F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) – indennità di formazione – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 25 agosto 2006, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Carlos Soto (Cile), membro Michele Colucci (Italia), membro Mario Gallavotti (Italia), membro Mohamed Mecherara (Algeria), membro sulla domanda presentata dal club A , X, come querelanti nei confronti del club B , Y, come convenuto una vertenza indennità di formazione in connessione con il trasferimento del giocatore CI Fatti all’origine della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) - indennità di formazione - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 25 agosto 2006, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Carlos Soto (Cile), membro Michele Colucci (Italia), membro Mario Gallavotti (Italia), membro Mohamed Mecherara (Algeria), membro sulla domanda presentata dal club A , X, come querelanti nei confronti del club B , Y, come convenuto una vertenza indennità di formazione in connessione con il trasferimento del giocatore CI Fatti all'origine della controversia 1. Secondo le dichiarazioni scritte della Football Association X, il C giocatore, nato il 29 ottobre 1982, è stato registrato con il club X A, l'attore, come un giocatore dilettante a partire dal 1 ° aprile 1997 al 7 febbraio 2002 e dal 1 ° giugno 2002-6 agosto 2004. 2. Inoltre, le dichiarazioni di cui sopra stabilisce che il giocatore C è stato registrato con il club X D come giocatore dilettante dal 7 febbraio 2002 al 31 maggio 2002 e dal 6 agosto 2004 al 31 agosto 2004, su una base prestito. 3. Infine, la X Football Association conferma che il suo era un club affiliato professionale 1994-2001 e una semi-professionale club dal 2002 al 2004. 4. Il giocatore è stato trasferito dal club ricorrente al club Y B, il convenuto, il 31 agosto 2004. 5. Il 12 luglio 2005, l'attore si rivolse a FIFA rivendicare da parte del Resistente l'importo di USD 405.000 a titolo di risarcimento di formazione a causa del fatto che il giocatore in questione ha firmato il suo primo contratto da calciatore professionista con la società convenuta in data 31 agosto 2004. Il Richiedente deriva l'importo richiesto dal contratto di lavoro concluso tra la società resistente e la C giocatore il 31 agosto 2004. Secondo la ricorrente, il contratto di lavoro di cui sopra stabilisce il diritto a suo favore per ricevere dal club convenuto la quantità totale di USD 405.000 a titolo di risarcimento per il giocatore in questione. A questo proposito, l'attore ha presentato una copia del contratto di lavoro ha detto. 6. Art. 3.1.B del suddetto contratto di lavoro prevede le seguenti compensazioni a favore del club richiedente: - USD 80.000, da pagare fino al 31 dicembre 2004, - USD 62.500, da pagare fino al 31 luglio 2005, - USD 62.500, pagabile al 31 dicembre 2005 , - USD 100.000, da pagare fino al 31 luglio 2006 e - USD 100.000, da pagare fino al 31 dicembre 2006. 7. L'attore spiega che il Resistente e il giocatore prematuramente terminato il suddetto contratto di lavoro, che è stato concluso per tre anni, il 21 ottobre 2004. Il club ricorrente sostiene, inoltre, che solo avrebbe accettato la risoluzione anticipata del contratto di lavoro e con essa rinunciato alla richiesta di risarcimento di formazione per il giocatore in questione, se il convenuto avrebbe restituito il relativo Certificato di trasferimento internazionale (ITC) per il giocatore C. A questo proposito, l'attore ha presentato una copia di una lettera datata 8 ottobre 2004 indirizzata al club convenuto, per mezzo del quale ha spiegato di cui sopra. L'attore conclude che, poiché il detto ITC non era stato rilasciato, il Resistente ha causato un danno. Di conseguenza, l'attore sostiene che il suddetto importo di USD 405.000 a titolo di compensazione per la formazione e l'educazione del giocatore in questione. 8. Il Resistente motivato che era del parere che la squadra X D è stato il club da cui è stato trasferito il giocatore ad esso. Ha inoltre sostenuto che, poiché il giocatore di passaporto non era mai stato inviato ad esso, non so con quale club il giocatore è stato registrato prima del 6 agosto 2004. Di conseguenza, il convenuto ha affermato che non poteva sapere che ci fosse qualsiasi reclamo riguardante l'indennità di formazione da parte del club richiedente. 