F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2009-2010) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 26 febbraio 2010, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Philippe Piat (Francia), membro Takuya Yamazaki (Giappone), membro Mario Gallavotti (Italia), membro Todd Durbin (USA), membro del reclamo presentato dal giocatore, N, come querelanti nei confronti del club, X, come convenuto in merito uno occupazionale controversia tra le parti I. Fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2009-2010) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 26 febbraio 2010, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Philippe Piat (Francia), membro Takuya Yamazaki (Giappone), membro Mario Gallavotti (Italia), membro Todd Durbin (USA), membro del reclamo presentato dal giocatore, N, come querelanti nei confronti del club, X, come convenuto in merito uno occupazionale controversia tra le parti I. Fatti della controversia 1. Il 6 settembre 2007, il giocatore S, N (in prosieguo: il Richiedente), e il club, X (in prosieguo: il Resistente), ha firmato un contratto di lavoro valido dal 6 settembre 2007 fino alla fine della Premier League e campionato tazza di I per la stagione 2007-08. 2. In conformità del presente contratto, l'attore aveva diritto a ricevere, tra l'altro la quantità totale di USD 110.000 fino al termine della stagione 2007-08 da pagare come segue: a. USD 22.000 relativa alla firma del contratto; b. 22.000 USD 45 giorni dalla firma del contratto, c. USD 3000 come d stipendio mensile. Il resto (non specificato) a favore del giocatore nel maggio 2008. 3. Il 20 dicembre 2007, le parti hanno firmato un "accordo reciproco" in base alle quali, tra l'altro, l'attore avrebbe lasciato per la S per le vacanze il 21 dicembre 2007 e tornare alla I il 10 gennaio 2008. 4. Inoltre, in base a questo accordo, il convenuto si è impegnata a pagare 56 mila dollari al richiedente tramite l'Ambasciata d'S in I l'8 gennaio 2008. Se la quantità di USD 56.000 rimarrebbe non retribuito entro l'8 gennaio 2008, l'attore ha il diritto di non tornare al I e "seguire la materia attraverso la FIFA per l'importo totale del contratto". 5. Il 18 gennaio 2008, l'attore ha presentato una domanda di fronte alla FIFA contro il convenuto sostenendo che i due pagamenti di USD 22.000 ciascuno e il suo stipendio come da settembre a dicembre 2007 (USD 12.000), pari a USD 56.000, era rimasto in sospeso. Facendo riferimento al suddetto accordo reciproco e arte. 14 del regolamento sullo status e sul trasferimento dei giocatori si aggiunge che, in data 16 gennaio 2008, ha posto fine al contratto di lavoro pertinente con giusta causa. 6. I punti Ricorrente rileva che il relativo contratto di lavoro con validità sino al 30 giugno 2008. 7. Il Resistente essendo venuta meno ai suoi obblighi e quindi di aver agito in violazione del contratto, l'attore chiede che il convenuto sia condannata a pagargli le somme seguenti: a. le quote rimanenti e stipendi per un totale di USD 56.000, b. risarcimento per rottura di contratto pari a USD 54.000 (valore residuo del contratto di lavoro). 8. In risposta alla domanda, lo Stato convenuto che l'attore aveva ricevuto 33.000 dollari il 30 novembre 2007, come confermato da una ricevuta firmata e le impronte digitali e poi andò in vacanza e non tornò mai a I. 9. Il Resistente aggiunge che ha notificato l'assenza del ricorrente alla Lega I organizzazione e ricorda che in base ad un accordo l'attore ha dovuto giocare al club fino al 4 settembre 2008. 10. Il ricorrente, da parte sua, nega di aver ricevuto la suddetta USD 33.000 e sostiene che non ha mai firmato alcun ricevimento. Egli aggiunge che, confrontando la sua firma sul contratto di lavoro e la firma sulla ricevuta presentata dalla Resistente è ovvio che quello sulla ricevuta non è la sua firma. 11. Egli sottolinea inoltre che le affermazioni della Resistente non ha senso, dato che il 20 dicembre 2007, con la sottoscrizione del suddetto "accordo reciproco" 20 giorni dopo il pagamento presunta di USD 33.000, il convenuto ha riconosciuto che gli doveva USD 56.000 e che in caso di mancato pagamento di tale importo non sarebbe stato obbligato a tornare al I e deferire la questione alla FIFA per l'importo totale del contratto. 12. La Resistente insiste sul fatto che l'attore ha ricevuto 33 mila dollari e che aveva un accordo con la controparte a giocare fino al 4 settembre 2008. Il Resistente è del parere che il ricorrente non ha adempiuto i suoi obblighi a causa di continui infortuni e assenze. 13. Nonostante la richiesta della FIFA, il Resistente non ha presentato la versione originale della ricevuta di cui sopra (cfr. punto I. / 8. Sopra). 14. L'8 febbraio 2008, l'attore ha firmato un contratto di lavoro con il club S, FC Y, una copia del quale è stato reso disponibile dal Richiedente su richiesta della FIFA. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera di Risoluzione delle Controversie (di seguito indicato anche come Camera o DRC) ha analizzato se essa era competente ad occuparsi del caso a portata di mano. A questo proposito, ha preso atto che la questione attuale è stata presentata alla FIFA il 18 gennaio 2008. Di conseguenza, le regole procedurali della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie (edizione 2005, in prosieguo: Regole procedurali) sono applicabili alla materia in esame (cfr. articolo 21 comma 2 e 3 delle norme procedurali, edizione. 2008, in combinazione con l'art. 18 par. 2 e 3 delle norme procedurali). 2. Successivamente, i membri della sezione di cui all'art. 3 par. 1 delle norme procedurali e ha confermato che ai sensi dell'art. 24 par. 1 in combinazione con l'art. 22 lit. b) del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2009) la Camera di Risoluzione delle Controversie è competente a trattare la questione in gioco, che riguarda un occupazionale controversia con una dimensione internazionale tra un giocatore e un club S io. 3. Inoltre, la Camera ha analizzato i quali la normativa dovrebbe essere applicabile a conoscere del merito della questione. A questo proposito, ha confermato che ai sensi dell'art. 26 par. 1 e 2 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2009), e considerando che la presente domanda è stata presentata il 18 gennaio 2008, l'edizione 2008 delle suddette regole (in prosieguo: Regolamento) è applicabile alla materia a portata di mano per quanto riguarda la sostanza. 4. La competenza della Camera e dei regolamenti vigenti che sono stati istituiti, la Camera è entrato nella sostanza della questione. A questo proposito, la Camera ha riconosciuto che l'attore e il convenuto ha firmato un contratto di lavoro il 6 settembre 2007 valida fino alla fine della Premier League e coppa campionato del IFF per la stagione 2007-08. Secondo la ricorrente, il contratto di lavoro era valido fino al 30 giugno 2008. 5. I membri della Camera ha osservato che, il 20 dicembre 2007, l'attore e il convenuto ha firmato un "accordo reciproco" in base alle quali, tra l'altro, il convenuto si è impegnata a pagare 56 mila dollari al richiedente tramite l'Ambasciata d'S in I 8 gennaio 2008. Inoltre, se l'importo di USD 56.000 rimarrebbe non pagati entro l'8 gennaio 2008, l'attore aveva il diritto di "seguire la materia attraverso la FIFA per l'importo totale del contratto". 6. In continuazione, la Camera notato che l'importo di USD 56.000, pari ai due pagamenti contrattuali di 22 mila dollari ciascuno e lo stipendio mensile a partire da settembre 2007 fino al dicembre 2007, essendo rimasto pagato entro il termine convenuto, l'attore risolto unilateralmente il contratto di lavoro il 16 gennaio 2008 invocando giusta causa e ha presentato la sua petizione contro il convenuto di fronte a FIFA. 7. L'attore sostiene che il convenuto ha violato il contratto, non avendo mandato sua retribuzione a partire dal settembre 2007 e, quindi, si chiede il pagamento di retribuzioni arretrate pari a USD 56.000 e il risarcimento per violazione del contratto pari al valore residuo del contratto di lavoro per un importo di USD 54.000. 8. La Camera poi si voltò verso gli argomenti addotti dal convenuto nel controricorso e ha osservato che, secondo il Resistente, il 30 novembre 2007, ha pagato 33.000 dollari all'attore. I membri della Camera ha osservato che, a sostegno di tale posizione, il Resistente ha presentato una ricevuta firmata. Il Resistente sostiene inoltre che, dopo il pagamento, l'attore ha lasciato in vacanza e non tornò più. 9. Per quanto riguarda il ricevimento presentata dal convenuto in relazione con la quantità di cui sopra di USD 33.000, la Camera ha osservato che l'attore nega di aver ricevuto tale pagamento ed avendo firmato tale ricezione. Inoltre, i punti Attore che la posizione del Resistente non è logico, dato che con la firma della "accordo reciproco" il 20 dicembre 2007, vale a dire 20 giorni dopo il pagamento presunta di USD 33.000, il Resistente esplicitamente riconosciuto che gli doveva l'importo di USD 56.000. 10. La Camera ha inoltre osservato che nonostante la richiesta della FIFA di presentare l'originale della ricevuta contestata, che, in circostanze come in materia a portata di mano, è una procedura standard durante l'inchiesta in una controversia, il Resistente non era riuscito a farlo. In questo contesto, i membri della sezione indicato anche arte. 12 par. 3 delle norme procedurali, in base al quale una parte la rivendicazione del diritto sulla base di un fatto presunto recano l'onere della prova. Pertanto, la Camera ha stabilito che il convenuto non è riuscito a dimostrare che tale ricezione è stata effettivamente firmata dal ricorrente e che quindi non poteva prendere in considerazione questo argomento dedotto dal convenuto. 