless ordered to by the aforementioned Committee of Contracts and Transfers of the E Football Association. 12. On 1 April 2009, the Claimant responded, and maintained that he was owed the full amount claimed for the year 2008 minus EUR 1,653 which had been apparently paid into the Claimant’s account, thus 330,000 and EUR 5,798 for 2008. Additionally the Claimant rejects the notion of having the matter dealt with in the Committee of Contracts and Transfers of the E Football Association, and claims that only FIFA is competent to rule on the matter. 13. The Claimant additionally claims that he has now sent the requested documents three times (no documentary evidence provided), and that the Respondent is merely using this to avoid fulfilling the contractual obligations. Furthermore the Claimant claims to have contacted the Respondent numerous times to request an airline ticket to E so that he can take part with the team (no documentary evidence provided). 14. Finally, the Claimant emphasises that he will return to take part with the team once the contractual obligations have been fulfilled, and an airline ticket sent. The Claimant, “as a sign of good will” waives any unpaid S and requests EUR 5,798. 15. After being granted a deadline in which to achieve an amicable solution, the Claimant on 18 April 2009, informed our services that unfortunately no agreement had been reached between the parties. The Claimant claims to have been “irritated and humiliated by the Respondent’s conduct” to the extent that no agreement will ever be reached, and thus the Claimant claims to have “the legitimate right to and requests” EUR 5,798 for the year 2008, plus EUR 21,002 and 770,000 for the year 2009. In an enclosed copy of a correspondence, dated 14 April 2009, sent to the Respondent, the Claimant states that he considers “all correspondence terminated” with the Respondent. 16. On 15 May 2009, the Respondent provided its final position on the matter, and questioned the competence of FIFA to rule on the matter when a competent body exists at national level. Accordingly the Respondent outline that the E Football Association operate a system in line with those of FIFA. The FA’s Negotiations and Transfer Committee allegedly guarantees fair proceedings and respects the principle of equal representation of players and clubs. The Respondent provide a translated copy of the E Football Association’s Regulations on Transfer, Contracts and Status of Players and Clubs, which govern the Negotiations and Transfer Committee. 17. According to chapter VII of the E Football Association’s Regulation on Transfer, Contracts and Status of Players and Clubs, the Negotiations and Transfer Committee shall be made up of “three individuals, with three alternate committee members…the Board of Directors of the Football Association of E appoints the members of the committee.” 18. The Committee’s role is to assume “a position in matters of dispute after a ruling and after all parties have been given the opportunity to make claims, present evidence, acquaint themselves with pertinent documentation and comment on the charges. The utmost equality shall be maintained.” 19. Notwithstanding this, the Respondent maintains its previous position, and claims that the deductions for the additional accommodation costs and pay-tv and internet services have not been contested by the Claimant. 20. Furthermore the Respondent clarifies that the Claimant was asked to provide the Respondent with a criminal record certificate as required by the rules of the E Directorate of Immigration. The Respondent states that “like the years before it was specifically stated that the original document would be required as the authorities do not approve of a copy…” (the enclosed Immigration rules state that the document must be “originals or notarized copies”). The certificate apparently did not arrive until 14 April 2009 (copy of stamped envelope provided). 21. The Respondent also provides an extensive collection of email correspondences between the parties in which the debts as well as the requirement for original documents are discussed over the period December 2008 and January 2009. 22. Following the close of the investigation stage, the Claimant, on 10 June 2009, provided an additional, late position to the Respondent’s final comments. The Claimant claims that he received, via email, an Authorisation Form of the E Directorate of Immigration which was filled out by the Respondent and sent to him requesting his signature. In this respect the Claimant questions why it is now acceptable to submit this authorisation by email and not in the original form “as has many times been pointed out” (a copy of the document is provided). II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Dispute Resolution Chamber analysed whether it was competent to deal with the matter at hand. In this respect, it took note that the present matter was submitted to FIFA by the Claimant on 27 February 2009. Consequently, the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (edition 2008; hereinafter: the Procedural Rules) are applicable to the matter at hand (cf. art. 21 par. 1 and par. 2 of the Procedural Rules). 2. Subsequently, the members of the Chamber referred to art. 3 par. 1 of the Procedural Rules and confirmed that in accordance with art. 24 par. 1 in connection with art. 22 lit. b of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2008), the Dispute Resolution Chamber (DRC) shall adjudicate on employment-related disputes between a club and a player of an international dimension. As a consequence, and since the Claimant holds the C nationality and the Respondent is an E club, it was confirmed that the Dispute Resolution Chamber is, in principle, the competent body to decide on the present litigation. 3. However, the Chamber acknowledged that the Respondent had, during the course of the proceedings, sought to argue that FIFA should not deal with the present matter since the E Football Association had established an apparently independent committee in front of which disputes such as the present one could be dealt with and, in particular, since art. 3 of the contract stipulated that any dispute arising from the employment contract should be submitted to said committee. This being said, the members of the Chamber also noted that the Respondent had nevertheless provided its position and comments in response to the Claimant’s specific claim as to the substance. 