9. Inoltre, il Resistente ha aggiunto che il giocatore non ha firmato il suo primo contratto di lavoro con essa. 10. Allo stesso modo, il Resistente contestato l'affermazione della convenuta, secondo cui la Y Football Association non avrebbe restituito il ITC rilevante. A questo proposito, il Resistente ha presentato una copia della ITC, che mostra il trasferimento del giocatore in questione dal Richiedente a Y rilasciato dalla Football X Association il 31 agosto 2004 e una copia del ITC del giocatore, che mostra il trasferimento del giocatore torna a X (Nota: il certificato è valido a partire dal 29 novembre 2004, ma datato 11 gennaio 2005). Il Resistente ha aggiunto che il giocatore è stato trasferito al club X E. 11. Inoltre, il club intervistato ha sostenuto che dal momento che l'attore non è parte al contratto di lavoro stipulato tra il Resistente e il giocatore, non può derivare alcun diritto da esso. Nonostante quanto sopra, il club ha aggiunto che il compenso concordato di USD 405.000, non era legato alla formazione e l'istruzione del giocatore, ma ha concluso ai sensi dell'art. 22 del Regolamento FIFA sullo status e trasferimento dei calciatori (edizione 2001). 12. In considerazione di quanto sopra citato, il club convenuto ha chiesto la presente domanda deve essere respinta. 13. In risposta alla presente, l'attore contestato le accuse del club convenuto. Essa ha sostenuto che è stato indicato l'ITC rilevante che il richiedente è stato l'ultimo club con cui è stato registrato il C giocatore. Inoltre, ha spiegato che è la responsabilità del club che contrae un giocatore per verificare la situazione del giocatore in merito al suo status (amatore o professionista) prima che firma un contratto di lavoro con lui. 14. Per quanto riguarda l'affermazione della Resistente, secondo la quale il compenso pattuito sarebbe stato legato all'arte. 22 dei regolamenti sopra indicati, l'attore ha obiettato che questo non può essere corretto, in quanto la disposizione in questione si riferisce alle controversie contrattuali e il giocatore non ha concluso in X qualsiasi contratto di lavoro prima del suo trasferimento a Y. 15. Infine, l'attore ha sostenuto che se la Camera di Risoluzione delle Controversie (DRC) è del parere che l'indennità di formazione deve essere calcolato in base alla Circolare n ° 826, che l'importo richiesto per l'indennità di formazione sarebbe pari a 170.000 secondo il seguente calcolo: - Stagione 1997 (A: categoria 3): 30.000 euro - Stagione 1998 (A: categoria 3): 30.000 euro - Stagione 1999 (A: categoria 3): 30.000 euro - Stagione 2000 (A: categoria 3): 30.000 euro - Stagione 2001 (A: categoria 3): 30.000 euro - ½ Stagione 2002 (A: categoria 4): EUR 5.000 - Stagione 2003 (A: categoria 4): 10.000 euro - ½ Stagione 2004 (A: categoria 4): 5.000 euro 16. Infine, l'attore ha sottolineato che nel caso in cui la RDC è del parere che l'indennità di formazione sarebbe stato superiore al suddetto calcolo, avrebbe accettato di fissare l'importo richiesto alla somma di 170.000 EUR o USD 205.000. 17. Il Resistente aderito alla sua posizione, in quanto presumibilmente non ha ricevuto il passaporto giocatore. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera di Risoluzione delle Controversie (DRC) ha analizzato se era competente a trattare la questione in gioco. A questo proposito, si fa riferimento all'arte. 18 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie. La questione attuale è stato presentato alla FIFA il 12 luglio 2005, come conseguenza della Camera ha concluso che le regole rivedute concernenti le procedure (edizione 2005) sulle questioni pendenti dinanzi gli organi decisionali della FIFA sono applicabili alla questione a portata di mano. 2. Per quanto riguarda la competenza della Camera, art. 3 par. 1 dei suddetti regolamento precisa che la Camera di Risoluzione delle Dispute esamina la propria giurisdizione alla luce degli articoli da 22 a 24 della versione attuale del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005). Ai sensi dell'art. 24 par. 1 in combinazione con l'art. 22 (d) del Regolamento di cui sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie decide in merito alle controversie tra due società appartenenti a diverse Associazioni relative alla indennità di formazione. 3. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Dispute è l'organo competente a decidere sul contenzioso in esame, concernente l'indennità di formazione sostenuto dal richiedente per la formazione e l'istruzione del lettore D. 4. Successivamente, i membri della Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento per lo Status ed il trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, la sezione di cui all'art. 26 par. 1 e 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) nella versione modificata secondo la FIFA non circolare. 995 del 23 settembre 2005. Inoltre, ha riconosciuto che il giocatore C sono stati registrati per la prima volta da professionista il 31 agosto 2004. Allo stesso modo la Camera ha preso atto che la richiesta è stata depositata presso la FIFA il 12 luglio 2005. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha concluso che i precedenti regolamenti FIFA per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2001, qui di seguito: il Regolamento) sono applicabili al caso in esame nel merito. 