11. Di conseguenza, per quanto riguarda il pagamento del presunto importo di USD 33.000, i membri della Camera, però, pienamente accolto la tesi del ricorrente, in quanto con la sottoscrizione del "accordo reciproco" il 20 dicembre 2007, il convenuto aveva riconosciuto che è dovuto l'importo di USD 56.000 al richiedente alla data di detta, che è in chiara contraddizione con la difesa del Resistente in risposta alla domanda del richiedente, tenendo presente che l'importo di USD 56.000 corrisponde alla remunerazione totale contrattualmente dovuto il richiedente a partire dall'inizio della durata contrattuale fino e compreso dicembre 2007 (cfr n. II. / 6. sopra). 12. Tenuto conto delle considerazioni di cui sopra, la Camera all'unanimità d'accordo che doveva respingere la posizione del Resistente che ha versato l'importo di USD 33.000 all'attore il 30 novembre 2007 e ha stabilito che, alla data in cui il richiedente risolto il contratto di lavoro, vale a dire 16 gennaio 2008, l'importo di USD 56.000 relative alla retribuzione contrattuale del ricorrente dal settembre 2007 fino a dicembre 2007 ancora rimaste in circolazione. 13. Inoltre, per ragioni di completezza e ritorno alle argomentazioni della resistente relative alla presunta assenza del ricorrente, i membri della Camera ha ritenuto adatta a sottolineare che la formulazione del "comune accordo", in particolare, che l'attore avrebbe lasciato per S per le vacanze il 21 dicembre 2007, è in contrasto con l'affermazione della Resistente che l'attore aveva lasciato e non tornò più dopo il ricevimento presunto importo di USD 33.000 il 30 novembre 2007, a meno che il convenuto implicitamente di cui alla partenza del ricorrente a partire dal 21 Dicembre 2007 solo. A questo proposito, la Camera ha sottolineato che oltre ad essere autorizzato a partire per le vacanze a partire dal 21 dicembre 2007, secondo il "comune accordo", l'attore aveva il diritto di non tornare a I se l'importo di USD 56.000 rimarrebbe non retribuito entro l'8 gennaio 2008. Per queste ragioni, la Camera ha dovuto respingere questo argomento presentato dal Resistente a questo proposito. 14. Il conto delle considerazioni che precedono, in particolare, II./12 numero. sgg sopra, la Camera d'accordo che l'attore aveva effettivamente giusta causa per rescindere unilateralmente il contratto di lavoro sulla base di detto accordo, in quanto il convenuto non aveva ancora rispettato gli obblighi da parte del limite di tempo rilevante, vale a dire 8 GENNAIO 2008 , e che, di conseguenza, il convenuto è tenuto a pagare un risarcimento ai sensi dell'art. 17 del Regolamento. 15. Dopo aver stabilito che il convenuto deve essere ritenuta responsabile per la risoluzione anticipata del contratto di lavoro con giusta causa dal ricorrente, la Camera ha focalizzato l'attenzione sulle conseguenze di tale risoluzione. Prendendo in considerazione l'arte. 17 par. 1 del Regolamento, la Camera ha deciso che il richiedente ha diritto a ricevere una somma di denaro da parte del Resistente come compensazione per la risoluzione del contratto per giusta causa, oltre ad eventuali pagamenti in sospeso sulla base del relativo contratto in combinazione con il pertinenti di comune accordo. 16. La Camera poi ripristinato pretesa economica del richiedente, che comprende retribuzioni arretrate partire da settembre 2007 fino al dicembre 2007 per un totale di USD 56.000 e ha tenuto conto del fatto che il convenuto non è riuscito a dimostrare che aveva effettivamente corrisposto del richiedente a partire dal settembre 2007 in poi o che aveva valide ragioni per non pagare la remunerazione disse al Richiedente. 17. Di conseguenza, tenendo conto della documentazione rimessa dalla parte attrice a sostegno della sua domanda, cioè il relativo contratto di lavoro così come il detto "accordo reciproco", e il fatto che il rapporto di lavoro tra le parti è da considerarsi risolto a partire dall'inizio gennaio 2008, la Camera ha deciso che il Resistente è tenuto a pagare al ricorrente l'importo di USD 56.000 relative ai pagamenti dovuti al richiedente ai sensi del contratto di lavoro e l '"accordo reciproco" partire da settembre 2007 fino al dicembre 2007. 18. In continuazione, la Camera ha focalizzato l'attenzione sul calcolo dell'importo del risarcimento dovuto al richiedente da parte del Resistente nel caso in questione. In tal modo, i membri della Camera ricapitolato in primo luogo che, ai sensi dell'art. 17 par. 1 del Regolamento, l'importo del risarcimento viene calcolato, in particolare, e salvo quanto diversamente stabilito nel contratto alla base della controversia, con la dovuta considerazione per la legge del paese in questione, la specificità dello sport e di ulteriori criteri oggettivi, tra cui, in particolare, la remunerazione ed altri benefici dovuti al richiedente ai sensi del contratto esistente e / o del nuovo contratto, il tempo rimanente nel contratto esistente fino ad un massimo di cinque anni e, a seconda se la violazione contrattuale rientra nella protetto periodo. 