4. In this respect, the Chamber recalled that in accordance with art. 22 b) of the Regulations on the Status and Transfer of Players, the Dispute Resolution Chamber is competent to deal with a matter such as the one at hand unless an independent arbitration tribunal, guaranteeing fair proceedings and respecting the principle of equal representation of players and clubs, has been established at national level within the framework of the Association and/or a collective bargaining agreement. With regard to the standards to be imposed on an independent arbitration tribunal guaranteeing fair proceedings, the Chamber referred to FIFA Circular no. 1010 dated 20 December 2005. 5. In this respect, the Chamber noted that on the basis of the documentary evidence provided by the Respondent, it could not be established beyond doubt that any such arbitration tribunal respected the strict wording of art. 22 b) of the Regulations on the Status and Transfer of Players. In particular, the Chamber considered very carefully chapter VII of the of the E Football Association’s Regulations on Transfer, Contracts and Status of Players and Clubs, which stated that “the Board of Directors of the Football Association of E appoints the members of the committee.” In this respect, the Chamber considered that the manner in which the members of the committee were selected, according to the aforementioned E Football Association’s Regulations, raised serious doubts over the independence of the committee, as required by art. 22 b) of the Regulations. 6. Consequently, and taking into consideration the documentary evidence provided, the Chamber established that the Respondent’s objection to the competence of FIFA to deal with the present matter had to be rejected and that the Dispute Resolution Chamber is competent, on the basis of art. 22 b) of the Regulations on the Status and Transfer of Players, to consider the present matter as to the substance. 7. Subsequently, the members of the Chamber analysed which edition of the regulations should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the Chamber took note, on the one hand, that the relevant contract at the basis of the present dispute was signed on 4 September 2007 and, on the other hand, that the claim was lodged with FIFA on 27 February 2009. In view of the foregoing, the Chamber concluded that the 2008 version of the Regulations on the Status and Transfer of Players (hereinafter: the Regulations), is applicable to the case at hand as to the substance (cf. art 26 par. 1 and 2 of the Regulations, edition 2008). 8. Once its competence and the applicable Regulations had thus been established, the Dispute Resolution Chamber went on to deal with the substance of the matter and started by acknowledging the above-mentioned facts as well as the documentation of the submissions the Claimant and the Respondent had filed. In particular, the Chamber noted that the Claimant and the Respondent had signed an employment contract on 4 September 2007, valid from 5 September 2007 until 16 October 2009. 9. The Chamber next considered the date on which the contract between the relevant parties had been terminated. In this respect, the Chamber noted that the correspondence, dated 18 April 2009, sent by the Claimant to FIFA stated that the Claimant was of the belief that no agreement would be reached between the parties regarding any possible continuation of their employment relationship. Additionally, the Chamber noted that enclosed along with the correspondence of 18 April 2009, was a copy of a correspondence sent by the Claimant to the Respondent, dated 14 April 2009, in which the Claimant stated that he considered “all correspondence terminated”. Upon consideration of the contents of the two documents, the Chamber concluded that the contract was terminated, by the Claimant, on 14 April 2009, when the Claimant terminated all correspondence with the Respondent, and in doing so, terminated any possibility of the relevant parties continuing their employment relationship. 10. Having concluded that the Claimant had terminated the contract on 14 April 2009, the chamber next had to consider, in accordance with art. 14 of the Regulations, whether the Claimant had a just cause to terminate the contract unilaterally. In this respect, the Chamber deemed the dispute to have two separate issues on which the parties disagreed. 11. The first issue related to allegations of unpaid salaries, where on the one hand, the Claimant claims that over 3 months salaries for the year 2008 remain unpaid, and on the other hand, the Respondent alleges that all financial obligations to the Claimant have been fulfilled. 12. The second issue for consideration relates to, on the one hand, allegations by the Claimant that the Respondent had sent him back to C, and had no intention of bringing him back or fulfilling the contractual obligations for the year 2009, and on the other hand, claims by the Respondent that the Claimant was responsible for providing the correct documents for obtaining a work and residence permit, without which, the Claimant could not be brought back to E. 13. The Chamber first considered the issue of unpaid salaries, and took note of the allegations by the Claimant, that the Respondent had failed to pay the entire salaries for the months July, September and October 2008, and part of the salary for June 2008. Subsequently, the Chamber then considered the argument of the Respondent, in which it was confirmed that there had been certain delays in the payment of salaries, however, the Respondent maintained that all financial obligations for the year 2008, were fully paid to the Claimant. In this respect, it was duly noted that the Respondent alleged that the Claimant had made requests for additional services that were not part of the contractual obligations of the Respondent. The Respondent claimed that these included a change of accommodation, pay-tv and internet services, and that the Claimant had agreed to have the additional costs deducted from his salary. Furthermore, the Respondent provided a detailed breakdown of the additional costs, which apparently showed that the Claimant had in fact, been overpaid by the Respondent, for the 2008 period. 