5. In continuazione, ed entrando nel merito della questione, i membri della Camera ha iniziato riconoscendo la documentazione contenuta nel fascicolo e ha preso atto del fatto che, in conformità con la conferma della Football Association X, il giocatore coinvolto è stato registrato con la società ricorrente a decorrere dal 1 ° aprile 1997 al 7 febbraio 2002 e dal 1 ° giugno 2002 al 6 agosto 2004, vale a dire, per sette stagioni sportive età compresa tra i 14 e 21. 6. Inoltre, la RDC ha preso atto del fatto che la X Football Association ha confermato che la società ricorrente era un club professionista dal 1994 al 2001, che corrisponde alla categoria FIFA Club 3 e un semi-professionale club dal 2002 al 2004, che corrisponde a della FIFA società della categoria 4, sia secondo la FIFA non circolare. 959 del 16 marzo 2005. 7. Inoltre, i membri della RDC ha riconosciuto conferma la X Football Association, secondo cui il giocatore è stato registrato in X sempre sotto lo status di un calciatore dilettante. 8. Inoltre, la RDC ha preso atto del fatto che il giocatore in questione è stata trasferita all'età di 21 club intervistato il 31 agosto 2004, dove ha indiscutibilmente firmato un contratto di lavoro con l'intervistato come un giocatore professionista. 9. In continuazione, la Camera ha rivolto la sua attenzione alle richieste del ricorrente per l'indennità di formazione. Per quanto riguarda l'importo dichiarato di USD 405.000 derivanti dal contratto di lavoro concluso tra il Resistente e il giocatore C, la RDC ha preso atto del fatto che la società ricorrente non era parte del presente contratto, né co-firmato tale contratto. Di conseguenza, e in conformità con il principio generale del diritto, che una parte non può derivare alcun diritto da un contratto del quale non era una parte contraente, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha deciso di respingere la domanda del ricorrente. 10. Successivamente, i membri della RDC hanno rivolto la loro attenzione alle affermazioni della resistente, secondo la quale presumibilmente è stato né informato sulla ultimo club del giocatore prima del suo trasferimento, né informato su una richiesta di compensazione degli obblighi di formazione, né fornito con il passaporto giocatore. A questo proposito, i membri della Camera di Risoluzione delle Controversie ha dichiarato che prima di tutto, non possono accettare queste obiezioni, perché sia il contratto di lavoro e l'ITC rilasciato dal Football X Association indicano il club richiedente l'ultimo club del giocatore. Di conseguenza, è dimostrato che la società convenuta era a conoscenza del fatto che ultimo club prima del suo trasferimento internazionale del giocatore è stato il club richiedente. 11. Inoltre, e nonostante quanto sopra, la Camera ha sottolineato che non può accettare queste obiezioni sia, perché appartiene alla debita diligenza di ogni club, che si contrae uno inferiore a 23 anni vecchio lettore, per chiarire se si è in procinto di firmare con il giocatore la sua primo contratto da professionista o di un successivo contratto professionale e, se, dunque, l'indennità di formazione è probabilmente dovuto alla società di provenienza del giocatore (s) o no. 12. Alla luce delle sopra indicate considerazioni, la Camera ha deciso all'unanimità che queste accuse devono essere respinti in quanto si sono rivelate infondate. 13. Alla luce di quanto sopra, e tenendo in considerazione il fatto che il giocatore ha firmato il suo primo contratto da professionista con il Resistente a 21 anni, la Camera ha ritenuto che il richiedente ha diritto a ricevere l'indennità di formazione per il periodo di tempo che il giocatore C è stato addestrato ed educato con essa, cioè, dal 1 ° aprile 1997 al 7 febbraio 2002 e dal 1o giugno 2002 al 6 agosto 2004 tra i 14 e 21, come confermato dalla Football Association X. 14. A questo proposito, la sezione di cui all'art. 7 par. 1 del Regolamento d'Applicazione del Regolamento (di seguito: il Regolamento di applicazione), secondo cui la compensazione per la formazione e l'educazione si ottiene moltiplicando l'importo corrispondente alla categoria del club formazione per la quale è stato registrato il giocatore dal numero di anni di formazione da 12 a 21. 15. Di conseguenza, la Camera ha concluso che il periodo di formazione efficace da prendere in considerazione per l'indennità di formazione dovuta al Richiedente corrisponde al periodo di tempo dal 1 ° aprile 1997 fino alla fine della stagione sportiva 2003, cioè fino all'età di 21 del giocatore in questione. Pertanto, la Camera ha deciso che la stagione 2004 sportivi non possono essere prese in considerazione. 