19. In applicazione della disposizione in questione, la Camera ha dichiarato che prima di tutto doveva chiarire se il contratto di lavoro pertinente contiene una disposizione con la quale le parti avevano concordato in precedenza su un importo del risarcimento dovuto da entrambe le parti contrattuali in caso di violazione del contratto. A questo proposito, la Camera ha stabilito che nessuna clausola di tale indennizzo è stata inserita nel contratto di lavoro alla base della questione in gioco. 20. Di conseguenza, i membri della Camera ha stabilito che l'importo del risarcimento dovuto dal convenuto all'attore dovevano essere valutati in applicazione degli altri parametri di cui all'art. 17 par. 1 del Regolamento. La Camera ha ricordato che la citata disposizione prevede un elenco non esaustivo di criteri da prendere in considerazione per calcolare l'importo del risarcimento dovuto. Pertanto, di altri criteri oggettivi possono essere presi in considerazione a discrezione del corpo di decidere. 21. Su questa base, i membri della Camera ha sottolineato che al momento della risoluzione anticipata del contratto di lavoro nel gennaio 2008, il Resistente era in arretrato di quattro stipendi mensili. La Camera ha ritenuto che si dovrebbe prendere in considerazione questo fatto nel determinare l'importo della compensazione da versare da parte del Resistente. 22. Allo stesso modo, e al fine di valutare la compensazione da versare da parte del Resistente, i membri della Camera ha preso in considerazione il compenso spettante al richiedente ai sensi del contratto di lavoro e il tempo rimanente nel contratto stesso, così come la situazione professionale del ricorrente dopo la rescissione anticipata si è verificato. Infine, la Camera ha tenuto conto del fatto che l'attore, da parte sua, rivendica l'importo di USD 54.000 a titolo di risarcimento, quale importo rappresenta il valore residuo del contratto di lavoro pertinenti a partire dal momento in cui la cessazione del contratto. 23. In questo contesto, la Camera riferimento anche ai contenuti dell '"accordo reciproco" stipulato tra le parti interessate il 20 dicembre 2007, in base alla quale il lavoratore aveva il diritto di seguire "la materia attraverso la FIFA per l'importo complessivo del contratto "se il convenuto non lo sgravio dell'importo di USD 56.000 all'attore fino all'8 gennaio 2008. 24. Tenendo presente art. 17 par. 1 del Regolamento così come le circostanze del caso comprese le conseguenze previste nel relativo "accordo reciproco", l'importo del risarcimento di USD 54.000 come sostenuto dalla parte attrice appare equo e adeguato per servire come base per la determinazione definitiva dell'importo di risarcimento per rottura di contratto. 25. Allo stesso modo, a questo proposito, la Camera ha ricordato che l'occupazione attore trovato con il club S, FC Y. In base al contratto di lavoro pertinente che è stato messo a disposizione dalla parte attrice, l'attore aveva diritto a ricevere, fino al 30 giugno 2008, il compenso complessivo in Euro pari a l'equivalente di 13.500 USD e con ciò ha permesso di ridurre la perdita di reddito. Di conseguenza, secondo la prassi costante della Camera di Risoluzione delle Controversie, tali remunerazioni sotto il nuovo contratto di lavoro deve essere preso in considerazione nel calcolo dell'importo di risarcimento per rottura di contratto. 26. Di conseguenza, il conto di tutte le suddette considerazioni e le specificità del caso in questione, la Camera ha deciso che il Resistente deve pagare l'importo di USD 40.500 al richiedente a titolo di risarcimento per violazione del contratto. 27. Alla luce di quanto sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie deciso che il Resistente deve pagare al ricorrente l'importo di USD 56.000 di retribuzione arretrata e la quantità di USD 40.500 a titolo di risarcimento. 28. La Camera di Risoluzione delle Controversie ha concluso le sue deliberazioni in materia di specie stabilendo che ulteriori pretese presentate dal Richiedente vengono respinte. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La pretesa del ricorrente, N, è parzialmente accolta. 2. Il Resistente, X, deve pagare l'importo di USD 96.500 al richiedente entro 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione. 3. Nel caso in cui l'importo dovuto per il richiedente non è pagato dal convenuto entro il termine stabilito, gli interessi al tasso del 5% pa cadrà a causa di di scadenza del termine di cui sopra e la questione attuale deve essere presentata, su richiesta, al Comitato Disciplinare della FIFA per l'esame e una decisione formale. 4. Qualsiasi ulteriore richiesta presentata dal Richiedente viene respinto. 