14. Upon consideration of the Respondent’s argument, the Chamber was eager to point out that, in accordance with art. 12 par. 3 of the Procedural Rules, any party claiming a right on the basis of an alleged fact shall carry the burden of proof. In this context, the Chamber acknowledged that, in accordance with the documentation on file, the Respondent had not provided any documentation proving that the relevant parties had made an agreement to have the additional costs deducted from the salary of the Claimant. Additionally the Chamber noted that no documentation was provided to support the calculations contained in the Respondent’s breakdown of payments and additional costs. As a consequence, the Chamber concluded that the allegations of the Respondent, had to be rejected, since there was not sufficient evidence provided by the Respondent in order to prove the allegations. 15. In view of this the Chamber deemed that the Respondent had failed to provide sufficient evidence to prove that it had met all financial obligations stipulated in the employment contract, and that it had therefore failed to prove that it had indeed paid the Claimant the amounts claimed for the months July, September and October of 2008, plus a partial salary for June 2008. In view of this, and on the basis of the documentation at hand, the Chamber concluded that the Respondent had not fulfilled its financial obligation to pay the Claimant for the claimed period, which amounted to over 3 months. 16. As a consequence, the Chamber decided that the Respondent, in failing to pay the Claimant over 3 months of salaries, was found to be in breach of contract and, in particular, that this breach of contract in accordance with its jurisprudence had reached such a level that the Claimant suffering the breach is entitled to terminate the contract unilaterally. 17. In the light of the above, the Chamber reached the conclusion that the Claimant terminated the relevant employment contract, on 14 April 2009, with just cause. In view of this, the question relating to whether the Claimant was responsible for providing the relevant documentation for the granting of a work permit, was considered to be of little consequential importance to the matter at hand. 18. Consequently, the Chamber decided that the Respondent is liable to pay all outstanding monies due under the relevant employment contract until the date on which the labour relationship is considered to have terminated, i.e. until 14 April 2009. 19. The Chamber, took into consideration the financial terms of the employment contract, which stipulated that for each of the months July, September and October of 2008, the Claimant was owed EUR 1,667 plus 110,000, in addition to EUR 500 that remained unpaid for June 2008. Furthermore, the Chamber also took note that the Claimant had waived the right to all unpaid S for the year 2008 (c.f. point I. 14.), and that the Claimant had received a payment of EUR 1,653 in February 2009 from the Respondent. In this regard, and taking into account that no salary was due for the month of February 2009, the Chamber considered that this amount related to the outstanding salaries due for the year 2008. Finally the Chamber noted that the contractual relationship had been terminated by the Claimant on 14 April 2009, thus half of the stipulated EUR 11,000 plus 110,000 for April 2009, was owed to the Claimant as outstanding salaries. Therefore the Chamber concluded that the amount due in outstanding salaries was EUR 9,348 ((3 x EUR 1,667 + EUR 500) - (EUR 1,653) for 2008 / EUR 5,500 for 2009) plus 55,000 for April 2009. In addition, the Chamber decided to award the Claimant, in accordance with the terms of the employment contract, the value of a return flight ticket between R and Z. In this respect the Chamber considered that the average cost of such a ticket is EUR 1,000. 20. Furthermore, the Chamber established that the Respondent in accordance with art. 17 par. 1 of the Regulations is also liable to pay compensation for the committed breach of contract. 21. In this regard, and taking into consideration the rest value of the relevant employment contract, i.e. the salaries for the period between 15 April 2009 and 15 October 2009, the circumstances surrounding the present case as well as the criteria established in art. 17 par. 1 of the Regulations, the Chamber established that it was adequate to award the Claimant compensation for breach of contract in the amount of EUR 15,502 plus 715,000. 22. Therefore, taking into consideration the exchange rate between EUR and S at the time of the decision, the Chamber calculated that the Claimant was to be awarded the total amount of EUR 29,848. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the Claimant, V, is partially accepted. 2. The Respondent, A, has to pay to the Claimant, V, the amount of EUR 29,848 within 30 days as from the date of notification of this decision. 3. Any further claims lodged by the Claimant, V, are rejected. 4. If the aforementioned sum is not paid within the aforementioned deadline, an interest rate of 5% per year will apply as of expiring of the fixed time limit and the present matter shall be submitted upon the party’s request to FIFA’s Disciplinary Committee so that the necessary disciplinary sanctions may be imposed. 5. The Claimant, V, is directed to inform the Respondent, A, immediately and directly of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. ** Note relating to the motivated decision (legal remedy): According to article 63 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Court of Arbitration for Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber Jérôme Valcke Secretary General Encl. CAS directives
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