16. Inoltre, e tenendo conto del fatto che il giocatore non ha trasferito all'interno dell'UE / SEE, la Camera ha ritenuto che nel caso di specie dell'art. 7 par. 3 del Regolamento di applicazione si applica, che stabilisce che, come principio generale, l'indennità di formazione si basa sui costi di formazione e di istruzione del paese in cui si trova il nuovo club. 17. A questo proposito, la Camera sottolineato che, secondo la Football Association X il club ricorrente era un categoria 3 club 1994-2001 e un 4 club categoria 2002-2004 (cfr. sopra citato punto II.6). 18. In continuazione, la sezione di cui al n FIFA circolare. 959 del 16 marzo 2005, in base al quale categoria 3 e 4 in Europa corrispondono all'importo della compensazione annuale di 30.000 euro, rispettivamente 10.000 euro. 19. Infine, i membri della RDC di cui all'art. 7 par. 2 del Regolamento di applicazione, il quale stabilisce che per garantire che l'indennità di formazione per i giocatori molto giovani non è impostato a livelli irragionevolmente elevati, l'importo per i giocatori dai 12 ai 15 devono basarsi sui costi di formazione e di educazione per la categoria 4. A questo proposito, la Camera contenere fino che, secondo la citata disposizione della categoria club 4 si applica per la stagione sportiva 1997 nel caso in questione. 20. Come risultato, la Camera ha concluso che nel caso di specie il richiedente ha diritto di ricevere dal Resistente compensazione seguente formazione: - per ¾ della stagione sportiva 1997: EUR 7.500, cioè tra i 14 e 15 del lettore C - per le stagioni sportive 1998, 1999, 2000 e 2001: 30.000 euro ciascuno, che si trova tra i 15 e 19 della C giocatore, - per gli 8 mesi della stagione sportiva 2002: l'importo di 6.666 EUR, che è tra i 19 e 20 della C giocatore e, per la stagione sportiva 2003: 10.000 euro, cioè tra i 20 e 21 della C. player 21. In conclusione a quanto sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie deciso che il Resistente deve pagare l'importo di EUR 144.666 all'attore. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La pretesa del ricorrente è parzialmente accettata. 2. Il Resistente deve pagare l'importo di EUR 144.166 all'attore. 3. L'importo dovuto per l'attore deve essere pagato dal convenuto entro 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione. 4. Se l'importo di cui sopra non viene pagata entro la scadenza indicata, un tasso di interesse del 5% annuo si applica, a decorrere dalla scadenza del termine ultimo. 5. Nel caso in cui il Resistente non conformi alla presente decisione, la questione deve essere presentata alla commissione disciplinare della Fifa, in modo che le necessarie sanzioni disciplinari possono essere imposte. 6. Eventuali ulteriori richieste del club richiedente vengono respinte. 7. Il Richiedente è diretta ad informare il Resistente direttamente e immediatamente il numero di conto sul quale l'rimessa deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. 8. Ai sensi dell'art. 61 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: www.tas info@tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie : Urs Linsi Segretario Generale allegato: CAS direttive
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F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2006-2007) - training compensation – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 25 August 2006, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Carlos Soto (Chile), member Michele Colucci (Italy), member Mario Gallavotti (Italy), member Mohamed Mecherara (Algeria), member on the claim presented by the club A, X, as Claimant against the club B, Y as Respondent regarding a training compensation dispute in connection with the transfer of the player C. I. Facts of the case 1. According to written statements of the X Football Association, the player C, born on 29 October 1982, was registered with the X club A, the Claimant, as an amateur player from 1 April 1997 to 7 February 2002 and from 1 June 2002 to 6 August 2004. 2. Furthermore, the aforementioned statements establish that the player C was registered with the X club D as an amateur player from 7 February 2002 to 31 May 2002 and from 6 August 2004 to 31 August 2004, on a loan basis. 3. Finally, the X Football Association confirms that its affiliate was a Professional club from 1994 to 2001 and a Semi-Professional club from 2002 to 2004. 4. The player was transferred from the claimant club to the Y club B, the Respondent, on 31 August 2004. 5. On 12 July 2005, the Claimant turned to FIFA claiming from the Respondent the amount of USD 405,000 as training compensation due to the fact that the player in question signed his first contract as a professional football player with the respondent club on 31 August 2004. The Claimant derives the claimed amount from the employment contract concluded between the respondent club and the player C on 31 August 2004. According to the Claimant, the aforementioned employment contract establishes the right in its favour to receive from the respondent club the total amount of USD 405,000 as compensation for the player in question. In this respect, the Claimant presented a copy of the said employment contract. 