5. Il Richiedente è diretta ad informare il Resistente immediatamente e direttamente il numero di conto a cui il versamento deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. ***** Nota relativa alla decisione motivata (ricorso giurisdizionale): Ai sensi dell'art. 63 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Tribunale Arbitrale dello Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie : Markus Kattner Vice Segretario Generale All.:. CAS direttive______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2009-2010) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 26 February 2010, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Philippe Piat (France), member Takuya Yamazaki (Japan), member Mario Gallavotti (Italy), member Todd Durbin (USA), member on the claim presented by the player, N, as Claimant against the club, X, as Respondent regarding an employment-related dispute between the parties I. Facts of the case 1. On 6 September 2007, the S player, N (hereinafter: the Claimant), and the club, X (hereinafter: the Respondent), signed an employment contract valid as from 6 September 2007 until the end of the premier league and cup championship of I for the 2007-08 season. 2. In accordance with this contract, the Claimant was entitled to receive inter alia the total amount of USD 110,000 until the end of the 2007-08 season payable as follows: a. USD 22,000 on the signing of the contract; b. USD 22,000 45 days after signature of the contract; c. USD 3,000 as monthly salary d. Remainder (not specified) payable to the player in May 2008. 3. On 20 December 2007, the parties signed a “mutual agreement” in accordance with which, inter alia, the Claimant would leave for S for vacation on 21 December 2007 and return to I on 10 January 2008. 4. Furthermore, according to this agreement, the Respondent committed itself to paying USD 56,000 to the Claimant through the Embassy of S in I on 8 January 2008. If the amount of USD 56,000 would remain unpaid by 8 January 2008, the Claimant has the right not to return to I and “follow the matter through FIFA for the total amount of the contract”. 5. On 18 January 2008, the Claimant lodged a claim in front of FIFA against the Respondent maintaining that the two payments of USD 22,000 each and his salary as from September to December 2007 (USD 12,000), totalling USD 56,000, had remained outstanding. Referring to the aforementioned mutual agreement and art. 14 of the Regulations on the Status and Transfer of Players he adds that, on 16 January 2008, he terminated the pertinent employment contract with just cause. 6. The Claimant points out that the relevant employment contract was valid until 30 June 2008. 7. The Respondent having failed to fulfil its obligations and thus having acted in breach of contract, the Claimant asks that the Respondent be ordered to pay him the following monies: a. the outstanding instalments and salaries totalling USD 56,000; b. compensation for breach of contract totalling USD 54,000 (remaining value of the employment contract). 8. In reply to the claim, the Respondent states that the Claimant had received USD 33,000 on 30 November 2007 as confirmed by a signed and fingerprinted receipt and then he went on vacation and never returned to I. 9. The Respondent adds that it notified the Claimant’s absence to the I League organisation and points out that according to a mutual agreement the Claimant had to play at the club until 4 September 2008. 10. The Claimant, for his part, denies having received the aforementioned USD 33,000 and holds that he never signed any such receipt. He adds that by comparing his signature on the employment contract and the signature on the receipt presented by the Respondent it is obvious that the one on the receipt is not his signature. 11. He furthermore points out that the Respondent’s allegations do not make sense given that on 20 December 2007, by signing the aforementioned “mutual agreement” 20 days after the alleged payment of USD 33,000, the Respondent acknowledged that it owed him USD 56,000 and that in case of failure to pay this amount he would not be obliged to return to I and refer the matter to FIFA for the total amount of the contract. 12. The Respondent insists that the Claimant received USD 33,000 and that he had an agreement with the Respondent to play until 4 September 2008. The Respondent is of the opinion that the Claimant did not fulfil his obligations due to continuous injuries and absences. 13. In spite of FIFA’s request, the Respondent has failed to present the original version of the aforementioned receipt (cf. point I./8. above). 14. On 8 February 2008, the Claimant signed an employment contract with the S club, FC Y, a copy of which was made available by the Claimant at FIFA’s request. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Dispute Resolution Chamber (hereinafter also referred to as Chamber or DRC) analysed whether it was competent to deal with the case at hand. In this respect, it took note that the present matter was submitted to FIFA on 18 January 2008. Consequently, the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (edition 2005; hereinafter: Procedural Rules) are applicable to the matter at hand (cf. article 21 par. 2 and 3 of the Procedural Rules, edition 2008, in combination with art. 18 par. 2 and 3 of the Procedural Rules). 2. Subsequently, the members of the Chamber referred to art. 3 par. 1 of the Procedural Rules and confirmed that in accordance with art. 24 par. 1 in combination with art. 22 lit. b) of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2009) the Dispute Resolution Chamber is competent to deal with the matter at stake, which concerns an employment-related dispute with an international dimension between a S player and an I club. 3. Furthermore, the Chamber analysed which regulations should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, it confirmed that in accordance with art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2009), and considering that the present claim was lodged on 18 January 2008, the 2008 edition of the said regulations (hereinafter: Regulations) is applicable to the matter at hand as to the substance. 4. The competence of the Chamber and the applicable regulations having been established, the Chamber entered into the substance of the matter. In this respect, the Chamber acknowledged that the Claimant and the Respondent signed an employment contract on 6 September 2007 valid until the end of the premier league and cup championship of the IFF for the 2007-08 season. According to the Claimant, the employment contract was valid until 30 June 2008. 5. The members of the Chamber noted that, on 20 December 2007, the Claimant and the Respondent signed a “mutual agreement” in accordance with which, inter alia, the Respondent committed itself to paying USD 56,000 to the Claimant through the Embassy of S in I on 8 January 2008. Furthermore, if the amount of USD 56,000 would remain unpaid by 8 January 2008, the Claimant had the right to “follow the matter through FIFA for the total amount of the contract”. 6. In continuation, the Chamber noticed that the amount of USD 56,000, equalling the two contractual payments of USD 22,000 each and the monthly salary as from September 2007 until December 2007, having remained unpaid by the agreed time limit, the Claimant unilaterally terminated the employment contract on 16 January 2008 invoking just cause and filed his petition against the Respondent in front of FIFA. 7. The Claimant maintains that the Respondent breached the contract by failing to remit his remuneration as of September 2007 and, therefore, he claims payment of outstanding remuneration amounting to USD 56,000 and compensation for breach of contract equalling the remaining value of the employment contract in the amount of USD 54,000. 8. The Chamber then turned to the arguments put forward by the Respondent in its defence and noted that, according to the Respondent, on 30 November 2007, it paid USD 33,000 to the Claimant. The members of the Chamber noted that, in support of such position, the Respondent submitted a signed receipt. The Respondent further submits that, after this payment, the Claimant left on vacation and never returned. 9. In respect of the receipt submitted by the Respondent in connection with the aforementioned amount of USD 33,000, the Chamber noted that the Claimant denies having received such payment and having signed such receipt. Furthermore, the Claimant points out that the Respondent’s position is not logical given that by signing the “mutual agreement” on 20 December 2007, i.e. 20 days after the alleged payment of USD 33,000, the Respondent explicitly acknowledged that it owed him the amount of USD 56,000. 10. The Chamber further noted that in spite of FIFA’s request to submit the original of the disputed receipt, which, under circumstances as in the matter at hand, is standard procedure during the investigation into a dispute, the Respondent had failed to do so. In this context, the members of the Chamber also referred to art. 12 par. 3 of the Procedural Rules, according to which any party claiming a right on the basis of an alleged fact shall carry the burden of proof. Therefore, the Chamber established that the Respondent failed to prove that such receipt was effectively signed by the Claimant and that therefore it could not take into consideration this argument put forward by the Respondent. 11. Consequently, with respect to the alleged payment of the amount of USD 33,000, the members of the Chamber, though, fully accepted the argument of the Claimant, in that by signing the “mutual agreement” on 20 December 2007, the Respondent had acknowledged that it owed the amount of USD 56,000 to the Claimant on the said date, which is in clear contradiction to the Respondent’s defence in reaction to the claim of the Claimant, bearing in mind that the amount of USD 56,000 corresponds to the total remuneration contractually due to the Claimant as from the beginning of the contractual duration until and including December 2007 (cf. no. II./6. above). 