6. Art. 3.1.B of the above-mentioned employment contract stipulates the following compensation in favour of the claimant club: - USD 80,000, payable until 31 December 2004, - USD 62,500, payable until 31 July 2005, - USD 62,500, payable until 31 December 2005, - USD 100,000, payable until 31 July 2006 and - USD 100,000, payable until 31 December 2006. 7. The Claimant explains that the Respondent and the player prematurely terminated the above-mentioned employment contract, which was concluded for three years, on 21 October 2004. The claimant club further maintains that it only would have accepted the anticipated termination of the employment contract and therewith given up the claim for training compensation for the player in question, if the Respondent would have returned the relevant International Transfer Certificate (ITC) for the player C. In this respect, the Claimant presented a copy of a letter dated 8 October 2004 addressed to the respondent club, by means of which it explained the aforementioned. The Claimant concludes that since the said ITC had not been issued, the Respondent caused it a damage. As a consequence, the Claimant claims the above-mentioned amount of USD 405,000 as compensation for the training and education of the player in question. 8. The Respondent reasoned that it was of the opinion that the X club D was the club from which the player was transferred to it. It further maintained that since the player passport had never been sent to it, it did not know with which club the player was registered prior to 6 August 2004. As a result, the Respondent affirmed that it could not have known that there was any claim regarding training compensation from the part of the claimant club. 9. Furthermore, the Respondent added that the player did not sign his first employment contract with it. 10. Equally, the Respondent contested the Claimant’s allegation, according to which the Y Football Association would not have returned the relevant ITC. In this respect, the Respondent presented a copy of the ITC, which shows the transfer of the player in question from the Claimant to Y issued by the X Football Association on 31 August 2004 and a copy of the player’s ITC, showing the transfer of the player back to X (Note: the certificate is valid as from 29 November 2004, but dated 11 January 2005). The Respondent added that the player was transferred to the X club E. 11. Furthermore, the respondent club maintained that since the Claimant is not a party to the employment contract signed between the Respondent and the player, it can not derive any rights from it. Notwithstanding the aforementioned, the club added that the agreed compensation of USD 405,000 was not related to the training and education of the player, but concluded in accordance with art. 22 of the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2001). 12. On account of the above-mentioned, the respondent club asked for the present claim to be rejected. 13. In reply hereto, the Claimant contested the respondent club’s allegations. It maintained that it was indicated in the relevant ITC that the Claimant was the last club with which the player C was registered. Moreover, it explained that it is the responsibility of the club that contracts a player to check the player’s situation with regard to his status (amateur or professional) before it signs an employment contract with him. 14. With regard to the Respondent’s allegation, according to which the agreed compensation would be related to art. 22 of the above-mentioned Regulations, the Claimant objected that this cannot be correct, since the relevant provision refers to contractual disputes and the player did not conclude in X any employment contract prior to his transfer to Y. 15. Finally, the Claimant maintained that if the Dispute Resolution Chamber (DRC) is of the opinion that the training compensation has to be calculated according to Circular No. 826, than the claimed amount for training compensation would be EUR 170,000 according to the following calculation: - Season 1997 (A: category 3): EUR 30,000 - Season 1998 (A: category 3): EUR 30,000 - Season 1999 (A: category 3): EUR 30,000 - Season 2000 (A: category 3): EUR 30,000 - Season 2001 (A: category 3): EUR 30,000 - ½ Season 2002 (A: category 4): EUR 5,000 - Season 2003 (A: category 4): EUR 10,000 - ½ Season 2004 (A: category 4): EUR 5,000 16. Finally, the Claimant underlined that in case the DRC is of the opinion that training compensation would be higher than the above-mentioned calculation, it would accept to fix the claimed amount to the sum of EUR 170,000 or USD 205,000. 