12. On account of the aforementioned considerations, the Chamber unanimously concurred that it had to reject the Respondent’s position that it paid the amount of USD 33,000 to the Claimant on 30 November 2007 and established that on the date on which the Claimant terminated the employment contract, i.e. 16 January 2008, the amount of USD 56,000 relating to the Claimant’s contractual remuneration as of September 2007 until December 2007 still remained outstanding. 13. Furthermore, for the sake of completeness and reverting to the Respondent’s arguments relating to the Claimant’s alleged absence, the members of the Chamber deemed it fit to point out that the wording of the “mutual agreement”, in particular, that the Claimant would leave for S for vacation on 21 December 2007, is in contrast with the Respondent’s allegation that the Claimant had left and never returned after the alleged receipt of the amount of USD 33,000 on 30 November 2007, unless the Respondent implicitly referred to the Claimant’s departure as of 21 December 2007 only. In this respect, the Chamber highlighted that in addition to being authorised to leave for vacation as of 21 December 2007, according to the “mutual agreement”, the Claimant had the right not to return to I if the amount of USD 56,000 would remain unpaid by 8 January 2008. For these reasons, the Chamber also had to reject this argument presented by the Respondent in this regard. 14. On account of the aforementioned considerations, in particular, number II./12. et sq. above, the Chamber concurred that the Claimant had indeed just cause to unilaterally terminate the employment contract on the basis of the said mutual agreement, since the Respondent had still not complied with its obligations by the relevant time limit, i.e. 8 January 2008, and that, consequently, the Respondent is liable to pay compensation in accordance with art. 17 of the Regulations. 15. Having established that the Respondent is to be held liable for the early termination of the employment contract with just cause by the Claimant, the Chamber focussed its attention on the consequences of such termination. Taking into consideration art. 17 par. 1 of the Regulations, the Chamber decided that the Claimant is entitled to receive an amount of money from the Respondent as compensation for the termination of the contract with just cause in addition to any outstanding payments on the basis of the relevant contract in combination with the pertinent mutual agreement. 16. The Chamber then reverted to the Claimant’s financial claim, which includes outstanding remuneration as from September 2007 until December 2007 totalling USD 56,000 and took into account that the Respondent failed to demonstrate that it had in fact paid the Claimant’s remuneration as from September 2007 onwards or that it had valid reasons not to pay the said remuneration to the Claimant. 17. Consequently, taking into account the documentation remitted by the Claimant to substantiate his claim, i.e. the relevant employment contract as well as the said “mutual agreement”, and the fact that the employment relation between the parties is to be considered terminated as of the beginning of January 2008, the Chamber decided that the Respondent is liable to pay to the Claimant the amount of USD 56,000 relating to the payments due to the Claimant in accordance with the employment contract and the “mutual agreement” as from September 2007 up to and including December 2007. 18. In continuation, the Chamber focussed its attention on the calculation of the amount of compensation payable to the Claimant by the Respondent in the case at stake. In doing so, the members of the Chamber firstly recapitulated that, in accordance with art. 17 par. 1 of the Regulations, the amount of compensation shall be calculated, in particular and unless otherwise provided for in the contract at the basis of the dispute, with due consideration for the law of the country concerned, the specificity of sport and further objective criteria, including, in particular, the remuneration and other benefits due to the Claimant under the existing contract and/or the new contract, the time remaining on the existing contract up to a maximum of five years, and depending on whether the contractual breach falls within the protected period. 19. In application of the relevant provision, the Chamber held that it first of all had to clarify as to whether the pertinent employment contract contains a provision by which the parties had beforehand agreed upon an amount of compensation payable by either contractual party in the event of breach of contract. In this regard, the Chamber established that no such compensation clause was included in the employment contract at the basis of the matter at stake. 20. As a consequence, the members of the Chamber determined that the amount of compensation payable by the Respondent to the Claimant had to be assessed in application of the other parameters set out in art. 17 par. 1 of the Regulations. The Chamber recalled that the said provision provides for a non-exhaustive enumeration of criteria to be taken into consideration when calculating the amount of compensation payable. Therefore, other objective criteria may be taken into account at the discretion of the deciding body. 21. On this basis, the members of the Chamber highlighted that at the moment of the early termination of the employment contract in January 2008, the Respondent was in arrears of four monthly salaries. The Chamber deemed that it should consider this fact in determining the amount of compensation to be paid by the Respondent. 22. Equally, and in order to evaluate the compensation to be paid by the Respondent, the members of the Chamber took into account the remuneration due to the Claimant in accordance with the employment contract as well as the time remaining on the same contract, as well as the professional situation of the Claimant after the early termination occurred. Finally, the Chamber took into account that the Claimant, for his part, claims the amount of USD 54,000 as compensation, which amount represents the remaining value of the pertinent employment contract as of the moment on which the contract was terminated. 23. In this context, the Chamber also referred to the contents of the “mutual agreement” signed between the parties concerned on 20 December 2007, in accordance with which the Claimant had the right to “follow the matter through FIFA for the total amount of the contract” should the Respondent fail to remit the amount of USD 56,000 to the Claimant until 8 January 2008. 24. Bearing in mind art. 17 par. 1 of the Regulations as well as the circumstances of the case including the consequences stipulated in the relevant “mutual agreement”, the amount of compensation of USD 54,000 as claimed by the Claimant would appear fair and appropriate to serve as the basis for the final determination of the amount of compensation for breach of contract. 25. Equally, in this respect, the Chamber recalled that the Claimant found employment with the S club, FC Y. In accordance with the pertinent employment contract which has been made available by the Claimant, the Claimant was entitled to receive, until 30 June 2008, the total remuneration in Euro amounting to the equivalent of USD 13,500 and therewith enabled to reduce his loss of income. Consequently, according to the constant practice of the Dispute Resolution Chamber, such remuneration under the new employment contract shall be taken into account in the calculation of the amount of compensation for breach of contract. 26. Consequently, on account of all of the above-mentioned considerations and the specificities of the case at hand, the Chamber decided that the Respondent must pay the amount of USD 40,500 to the Claimant as compensation for breach of contract. 27. In light of the above, the Dispute Resolution Chamber decided that the Respondent has to pay to the Claimant the amount of USD 56,000 as outstanding remuneration and the amount of USD 40,500 as compensation. 28. The Dispute Resolution Chamber concluded its deliberations in the present matter by establishing that any further claims lodged by the Claimant are rejected. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the Claimant, N, is partially accepted. 2. The Respondent, X, has to pay the amount of USD 96,500 to the Claimant within 30 days as from the date of notification of this decision. 3. In the event that the amount due to the Claimant is not paid by the Respondent within the stated time limit, interest at the rate of 5% p.a. will fall due as of expiry of the aforementioned time limit and the present matter shall be submitted, upon request, to the FIFA Disciplinary Committee for consideration and a formal decision. 4. Any further request filed by the Claimant is rejected. 5. The Claimant is directed to inform the Respondent immediately and directly of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. ***** Note relating to the motivated decision (legal remedy): According to art. 63 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Court of Arbitration for Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Markus Kattner Deputy Secretary General Encl.: CAS directives ____________________________________
Share the post "F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2009-2010) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 26 febbraio 2010, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Philippe Piat (Francia), membro Takuya Yamazaki (Giappone), membro Mario Gallavotti (Italia), membro Todd Durbin (USA), membro del reclamo presentato dal giocatore, N, come querelanti nei confronti del club, X, come convenuto in merito uno occupazionale controversia tra le parti I. Fatti della controversia"