17. The Respondent adhered to its position, since it allegedly did not receive the player passport. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Dispute Resolution Chamber (DRC) analysed whether it was competent to deal with the matter at stake. In this respect, it referred to art. 18 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber. The present matter was submitted to FIFA on 12 July 2005, as a consequence the Chamber concluded that the revised Rules Governing Procedures (edition 2005) on matters pending before the decision making bodies of FIFA are applicable to the matter at hand. 2. With regard to the competence of the Chamber, art. 3 par. 1 of the above- mentioned Rules states that the Dispute Resolution Chamber shall examine its jurisdiction in the light of articles 22 to 24 of the current version of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005). In accordance with art. 24 par. 1 in combination with art. 22 (d) of the aforementioned Regulations, the Dispute Resolution Chamber shall adjudicate on disputes between two clubs belonging to different Associations related to training compensation. 3. As a consequence, the Dispute Resolution Chamber is the competent body to decide on the present litigation concerning the training compensation claimed by the Claimant for the training and education of the player D. 4. Subsequently, the members of the Chamber analyzed which edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the Chamber referred to art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005) in the modified version in accordance with the FIFA circular no. 995 dated 23 September 2005. Furthermore, it acknowledged that the player C had been registered for the first time as a professional on 31 August 2004. Equally the Chamber took note that the claim was lodged at FIFA on 12 July 2005. In view of the aforementioned, the Chamber concluded that the former FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2001, hereafter: the Regulations) are applicable to the case at hand as to the substance. 5. In continuation, and entering into the substance of the matter, the members of the Chamber started by acknowledging the documentation contained in the file and took note of the fact that, in accordance with the confirmation of the X Football Association, the player involved was registered with the claimant club as from 1 April 1997 to 7 February 2002 and from 1 June 2002 to 6 August 2004, that is, for seven sporting seasons between the ages of 14 and 21. 6. Furthermore, the DRC took note of the fact that the X Football Association confirmed that the claimant club was a professional club from 1994 to 2001, which corresponds to the FIFA club category 3 and a semi-professional club from 2002 to 2004, which corresponds to the FIFA club category 4, both in accordance with the FIFA circular no. 959 dated 16 March 2005. 7. In addition, the members of the DRC acknowledged the X Football Association’s confirmation according to which the player was registered in X always under the status of an amateur player. 8. Moreover, the DRC took due note of the fact that the player in question was transferred at the age of 21 to the respondent club on 31 August 2004, where he undisputedly signed an employment contract with the respondent as a professional player. 9. In continuation, the Chamber turned its attention to the Claimant’s requests for training compensation. As regards the claimed amount of USD 405,000 derived from the employment contract concluded between the Respondent and the player C, the DRC took note of the fact that the claimant club was not a party to this contract, nor co-signed the said contract. Consequently, and in accordance with the general principle of law, that a party cannot derive any rights from a contract of which it was not a contracting party, the Dispute Resolution Chamber decided to reject this claim of the Claimant. 10. Subsequently, the members of the DRC turned their attention to the Respondent’s allegations, according to which it allegedly was neither informed upon the player’s last club prior to his transfer, nor informed upon an existing claim regarding training compensation, nor provided with the player passport. In this respect, the members of the Dispute Resolution Chamber stated that first and foremost, they cannot accept such objections, because both the employment contract and the relevant ITC issued by the X Football Association indicate the claimant club as the last club of the player. Consequently, it is proven that the respondent club was aware of the fact that the player’s last club prior to his international transfer was the claimant club. 11. Furthermore, and notwithstanding the aforementioned, the Chamber emphasised that it cannot accept such objections either, because it belongs to the due diligence of each club, which contracts an under 23 years old player, to clarify if it is about to sign with the player his first professional contract or a subsequent professional contract and, if, therefore, training compensation is possibly due to the player’s former club(s) or not. 12. In the light of the above-stated considerations, the Chamber decided unanimously that these allegations have to be rejected as they have proven to be unfounded. 13. In light of the above, and taking into consideration the fact that the player signed his first professional contract with the Respondent at the age of 21, the Chamber considered that the Claimant is entitled to receive training compensation for the period of time that the player C was trained and educated with it, that is, from 1 April 1997 to 7 February 2002 and from 1 June 2002 to 6 August 2004 between the ages of 14 and 21, as confirmed by the X Football Association. 14. In this regard, the Chamber referred to art. 7 par. 1 of the Regulations governing the Application of the Regulations (hereafter: the Application Regulations), according to which the compensation for training and education shall be obtained by multiplying the amount corresponding to the category of the training club for which the player was registered by the number of years of training from 12 to 21. 15. Consequently, the Chamber concluded that the period of effective training to be taken into account for the training compensation due to the Claimant corresponds to the period of time from 1 April 1997 until the end of the sporting season 2003, i.e. up to the age of 21 of the player in question. Therefore, the Chamber decided that the sporting season 2004 cannot be taken into account. 16. Furthermore, and taking into account the fact that the player did not transfer within the EU/EEA, the Chamber considered that in the present case art. 7 par. 3 of the Application Regulations applies, which stipulates that, as a general principle, compensation for training is based on the training and education costs of the country in which the new club is located. 17. In this regard, the Chamber outlined that according to the X Football Association the claimant club was a category 3 club from 1994 to 2001 and a category 4 club from 2002 to 2004 (cf. above-mentioned point II.6). 18. In continuation, the Chamber referred to the FIFA circular no. 959 dated 16 March 2005, according to which category 3 and 4 in Europe correspond to the yearly compensation amount of EUR 30,000, respectively EUR 10,000. 19. Finally, the members of the DRC referred to art. 7 par. 2 of the Application Regulations, which stipulates that to ensure that training compensation for very young players is not set at unreasonably high levels, the amount for players aged 12 to 15 shall be based on the training and education costs for category 4. In this respect, the Chamber hold up that according to the aforementioned provision the club category 4 applies for the sporting season 1997 in the case at hand. 20. As a result, the Chamber concluded that in the present case the Claimant is entitled to receive from the Respondent the following training compensation: - for ¾ of the sporting season 1997: EUR 7,500, that is between the ages of 14 and 15 of the player C; - for the sporting seasons 1998, 1999, 2000 and 2001: EUR 30,000 each, that is between the ages of 15 and 19 of the player C, - for the 8 months of the sporting season 2002: the amount of EUR 6,666,that is between the ages of 19 and 20 of the player C and - for the sporting season 2003: EUR 10,000, that is between the ages of 20 and 21 of the player C. 21. In conclusion to the above, the Dispute Resolution Chamber decided that the Respondent has to pay the amount of EUR 144,666 to the Claimant. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the Claimant is partially accepted. 2. The Respondent has to pay the amount of EUR 144,166 to the Claimant. 3. The amount due to the Claimant has to be paid by the Respondent within 30 days as from the date of notification of this decision. 4. If the aforementioned amount is not paid within the stated deadline, an interest rate of 5% per year shall apply, as from expiry of the stated deadline. 5. In the event that the Respondent does not comply with the present decision, the matter shall be submitted to FIFA’s Disciplinary Committee, so that the necessary disciplinary sanctions may be imposed. 6. Any further claims of the claimant club are rejected. 7. The Claimant is directed to inform the Respondent directly and immediately of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. 8. According to art. 61 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Urs Linsi General Secretary Enclosed: CAS directives
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